abitare nei ORGANO UFFICIALE DI ABITARE SOCIETÀ COOPERATIVA anno III numero 1 febbraio 2013
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1 abitare nei anno III numero 1 febbraio 2013 ORGANO UFFICIALE DI ABITARE SOCIETÀ COOPERATIVA Pubblicazione trimestrale - Spedizione in abbonamento postale - 70% Milano - Autorizzazione Tribunale di Milano n. 286 del 17/04/ ELEZIONI CARNEVALE IN COOPERATIVA
2 prestito sociale. L emissione del prestito vincolato si è aperta il 2 gennaio e si chiuderà il 16 febbraio Sull ultimo numero di Quartieri vi abbiamo informato sulle modalità di adesione, la durata e i tassi di interesse. Dai dati pervenuti finora, siamo lieti di poter affermare che una buona parte dei soci prestatori ha deciso di reinvestire i propri risparmi in un nuovo vincolato, che, tradotto, significa che i nostri soci hanno SOMMARIO Chi ben comincia... Nuova raccolta di prestito vincolato di Silvio Ostoni e Chiara Cariani Ampia adesione all emissione del prestito vincolato 2013 e aumento complessivo del LA COOPERATIVA 4 QUESTA ITALIA MERITA DI PIU Giovanni Poletti Oggi, invece, vogliamo fare il punto sull andamento di questa nuova emissione. Siamo lieti di poter dire che ci avete sorpreso piacevolmente ancora una volta. Nonostante il difficile momento di congiuntura economica che sembra non volerci lasciare, voi, cari soci, avete dimostrato un ottima capacità di risparmio, ma soprattutto, e lo diciamo con un briciolo di orgoglio e soddisfazione, avete dimostrato ancora una volta molta fiducia nella vostra cooperativa. L ammontare del prestito vincolato di nuova emissione, ad oggi, è aumentato rispetto a quanto scaduto al preferito affidare i propri risparmi alla cooperativa, puntando sull affidabilità e la solidità del patrimonio e sulla certezza che i propri soldi siano garantiti ed equamente remunerati. Ricordiamo, ancora una volta, che il risparmio sociale consente alla cooperativa di perseguire il proprio scopo sociale, che è quello di garantire ai propri soci il diritto alla casa e all abitare di qualità, quindi grazie all apporto di capitale sotto forma di prestito sociale, molte altre famiglie potranno beneficiare di un bene così prezioso. 6 CHI BEN COMINCIA... NUOVA RACCOLTA DI PRESTITO VINCOLATO Silvio Ostoni e Chiara Cariani 31/12/2012, abbiamo, infatti, registrato un incremento di circa euro, di cui euro da nuovi versamenti. Ringraziamo tutti voi per la fiducia che ci avete nuovamente accordato. 7 I PROBLEMI DEI QUARTIERI IN ASSEMBLEA Gian Piero Carezzano 8 APP QUARTIERI: UN NUOVO STRUMENTO PER LE RICHIESTE DEI CDQ Valter Giraudi 10 MODELLO ISEE PER CASA SICURA Paola Cavaleri 12 D.LGS 231: UN NUOVO MODELLO ORGANIZZATIVO A TUTELA DEL PATRIMONIO E DEI SOCI avv. Claudio Gelfi 6 6 PRESTITO VINCOLATO EMISSIONE GENNAIO/FEBBRAIO 2013 TOTALE Depositi vincolati scaduti al 31/12/ Apertura depositi vincolati da girofondi Apertura depositi vincolati da versamenti Totale apertura nuovi depositi vincolati Differenza tra vincolati rimborsati e nuovi vincolati emessi febbraio ELEZIONI 2013: CANDIDATI IN PARATA Sergio Ghittoni 25 UNO SPAZIO DEDICATO AI GIOVANI DEI QUARTIERI DI ABITARE Lorenzo Mazzi 32 CULTURA DI PERIFERIA? MA CHI L HA DETTO! Maria Piera Bremmi 35 PROSEGUONO NEL 2013 LE INIZIATIVE DEL CIRCOLO CULTURALE ITALO CALVINO Lorenzo Mazzi 36 TEATRO DELLA COOPERATIVA PROSEGUE LA STAGIONE CON NUOVE E INTERESSANTI PROPOSTE Giusy Deligios 39 PERCORSI DI...INCONTRI MADE IN ITALY Valeria Malvicini 40 VOLONTARIATO, L AIUTO CHE CI FA CRESCERE Giulia Iasoni 29 Cooperativa aderente a: 36 2 febbraio 2013
