Master dei Talenti della Società Civile 2009 Fondazione Giovanni Goria Azioni di sostegno a Ricerca, Sviluppo e Innovazione nella Regione Piemonte
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- Romolo Alfieri
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1 2009 Fondazione Giovanni Goria Azioni di sostegno a Ricerca, Sviluppo e Innovazione nella Regione Piemonte Alessandra Scandura
2 Azioni di sostegno a RSI nella Regione Piemonte pagina 1/62
3 Premessa Il presente lavoro è stato finanziato con una borsa di ricerca del Bando Master dei Talenti della Società Civile della Fondazione Giovanni Goria. La borsa è stata assegnata alla dott.ssa Alessandra Scandura ed ha avuto una durata di dodici mesi, a decorrere dal 1 Ottobre Il progetto di ricerca si è svolto in collaborazione con la Direzione Innovazione, Ricerca e Università della Regione Piemonte e con il Dipartimento di Economia S. Cognetti de Martiis dell Università di Torino. Si ringraziano l Ing. Claudio Inguaggiato (Regione Piemonte) e il Prof. Aldo Geuna (Università di Torino) per il loro costante supporto e per i loro contributi allo svolgimento della ricerca. Azioni di sostegno a RSI nella Regione Piemonte pagina 2/62
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5 Abstract Le politiche a sostegno di ricerca, sviluppo e innovazione (RSI) hanno caratterizzato fortemente la politica della Regione Piemonte negli ultimi anni. Fra gli strumenti adottati risultano molto rilevanti coprendo circa il 50% degli investimenti - i bandi di aiuto alla ricerca industriale e pre-competitiva, che hanno l obiettivo di aumentare la competitività del sistema produttivo piemontese. Le azioni regionali si sono aggiunte alle già esistenti azioni europee e nazionali a sostegno di RSI. Il presente lavoro si basa sulla costruzione di una banca dati che raccoglie tutti i progetti finanziati dalla Regione Piemonte attraverso i bandi emessi nel periodo ; a questi sono stati aggiunti i progetti vinti da soggetti piemontesi in ambito nazionale ed europeo nel periodo La banca dati comprende complessivamente circa 1700 iniziative finanziate che interessano oltre 1200 soggetti piemontesi. Grazie alla disponibilità di tale patrimonio informativo è stato possibile rispondere ad alcune domande, relative all esistenza di attori relativamente più presenti, al grado di coinvolgimento di nuovi attori nelle iniziative, alla penetrazione delle iniziative su tutto il territorio regionale. Inoltre si è esaminata la propensione verso la realizzazione di progetti cooperativi, analizzando, con strumenti di network analysis, la ricorrenza di partnership tra attori e il ruolo delle diverse tipologie di soggetti nel network locale della ricerca. Questa ricerca è un punto di partenza per successive analisi di impatto che approfondiscano la relazione tra le performance delle imprese e la loro partecipazione ai progetti promossi e co-finanziati dal settore pubblico nella Regione Piemonte. Azioni di sostegno a RSI nella Regione Piemonte pagina 4/62
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7 Indice dei contenuti 1 Le politiche di sostegno a Ricerca, Sviluppo e Innovazione L innovazione per mantenere la crescita e il benessere sociale L importanza dell innovazione a livello regionale Decentramento delle politiche di RSI in Italia dal Le azioni di RSI sui tre livelli amministrativi La Politica della Commissione Europea: FP6 e FP La politica nazionale italiana La politica della Regione Piemonte Il peso dei bandi di aiuto all RSI Una banca dati sugli aiuti a Ricerca, Sviluppo e Innovazione Come sono raccolti i dati Cosa contiene la banca dati Analisi della banca dati Le partecipazioni I soggetti La distribuzione sul territorio Le frequenze I finanziamenti I progetti collaborativi regionali I progetti cooperativi nei programmi di sostegno per RSI Inquadramento dei progetti cooperativi Analisi di network Una prima applicazione dell analisi di network Analisi delle PMI selezionate Conclusioni del lavoro Bibliografia e sitografia Azioni di sostegno a RSI nella Regione Piemonte pagina 6/62
