INTERVENTI E STRATEGIE PER GLI OPERATORI

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1 Regione del Veneto Istituto Oncologico Veneto Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico O V ITA ACETALDEIDE ACROLEINA/ACETONE DIMETILNITROSAMINA NAFTALENE NICOTINA NAFTILAMINA METANOLO PIRENE CADMIO MONOSSIDO DI CARBONIO BENZOPIRENE CLORURO DI VINILE MERCURIO ACIDO CIANIDRICO TOLOUIDINA AMMONIACA URETANO FENOLO BUTANO DIBENZACRIDINA TOLUENE ARSENICO POLONIO TIRENE DDT CATRAME PIOMBO INTERVENTI E STRATEGIE PER GLI OPERATORI

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3 Qualche numero per iniziare L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce il tabagismo la prima causa di morte evitabile. Nel mondo, infatti, si registrano sei milioni di morti l'anno legate al fumo, di cui il 10% tra coloro che sono esposti al fumo passivo. Di cosa si muore? Di cancro, malattie cardiache, asma e altro ancora. L'uso di tabacco è un fattore di rischio per 6 delle 8 principali cause di morte nel mondo. Il tabacco è la causa di 1 morte su 10 tra gli adulti e uccide una persona ogni 6 secondi sul pianeta. Nel XX secolo il tabacco complessivamente ha ucciso 100 milioni di persone, ma si stima nel XXI secolo le morti legate al tabacco possano raggiungere il miliardo. Nel fumo di tabacco si sprigionano circa 400 agenti chimici di cui 250 sono nocivi e più di 50 cancerogeni. Non esiste una dosa sicura né nel fumo passivo né tanto meno in quello attivo. Sulla protezione dal fumo passivo le legislazioni di alcuni paesi, tra cui l'italia, hanno fatto enormi progressi nel giro di poco tempo. Il numero di persone che al mondo sono protette per legge dal fumo passivo (vietato in luoghi pubblici, bar, ristoranti, uffici) è più che raddoppiato dal 2008 al 2010 ma si tratta di meno dell'11% della popolazione mondiale. Secondo l'oms un bando alla pubblicità e alle sponsorizzazioni può ridurre il consumo di tabacco di circa il 7%. Mentre una tassa che alzi il prezzo delle sigarette del 10% fa diminuire il consumo del 4% nei paesi ad alto reddito e dell'8% in quelli poveri. Serve dotarsi di strategie per aiutare coloro, e sono tanti, che vorrebbero smettere ma da soli non ce la fanno.tra i fumatori 3 su 4 vorrebbero smettere. Ma servizi strutturati per curare la dipendenza da tabacco sono disponibili solo per il 5% della popolazione mondiale. In Italia sta calando il consumo di sigarette a cui sta contribuendo significativamente la migrazione dei fumatori verso la e-cigarette. La prevalenza di fumatori maschi e femmine è in Italia rispettivamente del 26,2% e del 15,3%. Gli ex fumatori sono 6,7 milioni, il 13,1% della popolazione. Nel 2013 i fumatori hanno raggiunto quota 10, 6 milioni, rappresentando il 20,6% della popolazione sopra i 15 anni. Il consumo medio negli ultimi dieci anni, è calato di 3,4 sigarette al giorno, passando da 16,1 sigarette fumate al giorno nel 2003 a 12,7 nel 2013.(rif: Lo studio sull'andamento della prevalenza dei fumatori dal 1975 ad oggi raffigura una lenta ma costante diminuzione dei fumatori maschi e femmine. Il decremento nell'ultimo anno 2012/2013 è di 0,1 punti percentuali. Il 94,1% dei fumatori sono consumatori abituali mentre solo il 5,9% sono consumatori occasionali di sigarette. Sono 500mila in Italia quanti sono passati abitualmente alla sigaretta elettronica, ma solo il 10,6% dice di avere effettivamente chiuso con le sigarette tradizionali. E il 95,6% utilizza le 'elettroniche' con nicotina. Secondo i dati, salgono a 2 milioni gli utilizzatori considerando anche chi fuma la e-cigarette occasionalmente. Secondo il rapporto la fascia d'età rappresenta la percentuale più alta di fumatori maschi (31,9%), mentre tra le donne la prevalenza del fumo di sigarette si riscontra nella fascia d'età compresa tra (22,5%). 3

