INDICE. [Modulo 1] IL MERCATO DELLA RISTORAZIONE...2. [Modulo 2] LA PROGETTAZIONE DELL ATTIVITÀ RISTORATIVA...6

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "INDICE. [Modulo 1] IL MERCATO DELLA RISTORAZIONE...2. [Modulo 2] LA PROGETTAZIONE DELL ATTIVITÀ RISTORATIVA...6"

Transcript

1 INDICE [Modulo 1] IL MERCATO DELLA RISTORAZIONE...2 [Modulo 2] LA PROGETTAZIONE DELL ATTIVITÀ RISTORATIVA...6 [Modulo 3] LE ATTREZZATURE IN RISTORAZIONE...11 [Modulo 4] L IGIENE E LA SICUREZZA NELL ATTIVITÀ RISTORATIVA...15 [Modulo 5] IL SETTORE FOOD...19 [Modulo 6] IL MENU...23 [Modulo 7] LE RISORSE UMANE E LA GESTIONE DEL LAVORO IN RISTORAZIONE...27 [Modulo 8] IL SERVIZIO DI QUALITÀ...31 [Modulo 9] CATERING E BANQUETING...35 [Modulo 10] IL SETTORE BEVERAGE...39 SCHEDE E GLOSSARI DI DEGUSTAZIONE...43 [1]

2 [modulo 1] IL MErcato della ristorazione [Modulo 1] IL MERCATO DELLA RISTORAZIONE Verifiche oggettive Indica con una crocetta la risposta corretta 1. Qual è l epoca in cui vengono poste le basi della ristorazione moderna? a) tra il 600 e il 700 b) nel Medio evo c) alla fine dell Individua i motivi conduttori della ristorazione del 2000: a) valorizzazione della qualità b) rapidità del servizio c) prezzi elevati 3. In quale settore della ristorazione collettiva si pone l accento anche sull appetibilità? a) ristorazione aziendale b) ristorazione socio-sanitaria c) ristorazione assistenziale 4. La neo-ristorazione si differenzia dalla tradizionale per: a) minor manodopera e meno specializzata b) clientela omogenea c) offerta di piatti ridotta 5. L offerta ristorativa del fast-food si distingue per: a) complessità b) sinteticità c) tradizione locale 6. Qual è la forma di ristorazione viaggiante che si caratterizza per un offerta gastronomica particolarmente curata? a) navale b) ferroviaria c) aerea [2]

3 [modulo 1] IL MErcato della ristorazione 7. Con il termine ristorazione commerciale si intende: a) esercizi aperti al pubblico che producono e vendono pasti in un centro commerciale b) esercizi aperti al pubblico che producono e vendono pasti c) pubblici esercizi con clientela abituale che lavora nel commercio 8. Individua l offerta tipica di un ristorante top : a) carta dei vini molto ampia b) menu degustazione di alta qualità c) menu fisso con buon rapporto qualità-prezzo 9. La formula di self-service più utilizzata è: a) a circolazione libera b) a giostra c) in linea 10. Quale tra le seguenti tipologie ristorative potresti definire di necessità : a) ristorazione di tipo etnico b) ristorazione salutista c) ristorazione scolastica 11. Cos è il format ristorativo : a) un modello b) un sogno c) un progetto 12. Individua qual è, oggigiorno, in Italia, il pasto principale: a) cena b) pranzo c) colazione 13. In che epoca storica compare l utilizzo della forchetta? a) nell epoca romana b) nel 1500 c) nei primi del La cucina molecolare prevede l utilizzo di: a) olio, idrogeno b) mercurio, azoto c) azoto, alcol [3]

4 [modulo 1] Il mercato della ristorazione 15. Qual è un obiettivo della ristorazione tradizionale del nuovo millennio? a) guadagnare di più b) incentivare la formazione professionale c) disinvestire i capitali Proposte di lavoro e applicazioni didattiche Elabora un indagine-censimento sui locali di neoristorazione della tua provincia, utilizzando come schema i seguenti punti: a) tipologia ristorativa - motivi della scelta b) ubicazione (centro storico, commerciale, periferia, ecc.) c) servizi offerti d) n dipendenti e) frequenza di clientela età media orari apertura f) data di inizio attività g) tipologia di gestione (familiare, franchising, altro) Distingui all interno della categoria RISTORANTI tra: > ristoranti > ristoranti top > trattorie Distingui all interno di chi tratta il prodotto PIZZA tra: > ristoranti pizzeria > pizzerie Rileva le caratteristiche strutturali delle diverse tipologie di locali, studiane i consumi e i canali d acquisto / Metodologia: > un questionario specifico per ogni target > rilevazione telefonica > intervista realizzata con il titolare o il gestore del locale [4]

5 [modulo 1] IL MErcato della ristorazione Il ristorante didattico Vi proponiamo ora la costruzione di un ristorante cosiddetto didattico : il ristorante della vostra scuola. L obiettivo non è certo di poco conto, ma con un attento e sistematico lavoro, con forti sinergie disciplinari e di tutte le componenti della scuola, è sicuramente raggiungibile. La vostra struttura ristorativa, a questo punto, non sarà solo immaginaria, ma una realtà operativa che potrà accrescere ancor più la vostra formazione professionale. L applicazione IL RISTORANTE DIDATTICO è riferita ad ogni modulo del testo, in modo da seguire, passo a passo, il vostro progetto. Ogni fase sarà strettamente collegata alle tematiche studiate così da permettervi una costruzione graduale, nei due anni del post-qualifica, del vostro ristorante. 1. Insieme all insegnante di Laboratorio di organizzazione e gestione dei servizi ristorativi sviluppate il progetto e la proposta da sottoporre al Consiglio di classe ed a tutti gli organi collegiali. 2. Insieme all insegnante di Legislazione analizzate l aspetto giuridico del vostro progetto. 3. Con l insegnante d Italiano e Storia ricercate e studiate le trasformazioni della società nell epoca moderna. 4. Insieme all insegnante di Economia e gestione dell azienda ristorativa approfondite l aspetto organizzativo ed imprenditoriale dell azienda ristorativa. 5. L insegnante di Alimenti e alimentazione vi aiuterà a sviluppare il tema riguardante l aspetto nutrizionale e l igiene degli alimenti, fondamento per il vostro obiettivo. [5]

6 [modulo 2] La progettazione dell attività ristorativa [Modulo 2] LA PROGETTAZIONE DELL ATTIVITÀ RISTORATIVA Verifiche oggettive Indica con una crocetta la risposta corretta 1. Il marketing nell attività ristorativa pone al centro: a) il cliente b) il servizio c) la ricerca 2. Con la formula contrattuale di franchising: a) si acquista il marchio ed il know-how di un azienda ristorativa b) si acquistano prodotti continuativamente da un azienda ristorativa c) si ristruttura un edificio cambiando la destinazione d uso 3. Il Benchmarking è: a) un filone del marketing b) una tecnica di confronto del mercato c) un modo di fare pubblicità 4. Individua le caratteristiche della produzione dei servizi: a) servizi del primario, servizi del secondario, servizi del terziario b) intangibilità, simultaneità, professionalità del personale c) prevedere, produrre, servire 5. Il marketing è: a) soddisfare i bisogni dei clienti b) orientarsi al raggiungimento degli obiettivi aziendali c) orientarsi alla produzione di prodotti a basso prezzo 6. Il webmarketing: a) è una forma di sponsorizzazione dell azienda ristorativa b) sostituisce il vecchio direct mailing c) rientra nella comunicazione del marketing mix dell azienda ristorativa [6]

7 [modulo 2] La progettazione dell attività ristorativa 7. Il principio del prezzo nel revenue management è: a) Value pricing b) Yield pricing c) Cost- plus 8. Il termine lay-out della struttura significa: a) potenziare la capacità ricettiva del locale b) sfruttare al massimo tutto lo spazio a disposizione, ottimizzando l impiego delle risorse umane c) ristrutturare l edificio in quanto fuori mercato 9. Il termine contestualizzazione nel definire una struttura ristorativa significa: a) studiare lo sviluppo orizzontale o verticale dell edificio b) adeguare architettonicamente l azienda all ambiente circostante c) adeguare le esigenze operative al contesto 10. Il lay-out dei flussi in una struttura ristorativa riguarda: a) l ottimizzazione del percorso dei liquidi nei canali di scarico b) l ottimizzazione dei percorsi e movimenti del personale c) l ottimizzazione dei percorsi e movimenti del personale e della clientela 11. Le aree a temperatura ambiente e controllata di una cucina vanno progettate: a) nella zona approvvigionamento e conservazione b) nella zona di preparazione c) nella zona di lavaggio 12. L area di vendita è composta: a) da tutta l area in cui viene ospitato il cliente b) dalla sala ristorante c) dalla sala ristorante e dalla zona di distribuzione 13. L immagine esterna di una struttura ristorativa è determinata: a) dalla facciata, che deve essere molto colorata per attrarre i clienti b) dalla facciata, dall illuminazione, dalla presenza di piante e dall insegna c) dalla facciata, che deve essere di colore chiaro per esprimere cura riservata all igiene 14. La climatizzazione regola: a) solo la temperatura dell ambiente, producendo freddo b) il grado di umidità c) temperatura, umidità, purezza e diffusione dell aria [7]