3 Sportello Ufficio Tecnico Ricordiamo che l Ufficio Tecnico della Cooperativa è aperto ai soci nei seguenti orari: lunedì e mercoledì dalle alle giovedì dalle alle Orari di apertura degli sportelli di ABITARE Sede di Affori, via Zanoli15 lunedì -giovedì martedì Sede di Dergano, via Livigno 20 lunedì -giovedì LA COOPERATIVA Un operatore è a disposizione per fornire informazioni, ricevere segnalazioni e richieste di ordine tecnico e fissare eventuali incontri con gli addetti agli aspetti manutentivi. Via Hermada 14, cortile interno, scala B tel Sede di Niguarda, via Hermada 14 lunedì - martedì - giovedì mercoledì venerdì sabato Fotovoltaico: nel 2012 evitata l emissione di tonnellate di CO2 Con l adozione del sistema fotovoltaico, Abitare sta cercando di massimizzare l efficienza energetica coniugandola con le esigenze ambientali. È noto che la quantità di anidride carbonica e di altri gas inquinanti prodotti da un sistema fotovoltaico è pari a zero. È con grande soddisfazione che possiamo comunicare ai nostri soci che nel 2012 sono state le tonnellate di CO 2 risparmiate all atmosfera grazie all energia pulita prodotta dai pannelli solari presenti sui tetti di alcuni quartieri della cooperativa. Un contributo non trascurabile per migliorare l aria che respiriamo. APERTURA SPORTELLO TELEFONICO riservato ai soci assegnatari Dall 11 febbraio è operativo lo SPORTELLO TELEFONICO per segnalazioni circa il funzionamento del riscaldamento e dell acqua calda sanitaria: Da lunedì a venerdì Tel. 02/ Negli orari non coperti dal servizio sportello resta operativo il Tel sportello@milanoenergia.com febbraio
4 EDITORIALE Questa Italia merita di più Da alcuni mesi è in atto una campagna elettorale che sta dividendo gli italiani Giovanni Poletti È pur vero che la democrazia ha i suoi riti, tempi e costi, ma in una situazione di grave crisi il Paese aveva bisogno di una guida autorevole e di una strategia (quantomeno) nel segno dello sviluppo e dell equità. Non posso entrare (e me ne guarderei bene) in un dibattito politico in quanto, giustamente, il Presidente della Cooperativa deve rispettare tutti i soci e quindi i diversi orientamenti politici. Pertanto mi limito a centrare il mio intervento su alcuni temi di carattere generale presentandoli nell ottica delle attese da parte dei soci e delle loro famiglie. Il lavoro prima di tutto La nostra Repubblica è fondata sul lavoro, recita la nostra Costituzione. È vero, il lavoro è vita, speranza nel futuro, emancipazione personale e sociale. Senza lavoro non c è futuro, dunque è sullo sviluppo che chiunque vada al governo deve fondare la parte più importante del proprio impegno. Ogni giorno ho colloqui con soci che cercano lavoro, adattandosi a qualsiasi mansione; ogni giorno ricevo curriculum di giovani, di donne, di lavoratori già in età matura. Un disastro. Mi sento mortificato, cerco di dare una parola di speranza, sono impotente e mi chiedo: quando finirà? È dal 2008 che sento radio e televisioni indicare le date della svolta, dell uscita dal tunnel della crisi e poi dire che sarà per l anno prossimo e poi ancora più tardi. Siamo arrivati al 2013 e non è finita. Abbiamo perso centinaia di migliaia di posti di lavoro, migliaia di donne e di uomini sono disoccupati, cassaintegrati, esodati. Giovani senza lavoro stanno andando all estero, è una ondata che sta investendo il Paese e potrebbe riservare spiacevoli sorprese elettorali. Non è un problema del Nord o del Sud, è una questione nazionale, di tutti e mi spiace che ancora vi siano proposte tendenti a dividere l Italia in due parti, una più ricca e una più povera. Qualcuno ha la memoria corta e non si ricorda delle