4 (Dati aggiornati al 31 maggio 2013) La sigaretta: conosciamola meglio Catrame Formato principalmente da idrocarburi cancerogeni che si depositano nei polmoni e nelle vie respiratorie aumenta il rischio di tumori nei vari organi. Sostanze irritanti Come l acroleina, la formaldeide, gli ossidi di azoto, ecc., che, inalate con il fumo, si depositano ed interferiscono con l autodepurazione dei polmoni. Favoriscono infezioni, bronchite cronica ed enfisema. Nicotina Influenza il sistema cardiovascolare e nervoso e induce dipendenza. Ossido di Carbonio Si forma per combustione e si lega all emoglobina riducendo il trasporto dell ossigeno dai polmoni ai tessuti. Provoca un minor nutrimento per i tessuti, l ingiallimento della pelle, una ridotta capacità respiratoria e un minore rendimento muscolare. Il fumo e i suoi effetti sulla salute Il consumo di tabacco è dannoso in tutte le sue forme (sigarette, sigari, pipa, ecc.); le sostanze generate dalla sua combustione agiscono sinergicamente e ripetutamente nel tempo danneggiando molti organi ed apparati del nostro organismo e provocando patologie gravi ed invalidanti quali: Malattie respiratorie: BPCO (Broncopneumopatia cronica ostruttiva) ed enfisema polmonare, riducono gravemente la funzionalità respiratoria e sono spesso causa di morte nei fumatori. Maggiore suscettibilità dell'apparato respiratorio ad agenti infettivi ed irritanti, a patologie da raffreddamento e riacutizzazioni di crisi di asma bronchiale. Malattie cardiocircolatorie: Ipertensione, ictus, infarto del miocardio, insufficienza renale, aneurismi dell aorta, arteriopatie periferiche In Italia il fumo di sigaretta da solo spiega il 50% di tutti i casi di infarto e l 80% dei casi sotto i 50 anni. Deterioramento delle funzioni mentali e demenza soprattutto nei fumatori in età avanzata e di lunga durata. Tumori: nei Paesi a più alto reddito, il fumo è stato riconosciuto responsabile del 30% di tutti i tumori, tra cui quello del polmone, della laringe, della faringe, delle labbra e della cavità orale, delle cavità nasali e seni paranasali, dell esofago, del pancreas, della vescica, del rene, della cervice uterina, dello stomaco e la leucemia mieloide acuta. Il tumore al polmone nei Paesi industrializzati rappresenta ancora la prima causa di morte per tumori negli uomini e la 4

5 terza nelle donne, dopo mammella e colon retto. Il fumo di sigaretta è responsabile di oltre l 85% dei casi di tumore al polmone. Alterazioni del sistema riproduttivo: Nell'uomo disfunzioni erettili ed infertilità; Nella donna difficoltà nel concepimento, aumentato rischio di gravidanze extrauterine, di aborto e di patologie della gravidanza. E altro ancora...: - ulcera peptica, - patologie del cavo orale e di perdita dei denti - osteoporosi. Il fumo inoltre aggrava altre malattie presenti: una persona che soffre di diabete, di ipertensione o di disturbi all apparato digerente, se smette di fumare, migliora le proprie condizioni di infermità. Sigarette leggere: fanno meno male? Fumare sigarette Mild, Light e Ultra-Light è ugualmente pericoloso. Queste sigarette contengono le stesse sostanze dannose del tabacco normale. Per compensare la minore quantità di nicotina che questo tipo di sigarette contiene, i fumatori tendono a consumarne di più e ad aumentare il numero e l intensità delle tirate. Questo effetto compensatorio espone il polmone e i bronchi a maggiori quantità di componenti tossici del fumo, favorendo lo sviluppo di cancro al polmone. 5

