Morie di ittiofauna nelle acque libere: gestione e controllo

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1 Le difficoltà di intervento: i problemi del veterinario sul territorio Antonio Barsanti U.F.Sanità Pubblica Veterinaria ASL 12 S.Rossore, 27 novembre 2009 Morie di ittiofauna nelle acque libere: gestione e controllo

2 Il veterinario pubblico si deve occupare di Animali Selvatici (in questo caso ittiofauna selvatica)? Si No QUANDO? Quali sono i compiti istituzionali di un Veterinario del S.S.N. riguardo gli animali selvatici PERCHE?

3 Legge 23 dicembre 1978, n (Pubblicata in G. U. 28 dicembre 1978 n. 360 ) "Istituzione del servizio sanitario nazionale 1. I principi La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività mediante il S.S.N. 2. Gli obiettivi la prevenzione delle malattie e in ogni ambito di vita e di lavoro

4 D.Lgs 19 giugno 1999 n.299 Norme per la razionalizzazione del servizio sanitario nazionale. Art.7 bis (Dipartimento di prevenzione) Art.7 ter (Funzioni del Dip.prevenzione) 1. in base alla definizione dei livelli di assistenza, il d.p. garantisce le seguenti funzioni di prevenzione collettiva e sanità pubblica..: d) Sanità pubblica veterinaria, che comprende la sorveglianza epidemiologica delle popolazioni animali e profilassi delle malattie infettive e parassitarie;

5 Piano sanitario Regione Toscana Sanità Pubblica Veterinaria l Istituto Zooprofilattico, attraverso la propria rete di laboratori accreditati ai sensi della norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005 e Centri di riferimento regionali e nazionali contribuisce a perseguire gli obiettivi del presente Piano in ordine a: sicurezza alimentare, salute animale e tutela dell ambiente. Nel corso del triennio di vigenza del piano proseguendo le azioni già attuate saranno attivati i seguenti progetti: Salute delle acque e prodotti ittici a partire dalle specifiche funzioni attribuite al laboratorio di ittiopatologia di Pisa si intende costruire una rete di competenze integrate tra Soggetti del SSR, Assessorati competenti in materia di Ambiente e Sviluppo Economico ed i laboratori ARPAT e di Sanità Pubblica al fine di gestire ognuno per le specifiche competenze ma in maniera unitaria azioni di monitoraggio e sorveglianza, di gestione delle emergenze, di formazione, di condivisione delle banche dati e di comunicazione ai cittadini; È scomparsa come prestazione la definizione un po generica su : -Controllo delle popolazioni sinantrope e selvatiche ai fini della tutela della salute umana e dell equilibrio fra uomo, animale e ambiente. del precedente Piano Sanitario Regionale

6 D.P.R.320/54 Regolamento di polizia veterinaria TITOLO I Norme generali di polizia veterinaria Capo I - Malattie infettive e diffusive degli animali soggette a provvedimenti sanitari 30) malattie dei pesci: plerocercosi, missoboliasi; Art ) setticemia emorragica virale dei pesci; 52) necrosi ematopoietica infettiva dei pesci; 53) viremia primaverile della carpa; 59) anemia infettiva del salmone (ISA); 60) Malattie dei molluschi eduli lamellibranchi;

7 Decreto Legislativo 4 agosto 2008, n. 148 "Attuazione della direttiva 2006/88/CE relativa alle condizioni di polizia sanitaria applicabili alle specie animali d'acquacoltura e ai relativi prodotti, nonche' alla prevenzione di talune malattie degli animali acquatici e alle misure di lotta contro tali malattie"

8 Campo di applicazione Art Il presente decreto legislativo non si applica: a) agli animali acquatici ornamentali allevati in acquari di tipo non commerciale; b) agli animali acquatici selvatici raccolti o catturati in vista della loro introduzione immediata nella catena alimentare; c) agli animali acquatici catturati per la produzione di farina di pesce, mangimi per pesci,olio di pesce e prodotti similari.

9 Art. 3. Definizioni 1. Ai fini del presente decreto legislativo si intende per: a) acquacoltura: l'allevamento o la coltura di organismi acquatici mediante l'impiego di tecniche finalizzate ad aumentare, al di là delle capacità naturali dell'ambiente, la resa degli organismi in questione; questi ultimi rimangono di proprietà di una o più persone fisiche o giuridiche durante tutta la fase di allevamento o di coltura, compresa la raccolta; b) animali d'acquacoltura: animali acquatici in tutti gli stadi di vita, compresi gameti: uova e sperma, allevati in un'azienda, in una zona o in una zona destinata alla molluschicoltura, compresi quelli di origine selvatica ad esse destinati; e) animali acquatici: 1) i pesci appartenenti alla superclasse Agnatha e alla superclasse gnathostomata (classe Chondrichthyes e Osteichthyes); 2) i molluschi appartenenti al phylum Mollusca; 3) i crostacei appartenenti al subphylum Crustacea; r) animali acquatici selvatici: gli animali acquatici non di acquacoltura.

10 Come dobbiamo classificare le carcasse di pesci prodotte in corso di morie? Rientrano nel campo di applicazione del Reg.CE 1774/2002 recante norme sanitarie relative ai sottoprodotti di origine animale non destinati al consumo umano?