immigrazioni dal Meridione che hanno fatto diventare grandi le nostre fabbriche, come la Fiat, la Pirelli, l Alfa Romeo, le tante fonderie sparse nel Nord. Non si dice che oggi nelle nostre stalle lavorano Indiani e pachistani, che i mandarini li raccolgono gli africani, che nelle fonderie del bresciano ci sono gli extracomunitari e che nell edilizia gli albanesi, i romeni ecc. sono la gran parte degli addetti. Il problema del lavoro non si risolve mandando a casa gli uomini e le donne disponibili, si affronta creando lavoro, sviluppando le imprese, favorendo la loro permanenza in Italia, senza sottostare ai ricatti della peggiore imprenditoria, ma privilegiando progetti e programmi. Le nostre esportazioni tengono, significa che ciò che produciamo ha ancora mercato, dunque abbiamo ancora fabbriche, idee, forza lavoro e non sono poca cosa. I nostri artigiani e le piccole e medie aziende hanno bisogno di finanziamenti, di un sistema del credito che si rimetta in movimento. I soldi della Banca Centrale Europea devono essere rimessi in circolo e destinati allo sviluppo. Il nostro futuro sono i giovani Non è uno slogan, ma la sacrosanta verità. La questione giovani è il problema centrale della società italiana. Ai giovani sono legate le grandi questioni del Paese: la scuola e l università, la ricerca ed il lavoro, dunque il futuro della nostra società. I giovani pensano ad emigrare. Un scelta dolorosa che intere generazioni di italiani hanno conosciuto. Allora andavano in Germania, nelle miniere del Belgio dell Inghilterra, negli Stati Uniti, oggi pensano all Australia, ai paesi asiatici; il mondo si è fatto più piccolo, ma il dolore ed i problemi 4 febbraio 2013
5 dell emigrato sono rimasti sempre gli stessi. Può una società togliere i sogni a un giovane o a una ragazza? Possiamo restare inerti di fronte a una situazione che stravolge tante famiglie? Non basta più recriminare. Da subito occorrono proposte e fatti concreti. Bisogna mettere in campo grandi progetti, il piccolo cabotaggio non serve. Abbiamo un paese con un territorio in una situazione disastrosa, spendiamo somme enormi per gli interventi urgenti dopo i disastri, non abbiamo politiche per il territorio per il recupero ambientale. Potrebbero esser migliaia di posti di lavoro produttivi. Il nostro patrimonio culturale, le bellezze naturali, il turismo, nel loro insieme sono la principale industria italiana. Ma serve una politica seria, di lungo respiro, con investimenti che siano produttivi. Ci vogliono idee, programmi, progetti nazionali, in sostanza coraggio altrimenti da questa situazione non se ne esce. L edilizia, la casa ed i servizi Ho volutamente messo insieme queste tre questioni perché ritengo che abbiano molteplici punti in comune. L edilizia: è risaputo che quando si ferma l edilizia a breve il Paese entra in crisi e, viceversa, quando l edilizia riprende, significa che l economia torna a crescere. Quando la casa diventa un problema, entra in crisi la famiglia. Migliaia di alloggi, in questi ultimi anni, vengono messi all asta e i motivi li conosciamo. L edilizia potrebbe ritrovare possibilità di sviluppo? Io dico di si. A mio parere lo Stato si sta indebitando nel lungo periodo, favorendo i lavori di ristrutturazione degli alloggi, con il rimborso in dieci anni del 50% e 55% dei costi sostenuti dai privati. Proposta positiva con la quale lo Stato polverizza risorse, senza mettere in campo alcuna strategia di sviluppo. Perché non si interviene sulle case sfitte? Perché, in particolare nelle grandi città, non si da avvio ad un grande programma pubblico/privato per la ristrutturazione