L opera è un insieme indissolubile di FORMA e CONTENUTO di significante e significato.
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- Angelica Cicci
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1 Arte e linguaggio
2 L arte è linguaggio L opera è un insieme indissolubile di FORMA e CONTENUTO di significante e significato. Parliamo di un opera d arte quando un determinato contenuto, che apre nuove prospettive sulla realtà, viene messo in forma attraverso nuove forme che ne costituiscono la parte fondante. Non è quindi solo quello che viene detto, ma anche come viene detto. In ogni nuovo stile visivo si cristallizza un nuovo contenuto del mondo; non si vede solo in maniera diversa, ma si vede anche altro.
3 Come si legge un opera d arte. Una grammatica per le arti visive Pittura /scultura
4 1- Dati preliminari 1. Autore Conoscere il nome dell autore. Spesso le opere sono autografe, ovvero firmate dall artista. Nel passato tuttavia frequentemente l autore restava anonimo confondendosi con il lavoro della sua bottega. In questo caso si segnala l area di probabile provenienza dell artista 2. Titolo 3. Data o periodo di realizzazione Dati che ci consentono di risalire al contesto storico culturale dell opera 4.Tecnica - materiali e dimensioni Es. Affresco, olio su tela, acquerello, bronzo, marmo, ecc. Le dimensioni ci permettono di comprendere il rapporto esistente tra l opera e l ambiente circostante 5. Collocazione e committenza Musei, chiese, gallerie, collezioni private, ecc. Fino alla metà dell Ottocento le opere d arte furono quasi sempre eseguite su commissione di nobili, di ecclesiastici o di ricchi borghesi. In seguito la situazione cambiò: fu considerato un vero artista solo chi cercava di esprimere in modo autonomo la propria visione del mondo. Tuttavia l artista si trova ora a confrontarsi con la realtà del mercato dell arte.
5 2 - Descrizione del soggetto Il soggetto e il genere L opera raffigura un paesaggio, una natura morta, un ritratto o una scena storica, religiosa o allegorica? O è un opera astratta? Ecc. 2. Gli elementi che costituiscono l opera Descrivere gli oggetti e le figure, distinguendo le principali dalle secondarie. Nel caso di un paesaggio, ad esempio, descrivere gli elementi naturali, le presenze architettoniche ed umane, distinguere gli ambienti interni da quelli esterni, gli elementi di arredo ecc. 3. Notizie sul soggetto o sull evento Tutto ciò che nell opera può aiutare ad approfondire la lettura. Se si tratta, ad esempio, di quadro di soggetto storico o religioso ricostruire l evento approfondendo tutto ciò che si ritiene utile per una compiuta riflessione sull opera 4. Lettura iconografica (iconografia = repertorio di immagini a cui sono attribuiti precisi significati. Es. L ultima cena Episodio della vita di Cristo)
6 J-L. David, Ritratto
7 Kandinskij
8 Tina Modotti
9 L attributo iconografico
10 Concetto di attributo iconografico L attributo iconografico costituisce un vero e proprio codice visivo, elaborato nel corso del tempo dagli artisti delle diverse tradizioni culturali. Questi attributi iconografici sono elaborati attraverso fonti religiose o letterarie e quindi fissati e tramandati e nei vari secoli in un preciso sistema simbolico. Particolarmente diffuso è il ricorso a oggetti che accostati all immagine del personaggio ci permettono di riconoscerlo. Tuttavia possiamo avere anche altri elementi: animale, pianta, abbigliamento, caratteristiche fisiche come i capelli, colori, ecc.
