ZOONOSI ed IMMUNODEPRESSI
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- Roberto Ferrara
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1 ZOONOSI ed IMMUNODEPRESSI Categoria emergente a rischio zoonosi: immunodepressi diverse cause di immunodepressione: trattamenti terapeutici (antiblastici, anti-rigetto, cortisonici ), patologie croniche varie, età, alcolismo, tossicodipendenza, malnutrizione, infezione da HIV
2 ZOONOSI ed IMMUNODEPRESSI probabilità maggiore di contrarre infezioni, anche a carattere zoonotico, e in forma più grave rispetto alla popolazione generale (patogeni opportunisti e non) infezioni esogene infezioni endogene
3 ZOONOSI ed IMMUNODEPRESSI Zoonosi Zoonosi da animalizzazione dell ambiente Infezioni comuni all animale e all uomo Malattie degli animali zoonosi infezioni enteriche forme diarroiche anche letali infezioni enteriche infezioni sistemiche infezioni sistemiche
4 AIDS in Italia dati COA Dal 1982 (1 caso in Italia) al 31 dicembre casi di AIDS (circa morti: 59,8%) stimati sieropositivi; metà inconsapevoli 77,4% M 1,3% bambini 7,2% stranieri 66% anni età mediana alla diagnosi aumentata nel tempo gradiente Nord-Sud nella diffusione della malattia dal 1996 incidenza in calo (da terapie antiretrovirali combinate) dal 2002 tendenza a stabilizzazione
5 AIDS in Italia dati COA modalità di trasmissione calo nei tossicodipendenti (IVDU): dal 66% prima del 1995 al 27% nel Aumento nel tempo dei casi per contatti sessuali (contatto eterosessuale modalità di trasmissione + frequente nell ultimo biennio 44%) Lo stesso andamento per le nuove infezioni da HIV: s infettano non più i giovani e i tossicodipendenti, ma piuttosto gli adulti e per contatti sessuali bassa percezione del rischio infezione scoperta in fase avanzata inconsapevole fonte d infezione diffusione tardivo accesso alle terapie antiretrovirali AIDS
6 AIDS e tossicodipendenza 57% del totale dei casi attribuibile alle pratiche associate all uso di stupefacenti per via endovenosa Abitudini e comportamenti (scambi siringhe, promiscuità strumentario, rapporti omo e/o eterosessuali anche mercenari) IVDU categoria ad alto rischio di contrarre HIV e importante serbatoio d infezione per la popolazione generale 60% infezioni in M etero per rapporti con prostitute IVDU > 80% infezioni in F per rapporti con tossicodipendenti o ex
7 ZOONOSI e AIDS Definizione di caso di AIDS (Europa): ogni paziente con un test HIV+ e con almeno una manifestazione clinica che rientri nella categoria C della classificazione del CDC di Atlanta del 1993 Tra le patologie che definiscono il caso di AIDS zoonosi e infezioni comuni all animale e all uomo: Candidosi Coccidioidomicosi Criptococcosi Criptosporidiosi Istoplasmosi Micobatteriosi Pneumocistosi Salmonellosi Toxoplasmosi
8 Dati COA al 31 dicembre 2007
9 Frequenza relativa delle patologie indicative di AIDS in adulti per anno di diagnosi 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 85,5 85,3 86,3 88,4 88,1 87,7 14,5 14,7 13,7 11,6 11,9 12,3 < * Altro Zoonosi
10 Frequenza relativa delle zoonosi indicative di AIDS Toxoplasmosi cerebrale 56,3% Sepsi da salmonella ricorrente 4,7% Isosporidiosi cronica intestinale 1,3% Criptosporidiosi intestin.cronica 12,7% Criptococcosi extrapolmonare 24,6% Coccidioidomicosi diss. 0,2% Istoplasmosi diss. 0,3%
11 criptosporidiosi (intestinale cronica) Cryptosporidium parvum genotipo 2 serbatoio: diverse specie domestiche (bovini) e selvatiche trasmissione oro-fecale o tramite alimenti e acque contaminate trasmissione interumana diarrea profusa persistente Evitare di bere acqua non sicura Igiene personale e degli alimenti Evitare bagni in fiumi, laghi, piscine (cloro inefficace)
