Il Linguaggio dei Giovani

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1 TV1KDB XCHE M CAPISCI Il Linguaggio dei Giovani Sabato Francesco Gentili fragentili@gmail.com

2 Che cosa è il linguaggio dei giovani? E un espressione della propria identità (come i vestiti, i tatuaggi, i piercing) E un espediente per non farsi capire dagli adulti E una forma di protesta contro la società (dà ai giovani la possibilità di autodefinirsi) E un modo di vivere la gioventù

3 Il linguaggio dei giovani oggi è strettamente connesso al Linguaggio Informatico (forma rapida e incisiva delle parole, abbreviazioni e troncamenti). Tutto ciò si caratterizza per velocità, concisione, bisogno di far parte del gruppo.

4 C è una lingua giovanile? Nonc èunalinguadeigiovani, malinguaggi giovanili perche i giovani sono un gruppo eterogeneo. Si usa in situazioni comunicative informali ed orali. Alcune parole hanno una durata lunga e possono passare alla lingua comune. Questi linguaggi influenzano sempre più la lingua colloquiale a livello nazionale.

5 Componenti nei linguaggi giovanili (Cortelazzo - Linguistica Italiana UniPadova) Una base d italiano colloquiale (informale, parlato) Una componente gergale (studentesco, mondo delle droghe) Una componente dialettale (romanesco, milanese) Una componente internazionale (forestierismi) Una componente dai linguaggi settoriali (musica, moda) Una componente di innovazione (il linguaggio della pubblicità e dei media)

6 Alcune caratteristiche dei linguaggi giovanili Obiettivo: creare identità e solidarietá tra i partecipanti. Parole spesso con prefissi come mini e super o verbi con are (zappare, scannerizzare). Differenze tra la lingua parlata (musica) e la lingua scritta (chat, sms, mail). Tu al posto di Lei

7 La multimedialità ha cambiato volto anche al linguaggio giovanile Nel linguaggio giovanile, quello degli sms, è evidente una tendenza all arabizzazione, nel senso che un pò alla volta stanno sparendo le vocali. E un magma in continua evoluzione.

8 La visione attuale del mondo da parte di molti giovani si caratterizza per questi modelli: Ripreso da Prof. A.Drusini (antropologo) e modificato Rifiuto dei sistemi I giovani non hanno un sapere sistematico, seguono invece lo zapping del modello televisivo, che ha finito per rappresentare, oggi, l attuale modalità di trasmissione del sapere. Con lo zapping si vedono solo i particolari, i frammenti, ma si perde l insieme.

9 Amnesia della storia Per i giovani la storia non esiste. Dimenticata, forse rifiutata, inconsapevolmente ignorata. Senza memoria storica non si giunge all origine del mondo o a quella dell uomo, non ci si pongono domande sull origine, sul caso, sul destino.

10 Perdita della percezione del futuro Un tempo si parlava molto di più del futuro che dava la dimensione e il significato della vita. Scuola e lavoro rappresentavano il percorso ideale di una speranza, che per avere un senso ha bisogno del futuro. Oggi si vive nel presente, anche se i desideri magari sono rimasti gli stessi. Pensando al futuro si risparmiava: rinunciare adesso per godere domani. C era il senso dell eternità, perché si era più religiosi. Oggi non più

11 La richiesta del motorino è per adesso, non ha senso chiederlo per domani. Il futuro è lontano, come se non esistesse. Figuriamoci l eternità. Quando il subito è l unica dimensione del tempo, il futuro viene rimosso ed il desiderio si limita al tempo presente, e viene ricondotto al semplice bisogno primario. I desideri di molti giovani assomigliano a una fame di oggetti: li ingoiano subito per poi espellerli.

12 La vita come esperienza sensoriale Senza stimoli sensoriali un giovane d oggi perde coscienza di sé, come se non esistesse. I giovani hanno uno stile di vita che si avvicina a quanto scriveva Plinio il Giovane: Coloro che, dediti ai piaceri, vivono per così dire alla giornata ed esauriscono ogni giorno le motivazioni della vita.

13 Il mondo del pressappoco Oggi si assiste a un inversione di rotta: dal mondo della precisione all universo del pressappoco. Il pressappochismo del sapere giovanile (e anche di molti adulti) è strabiliante. La facilità con cui si danno risposte qualsiasi a domande qualsiasi è sconcertante. Si dà seguito alla prima impressione, senza riflettere. Si ripetono parole difficili senza conoscerne il significato, solo per il loro contenuto estetico.

14 Il paradigma oggi non è più quello del dubbio, che è il fondamento del sapere: oggi ci vogliono certezze. Tutti usano il computer, quasi nessuno sa come funziona, partendo dalle basi del suo linguaggio e della sua logica. Tutto si riduce all uso senza conoscere alcun meccanismo. Oggi il sapere deriva dal fare, non dal pensare, immaginare, studiare. Siamo nella dimensione dell iperconcreto.

15 I linguaggi I linguaggi dei giovani d oggi sono emblematici. Si tratta di un neolinguismo che difficilmente trova riscontro nei dizionari. Esistono linguaggi non verbali: grafico, gestuale, musicale. I primati hanno una straordinaria mimica facciale, ma la gestualità sta assumendo un posto di primo piano soprattutto nei giovani, insieme alla diminuzione dell uso del discorso logico-verbale e della scrittura non- . Nessuno tiene più il diario, o compone poesie: il livello culturale non è stato mai così basso.

