Pattern. Corso di ingegneria del software
|
|
- Simona Conti
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Informatica Ingegneria del software Pattern Corso di ingegneria del software
2 Definizione Pattern software la descrizione strutturata di una soluzione esemplare ad un problema (software) ricorrente
3 Cluster Non tutti i pattern sono uguali possono essere strutturati e organizzati. Esistono diverse tipologie di pattern in funzione della loro area di applicazione, in generale essi possono essere raggruppati in macrocategorie specifiche (dette anche cluster), ciascuna delle quali contenente pattern orientati a risolvere problematiche similari. I cluster possono a loro volta essere suddivisi in sottocategorie a granularità più bassa. Oltre che l appartenenza ad un determinato cluster, per un pattern è possibile considerare anche il livello di astrazione che lo contraddistingue. Nell ambito del cluster dei pattern relativi allo sviluppo di applicazioni software possiamo individuare tre categorie di pattern caratterizzate da un diverso livello di astrazione.
4 Categorie di pattern Pattern architetturali (stili architetturali): descrivono lo schema organizzativo della struttura che caratterizza un sistema software. In genere individuano le parti del sistema a cui sono associate responsabilità omogenee e le relazioni che esistono tra i diversi sottosistemi. Pattern di disegno (design pattern): sono i pattern che si riferiscono alle problematiche legate al disegno object-oriented forniscono uno schema per raffinare gli elementi di un sistema software o le relazioni tra di essi descrive una struttura che ricorre comunemente di elementi di progetto interconnessi, che risolvono un problema di progettazione generale in un contesto particolare Pattern di implementazione (idiomi): sono pattern di basso livello specifici per una particolare tecnologia (per esempio, il.net Framework, J2EE). descrivono le modalità implementative da utilizzare per risolvere problematiche di sviluppo sfruttando in modo mirato le caratteristiche peculiari di una particolare piattaforma.
5 Osservazioni Ciascuna categoria è caratterizzata da un grado di astrazione differente. I pattern architetturali sono troppo generici per essere orientati a risolvere problematiche di disegno I pattern idiomatici, molto legati alla tecnologia a cui si riferiscono e all implementazione vera e propria. I design pattern descrivono soluzioni che lasciano sempre e comunque un certo grado di libertà nella loro adozione e implementazione, non descrivono mai soluzioni che sono valide per una piattaforma specifica, hanno una validità più generale e trasversale rispetto alla tecnologia.
6 Pattern language L architetto Christopher Alexander nel suo libro A Pattern Language, scrive "ogni pattern descrive un problema che si ripete più e più volte nel nostro ambiente, descrive quindi il nocciolo della soluzione del problema, in modo tale che la soluzione possa essere usata un milione di volte, senza che essa venga mai applicata nella stessa maniera". il concetto che sta alla base dei pattern è quello di fornire una soluzione ad un problema in un determinato contesto. Nel caso della progettazione del software, questo significa individuare meccanismi e tecniche che permettano di risolvere problematiche ricorrenti in modo elegante, riusabile ed efficace.
7 Design pattern In genere un design pattern è caratterizzato da quattro elementi fondamentali. Nome: descrive sinteticamente le funzionalità di un pattern. Associare un nome ad un pattern permette di identificarlo in modo semplice ed immediato e consente di condividere le idee di disegno ad un livello più alto di astrazione, senza la necessità di dover entrare nei dettagli implementativi. Problema: descrive la situazione alla quale applicare il pattern e le condizioni necessarie e propedeutiche all'utilizzo del pattern stesso. Soluzione: descrive in modo astratto come il pattern risolve il problema, specificando gli elementi coinvolti con le loro responsabilità e collaborazioni. La soluzione viene solitamente espressa in modo sufficientemente generale da lasciare numerosi gradi di libertà nelle possibili scelte implementative. Un pattern infatti è come uno schema che può essere applicato ripetutamente, il più delle volte in modo particolare e differente. Conseguenze: descrive l'insieme dei risultati e dei vincoli a cui si va incontro nell'applicazione del pattern. Le conseguenze sono fondamentali per poter valutare i vantaggi e gli svantaggi derivanti dall'uso del pattern e per poter eventualmente preferire soluzioni alternative per la risoluzione del problema.
8 Design pattern Un design pattern associa un nome identificativo ad un problema di progettazione, permette di identificare gli elementi che concorrono a definire la struttura ad oggetti a cui il pattern si riferisce per ciascun elemento individuato, specifica il ruolo, le collaborazioni e le dipendenze con altri oggetti e, in generale, le responsabilità ad esso attribuite. Ciascun design pattern è focalizzato su una particolare problematica di disegno e per essa specifica i possibili scenari di utilizzo, evidenziandone i vincoli e le conseguenze.
