Regolamenti 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20 Isvap attuativi del Codice delle Assicurazioni Private

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1 Regolamenti 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20 Isvap attuativi del Codice delle Assicurazioni Private 1

2 Regolamento n. 14 del 18 febbraio

3 Regolamento concernente le procedure di approvazione delle modifiche statutarie e delle modifiche al programma di attività e di autorizzazione dei trasferimenti di portafoglio, delle fusioni e delle scissioni Regolamento n. 14 del 18 febbraio 2008 concernente le procedure di approvazione delle modifiche statutarie e delle modifiche al programma di attività e di autorizzazione dei trasferimenti di portafoglio, delle fusioni e delle scissioni 3

4 Regolamento concernente le procedure di approvazione delle modifiche statutarie e delle modifiche al programma di attività e di autorizzazione dei trasferimenti di portafoglio, delle fusioni e delle scissioni: Oggetto Il Regolamento, che si applica alle imprese di assicurazione italiane e alle sedi secondarie di imprese di Stati terzi, riprende e sistematizza i contenuti di precedenti disposizioni emanate in materia dall Autorità 4

5 Regolamento n. 15 del 20 febbraio

6 Regolamento concernente il gruppo assicurativo Regolamento n. 15 del 20 febbraio 2008 concernente il gruppo assicurativo 6

7 Regolamento concernente il gruppo assicurativo: Oggetto - 1 Il Regolamento disciplina la struttura e la composizione del gruppo assicurativo, i poteri e le responsabilità dell impresa capogruppo, nonché gli adempimenti connessi alla tenuta e all aggiornamento dell albo dei gruppi assicurativi istituito dall articolo 85 del Codice 7

8 Regolamento concernente il gruppo assicurativo: Oggetto - 2 L istituzione dell albo dei gruppi assicurativi rappresenta una novità del Codice orientata a dare evidenza specifica nel settore assicurativo alla realtà di gruppo e, per conseguenza, ad accrescere la qualità e la natura dei controlli di vigilanza dell ISVAP nei confronti dei soggetti già singolarmente vigilati 8

9 Regolamento concernente il gruppo assicurativo: Oggetto - 3 L ampliamento del perimetro di vigilanza dell Autorità derivante dall istituzione del gruppo, peraltro, lascia impregiudicata l autonomia della società posta al vertice del gruppo nella scelta dell assetto organizzativo e patrimoniale che meglio risponda ai suoi obiettivi imprenditoriali, nei limiti in cui tale assetto non contrasti con le esigenze connesse alla vigilanza di gruppo 9

10 Regolamento n. 16 del 4 marzo

11 Regolamento concernente le disposizioni ed i metodi di valutazione per la determinazione delle riserve tecniche dei rami danni Regolamento n. 16 del 4 marzo 2008 concernente le disposizioni ed i metodi di valutazione per la determinazione delle riserve tecniche dei rami danni 11

12 Regolamento concernente le disposizioni ed i metodi di valutazione per la determinazione delle riserve tecniche dei rami danni: Obiettivo Il Regolamento mira a consolidare e razionalizzare in un unico testo le numerose disposizioni di legge e regolamentari che oggi regolano la materia, introducendo alcune specificazioni di natura tecnica volte a precisare i criteri di calcolo di talune poste tecniche, con particolare riguardo a quelle disciplinate da norme di meno recente emanazione. Sono stati inoltre meglio delineati gli adempimenti in capo alle imprese di assicurazione e all attuario incaricato dei rami di responsabilità civile auto e natanti 12

13 Regolamento n. 17 del 11 marzo

14 Regolamento concernente la disciplina dell'esercizio congiunto dei rami vita e danni Regolamento n. 17 del 11 marzo 2008 concernente la disciplina dell'esercizio congiunto dei rami vita e danni di cui agli articoli 11 e 348 del Codice delle Assicurazioni Private 14

15 Regolamento concernente la disciplina dell'esercizio congiunto dei rami vita e danni: Oggetto Il Regolamento dà attuazione agli articoli 11, comma 3, e 348, commi 2 e 3, del decreto legislativo 7 settembre 2005, n Codice delle Assicurazioni Private, che demandano all ISVAP il potere di indicare i criteri e le modalità di rappresentazione della gestione separata dei rami vita e danni cui sono tenute le imprese di assicurazione che esercitano entrambe le attività (c.d. imprese multiramo) 15

