SEI UN TIPO RIFLESSIVO O IMPULSIVO, CHE AGISCE D ISTINTO? 7 J.M. Coles e L.M. Ross, La fine del mondo 7
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- Ottavia Poli
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1 I N D I C E LETTURE «ACCOGLIENZA» 1 Letture, attività, questionari per: conoscersi, socializzare, promuovere atteggiamenti cooperativi e collaborativi che favoriscono lo star bene a scuola; riflettere sul proprio rapporto con la scuola, confrontare esperienze, opinioni, desideri, aspirazioni; riflettere sul proprio atteggiamento nei confronti della lettura, scoprire il piacere di leggere e i propri «diritti di lettore», far crescere la propria passione per la lettura. MI PRESENTO 2 CHI SEI? COME TI DESCRIVI? 2 J. Wilson, Questa sono io 2 SEI UN TIPO RIFLESSIVO O IMPULSIVO, CHE AGISCE D ISTINTO? 7 J.M. Coles e L.M. Ross, La fine del mondo 7 RCS LIBRI EDUCATION SPA SEI UN TIPO SOCIEVOLE O SCONTROSO? 10 G. Papini, Il soprannome di «vecchio» 10 SEI UN TIPO DECISO O INDECISO? 12 J.M. Coles e L.M. Ross, L uomo indeciso 12 SEI UN TIPO TIMOROSO O CHE NON HA PAURA DI NIENTE? 14 E. Bencivenga, Paura di tutto 14 SEI UN TIPO «MAI CONTENTO» O CHE SA APPREZZARE LE COSE CHE HA? 16 A. Lugli, Maicontento 16 SEI UN TIPO CHE IMITA GLI ALTRI O SA ESSERE SE STESSO? 18 Volevo essere come Billy 18 RISPETTI GLI ALTRI? 20 J.M. Coles e L.M. Ross, Il secchio 20 SEI DISPOSTO A FARE DEI SACRIFICI PER PREPARARTI UN BUON AVVENIRE? 22 J. Muzi, Le sette uova 22 IO E LA SCUOLA 24 COM È STATA LA TUA ESPERIENZA DI SCUOLA PRIMARIA? 24 N. Costa, Ricordi divisi in due 24 DALLA SCUOLA PRIMARIA ALLA SCUOLA SECONDARIA: QUALI LE TUE IMPRESSIONI? 30 S. Morgënstern, Il primo giorno di scuola 30 A PROPOSITO DI SCUOLA: QUALI LE TUE OPINIONI, I TUOI DESIDERI? 34 IO E LA LETTURA 38 CHE LETTORE SEI? 38 D. Maraini, La mia passione erano i libri 38 P. Bichsel, Una vera tortura 39 PERCHÉ LEGGERE? 43 X COME FAR CRESCERE LA TUA PASSIONE PER LA LETTURA? 46
2 Indice 1 ALLA SCOPERTA DEI GENERI 48 Vicende fantastiche, magiche e di eroi coraggiosi e intrepidi per trarne consigli, regole di vita, per educare che il Bene trionfa sul Male, per riflettere su messaggi e valori positivi trasmessi dagli autori. L A FAVOLA 50 LA FAVOLA TRADIZIONALE 52 Esopo, Il leone e il topolino 52 IL GENERE La favola 54 Fedro, La volpe e la cicogna 57 Esopo, Il leone innamorato e il contadino 58 L. da Vinci, L ostrica e il topo 60 J. de La Fontaine, La colomba e la formica 61 LA FAVOLA MODERNA 62 L. Lionni, Guizzino 62 Cineforum A. Stanton e Lee Unkrich, Alla ricerca di Nemo 64 J. Thurber, La falena e la stella 65 FAVOLE DI IERI E DI OGGI A CONFRONTO 67 Fedro, Il lupo e l agnello 67 Trilussa, L agnello infurbito 68 Fedro, L ambizione di una rana 70 G. Rodari, Il bue e la rana 70 J. de La Fontaine, La Cicala e la Formica 72 G. Rodari, Alla formica 73 G. Rodari, Rivoluzione 73 Cineforum E. Darnell e T. Johnson, Z La formica 74 FAVOLE IN CODA 75 Fedro, La volpe e il corvo 75 G. Arpino, Favola in coda 76 In biblioteca a cura di E. Piccardi, Favole nel tempo 77 ORA SI ASCOLTA Q.O. Flacco, Il topo di campagna e il topo di città 78 FAVOLE NEL MONDO 80 Favola siriana, La scimmia golosa 80 Favola russa, La volpe e il gambero 81 Favola araba, L alito del leone 81 Favola africana, Le due rane 81 Favola albanese, Il leone, il lupo e la volpe 82 METTITI ALLA PROVA I.A. Krylov, Il quartetto 84 Obiettivo Recupero 86 Laboratorio di scrittura creativa 90 Completare, riscrivere, trasformare e inventare favole. Animali da favola: curiosità 94 e giochi da non perdere! XI