6 Il fumo passivo... dall'effetto massivo Il fumo passivo è sia quello che i fumatori emettono all esterno, facendolo respirare a chi li circonda, sia quello prodotto per autocombustione della sigaretta e che si diffonde nell ambiente, il cosiddetto fumo laterale che contiene monossido di carbonio, ammoniaca ed altre sostanze tossiche in concentrazioni più elevate di quelle presenti nel fumo che si aspira direttamente dalla sigaretta. Nella maggior parte dei casi i più esposti sono i bambini. Il fumo passivo contiene le stesse sostanze nocive che il fumatore inala direttamente. Circa il 10-15% dei tumori del polmone nei non fumatori è attribuito al fumo passivo. L esposizione al fumo passivo inoltre può provocare malattie coronariche, tosse, irritazione delle mucose delle vie aeree e crisi di asma, irritazione degli occhi, mal di testa. Nei bambini, figli di genitori fumatori, l esposizione al fumo passivo aumenta il rischio di malattie delle vie respiratorie, di asma e otite e, nel lattante, di morte improvvisa in culla (SIDS). L esposizione al fumo passivo durante la gravidanza infine e, può determinare alterazioni della crescita fetale. Il fumo inquina anche l'ambiente Studi condotti in Italia presso l Istituto Tumori di Milano hanno evidenziato che le polveri fini ed ultrasottili del fumo emesso dai bronchi del fumatore in un ambiente chiuso sono di gran lunga superiori a quelle sprigionate dai gas di scarico di un automobile, per le quali i nostri Comuni ricorrono al blocco della circolazione. Un recente studio condotto sempre in Italia dall ENEA in associazione con la AUSL di Bologna ha calcolato che la quantità di sostanze nocive immesse ogni anno nell ambiente attraverso i mozziconi di sigaretta ammonta a diverse centinaia di tonnellate. La porzione non fumata della sigaretta e il filtro, contengono molte sostanze cancerogene, radioattive e fortemente inquinanti poiché non biodegradabili, che, al pari di altre sostanze etichettate come pericolose, dovrebbero essere considerate rifiuti tossici e smaltiti come tali. Contrariamente a questo principio, invece, i mozziconi vengono dispersi nell ambiente senza nessun criterio e nessuna precauzione. 6

7 Quando la sigaretta si colora di rosa Secondo l OMS, le donne rappresentano il 20% di oltre un miliardo di fumatori nel mondo, cifra purtroppo destinata ad aumentare, se le varie Istituzioni non intervengono subito. La maggior parte delle fumatrici vive in Paesi industrializzati, mentre nei Paesi in via di sviluppo il primato del fumo spetta ancora al sesso maschile. Globalmente quindi, la minor prevalenza di consumo di tabacco nel sesso femminile non riflette una maggior coscienza del proprio benessere, ma differenti tradizioni socioculturali e minor possibilità economica delle donne nei Paesi più poveri. Anche in Italia, come negli altri Paesi culturalmente più avanzati si riduce sempre di più il divario tra numero dei fumatori e fumatrici, soprattutto tra gli adolescenti. In un indagine DOXA condotta nel 2009 dall Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con l Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri e la LILT, la percentuale di donne fumatrici nel nostro Paese è aumentata, passando dal 17,9% al 22,3%. A causa di fattori genetici, costituzionali ed ormonali l organismo delle donne è più sensibile all azione nociva del fumo. Il rischio di infarto e di ictus cerebrale aumenta fino a 10 volte nelle fumatrici rispetto alle non fumatrici e fino a 20 volte se si assume la pillola anticoncezionale. Come noto, gli ormoni della donna svolgono un azione protettiva sull intero sistema cardiovascolare fino all età della menopausa. Ebbene, il fumo ha il potere di vanificare questa naturale autodifesa: quando l infarto colpisce una donna sotto i 50 anni, in 9 casi su 10 si tratta di una fumatrice. Per la donna che non fuma, il rischio di infarto e di problemi ai vasi cerebrali è più basso che nell uomo. Nelle donne, che hanno una superficie respiratoria più ridotta degli uomini, la 7