11 Iconografia Lo studio di questi elementi ha dato origine ad una disciplina che si chiama ICONOGRAFIA, che si occupa appunto dell identificazione, descrizione e classificazione dei soggetti della storia dell arte. Essa si basa sullo studio descrittivo del soggetto dell opera d arte e delle convenzioni in essa presenti, come suggerisce lo stesso termine di origine greca eikòn ( immagine) e graphìa ( scrittura nel senso di descrizione)
12 3 - Elementi del linguaggio visivo 1. Composizione 2. Le linee di forza 3. Colore 4. Luce, ombre, volume 5. Linea 6. Spazio 7. Segno
13 Composizione Topologia
14 LA SUPERFICIE COME PIANO DELLA COMPOSIZIONE Nella maggior parte delle opere siamo dinanzi a formati rettangolari. Tutti i formati quadrangolari hanno in comune una struttura, uno scheletro che fornisce il riferimenti di base per la distribuzione degli elementi sulla superficie. Esso è costituito dalla mediana verticale, da quella orizzontale e dalle diagonali.
15 La composizione / Topologia Gli assi della composizione
16 LA FUNZIONE COMPOSITIVA Asse verticale-statico L asse verticale funge essenzialmente da asse di simmetria; visivamente percepiamo le due parti della composizione costruite sull asse di simmetria come equivalenti.
17 Kouros Periodo arcaico
18 2005
19 2005
20 Benedetto Antelami Deposizione, XII sec.
21 2005
22 LA FUNZIONE COMPOSITIVA Asse orizzontale-statico L asse orizzontale lo percepiamo invece, a seconda della sua collocazione sul piano della composizione, in modo diverso. La parte inferiore appare più densa e pesante; la parte superiore appare invece più leggera e dilatata. Gli oggetti collocati in basso risultano più pesanti; è l esperienza vitale della gravità.
23 Ruysdael Paesaggio XVII sec.
24 Pisarro Paesaggio XIX sec.
25 LA FUNZIONE COMPOSITIVA Diagonale-dinamico Le diagonali sono vettori di movimento con due effetti diversi: -da sinistra (alto) a destra (basso) abbiamo un effetto discendente
26 LA FUNZIONE COMPOSITIVA -da sinistra (basso) a destra (alto) abbiamo un effetto ascendente
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28 IL PESO VISIVO Un segno, una figura, un colore hanno un PESO VISIVO che tende a farle gravitare verso una determinata direzione.
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30 TOPOLOGIA La topologia definisce come si articola lo spazio all interno dell opera. Nell analisi dell immagine è importante definire dove si collocano rispetto agli assi e alle diagonali, i vari elementi. Ad esempio l immagine collocata al centro di una composizione ha un maggiore peso visivo.
31 LE LINEE DI FORZA
32 LE LINEE DI FORZA In qualunque immagine esistono linee compositive, visibili o solo intuite chiamate linee-forza. La loro funzione è quella di guidare il nostro occhio verso i punti più significativi dell opera, detti punti focali perché in grado di attirare maggiormente l attenzione di chi guarda. Grazie alle linee di forza chi crea un immagine può invitare l osservatore a cogliere un certo particolare prima di un altro, un gesto, un colore, ecc. I vari andamenti delle linee di forza, definendo la struttura compositiva di un immagine, determinano con esse anche il messaggio che l opera vuole trasmettere.
33 Gian Lorenzo Bernini Apollo e Dafne XVII sec.
34 COLORE Valori percettivi, espressivi e simbolici
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36 I colori complementari Le coppie di colori complementari, che accostati si intensificano a vicenda, sono: -BLU - ARANCIO -VIOLA - GIALLO -VERDE - ROSSO
37 2005
38 I colori caldi e freddi
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40 Valori espressivi e simbolici Il BIANCO e il NERO: simboli del bene e del male Bianco: luminosità, innocenza, purezza, vita, bene. Dal punto di vista fisico il bianco è la manifestazione integrale della luce. Nero: oscurità, morte, male, il nulla dopo la morte Nel contemporaneo: lutto; nella moda: eleganza, sobrietà