8 [modulo 2] La progettazione dell attività ristorativa 15. L insonorizzazione dell area di vendita si ottiene: a) utilizzando materiali d arredo o adoperando dispositivi fonoisolanti b) progettando l area con soffitti alti c) sistemando i tavoli molto distanziati tra loro Proposte di lavoro e applicazioni didattiche Disegna la pianta di un azienda ristorativa in cui hai operato, evidenziando la suddivisione delle aree di lavoro ed i diversi reparti. Con l utilizzo di carta da lucido (così potranno essere sovrapposte le diverse piante), disegna l impianto elettrico, l impianto a gas e l impianto idrico. Con una breve spiegazione, ed aiutato da una legenda, descrivi ciò che hai avuto modo di conoscere. Raccogli dei dati e trasformali, con l aiuto dell insegnante di matematica, in punti da unire nel piano cartesiano per costruire la parabola legata al ciclo di vita del prodotto ristorativo. Completa la tabella relativa al ciclo di vita del servizio di ristorazione, comparando, per esempio, tutti gli agriturismi della tua zona e completa poi con una breve relazione. Effettua un indagine di mercato in un gruppo omogeneo di persone (lavoratori, impiegati, liberi professionisti o tuoi coetanei) che preveda: > la preparazione di una scheda di rilevazione; > la somministrazione della scheda ad un numero di persone rappresentativo (campione di 50 persone); > la fase di raccolta dei dati; > la rielaborazione dei dati. Una scheda-tipo può contenere, ad esempio, i seguenti parametri: > età, sesso, tipo di lavoro, situazione anagrafica, distanza tra luogo di lavoro e domicilio, ore e tempi di attività lavorativa, ore ed utilizzo di tempo libero; > abitudini alimentari: pasti consumati giornalmente, numero di pietanze per pasto, preferenze tra le varie portate del pasto, gusti personali in termini di cucina tradizionale e varietà alimentare; > motivazioni nella scelta di una struttura ristorativa: igiene, servizio, velocità, qualità del cibo, professionalità del personale, arredo del locale, privacy; > budget di spesa. [8]

9 [modulo 2] La progettazione dell attività ristorativa Il ristorante didattico Risulta evidente come lo sviluppo del vostro progetto di ristorante prenda ampio respiro. Il primo blocco tematico il corretto processo formativo sarà stato studiato con attenzione perché le nuove conoscenze dovranno essere utilizzate in maniera cospicua. Tutto il piano di marketing, così come il marketing mix, dovranno essere applicati alla vostra azienda... forse anche lo yeld management può essere una via facilmente percorribile per il vostro successo. Il secondo blocco tematico, riguardante il corretto impianto, vi darà alcuni spunti per migliorare, se possibile, la struttura già probabilmente esistente. Se si tratterà di una edificazione ex-novo le competenze acquisite dovranno essere tutte sfruttate, e anche di più... Create il vostro piano di marketing attraverso diversi stampati e griglie che vi aiutino a rilevare: Le Persone: > le classi che intendete coinvolgere (terze, quarte e quinte classi) con l individuazione di alunni che possano diventare i responsabili di progetto; > il personale tecnico, ausiliario ed amministrativo occorrente per la realizzazione; > gli insegnanti coinvolti con determinazione di un referente responsabile; > la tipologia di clientela potenziale. Gli spazi: > individuare laboratori e/o parti di questi interessati all attività; > determinare tutti gli spazi annessi e connessi al ristorante; > definire il numero di coperti massimo. I tempi: > prevedere orari di laboratorio ed attività attinenti (terza area) in modo da distribuire equamente il lavoro e farlo ricadere durante le ore di attività curriculare; [9]

10 [modulo 2] La progettazione dell attività ristorativa > determinare l orario di apertura e di chiusura del locale; > definire il giorno/i di chiusura. L offerta: > confrontare la vostra idea con altri istituti grazie anche il processo di benchmarking; > costruire la lista delle vivande ed i menu (l analisi di questo punto sarà specifica nel prossimo modulo); > determinare il prezzo delle varie portate o lasciare per il primo periodo, che sia il cliente a proporlo (yeld management); > definire gli standard di servizio (Attrezzature, tipologie di servizio, divise particolari, ecc.); > predisporre una carta dei vini e bevande e relativo prezzo. L organizzazione del lavoro: > individuare brigate e ruoli, sia nel reparto di cucina che di sala/bar; > definire la collaborazione con il ricevimento per l accoglienza, informazioni, guardaroba e quant altro; > confermare il canale di approvvigionamento delle merci. Pubblicità: > creazione di biglietti da visita, brochure, stampati, articoli di giornale, costruzione sito internet, ecc.; > effettuare attività di pubbliche relazioni legata al territorio. Questo processo è sicuramente complesso ed è chiaro che questa da noi proposta vuole essere solo una traccia che poi articolerete in base alla vostra struttura scolastica e grazie alle competenze professionali dei vostri insegnanti. In relazione al secondo blocco tematico, il corretto impianto, ciò che dovete maggiormente analizzare e rivedere sono: > il lay-out dei flussi, in quanto se ne inserisce uno nuovo che è quello della clientela; > le disposizioni normative in materia di ristorazione; > se prevedere la ristrutturazione parziale di locali ed impianti non adeguati al nuovo progetto. [10]

11 [modulo 3] LE attrezzature In ristorazione [Modulo 3] LE ATTREZZATURE IN RISTORAZIONE Verifiche oggettive Indica con una crocetta la risposta corretta 1. La cucina dovrebbe essere ubicata: a) nel piano inferiore rispetto alla distribuzione b) al centro rispetto alle varie zone di lavoro c) nei pressi del reparto distribuzione 2. Il lay-out di una cucina prevede: a) la marcia in avanti, dalla produzione alla distribuzione b) la marcia in avanti dei piatti sporchi e di quelli puliti c) la marcia in avanti dall arrivo delle materie prime alla somministrazione 3. La confezionatrice sottovuoto a campana: a) crea il vuoto al 90% b) crea il vuoto al 60% c) crea il vuoto al 100% 4. L abbattimento di temperatura con aria soft : a) è adatto al trattamento di alimenti delicati b) è adatto al trattamento di quantità elevate di alimenti c) è adatto al trattamento di alimenti da surgelare 5. Il thermolanet è: a) un apparecchiatura per il sottovuoto b) una frusta con vaporizzatore c) una planetaria riscaldata 6. Il materiale dei tavoli da lavoro dovrebbe essere: a) in acciaio inox 18/10 b) in plastica c) in marmo [11]

12 [modulo 3] LE attrezzature In ristorazione 7. L hotmixpro è: a) un cutter raffreddato ad acqua b) una macchina che impasta, sminuzza, trita e cuoce c) un robot per la cottura in sottovuoto 8. La piastra ad induzione è inserita in: a) una tecnologia di preparazione b) una tecnologia di cottura c) una tecnologia di pulizia 9. La conformità degli impianti elettrici alle norme italiane consegue il marchio: a) CEI b) VDE c) ISO 10. La cottura a convezione è: a) un sistema che utilizza onde elettromagnetiche b) l evoluzione del sistema statico tradizionale, attraverso l impiego dell aria forzata c) un sistema dove il calore si propaga per mezzo del vapore 11. La cottura a vapore sostituisce: a) la cottura in acqua b) la cottura a convezione c) la cottura combinata 12. I forni a microonde possono essere impiegati: a) per rigenerare precotti, per scongelare, per cotture di piatti che non necessitano di rosolatura b) per preparare dell ottimo pane c) per cotture lente e costanti 13. La parte bassa del bancone bar freestyle si chiama: a) work station b) rail mat c) speed rack [12]

13 [modulo 3] LE attrezzature In ristorazione 14. I tavolini del dehors del ristorante dovrebbero essere in: a) plastica b) alluminio c) legno 15. La lavabicchieri deve avere: a) cestello rotante b) cestello a scorrimento c) cestello fisso Proposte di lavoro e applicazioni didattiche > Crea, attraverso un disegno, la cucina ideale di un centro produzione pasti (ristorazione collettiva), inserendo le attrezzature secondo te più idonee. > In laboratorio: sperimenta l utilizzo di un forno combinato confrontando le prestazioni rispetto ad un forno statico e/o uno a vapore. > Effettua un indagine legata alle problematiche ed alle tecniche di smaltimento e compattaggio dei rifiuti nella ristorazione. > Effettua un indagine statistica sulla percentuale di locali della tua zona che utilizzano il forno combinato e l abbattitore di temperatura. > Effettua una ricerca sull utilizzo e l arredamento dell area esterna al ristorante come forma di ampliamento della vendita del servizio ristorativo. [13]