8 Broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) si manifesta prima e dopo una minore quantità di sigarette rispetto a quanto accade ai pazienti di sesso maschile. Il fumo aumenta il rischio di tumore all utero; il tumore al polmone inoltre, che agli inizi del secolo scorso nel nostro Paese era una realtà pressoché sconosciuta nella popolazione femminile, oggi provoca il decesso di oltre donne ogni anno. Il fumo anticipa la menopausa ed aumenta il rischio di osteoporosi. Il fumo in gravidanza Per le donne che fumano e che intendano programmare una gravidanza o che già sono in attesa, ci sono situazioni di rischio specifico dovute alla loro particolare condizione. Già nel periodo antecedente al concepimento, il fumo di tabacco incide negativamente sulla fecondità dell uomo e della donna. In corso di gravidanza il fumo è associato in modo statisticamente significativo ad aumento di complicanze (gravidanza extrauterina, aborto spontaneo, inserzione bassa della placenta, rottura precoce delle membrane, ecc.) e a numerosi effetti dannosi per il bambino tra i quali ridotto peso alla nascita, parto prematuro, mortalità perinatale e disturbi cognitivi. Dopo la nascita il fumo dei genitori, al quale i neonati ed i bambini sono esposti, provoca effetti dannosi per la salute, legati al fumo passivo, già precedentemente menzionati. Anche durante l allattamento ci si deve astenere dal fumare, in quanto la nicotina riduce la produzione del latte materno e, passando nel latte, provoca nel neonato disturbi del sonno, irrequietezza e sintomi gastrointestinali (vomito, diarrea, coliche del lattante, ecc.). Il fumo nemico della bellezza La pelle delle fumatrici perde più rapidamente la capacità di rigenerarsi: dopo i 40 anni diventa secca e si irrita con facilità, risulta meno irrorata, meno nutrita e più esposta all azione dei radicali liberi responsabili dell invecchiamento cutaneo. Rughe attorno alle labbra e agli occhi. Borse sulle palpebre. Gengiviti, macchie sui denti, alito cattivo. Capelli che perdono vitalità e lucentezza. 8

9 UNA SCELTA IMPORTANTE Smettere di fumare vuol dire rinascere, liberarsi di una schiavitù e fuggire anche un pericolo. L organismo ritrova una forma migliore e un sano equilibrio con la mente. Smettere di fumare è possibile, bisogna solo vincere alcune preoccupazioni: Se smetto ingrasserò... In effetti il cibo risulterà più saporito, in quanto il gusto non sarà alterato da quello della sigaretta; inoltre, ci sarà un aumento dell'appetito. Normale! L'eventuale aumento di peso sarà comunque momentaneo e riacquisterete il peso iniziale nel giro di qualche mese. Mangiare molta frutta evitando dolci e grassi, aumentare l'attività motoria, fare più pasti leggeri al posto di due pesanti, consultare il medico per una dieta appropriata... tutti elementi che vi aiuteranno a smettere di fumare ed a contrastare l'eventuale, momentaneo aumento di peso. Il fumo mi rilassa... Solo apparenza! In realtà il fumo è uno stimolante che aumenta la frequenza cardiaca; il nervosismo passerà nel giro di un paio di settimane. Non ho abbastanza forza di volontà... Smettere di fumare non è facile; l'impegno iniziale è notevole ma normalmente non occupa più di una paio di settimane. Ogni anno milioni di persone smettono di fumare, magari dopo più tentativi; in ogni caso è un successo. Ho provato altre volte ma non ci sono mai riuscito... La maggior parte degli ex fumatori ha fatto più di un tentativo prima di riuscire a smettere. E' normale provare un forte desiderio di fumare, specialmente nei luoghi e nelle situazioni in cui si aumentava il numero di sigarette. Per i primi tempi - per quanto possibile - evita questi luoghi e queste situazioni. Prendi atto che fumare una sigaretta non significa comunque aver fallito 9

