LE ACQUE POTABILI IN VISTA DELL IMMINENTE APPLICAZIONE DEL D. L.vo 31/01

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1 ATTUALITA E PROSPETTIVE FUTURE DELLA GESTIONE DELLA QUALITA DELLE ACQUE POTABILI LE ACQUE POTABILI IN VISTA DELL IMMINENTE APPLICAZIONE DEL D. L.vo 31/01 INQUADRAMENTO GENERALE DELLA Speranza Sensi Alberto Verardo Regione Liguria Servizio Igiene Pubblica e Veterinaria 1

2 Direttiva Consiglio Comunità Europea n.778 del sulla qualità delle acque destinate al consumo umano obiettivo: stabilire i requisiti di qualità delle acque destinate al consumo umano Direttiva Consiglio Unione Europea n.83 del sulla qualità delle acque destinate al consumo umano obiettivo: proteggere la salute umana dagli effetti negativi delle acque destinate al consumo umano garantendone salubrità e pulizia 2

3 Direttiva Europea 80/778/CEE Direttiva Europea 98/83/UE obblighi: gli Stati membri adottano le disposizioni affinchè le acque destinate al consumo umano siano almeno conformi ai requisiti specificati nell allegato della Direttiva obblighi: gli Stati membri adottano le misure necessarie affinchè le acque destinate al consumo umano siano salubri e pulite 3

4 Direttiva Europea 80/778/CEE i singoli Stati vigilano per evitare... la degradazione dell attuale qualità delle acque destinate al consumo umano né l aumento dell inquinamento delle acque destinate alla produzione di acqua potabile Direttiva Europea 98/83/UE i singoli Stati vigilano per evitare... un deterioramento della attuale qualità delle acque destinate al consumo umano tale da avere ripercussioni sulla tutela della salute umana, né l aumento dell inquinamento delle acque destinate alla produzione di acque potabili 4

5 STANDARD QUALITATIVI in conformità ai principi di sussidiarietà e di precauzionalità la direttiva 98/83/UE individua una serie di parametri ritenuti fondamentali per continuare a garantire un adeguato livello di protezione della salute in tutta l Unione Europea ed affida agli Stati membri il compito di definire ulteriori parametri qualora ciò sia necessario per tutelare la salute umana 5

6 SUSSIDIARIETA l azione dell Unione europea deve sostenere ed integrare l azione delle Autorità Competenti negli Stati membri PRECAUZIONALITA valori scelti al fine di garantire che le acque possano essere consumate in condizioni di sicurezza nell intero arco della vita e rappresentino pertanto un elevato livello di tutela della salute 6

7 riferimenti normativi che costituiscono spunto di riflessione ed approfondimento decreto legislativo 152/99 laddove detta criteri in base ai quali le regioni dovranno classificare le acque superficiali di fiumi e laghi che dovranno essere destinate alla potabilizzazione prima dell utilizzo decreto legislativo 31/01 che stabilisce i requisiti di qualità che devono possedere le acque destinate al consumo umano qualunque ne sia l origine accordo Stato Regioni del 12.XII.2002 che definisce le linee guida per la tutela della qualità delle acque ed i criteri generali per l individuazione delle aree di salvaguardia delle risorse idriche 7

8 Sostituisce il DPR 236/88 Decreto Legislativo 31/2001 prevede l adeguamento delle caratteristiche qualitative dell acqua per il consumo umano entra a regime il 25.XII.03 definisce responsabilità e competenze dei fornitori e dell organo di controllo disciplina i controlli, le deroghe, i provvedimenti e le sanzioni 8

9 Decreto Legislativo 31/2001 si applica a) alle acque trattate o non trattate destinate all uso potabile ed agli altri usi domestici fornite al consumatore mediante rete di distribuzione, cisterne, bottiglie, contenitori ed a quelle utilizzate per la fabbricazione, trattamento, conservazione o immissione sul mercato dei prodotti alimentari b) a tutte le acque che vengono fornite a terzi, senza distinzione di entità dell utenza o di proprietà c) alle piccole utenze (esercizi pubblici, bar, ristoranti, trattorie, agriturismo, ce.) ancorchè a conduzione familiare, in quanto fornitori di acqua a terzi o utilizzatori per la predisposizione di prodotti alimentari 9