9 Vantaggi nell uso di pattern soluzione provata e ben compresa, che definisce i principi organizzativi del sistema più facile comprendere l architettura e le sue caratteristiche ovvero il modo in cui sono controllate le varie qualità Possibili usi degli stili architetturali soluzione di progetto per il sistema in discussione base per l adattamento ispirazione per una soluzione correlata motivazioni per un nuovo stile
10 Notazione I pattern architetturali propongono criteri di decomposizione di un sistema in elementi architetturali (macro-elementi) È possibile usare un linguaggio di modellazione ad oggetti ad es., OMT o UML gli elementi architetturali non sono mai degli oggetti sono piuttosto dei macro-oggetti tuttavia, è comune che ciascun elemento abbia un nome/riferimento un interfaccia pubblica descrive i servizi che offre un implementazione privata ed è comune che le interazioni tra elementi siano mostrati da uno scambio di messaggi (sincroni oppure asincroni) Una notazione ad oggetti è adeguata, ma i rettangoli indicano elementi architetturali, non oggetti
11 Pattern architetturali From Mud to Structure Garantire una struttura organizzata Supportano nella decomposizione di un sistema in sottosistemi Pattern: Layers, Pipes and Filters, Blackboard, SharedRepository, Database Access Layers(DAL), DomainObject, Domain model Distributed Systems forniscono un infrastruttura per applicazioni distribuite Pattern: Broker Interactive Systems per strutturare sistemi software che prevedono un interazione uomo-macchina Supportano la progettazione dell interazione uomo-macchina pattern: Model View Controller (MVC) e Presentation Abstraction Control (PAC) Adaptable Systems Supportano l estendibilità per evoluzione tecnologica o cambiamento dei requisiti funzionali Contiene i pattern: Reflection e Microkernel. [Pattern-Oriented Software Architecture - A System of Patterns Frank Buschmann, Regine Meunier, Hans Rohnert, Peter Sommerlad, Michael StalWiley and Sons Ltd.]
12 Osservazioni I pattern non sono tra loro indipendenti alcuni pattern sono alternativi uso uno oppure l altro altri pattern sono sinergici se uso uno è utile usare anche l altro altri possono essere usati in gruppi più complessi utile ragionare anche sulle relazioni tra pattern
13 Pattern language Un pattern language (linguaggio di pattern) una famiglia di pattern correlati con una discussione sulle loro correlazioni ne esistono diversi specifici per la progettazione di certi tipi di sistemi o per certi tipi di requisiti ad es., linguaggio di pattern per la sicurezza ad es., linguaggio di pattern per sistemi distribuiti
14 Layers Divide le funzionalità in livelli separati ogni livello contiene un insieme di funzionalità e dipende dai servizi forniti dal livello inferiore È possibile modificare un livello senza modificare gli altri
15 Domain model Assimilabile al modello concettuale nel progetto di un sistema
16 Domain object guida la decomposizione di elementi architetturali più grandi ad es., uno strato di un architettura secondo Layers Si basa sul Principio di Separazione degli Interessi e la Modularità La decomposizione può essere guidata da un modello del dominio (casi d uso, requisiti non funzionali, requisiti informativi, ecc.)
17 Model View Control (MVC) Separa i dati dell applicazione (contenuti nel modello) dai componenti per la presentazione grafica (vista) e la logica per l elaborazione dell input (il controllore)
18 Model view control
19 Pattern MVC controllore modifica modello notifica vista
20 Pipe and filter Fornisce una struttura per sistemi che devono elaborare flussi di dati l elaborazione è decomposta in passi di elaborazione ciascun passo di elaborazione è incapsulato in un componente filtro i dati sono trasferiti tra filtri adiacenti mediante pipe (tubi) è possibile costruire famiglie di sistemi correlati mediante un opportuna combinazione di filtri e pipe pipeline
21 Shared repository Usato per applicazioni data-intensive in cui le interazioni tra le componenti del sistema non sono guidate da processi specifici mapossono essere coordinate sulla base dei dati condivisi su cui operano Mantiene i dati in un repository centrale condiviso da tutti i componenti funzionali del sistema e fa guidare e coordinare il flusso di controllo della logica applicativa dalla disponibilità qualità e stato dei dati nel repository L accesso ai dati gestiti dal repository condiviso dovrebbe essere opportunamente sincronizzato È un punto d accesso a dati condivisi( es. un database relazionale, una collezione di oggetti in memoria, ecc.)
22 Database access layer (DAL) Guida la connessione tra elementi architetturali sviluppati con tecnologia orientata agli oggetti e una base di dati relazionale Introduce uno strato separato per l accesso alla base di dati (database access layer) tra l applicazione e la base di dati relazionale questo strato fornisce all applicazione un interfaccia per l accesso ai dati stabile ed orientata agli oggetti (operazioni CRUD -Create, Read, Update, Delete) Il DAL traduce operazioni CRUD in istruzioni SQL e si occupa di altri aspetti quali concorrenza, transazioni, caching, accesso a DBMS diversi,ecc.