10 CHI BEN COMINCIA E' A META' DELL'OPERA Smettere di fumare non è facile, ma possibile per tutti! Lo sforzo maggiore è relativo alle prime due settimane, concentrato in gran parte nella prima settimana. Ecco alcuni suggerimenti per iniziare con il piede giusto. Preparatevi a smettere... Decidere in modo convinto e risoluto di smettere, definendo una data precisa in cui iniziare. Trovate e trascrivete i motivi che vi hanno portato a questa scelta (quelli in cui credete metteteli per primi). Sarà utile averli sottomano e rileggerli di tanto in tanto. Nelle settimane che precedono la data che avete fissato, iniziate a fumare una marca di sigarette poco gradita ed a basso contenuto di catrame e nicotina. Ridurre il numero di sigarette fumate e farlo solo quando se ne avverte un forte desiderio; evitate di inalare a fondo per sopperire alla maggiore leggerezza delle sigarette. Informate le persone che frequentate (amici, parenti, colleghi) della vostra scelta; non chiedete il loro aiuto, ma che facciano il possibile per non mettervi i bastoni tra le ruote e vi rispettino. Per i primi tempi evitate le situazioni che vi hanno sempre portato a fumare (cene con amici, pokerini notturni, bar...). Rivolgetevi al vostro medico segnalandoli la vostra scelta; conoscendovi, saprà indicarvi qualche metodo o farmaco su misura per il vostro fisico. Adesso siete pronti... Quando arriva la data che avete fissato, eliminate sigarette, accendini, posacenere e qualsiasi altra cosa possa stimolarvi la voglia di fumare. Liberate la vostra macchina, i vostri vestiti ed i vostri ambienti dall'odore del fumo. Fatevi un regalo importante (coerentemente con le vostre possibilità) nel giorno in cui decidete di smettere. Tenete mente e fisico impegnati: non dategli la possibilità di reclamare o sentire il bisogno della sigaretta. Iniziate a praticare del movimento o aumentatelo, frequentate ambienti dove è vietato fumare (cinema, biblioteche...). Importantissimo il movimento: fatene tanto. Scaricate lo stress, ossigenate i polmoni! Un solo consiglio su cosa e come muovervi: se non avete mai fatto attività fisica o l'avete trascurata da tempo, fatevi seguire da qualche istruttore che vi impedisca di esagerare (andate in palestra, piscina...). Attenzione a quando decidete di smettere. Ci sono particolari periodi nei quali lo stress è più alto (pressione sul lavoro, lutto,...); scegliete un momento diverso. Inizia una nuova vita... Avete smesso! Questa è la vostra parola d'ordine! Per i primi tempi è bene: - Evitate ambienti dove è permesso fumare. - Aumentate l'attività fisica. - Bevete molti liquidi (compresa frutta e verdura). - Evitante alcolici e caffè. - Se avete bisogno della ritualità, usate delle gomme senza zucchero o tenete tra le dita dei piccoli oggetti (penna, chiavi,...). - Ricordatevi continuamente dei benefici che avete ottenuto smettendo di fumare. 10

11 - Se vi capita di fumare una sigaretta, non succede niente! Uno strappo non significa che avete fallito e non significa avere ricominciato. QUANDO NON TUTTI I MALI VENGONO PER NUOCERE Ovvero i sintomi legati all'astinenza Da considerare è che quando una persona smette di fumare può presentare, inizialmente, sintomi di astinenza. Questi però non compaiono MAI TUTTI INSIEME e DURANO POCHI GIORNI. Mal di testa, stordimento, vertigine: senza le sigarette il cervello riceve più ossigeno e ciò può provocare capogiri che durano al massimo una decina di giorni. Irritabilità e disturbi dell umore: nei primi giorni di astinenza si può passare dal riso alla tristezza, alla rabbia per un nonnulla e alla facile irritabilità. È utile ritirarsi in solitudine e dare sfogo alle emozioni. Dopo si starà meglio. Ansia e nervosismo: fare respiri lenti e profondi, utilizzare tecniche di rilassamento (yoga, un bagno caldo, stretching) e tenersi occupato facendo del moto o lavori manuali. Si può anche utilizzare l esercizio di rilassamento descritto di seguito. Difficoltà di concentrazione: per i primi giorni ci si può sentire incapaci di svolgere le consuete attività. Fare frequenti pause sul lavoro, essere meno esigenti con se stessi. Presto si riacquisterà una lucidità mentale maggiore di quando si fumava. Disturbi del sonno: alcune persone quando smettono, per un breve periodo, dormono meno, altre dormono di più. Se non si riesce a dormire, è opportuno alzarsi, leggereun libro, bere una camomilla, dedicarsi a un passatempo piacevole; alla fi ne il sonno ritornerà. Se il disturbo dovesse persistere, consultare il proprio medico di fi ducia. Stipsi: bere appena sveglio un bicchiere abbondante di acqua tiepida prima di fare colazione, aumentare il movimento e mangiare alimenti ricchi di fi bre come verdura e frutta. Aumento dell appetito: appena smettono di fumare alcune persone tendono a sostituire le sigarette con il cibo. Se c è il timore di ingrassare si può ricorrere a sostituti della sigaretta ipocalorici (gomme senza zucchero, bastoncini di liquirizia, verdure e frutta). Per calmare l appetito è consigliabile iniziare il pranzo con una bella insalata, mangiare lentamente e bere molta acqua non gasata tra i pasti. 11