10 Decreto Legislativo 31/2001 aspetti innovativi a) abolizione del valore guida (concentrazione ritenuta ottimale) b) definizione del valore minimo come valore di parametro che sostituisce la concentrazione max ammissibile c) diminuzione del numero di parametri microbiologici e chimici d) introduzione di nuovi componenti nell elenco di quelli con limite obbligatorio e) inserimento dei parametri in due categorie che determinano il giudizio di non conformità con vincolo di provvedimenti o di provvedimenti qualora sussistano rischi per la salute f) obbligo di informazione ai consumatori per no conformità g) separazione delle responsabilità (impianto distribuzione domestica- gestore di edifici che fornisce al pubblico) 10

11 Decreto Legislativo 31/2001 rapporti istituzionali a) titolari di obblighi e competenze per provvedimenti e limitazioni all utilizzo di acqua sono il Gestore del Servizio Idrico Integrato e l autorità di Ambito b) le competenze attribuite alle autorità di Ambito sono quelle del Titolare del Servizio Idrico che adotta le misure opportune per il ripristino della qualità dell acqua o pone in atto limitazioni d uso c) le competenze dell Autorità di Ambito non sono da confondere con quelle proprie del SINDACO quale AUTORITA SANITARIA TERRITORIALE; il Sindaco mantiene i poteri ordinativi in materia di igiene e sanità pubblica 11

12 Decreto Legislativo 31/2001 rapporti istituzionali d) il giudizio di qualità è espresso dalla ASL che può (e deve) comunque tenere conto di qualsiasi elemento che costituisca un rischio per la salute e) per tutte le situazioni che richiedono interventi per l adeguamento ai nuovi limiti di parametro, le ASL dovranno chiedere ai Gestori dei Servizi Idrici la presentazione di un piano di intervento e verificarne l attuazione 12

13 requisiti di qualità; punti di consegna e d utilizzo requisiti di qualità delle acque destinate al consumo umano devono essere garantiti al punto d uso (erogazione da reti di distribuzione o cisterne, di inbottigliamento ove trattasi di acque confezionate, di utilizzo ove trattasi di acque utilizzate da imprese alimentari punto di consegna e punto d utilizzo la conformità di un acqua fornita attraverso una rete di distribuzione deve essere garantita al punto di consegna, tra questo ed il punto d uso l eventuale intervento compete al gestore della rete di distribuzione interna nonché al titolare o gestore di immobili in cui l acqua viene fornita al pubblico 13

14 requisiti di qualità; punti di utilizzo e di controllo delle acque destinate al consumo umano punti di utilizzo adozione di idonee misure che assicurino la conformità ai valori di parametro anche al punto d uso punti di controllo individuati in base a criteri che garantiscano la verifica del rispetto dei requisiti di qualità al punto d utilizzo ma non devono necessariamente coincidere - come è peraltro di norma - con questi ultimi. 14

15 PARAMETRI BASATI SU CONSIDERAZIONI DI SANITA PUBBLICA E SU UN METODO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI microbiologici indicatori di possibile presenza di microrganismi patogeni chimici individuati tra quelli che rivestono un grande significato dal punto di vista igienico sanitario indicatori utili a fornire indicazioni tempestive delle variazioni della qualità delle acque 15

16 valori limite delle acque destinate al consumo umano standard di sicurezza per parametri che più usualmente determinano l inquinamento dell acqua (all. I al D.L.vo 31/01) limiti di valore da non superare mai onde evitare pericoli per la salute nuovi parametri più specifici per la qualità dell acqua e limiti più restrittivi per metalli valutati più tossici 16