8 Figura 1 Schema ad albero degli obiettivi strategici previsti dalla L.R. 4/2006. Fonte: Piano Triennale della Ricerca, Figura 2 Schema ad albero degli assi previsti dalla L.R. 4/2006. Fonte: Piano Triennale della Ricerca, Figura 3 Schema ad albero delle linee strategiche previste dalla L.R. 4/2006. Fonte: Piano Triennale della Ricerca, Figura 4 Schema del contenuto della banca dati Figura 5 Contenuto della banca dati Figura 6 Partecipazioni per livello Figura 7 Distribuzione delle partecipazioni per livello con dettaglio dei bandi Figura 8 Numerosità dei soggetti per tipologia Figura 9 Partecipazioni per ogni tipologia di soggetti Figura 10 Distribuzione dei soggetti per livello Figura 11 Distribuzione delle partecipazioni per tipologia di soggetto per livello 34 Figura 12 Partecipazioni e soggetti pre provincia Figura 13 Schema riassuntivo delle partecipazioni Figura 14 Contributi nazionali divisi per periodo e per tipo di finanziamento Figura 15 Dimensione media dei progetti e delle partecipazioni per i bandi nazionali Figura 16 Dimensione media dei progetti e delle partecipazioni per i bandi regionali Figura 17 Finanziamenti nazionali per tipologia di soggetto Figura 18 Finanziamenti regionali per tipologia di soggetto Figura 19 Beneficiari dei bandi regionali Figura 20 Dati sui progetti cooperativi in banca dati Figura 21 Partecipazioni totali ai bandi regionali divise per tipologia di soggetti 47 Figura 22 Partecipazioni a progetti cooperativi su bandi regionali divise per tipologia soggetti Figura 23 Finanziamenti totali dei bandi regionali divisi per tipologia soggetti.. 49 Figura 24 Finanziamenti per progetti cooperativi divisi per tipologia di soggetti 49 Figura 25 Ripartizione tra progetti cooperativi e singoli dei dati sulle iniziative, le partecipazioni, i soggetti e i soldi Figura 26 Soggetti per bando e soggetti in comune tra bandi Figura 27 Progetti per tipologia di soggetti e progetti in comune tra tipologie.. 52 Figura 28 Soggetti con più di un progetto in comune (76 soggetti) Figura 29 Soggetti con più di due progetti in comune (25 soggetti) Azioni di sostegno a RSI nella Regione Piemonte pagina 7/62
9 Tabella 1 Priorità tematiche del Sesto Programma Quadro ( ) e budget a consuntivo Tabella 2 Priorità tematiche del Settimo Programma Quadro ( ) Tabella 3 Agevolazioni e finanziamenti concessi per obiettivo nel periodo (mln di euro) in Italia. Fonte: MSE, Tabella 4 Agevolazioni concesse a soggetti piemontesi tramite leggi nazionali che ricadono nell'obiettivo Innovazione, ricerca e sviluppo. Fonte: MSE, Tabella 5 Tabella riepilogativa leggi/provvedimenti nazionali più importanti e obiettivi Tabella 6 Il processo di costruzione della banca dati Tabella 7 Interventi Europei censiti e loro caratteristiche Tabella 8 Iniziative, partecipazioni e soggetti per il livello europeo Tabella 9 Interventi nazionali censiti e loro caratteristiche Tabella 10 Iniziative, partecipazioni e soggetti per il livello nazionale Tabella 11 Interventi nazionali conferiti censiti e loro caratteristiche Tabella 12 Iniziative, partecipazioni e soggetti per il livello nazionale - leggi conferite Tabella 13 Interventi regionali censiti e loro caratteristiche Tabella 14 Iniziative, partecipazioni e soggetti per il livello regionale Tabella 15 Sintesi delle informazioni contenute nella banca dati Tabella 16 Partecipazioni per livello in valore assoluto e percentuale Tabella 17 Numero di soggetti e loro partecipazioni per tipologie di soggetti Tabella 18 Partecipazioni e soggetti per livello, divisi per tipologie di soggetti. 