IL PROFILO dell INSEGNANTE Prof.ssa Giuliana Sandrone Direttore CQIA Corso di formazione per docenti neoassunti a.s Bergamo, 2 aprile 2014

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1 1 IL PROFILO dell INSEGNANTE Prof.ssa Giuliana Sandrone Direttore CQIA Corso di formazione per docenti neoassunti a.s Bergamo, 2 aprile 2014

2 2 Cifre distintive del profilo che cercheremo di delineare: la complessità e il cambiamento Per argomentare questa affermazione in una prospettiva pedagogicautilizziamo i seguenti strumenti di analisi I diversi aspetti del profilo del docente nel CCNL Lettura pedagogica dei singoli aspetti e attribuzione di significato che ne consegue Cambiamenti ordinamentali e culturali connessi Incrocio sistematico tra il docente curricolare e il docente di sostegno INSEGNANTE o DOCENTE?

3 3 RITORNERANNO SISTEMATICAMENTE NELLA NOSTRA RIFLESSIONE 1. IL PROCESSO DI INSEGNAMENTO APPRENDIMENTO AZIONE DI CHI INSEGNA AZIONE DI CHI APPRENDE AZIONI DIVERSE MA CORRELATE, TRA PERSONE 2. IL RAPPORTO TRA SAPERE E METODO

4 4 Premessa fondamentale Il docente di scuola pubblica (statale + paritaria) si colloca all interno del sistema educativo nazionale, ciò comporta vincoli e risorse. Vincolo inalienabile: scopo del sistema educativo nazionale Norma generale (L.53/03 art. 1-2) «( ) favorire la crescita e la valorizzazione della persona umana, nel rispetto dei ritmi dell'età evolutiva, delle differenze e dell'identità di ciascuno e delle scelte educative della famiglia, nel quadro della cooperazione tra scuola e genitori, in coerenza con il principio di autonomia delle istituzioni scolastiche ( )». «( ) è promosso l'apprendimento in tutto l'arco della vita e sono assicurate a tutti pari opportunità di raggiungere elevati livelli culturali e di sviluppare le capacità e le competenze, attraverso conoscenze e abilità, generali e specifiche, coerenti con le attitudini e le scelte personali, adeguate all'inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro, anche con riguardo alle dimensioni locali, nazionale ed europea ( )».

5 5 Il primo richiamo impone al sistema educativo nazionale un compito duplice impegnarsi perché ogni studente acquisisca i mezzi e i contenuti della cultura in senso educativo per giudicare responsabilmente i mezzi e i contenuti che pervadono quella antropologica TUTTI Conoscenze e abilità intercettare le capacità personali di ciascuno e, attraverso il patrimonio culturale, alimentare e favorire la maturazione in competenze personali CIASCUNO Competenze personali

6 6 Nella valutazione, per esempio, ciò significa coniugare sempre MASSIMO DI EDUCAZIONE POSSIBILE DI CIASCUNO intenzionalità educativa DIRITTO ALL'EDUCAZIONE MEDIA PER TUTTI Con professionalità il docente coniuga qualità e quantità, esigenze generali del sistema di istruzione e di formazione e rispetto delle esigenze di ciascuno, efficacia sociale degli interventi istituzionali e maturazione educativa personalizzata di ciascun allievo

7 7 Il secondo richiamo impone al sistema educativo nazionale un vincolo cogente Utilizzare conoscenze e abilità disciplinari, vale a dire la cultura propria del nostro Paese PER favorire la crescita e la valorizzazione della persona umana, garantendo a tutti pari opportunità per raggiungere elevati livelli culturali Quale è il mezzo? Quale è lo scopo?

8 8 Il docente è insegnante (e non può non esserlo) nella misura in cui opera mediazione CULTURA (SAPERE) PERSONA (AGIRE) TRASMISSIONE

9 9 Un attenzione non secondaria il profilo dell insegante di cui parleremo, fatte salve le specificità di ciascun sistema educativo nazionale, non è molto diverso da quello richiesto in tutti i paesi europei occidentali COGENZAeuropea, ben visibile anche nelle norme generali di riferimento della Scuola dell infanzia e del Primo ciclo (Indicazioni nazionali 2012) e della Scuola secondaria di II grado (Regolamenti ). Per quali ragioni? Tra le più importanti - GLOBALIZZAZIONE - VELOCITA DEL CAMBIAMENTO - UNITARIETA TRA SAPERE E AGIRE