12 Le promesse mantenute Uno dei primi effetti visibili dell astensione dal fumo è la reversibilità dell invecchiamento della pelle, che riacquista levigatezza, luminosità, colorito ed elasticità cutanea. L abbandono della sigaretta equivale quindi ad un notevole ringiovanimento dei tessuti e della pelle del viso. Smettere di fumare consente: una maggiore ossigenazione dei tessuti una diminuzione dei radicali liberi, che favoriscono l invecchiamento e la degenerazione della pelle un miglioramento dell idratazione cutanea Godere di una nuova immagine di sé (non solo pelle più luminosa e con meno rughe, ma anche: capelli più vitali e lucenti, dita non più ingiallite, denti più bianchi, sorriso più smagliante senza paura di avere l alito pesante tipico del fumatore, abiti profumati e non più puzzolenti di fumo, occhi non più arrossati, niente cerchio alla testa al risveglio, migliore circolazione e migliore capacità respiratoria) riscoprire i sapori e gli odori avere migliori prestazioni fisiche minor rischio di malattie maggiore disponibilità economica... e soprattutto: più autostima ALLA RICERCA DELLA GIUSTA ALTERNATIVA L'ipnosi L'ipnosi terapia è stata usata sia come terapia singola che come terapia aggiuntiva ad altri interventi per smettere di fumare. Tuttavia la qualità degli studi nella revisione sull'ipnosi 12

13 terapia era scarsa ed i risultati inconcludenti. Sono stati esaminati gli studi che confrontano i metodi di agopuntura, compreso la puntura con l'ago, l'agopressione ed l'elettroagopressione. I trattamenti, in tutte le forme, non hanno indicato un beneficio statisticamente significativo. Sulla base di questa evidenza, l'agopuntura non può essere suggerita per smettere di fumare. Farmacoterapia La maggior parte dei farmaci usati per smettere di fumare agisce riducendo gli effetti secondari da mancanza di nicotina, anche se sostanze quale l'acetato di argento sono usati come trattamenti in terapia di avversione. La più comune e in forma più ampia oggetto di ricerca è la terapia sostitutiva della nicotina (NRT) nelle sue varie forme. Terapia sostitutiva della nicotina (NRT) La terapia sostitutiva della nicotina è fornita in una vasta gamma di preparati compreso la gomma da masticare, i cerotti trans-dermici, lo spray nasale, i dispositivi inalatori ed le compresse sub-linguali. Questi prodotti si differenziano tra loro per il dosaggio e per la durata di cessione durante il giorno; varia, inoltre, la durata generale del trattamento e l'aggiunta di eventuali terapie concomitanti. In generale tutte le forme di NRT sono state trovate essere sensibilmente più efficaci rispetto al placebo o a nessuna NRT. Una revisione ha studiato l'uso della gomma da masticare alla nicotina ed ha trovato che la gomma da 4mg era più efficace di quella da 2mg per i fumatori identificati come "altamente dipendenti". I fumatori a bassa dipendenza, invece, possono essere trattati efficacemente anche con la gomma a più bassa concentrazione. I cerotti di nicotina sono considerati terapia convenzionale, comunque la durata in termini di tempo in cui un cerotto deve essere applicato può avere effetto sulla sua efficacia e sul grado di tolleranza di chi lo porta. La revisione ha indicato che i cerotti portati per 16 ore (mentre sveglio) erano efficaci quanto i cerotti portati per 24 ore. È stata inoltre esaminata la durata del trattamento e l'uso dei cerotti oltre le 8 settimane non era più efficace della sospensione del trattamento a 8 settimane. La revisione inoltre ha esaminato l'efficacia di varie forme di NRT offerte in ambiti differenti. Viene affermato, nella conclusione, che la gomma da masticare era la meno efficace in ambito ospedaliero. I risultati per i cerotti erano più consistenti in tutti i diversi ambiti. È stato riscontrato inoltre che il supporto dato dagli operatori sanitari aumenta l'efficacia dei NRT nella promozione della cessazione del fumo, sia nel caso dei cerotti, sia per la somministrazione della gomma da masticare alla nicotina. Altri Farmaci Principalmente un anti-ipertensivo, la clonidina, può ridurre i sintomi da astinenza relativa alle varie dipendenze. È stato trovato efficace quando paragonato al placebo, ma ha effetti collaterali significativi. Il Lobeline è stato ampiamente usato nella terapia per smettere di fumare, tuttavia quando è stata fatta una revisione sull'argomento, non è stato identificato nessuno studio di qualità sufficiente. È stata esaminata l'efficacia sulla cessazione dal fumo anche di una vasta gamma di antidepressivi ed ansiolitici. Di questi, soltanto il Bupropione è risultato efficace paragonato al placebo o al NRT. Il Mecamylamine è un antagonista specifico della nicotina e l'evidenza lo indica efficace nella riduzione del desiderio di fumare. 13