14 [modulo 3] LE attrezzature In ristorazione Il ristorante didattico L acquisto e l utilizzo di impianti ed attrezzatura devono essere supportati da una buona conoscenza professionale. Sicuramente all interno del vostro Istituto l attrezzatura non manca e nemmeno le competenze professionali. Rimane da verificare se il vostro ristorante didattico si inserisce fisicamente in un ambiente già esistente o se la costruzione è ex-novo. Alcuni punti per realizzare il vostro progetto sono: 1. Valutate se tutta l impiantistica e tutte le attrezzature siano confacenti ai bisogni della vostra attività. 2. Se acquistate grandi attrezzature, cercate anche di risparmiare nell investimento. Affidatevi, se possibile, a qualche ditta produttrice che vi possa sponsorizzare, oppure comprate qualcosa di usato mantenuto in buone condizioni d uso e di sicurezza. 3. Potete inserire nella sala ristorante un piccolo bancone bar in modo da congiungere i due reparti e arredarli con buon gusto estetico e funzionalità. Anche in questa fase dovrete ricorrere alla gara di appalto per le forniture. [14]

15 [modulo 4] L IgIEnE E La sicurezza nell attività ristorativa [Modulo 4] L IGIENE E LA SICUREZZA NELL ATTIVITÀ RISTORATIVA Verifiche oggettive Indica con una crocetta la risposta corretta 1. Il gruppo HACCP deve formare gli operatori su: a) i principi della legge 626 b) il corretto comportamento da tenere nei confronti dei clienti c) il D.Lgs. 155/97 2. La DIM è la: a) concentrazione di microrganismi patogeni che supera la resistenza naturale dell uomo b) contaminazione dell alimento durante la manipolazione c) contaminazione tra alimenti 3. Individua l intervallo di temperatura di massimo sviluppo microbico: a) 10 C 35 C b) 10 C 60 C c) 30 C 60 C 4. La contaminazione crociata sporco-pulito è: a) contaminazione tra alimenti sporchi-crudi con quelli pronti alla manipolazione e/o vendita b) contaminazione batterica tra gli operatori c) contaminazione batterica tra l attrezzatura sporca e l alimento pulito 5. Il vapore umido risulta molto più efficace per: a) disinfestazione b) disinfezione c) detersione 6. Il copricapo per gli addetti alla preparazione degli alimenti deve: a) contenere tutta la capigliatura b) contenere la capigliatura frontale e i capelli lunghi raccolti c) essere elemento integrante della divisa per distinguere un cuoco [15]

16 [modulo 4] L IgIEnE E La sicurezza nell attività ristorativa 7. Il primo punto fondamentale dell HACCP è: a) analizzare tutti i passaggi ed i rischi a cui gli alimenti sono sottoposti b) predisporre una documentazione relativa alle procedure di monitoraggio c) stabilire un sistema di monitoraggio che consenta di informatizzare tutti i CCP 8. L attuazione del sistema HACCP è monitorata e verificata attraverso: a) la stesura del piano di autocontrollo b) il diagramma di flusso c) l applicazione dell allegato al D.L. 155/97 9. L UNI è: a) l ente italiano che recepisce le norme di certificazione ISO internazionali b) l unione delle società di accreditamento c) l ente nazionale di standardizzazione 10. Il piano antincendio prevede: a) la fase di prevenzione e la fase protettiva con misure attive e passive b) solo la stesura del piano di evacuazione c) l impianto luci di emergenza vicino agli estintori 11. Una delle certificazioni di prodotto è: a) ISO b) DOP c) ISO Il servizio di prevenzione in azienda elabora: a) il piano di sicurezza ed evacuazione b) il decreto legislativo c) il piano di autocontrollo 13. L obiettivo del nuovo decreto legislativo n.81/08 è: a) accrescere la sorveglianza sulla sicurezza del lavoratore b) accrescere le punizioni su chi non si adegua al programma di sicurezza c) accrescere una nuova cultura della sicurezza [16]

17 [modulo 4] L IgIEnE E La sicurezza nell attività ristorativa 14. La prevenzione dei rischi in materia igienico-sanitaria è di tipo: a) dinamico b) statico c) statico e dinamico 15. Il libretto di idoneità sanitaria: a) non è più obbligatorio per tutta Italia, ma è necessario l attestato di formazione b) è obbligatorio per le aziende che superano i 25 addetti c) è obbligatorio in tutte le regioni d Italia e per tutti coloro che manipolano alimenti Proposte di lavoro e applicazioni didattiche > Seguendo l albero delle decisioni: > individua quali sono i punti critici di controllo per la preparazione della crema inglese con servizio differito di circa quattro ore; > prepara un diagramma di flusso per la preparazione del ragù alla bolognese; > in laboratorio: - ad ogni alunno verrà affidato il compito di verificare per settori l applicazione del piano HACCP all interno del laboratorio; - ogni alunno predisporrà il piano di evacuazione antincendio del laboratorio in cui opera; > prepara uno stampato che ti permetta di verificare nella tua città o quartiere quali sono le aziende ristorative, tra quelle commerciali e quelle collettive, che si sono dotate di un piano di autocontrollo approfondito e quanti sono in percentuale gli operatori che hanno seguito dei corsi di formazione in merito alla legge 155/97. [17]

18 [modulo 4] L IgIEnE E La sicurezza nell attività ristorativa Il ristorante didattico L operatività del modulo 4 riguarda due fasi fondamentali che sono legate alle persone che operano all interno di un esercizio ristorativo ed a quelle che usufruiscono di un servizio ristorativo: la sicurezza e l igiene. Da questi elementi non si può prescindere, soprattutto quando è la norma legislativa che lo impone. L aiuto in questa progettazione di persone competenti in materia vi sarà sicuramente utile, se non indispensabile. Il vostro ristorante deve necessariamente adeguarsi; vediamo come. 1. Attenetevi alle norme igieniche generali che riguardano gli alimenti. 2. Assicuratevi che tutti gli operatori siano muniti di libretto di idoneità sanitaria o conoscano ed abbiano firmato il decalogo stampato di formazione alimentare. 3. Verificate che il magazzino e tutti i locali interessati alle fasi di lavorazione degli alimenti si attengano alle norme igienico-sanitarie prescritte. 4. Attenetevi alle regole di sanificazione degli ambienti. A tal proposito, create un piano di sanificazione che vi permetta di controllare rapidamente lo stato delle pulizie. 5. Create il gruppo HACCP. 6. Dotatevi di un piano di autocontrollo semplice, ma efficace all interno del quale inserirete anche tutte le schede di autocontrollo che avrete predisposto in base alla tipologia di ristorazione che intendete effettuare; inserite anche la ceck-list del punto Assicuratevi che gli impianti e le attrezzature siano tutti provvisti di sistemi di sicurezza in ottemperanza alla legge 626/94; così potrete lavorare con più tranquillità. 8. Predisponete un piano antincendio e dotatevi di attrezzature che permettano sia la prevenzione che la protezione dagli incendi. Rimane da preparare il piano di evacuazione. [18]

19 [modulo 5] IL settore Food [Modulo 5] IL SETTORE FOOD Verifiche oggettive Indica con una crocetta la risposta corretta 1. La succulenza diretta è: a) provocata dalla salivazione b) provocata da succhi e liquidi rilasciati dal cibo c) provocata da sostanze acide e/o amare 2. L analisi sensoriale degli alimenti si distingue in: a) analisi descrittiva ed analisi edonistica b) analisi edonistica e analisi logica c) analisi descrittiva e analisi gustativa 3. Vengono definiti di I a gamma i prodotti: a) semilavorati, stabilizzati b) deperibili freschi o grezzi c) conservati per refrigerazione 4. Il reparto che si occupa dell approvvigionamento e: a) l economato b) la cucina c) l ufficio del food & beverage 5. La tracciabilità di un prodotto è: a) l etichetta posta sul prodotto b) un etichettatura che consente di conoscere tutti i passaggi della filiera produttiva c) un marchio che viene dato al prodotto per tracciare la sua qualità 6. Con il termine FIFO intendiamo: a) Federazione Italiana Food Organizzation b) una modalità di valutazione delle scorte c) una modalità per la rilevazione del movimento delle merci (food in, food out) [19]