23 Pattern DAL
24 Blackboard Il pattern Blackboard è utile in problemi per cui non esistono strategie di risoluzione deterministiche. prevede diversi sottosistemi specializzati che usano la loro conoscenza per costruire insieme una soluzione parziale o approssimata Esempio: Vision, Image Recognition, Speech Recognition
25 Broker Il pattern Broker può essere usato per strutturare sistemi software distribuiti con componenti tra loro disaccoppiati che interagiscono tramite invocazioni di servizi remoti. Un componente broker è responsabile di coordinare la comunicazione: inoltrare richieste e trasmettere risultati ed eccezioni. (architettura ad oggetti distribuiti)
26 Microkernel sviluppo di un insieme di applicazioni variazioni l una dell altra basate sulla stessa architettura e con un unico nucleo funzionale le diverse applicazioni sono costruite in sede di deployment alcune applicazioni devono esistere in versioni multiple si differenziano, ad esempio, nelle funzionalità specifiche offerte o nell interfaccia utente tutte le versioni delle applicazioni dovrebbero essere basate su una stessa architettura comune ed uno stesso nucleo funzionale comune
27 Reflection fornisce un meccanismo per cambiare la struttura e il comportamento di un sistema in modo dinamico consente la modifica di aspetti fondamentali, ad es., delle strutture di dati e dei meccanismi di comunicazione Suddivide il sistema in due parti mediante un architettura a due livelli che separa i metadati della logica applicativa fondamentale dell applicazione un meta-livello: contiene i meta-dati un livello base: comprende la logica applicativa la cui implementazione è basata sul meta-livello
[POSA] Pattern-Oriented Software Architecture A System of Patterns
Luca Cabibbo Architetture Software Dispensa AS 11 ottobre 2008 1 -Fonti [SSA] Chapter 11, Using Styles and Patterns [GoF] Design Patterns Elementi per il riuso di software a oggetti [POSA] Pattern-Oriented
DettagliModulo 16. Introduzione ai Design Patterns. Tutte le case assolvono alla medesima funzione: offrire uno spazio abitativo
Modulo 16 Introduzione ai Design Patterns Partiamo da un analogia Obiettivo: costruire una casa. Tutte le case sono simili, ma non uguali, cioè: Tutte le case assolvono alla medesima funzione: offrire
DettagliUna metodologia per la specifica di software a componenti
Luca Cabibbo Architettura dei Sistemi Software Una metodologia per la specifica di software a componenti dispensa asw475 marzo 2019 How best to read this book. Start at page 1 and keep going. When you
DettagliUML Introduzione a UML Linguaggio di Modellazione Unificato. Corso di Ingegneria del Software Anno Accademico 2012/13
UML Introduzione a UML Linguaggio di Modellazione Unificato Corso di Ingegneria del Software Anno Accademico 2012/13 1 Che cosa è UML? UML (Unified Modeling Language) è un linguaggio grafico per: specificare
DettagliArchitettura SW Definizione e Notazioni
Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Informatica Corso di Ingegneria del Software A. A. 2008 - Stili Architetturali E. TINELLI Architettura SW Definizione e Notazioni Definizione ANSI/IEEE Std Std1471-2000
DettagliModel-View- Controller
Model-View- Controller A. FERRARI MVC Il Model-View-Controller è un pattern architetturale molto diffuso nello sviluppo di sistemi software, in particolare nell'ambito della programmazione orientata agli
DettagliDIAGRAMMI DEI PACKAGE
ESERCITAZIONE ERRORI COMUNI REV. DI PROGETTAZIONE INGEGNERIA DEL SOFTWARE Università degli Studi di Padova Dipartimento di Matematica Corso di Laurea in Informatica, A.A. 2013 2014 UML Versione di UML?
DettagliPattern Architetturali e Analisi Architetturale
Pattern Architetturali e Analisi Architetturale Ingegneria dei Sistemi Software (parte II) Andrea Bei Pattern Architetturali Pattern Architetturale Descrive il modello organizzativo strutturale un sistema
DettagliArchitettura dei Sistemi Software: Introduzione al corso
Luca Cabibbo Architettura dei Sistemi Software Architettura dei Sistemi Software: Introduzione al corso dispensa asw010 marzo 2018 The beginning is the most important part of the work. Plato 1 Obiettivo
DettagliPattern POSA: Introduzione
Luca Cabibbo Architettura dei Sistemi Software Pattern POSA: Introduzione dispensa asw320 marzo 2018 If the design, or some central part of it, does not map to the domain model, that model is of little
DettagliPattern software. [SAP] Chapter 13, Architectural Tactics and Patterns
Luca Cabibbo Architettura dei Sistemi Software dispensa asw310 marzo 2018 Each pattern describes a problem which occurs over and over again in our environment, and then describes the core of the solution
Dettaglisoftware Progettazione software IS Corso di Ingegneria del Software 1 Contenuti Progettare prima di produrre Dall analisi alla progettazione
Contenuti Progettazione software 2001 Corso di Ingegneria del Software V. Ambriola, G.A. Cignoni C. Montangero, L. Semini La progettazione Approfondimento: viste multiple Dipartimento di Informatica, Università
DettagliUML I diagrammi implementativi
Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Informatica Corso di Ingegneria del Software A. A. 2008 - UML I diagrammi implementativi E. TINELLI I diagrammi implementativi In UML 2.x esistono 3 tipi di
DettagliAlcune idee sui sistemi software e la loro architettura
Luca Cabibbo Analisi e Progettazione del Software Alcune idee sui sistemi software e la loro architettura Capitolo 92 marzo 2016 Gli orchi sono come le cipolle. Le cipolle hanno gli strati. Gli orchi hanno
DettagliSQL e linguaggi di programmazione. Cursori. Cursori. L interazione con l ambiente SQL può avvenire in 3 modi:
SQL e linguaggi di programmazione L interazione con l ambiente SQL può avvenire in 3 modi: in modo interattivo col server attraverso interfacce o linguaggi ad hoc legati a particolari DBMS attraverso i
Dettaglioggetti, permettono di ridurre i costi di sviluppo, poiché cercano di riusare insiemi di classi e di produrre sistemi più facili da evolvere.