17 controlli delle acque destinate al consumo umano tipologie di controlli esterni - di competenza ASL per accertare la qualità dell acqua distribuita attraverso la definizione di punti di controllo, di modelli analitici e di frequenze di controllo, di metodi di analisi, di laboratori, di flussi informativi verso la Regione interni - di competenza del Gestore del Servizio Idrico (o del titolare dell azienda) per verificare e garantire le condizioni di potabilità dell acqua in distribuzione o in uso come ingrediente - ha facoltà di concordare con ASL i punti di prelievo - deve dotarsi di un laboratorio (interno) - deve informare mensilmente l ASL degli esiti degli accertamenti ed in caso di non conformità farlo immediatamente le ASL adottano iniziative di sensibilizzazione dei Gestori e verificano le metodiche analitiche 17

18 controlli delle acque destinate al consumo umano punti di prelievo al punto di presa delle acque (sorgenti, pozzi) - agli impianti di adduzione (pompe aspiranti, ce.) - ai punti di accumulo e trattamento - alla rete di distribuzione - agli impianti di confezionamento (per bottiglie e contenitori) - sulle acque utilizzate da imprese alimentari - sul mezzo di trasporto (se fornita da cisterna) 18

19 apparecchiature per il trattamento domestico delle acque destinate al consumo umano apparecchi per migliorare la qualità il Ministero della Sanità ha emanato una normativa (D.M. 21.XII.1990 n.443) che ne regola la circolazione risultato utilizzano acque già potabili e ne possono migliorare alcune caratteristiche (es. durezza, ce.) installazione una inidonea e scorretta installazione o cattiva gestione può generare inconvenienti di ordine igienico-sanitario 19

20 obblighi connessi con l erogazione delle acque destinate al consumo umano distribuzione a terzi con attività organizzata a) tramite consumo diretto (fornitura da acquedotto, cisterne o imbottigliata) b) tramite consumo indiretto (utilizzata per la preparazione di prodotti alimentari) obblighi per acquedotti laboratori interni - controlli periodici sull acqua - rispetto di tutti i parametri (all. I D.L.vo 31/01) - tempestività nell attuare provvedimenti per ripristino qualità obblighi per imprese alimentari controllo acqua almeno annuale - rispetto di tutti i parametri (all. I D.L.vo 31/01) al controllo di routine e di verifica - qualità dell acqua al punto di presa, di accumulo, negli impianti di lavaggio 20

21 IL RUOLO DELL ASL COMPETE ALL ASL organo di controllo con il compito di individuare le situazioni di rischio in modo tempestivo (meglio se preventivo) non decide né propone provvedimenti appropriati da adottare per eliminare le situazioni di rischio (compito del Gestore) la situazione di rischio può dipendere da a) superamento limiti concentrazione parametri b) presenza di microrganismi o sostanze in misura tale da rappresentare un pericolo per la salute la situazione di rischio può configurarsi a) quando si ritiene probabile il superamento dei valori di parametro b) quando il superamento è nei parametri classificati come indicatori segnalare il possibile rischio per la salute chiedere l adozione dei provvedimenti del caso (non stabilire quali devono essere) chiedere che l utenza venga informata vigilare sull effettiva adozione dei provvedimenti il supero di valori di parametro non significa divieto d uso; la ASL deve valutare il rischio conseguente ad interruzione o limitazione della fornitura 21

22 sanzioni per inosservanze nell erogazione delle acque destinate al consumo umano fornitura da acquedotti o da cisterne mobili di acqua priva dei requisiti di qualità vendita in bottiglie o contenitori per le imprese alimentari di acqua priva dei requisiti di qualità per edifici e strutture che erogano al pubblico acqua priva dei requisiti di qualità per imprese alimentari acqua conforme al punto di consegna (contatore) che non lo è al punto in cui fuoriesce dal rubinetto o dal macchinario (inquinamento interno all azienda 22

23 ATTUALITA E PROSPETTIVE FUTURE DELLA GESTIONE DELLA QUALITA DELLE ACQUE POTABILI INQUADRAMENTO GENERALE DELLA Grazie dell attenzione Speranza Sensi Alberto Verardo Regione Liguria Servizio Igiene Pubblica e Veterinaria 23

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