20 [modulo 5] IL settore Food 7. Un alimento è di buona adoperabilità quando possiede le seguenti caratteristiche: a) ottima qualità organolettica, nutrizionale ed igienica b) capacità di conservazione, facilità di lavorazione ed efficacia commerciale c) caratteristiche organolettiche in grado di soddisfare il consumatore 8. La specifica di acquisto è: a) un buono d acquisto b) un documento recante una descrizione dettagliata di un prodotto da acquistare c) una scheda di prelievo per il magazzino 9. Sapendo che un ristorante consuma giornalmente 6 kg di cipolle, che il tempo di approvvigionamento è di 3 giorni e che la scorta di sicurezza è stata fissata in 9 kg, il punto d ordine è: a) 9 kg di cipolle b) 27 kg di cipolle c) 18 kg di cipolle 10. Cosa s intende per lotto economico d acquisto? a) la quantità ideale di merce da acquistare per rendere minimo il totale dei costi b) la quantità che minimizza la gestione delle scorte c) la quantità di merce da acquistare per calcolare le dimensioni del magazzino 11. La conservazione di un alimento sotto sale è: a) una conservazione con sostanze chimiche naturali b) una conservazione tramite eliminazione d acqua c) la conservazione successiva a quella dell essiccamento 12. Nei prodotti, la sigla STG significa: a) safety tecnology genetic b) superiorità tecnica gestionale c) specialità tradizionale garantita 13. La tipologia di fornitore ideale è: a) normale b) integrato c) partner [20]

21 [modulo 5] IL settore Food 14. Il sistema di approvvigionamento dei materiali a stock è valido: a) per la ristorazione tradizionale b) per la ristorazione collettiva c) per il ristorante top 15. La scorta di sicurezza serve: a) per trarre vantaggio da una variazione dei prezzi b) per far fronte ad inattese variazioni della domanda c) per il regolare svolgimento dell attività Proposte di lavoro e applicazioni didattiche > Individua, con l aiuto di alcuni testi e di internet: - i prodotti tipici e di qualità della tua regione; - acquistane alcuni ed analizza il loro rapporto qualità/prezzo e le caratteristiche organolettiche. > In laboratorio: - sperimenta l utilizzo di prodotti di III a gamma pronti e confronta tempi di lavorazione, qualità e risultati finali rispetto alla lavorazione di prodotti di I a gamma o row food. Es: preparazione di fettuccine ai funghi zuppa di pesce merluzzo alla livornese tiramisù meringata; - utilizza la schede di analisi organolettica dei prodotti ed effettua delle comparazioni tra diversi tipi o marche dello stesso alimento. > Indagine: - crea una specifica d acquisto o standard d acquisto (scheda) e ricerca i possibili canali di approvvigionamento relativi alla tua zona (raggio di 100 km); - valuta le condizioni di fornitura e riassumendo i dati su un tabulato, commenta il lavoro con il docente ed i tuoi compagni, cercando la scelta migliore. [21]

22 [modulo 5] IL settore Food Il ristorante didattico L approvvigionamento, come avete studiato, entra nel vivo delle operatività ristorative. Buona cosa per il vostro progetto, sarà nominare uno o più referenti dell economato che collaborino con il responsabile degli acquisti della vostra scuola. Per poter realizzare il ristorante didattico, nel modulo 4 non solo dovrete aver acquisito nozioni ed informazioni, ma dovrete aver tradotto queste ultime in competenze specifiche. Le succitate proposte di lavoro risulteranno molto utili alla oculata e vantaggiosa gestione del vostro ristorante virtuale. Ora dovrete: > effettuare delle prove di analisi organolettica che vi permettano di affinare la sensorialità e, quindi, di sviluppare le competenze nella scelta degli alimenti poterli sapientemente abbinare; > schedare tutti i prodotti che vi servono per la realizzazione dei piatti inseriti in menu; creare, con l ausilio informatico, tutte le specifiche di acquisto relative ad ogni singolo prodotto; pianificare gli acquisti. Questa operazione non risulterà semplice in quanto siamo in presenza di una nuova struttura ristorativa e prevedere il fabbisogno con sicurezza, necessiterà di un consistente impiego di tempo per selezionare il fornitore migliore per ogni tipologia di prodotto. Ricordate che all interno di una struttura pubblica deve essere effettuata una gara d appalto per le forniture. A questo proposito, approfondite l argomento selezione dei fornitori nella ristorazione scolastica pubblica ; poi individuate l ambiente fisico dove stoccare le merci e controllate che il vostro magazzino possieda tutte le caratteristiche richieste dalle normative. Poi acquistate o create tutta la modulistica per la movimentazione interna delle merci (libro magazzino, buoni prelievo ecc.) e gestite le scorte con il sistema che ritenete più idoneo alla vostra realtà, tenendo sempre sotto controllo il livello delle scorte con il relativo punto d ordine. Dopo un breve periodo di rodaggio, i vostri compagni referenti dell economato saranno in grado di calcolare il P O di ogni prodotto. [22]

23 [modulo 6] IL MEnu [Modulo 6] IL MENU Verifiche oggettive Indica con una crocetta la risposta corretta 1. La lista delle vivande o carta è: a) l elenco dei piatti proposto in un fast food b) l elenco dei piatti raggruppati per portate con l indicazione dei relativi prezzi c) l elenco dei piatti che verranno offerti in un banchetto 2. La zona del foglio del menu su cui si posa per primo lo sguardo è: a) dal centro in alto a sinistra b) in basso a sinistra c) dal centro in basso a destra 3. La seconda portata di un menu è costituita da: a) minestre brodose, minestre asciutte, primi gratinati b) pesci e piatti di mezzo c) antipasti freddi ed antipasti caldi 4. I piatti che costituiscono un menu devono differenziarsi: a) per tecniche di cottura, per ingredienti, per modo di preparazione b) solo in caso di menu alla grande carte c) per tecniche di cottura, ma solo in certe circostanze 5. Un menu di mezzogiorno per un cliente d affari è costituito: a) da piatti espressi di lunga cottura b) da piatti pronti e dal servizio rapido c) da piatti particolarmente strutturati 6. I parametri per pianificare tecnicamente un menu sono: a) tipologia di clientela, di ristorazione, di pasto b) tipologia gastronomica, tipologia grafica c) la stagionalità degli alimenti, la preparazione dei piatti [23]

MODULO TECNICO PROFESSIONALE COMPARTO: RISTORAZIONE- PUBBLICI SERVIZI PRODUZIONE E VENDITA ALIMENTI

MODULO TECNICO PROFESSIONALE COMPARTO: RISTORAZIONE- PUBBLICI SERVIZI PRODUZIONE E VENDITA ALIMENTI ORE: 60 MODULO TECNICO PROFESSIONALE COMPARTO: RISTORAZIONE- PUBBLICI SERVIZI PRODUZIONE E VENDITA ALIMENTI AREA PROFESSIONALE: DISTRIBUZIONE PASTI Modulo formativo/u.f. 1: ORIENTAMENTO 1. Esplorare il

Dettagli

Programmazione della classe 5^ ipssar Materia:cucina Docente:De Nicola Antonio

Programmazione della classe 5^ ipssar Materia:cucina Docente:De Nicola Antonio Programmazione della classe 5^ ipssar Materia:cucina Docente:De Nicola Antonio 1)i prodotti alimentari L approviggionamento a) la qualità dei prodotti alimentari la qualità certificata b) i nuovi prodotti

Dettagli

PROFILO FORMATIVO Profilo professionale e percorso formativo

PROFILO FORMATIVO Profilo professionale e percorso formativo Agenzia del Lavoro Provincia Autonoma di Trento PROFILO FORMATIVO Profilo professionale e percorso formativo DENOMINAZIONE FIGURA PROFESSIONALE - CUOCO/A - DESCRIZIONE PROFILO PROFESSIONALE Il cuoco è

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Articolazione enogastronomia Secondo biennio 5 anno Terzo anno Quarto Quinto anno

Articolazione enogastronomia Secondo biennio 5 anno Terzo anno Quarto Quinto anno AL PARLAMENTO ITALIANO CAMERA DEI DEPUTATI - SENATORI AL MINISTRO DELL ISTRUZIONE Oggetto: Petizione - Riforma professionali IPSSAR secondo biennio e quinto scolastico proposta di modifica e integrazione.