3 I N D I C E L A FIABA 98 LA FIABA TRADIZIONALE POPOLARE 100 J. e W. Grimm, I dodici cacciatori 100 In biblioteca Le più belle fiabe dei Grimm 104 IL GENERE La fiaba 105 A.N. Afanasjev, L acqua della vita 108 Cineforum H. Miyazaki, La città incantata 113 I. Calvino, Perina 114 In biblioteca I. Calvino, Fiabe italiane 117 LETTURA ESPRESSIVA I. Calvino, Gobba, zoppa e collotorto 118 LA FIABA D AUTORE 120 H.C. Andersen, I vestiti nuovi dell imperatore 120 Cineforum B. Silberling, Lemony Snicket 125 Una serie di sfortunati eventi LA FIABA MODERNA 126 G. Rodari, La strada che non andava in nessun posto 126 CAPPUCCETTO ROSSO: VERSIONI MODERNE DI UNA FIABA ANTICA, TRADIZIONALE 129 B. Munari, Cappuccetto Giallo 130 L. Fearn, La storia di Cappuccetto Rosso raccontata dal lupo 132 J. Thurber, Cappuccetto Rosso Ventesimo secolo 133 In biblioteca C. Martìn Gaite, Cappuccetto Rosso a Manhattan 134 L ANTIFIABA 135 R.G. Salvadori, I principi gemelli 135 Cineforum C. Miller e R. Hui, Shrek ORA SI ASCOLTA C. Perrault, Le fate 138 FIABE NEL MONDO 140 I MILLE VOLTI DI CENERENTOLA 141 Fiaba araba, Il pesciolino rosso e lo zoccoletto d oro 142 Fiaba africana, Natiki 147 In biblioteca a cura di B. Bonacina, Il mondo delle fiabe, 149 fiabe del mondo METTITI ALLA PROVA Fiaba persiana, La città delle pietre 150 Obiettivo Recupero 154 Laboratorio di scrittura creativa 158 Completare, intrecciare, rovesciare, trasformare e inventare fiabe. XII Fate, streghe, orchi: Notizie 160 e curiosità da non perdere!
4 Indice L AVVENTURA 164 RISCHI E PERICOLI MORTALI 166 E. Salgari, Sandokan, la Tigre della Malesia 166 IL TIPO DI TESTO Il testo narrativo 170 IL GENERE La narrazione d avventura 172 H. Melville, Il capitano Achab e la terribile balena bianca 174 In biblioteca R. Kipling, Capitani coraggiosi 179 RICERCA DI TESORI 180 R.L. Stevenson, Alla ricerca del tesoro 180 Cineforum G. Verbinski, Pirati dei Caraibi: La maledizione 183 della prima luna LOTTA PER LA SOPRAVVIVENZA 184 D. Defoe, Sull isola deserta 184 Cineforum R. Zemeckis, Cast away 189 ORA SI ASCOLTA A. Dumas, Mi chiamano Robin Hood 190 AVVENTURE DI RAGAZZI EROI 192 N. Ammaniti, Io non ho paura 192 METTITI ALLA PROVA J. Verne, Un violento uragano 198 Obiettivo Recupero 202 Laboratorio di scrittura creativa 206 Completare e creare descrizioni di personaggi e ambienti tipici dell avventura Scrivere una sequenza narrativa con frasi brevi e un ritmo rapido, incalzante. Scrivere racconti d avventura, dati alcuni elementi. Inventare un racconto d avventura utilizzando le tecniche narrative ed espressive proprie del genere. Avventure senza confini 210 alla scoperta di personaggi e tesori RCS LIBRI EDUCATION SPA L A FANTASY 214 ESSERI STRANI, CREATURE FIABESCHE 216 A. Dankovceva, Ivan e la kikimora 216 Cineforum C. Weitz, La Bussola d oro 221 IL GENERE La fantasy 222 M. Ende, Graogramàn, il padrone del Deserto Colorato 224 In biblioteca S. Audouin-Mamikonian, Tara Duncan e i sortileganti 229 Cineforum A. Adamson, Le cronache di Narnia 229 POTERI MAGICI 230 J.K. Rowling, Harry, tu sei un mago! 230 Cineforum D. Yates, Harry Potter e l Ordine della Fenice 236 S. De Mari, Uno nato da poco 237 ORA SI ASCOLTA L.F. Baum, Dorothy e le Teste-Martello 244 XIII
5 I N D I C E MEDIOEVO FANTASTICO 246 J.R.R. Tolkien, Il Signore delle Aquile delle Montagne Nebbiose 246 In biblioteca C. Paolini, Eragon 251 Cineforum P. Jackson, Il Signore degli Anelli 251 METTITI ALLA PROVA T. Pratchett, Una bambina mago 252 Obiettivo Recupero 256 Laboratorio di scrittura creativa 258 Inventare una trama fantasy. Scrivere un racconto fantasy, data una trama. Inventare un racconto fantasy, usando correttamente gli ingredienti tipici del genere. Creature fantastiche 260 e sfide per nuovi eroi 2 I GRANDI TEMI DEL VIVERE E DEL CONVIVERE 264 Testi per educare ai diritti e ai doveri, per interiorizzare l importanza della collaborazione, della solidarietà, del rispetto di regole concordate e condivise, dell assunzione di comportamenti corretti e responsabili in famiglia, a scuola, nel gioco, con gli animali. G L I AFFETTI FA M I L I A R I 266 PROTEZIONE E SICUREZZA 268 K. Forbes, La banca della mamma 268 Cineforum S. Nettelbeck, Ricette d amore 271 IN PRIMA PERSONA Figli e genitori: diritti e doveri 272 COMPLICITÀ E INTESA 273 K. Cann, Papà, grazie! 273 In biblioteca A. Lindgren, Vacanze all isola dei gabbiani 276 IL TIPO DI TESTO Il testo descrittivo 277 La descrizione di una persona 280 I GENITORI VISTI CON GLI OCCHI DEI FIGLI 284 E. Morante, Diverso da tutti gli altri 284 B. Pitzorno, Come una mosca nella tela del ragno 288 In biblioteca E. Prati, Papà, il mio Topo severo 292 APPROFONDIMENTI La famiglia nel diritto italiano 293 FRATELLI E SORELLE: INCONTRI E SCONTRI 294 E. Wolf, Ormai è troppo tardi 294 Cineforum S. Levy, Una scatenata dozzina 297 L.M. Alcott, Dimenticato e perdonato 298 In biblioteca M. Mapes Dodge, Pattini d argento 302 XIV ORA SI ASCOLTA C. Castellaneta, Il vincolo della complicità 303