Lo sviluppo di sistemi orientati agli oggetti mira a descrivere un software nelle sue diverse fasi (analisi, progettazione, codifica) in termini di classi. Tali sistemi sono documentati focalizzando sulle
DettagliVincenzo Gervasi, Laura Semini Ingegneria del Software Dipartimento di Informatica Università di Pisa
Vincenzo Gervasi, Laura Semini Ingegneria del Software Dipartimento di Informatica Università di Pisa È un classificatore di cui si vede la struttura interna, data in termini di parti, porti e connettori
DettagliCiclo di vita di un sistema informativo
Ciclo di vita di un sistema informativo Studio di fattibilità definisce le varie alternative possibili, i relativi costi e le priorità di realizzazione. Raccolta e analisi dei requisiti individua proprietà
DettagliProgettazione software
Contenuti Progettazione software 2001-4 Corso di Ingegneria del Software V. Ambriola, G.A. Cignoni C. Montangero, L. Semini Con aggiornamenti di: T. Vardanega La progettazione Qualità della progettazione
DettagliProgettazione e pianificazione
Lezione 2: Modellazione concettuale Progettazione concettuale nel ciclo di vita di un SIT Il modello E/R Specifica vs Progettazione concettuale Integrazione di schemi Peculiarità dei SIT Modellare i dati
DettagliLe basi di dati. Definizione 1. Lezione 2. Bisogna garantire. Definizione 2 DBMS. Differenza
Definizione 1 Lezione 2 Le basi di dati Gli archivi di dati Organizzato in modo integrato attraverso tecniche di modellazione di dati Gestiti su memorie di massa Con l obiettivo Efficienza trattamento
DettagliComunicazione tra Computer. Protocolli. Astrazione di Sottosistema di Comunicazione. Modello di un Sottosistema di Comunicazione
I semestre 03/04 Comunicazione tra Computer Protocolli Prof. Vincenzo Auletta auletta@dia.unisa.it http://www.dia.unisa.it/professori/auletta/ Università degli studi di Salerno Laurea in Informatica 2
DettagliOO design pattern. Design pattern: motivazioni
Design pattern: motivazioni OO design pattern La progettazione OO è complessa Progettare sw OO riusabile ed evitare (o, almeno, limitare) la riprogettazione è ancor più complesso I progettisti esperti
DettagliIntroduzione. A Tecnologie 1
Indice Prefazione Introduzione XIII XIX A Tecnologie 1 1 Tecnologie per applicazioni Web 3 1.1 Introduzione 3 1.2 HTTP e HTML: i fondamenti delle tecnologie Web 4 1.2.1 Accesso a risorse remote: il protocollo
DettagliConsidera tutti i requisiti funzionali (use cases) NON deve necessariamente modellare i requisiti non funzionali
Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Informatica Corso di Ingegneria del Software A. A. 2008 - Progettazione OO E. TINELLI Punto di Partenza Il modello di analisi E una rappresentazione minima del
DettagliArchitettura esagonale
Luca Cabibbo Architettura dei Sistemi Software dispensa asw360 marzo 2019 There must be a cause why snowflakes have the shape of six-cornered starlets. It cannot be chance. Why always six?. Johannes Kepler
DettagliIl PROCESSO UNIFICATO
Corsi di laurea triennale in Ingegneria Informatica Corso di Ingegneria del software Il PROCESSO UNIFICATO Modellazione ed Implementazione di un Sistema Software per la gestione informatizzata di un ristorante
DettagliArchitettura dei Sistemi Software: Introduzione al corso
Luca Cabibbo Architettura dei Sistemi Software Architettura dei Sistemi Software: Introduzione al corso dispensa asw010 marzo 2019 The beginning is the most important part of the work. Plato 1 Obiettivo
DettagliSOMMARIO DESIGN PATTERN
INTRODUZIONE AI DESIGN PATTERN INGEGNERIA DEL SOFTWARE Università degli Studi di Padova Dipartimento di Matematica Corso di Laurea in Informatica, A.A. 2014 2015 rcardin@math.unipd.it 2 DESIGN PATTERN
DettagliCAPITOLO IV. DATABASE: definizione e progettazione. Definizioni
CAPITOLO IV DATABASE: definizione e progettazione Definizioni DATO ELEMENTARE Una qualunque rappresentazione elementare, non interpretata, di fatti o di concetti, formalizzata ed adatta ad essere interpretata
DettagliModulo 2 Architetture dei SD Lezione 1
Modulo 2 Architetture dei SD Lezione 1 Corso Sistemi Distribuiti (6 CFU) Docente: Prof. Marcello Castellano Sistemi Distribuiti, LM Ing. Informatica 6 CFU Docente: Marcello Castellano Table of Contents
DettagliCiclo di vita di un sistema informativo
Ciclo di vita di un sistema informativo Studio di fattibilità definisce le varie alternative possibili, i relativi costi e le priorità di realizzazione. Raccolta e analisi dei requisiti individua proprietà