Dettagli

MODULO TECNICO PROFESSIONALE COMPARTO: RISTORAZIONE- PUBBLICI SERVIZI PRODUZIONE E VENDITA ALIMENTI

MODULO TECNICO PROFESSIONALE COMPARTO: RISTORAZIONE- PUBBLICI SERVIZI PRODUZIONE E VENDITA ALIMENTI MODULO TECNICO PROFESSIONALE ORE: 60 COMPARTO: RISTORAZIONE- PUBBLICI SERVIZI PRODUZIONE E VENDITA ALIMENTI AREA PROFESSIONALE: PRODUZIONE PASTI Modulo formativo/u.f. 1: ORIENTAMENTO 2 ore 1. Esplorare

Dettagli

Allegato N 2. Contenuti minimi ed obiettivi minimi classi prime IPSEOA

Allegato N 2. Contenuti minimi ed obiettivi minimi classi prime IPSEOA Allegato N 2 Contenuti minimi ed obiettivi minimi classi prime IPSEOA Conoscenze da raggiungere 1. Elementi di deontologia professionale 2. Igiene personale, dei prodotti, dei processi di lavoro e pulizia

Dettagli

DIPARTIMENTO TECNICO-PROFESSIONALE INDIRIZZO SERVIZI PER L'ENOGASTRONOMIA SETTORE CUCINA. Programmazione disciplinare condivisa quinto anno

DIPARTIMENTO TECNICO-PROFESSIONALE INDIRIZZO SERVIZI PER L'ENOGASTRONOMIA SETTORE CUCINA. Programmazione disciplinare condivisa quinto anno Istituto Professionale di Stato per i Servizi per l Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera Aurelio Saffi Firenze DIPARTIMENTO TECNICO-PROFESSIONALE INDIRIZZO SERVIZI PER L'ENOGASTRONOMIA SETTORE CUCINA

Dettagli

Programmazione Iniziale Annuale

Programmazione Iniziale Annuale PROFESSIONALE STATALE PER I SERVIZI ALBERGHIERI E DELLA RISTORAZIONE PIETRO D ABISTITUTOANO SERVIZI PER L ENOGASTRONOMIA E L OSPITALITÀ ALBERGHIERA Via Monteortone, 9-35031 Abano Terme - Tel. 049.8630000

Dettagli

Master per Food & BEVERAGE MANAGER. Online

Master per Food & BEVERAGE MANAGER. Online Online Istituti Professionali ti aiuta a trovare il percorso giusto per te con la formazione online. Ovunque tu sia. Master per Food & BEVERAGE MANAGER Master per FOOD & BEVERAGE MANAGER Una figura chiave

Dettagli

DIPARTIMENTO TECNICO-PROFESSIONALE INDIRIZZO SERVIZI PER L'ENOGASTRONOMIA SETTORE CUCINA. Programmazione disciplinare condivisa secondo biennio

DIPARTIMENTO TECNICO-PROFESSIONALE INDIRIZZO SERVIZI PER L'ENOGASTRONOMIA SETTORE CUCINA. Programmazione disciplinare condivisa secondo biennio Istituto Professionale di Stato per i Servizi per l Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera Aurelio Saffi Firenze DIPARTIMENTO TECNICO-PROFESSIONALE INDIRIZZO SERVIZI PER L'ENOGASTRONOMIA SETTORE CUCINA

Dettagli

ALBERGHIERO COME PIANIFICARE LA VERIFICA E LA VALUTAZIONE

ALBERGHIERO COME PIANIFICARE LA VERIFICA E LA VALUTAZIONE ALBERGHIERO COME PIANIFICARE LA VERIFICA E LA VALUTAZIONE 1-Partire dal quadri di Risultati di apprendimento in uscita indicati per la propria disciplina 2-Individuare quale/quali risultati possono essere

Dettagli

TEST FINALE MANAGEMENT DELLA RISTORAZIONE

TEST FINALE MANAGEMENT DELLA RISTORAZIONE TEST FINALE MANAGEMENT DELLA RISTORAZIONE 1) Il termine francese restaurant deriva da: a) Ristorante b) Dare ristoro c) Ristoratore RISPOSTA ESATTA : B 2) Nel XIX secolo i ristoranti erano aperti a: a)

Dettagli

MODULO TECNICO PROFESSIONALE COMPARTO: RISTORAZIONE- PUBBLICI SERVIZI PRODUZIONE E VENDITA ALIMENTI

MODULO TECNICO PROFESSIONALE COMPARTO: RISTORAZIONE- PUBBLICI SERVIZI PRODUZIONE E VENDITA ALIMENTI ORE: 60 MODULO TECNICO PROFESSIONALE COMPARTO: RISTORAZIONE- PUBBLICI SERVIZI PRODUZIONE E VENDITA ALIMENTI AREA PROFESSIONALE: SERVIZIO AL BAR Modulo formativo/u.f. 1: ORIENTAMENTO 1. Esplorare il livello

Dettagli

L Azienda. quality In Mensa garantisce i suoi pasti

L Azienda. quality In Mensa garantisce i suoi pasti L Azienda In Mensa é un azienda specializzata a 360 nel campo della ristorazione collettiva, che si avvale di eccellenti collaboratori. L azienda garanti- sce elevata professionalità, massima sicurezza

Dettagli

Tecnico di cucina. Standard della Figura nazionale

Tecnico di cucina. Standard della Figura nazionale Tecnico di cucina Standard della Figura nazionale Denominazione della figura TECNICO DI CUCINA Referenziazioni della figura Professioni NUP/ISTAT correlate Attività economiche di riferimento: ATECO 2007/ISTAT

Dettagli

Anno scolastico 2012/2013. MATERIA : Laboratorio di organizzazione e gestione dei servizi ristorativi

Anno scolastico 2012/2013. MATERIA : Laboratorio di organizzazione e gestione dei servizi ristorativi ISTITUTO STATALE D'ISTRUZIONE SUPERIORE IPSSAR S.MARTA E AGGREGATO IPSSCT G.BRANCA PESARO Strada delle Marche, 1 61100 Pesaro Tel. 0721/37221 Fax 0721/31924 C.F. n.80005210416 http://www.alberghieropesaro.it

Dettagli

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa Alternanza scuola lavoro: che cosa significa È una modalità didattica realizzata in collaborazione fra scuole e imprese per offrire ai giovani competenze spendibili nel mercato del lavoro e favorire l

Dettagli

ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI ALBERGHIERI E DELLA RISTORAZIONE LEPORANO MARUGGIO - FRAGAGNANO

ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI ALBERGHIERI E DELLA RISTORAZIONE LEPORANO MARUGGIO - FRAGAGNANO ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI ALBERGHIERI E DELLA RISTORAZIONE LEPORANO MARUGGIO - FRAGAGNANO PROGRAMMAZIONE PER LE CLASSI DEL QUINTO ANNO DI LABORATORIO DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI

Dettagli

GESTIONE DELLA FORMAZIONE E

GESTIONE DELLA FORMAZIONE E 08/02/2011 Pag. 1 di 7 GESTIONE DELLA FORMAZIONE E DELL ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE 1. SCOPO... 2 2. APPLICABILITÀ... 2 3. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO... 2 3.1. Norme... 2 3.2. Moduli / Istruzioni... 2 4.

Dettagli

Denominazione Corso:

Denominazione Corso: CODICE: 254 Addetto all approvvigionamento della cucina, conservazione delle materie prime e realizzazione di preparazioni di base Opera nelle diverse aziende della ristorazione commerciale e collettiva.

Dettagli

FAC SIMILE DI PROPOSTA CHECK LIST

FAC SIMILE DI PROPOSTA CHECK LIST ALLEGATO N. 1.6 al Capitolato Speciale d oneri Azienda pubblica di Servizi alla Persona Cordenonese Arcobaleno FAC SIMILE DI PROPOSTA CHECK LIST VERIFICA EFFETTUATA IL GIORNO / / DALLE ORE ALLE ORE TUTTI

Dettagli

L UOMO È CIÒ CHE MANGIA

L UOMO È CIÒ CHE MANGIA L UOMO È CIÒ CHE MANGIA Motivazione Oggi l alimentazione ha assunto un ruolo importante nella determinazione della qualità della vita: essa, pertanto, si configura quale strumento indispensabile per l

Dettagli

Il catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti

Il catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti Si rivolge a: Forza vendita diretta Agenti Responsabili vendite Il catalogo MARKET Responsabili commerciali Imprenditori con responsabilità diretta sulle vendite 34 di imprese private e organizzazioni

Dettagli

ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI ALBERGHIERI E DELLA RISTORAZIONE LEPORANO MARUGGIO - FRAGAGNANO

ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI ALBERGHIERI E DELLA RISTORAZIONE LEPORANO MARUGGIO - FRAGAGNANO ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI ALBERGHIERI E DELLA RISTORAZIONE LEPORANO MARUGGIO - FRAGAGNANO PROGRAMMAZIONE PER LE CLASSI DEL QUARTO ANNO DI LABORATORIO DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI

Dettagli

PROGRAMMAZIONE ANNUALE Laboratorio enogastronomia settore sala e vendita c/510 ANNO SCOLASTICO 2014 /2015

PROGRAMMAZIONE ANNUALE Laboratorio enogastronomia settore sala e vendita c/510 ANNO SCOLASTICO 2014 /2015 PROGRAMMAZIONE ANNUALE Laboratorio enogastronomia settore sala e vendita c/510 ANNO SCOLASTICO 2014 /2015 CLASSE: QUARTA PROFESSIONALE ARTICOLAZIONE ENOGASTRONOMIA DOCENTI: Barbuto Gaetano; Esposito Giuseppe;

Dettagli

Gentile Dirigente Scolastico,

Gentile Dirigente Scolastico, Gentile Dirigente Scolastico, grazie per aver aderito al progetto Valutazione e Miglioramento, un progetto dell INVALSI finanziato con il contributo dei fondi europei PON. Come sa, l obiettivo del progetto

Dettagli

Totale delle ore di attività 198

Totale delle ore di attività 198 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE Via Domizia Lucilla Programmazione annuale A.S. 201/15 Mod. 7.1.A rev.