6 Indice NONNI INDIMENTICABILI 304 A. Valente, Il non-no 304 In biblioteca C. Nöstlinger, Il lunedì è tutta un altra cosa 306 N. Ginzburg, La nonna 307 METTITI ALLA PROVA B. Gasperini, I tempi sono cambiati 310 Laboratorio di scrittura 314 Descrivere persone in modo oggettivo, soggettivo, dal generale al particolare e viceversa, raffigurate in fotografie o dipinti. La famiglia Nell arte, nella pubblicità, 318 nei fumetti e nel mondo I RAPPORTI CON GLI ALTRI: A SCUOLA 324 UNO SGUARDO ALLA CLASSE 326 A. Valente, In tutto siamo diciassette 326 IN PRIMA PERSONA Io e i miei compagni 330 L ARRIVO DI UN NUOVO ALUNNO 332 N. Hornby, In un altra scuola 332 Cineforum C. e P. Weitz, About a boy Un ragazzo 336 UNA SCUOLA MULTIETNICA E MULTICULTURALE 337 F. Gatti, Ma non hanno mai visto un bambino albanese? 337 In biblioteca F. Gatti, Viki che voleva andare a scuola 342 SCENE DI VITA SCOLASTICA 343 T. Wardle, Le ore di matematica 343 Cineforum R. Linklater, School of Rock 347 T. Kidder, Un insegnante severa ma giusta 348 IN PRIMA PERSONA Io e i miei insegnanti 352 J. Roth, Il primo della classe 354 In biblioteca J. Spinelli, La schiappa 357 ORA SI ASCOLTA D. Luciani, Tra la lavagna e la cattedra 358 NO ALLA PREPOTENZA E AL BULLISMO 360 I. McEwan, Il prepotente 360 APPROFONDIMENTI Il bullismo 365 E. Di Zara, Ci siamo noi a difenderti! 367 In biblioteca J. Wilson, Piantatela! 371 METTITI ALLA PROVA D. Starnone, La maestra Magliaro 372 Laboratorio di scrittura 376 Espandere un testo narrativo con descrizioni di persone e dialoghi. La scuola Nell arte, nella tecnologia, nel mondo 378 XV
7 I NDICE D IVERTIRSI INSIEME 382 GIOCHI E GIOCATTOLI 384 L. Tolstoj, L importanza della fantasia 384 IL TIPO DI TESTO Il testo descrittivo 386 La descrizione di un oggetto 386 K. Mansfield, La casa delle bambole 388 Cineforum J. Lasseter, Toy Story Il mondo dei giocattoli 390 RAGAZZI, CHE AVVENTURA! 391 P. Chiara, L evaporazione delle angurie 391 In biblioteca P. Chiara, Le avventure di Pierino 397 In biblioteca M. Twain, Le avventure di Tom Sawyer 397 IN PRIMA PERSONA Io e il gioco 398 RCS LIBRI EDUCATION SPA NO AI GIOCHI PERICOLOSI 400 A. Valleroni, Il primo fucile 400 Cineforum R. Donner, I Goonies 404 COMPAGNI DI GIOCO «ELETTRONICI» 405 R. Guarnieri, Tommy Videogame 405 In biblioteca M. Lanagan, Gioco selvaggio 406 ORA SI ASCOLTA J. Kerr, La «ruota» di Anna 407 LE REGOLE DEL GIOCO 408 B. Vinella, Sedie e fazzoletti 408 In biblioteca S. Barratt e P. Beard, Uffa, che barba! 409 IL TIPO DI TESTO Il testo regolativo 410 B. Vinella, Architetto 411 LETTORI IN GIOCO 412 I.A. Chiusano, La nave pirata 412 METTITI ALLA PROVA R. Piumini, Il processo e il naso 416 Laboratorio di scrittura 420 Descrivere oggetti e produrre testi regolativi. Il gioco Giochi e giocattoli 424 nell arte, nel tempo e oggi OBIETTIVO NATURA: GLI ANIMALI 428 STORIE DI LEALTÀ E GENEROSITÀ 430 H. Quiroga, La tartaruga gigante 430 In biblioteca G. Paulsen, I cani della mia vita 434 I. Bashevis Singer, Zlateh la capra 435 In biblioteca G. Durrell, La mia famiglia e altri animali 438 XVI ORA SI ASCOLTA G. McCaughrean, Gelert il levriero 439