delle case in condizioni precarie, ma anche destinando tanti spazi disponibili ad attività socializzanti? Bisogna decidere una politica nazionale per la destinazione delle aree dismesse: ex fabbriche, ex caserme, nodi ferroviari e stazioni. Come saranno riutilizzate? Risparmieremmo territorio, riqualificheremmo l ambiente e l aria. Non mi dilungo oltre, chiedendo perché i grandi interventi per le infrastrutture di portata nazionale non partono e quando partono richiedono anni e forti aumenti di spesa. Andiamo a vedere come ha fatto il Giappone, dopo lo tsunami a costruire 200 chilometri di autostrada in pochi giorni. La nostra cooperativa ha riaffermato di essere una cooperativa di abitanti ed il perché lo sappiamo. La casa, bene fondamentale, è vissuta da persone e l insieme di case e di persone formano una città, una società omogenea. Da lì dobbiamo partire nel rivedere la struttura organizzative dei servizi sociali. Ci sono proposte per razionalizzare le risorse economiche destinate ai servizi. Tagliare i fondi per la sanità, per le pensioni, per i necessari servizi sociali è facile, ma produce effetti solo nel brevissimo periodo. Successivamente i problemi lasciati senza risposta riesplodono con maggiore virulenza e con costi ancora più alti dei risparmi. Oggi le funzioni sociali sono polverizzate in tanti enti che si sovrappongono, che creano sovrastrutture costose, centri di potere ecc... I grandi scandali riguardano frequentemente la sanità, il perché è noto: è un grande bacino di potere economico, elettorale, quindi politico con tutte le conseguenze che sappiamo. La nostra cooperativa, per carità senza volerne fare un esempio a livello nazionale, offre ai propri soci molti servizi sussidiari in termini di cultura, di assistenza domiciliare, di socializzazione ecc..., facendo leva sulla collaborazione di enti privati, cooperative, onlus e quanti vogliono collaborare per il bene comune. Perché non viene incentivato il volontariato organizzato e produttivo? Quante risorse umane potrebbero trovare un occupazione integrativa o a tempo pieno, risolvendo problemi economici personali e, contemporaneamente, garantire efficienza e basso costo ai servizi sociali di base integrati con quelli di maggior livello specialistico? COSA CI ASPETTIAMO DAL NUOVO GOVERNO Che risollevi il nostro paese, che gli dia credibilità, voglia di riscatto ed obiettivi praticabili, che dia speranza ai giovani; che la cosa pubblica, bene comune, sia gestita nella trasparenza e con onestà; che il lavoro sia dato a tutti e che i diritti ed i doveri costituzionali siano rispettati: che la giustizia e l equità siano garantite a tutti gli Italiani; che cessino gli sprechi e sia punita la corruzione; che l unità del paese sia preservata; che il populismo, la demagogia e le buffonate siano emarginati e finalmente la serietà e la competenza siano le condizioni per l affidamento delle funzioni pubbliche. EDITORIALE febbraio
6 LA COOPERATIVA Chi ben comincia... Nuova raccolta di prestito vincolato di Silvio Ostoni e Chiara Cariani Ampia adesione all emissione del prestito vincolato 2013 e aumento complessivo del prestito sociale. L emissione del prestito vincolato si è aperta il 2 gennaio e si chiuderà il 16 febbraio Sull ultimo numero di Quartieri vi abbiamo informato sulle modalità di adesione, la durata e i tassi di interesse. Oggi, invece, vogliamo fare il punto sull andamento di questa nuova emissione. Siamo lieti di poter dire che ci avete sorpreso piacevolmente ancora una volta. Nonostante il difficile momento di congiuntura economica che sembra non volerci lasciare, voi, cari