Bambini pensati - Anno III - n 2 - Febbraio 2008

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1 Bambini pensati - Anno III - n 2 - Febbraio 2008 Gioco giocattolo giochiamo Scuola Municipale dell Infanzia di Via Fattori in collaborazione con la Redazione del Centro Multimediale di Documentazione Pedagogica della Città di Torino Dal giocattolo al gioco Il progetto Lavorare insieme è una proposta della del Comune di Torino e coinvolge già da alcuni anni nidi d infanzia, scuole d infanzia e centri di accoglienza per disabili adulti. La Scuola dell Infanzia Municipale di Via Fattori 113, Circolo Didattico n. 10, in collaborazione con le Comunità Atomica e Messalina, ha deciso, aderendo al progetto, di promuovere occasioni d incontro tra bambini e persone adulte disabili condividendo l esperienza della costruzione di giochi e giocattoli con materiali diversi. Questa è la storia dei nostri birilli. Fase 1 Visitiamo la ludoteca Tutto è cominciato con la visita alla Ludoteca L aquilone di Corso Bramante 75. I bambini hanno potuto sperimentare differenti giochi e giocattoli. Insegnante: Quale gioco ti è piaciuto fare in ludoteca? Alessia: Quando eravamo arrivati e ci siamo messi in cerchio ed abbiamo detto i nostri nomi. Aurora: Mi è piaciuto andare nelle palline e tuffarmi. Gabriele: Mi è piaciuto giocare con la sabbia nell ultima stanza. Luca: Quando giocavo in casetta con gli altri bambini. Benedetta: Quando giocavo in casetta. pag.1/5

2 Ecco i giochi che ci sono piaciuti di più. I pallini gialli e i pallini verdi rappresentano i bambini delle rispettive sezioni Insegnante: eravamo soli in ludoteca? Alessia: No c erano anche i nonnetti 1 Insegnante: Cosa facevano i "nonnetti"? Benedetta: Erano in un altra stanza a giocare con il puzzle. Insegnante: Perché erano in un altra stanza e non giocavano con noi? Alessia: Perché non si potevano chinare. Benedetta: Loro sono grandi e non ci stavano nella casetta, perché la casetta l hanno costruita per noi bambini. Luca: Non potevano entrare con noi perché non c era tanto spazio. Gabriele: Noi ci chinavamo per prendere le cose loro non potevano. Insegnante: Perché non potevano? Alessia: Marcello non si poteva piegare perché il suo corpo è pesante e lungo ma ha le gambe piccole. Luca: Perché avevano male alla schiena. Benedetta: Perché nella piscina non riuscivano a tuffarsi. 1 nonnetto/a o nonnino/a sono i termini affettuosi con i quali i bambini hanno definito le persone con disabilità pag.2/5

3 Fase 2 Costruiamo i birilli Tra tutti i giochi si è scelto di costruire dei birilli per giocare al bowling: sono abbastanza semplici da realizzare utilizzando bottiglie di plastica, delle palline e un po di colori. Alla fine si può organizzare un bel gioco tutti insieme. Bambini - Mi diverto molto a costruire i giochi - Io ho aiutato una nonnina che si chiama Angela a fare i birilli. - Qualche volta qualche nonnino urla e noi ci spaventiamo, ma poi smettono e lavoriamo insieme. - Marcello è nato così. - Mi è piaciuto dire a Sergio come fare a pitturare le bottiglie. - All inizio non capivo niente di quello che mi diceva Sergio, ma ora lo capisco e ci salutiamo. - Avevo paura a dare la mano, ma poi mi ha detto il suo nome e ho ricordato che era già venuto. - Nonnini strani e piccoli. pag.3/5

4 Fase 3 Giochiamo Ecco finalmente abbiamo i birilli! Ora possiamo giocare Appendiamo una lunga striscia di carta per segnare i punti. Ed ora siamo pronti a giocare pag.4/5

5 Le famiglie, pur non sempre presenti fisicamente, sono state coinvolte nelle varie fasi con modalità via via differenti: inizialmente invio di una lettera di presentazione del progetto e poi incontri in itinere e di verifica durante lo svolgimento del percorso. Ecco alcuni dei loro commenti: E un esperienza utile; ho scoperto che i bambini passato il disagio e forse un po di paura, sanno andare oltre Ad una festa di carnevale abbiamo incontrato i nonnini e mi ha fatto molto piacere vedere la mia bimba giocare con loro Anche qualche perplessità: Mio figlio ha paura della diversità perché non capisce perché sono così pag.5/5

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