14 IL TUMORE DEL POLMONE Il tumore del polmone con i suoi oltre morti/anno in Italia, è una delle principali patologie da combattere. Negli ultimi dieci anni abbiamo assistito ad un arresto nel trend della incidenza per la popolazione maschile compensato da quello, in aumento, della popolazione femminile, una variazione che coincide con la diminuzione dei fumatori maschi e l aumento delle fumatrici: è infatti noto che il fumo di sigarette è responsabile di gran parte dei tumori polmonari. Ciò è confermato da uno studio caso-controllo multicentrico condotto negli anni 90 dalla Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) volto a valutare il ruolo del fumo attivo e della esposizione a fumo passivo nello sviluppo dei tumori polmonari. I risultati dell indagine mostravano che il rischio di sviluppare il tumore polmonare tra i fumatori rispetto ai non fumatori era molto più elevato nei fumatori rispetto ai non fumatori sia nei maschi che nelle femmine. I risultati di uno studio caso controllo, espressi in termini di rischi relativi, forniscono elementi molto utili per la valutazione del grado di associazione tra una determinata esposizione e una malattia. E stata suggerita una metodologia per riassumere i dati relativi al fumo e al tumore polmonare anche in termini di rischio assoluto, una misura di impatto immediata che fornisce il rischio per il singolo individuo di sviluppare il tumore date le proprie abitudini al fumo. Vengono combinati i risultati degli studi caso controllo con le statistiche descrittive disponibili relative all incidenza di tumore polmonare e alla frequenza di fumatori nella popolazione. Con questo metodo è possibile calcolare i Rischi assoluti per età e cumulativi all età di 75 anni, interpretabili come la probabilità che un individuo sviluppi un tumore polmonare entro il compimento dei 75 anni. Lo studio, che ha fornito i dati sui rischi relativi e assoluti di sviluppare un tumore ai polmoni, è stato condotto in tre aree geografiche italiane (Torino, Veneto, Roma). La popolazione era composta complessivamente da maschi (1.377 casi e controlli) e da 658 femmine (256 casi e 402 controlli). Risultati delle indagini epidemiologiche I risultati dello studio, che sono stati utilizzati per elaborare le carte del rischio, mostrano un aumento di rischio relativo nei fumatori maschi di 23.7 volte rispetto ai non fumatori, con un valore intermedio per gli ex fumatori di 11.2 volte. Il rischio aumenta all aumentare del numero di sigarette fumate: è triplicato per chi fuma meno di 5 sigarette al giorno fino ad arrivare ad un rischio di 35.9 volte superiore per chi ne fuma più di 25 al giorno. Anche l età di cessazione ha un ruolo determinante nel rischio, che diminuisce quanto prima si cessa di fumare (da 12.7 per chi smette a 60 anni a 5.6 per chi smette prima dei 30 anni). Per le femmine, si osserva un aumento di rischio nelle fumatrici rispetto alle non fumatrici di 5.1 volte, con un valore intermedio per gli ex fumatori di 2.7 volte. Il rischio aumenta all aumentare del numero di sigarette fumate: quadruplicato per chi fuma 5-14 sigarette al giorno fino a 12.0 per chi ne fuma più di 25 al giorno. I dati per età di cessazione in questo caso sono molto instabili a causa della scarsa numerosità, ma mostrano comunque una diminuzione quanto prima si cessa di fumare: da 2.7 per chi smette a 60 anni a 2.1 per chi smette prima dei 30. Il rischio cumulativo o assoluto, cioè la probabilità di sviluppare un tumore al polmone entro i 75 anni nei maschi, è risultato pari allo 0.6% nei non fumatori, al 6.5% negli ex fumatori e al 13.8% nei fumatori attuali. Il rischio aumenta all aumentare del 14