33 Tabella 19 Dati demografici delle province piemontesi Fonte ISTAT Tabella 20 Partecipazioni per provincia e per livello Tabella 21 Partecipazioni per provincia e per tipologia di soggetto Tabella 22 Numerosità e tipologia dei soggetti per provincia Tabella 23 Frequenze di soggetti e partecipazioni Tabella 24 Finanziamenti nazionali Tabella 25 Finanziamenti regionali Tabella 26 Dimensioni medie dei progetti e delle partecipazioni per i bandi nazionali e regionali Tabella 27 Progetti cooperativi e non nei bandi regionali Tabella 28 Partecipazioni a progetti cooperativi e non nei bandi regionali Tabella 29 Soggetti nei progetti cooperativi (e non) nei bandi regionali Tabella 30 Finanziamenti nei progetti cooperativi (e non) nei bandi regionali.. 48 Tabella 31 Legenda per la figura Tabella 32 Tipologie di soggetti per partecipazioni a più di 1 e 2 progetti Tabella 33 Le PMI più attive Azioni di sostegno a RSI nella Regione Piemonte pagina 8/62
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11 1 Le politiche di sostegno a Ricerca, Sviluppo e Innovazione 1.1 L innovazione per mantenere la crescita e il benessere sociale L innovazione è un fattore di progresso e competitività ormai imprescindibile perché i Paesi possano competere nell economia globale. Alla base della produzione di nuova conoscenza e innovazione vi sono gli investimenti in ricerca e sviluppo (R&S). Le politiche pubbliche hanno un ruolo fondamentale nella creazione delle condizioni favorevoli per la produzione e valorizzazione di nuova conoscenza tecnologica. L attività di R&S è alla base della crescita della produttività delle imprese, quindi della loro competitività sul mercato, sia a livello locale sia a livello globale. Le imprese sono incoraggiate ad innovare proprio dai risultati positivi dei processi innovativi in cui esse stesse investono. Da qui deriva l impegno dei policy maker, volto alla creazione delle pre-condizioni necessarie alla creazione di innovazione. Questo include, oltre ai tradizionali strumenti quali i sussidi alla R&S, la predisposizione di un quadro legislativo favorevole che protegga la proprietà intellettuale derivante dagli investimenti in R&S, ma anche una maggior possibilità di condividere un sistema di conoscenze proprie del territorio in un ottica di Open Innovation. La politica pubblica interviene anche nella diffusione delle conoscenze attraverso gli investimenti in settori chiave quali l alta formazione, l incubazione di impresa, la circolazione dei talenti. 1.2 L importanza dell innovazione a livello regionale Nell ultimo decennio il sostegno all innovazione ha acquisito particolare importanza a livello sub-nazionale, in particolare al livello delle regioni. Il recente rapporto OCSE (2009) 1 che analizza le politiche tecnologiche della regione Piemonte afferma che i Sistemi Regionali di Innovazione sono importanti sia per raggiungere gli obiettivi della politica nazionale per l innovazione, sia per contribuire al miglioramento generale della competitività economica delle singole regioni. I Sistemi Regionali di Innovazione hanno acquisito negli ultimi anni un particolare rilievo, accanto alle attività nazionali e internazionali orientate alle realizzazione di ricerca e innovazione. Le regioni siano esse identificate come dei territori politicamente riconosciuti o più semplicemente come dei territori economicamente circoscritti - sono delle unità capaci di formare