11 CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI Articolo 1 Campo di applicazione 2. Il presente regolamento non si applica: c) ai corpi interi o alle parti di animali selvatici non sospettati di essere affetti da malattie trasmissibili all'uomo o agli animali, ad eccezione dei pesci catturati per fini commerciali e dei corpi o parti di animali selvatici utilizzati per produrre trofei di caccia; Articolo 4 Materiali di categoria 1 v) animali selvatici, se si sospetta che siano affetti da malattie trasmissibili all'uomo o agli animali; Articolo 5 Materiali di categoria 2 e) gli animali e le parti di animali diversi da quelli contemplati all'articolo 4, morti non in seguito a macellazione a fini di consumo umano, ivi compresi gli animali abbattuti nel quadro dell'eradicazione di una malattia epizootica;

12 Decreto Legislativo 4 agosto 2008, n. 148 Sezione V art.38 Misure di lotta x confermata presenza di malattie Allegato IV p. II in specie selvatiche In caso di sospetta o conclamata presenza in aa selvatici di malattie esotica o non esotica in una zona dichiarata indenne da tale malattia, il Ministero L/S/PS tramite il Centro nazionale malattie infettive, d intesa col Centro di referenza nazionale x l ittiopatologia adotta misure per ridurre la ulteriore diffusione della malattia

13 l intervento sul campo

14 Documento scientifico sullo stato dell ittiofauna nelle acque interne della provincia, che costituisce il supporto tecnico e scientifico necessario per una corretta gestione della risorsa. Fornisce un quadro, il più esaustivo possibile, sulla composizione e l abbondanza delle comunità ittiche, ma anche le caratteristiche ambientali e qualitative dei corsi d acqua e dei laghi che esse popolano, in virtù della loro stretta dipendenza.

15 Mappe In questa pagina sono riportati i link alle diverse mappe disponibili: le diverse mappe sono distinte per la loro appartenenza ad: Acqua, Aria, Terra, Agenti fisici. Sono disponibili alcune indicazioni per un efficace interrogazione delle mappe, oltre alla guida per l'uso del Mapserver. Acqua Mappa della Rete dei punti di Monitoraggio Acque Mappa della Rete dei punti di Monitoraggio Acque Superficiali Mappa della Rete dei punti di Monitoraggio Acque Sotterranee Mappa della Rete dei punti di Monitoraggio Acque destinate alla produzione di acqua potabile Mappa della Balneabilità delle Acque interne e costiere Mappa dell'indice di Stato Ecologico dei Corsi d'acqua (indice SECA 2002) Mappa degli impianti di depurazione Mappa dei punti di scarico di acque reflue urbane

16 Mappa degli impianti di depurazione

17 Le difficoltà del personale di Sanità Pubblica Veterinaria ad operare sul campo : il riconoscimento di specie?

18 IL SIGNIFICATO DELLA PRESENZA DI SPECIE DIVERSE NEGLI AMBIENTI ACQUATICI A specie diverse corrispondono diverse sensibilità alle mutate condizioni ambientali (t C, ph, O2 disciolto, salinità etc..) Sensibilità di specie e di classi di età Possibilità di verificare la presenza di specie non segnalate in precedenza siano esse alloctone che autoctone

19 Il caso dell Influenza aviare Phalacrocorax carbo

20

21 Criticità dell attività sul campo La scelta dei DPI Le buone pratiche di campionamento I sistemi di conservazione del materiale campionato La celerità nel trasferimento del materiale campionato al laboratorio

22 Fauna ittica e biomonitoraggio Con il termine biomonitoraggio si intende l insieme delle metodologie che utilizzano esseri viventi per trarre informazioni sullo stato dell ambiente. L inquinamento, attraverso il monitoraggio chimico fisico, fornisce dati di tipo quantitativo e relativi all istante del campionamento (situazione puntuale in un preciso momento storico); viene espresso quindi in termini di concentrazioni relative ad ogni singolo inquinante. Il biomonitoraggio, invece, permette di stimare gli effetti biologici dell inquinamento (monitoraggio di tendenza); cioè dà informazioni più generali sullo stato di salute dell ambiente valutando i danni subiti dalla presenza di organismi bersaglio presenti nell area di studio o appositamente introdotti (sentinelle)

23 Esempi di biomonitoraggio L'IBE (INDICE BIOTICO ESTESO) è un indicatore dell effetto della qualità chimica e chimico-fisica delle acque mediante l'analisi delle popolazioni di fauna macrobentonica che vivono nell alveo dei fiumi. La gestione del rischio associato alle fioriture di Ostreopsis ovata lungo il litorale Apuano (ASL 1) L emergenza microcostine nel lago di Massaciuccoli (ASL 12) Contaminazione da Mercurio nella Laguna di Orbetello (ASL 9)

24 L informatore agrario 24/2009

25 Siamo tutti d accordo sulle competenze veterinarie in caso di esemplari di ittiofauna destinati a entrare nella filiera alimentare?...

26 Sottolineare i quattro filoni che sono interessati dalla conoscenza sugli animali selvatici salute umana attraverso l alimentazione salute umana attraverso conoscenze di zoonosi salute animale come identificazione di reservoir prospettive economiche (dogane sanitarie) sviluppare singolarmente i singoli temi

27 Non potendo per problemi di budget o di organizzazione delle unità operative all interno delle ASL occuparmi di tutto Agendo per via gerarchica Sottoponendo un piano di lavoro a A.S.L. Regione Stato Enti Territoriali pubblici e/o privati deve essere assicurata la copertura economica e di personale

28 Finalmente è finita grazie per l attenzione!

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