Dettagli

Le nuove check list di controllo del piano di sicurezza alimentare 2006 Alcune esemplificazioni delle nuove procedure di controllo.

Le nuove check list di controllo del piano di sicurezza alimentare 2006 Alcune esemplificazioni delle nuove procedure di controllo. L Unione Albergatori incontra l azienda sanitaria Migliora la sicurezza alimentare nelle aziende Nel mese di marzo 2006 l Unione Albergatori ha partecipato ad un importante incontro con il dott Carraro

Dettagli

Comune di Figline Valdarno (Provincia di Firenze) REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA

Comune di Figline Valdarno (Provincia di Firenze) REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA Comune di Figline Valdarno (Provincia di Firenze) REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 46 del 13.4.2010 ART. 1 FINALITA 1. Il servizio

Dettagli

BIENNIO POST-QUALIFICA (classe quarta e quinta) DIPLOMA DI MATURITA PROFESSIONALE TECNICO DEI SERVIZI RISTORATIVI

BIENNIO POST-QUALIFICA (classe quarta e quinta) DIPLOMA DI MATURITA PROFESSIONALE TECNICO DEI SERVIZI RISTORATIVI BIENNIO POST-QUALIFICA (classe quarta e quinta) Il nuovo corso post-qualifica è finalizzato alla specializzazione nel settore e si integra con il sistema di formazione professionale regionale. La terza

Dettagli

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A. INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE

Dettagli

per le persone in formazione del ramo di formazione e d esame <inserire il ramo>

per le persone in formazione del ramo di formazione e d esame <inserire il ramo> Commissione svizzera d esame per la formazione commerciale di base Esame finale di tirocinio per impiegati di commercio 2013 Serie 2013/01 - profilo B per le persone in formazione del ramo di formazione

Dettagli

C 500 - Cucina Laboratorio dei servizi enogastronomici: settore cucina

C 500 - Cucina Laboratorio dei servizi enogastronomici: settore cucina ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE A. MOTTI PROGRAMMAZIONE ANNUALE ANNO SCOLASTICO 2013/2014 C 500 - Cucina Laboratorio dei servizi enogastronomici: settore cucina DOCENTE: Maria Fatigati Quadro riassuntivo

Dettagli

Guida all esame di Stato

Guida all esame di Stato Sommario 1. Come si svolge l esame di Stato 1.1 Ammissione e credito scolastico 1.2 La terza prova 1.3 Il colloquio 1.4 Il voto finale 2. Come preparare l esame di Stato Guida all esame di Stato 1. Come

Dettagli

leaders in engineering excellence

leaders in engineering excellence leaders in engineering excellence engineering excellence Il mondo di oggi, in rapida trasformazione, impone alle imprese di dotarsi di impianti e macchinari più affidabili e sicuri, e di più lunga durata.

Dettagli

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità)

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità) UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT REGOLAMENTO DEL TIROCINIO FORMATIVO E DI ORIENTAMENTO (approvato nel Consiglio di Dipartimento del 19 febbraio 2014) Articolo 1 (Definizione

Dettagli

CONOSCENZE DISCIPLINA (Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva) CONOSCENZE (V ANNO) ABILITA /CAPACITA (V ANNO) COMPETENZE

CONOSCENZE DISCIPLINA (Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva) CONOSCENZE (V ANNO) ABILITA /CAPACITA (V ANNO) COMPETENZE Articolazione: Accoglienza Turistica - V ANNO Discipline: Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva, Storia Riferimenti:. LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO. 2. ATTI CONVEGNO

Dettagli

MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO Liceo Statale James Joyce

MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO Liceo Statale James Joyce Premessa (SCAMBI EDUCATIVI INDIVIDUALI) ESPERIENZE EDUCATIVE ALL ESTERO Le norme che regolano le Esperienze educative all Estero (gli scambi scolastici) sono poche e, in ogni caso, la premessa da tener

Dettagli

AREA PROFESSIONALIZZANTE RELAZIONE FINALE

AREA PROFESSIONALIZZANTE RELAZIONE FINALE AREA PROFESSIONALIZZANTE RELAZIONE FINALE 11 maggio 2015 Il progetto dell area professionalizzante della classe 5^ serale di alternanza scuola/lavoro si è sviluppato con stage gestiti in modo personalizzato

Dettagli

INDIRIZZI DI STUDIO I.P.S.E.O.O.A.

INDIRIZZI DI STUDIO I.P.S.E.O.O.A. LA NOSTRA OFFERTA FORMATIVA INDIRIZZI DI STUDIO I.P.S.E.O.O.A. Al fine di facilitare la scelta dell indirizzo di studi e le eventuali opzioni, il nostro Istituto ha predisposto il seguente prospetto che,

Dettagli

Gentile Dirigente Scolastico,

Gentile Dirigente Scolastico, Gentile Dirigente Scolastico, grazie per aver aderito al progetto VALES, un progetto del Ministero della Pubblica Istruzione in collaborazione con l INVALSI. Come sa, l obiettivo del progetto VALES è quello

Dettagli

Anno scolastico 2012/2013. MATERIA : Laboratorio di organizzazione e gestione dei servizi ristorativi

Anno scolastico 2012/2013. MATERIA : Laboratorio di organizzazione e gestione dei servizi ristorativi ISTITUTO STATALE D'ISTRUZIONE SUPERIORE IPSSAR S.MARTA E AGGREGATO IPSSCT G.BRANCA PESARO Strada delle Marche, 1 61100 Pesaro Tel. 0721/37221 Fax 0721/31924 C.F. n.80005210416 http://www.alberghieropesaro.it

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE

SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE Q.TEAM SRL Società di Gruppo Medilabor HSE Via Curioni, 14 21013 Gallarate (VA) Telefono 0331.781670 Fax 0331.708614 www.gruppomedilabor.com Azienda con Sistema Qualità,

Dettagli

03. Il Modello Gestionale per Processi

03. Il Modello Gestionale per Processi 03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma

Dettagli

Prof: Valerio Vittori

Prof: Valerio Vittori Istituto Professionale Di Stato Per I Servizi Alberghieri E Della Ristorazione Giacomo Matteotti Via Garibaldi 194, 56124 Pisa Piano di lavoro Anno scolastico 2014/2015 Enogastronomia Settore cucina Classe

Dettagli

Scegli il tuo percorso

Scegli il tuo percorso Vuoi vederci chiaro nel mondo della stampa? Hai il file grafico pronto? Hai l idea e la devi realizzare? Consegna il file Scegli il prodotto da stampare e fatti fare delle proposte grafiche dal nostro

Dettagli

Istituto Professionale per l Agricoltura e l Ambiente Viale I Maggio, 49 - Canosa di Puglia (BA) Tel. Segr. 0883 661097 - Fax 0883/660427 e-mail:

Istituto Professionale per l Agricoltura e l Ambiente Viale I Maggio, 49 - Canosa di Puglia (BA) Tel. Segr. 0883 661097 - Fax 0883/660427 e-mail: Istituto Professionale per l Agricoltura e l Ambiente Viale I Maggio, 49 - Canosa di Puglia (BA) Tel. Segr. 0883 661097 - Fax 0883/660427 e-mail: ipaacanosa@tiscali.it - sito internet: www.iisseinaudi.it

Dettagli

La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile. Dr. Giacomo Gelmi

La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile. Dr. Giacomo Gelmi La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile Dr. Giacomo Gelmi Che cosa è una macchina utensile? E uno spazio fisico in cui si collocano, sostenuti da adeguate strutture ed in posizioni

Dettagli

Alla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi.