un sistema innovativo. Le attività di ricerca e sviluppo sono alla base, insieme ad altri fattori, della capacità innovativa di un territorio regionale. In un tale contesto, la ricerca condotta dalle imprese, oltre che la ricerca puramente accademica, riveste un ruolo fondamentale. Sussistono vari problemi, come ampliamente documentato nella bibliografia scientifica, - in primis l inapproriabilità dei benefici - che disincentivano le imprese a investire in R&D. Per questo è necessario l intervento pubblico, che, nel tentativo di limitare e correggere le distorsioni di mercato, si occupi, da un lato di sostenere economicamente la R&S e dall altro di indirizzare le linee di ricerca nel perseguimento di obiettivi nazionali e comunitari. 1 OECD Reviews of Regional Innovation: Piedmont, Italy (OECD, 2009). Azioni di sostegno a RSI nella Regione Piemonte pagina 10/62
12 Gli interventi pubblici di sostegno alle attività di R&S iniziano nei paesi industrializzati subito dopo la seconda guerra mondiale e non sono distinti dalla più generale dicitura di interventi di politica industriale. La politica industriale è una parte fondamentale delle politiche pubbliche portate avanti dagli stati. In Italia, a partire dagli anni 90 una parte delle politiche pubbliche è stata oggetto di provvedimenti di decentramento fiscale e amministrativo. E così è stato anche per le politiche a sostegno di innovazione, ricerca e sviluppo. Quindi, da un lato, le politiche di ricerca, sviluppo e innovazione (RSI) hanno acquisito maggiore importanza all interno della politica industriale, e dall altro hanno acquisito una dimensione territoriale. 1.3 Decentramento delle politiche di RSI in Italia dal 1998 Il processo di decentramento delle competenze alle regioni in Italia inizia negli anni 90, con una serie di provvedimenti legislativi, culminati con la riforma costituzionale del Il decreto legislativo numero 112 del 31 marzo 1998 ha conferito alle regioni competenze specifiche in materia di politiche industriali e tecnologiche, delegando la supervisione dell implementazione di queste nonché la gestione finanziaria (le regioni erogano fondi nazionali). Il governo centrale continua a gestire strategie e linee guida nazionali attraverso i ministeri preposti, oltre che mantenere com è tutt oggi competenze esclusive in materia di supporto alla ricerca di base. Nel 2000, la legge 340 ha ulteriormente ampliato l autonomia delle regioni garantendo a queste la possibilità di modificare gli interventi nazionali a favore delle imprese con riguardo sia alle spese ammissibili, sia alla tipologia e alla misura delle agevolazioni, sia alle modalità della loro concessione ed erogazione. Con la riforma costituzionale del 2001, che modifica il titolo V (la parte dedicata alle regioni, le province e i comuni), vengono ulteriormente ampliati i poteri e l autonomia delle regioni italiane. In particolare, risulta fortemente ampliata la funzione legislativa: mentre in precedenza venivano indicate le aree di competenza delle regioni, adesso la costituzione definisce le aree in cui lo Stato ha competenza esclusiva e quelle in cui lo Stato e le regioni hanno competenze concorrenti; in tutte le altre materie vale il nuovo principio secondo cui Spetta alle Regioni la potestà legislativa in riferimento ad ogni materia non espressamente riservata alla legislazione dello Stato. Tra le materie di competenza concorrente ci sono le attività di ricerca scientifica e tecnologica e il supporto all innovazione nei settori produttivi (articolo 117). Lo Stato continua a mantenere competenza legislativa esclusiva in materia di istruzione (norme generali), programmi nazionali di ricerca industriale e sviluppo pre-competitivo e diritti di proprietà intellettuale. L istruzione, la ricerca scientifica e tecnologica, il sostegno all innovazione per i settori produttivi sono materie in cui le regioni e lo Stato hanno competenze concorrenti. Infine, tra le materie che sono di competenza esclusiva delle regioni ci sono tutte le funzioni legate allo sviluppo territoriale e locale, inclusi gli interventi per l innovazione nelle PMI, il trasferimento tecnologico e la mobilità dei ricercatori. 