16 Oggi è diminuita la disponibilità a leggere, e così si scrive meno correttamente e gli errori sono frequentissimi, non solo tra gli studenti ma anche tra i professionisti. E più difficile capire un discorso letto che uno raccontato, come se la parola detta avesse più significato di quella scritta. E paradossale che proprio nell epoca in cui si è vinto l analfabetismo esista un analfabetismo di ritorno, causato dalla resistenza a scrivere e leggere e la conseguente involuzione del linguaggio logico-verbale: è la musica, oggi, il vero linguaggio dei giovani.

17 Il linguaggio del corpo Quello del corpo è il secondo principale linguaggio dei giovani dopo la musica. Ovunque si soffermi lo sguardo, in Italia ed in Europa si vedono sempre gli stessi vestiti, le stesse scarpe e gli stessi cibi, che tutti insieme rivelano non similitudini, ma omologazione. Ne risultano uguaglianze inquietanti, ritualità iniziatiche, da cui scaturiscono anelli, spilli e borchie che bucano il volto e il corpo dei nostri giovani.

18 Questo degrado generale, questa deriva verso l inciviltà, si possono osservare anche nello sport. Per esempio nel calcio, nel doping e dei comportamenti scorretti, omologati come semplice furbizia e non per quello che sono: disonestà e disonore. Chi ruba, come chi segna un gol con la mano, oggi non è scorretto : è furbo. Così, lo studente che copia il compito non è scorretto, ma scaltro. Tuttavia, in tutte le azioni umane sono i valori, la disciplina e l onestà che contano: se si perdono questi valori, si perde anche l identità sociale.

19 Sms da Bordoni Carlo Ontologia del videotelefonino in C 6 scem8? Xchè no vuoi venire alla festa? Quando T C metti 6 proprio 3mendo. Mandami 1 msg, dimmi qcosa. Mi sento xsa. TVB Le caratteristiche della generazione-del-pollice sono: a) Scrittura e figurazione visiva - La sottolineatura, il tutto maiuscolo per indicare l urlato, le faccine). b) Ritornoaiprincipidell oralità- Imitare il linguaggio parlato, utilizzo modi di dire, semplificazione scrittura. c) Semplificazione e sintesi operativa - Ridotto all essenziale, ai singoli e ristretti elementi informativi. d) Velocità di esecuzione - L opportunità di comunicare quasi in tempo reale.

20 Contrasto tra parlato e scritto Mod.di Koch e Oesterreicher IMMEDIATEZZA COMUNICATIVA 1. Comunicazione privata 2. Interlocutore familiare 3. Emozionalità forte 4. Ancoraggio pragmatico e situazionale 5. Ancoraggio referenziale 6. Compresenza spazio/tempo 7. Cooperazione comunicativa intensa 8. Dialogo 9. Comunicazione spontanea 10. Libertà tematica etc. Chat Mail Sms DISTANZA COMUNICATIVA 1. Comunicazione pubblica 2. Interlocutore sconosciuto 3. Emozionalità debole 4. Distacco pragmatico e situazionale 5. Distacco referenziale 6. Distanza spazio/tempo 7. Cooperazione comunicativa minima 8. Monologo 9. Comunicazione preparata 10. Fissità tematica etc.

21 fg Nella trasmissione di un messaggio le parole (il linguaggio verbale) contano solo per il 7% l intonazione, il volume e il ritmo della voce (il paraverbale) per il 38% il comportamento gestuale (il non verbale) per il 55% bla,bla,bla

22 Quindi, purtroppo, conta più come comunichiamo rispetto a cosa comunichiamo.

23 IL CERVELLO Umano EMISFERO SINISTRO Capacità di ragionamento Abilità logico-matematica Linguaggio parlato e scritto EMISFERO DESTRO Fantasia Intuizione Forme 3D Consapevolezza artistica e musicale

24 Emisfero sinistro Emisfero destro Razionalità Creatività Logica Intuito Pensiero Convergente Pensiero Divergente

25 Un giorno, un uomo non vedente stava seduto sui gradini di un edificio con un cappello ai suoi piedi ed un cartello con scritto: Sono cieco aiutatemi per favore. Una persona che passa di lì si ferma e nota che ha solo pochi centesimi nel cappello. Si china e versa altre monete. Poi prende il cartello lo gira e scrive un'altra frase.

26 Nel pomeriggio questa persona torna dal non vedente e trova il suo cappello pieno di monete e banconote. Sul cartello c'era scritto: Oggi è primavera... ed io non posso vederla.

27 Piccola Bibliografia I ragazzi di via Monte Napoleone. Il linguaggio giovanile degli anni Cinquanta nei reportages e nei romanzi di Renzo Barbieri, Lauta Gianluca, 2006 Franco Angeli 23,50 Dillo con emoticons. Il più contemporaneo linguaggio giovanile per messaggiare divertendosi Barbolini Franco 2002 Panini Franco Cosimo 3,56 Arte di ascoltare e mondi possibili. Come si esce dalle cornici di cui siamo parte 2003 Marianella Sclavi Mondadori Bruno 18,00 Relazioni efficaci. Come costruirle come non pregiudicarle T.Gordon La Meridiana Rivoluzione relazionale: se mi ascolto magari mi capisco! Jacques Salomé, Sylvie Galland 2008 Amrita 21 Cinque percorsi di crescita psicologica. Attività su: l'ascolto di se la consapevolezza, le emozioni, l'autostima e i propri limiti Monica Rebuffo 2005 Erickson 20

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