Dettagli6. Architetture Software
6. Architetture Software progettare la struttura Andrea Polini Ingegneria del Software Corso di Laurea in Informatica (Ingegneria del Software) 6. Architetture Software 1 / 20 Scopo della fase di design
Dettagli1. UML 2 ed il Processo Unificato
1. UML 2 ed il Processo Unificato Andrea Polini Laboratorio di Ingegneria del Software Corso di Laurea in Informatica (Laboratorio di Ingegneria del Software) 1. UML 2 ed il Processo Unificato 1 / 25 Sommario
DettagliIL PROCESSO di PROGETTAZIONE
IL PROCESSO di PROGETTAZIONE In questa lezione vedremo: Ruolo della modellazione nella comunicazione tipi di modello nel progetto I modelli del prodotto Interpretazione delle informazioni del progetto
DettagliUnified Modeling Language (UML)
Unified Modeling Language (UML) È una famiglia di notazioni grafiche che si basano su un singolo meta-modello Serve per definire, progettare, realizzare e documentare sistemi sw (in particolare quelli
DettagliBasi di Dati. Concetti e Principi Generali. Maria Mirto
Basi di Dati Concetti e Principi Generali Maria Mirto Organizzazione dei Dati Archivi o file Procedure di accesso in qualunque linguaggio di programmazione Duplicazione dati: ridondanza incoerenza formati
DettagliDATABASE MODELLAZIONE DATI TRATTO DA CAMAGNI-NIKOLASSY, CORSO DI INFORMATICA, VOL 2, HOEPLI. Informatica
DATABASE MODELLAZIONE DATI TRATTO DA CAMAGNI-NIKOLASSY, CORSO DI INFORMATICA, VOL 2, HOEPLI Informatica Modello e strutture dati Un modello di dati consiste in una rappresentazione astratta delle strutture
Dettagli" Le componenti software. " Le proprietà visibili esternamente delle componenti. " La relazione tra loro. " I servizi forniti e relativi contratti
Principi Generali DIB 1 DIB 2 Obiettivi!Favorire la comprensione della struttura del sistema!supportare la realizzazione dei requisiti della linea di prodotto riusando quanto più è possibile le componenti
DettagliProgrammi e Oggetti Software
Corso di Laurea Ingegneria Civile Fondamenti di Informatica Dispensa 06 Programmi e Oggetti Software Marzo 2010 Programmi e Oggetti Software 1 Contenuti Cosa è un programma Cosa significa programmare Il
DettagliIntroduzione al corso
Luca Cabibbo Ingegneria del Software Ingegneria del software: Introduzione al corso Dispensa IDS 0 ottobre 2008 1 Ingegneria e Ingegneria del software Ingegneria gli ingegneri fanno funzionare le cose,
DettagliIngegneria del Software 4. Introduzione a UML. Dipartimento di Informatica Università di Pisa A.A. 2014/15
Ingegneria del Software 4. Introduzione a UML Dipartimento di Informatica Università di Pisa A.A. 2014/15 e per i modelli iterativi analisi peliminare analisi e progettazione realizzazione Necessità di
DettagliSOMMARIO DESIGN PATTERN INTRODUZIONE AI DESIGN PATTERN INGEGNERIA DEL SOFTWARE. Introduzione. Cos è un design pattern. Cos è un design pattern
INTRODUZIONE AI DESIGN PATTERN INGEGNERIA DEL SOFTWARE Università degli Studi di Padova Facoltà di Scienze MM. FF. NN. Corso di Laurea in Informatica, A.A. 2011 2012 2 rcardin@math.unipd.it DESIGN PATTERN
DettagliCONCETTI E ARCHITETTURA DI UN SISTEMA DI BASI DI DATI
CONCETTI E ARCHITETTURA DI UN SISTEMA DI BASI DI DATI Introduzione alle basi di dati (2) 2 Modelli dei dati, schemi e istanze (1) Nell approccio con basi di dati è fondamentale avere un certo livello di
DettagliPROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI DIPARTIMENTO A.S. 2017/2018
ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE EINAUDI - SCARPA TECNOLOGICO - ECONOMICO PROFESSIONALE Via J. Sansovino, 6-31044 MONTEBELLUNA (TV) 0423 23587 - Fax 0423 602717 web: www.iiseinaudiscarpa.gov.itemail: info@iiseinaudiscarpa.gov.it
DettagliIngegneria del Software 16. Progettazione dettaglio. Dipartimento di Informatica Università di Pisa A.A. 2014/15
Ingegneria del Software 16. Progettazione dettaglio Dipartimento di Informatica Università di Pisa A.A. 2014/15 classificatore strutturato È un classificatore di cui si vede la struttura interna, data
DettagliPRIMO MODULO. DURATA: 80 ore CONTENUTI
0 PRIMO MODULO DURATA: 80 ore CONTENUTI 1. Introduzione alla programmazione a. Cosa è la programmazione strutturata b. Strutture dati c. Come si affronta una problematica da risolvere d. Quali sono i passi
DettagliUML come abbozzo. Introduzione all UML. UML come linguaggio x programmi. UML come progetto dettagliato