1.4 Le azioni di RSI sui tre livelli amministrativi La Politica della Commissione Europea: FP6 e FP7 La Commissione Europea è impegnata a sostenere lo sviluppo della Comunità Europea in vari ambiti. Il sostegno alla RSI ha acquisito un peso sempre maggiore nel budget Comunitario, soprattutto a partire dal 2000 con il Trattato di Lisbona. L agenda di Lisbona, fissata dalla UE nel 2000, punta alla creazione di un economia competitiva fondata sulla conoscenza. L accento è posto sulla Azioni di sostegno a RSI nella Regione Piemonte pagina 11/62
13 società dell informazione e sulle attività di ricerca, sviluppo e innovazione. L obiettivo della politica di ricerca dell Unione Europea è di rafforzare le basi scientifiche e tecnologiche dell'industria comunitaria e favorire lo sviluppo della sua competitività a livello internazionale. I Programmi Quadro (Framework Program FP) per la ricerca e lo sviluppo tecnologico della Comunità Europea rappresentano il principale strumento di attuazione della politica di ricerca dell'unione Europea. In questa sede verranno presi in considerazione il Sesto Programma Quadro ( ) ed il Settimo Programma Quadro ( ) attualmente in corso. Il Sesto Programma Quadro ha costituito il quadro generale di riferimento delle attività dell'ue nel settore della scienza, dalla ricerca e dall'innovazione dal 2002 al Il principale obiettivo del FP6 è stato di contribuire alla creazione di un vero e proprio spazio europeo della ricerca (European Research Area - ERA), migliorando l'integrazione ed il coordinamento della ricerca in Europa, fino ad allora una realtà frammentata. Il Consiglio Europeo ha adottato l FP6 con un budget complessivo di oltre 17.5 miliardi di euro, di cui 1.2 per la parte Euratom. L FP6 era articolato su tre linee principali: sostenere la cooperazione in materia di ricerca; promuovere la mobilità ed il coordinamento; mettere la ricerca e l'innovazione al servizio di altre politiche dell'ue (tab. 1). Tabella 1 Priorità tematiche del Sesto Programma Quadro ( ) e budget a consuntivo Priorità tematiche FP6 Budget (milioni ) Focusing and integrating Community research Structuring the European Research Area Strengthening the foundations of the European Research Area 347 TOT Il Settimo Programma Quadro, che si estende dal 2007 al 2013, usufruisce di uno stanziamento di bilancio che supera i 50 miliardi di euro e quindi beneficia di un notevole aumento rispetto al FP6. Questo aumento dimostra la crescente importanza della ricerca in Europa. L'FP7 è lo strumento principale per sostenere la competitività e per permettere all Europa di continuare ad avere un ruolo di guida nell economia globale della conoscenza. L FP7 è articolato in cinque assi principali: cooperazione, idee, persone, capacità e ricerca nucleare. Il programma Cooperazione promuove la ricerca collaborativa in Europa e in altri paesi partner attraverso progetti di consorzi transnazionali tra l industria e l università. Il programma Idee mira a promuovere la ricerca di frontiera unicamente sulla base dell eccellenza scientifica. Il programma Persone sostiene la mobilità della ricerca e lo sviluppo della carriera dei ricercatori nell Unione europea e a livello