Alla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi. PROGETTO SeT Il ciclo dell informazione Alla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi. Scuola media Istituto comprensivo di Fagagna (Udine) Insegnanti referenti: Guerra Annalja, Gianquinto

Dettagli

Alla tua salute: scegli con gusto, gusta in salute. Aspetti metodologici del Programma

Alla tua salute: scegli con gusto, gusta in salute. Aspetti metodologici del Programma Alla tua salute: scegli con gusto, gusta in salute Aspetti metodologici del Programma Reggio Emilia. Luoghi di prevenzione, 25/9/2012 Sandra Bosi Responsabile Servizi di Promozione della Salute e Formazione

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA

REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA 1 REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA ART. 1 OGGETTO E FINALITA DEL SERVIZIO Il servizio di refezione scolastica è realizzato dal Comune nell ambito delle proprie competenze. Il servizio

Dettagli

Evidenziare le modalità con le quali l azienda agrituristica produce valore per i clienti attraverso la gestione dei propri processi.

Evidenziare le modalità con le quali l azienda agrituristica produce valore per i clienti attraverso la gestione dei propri processi. 5. Processi Evidenziare le modalità con le quali l azienda agrituristica produce valore per i clienti attraverso la gestione dei propri processi. Il criterio vuole approfondire come l azienda agrituristica

Dettagli

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo

Dettagli

Energia solare dai tetti

Energia solare dai tetti Energia solare dai tetti Nuove prospettive con Phoenix Solar Grandi tetti per grandi potenziali Dal nostro know-how il vostro successo Noi vediamo i tetti con occhi diversi. E voi? Ovunque vi siano costruzioni

Dettagli

SCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento

SCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento SCELTA DELL APPROCCIO A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento 1 SCELTA DELL APPROCCIO l approccio all autovalutazione diffusa può essere normale o semplificato, a seconda delle

Dettagli

SERVIZIO DIRITTO ALLO STUDIO

SERVIZIO DIRITTO ALLO STUDIO COMUNE DI RAVENNA ISTITUZIONE ISTRUZIONE E INFANZIA SERVIZIO DIRITTO ALLO STUDIO SISTEMA DI MONITORAGGIO PER IL CONTROLLO DELLA QUALITA DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA PRESSO NIDI D'INFANZIA, SCUOLE

Dettagli

SEMPLICI INDICAZIONI PER CAPIRE MEGLIO LA REALTÀ AZIENDALE

SEMPLICI INDICAZIONI PER CAPIRE MEGLIO LA REALTÀ AZIENDALE Nome........ Classe. SEMPLICI INDICAZIONI PER CAPIRE MEGLIO LA REALTÀ AZIENDALE Perché perché Ci sono tanti buoni motivi per impegnarsi nello stage? Individua 3 buoni motivi per cui ritieni che valga la

Dettagli

UNITÀ DI APPRENDIMENTO

UNITÀ DI APPRENDIMENTO DISCIPLINA TECNOLOGIA NUMERO UNITÀ D APPRENDIMENTO 01 DATI IDENTIFICATIVI TITOLO I METALLI ANNO SCOLASTICO 2015-2016 CLASSI SECONDE CLASSI / ALUNNI COINVOLTI DOCENTI COINVOLTI UNITÀ DI APPRENDIMENTO DOCENTI

Dettagli

Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT): Classificazione attività economiche (ATECO 2007/ISTAT):

Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT): Classificazione attività economiche (ATECO 2007/ISTAT): Denominazione della figura 15. OPERATORE DELLA RISTORAZIONE Indirizzi della figura 1. Preparazione pasti 2. Servizi di sala e di bar Referenziazioni della figura Nomenclatura delle Unità Professionali

Dettagli

Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile

Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile Obiettivi specifici Per il generale, si individuano

Dettagli

Ristorazione Aziendale CIR food. Più valore alla tua pausa pranzo.

Ristorazione Aziendale CIR food. Più valore alla tua pausa pranzo. Ristorazione Aziendale CIR food Più valore alla tua pausa pranzo. Ristorazione Aziendale CIR food, un offerta completa. Dalla scelta accurata degli alimenti alla professionalità del personale, dallo studio

Dettagli

Presentazione Formazione Professionale

Presentazione Formazione Professionale Presentazione Formazione Professionale Adecco Training Adecco Training è la società del gruppo Adecco che si occupa di pianificare, organizzare e realizzare progetti formativi che possono coinvolgere lavoratori

Dettagli

S C H E M A D I O F F E R T A T E C N I C A

S C H E M A D I O F F E R T A T E C N I C A S C H E M A D I O F F E R T A T E C N I C A ALLEGATO 2 AL BANDO DI GARA D APPALTO RELATIVA AD UN CONTRATTO ANNUALE PER IL SERVIZIO DI PULIZIA PRESSO LE SEDI DELL ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI BRERA CIG n.

Dettagli

IO MANGIO A SCUOLA: IGIENE E SICUREZZA DEL CIBO

IO MANGIO A SCUOLA: IGIENE E SICUREZZA DEL CIBO IO MANGIO A SCUOLA: IGIENE E SICUREZZA DEL CIBO L approccio del Laboratorio Chimico nella ristorazione scolastica Paolo Vittone Il Laboratorio Chimico Camera di Commercio Torino Il Laboratorio Chimico

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

Programmazione annuale. Anno scolastico 2014/2015. Classe V. Organizzazione e gestione dei servizi ristorativi

Programmazione annuale. Anno scolastico 2014/2015. Classe V. Organizzazione e gestione dei servizi ristorativi ISTITUTO D'ISTRUZI SUPERIORE TECNICO PROFESSIONALE Indirizzo Tecnico: Turistico Indirizzi Professionali: Agricoltura e Sviluppo Rurale Servizi Socio Sanitari Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera Manutenzione

Dettagli

IL PIANO DI MARKETING COMMERCIALE

IL PIANO DI MARKETING COMMERCIALE per aspera ad astra (superando le difficoltà si arriva alle stelle) IL PIANO DI MARKETING COMMERCIALE moduli operativi di formazione www.studiomaggiolo.it info@studiomaggiolo.it via Mons. D. Comboni, 3

Dettagli

Chi siamo. L agenzia Promobruce

Chi siamo. L agenzia Promobruce PERSONALBARSERVICE Chi siamo RIORSE EVENTI L agenzia Promobruce Nasce nel 2003, dalla sinergia di professionisti che, hanno sempre ricercato la massima soddisfazione dei propri clienti. Ha sempre proposto

Dettagli

Appendice III. Competenza e definizione della competenza

Appendice III. Competenza e definizione della competenza Appendice III. Competenza e definizione della competenza Competenze degli psicologi Lo scopo complessivo dell esercizio della professione di psicologo è di sviluppare e applicare i principi, le conoscenze,

Dettagli

Partenza Mercato Utente Idea Concetto Valutazione. Chi sono gli utenti target del tuo concetto di business?

Partenza Mercato Utente Idea Concetto Valutazione. Chi sono gli utenti target del tuo concetto di business? Utente Chi sono gli utenti target del tuo concetto di business? Specifica da 3 a 5 diversi gruppi di utenti per il tuo concetto e fai una dettagliata descrizione di una persona per ciascun gruppo. Fai

Dettagli

WWW.SARDEGNAIMPRESA.EU GUIDA DI APPROFONDIMENTO SALUTE E SICUREZZA COSA FARE PRIMA DI INIZIARE L ATTIVITÀ A CURA DEL BIC SARDEGNA SPA

WWW.SARDEGNAIMPRESA.EU GUIDA DI APPROFONDIMENTO SALUTE E SICUREZZA COSA FARE PRIMA DI INIZIARE L ATTIVITÀ A CURA DEL BIC SARDEGNA SPA WWW.SARDEGNAIMPRESA.EU GUIDA DI APPROFONDIMENTO SALUTE E SICUREZZA A CURA DEL BIC SARDEGNA SPA 1 SOMMARIO PREMESSA... 3 ORGANIZZA IL TUO LUOGO DI LAVORO... 3 SCOPRI A QUALE CLASSE DI RISCHIO APPARTIENE

Dettagli

Modulo di partecipazione

Modulo di partecipazione Modulo di partecipazione - Soggetto proponente Indicare se si tratta di un Comune o di una rete di Comuni (riferimento al punto 6.1) Soggetto proponente: Nome referente: Indirizzo mail: Contatto telefonico:

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

AD HOC Servizi alla Persona

AD HOC Servizi alla Persona Software per la gestione dell amministrazione AD HOC Servizi alla Persona GESTIONE PASTI RESIDENZIALE Le principali funzioni del modulo pasti si possono suddividere nei seguenti punti: gestire le prenotazioni

Dettagli

Area Disabilita. Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS

Area Disabilita. Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS Area Disabilita Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS OBIETTIVI Come recita l articolo 12 della legge 104/92, scopo generale dell

Dettagli

Più fatturato o più margine? Entrambi. Come fare i prezzi e pianificare la crescita del fatturato e del margine

Più fatturato o più margine? Entrambi. Come fare i prezzi e pianificare la crescita del fatturato e del margine Più fatturato o più margine? Entrambi. Come fare i prezzi e pianificare la crescita del fatturato e del margine Perché il margine e non solo il fatturato Viviamo grazie al margine! Se vogliamo puntare

Dettagli

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Le norme cosiddette organizzative definiscono le caratteristiche ed i requisiti che sono stati definiti come necessari e qualificanti per le organizzazioni al

Dettagli

SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema

SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema Il modulo Ventilazione Standard permette di effettuare la progettazione integrata (disegno e calcoli) in AutoCAD di reti di canali aria (mandata e ripresa). Il disegno

Dettagli

A.O. MELLINO MELLINI CHIARI (BS) GESTIONE DELLE RISORSE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 3. INFRASTRUTTURE...