12 criptococcosi (extrapolmonare) Cryptococcus neoformans var. neoformans zoonosi da animalizzazione dell ambiente (creatinina/feci piccione) infezione per via respiratoria meningiti o meningoencefaliti Evitare zone fortemente contaminate da feci di piccione: colombaie, posatoi, siti di nidificazione
13 istoplasmosi (disseminata o extra-polmonare) Histoplasma capsulatum zoonosi da animalizzazione dell ambiente (feci pipistrelli e uccelli) Pipistrelli ospiti disseminatori? infezione per via respiratoria forme disseminate o extrapolmonari Evitare luoghi contaminati da feci di pipistrello (grotte)
14 Micobatteriosi da micobatteri non tubercolari (forme disseminate o sepsi) Mycobacterium avium complex (diversi sierotipi) ospiti naturali: suini, volatili zoonosi? infezione per via respiratoria micobatteri atipici: M. fortuitum, M. kansasii, M. scrofulaceum, M. genavense.. ambientali
15 Salmonellosi (sepsi da salmonella ricorrente) sierotipi del gen. Salmonella non specie-specifici serbatoio: animali domestici e selvatici trasmissione per via orale trasmissione interumana prevalenza volte maggiore in HIV+ forme disseminate extra-intestinali Cottura degli alimenti (anche da destinare agli animali) Igiene personale e degli alimenti Evitare contatti diretti e indiretti con pets (tartarughine d acqua)
16 toxoplasmosi 1 Toxoplasma gondii Ospite definitivo: gatto 30-50% siero+ < 1% elimina oocisti eliminazione di oocisti per 2 settimane, oocisti infettanti dopo 1-5 gg, elevata resistenza nell ambiente contatto con gatti e feci di gatto fattore di rischio per l uomo minore di contatto con suolo, H 2 O e consumo di verdure crude Ospiti intermedi: mammiferi ed uccelli, uomo elevata circolazione in animali da reddito diverso grado di infettività delle carni: suino, ovino (da studi mediante prove biologiche) ovino, bovino (da studi sui fattori di rischio in persone infette)
17 toxoplasmosi 2 Uomo 60% siero+; < 20% con sintomatologia (linfoadenopatia febbrile) in HIV+ con CD4+ < 100/µl neurotoxoplasmosi = indicatore di caso di AIDS 3 a infezione d esordio infezione endogena elevata letalità 10% dei casi di uveite in HIV+ in pazienti oncologici, prevalentemente associata a linfoma di Hodgkins in trapiantati organo infetto in ospite sensibile riattivazione di infezione latente miocardite post trapianto cardiaco polmonite post trapianto di midollo letalità = 90%
18 toxoplasmosi 3 modalità di trasmissione: consumo di carne cruda o poco cotta, contenente cisti di toxoplasma ingestione di oocisti sporulate transplacentare (interumana) consumo di carne cotta e di verdure cotte o ben lavate corretta gestione del gatto: - alimentazione con carne cotta o alimenti preconfezionati - evitare contatto con l esterno (sterilizzazione) - pulizia giornaliera della lettiera con misure cautelari (guanti, lavaggio accurato delle mani)
19 ZOONOSI ed IMMUNODEPRESSI Altre zoonosi e infezioni comuni all animale e all uomo osservate in HIV+ e altri immunodepressi: Bartonellosi Campilobatteriosi Leishmaniosi viscerale Listeriosi Microsporidiosi Rodococcosi
20 bartonellosi Bartonella henselae e B. clarridgeiae serbatoio: gatto trasmissione tramite graffio o morso di gatto ruolo degli ectoparassiti malattia da graffio di gatto in immunocompetenti angiomatosi bacillare, peliosi bacillare, batteriemia ricorrente in immunodepressi
21 campilobatteriosi Campylobacter jejuni serbatoio: mammiferi e uccelli trasmissione per via orale prevalenza 40 volte maggiore in HIV+ gravi forme diarroiche o forme setticemiche in assenza di malattia enterica