10 10 Le competenzerichieste al docente Perché competenze? Chi è competente? «dal punto di vista educativo competente è chi risolve al meglio un problema, un compito, un progetto, mobilitando tutte le componenti della sua persona, valorizzando le giuste collaborazioni con gli altri, tenendo conto della complessità teoretica, tecnica e praticomorale della situazione da affrontare nel contesto dato, nonché del giudizio esperto di chi è già stato riconosciuto competente nello stesso campo di azione». da Voce Competenzain G. Bertagna, P. Triani (eds), Dizionario di didattica. Concetti e dimensioni operative, Ed. La Scuola, Brescia 2013

11 11 LE COMPETENZE RICHIESTE NEL CCNL* 1. Disciplinari 2. Psicopedagogiche 3. Metodologiche-didattiche 4. Organizzative relazionali 5. Di ricerca 6. Di documentazione 7. Di valutazione espresse in modo CORRELATO e INTERATTIVO Cfr. G. Bertagna, C. Xodo (eds.), Le competenze dell insegnare. Studi e ricerche sulle Competenze attese, dichiarate e percepite, Rubbettino, Soveria Mannelli 2011

12 12 Le competenze del lavoro personale dell insegnante 1. Disciplinari 2. Psicopedagogiche 3. Metodologiche-didattiche

13 13 1. COMPETENZE DISCIPLINARI Conoscere contenuti Padroneggiare l epistemologia di una disciplina La lezione di J. Bruner Docente di sostegno = cartina di tornasole rispetto a questo problema!

14 14 2. COMPETENZE PSICOPEDAGOGICHE/a Competenze psicologiche Un esempio che riguarda tutti: LA COMUNICAZIONE (altro dalla relazione!) Dalla Scuola di Palo Alto in poi parliamo di comunicazione efficace è importante che cosa si dice ma è altrettanto importante come lo si dice I tre canali della comunicazione: Verbale Paraverbale Non verbale Secondo alcuni studi psicologici il 7%, è ciò che verrebbe percepito della nostra comunicazione verbale e del suo significato il 38%, sarebbe quantopercepito da come utilizziamo la nostra voce, dalla comunicazione paraverbale il 55%, sarebbe quanto percepito attraverso la comunicazione del nostro corpo, la comunicazione non verbale.

15 15 2. COMPETENZE PSICOPEDAGOGICHE/b Che differenza esiste nell agire dell insegnate di fronte ad - una certificazione ex L104/92 - una certificazione ex L 170/10 - una certificazione ADHD senza comorbillità

16 16 3. COMPETENZE METODOLOGICHE-DIDATTICHE/a Quanti dei docenti qui presenti utilizzano il Cooperative learning? Quanti conoscono le ragioni didattiche che lo sostengono e che ne giustificano l utilizzo? Quanti sono consapevoli dell antropologia pedagogica che lo sostiene?

17 17 4. COMPETENZE ORGANIZZATIVE RELAZIONALI/a Sappiamo dare RAGIONI e FUNZIONI di questo organigramma?

18 18 4. COMPETENZE ORGANIZZATIVE RELAZIONALI/b Secondo biennio degli istituti tecnici Quinto anno degli istituti professionali Autonomia 20% di 1056 = 212 ore Flessibilità 30% di 561 ore (indirizzo) = 168 ore Autonomia 20% di 1056 = 212 ore Flessibilità 40% di 561 ore (indirizzo) = 224 ore 380 ore alla gestione autonoma della scuola 436 ore alla gestione autonoma della scuola

19 19 5/6. COMPETENZE DI RICERCA E DI DOCUMENTAZIONE Perché si afferma che, in una prsopetticasussidiaria è fondamentale il ruolo dei GRUPPI DI LAVORO previsti dalla norma per l integrazione? GLIP = gruppo di lavoro provinciale Rappresentanti dell Amministrazione, delle Scuole, dell ASL, famiglia, terzo settore Gruppo di lavoro di istituto = Dirigente/delegato, rappresentante/i docenti, docenti di sostegno, rappresentante famiglie, ASL, (terzo settore)

20 20 7. COMPETENZE DI VALUTAZIONE 1. CHI VALUTA NELLA SCUOLA E NEL SISTEMA EDUCATIVO NAZIONALE? 2. CHE COSA VALUTA? 1. PERCHE VALUTA?

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