internazionale. Questo programma viene attuato attraverso una serie di azioni, tra le quali le azioni Marie Curie, che prevedono borse di ricerca e altri interventi per aiutare i ricercatori a sviluppare le loro abilità e le loro competenze nel corso della loro carriera. Il programma Capacità rafforza le competenze in materia di ricerca necessarie all Europa per diventare un economia prospera basata sulla conoscenza; prevede attività per potenziare le infrastrutture di ricerca e promuovere una maggior cooperazione regionale, nazionale ed internazionale. Il programma per la ricerca nucleare comprende la ricerca, lo sviluppo tecnologico, la cooperazione internazionale e la formazione sul tema specifico. Azioni di sostegno a RSI nella Regione Piemonte pagina 12/62
14 La tabella 2 riporta le priorità tematiche sopradescritte e il budget per ognuna di esse. Tabella 2 Priorità tematiche del Settimo Programma Quadro ( ) Aree tematiche FP7 Budget (milioni ) Ricerca nucleare Cooperazione Idee Persone Capacità La politica nazionale italiana Oggi la politica industriale italiana 2 è il risultato di una moltitudine di interventi di sostegno delle attività economiche produttive accumulatisi negli anni e per questo difficili da classificare. In seguito al processo di decentramento delle competenze i provvedimenti si sono moltiplicati verticalmente oltre che orizzontalmente. Il Ministero dello Sviluppo Economico pubblica annualmente una relazione di sintesi sugli interventi di sostegno e adotta una classificazione degli stessi per obiettivi, oltre che per livelli (regionale e nazionale). Gli obiettivi sono i seguenti: 1. Innovazione, ricerca e sviluppo 2. Internazionalizzazione 3. Nuova imprenditorialità 4. Consolidamento e sviluppo sistema produttivo 5. Riduzione differenziali di sviluppo territoriale 6. Accesso al credito e consolidamento finanziario 7. Ambiente/energia 8. Servizi/infrastrutture per le imprese 9. Razionalizzazione/riconversione di settore La tabella 3 elenca gli obiettivi e riporta alcune informazioni sull entità delle agevolazioni negli ultimi anni ( ). Nel periodo l ammontare maggiore di risorse è stato assegnato nell ambito degli interventi indirizzati alla riduzione dei differenziali di sviluppo territoriale (44% del totale), seguiti dagli interventi per innovazione, ricerca e sviluppo (23,4% del totale), e per il consolidamento del sistema produttivo (16,9% del totale). La tabella riporta anche il dettaglio nazionale e regionale: tra il 2003 e il 2008 gli interventi nazionali concessi sono stati di entità nettamente più elevata rispetto a quelli regionali (43 vs. 17 miliardi di euro su 60). Nello stesso periodo gli interventi nazionali sono stati principalmente indirizzati verso due obiettivi, la riduzione dei differenziali di sviluppo territoriale (44%) e l innovazione, ricerca e sviluppo (27,2%). Gli interventi regionali sono invece prevalentemente indirizzati al consolidamento e sviluppo del sistema produttivo (57,4%). 2 La fonte principale delle informazioni qui riportate è il Ministero dello Sviluppo Economica (MSE). Azioni di sostegno a RSI nella Regione Piemonte pagina 13/62
15 Tabella 3 Agevolazioni e finanziamenti concessi per obiettivo nel periodo (mln di euro) in Italia. Fonte: MSE, 2009 OBIETTIVI INTERVENTI NAZIONALI INTERVENTI REGIONALI TOTALE Importo (mln ) % Importo (mln ) % Importo (mln ) % Innovazione, ricerca e sviluppo ,7 27, ,2 13, ,9 23,4 Internazionalizzazione 2.385,6 5,6 262,2 1, ,7 4,4 Nuova imprenditorialità 3.864,8 9,0 500,9 2, ,7 7,3 Consolidamento e sviluppo sistema produttivo Riduzione differenziali di sviluppo territoriale Accesso al credito e consolidamento finanziario 262,3 0, ,8 57, ,1 16, ,0 