Introduzione all UML UML come abbozzo UML - Unified Modeling Language E una famiglia di notazioni grafiche per la modellazione visuale del software Modellazione: rappresentazione di elementi che corrispondono
DettagliIn passato, occuparsi di informatica era sinonimo di programmare computer
Programmare =? In passato, occuparsi di informatica era sinonimo di programmare computer attività poco stimolante, atto finale di un processo dove le fasi creative - analisi e progetto - sono già avvenute
DettagliDEFINIZIONE DELLA TRASFORMAZIONE UML TO LQN IN LINGUAGGIO ATL
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Informatica Corso di Ingegneria del Software 2 - Parte 2 DEFINIZIONE DELLA TRASFORMAZIONE UML
DettagliMODELLI DEI DATI. Informatica Generale (AA 07/08) Corso di laurea in Scienze della Comunicazione Facoltà di Lettere e Filosofia
Informatica Generale (AA 07/08) Corso di laurea in Scienze della Comunicazione Facoltà di Lettere e Filosofia Università degli Studi di Salerno : Modelli dei Dati MODELLI DEI DATI Prof. Alberto Postiglione
DettagliInformatica Generale (AA 07/08) Corso di laurea in Scienze della Comunicazione Facoltà di Lettere e Filosofia. Università degli Studi di Salerno
Informatica Generale (AA 07/08) Corso di laurea in Scienze della Comunicazione Facoltà di Lettere e Filosofia Università degli Studi di Salerno : Modelli dei Dati Prof. Alberto Postiglione Università degli
Dettagliottobre Fonti [Bakken] Middleware (da Encyclopedia of Distributed Computing) Middleware Architectures and Technologies Luca Cabibbo
Luca Cabibbo Architetture Software Dispensa MW 1 ottobre 2008 1 -Fonti [Bakken] Middleware (da Encyclopedia of Distributed Computing) [Gorton] Essential Software Architecture, Chapter 4, A Guide to Middleware
DettagliProgrammi e Oggetti Software
Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica 1 Dispensa 2 Programmi e Oggetti Software Alfonso Miola Settembre 2007 http://www.dia.uniroma3.it/~java/fondinf1/ Programmi e Oggetti Software
DettagliCorso di Laurea Specialistica in Ingegneria Informatica. Corso di Ingegneria del Software A. A Introduzione ad UML E.
Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Informatica Corso di Ingegneria del Software A. A. 2008 - Introduzione ad UML E. TINELLI UML È un linguaggio (e notazione) universale per rappresentare qualunque
Dettagli2. Finalità generali previste dalle indicazioni nazionali
2. Finalità generali previste dalle indicazioni nazionali Le Linee Guida ministeriali per i curricola del Secondo biennio dell Istituto Tecnico Tecnologico, Indirizzo Informatica e Telecomunicazioni -
DettagliGestire e rappresentare l Enterprise Architecture con TOGAF ed Archimate Obiettivi e Caratteristiche di un approccio combinato
Gestire e rappresentare l Enterprise Architecture con TOGAF ed Archimate Obiettivi e Caratteristiche di un approccio combinato Francesco Bocola Le esigenze delle organizzazioni IT Nell ambito degli obiettivi
Dettagli7. Architetture Software
7. Architetture Software definire la struttura Andrea Polini Ingegneria del Software Corso di Laurea in Informatica (Ingegneria del Software) 7. Architetture Software 1 / 18 Design Nella fase di design
DettagliProgettazione di dettaglio
Progettazione di dettaglio Diagrammi di struttura composita Ingegneria del Software C. Montangero L. Semini a.a. 2012/2013 1 Classificatore strutturato È un classificatore di cui si vede la struttura interna,
DettagliAnalisi e comparazione dei Framework OpenSwing e Google Web Toolkit per lo sviluppo di interfacce utente con paradigma MVC.
tesi di laurea Analisi e comparazione dei Framework OpenSwing e Google Web Toolkit. Anno Accademico 2009/2010 relatore Ch.mo prof. Porfirio Tramontana correlatore Ing. Luca Anniciello candidato Gianluca
DettagliLa fase di Progettazione
Università degli Studi di Parma Facoltà di Scienze MM. FF. NN. Corso di Laurea in Informatica Ingegneria del Software La fase di Progettazione Giulio Destri Ing. del Sw: Progettazione - 1 Scopo del modulo
DettagliMVC - Principio. MVC Model View Controller. MVC - Terminologia. MVC - Funzionamento. Richiesta. Controller. Model. Risposta. View
MVC View Controller! Si tratta di un pattern di progettazione introdotto originariamente con Smalltalk (1980 Xerox)! Si basa su astrazioni presenti in tutte le applicazioni dotate di interfaccia grafica!