A.O. MELLINO MELLINI CHIARI (BS) GESTIONE DELLE RISORSE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 3. INFRASTRUTTURE... Pagina 1 di 6 INDICE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 2.1. GENERALITÀ... 2 2.2. COMPETENZA, CONSAPEVOLEZZA E ADDESTRAMENTO... 2 3. INFRASTRUTTURE...3 4. AMBIENTE DI LAVORO...6

Dettagli

Simonetta Muccio. Università IULM Milano Dottoranda Istituto di Economia e Marketing

Simonetta Muccio. Università IULM Milano Dottoranda Istituto di Economia e Marketing Simonetta Muccio Università IULM Milano Dottoranda Istituto di Economia e Marketing Qualità e customer satisfaction, pur essendo strettamente legati, sono concetti diversi e possono essere definiti diversamente.

Dettagli

PROGRAMMAZIONE IN BASE ALLE LINEE GUIDA : ECONOMIA AZIENDALE PIANO DI LAVORO OBIETTIVI MINIMI PER LA CLASSE 4 M S.I.A.

PROGRAMMAZIONE IN BASE ALLE LINEE GUIDA : ECONOMIA AZIENDALE PIANO DI LAVORO OBIETTIVI MINIMI PER LA CLASSE 4 M S.I.A. PROGRAMMAZIONE IN BASE ALLE LINEE GUIDA : ECONOMIA AZIENDALE PIANO DI LAVORO OBIETTIVI MINIMI PER LA CLASSE 4 M S.I.A. Tomo 1 Modulo1 1. Le società di persone. Gestire il sistema delle rilevazioni con

Dettagli

ENERGY EFFICIENCY PERFORMANCE IL MIGLIORAMENTO DELL EFFICIENZA EFFICIENZA ENERGETICA NELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE DAVIDE VITALI ALESSANDRO LAZZARI

ENERGY EFFICIENCY PERFORMANCE IL MIGLIORAMENTO DELL EFFICIENZA EFFICIENZA ENERGETICA NELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE DAVIDE VITALI ALESSANDRO LAZZARI ENERGY EFFICIENCY PERFORMANCE IL MIGLIORAMENTO DELL EFFICIENZA EFFICIENZA ENERGETICA NELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE DAVIDE VITALI ALESSANDRO LAZZARI CHI E ASSOEGE? (..E CHI SONO GLI EGE) Associazione degli

Dettagli

SCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP004 0.1 DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO

SCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP004 0.1 DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO SCHEMA per la certificazione del controllo della produzione in fabbrica ai fini della marcatura CE dei profilati cavi di acciai non legati e a grano fine per impieghi strutturali di cui alle norme UNI

Dettagli

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007 Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,

Dettagli

Operatore della ristorazione. Standard della Figura nazionale

Operatore della ristorazione. Standard della Figura nazionale Operatore della ristorazione Standard della Figura nazionale 94 Denominazione della figura Indirizzi della figura Referenziazioni della figura Professioni NUP/ISTAT correlate Attività economiche di riferimento:

Dettagli

WWW.ACADEMY.MUMAC.IT

WWW.ACADEMY.MUMAC.IT MUMAC Il museo della macchina per caffè espresso, viene inaugurato nel 2012 in occasione del centenario dalla nascita del La Cimbali al fine di diffondere la conoscenza della storia e dell evoluzione delle

Dettagli

DIPARTIMENTO DI SALA BAR / ASSE: SCIENTIFICO - TECNOLOGICO PROGRAMMAZIONE MODULARE MONOENNIO (3 anno) 2009/2 010

DIPARTIMENTO DI SALA BAR / ASSE: SCIENTIFICO - TECNOLOGICO PROGRAMMAZIONE MODULARE MONOENNIO (3 anno) 2009/2 010 DIPARTIMENTO DI SALA BAR / ASSE: SCIENTIFICO - TECNOLOGICO PROGRAMMAZIONE MODULARE MONOENNIO (3 anno) 2009/2 010 Competenze L alunno dimostra di saper agire all interno dei reparti di Sala e Bar applicando

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA (Emanato con D.R. n. 1215 del 28 giugno 2007, pubblicato nel Bollettino Ufficiale n. 69) Sommario

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli

in collaborazione con PROGETTO

in collaborazione con PROGETTO in collaborazione con PROGETTO Edizione 2015-2016 Introduzione La Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo (di seguito abbreviata in Fondazione), persona giuridica privata senza fini di lucro con piena autonomia

Dettagli

Attività federale di marketing

Attività federale di marketing Attività federale di marketing Gestione e certificazione delle sponsorizzazioni Il Feedback Web Nel piano di sviluppo della propria attività di marketing, la FIS ha adottato il sistema Feedback Web realizzato

Dettagli

PASSAGGIO ALLA ISO 9000:2000 LA GESTIONE DELLE PICCOLE AZIENDE IN OTTICA VISION

PASSAGGIO ALLA ISO 9000:2000 LA GESTIONE DELLE PICCOLE AZIENDE IN OTTICA VISION PASSAGGIO ALLA ISO 9000:2000 LA GESTIONE DELLE PICCOLE AZIENDE IN OTTICA VISION PIETRO REMONTI 1 2 APPROCCIO BASATO SUI PROCESSI UN RISULTATO DESIDERATO È OTTENUTO IN MODO PIÙ EFFICACE SE RISORSE E ATTIVITÀ

Dettagli

Comune di Nuoro DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE. Settore AA.GG. e Personale. Ufficio Formazione

Comune di Nuoro DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE. Settore AA.GG. e Personale. Ufficio Formazione Comune di Nuoro Settore AA.GG. e Personale Ufficio Formazione DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE Ultimo aggiornamento settembre 2008 Art. 1 (Oggetto e finalità) 1. Le disposizioni contenute

Dettagli

Il partner per la gestione delle Risorse Umane

Il partner per la gestione delle Risorse Umane per Mission e Valori Openjobmetis vuole essere un vero e proprio partner per le aziende clienti nel trovare soluzioni di qualità per le problematiche di efficienza e dimensionamento flessibile del capitale

Dettagli

Catalogo essiccatori domestici

Catalogo essiccatori domestici Catalogo essiccatori domestici Una nuova tradizione Biosec è l esclusivo essiccatore Made in Italy che completa la cucina con preziose e sane delizie. Per conservare il buon gusto della tradizione in modo

Dettagli

FEDERAZIONE ITALIANA GOLF

FEDERAZIONE ITALIANA GOLF Manuale Azzurro allegato D FEDERAZIONE ITALIANA GOLF Modello per la creazione e gestione di un Club dei Giovani Il modello, tratto dall esperienza maturata nei Circoli che hanno svolto con successo l Attività

Dettagli

DEPLOY YOUR BUSINESS

DEPLOY YOUR BUSINESS DEPLOY YOUR BUSINESS COS É ARROCCO? E uno strumento online per lo sviluppo del Piano Economico-Finanziario del Business Plan. Arrocco è uno strumento online appositamente progettato per lo sviluppo di

Dettagli

LABORATORIO CHIMICO CAMERA DI COMMERCIO TORINO

LABORATORIO CHIMICO CAMERA DI COMMERCIO TORINO LABORATORIO CHIMICO CAMERA DI COMMERCIO TORINO L attività di audit del Laboratorio Chimico per la ristorazione scolastica LA MISSIONE Essere di ausilio alla Camera di Commercio di Torino ed alle altre

Dettagli

ISO 9001:2015 e ISO 14001:2015

ISO 9001:2015 e ISO 14001:2015 TÜV NORD CERT FAQ ISO 9001:2015 e ISO 14001:2015 Risposte alle principali domande sulle nuove revisioni degli standard ISO 9001 e ISO 14001 Da quando sarà possibile 1 certificarsi in accordo ai nuovi standard?

Dettagli