8 I n d i c e RICORDI DI ANIMALI 440 B. Pitzorno, Come una bambina di campagna 440 IL TIPO DI TESTO Il testo descrittivo 444 La descrizione di un animale 444 J. Thurber, La fotografia di Rex 446 IN PRIMA PERSONA Io e gli animali 450 Il gioco delle situazioni 451 IL DIRITTO ALLA DIGNITÀ E AL RISPETTO 453 P.L. Travers, Andrea non è un ragazzino 453 APPROFONDIMENTI La Dichiarazione Universale dei Diritti dell Animale 458 P. Highsmith, Sbarre e cemento 460 In biblioteca A. Metalli, Lupo Siberiano 464 Cineforum J.-J. Annaud, Due fratelli 464 IL DIRITTO ALLA VITA 465 G. Celli, Addio piccolo amico sconosciuto 465 Cineforum M. Pèrennou e C. Nuridsany, Microcosmos Il popolo dell erba 467 METTITI ALLA PROVA M.K. Rawlings, Jody e il capriolo 468 Laboratorio di scrittura 472 Descrivere animali e scrivere racconti di animali. Animali in primo piano 476 L abbandono di un animale. No alla sofferenza degli animali. Specie animali a rischio Quante falsità sugli animali 3 IL SENSO DELLA VITA: STORIE DAL CUORE DEL MONDO 480 Storie che, pur appartenendo a culture diverse, parlano di «sentimenti comuni e trasmettono valori universali». Storie che educano all interculturalità. Storia dell Africa, La traversata del fiume 482 Storia zen giapponese, Le tigri e la fragola 483 Storia dell Arabia Saudita, Azrael 484 Storia buddhista, Il pappagallo e l albero 485 Storia dell Afghanistan, Quattro amici 487 Storia della Mongolia, Il figlio del ladro 489 Storia musulmana, Il tesoro nella caverna 491 Storia della Russia, La vera ricchezza 493 XVII
9 I NDICE 4 LA VOCE DEI POETI 498 Semplici testi poetici per sollecitare una prima confidenza con gli strumenti e il linguaggio del poeta, per stimolare sentimenti, emozioni, sensazioni personali e capacità creative e ideative. L A POESIA 500 IL TIPO DI TESTO Gli strumenti del poeta Il verso, la strofa e la rima 502 M. Moretti, Un fungo 505 A. Negri, La danza della neve 506 S. Quasimodo, Già la pioggia è con noi 507 S. Penna, Sempre affacciato 507 Il linguaggio del poeta Le figure retoriche 508 G. D Annunzio, L onda 510 A. Palazzeschi, La fontana malata 511 G. Pascoli, Il tuono 512 R.M. Rilke, Il risveglio del vento 513 D. Valeri, Dopo 513 LA FILASTROCCA: 514 IL POETA GIOCA CON SUONI E RITMI G. Rodari, Filastrocca burlona 515 R. Piumini, Uomo a pendolo 516 Scrittura creativa La filastrocca 517 IL NONSENSE: IL POETA COMPONE VERSI «SENZA SENSO» 518 T. Scialoja, Il gatto soriano 518 T. Scialoja, Sul lido di Ostia 518 N. Orengo, La triglia di Camogli 519 N. Orengo, Intorno alla minestra 519 N. Bayley s, Un uomo mi chiese nella radura 519 Scrittura creativa Il nonsense 521 IL LIMERICK: IL POETA INVENTA BIZZARRI PERSONAGGI 522 E. Lear, C era un vecchio di Parigi 523 E. Lear, C era una signorina di Lodi 523 G. Rodari, Un signore di nome Filiberto 524 Scrittura creativa Il limerick 525 IL CALLIGRAMMA: IL POETA CREA DISEGNI CON LE PAROLE 526 M. Faustinelli, Il triangolo 526 M. Faustinelli, La lampadina 527 C. Govoni, Autoritratto 528 Scrittura creativa Il calligramma 529 IL POETA E GLI AFFETTI FAMILIARI 530 U. Saba, Ritratto della mia bambina 530 L. Sinisgalli, A mio padre 532 XVIII LETTURA AD ALTA VOCE V. Cardarelli, Attesa 534 L. Hughes, Figliolo, ti dirò una cosa 536
10 Indice IL POETA E LA SCUOLA 538 M. Moretti, L ore non passavan mai 538 S. Penna, Scuola 540 ORA SI ASCOLTA J. Prévert, Compito in classe 541 IL POETA E GLI ANIMALI 542 Yu Che-Nan, Lucciola 542 U. Saba, Il bagno del passero 543 E. Montale, Il rondone 544 IL POETA: EMOZIONI E SENTIMENTI 546 C. Govoni, La trombettina 546 A. József, Il dolore 548 N. Hikmet, Sono contento 549 G. Ungaretti, Natale 550 METTITI ALLA PROVA A. Gatto, Ogni uomo è stato un bambino 552 Obiettivo recupero 554 Laboratorio di scrittura creativa 558 Scrivere nomi e cognomi in rima. Inventare slogan in rima. Comporre strofe in rima. Comporre versi costituiti da allitterazioni e onomatopee. Creare similitudini e metafore poetiche. Creare una poesia con altre poesie. Esprimere in versi sensazioni, sentimenti, emozioni. POESIE IN DIALETTO 562 T. Guerra, A gli óchi dla Chèca 562 N. De Vita, Martinu 563 E. Collu, Pungi o spina 564 N. Cantarutti, Chê dì ta l an 564 Trilussa, Mulo L ARTE DEL TEATRO 566 Testi teatrali, attività, giochi, per acquisire interesse per il teatro, per potenziare capacità comunicative ed espressive, per socializzare e assumere comportamenti responsabili e collaborativi. RCS LIBRI EDUCATION SPA I L TEATRO 568 LE ORIGINI DELL ARTE TEATRALE 570 IL TEATRO IN GRECIA 571 Le origini 571 I protagonisti 571 I generi 572 I luoghi 573 Euripide, Le Troiane 574 IL TEATRO A ROMA 576 Le origini 576 I protagonisti 576 I generi 577 I luoghi 577 Plauto, Mostellaria 578 XIX