41 Segantini L amore alla fonte della vita, XIX sec.
42 Goya Il sonno della ragione produce mostri, XIX sec.
43 Goya La fucilazione del 3 maggio 1808, XIX sec.
44 2005
45 Valori espressivi e simbolici Il ROSSO: simbolo delle più intense manifestazioni vitali Dal punto di vista fisico il rosso equivale alla lunghezza d onda più lunga emessa dalla luce solare. E il colore più persistente. La permanenza prolungata in un ambiente dove domina il rosso ha effetto stimolante: accelera il polso, altera la pressione sanguigna, ecc. Dunque è un colore ESPANSIVO, VIOLENTO, ECCITANTE Nel suo valore positivo il rosso è simbolo della fertilità, dell amore, della passione ed in senso spirituale significa SACRIFICIO, GENEROSITÀ, ENTUSIASMO, TRIONFO. Nel suo valore negativo il rosso è simbolo di AGGRESSIVITÀ, VIOLENZA. Mentre il nero indica un pericolo oscuro, indefinito, il rosso indica un pericolo esplicito, frontale; per questo pur essendo un colore decisamente segnaletico, era usato nell antichità per le divise militari.
46 Ford Madox Brown Romeo e Giulietta XIX sec.
47 Franz von Stuck Il bacio della Sfinge, XIX sec.
48 Munch L urlo XIX sec.
49 2005
50 Valori espressivi e simbolici Il GIALLO: simbolo dell inganno e dell odio, ma anche della sublimazione della materia in luce (giallo-oro) E il colore più luminoso ed quindi vissuto come un colore ATTIVO, ESPANSIVO, SOLARE. Nel suo valore negativo (come bianco offuscato) diviene simbolo di MALATTIA e di sentimenti (quando vira verso il verde) come INGANNO, ODIO, GELOSIA. Nel suo valore positivo il giallo è inteso come SUBLIMAZIONE DELLA MATERIA DA PARTE DELLA LUCE e come MANIFESTAZIONE DELLO SPIRITO.
51 Simone Martini Annunciazione, XIV sec.
52 Giotto Bacio di Giuda Padova Cappella degli Scrovegni, XIV sec.
53 Valori espressivi e simbolici Il BLU: lontananza e spiritualità. Il blu è generalmente vissuto come colore della LONTANANZA spaziale e temporale, ma è anche simbolo di SPIRITUALITÀ. Esso esprime simbolicamente la tendenza verso un OBIETTIVO LONTANO: non ancora la verità e il bene assoluti, come accade per il bianco, ma la tendenza a essi, quindi la ricerca razionale e la FORZA MORALE. Quasi sempre connesso con significati positivi, soprattutto nelle sue tonalità chiare (azzurri sono il manto della Madonna, il principe delle favole, gli occhi dei bimbi buoni,...) il blu può a volte apparire, essendo un colore freddo che tende, per così dire, a contrarsi e ad arretrare, come ELUSIVO, INTROVERSO, SFUGGENTE
54 Friedrich Monaco in riva al mare, XIX sec.
55 2005
56 Valori espressivi e simbolici Il VERDE: armonia e concentrazione Il verde è generalmente associato ad un significato positivo: essendo il colore predominante nella NATURA è usato per evocare sentimenti di PACE e TRANQUILLITÀ. La sua azione fisiologica è d altronde acquietante e astraente: soggetti posti in un ambiente dove predomina il verde subiscono il rallentamento dei battiti cardiaci e dimostrano una più elevata capacità di concentrazione. Pur essendo un colore derivato (giallo+blu) il verde viene vissuto come colore a sé, dotato di un suo autonomo significato espressivo
57 Rousseau L incantatrice di serpenti, XIX sec.
58 LUCE e il CHIAROSCURO Valori espressivi e simbolici
59 Il chiaroscuro E la dialettica luce-ombra che: definisce i volumi di una scultura i pieni e i vuoti di un architettura suggerisce lo sviluppo dei piani nello spazio in opere bidimensionali come pitture e bassorilievi. Nella storia dell arte, inoltre, il contrasto luce-ombra ha sempre avuto connotazioni simboliche: esso allude al contrasto tra bene e male, spirito e materia, verità e menzogna, ecc.