soci, avete dimostrato un ottima capacità di risparmio, ma soprattutto, e lo diciamo con un briciolo di orgoglio e soddisfazione, avete dimostrato ancora una volta molta fiducia nella vostra cooperativa. L ammontare del prestito vincolato di nuova emissione, ad oggi, è aumentato rispetto a quanto scaduto al 31/12/2012, abbiamo, infatti, registrato un incremento di circa euro, di cui euro da nuovi versamenti. Dai dati pervenuti finora, siamo lieti di poter affermare che una buona parte dei soci prestatori ha deciso di reinvestire i propri risparmi in un nuovo vincolato, che, tradotto, significa che i nostri soci hanno preferito affidare i propri risparmi alla cooperativa, puntando sull affidabilità e la solidità del patrimonio e sulla certezza che i propri soldi siano garantiti ed equamente remunerati. Ricordiamo, ancora una volta, che il risparmio sociale consente alla cooperativa di perseguire il proprio scopo sociale, che è quello di garantire ai propri soci il diritto alla casa e all abitare di qualità, quindi grazie all apporto di capitale sotto forma di prestito sociale, molte altre famiglie potranno beneficiare di un bene così prezioso. Ringraziamo tutti voi per la fiducia che ci avete nuovamente accordato. PRESTITO VINCOLATO EMISSIONE GENNAIO/FEBBRAIO 2013 TOTALE Depositi vincolati scaduti al 31/12/ Apertura depositi vincolati da girofondi Apertura depositi vincolati da versamenti Totale apertura nuovi depositi vincolati Differenza tra vincolati rimborsati e nuovi vincolati emessi febbraio 2013
7 UN IMPORTANTE MOMENTO DI INFORMAZIONE E CONFRONTO I problemi dei quartieri in assemblea LA COOPERATIVA di Gian Piero Carezzano Tra la fine del 2012 e l inizio del 2013 si sono tenute due lunghe assemblee con i Consigli di Quartiere nel corso delle quali la Presidenza e la Direzione hanno informato i rappresentanti dei quartieri in merito alle questioni più importanti che li coinvolgeranno 1. I risultati consuntivi dei costi sostenuti dalla cooperativa alla fine del terzo trimestre che hanno confermato una gestione in equilibrio, attenta a migliorare i ricavi, soprattutto delle locazioni commerciali, e a ridurre tutti i costi che non comportano significativi cali di servizio a danno dei soci. È stato anche ribadito come l attenzione della cooperativa si concentri soprattutto sulle spese di riscaldamento che sono un capitolo molto ingente dei nostri costi. Larga informazione è stata anche data in merito ai vari interventi di ristrutturazione, compresi quelli degli alloggi, e ai grandi interventi sulle parti comuni, come quello di via Val di Ledro, tuttora in corso, e di via Livigno che sta per iniziare. 2. Informazioni in merito ad alcuni temi rilevanti quali: funzionamento polizza assicurativa di buon vicinato a favore dei soci ultimi aggiornamenti IMU per i quali sono stati presentati i dati consuntivi ( euro in totale), confermando che il saldo sarà richiesto ai soci in occasione del conguaglio 2012, preceduto da una comunicazione individuale con tutti gli elementi utili al calcolo azioni intraprese sul riscaldamento, tra cui l istituzione di uno sportello tecnico aperto ai soci miglioramenti dei tempi di ristrutturazione degli alloggi modifiche ai criteri di ripartizione delle spese che, dal 2013, avranno come base sostanziale i mq di superficie calpestabile in maniera uniforme per tutti gli alloggi di Abitare. Questa azione mira ad armonizzare sempre di più le metodologie utilizzate dalle tre coo- perative fondatrici e non comporta alcuna modifica di spesa a carico dei soci. 3. Prima presentazione del budget 2013 in cui la cooperativa conferma la volontà di perseguire, sempre di più e sempre meglio, la propria sostenibilità economica pur mantenendo, anche se in misura ridotta, lo sforzo di investimento al fine della preservazione del patrimonio. Tale budget, declinato per quartiere, sarà oggetto di presentazione più dettagliata successivamente. 