Autorità di bacino del fiume Po

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1 Autorità di bacino del fiume Po incontro delle Reti Locali interessate da processi di pianificazione strategica partecipata per la riqualificazione dei bacini fluviali Fare meglio con meno Francesco Puma 17 aprile 2007 Auditorium di Banca Monte Parma

2 Miglioramento dei servizi pubblici La crisi finanziaria del settore pubblico è diventata in questi ultimi anni ancora più severa. Di fronte a questa crisi i processi di cambiamento avviati dalle pubbliche amministrazioni mirano a ricercare una migliore qualità dei servizi pubblici e a migliorare l efficienza nella utilizzazione delle risorse.

3 Difficoltà di cambiamento Quasi sempre si tratta di trovare risposte a problemi molto complessi e a tensioni finanziarie fortissime. Il cambiamento appare difficile, complesso da governare e con risultati spesso contradditori, diversi da quelli programmati.

4 Interdipendenza La responsabilità dei risultati conseguiti è sempre più interdipendente a causa della tendenza all aumento delle interrelazioni tra amministrazioni pubbliche. Nel bacino padano la struttura organizzativa della difesa del suolo è particolarmente complessa e coinvolge numerosi enti che svolgono funzioni tra loro complementari ai fini della sicurezza territoriale.

5 Sistema della difesa del suolo : Soggetti pubblici Unione Europea Ministeri (Direzioni generali, Agenzie, ) Autorità di bacino Regioni (Servizi tecnici, Agenzie, ) Province Ato Comuni Comunità montane Consorzi di bonifica Università e Istituti di Ricerca

6 Funzioni Alta vigilanza Indirizzo e coordinamento Formazione della conoscenza Pianificazione Programmazione Controllo Progettazione Attuazione di interventi strutturali e azioni non strutturali Gestione, manutenzione e presidio del territorio

7 Settori di intervento Sicurezza idraulica e idrogeologica del territorio Protezione delle coste Contenimento della subsidenza Governo delle risorse idriche Sistemazione, conservazione e recupero del suolo Conservazione dei boschi Disciplina delle attività estrattive Conservazione dell ambiente, del paesaggio e della biodiversità Navigazione interna Educazione ambientale Monitoraggio Presidio del territorio

8 Efficienza ed efficacia a livello delle singole amministrazioni 1 Le diverse amministrazioni hanno avviato da tempo le azioni necessarie per recuperare in efficienza e migliorare l efficacia dell azione. Per esempio sviluppando un sistema integrato di pianificazione e controllo di efficacia delle politiche (c. strategico) e di efficienza della macchina amministrativa (c. direzionale) che permetta di orientare le azioni, monitorare i risultati e di conseguenza raggiungere gli obiettivi prefissati.

9 Efficienza ed efficacia a livello delle singole amministrazioni 2 Vengono individuati obiettivi, indicatori e target e iniziative rispetto a: collettività risorse economico finanziarie processi di erogazione dei servizi dell ente innovazione e apprendimento

10 Efficienza ed efficacia a livello delle singole amministrazioni 3 Fattori critici: conflitti interfunzionali mancanza di collegamento tra piano delle azioni strategiche e allocazione delle risorse finanziarie la forte enfasi sugli aspetti economico-finanziari la mancanza di un feed back sulle iniziative lanciate per realizzare gli obiettivi strategici la scarsa possibilità di avviare processi di apprendimento strategico (verifica relazioni causa effetto azioni-obiettivi e predisposizione interventi correttivi)

11 Efficienza ed efficacia a livello di sistema Come valutare l efficienza e l efficacia del sistema della difesa del suolo?

12 Conflitti interfunzionali La divisione del lavoro può migliorare l efficienza però in relazione ad attività complesse che richiedono condivisione di informazioni e cooperazione fra funzioni diverse porta in ambienti molto turbolenti spesso a conflitti interfunzionali con conseguenze che possono essere molto negative sui risultati.

13 Risoluzione dei conflitti Cooperazione fra istituzioni Innovazione amministrativa Condivisione best practices Scambio esperienze Integrazione dei sistemi informativi

14 Obiettivi e temi di approfondimento 1. Valorizzazione delle esperienze locali: Modelli organizzativi per l integrazione del livello locale con il livello globale al fine di migliorare l autostenibilità del sistema di sicurezza territoriale e di qualità ambientale 2. Verso un sistema solidale e integrato: Individuazione di modelli per l applicazione di strumenti perequativi per l integrazione del sistema 3. Valore e costo dei Servizi: Carta dei servizi e copertura dei costi del sistema. Tariffe e servizi. Bilancio del sistema. Interventi per migliorare l efficacia e l efficienza 4. Strumenti assicurativi e fondi di solidarietà: Calcolo e valutazione del rischio. Strumenti di finanziamento per interventi di prevenzione e ripristino (indennizzi).

15 Risultati preliminari Linea 1 1. Il sistema esiste nella complessità di conflitti e accordi 2. Il sistema vede la centralità dei soggetti Cosa serve per funzionare meglio 1. Integrazione 2. Partecipazione 3. Comunicazione 4. Condivisione delle decisioni

16 Possibili azioni nell immediato Costituzione di un tavolo tecnico per approfondire argomenti di interresse comune Sito web dedicato quale strumento per lo scambio di conoscenze, esperienze, buone pratiche e progetti Evento periodico a cadenza annuale per creare l occasione di informazione e condivisione

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