60 La luce e il chiaroscuro
61 La luce dipinta La luce nelle opere d arte assume un forte valenza espressiva; nella pittura essa può assumere un valore naturalistico (ad esempio attraverso la pittura tonale veneziana) un valore simbolico (la luce simbolo della presenza divina) un valore emotivo (suggerisce un ambientazione drammatica, oppure idilliaca, ecc. ) In un opera questi aspetti possono essere in stretta relazione tra di loro.
62 Luce La luce è qualcosa di più della causa fisica di quanto vediamo: anche dal punto di vista psicologico resta per l uomo una delle esperienze fondamentali e più potenti, un apparizione che si comprende sia stata celebrata, adorata e implorata con cerimonie religiose
63 2005
64 2004
65 Raffaello Dama del liocorno XVI sec.
66 Caravaggio Vocazione di S.Matteo Roma, XVII sec.
67 Munch Pubertà, XIX sec.
68 Linea
69 LA LINEA E LA RAPPRESENTAZIONE DELLA FORMA La linea è il mezzo più semplice e immediato per rappresentare la forma delle cose; essa permette di definire i margini di un oggetto, i contorni che lo rendono riconoscibile. La linea: la linea contorno
70 Pittura egizia
71 2005
72 La linea volume La linea volume La facoltà di suggerire il volume aumenta se la linea, anziché avere uno SPESSORE uniforme, si assottiglia o si ispessisce in alcuni punti: in questo modo essa apparirà sottoposta ad un effetto di luce e d ombra, ed esprimerà quindi VALORI CHIAROSCURALI che concorrono alla resa del volume.
73 Didegno del XV sec.
74 La linea come margine virtuale La linea di contorno può caratterizzare la rappresentazione anche senza essere materialmente tracciata, poiché può emergere dal contrasto tra due aree confinanti. Ciò avviene nei dipinti in cui il colore viene steso in modo uniforme, sia in quelli in cui il colore è sottoposto a variazioni chiaroscurali. Definendo i contorni degli oggetti senza essere disegnata, la linea rappresenta in questi casi il MARGINE VIRTUALE della forma.
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76 La linea al servizio della superficie e del volume Per rappresentare il volume degli oggetti, i disegnatori utilizzano spesso la TECNICA DEL TRATTEGGIO, che consiste nel tracciare una fitta rete di linee parallele o incrociate. Il tratteggio permette di rendere sia la trama sia CHIAROSCURO degli oggetti.
77 Disegno del XV sec.
78 La linea oggetto In alcuni casi la linea può rappresentare un oggetto riassumendone per intero la forma. Parliamo in questo caso di LINEA-OGGETTO. Questo genere di rappresentazione è possibile quando l oggetto non è inteso come superficie né come volume, ma come un entità essa stessa lineare. La linea oggetto si accompagna generalmente a una semplificazione del linguaggio visivo; abbiamo immagini semplici e di immediata comprensibilità, quali si possono ritrovare nel disegno infantile e in molte forme di arte primitiva.
79 Pittura egizia
80 Spazio
81 Scultura Lo spazio nelle opere tridimensionali Nella scultura lo spazio della statua coincide con quello della sua forma.
82 Periodo ellenistico
83 La rappresentazione dello spazio La rappresentazione dello spazio su di una superficie bidimensionale si è sempre presentata in modo problematico. Modalità: il ribaltamento (dall alto e di profilo) lo scaglionamento verticale e orizzontale (egizi) attraverso gli indizi di profondità: sovrapposizione, la disposizione delle luci e delle ombre e la luminosità.
84 Pittura egizia
85 Vaso greco
86 Pittura romana
87 Pittura romana
88 Mosaico bizantino
89 Mosaico del XIV secolo
90 La prospettiva Un cambiamento avviene nel Quattrocento con l introduzione della prospettiva lineare Il sistema della visione (il cono ottico, la grandezza relativa, la linea dell orizzonte, i gradienti di tessitura, la prospettiva aerea.
91 Antonello da Messina XV sec.
92 Raffaello, Scuola di Atene, XVI sec.
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