16 Regolamento n. 18 del 12 marzo

17 Regolamento concernente il margine di gruppo e le disposizioni in materia di adeguatezza patrimoniale a livello di conglomerato finanziario Regolamento n. 18 del 12 marzo 2008 concernente il margine di gruppo e le disposizioni in materia di adeguatezza patrimoniale a livello di conglomerato finanziario 17

18 Regolamento concernente il margine di gruppo e le disposizioni in materia di adeguatezza patrimoniale a livello di conglomerato finanziario - 1 Il Regolamento è predisposto in attuazione agli articoli 217, 218 e 219 del Codice delle assicurazioni in materia di calcolo della solvibilità corretta delle imprese di assicurazione e di verifica della solvibilità corretta delle imprese controllanti, che siano imprese di partecipazione assicurativa, imprese di assicurazione con sede legale in uno Stato terzo o imprese di riassicurazione o società di partecipazione finanziaria mista a capo di un conglomerato italiano a prevalente attività assicurativa. 18

19 Regolamento concernente il margine di gruppo e le disposizioni in materia di adeguatezza patrimoniale a livello di conglomerato finanziario - 2 II Regolamento, inoltre, applica, in conformità alle disposizioni del decreto legislativo 30 maggio 2005, n.142 ed all Accordo di coordinamento sottoscritto da Banca d Italia, CONSOB ed ISVAP gli obblighi di informativa in materia di adeguatezza patrimoniale a livello di conglomerato finanziario 19

20 Regolamento concernente il margine di gruppo e le disposizioni in materia di adeguatezza patrimoniale a livello di conglomerato finanziario - 3 Esso riproduce in larga parte le disposizioni recate in materia dal decreto legislativo 17 aprile 2001, n. 239 e dai Provvedimenti ISVAP 26 febbraio 2002, n. 2050, 21 marzo 2005, n e 8 maggio 2006, n

21 Regolamento n. 19 del 14 marzo

22 Regolamento concernente il margine di solvibilità delle imprese di assicurazione Regolamento n. 19 del 14 marzo 2008 concernente il margine di solvibilità delle Imprese di Assicurazione 22

23 Regolamento concernente il margine di solvibilità delle imprese di assicurazione: Oggetto - 1 Il Regolamento riproduce in larga parte le disposizioni recate in materia dai decreti legislativi n. 174 e n. 175 del 17 marzo 1995, rispettivamente per le assicurazioni nei rami vita e danni 23

24 Regolamento concernente il margine di solvibilità delle imprese di assicurazione: Oggetto - 2 Nel sistematizzare le disposizioni vigenti, il Regolamento introduce talune innovazioni volte a rafforzare: i presidi di solvibilità delle imprese e le misure di intervento a disposizione dell ISVAP per la prevenzione di possibili crisi aziendali 24

25 Regolamento n. 20 del 26 marzo

26 Regolamento recante disposizioni in materia di controlli interni, gestione dei rischi, compliance ed esternalizzazione delle attività delle imprese di assicurazione Regolamento n. 20 del 26 marzo 2008 recante disposizioni in materia di controlli interni, gestione dei rischi, compliance, ed esternalizzazione delle attività delle imprese di assicurazione 26

27 Regolamento recante disposizioni in materia di controlli interni, compliance, gestione dei rischi ed esternalizzazione delle attività delle imprese di assicurazione: Oggetto Il Regolamento riproduce in larga parte le disposizioni della circolare ISVAP n. 577/D del 30 dicembre 2005 Le principali innovazioni apportate riguardano l istituzione di una funzione di compliance nelle imprese di assicurazione, e L introduzione della disciplina dell esternalizzazione delle attività delle imprese di assicurazione 27

28 Regolamento recante disposizioni in materia di controlli interni, compliance, gestione dei rischi ed esternalizzazione delle attività delle imprese di assicurazione: Obiettivo - 1 Con tali novità regolamentari si intendono rafforzare i requisiti qualitativi di gestione, che unitamente ai requisiti prudenziali di tipo quantitativo, rappresentano i presidi a salvaguardia della stabilità delle imprese e dei gruppi assicurativi La disciplina di tali aspetti si pone in linea con i più recenti orientamenti internazionali in materia di vigilanza prudenziale a fini di stabilità del settore assicurativo e consente di agevolare la graduale transizione del mercato e della Autorità di vigilanza verso il nuovo regime di Solvency II 28