DettagliArchitettura a oggetti distribuiti
Luca Cabibbo Architettura dei Sistemi Software Architettura a oggetti distribuiti dispensa asw435 marzo 2018 First Law of Distributed Object Design: Don t distribute your objects! Martin Fowler 1 - Fonti
DettagliIntroduzione. Sommario. Il software. Definizione di Ingegneria del software
Sommario Introduzione Leggere Cap. 1 Ghezzi et al. Definizione Nascita dell ingegneria del software Ruolo Relazione con altre discipline Introduzione 2 Il software Il software e` definito come: i programmi,
DettagliUniversità di Bergamo Facoltà di Ingegneria INGEGNERIA DEL SOFTWARE. Paolo Salvaneschi A4_3 V2.1. Progettazione. Metodi e Linguaggi
Università di Bergamo Facoltà di Ingegneria INGEGNERIA DEL SOFTWARE Paolo Salvaneschi A4_3 V2.1 Progettazione Metodi e Linguaggi Il contenuto del documento è liberamente utilizzabile dagli studenti, per
DettagliInformazione: notizia, dato o elemento che consente di avere conoscenza più o meno esatta di fatti, situazioni, modi di essere.
Basi di Dati Informazione: notizia, dato o elemento che consente di avere conoscenza più o meno esatta di fatti, situazioni, modi di essere. Dato: ciò che è immediatamente presente alla conoscenza, prima
DettagliModulo 11. Interazioni Diagrammi di sequenza Diagrammi di collaborazione. Descrivere il comportamento di un sistema software
Modulo 11 Interazioni Diagrammi di sequenza Diagrammi di collaborazione Descrivere il comportamento di un sistema software In un sistema object-oriented, gli oggetti interagiscono scambiandosi messaggi
Dettagliverso espandibili eterogenei tempo di accesso tempo di risposta throughput
I/O Un calcolatore è completamente inutile senza la possibile di caricare/ salvare dati e di comunicare con l esterno Input / Output (I/O): insieme di architetture e dispositivi per il trasferimento di
DettagliIntegrazione di applicazioni
Luca Cabibbo Architettura dei Sistemi Software dispensa asw447 marzo 2017 We believe that asynchronous messaging will play an increasingly important role in enterprise software development, particularly
DettagliBASI DI DATI E UTENTI DI BASI DI DATI
BASI DI DATI E UTENTI DI BASI DI DATI Introduzione alle basi di dati (1) 2 La gestione dell informazione L informazione rappresenta oggi uno dei beni più preziosi all interno di una qualsiasi organizzazione
DettagliIntegrazione di applicazioni
Luca Cabibbo Architettura dei Sistemi Software dispensa asw465 marzo 2018 We believe that asynchronous messaging will play an increasingly important role in enterprise software development, particularly
DettagliFondamenti di Informatica e Programmazione
Fondamenti di Informatica e Programmazione Prof. G ianni D Angelo Email: giadangelo@unisa.it A. A. 2018/19 Dati e Basi di Dati 1/4 I dati sono importanti poiché costituiscono una risorsa aziendale La loro
DettagliLE BASI DI DATI. Prima parte Premesse introduttive I MODELLI DEI DATI
LE BASI DI DATI Prima parte Premesse introduttive I MODELLI DEI DATI MODELLAZIONE DEI DATI Un modello dei dati è un insieme di concetti utilizzati per organizzare i dati di interesse e descriverne la natura
DettagliCorso integrato di Sistemi di Elaborazione. Modulo I. Prof. Crescenzio Gallo.
Corso integrato di Sistemi di Elaborazione Modulo I Prof. Crescenzio Gallo crescenzio.gallo@unifg.it Basi di dati: introduzione 2 Introduzione Gestione delle informazioni Basi di dati / DBMS Modello dei
DettagliARCHITECTING AND DESIGNING J2EE APPLICATIONS
ARCHITECTING AND DESIGNING J2EE APPLICATIONS [cod. S301] UN BUON MOTIVO PER Il corso fornisce le competenze richieste per utilizzare la piattaforma J2EE (Java 2 Platform, Enterprise Edition) per creare
DettagliIntroduzione alle Basi di Dati
Introduzione alle Basi di Dati Angelo Chianese, Vincenzo Moscato, Antonio Picariello, Lucio Sansone Basi di dati per la gestione dell'informazione 2/ed McGraw-Hill Capitolo 1 Appunti dalle lezioni SQL
DettagliCorso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica
Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica Dispensa 04 Programmi e Oggetti Software Alfonso Miola Ottobre 2012 http://www.dia.uniroma3.it/~java/fondinf/ Programmi e Oggetti Software
DettagliCorso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica
Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica Dispensa 04 Programmi e Oggetti Software Alfonso Miola Ottobre 2011 http://www.dia.uniroma3.it/~java/fondinf/ Programmi e Oggetti Software