11 I N D I C E IL TEATRO MEDIEVALE 580 Le origini 580 I generi 580 I protagonisti 582 I luoghi 582 C. Muset, La richiesta del giullare 584 LABORATORIO TEATRALE 586 Giochi per abituarsi alla concentrazione 586 Giochi per l affiatamento del gruppo 587 Giochi d improvvisazione per sviluppare la creatività 587 Giochi per esprimersi con il corpo e con la voce 588 LA LETTURA DRAMMATIZZATA 592 J.R.R. Tolkien, Pierin Semplicione 593 IL COPIONE 596 TUTTI IN SCENA 598 Forte Drago, furbo Stan IL CAMMINO DELL UOMO 610 Viaggio nella storia, dal mondo antico al mondo medievale, di carattere storico-socialeletterario, per arricchire le conoscenze e operare collegamenti interdisciplinari. V I A G G I O NELLA STORIA 612 NEL MONDO ANTICO 614 V.M. Manfredi, Pregi e difetti di Alessandro Magno 614 IL TIPO DI TESTO Il testo espositivo 618 Malattie e medicamenti nell antica Roma 620 NEL MONDO MEDIEVALE 624 E. e R. Power, L educazione di un futuro cavaliere 624 In biblioteca T. Guerra e L. Malerba, Storie dell anno Mille 629 Cineforum K. Reynolds, Tristano e Isotta 629 J. Bruckmann, Vita nel monastero 630 ORA SI ASCOLTA Eginardo, Carlo Magno 635 B. Pitzorno, Melisenda e il suo falcone 636 Cineforum R. Donner, Ladyhawke 641 METTITI ALLA PROVA E. Power, Vita da contadino nel Medioevo 642 Laboratorio di scrittura 645 Scrivere un testo storico-espositivo. Scrivere un testo espositivo, dato un disegno corredato di spiegazioni. Curiosità storiche 648 Alla scoperta delle origini di usanze e modi di dire attuali. XX BIOGRAFIE AUTORI 652
12 1 ALLA SCOPERTA DEI GENERI 48
13 L A FAVOLA L A FIABA L AVVENTURA L A FANTASY 49
14 GENERI RCS LIBRI EDUCATION SPA 50
15 L A FAVOLA C ONOSCENZE Gli elementi principali della favola. Le caratteristiche e i temi tipici della favola tradizionale e moderna. Favole di ieri e di oggi a confronto. Favole in coda. Favole nel mondo. A BILITÀ Comprendere la vicenda narrata. Individuare la struttura narrativa della favola. Riconoscere l umanizzazione dei protagonisti-animali e riflettere sul loro comportamento per trarne consigli, regole di vita. Riconoscere le caratteristiche dell ambientazione e del linguaggio. Individuare e comprendere la morale. Rilevare somiglianze e differenze tra favola tradizionale e favola moderna. Riconoscere che tutte le favole del mondo si assomigliano e confrontare favole di Paesi diversi. Riconoscere che la favola, pur muovendosi nel magico mondo della fantasia, è uno strumento educativo di grande importanza. O RA SI ASCOLTA M ETTITI ALLA PROVA: VERIFICA SOMMATIVA O BIETTIVO RECUPERO L ABORATORIO DI SCRITTURA CREATIVA Completare, riscrivere, trasformare e inventare favole. 51
16 L A FAVOLA LA FAVOLA TRADIZIONALE Le favole della tradizione classica, in particolare quelle di Esopo, scrittore greco del VI secolo a.c., e di Fedro, autore latino del I secolo d.c., sono brevi narrazioni dall intreccio semplice e lineare, che hanno come protagonisti per lo più animali che parlano, pensano come esseri umani e rappresentano con i loro comportamenti i vizi e le virtù degli uomini. La vicenda narrata si propone sempre di fornire un insegnamento, una morale. Il leone e il topolino Esopo GENERI Un topolino correva sul corpo di un leone addormentato, il quale si svegliò e, acchiappatolo, fece per ingoiarlo. La bestiola cominciò a supplicare di risparmiarlo e a dire che, se ne usciva salvo, gli avrebbe dimostrato la sua riconoscenza. Il leone scoppiò a ridere e lo lasciò andare. Ma dopo non molto gli capitò un caso in cui dovette davvero la sua salvezza alla riconoscenza del topolino. Alcuni cacciatori riuscirono a catturarlo e lo legarono con una corda a un albero. Il topo allora udì i suoi lamenti, accorse, rosicchiò la corda e lo liberò, soggiungendo: «Tu, quella volta, t eri fatto beffe di me, perché non immaginavi mai di poter avere una ricompensa da parte mia. Sappi ora che anche i topi sono capaci di gratitudine». La favola mostra come, col mutare delle circostanze, anche i potenti possono aver bisogno dei deboli. (da Favole, trad. di E. Ceva Valla, Rizzoli, Milano, 1989) 52