29 Regolamento recante disposizioni in materia di controlli interni, compliance, gestione dei rischi ed esternalizzazione delle attività delle imprese di assicurazione: Obiettivo - 2 L approccio regolamentare segue una impostazione principle based, attraverso l individuazione di obiettivi e requisiti minimali, lasciando autonomia alle imprese nel definire i propri modelli gestionali La regolamentazione è inoltre ispirata al principio di proporzionalità, per consentire implementazioni dei principi calibrate sulle dimensioni e sulla natura delle attività svolte dalle imprese di assicurazione 29

30 Regolamento recante disposizioni in materia di controlli interni, compliance, gestione dei rischi ed esternalizzazione delle attività delle imprese di assicurazione: la funzione di compliance - 1 L articolo 22 prevede che l impresa si doti, ad ogni livello aziendale pertinente, di adeguati presidi volti a prevenire il rischio di incorrere in sanzioni giudiziarie o amministrative perdite patrimoniali o danni di reputazione, in conseguenza di violazioni di norme o di atti di autoregolamentazione 30

31 Regolamento recante disposizioni in materia di controlli interni, compliance, gestione dei rischi ed esternalizzazione delle attività delle imprese di assicurazione: la funzione di compliance - 2 Tali presidi devono essere idonei a garantire il rispetto delle norme e, in particolare, di quelle relative alla trasparenza e correttezza dei comportamenti nei confronti degli assicurati e danneggiati all informativa precontrattuale e contrattuale alla gestione dei sinistri e più in generale, alla tutela del consumatore 31

32 Regolamento recante disposizioni in materia di controlli interni, compliance, gestione dei rischi ed esternalizzazione delle attività delle imprese di assicurazione: la funzione di compliance - 3 Viene richiesto che l organizzazione della funzione di compliance sia formalizzata in una specifica delibera dell organo amministrativo che, nella sua autonomia, ne definisce compiti, responsabilità, modalità e frequenza di reportistica agli organi sociali e alle altre strutture interessate 32

33 Regolamento recante disposizioni in materia di controlli interni, compliance, gestione dei rischi ed esternalizzazione delle attività delle imprese di assicurazione: la funzione di compliance - 4 Deve essere comunque assicurata l indipendenza, professionalità e autorevolezza della funzione, nonché la separatezza dalle funzioni operative e dalle altre strutture cui sono attribuiti compiti di controllo. L indipendenza va garantita attraverso la presenza di adeguati presidi per prevenire conflitti di interesse, nel caso in cui alla funzione lavorino risorse di altre aree operative 33

34 Regolamento recante disposizioni in materia di controlli interni, compliance, gestione dei rischi ed esternalizzazione delle attività delle imprese di assicurazione: la funzione di compliance - 5 Si prevede che l attività della funzione di compliance sia sottoposta a verifiche di audit periodiche da parte della funzione di revisione interna, che ne valuta l efficienza e l efficacia 34

35 Regolamento recante disposizioni in materia di controlli interni, compliance, gestione dei rischi ed esternalizzazione delle attività delle imprese di assicurazione: la funzione di compliance - 6 Definiti gli obiettivi della verifica di conformità alle norme, l articolo 23 introduce la costituzione di una specifica funzione di compliance, incaricata di verificare che l organizzazione e le procedure aziendali siano adeguate a tali obiettivi, dettando alcuni principi per l istituzione e l operatività della funzione 35

36 Regolamento recante disposizioni in materia di controlli interni, compliance, gestione dei rischi ed esternalizzazione delle attività delle imprese di assicurazione: la funzione di compliance - 7 Si tratta di principi generali che lasciano le singole imprese libere di individuare le soluzioni organizzative più appropriate alla natura, dimensioni e complessità del proprio business, valutando in particolare se costituire una specifica unità organizzativa o avvalersi di risorse appartenenti ad altre strutture aziendali, ricondotte ad unitarietà attraverso l individuazione di un unico responsabile della funzione 36

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