DettagliBASI DI DATI E CONOSCENZA GESTIONE DEI DATI E DELLA CONOSCENZA PRIMO EMICORSO - BASI DI DATI. Roberto Basili a.a. 2014/15
1 BASI DI DATI E CONOSCENZA GESTIONE DEI DATI E DELLA CONOSCENZA PRIMO EMICORSO - BASI DI DATI Roberto Basili a.a. 2014/15 2 Obbiettivi Formativi Scenario Le grandi quantità di dati accumulate nelle reti
DettagliProgettazione di Basi di Dati
Progettazione di Basi di Dati Prof. Nicoletta D Alpaos & Prof. Andrea Borghesan Entità-Relazione 2 Passi per progettare data base Terminologia Modello : è una collezione di concetti per la descrizione
DettagliInformatica per le Scienze Umane. Introduzione al corso: programma
Informatica per le Scienze Umane Introduzione al corso: programma 1 Obiettivi del corso Fornire le conoscenze e le competenze necessarie alla rappresentazione e al trattamento consapevole delle informazioni
DettagliARCHITETTURA DI UN DBMS
ARCHITETTURA DI UN DBMS Modelli di dati Un approccio con basi di dati fornisce un certo livello di astrazione dei dati Nasconde i dettagli sulla memorizzazione dei dati stessi Un modello dei dati fornisce
DettagliArchitettura di rete. Modelli di Riferimento: TCP/IP e OSI. Modello di riferimento OSI. Modelli di riferimento. architettura di rete
I semestre 02/03 Modelli di Riferimento: TCP/IP e OSI Prof. Vincenzo Auletta auletta@dia.unisa.it http://www.dia.unisa.it/~auletta/ Architettura di rete architettura di rete insieme delle specifiche funzionali
DettagliIntroduzione D B M G
Introduzione D B M G Introduzione alle basi di dati Gestione delle informazioni Base di dati Modello dei dati Indipendenza dei dati Accesso ai dati Vantaggi e svantaggi dei DBMS D B M G 2 Gestione delle
DettagliProgettazione software
Contenuti Progettazione software 2001-6 Corso di Ingegneria del Software V. Ambriola, G.A. Cignoni C. Montangero, L. Semini Con aggiornamenti di: T. Vardanega (UniPD) La progettazione Qualità della progettazione
DettagliElena Baralis 2007 Politecnico di Torino 1
Introduzione Sistemi informativi 2 Introduzione Base di dati Modello dei dati Accesso ai dati Vantaggi e svantaggi dei DBMS 4 6 2007 Politecnico di Torino 1 7 8 9 10 Sistema informatico Nei sistemi informatici,
DettagliCorso di. Basi di Dati I. 1. Introduzione
Corso di Basi di Dati 1. Introduzione A.A. 2016 2017 Contatti, annunci E-mail: pezzini@mat.uniroma1.it Ufficio: stanza 11 (piano terra), Dipartimento di Matematica. Ricevimento: Mercoledì 11:00-13:00 e
DettagliLaboratorio di Progettazione di Sistemi Software UML per Design Patterns e Refactoring
TITLE Laboratorio di Progettazione di Sistemi Software UML per Design Patterns e Refactoring Valentina Presutti (A-L) Riccardo Solmi (M-Z) 1 Indice degli argomenti Introduzione alla notazione UML I diagrammi
DettagliSistemi informativi D B M G. Introduzione. Introduzione alle basi di dati D B M G 2. Elena Baralis 2007 Politecnico di Torino 1
Sistemi informativi D B M G Introduzione D B M G 2 2007 Politecnico di Torino 1 Introduzione D B M G Gestione delle informazioni Base di dati Modello dei dati Indipendenza dei dati Accesso ai dati Vantaggi
DettagliLa progettazione concettuale
PROGETTAZIONE La progettazione concettuale Sintesi tra la visione degli utenti e la visione dei progettisti. I progettisti devono essere certi di aver compreso esattamente e completamente le esigenze degli
DettagliElena Baralis 2007 Politecnico di Torino 1
Introduzione Basi di dati DB M BG2 Introduzione Base di dati Modello dei dati Accesso ai dati Vantaggi e svantaggi dei DBMS DB M BG4 D B M G6 2007 Politecnico di Torino 1 D B M G7 D B M G8 D B M G9 D B
DettagliDisciplina: INFORMATICA
II1 ANNO Indirizzo AFM Articolazione SIA Anno scolastico 2017/2018 Classe 5S Docenti Corongiu, Pazienza Disciplina: INFORMATICA I risultati di apprendimento relativi al profilo educativo, culturale e professionale
DettagliDBMS. Affidabilità. Privatezza dei dati. Efficienza. Efficacia. Un DBMS deve garantire:
DBMS Un DBMS deve garantire: Affidabilità Privatezza dei dati Efficienza Efficacia DBMS Affidabilità Un DBMS deve garantire di poter mantenere intatto il suo contenuto, anche in caso di malfunzionamento.
DettagliPOSA: Un catalogo di pattern architetturali. (seconda parte) [POSA1] Pattern-Oriented Software Architecture A System of Patterns, 1996
Luca Cabibbo Architetture Software POSA: Un catalogo di pattern architetturali (seconda parte) Dispensa ASW 361 ottobre 2014 Quando una decisione ha senso in molte circostanze diverse, probabilmente è
Dettagli