17 La favola tradizionale PROPOSTE DI LAVORO COMPRENDERE 1. La favola inizia col presentarti un topolino che corre sul corpo di un leone addormentato. Al risveglio del leone, che cosa succede al topolino? 2. Il topolino, per aver salva la vita, che cosa promette al leone? Qual è la reazione del leone? 3. Non molto tempo dopo, che cosa succede al leone? Da chi e come viene salvato? 4. Con quali parole del topolino si conclude la favola? ANALIZZARE 5. Chi sono i protagonisti, cioè i personaggi principali della favola? In che senso si possono definire «animali umanizzati»? Sono descritti in modo particolareggiato oppure no? 6. Come definiresti il topolino della favola? (Indica con una crocetta la risposta esatta) Imprudente Saggio Riconoscente 7. Secondo te, in quale tempo avvengono i fatti narrati? Ai nostri giorni Nel futuro In un passato non definito, indeterminato In un periodo ben preciso dell antichità 8. Come definiresti il luogo in cui si svolge la vicenda narrata? Non precisato Descritto accuratamente dall autore 9 Secondo te, lo scopo principale di questa favola è: raccontare la storia di un leone salvato da un topolino spiegare quanto sia pericoloso per un topolino correre sul corpo di un leone fornire, trasmettere un insegnamento morale 10. Individua nel testo la morale, cioè l insegnamento che si ricava dalla favola, e sottolineala. RCS LIBRI EDUCATION SPA INVITO ALLA SCRITTURA 11. Ti è mai capitato, in qualche particolare circostanza di vita, di essere stato aiutato da qualcuno di cui non avresti mai pensato di aver bisogno? Racconta. 12. Immagina che il topolino della favola si riveli un ingrato e non liberi il leone catturato dai cacciatori. In questo caso, quale potrebbe essere la morale della favola? 53
18 IL GENERE La favola GENERI La favola (dal latino fabula: cosa narrata, raccontata) è una breve narrazione in prosa o in versi di una vicenda i cui protagonisti sono per lo più animali o, meno frequentemente, uomini, oggetti, piante, divinità. La favola ha lo scopo di insegnare qualcosa attraverso l esempio, ossia di fornire un insegnamento, una morale. LA STRUTTURA DELLA FAVOLA La vicenda Solitamente è costituita da un solo episodio dall intreccio semplice e lineare: > situazione iniziale; > situazione intermedia o svolgimento; > situazione finale o conclusione. I protagonisti Sono per lo più animali che parlano e si comportano come persone. Spesso sono limitati a due o tre e rappresentano con i loro comportamenti i vizi (qualità negative) oppure le virtù (qualità positive) degli uomini. I protagonisti interpretano ruoli fissi, abbastanza rigidi: ad esempio, la volpe raffigura l astuzia; il leone la forza, la potenza; l asino la stupidità; il lupo la prepotenza; l agnello l ingenuità, la timidezza; la formica la laboriosità, la previdenza; la cicala la leggerezza, la superficialità e così via. I protagonisti inoltre presentano comportamenti o caratteri sempre in netta contrapposizione gli uni con gli altri: ad esempio, se uno è debole l altro è forte; se uno è ingenuo l altro è scaltro, astuto; se uno è avido l altro è generoso e così via. Il tempo e lo spazio Nella favola mancano precise indicazioni temporali e spaziali. Infatti il tempo e il luogo in cui si svolgono i fatti appaiono indeterminati, non descritti in modo particolareggiato. A volte si fa riferimento a una stagione dell anno o a un momento del giorno, oppure si accenna a un luogo «aperto» (un bosco, un ruscello, un pozzo) o a un luogo «chiuso» (un interno di abitazione) ma sempre in modo vago, impreciso. Ciò trova una sua giustificazione nel fatto che per la favola non è tanto importante la descrizione dell ambiente in cui agiscono i personaggi, quanto piuttosto la descrizione dei comportamenti dei personaggi stessi al fine di ricavarne insegnamenti, norme di vita. La morale La morale, ossia l insegnamento, il consiglio di comportamento che si deve trarre dalla vicenda narrata, solitamente è esplicita, cioè viene espressa chiaramente dall autore alla fine o, più raramente, all inizio della favola stessa. A volte però la morale è implicita, cioè nascosta, non dichiarata apertamente dall autore, e allora in questo caso dovrà essere il lettore a ricavarla. 54