22 co-infezioni Leishmania/HIV 1 nel Sud Europa 25-70% dei casi di LV in persone HIV+ (OMS, 1995) 2-9% dei malati di AIDS colpiti da LV infezioni endogene ed esogene zimodemi isolati solo da co-infezioni quadro clinico atipico, diagnosi difficoltosa, insuccessi terapeutici, localizzazione atipica (derma e sangue periferico) delle leishmanie
23 co-infezioni Leishmania/HIV 2 ciclo antroponotico nei tossicodipendenti artificiale, per scambio di siringhe (60-90% di co-infezioni Leishmania/HIV in IVDU) co-infetti Leishmania/HIV = serbatoio? in Italia dal 1998 netta diminuzione dei casi annui di coinfezione (da a 6-7 casi annui), in relazione all adozione di nuove terapie ( CD4 + > 200/µl) accumulo dei casi negli anni, in relazione all inefficacia dei trattamenti terapeutici
24 listeriosi Listeria monocytogenes serbatoio: ovini, caprini, bovini, ambiente trasmissione per via alimentare prevalenza 60 volte maggiore in HIV+ meningiti o meningoencefaliti in anziani, trapiantati, pazienti oncologici, cirrotici ascessi cerebrali in HIV+
25 microsporidiosi Enterocytozoon bieneusi Encephalitozoon intestinalis Encephalitozoon hellem macachi, suini, bovini bovini, caprini, suini, asini, cani pappagallini ondulati zoonosi? (solo Encephalitozoon cuniculi provato) trasmissione per via orale per contaminazione ambientale (acque) prevalenza 12-50% in HIV+ diarrea cronica infezioni sistemiche
26 rodococcosi Rhodococcus equi zoonosi da animalizzazione dell ambiente (ac. acetico/feci erbivori) trasmissione per via respiratoria 88% in HIV+, 12% in trapiantati o affetti da tumore letalità 54,5% in HIV+ forme polmonari o extra-polmonari (rare)
27 Rapporto immunodepressi/animali Gli animali rappresentano un rischio per le persone immunodepresse (zoonosi) Benefici alla salute dell uomo (OMS) dal rapporto con gli animali, particolarmente in soggetti con caratteristiche di disagio psicologico e sociale (immunodepressi/hiv+/tossicodipendenti)
28 Rapporto immunodepressi/animali Rischi da animali d affezione Rischi da animali da reddito, in comunità terapeutiche per il recupero dei tossicodipendenti Rischi da alimenti di origine animale (e non) Problemi: Infezioni per contatto diretto o indiretto con animali Zoonosi da alimenti Obiettivi: Permettere coesistenza tra immunodepressi ed animali il più possibile esente da rischi Garantire la sicurezza alimentare
29 Rapporto immunodepressi/animali Attenzione al problema da parte di OMS (SPV, Teramo 1999); CDC di Atlanta ( healthy pets, healthy people web site) Centro di Collaborazione OMS/FAO per la Sanità Pubblica Veterinaria di Roma Convegni sull argomento: Igiene urbana veterinaria (Roma, 14-16/12/1999) Animali ed alimenti di origine animale e persone HIV positive (Mantova, giugno 2001) Sicurezza degli alimenti e persone HIV positive (Mantova, giugno 2003)
30 Rapporto immunodepressi/animali Ruolo del veterinario Animale di proprietà scelta dell animale controlli sanitari periodici terapie e vaccinazioni alimentazione igiene e cura dell animale (con precauzioni) sterilizzazione ( limitare contatti con l esterno)
31 Rapporto immunodepressi/animali Ruolo del veterinario Animale non di proprietà evitare contatti con animali sconosciuti evitare contatto con ambiente esterno contaminato da feci animali (sabbiere, luoghi di sosta/nidificazione di piccioni) Animali da reddito Controlli sanitari negli allevamenti Profilassi Ispezione e controllo degli alimenti di o. a.
32 sicurezza alimentare Consumo di alimenti di o. a. cotti Consumo di verdure cotte o crude ben lavate (con H 2 O clorata) Corretta conservazione degli alimenti (T, t, al riparo da contaminazioni da parte di artropodi e roditori) Igiene nella preparazione dei cibi (contaminazioni crociate) Consumo di acqua con accertato stato igienico (meglio se confezionata)
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