15 numero di sigarette al giorno fumate (da 1.8% per meno di 5 sigarette al 20.1% per più di 25 sigarette) ed è maggiore quanto maggiore è l età in cui si è smesso di fumare (dal 3.4% per chi smette di fumare prima dei 30 anni al 10.2% per chi smette a 60). Risultati simili si osservano per le femmine anche se con valori assoluti dei rischi minori. Infatti, il rischio di sviluppare un tumore al polmone è risultato pari allo 0.5% nelle non fumatrici, all 1.4% nelle ex fumatrici e al 2.6% nelle fumatrici attuali. Anche nel caso delle femmine si osserva un aumento del rischio assoluto all aumentare del numero di sigarette fumate (dallo 0.4% per meno di 5 sigarette al giorno al 6.4% per più di 25) e dell età di cessazione del fumo (dall 1.1% per chi smette prima dei 30 anni all 1.9% per chi smette a 60). Uno sguardo al Veneto Ogni anno si stima che circa veneti muoiano per tumori delle vie respiratorie. Il tumore del polmone rappresenta la prima causa di morte per tumore nel Veneto, mentre a livello italiano, in generale, rappresenta la seconda causa di morte. Numeri che oggi sono sempre in maggiore aumento: tra i 60 e i 69 anni una su quattro delle morti per cancro sono dovute proprio al tumore del polmone. Per questo, oltre alla prevenzione, è importante la diagnosi. Oggi l'esame citologico contribuisce non solo alla diagnosi di un tumore, ma anche di altre malattie polmonari. 15

16 NUMERI ED INDIRIZZI UTILI Centri di ospedali, ASL Padova Azienda Ospedaliera di Padova: Unità Operativa di Pneumologia e Tossicologia Clinica, Ambulatorio per la disassuefazione dal fumo-altab Via Giustiniani, Padova-PD Tel.: 049/ CUP: Fax: 049/ Padova AULSS 16 Dipartimento Dipendenze, Unità Funzionale Tabagismo, Ambulatorio per Smettere di Fumare Via dei Colli, Padova-PD Tel.: 049/ ; 049/ Fax: 049/ Padova ULSS 15 Alta Padovana Dipartimento Dipendenze, Ser.T, Ambulatorio per Smettere di Fumare c/o Poliambulatorio Ospedale Camposampiero Via Cosma, Camposampiero-PD Tel.: 049/ ; 049/ ) - Fax: 049/ Padova ULSS 17-Servizio Tossicodipendenze e Alcologia, UO Complessa Interdistrettuale delle Dipendenze-Ser.D. Via Settabile, 29/a Este-PD Tel.: 0429/ Fax: 0429/ Padova ULSS 17 Ospedale di Monselice, Ambulatorio per la disassuefazione al fumo Via Marconi Monselice-PD Tel.: 0499/ CENTRI LILT di Padova Sezione Provinciale LILT di Padova Via Ognissanti, Padova-PD Tel.: 049/ Fax: 049/ ; padova@lilt.it

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