19 L A FAVOLA IL LINGUAGGIO DELLA FAVOLA È caratterizzato dalla presenza di: > frasi molto semplici; > aggettivi qualificativi di significato contrario relativi ai contrapposti caratteri o comportamenti dei personaggi; > dialoghi (scambi di parole o frasi pronunciate dai personaggi e riportate dall autore direttamente); > monologhi (parole o frasi pronunciate da un personaggio che non si rivolge in modo particolare a qualcuno, ma parla a se stesso). LA FAVOLA NEL TEMPO La favola è un genere letterario molto antico. Probabilmente la sua origine è da ricercare in Oriente, nella tradizione letteraria assirobabilonese ed egizia. Solo però con il greco Esopo (VI secolo a.c.) si ebbe la prima grande raccolta scritta di favole. Le favole esopiche (circa cinquecento) costituivano, insieme ai poemi omerici, un testo scolastico. I giovani greci infatti, attraverso questi piacevoli raccontini di animali, imparavano un complesso di norme, di regole utili al vivere comune, quali: la fedeltà nell amicizia, la riconoscenza per i benefici ricevuti, l amore per il lavoro, l importanza della sincerità e della moderazione, l accettazione del destino. Nel mondo romano, poi, la favola trovò il suo massimo rappresentante in Fedro (I secolo d.c.) che, ispirandosi a Esopo, compose ben cinque libri di favole in versi nelle quali evidenziò le ingiustizie, le prepotenze, i soprusi della società del suo tempo. Dopo Fedro la favola, se ebbe grande fortuna nel Medioevo, fu del tutto trascurata dagli Umanisti del Quattrocento per essere poi rivalutata nel Cinquecento, durante il Rinascimento. Sono di questo periodo le favole di Leonardo da Vinci che, pur seguendo la struttura della favola classica, presentano personaggi e intrecci originali. In particolare, la favola fu rivalutata nel Seicento dal poeta francese Jean de La Fontaine che, ispirandosi a Esopo e Fedro, offre per mezzo degli animali un quadro della vita e della società del suo tempo, mettendone in rilievo vizi e virtù. Anche nel Novecento, e ancora oggi, numerosi scrittori, come Trilussa, Alberto Moravia, Gianni Rodari, Luigi Malerba, James Thurber, hanno scritto favole, sebbene con tecniche nuove e originali rispetto alla favola tradizionale. La favola 55
20 Ora si ascolta cd - 1 TRACCIA-2 Il testo è riportato nella Guida per l insegnante Il topo di campagna e il topo di città Q uinto Orazio Fl a c c o «Una volta un topo campagnolo ebbe ospite, nella sua povera tana...» PRIMA DELL ASCOLTO G E N E R I Concentrati e preparati ad ascoltare la favola con la massima attenzione. DURANTE L ASCOLTO Osserva le seguenti illustrazioni che raffigurano le scene principali della vicenda. Potrai così seguire e comprendere più facilmente la favola
21 L A FAVOLA DOPO L ASCOLTO 1. Il topo di campagna, nei confronti del topo di città, si dimostra: (indica con una crocetta la risposta esatta) avaro e risparmiatore poco gentile molto ospitale 2. Il topo di città: mangia volentieri tutto il cibo preparatogli dal topo di campagna assaggia il cibo di malavoglia, dimostrando chiaramente di non gradirlo mangia solo un pezzo di lardo 3. Il topo di città riesce a convincere il topo di campagna a seguirlo in città soprattutto perché: gli prospetta una vita piena di agi e di ricchezze in città gli promette una ricca cena con pietanze squisite lo fa riflettere sulla brevità della vita e quindi sull importanza di godersela il più possibile finché si è in tempo Ora si ascolta 4. Il topo di campagna, nella casa signorile del topo di città: si comporta in modo timido, impacciato