44, ,0 44, ,1 12, ,7 14, ,8 12,6 Ambiente/energia 47,2 0,1 683,8 4,0 730,9 1,2 Servizi/infrastrutture per le imprese Razionalizzazione/riconversione di settore ,5 4,3 742,5 1,2 434,5 1, ,5 1,0 Altro 195,7 0,5 348,5 2,0 544,2 0,9 TOTALE ,8 100, ,6 100, ,3 100,0 Con riferimento alla classificazione del MSE in obiettivi, in questa sede ci occupiamo dei provvedimenti che ricadono nell obiettivo innovazione, ricerca e sviluppo per la regione Piemonte. La tabella 4 riporta tutti i provvedimenti così come elencati nella relazione del Ministero dello Sviluppo economico sugli incentivi alle attività produttive (MSE, 2009). Per ognuno di essi è riportato il numero di agevolazioni concesse a soggetti piemontesi dal 2003 al Tabella 4 Agevolazioni concesse a soggetti piemontesi tramite leggi nazionali che ricadono nell'obiettivo Innovazione, ricerca e sviluppo. Fonte: MSE, 2009 INNOVAZIONE, RICERCA E SVILUPPO Legge 46/82 FIT Legge 808/85 sviluppo tecnologico imprese aeronautiche Legge 488/92 ricerca D. lgs. 297/99 FAR (procedura negoziale) D. lgs. 297/99 FAR (procedura automatica) D. lgs. 297/99 FAR (procedura valutativa) Legge 388/00 credito d imposta per commercio elettronico Azioni di sostegno a RSI nella Regione Piemonte pagina 14/62
16 Legge 388/00 quick response Legge 448/2001 formazione e valorizzazione stilisti Legge 166/2002 programma di ricerca industria navalmeccanica Legge 13/2006 promozione ricerca industriale navalmeccanica Legge 296/06 innovazione tecnologica industria cantieristica legge 296/06 credito d'imposta per ricerca e sviluppo legge 296/06 industria2015 (efficienza energetica) legge 296/06 industria2015 (mobilità sostenibile) legge 296/06 industria2015 (nuove tecnologie per il made in Italy) PIA innovazione (PON ) PIA networking (PON ) Ai fini dell analisi del caso piemontese i provvedimenti più importanti (elencati in tabella 5) sono: la L. 46/ Fondo Innovazione Tecnologica (FIT); la L. 808/1985 per Programmi Industriali delle Imprese Aerospaziali e della Difesa; la L. 488/1992 nella sua componente Ricerca (ma inattiva dal 2007); il Decreto Legislativo 297/ Fondo Agevolazione alla Ricerca (FAR); la L. 388/2000 nella sua componente Credito di imposta per il commercio elettronico; la L. 296/2006 nelle sue componenti Credito di imposta per la ricerca e sviluppo, Industria2015, Industria navalmeccanica. Tabella 5 Tabella riepilogativa leggi/provvedimenti nazionali più importanti e obiettivi RIF.LEGGE DESCRIZIONE OBIETTIVO L. 46/82 L. 808/85 L. 488/92 L. 297/99 FAR L. 388/2000 Fondo Innovazione Tecnologica (FIT) Programmi Industriali delle Imprese Aerospaziali e della Difesa - Attività produttive nelle aree sottoutilizzate - artigiani - commercio - turismo - ricerca (nelle aree sottoutilizzate) - Contratti di programma Fondo Agevolazione alla Ricerca (FAR) - Credito di imposta per le aree - innovazione, r&s - innovazione, r&s - riduzione diff. Sviluppo - riduzione diff. sviluppo - riduzione diff. sviluppo - riduzione diff. sviluppo - innovazione, r&s - riduzione diff. Sviluppo - innovazione, r&s - innovazione, r&s - innovazione, r&s - riduzione diff. sviluppo 3 Fuori dalla banca dati perché assegnato nel Giugno Azioni di sostegno a RSI nella Regione Piemonte pagina 15/62