mangia pietanze prelibate ed è pienamente soddisfatto è infelice, mangia poco e di malavoglia 5. In seguito all arrivo dei grossi cani: il topo di città, terrorizzato, chiede al topo di campagna di ospitarlo nella sua povera tana il topo di campagna, nonostante la paura, decide di vivere nella casa signorile del topo di città il topo di campagna se ne va; alla vita di città preferisce il suo bosco e la sua tana sicura dai pericoli 6. I fatti narrati avvengono: ai nostri giorni in un passato non definito, indeterminato in un periodo ben preciso dell antichità 7. La vicenda narrata si svolge prevalentemente in luoghi: chiusi aperti 8. Qual è, secondo te, la morale della favola? 79
22 L A FAVOLA FAVOLE NEL MONDO Le favole sono presenti in tutti i Paesi del mondo, in tutte le culture e quasi tutte si assomigliano. Infatti: > la vicenda è generalmente caratterizzata da un intreccio semplice e lineare; > i protagonisti sono per lo più animali che parlano e si comportano come persone e che rappresentano, con i loro comportamenti, i vizi o le virtù degli uomini; > c è sempre una morale esplicita o implicita. Puoi verificare tu stesso che le favole del mondo si assomigliano leggendo quelle che qui di seguito ti proponiamo e compilando la tabella riportata alla fine. GENERI Favola siriana La scimmia golosa RCS LIBRI EDUCATION SPA Un uomo attraversava il bosco con un sacco di lenticchie, ma, a metà strada, si fermò per fare un riposino sotto un albero. La scimmia, che abitava quell albero, vide l uomo addormentato e scese dai rami per rubargli una manciata di lenticchie. Risalì sull albero per mangiarsele, ma appena aprì il pugno una lenticchia cascò a terra. Allora la scimmia scese a cercarla, ma nel frattempo l uomo si era svegliato e l animale, per risalire in fretta sul suo albero, abbandonò tutte le lenticchie che teneva nella mano. Così, per non perdere una lenticchia, la scimmia golosa le perse tutte. (da Enciclopedia della fi aba, Editori Riuniti, Roma) 80
23 Favola russa La volpe e il gambero Favole nel mondo Una volpe sfidò un gambero: «Facciamo una gara fino a quell albero lontano». «Va bene» acconsentì il gambero e subito urlò: «Pronti, via!». La volpe si mise a correre, il gambero si agganciò alla sua coda e non si staccò neppure quando la volpe raggiunse il traguardo. La volpe, certa di essere la prima, si volse indietro a guardare, ma nessun gambero stava per raggiungerla. L animale nel frattempo si era staccato dalla sua coda e, quando la volpe volse il muso verso di lui, disse: «Che cerchi là dietro? È già un pezzo che sono qui ad aspettare!». Favola araba L alito del leone (da Enciclopedia della fi aba, Editori Riuniti, Roma, rid. e adatt.) 1. dipo: piccolo topo che vive nel deserto. 2. equo: giusto. Un giorno, il leone, che aveva avuto la febbre, convocò il dipo 1, l asino e lo sciacallo e domandò loro se aveva l alito cattivo. Il dipo si avvicinò alla bocca del leone e disse: «Che schifo! Che cattivo odore!». Il leone arrabbiato urlò: «Come osi parlare così al re degli animali?». E gli spaccò la testa con una zampata. Si avvicinò l asino. «Che profumo!» disse. «Di che cosa si tratta?» «Come osi prenderti gioco del re degli animali?» tuonò il leone. E gli spezzò la schiena con una zampata. Poi disse allo sciacallo: «E tu cosa mi dici?». Lo sciacallo esitò un po e poi disse: «O re degli animali, ho il raffreddore e non potrei darti un giudizio equo 2». «L hai scampata» disse irritato il leone e dovette lasciarlo andare. (da Racconti popolari arabi, A. Mondadori, Milano, 1985, rid.) Favola africana Le due rane Due rane caddero in un recipiente pieno di latte e, pur dibattendosi, non si tiravano fuori. Una disse: «Oggi finisce la mia vita», cessò di muoversi e annegò. L altra continuò a dimenare le zampine e si formò del burro. Allora si inerpicò su un pezzo di burro, saltò e uscì dal recipiente. Allah ha detto: «Innalzati da solo e io ti aiuterò». (da G. Prampolini, Il mondo racconta, Bietti) 81
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