17 sottoutilizzate - Credito di imposta per il commercio elettronico - Collegamento telematico Quick response - innovazione, r&s - innovazione, r&s - accesso al credito - ambiente/energia L. 296/ Interventi per il capitale di rischio - Ripristino ambientale e sicurezza - Credito di imposta per gli investimenti nelle aree svantaggiate - Credito di imposta per la ricerca e sviluppo - Industria Industria navalmeccanica - riduzione diff. Sviluppo - innovazione, r&s - innovazione, r&s - innovazione, r&s La politica della Regione Piemonte Ante L.R. 4/2006 In assenza di risorse regionali per la ricerca e l innovazione, i Fondi Strutturali europei hanno avuto un ruolo molto importante tra la fine degli anni 90 ed i primi anni 2000 per la Regione Piemonte. Nel periodo , quando la Regione Piemonte era classificata obiettivo 2 (area a declino industriale) ai fini dell allocazione dei fondi europei, il programma dei Fondi Strutturali era suddiviso in 4 aree prioritarie 4 : 1. internazionalizzazione, 2. supporto al sistema economico, 3. valorizzazione e sviluppo del territorio, 4. coesione sociale. Nell ambito di tali aree fu finanziata un ampia gamma di attività sperimentali, poi estese e consolidate localmente fino a diventare attività caratteristiche della Regione Piemonte. L enfasi in questo periodo si concentrò sul supporto al trasferimento di conoscenze, con particolare attenzione all area delle tecnologie digitali e dei media. Le attività finanziate per la ricerca e l innovazione inclusero le seguenti misure: - finanziamenti per gli investimenti delle imprese; - sviluppo di infrastrutture per il sistema economico (intermediazione tecnologica, servizi per le imprese, parchi scientifici e tecnologici, aree industriali, etc); - ricerca applicata (sostegno al progetto DIADI); - supporto alla creazione della information society; - supporto all e-business; - incentivi alle PMI per condurre progetti di ricerca; - supporto alle attività economiche (solo dal 2005). Le ultime tre misure inclusero bandi competitivi per R&S per un contributo pubblico pari a circa 50 milioni di euro. 4 OECD Piedmont Review of Regional Innovation, OECD Azioni di sostegno a RSI nella Regione Piemonte pagina 16/62
18 La Legge Regionale n 4/2006 Nel gennaio del 2006 il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato la Legge quadro numero 4, che istituisce il Sistema regionale per la ricerca e l'innovazione e, nel gennaio 2007, il Programma Triennale della Ricerca Il Piemonte è stato tra le prime regioni in Italia a dotarsi di una legge sulla ricerca. La finalità della legge è di organizzare, promuovere e coordinare il sistema regionale della ricerca all'interno dello Spazio europeo della ricerca. Il Sistema Regionale per la Ricerca e l Innovazione è composto da un insieme diversificato di attori, rispetto ai quali la L. R. 4/2006, ed i documenti programmatici che ne derivano, definiscono delle linee e misure di intervento. La L. R. 4/2006 si pone l obiettivo di integrare e coordinare le attività di Ricerca e Innovazione svolte a livello regionale nel contesto del quadro nazionale ed europeo di riferimento. La legge si articola in cinque assi di intervento, con la seguente distribuzione delle risorse: A) Risorse Umane (25%); B) Evoluzione della struttura produttiva (30%); C) Sostegno alla produzione della conoscenza (30%); D) Sostegno allo sfruttamento della conoscenza (10%); D) Azioni di Sistema (5%). È infine importante ricordare che la politica regionale interagisce con la politica di coesione Europea. Le figure 1, 2 e 3 illustrano attraverso schemi ad albero gli obiettivi strategici, gli assi e le linee strategiche previste dal Piano Triennale della Ricerca Azioni di sostegno a RSI nella Regione Piemonte pagina 17/62
19 Figura 1 Schema ad albero degli obiettivi strategici previsti dalla L.R. 4/2006. Fonte: Piano Triennale della Ricerca, Azioni di sostegno a RSI nella Regione Piemonte pagina 18/62
20 Figura 2 Schema ad albero degli assi previsti dalla L.R. 4/2006. Fonte: Piano Triennale della Ricerca, Azioni di sostegno a RSI nella Regione Piemonte pagina 19/62
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