4. Aggiornamento sui piani di manutenzione. Come da regolamento, i Consigli di Quartiere sono stati aggiornati sui costi sostenuti in ottemperanza ai piani di manutenzione straordinaria previsti per l ex Edificatrice di Niguarda ai quali si iscrivono, ad esempio, il completamento di via Empoli e l intervento di via Val di Ledro. È stato poi illustrato il piano finanziario di recupero delle spese delle contatermie e delle valvole termostatiche che riguarderà i quartieri soggetti a tale obbligo di legge e inciderà per cinque anni in ragione di 1,64 euro al mq. 5. Avvio del consueto percorso di raccolta dei suggerimenti in merito alle richieste La legge n. 59/92 prevede che, ogni triennio, la rivalutazione dell importo massimo previsto per il prestito sociale raccolto dalle cooperative presso i soci persone fisiche, calcolata secondo le variazioni medie annue dell indice ISTAT, venga sancita con l emanazione di un decreto del Ministero delle Attività Produttive di concerto con il Ministro dell Economia e delle Finanze. È però da evidenziare che il decreto ministeriale in questione viene solitamente pubblicato in Gazzetta Ufficiale con notevole ritardo rispetto alla scadenza naturale dei tre anni previsti dalla norma (addirittura, per il triennio , non è stato neppure emanato), mentre le manutentive dei singoli quartieri, da effettuare nel corso del 2013, per i quali i Consigli di Quartiere si fanno vigili portavoce per raccogliere le richieste, valutare i preventivi e concordare l esecuzione. 6. Infine il Presidente ha informato i consiglieri in merito ai risultati della raccolta fondi promossa a sostegno dell iniziativa della UILDM (vedi articolo in altra parte del giornale) ed ha illustrato diffusamente l adozione del Codice Etico, fortemente voluto dal Consiglio di Amministrazione al fine di confermare la volontà della cooperativa di mettere in atto comportamenti, oltre che rispettosi della legge, anche corretti eticamente nei confronti delle controparti: fornitori, personale autorità pubbliche e via dicendo. Anche quest atto si iscrive in un ottica di fornire ai soci la massima garanzia di trasparenza e di correttezza di gestione. Tali assemblee, fortemente arricchite dal dibattito e dalle domande originate dalla platea, confermano la volontà di dare ai consigli di quartiere sempre maggiori informazioni e spiegazioni in merito alla gestione del loro quartiere e alle spese sostenute dai soci in modo da favorirne la collaborazione, il supporto e la partecipazione. Nuovi limiti di raccolta del prestito sociale imprese cooperative hanno l esigenza di adeguare gli importi massimi per i soci prestatori in tempi rapidi. Quindi, nonostante l iter procedurale dei decreti comporti un ritardo nella loro emanazione, essendo note le variazioni dell indice nazionale generale annuo dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e di impiegati calcolate dall ISTAT, la decorrenza degli adeguamenti non può che essere individuata all inizio del nuovo triennio. Legacoop ha quindi ufficialmente comunicato che, dal 1 gennaio 2013, il nuovo limite di importo per il per i soci delle cooperative edilizie di abitazione è di ,32. febbraio
8 LA COOPERATIVA App Quartieri: un nuovo strumento per le richieste dei CdQ Abitare procede nella sua messa a punto, non solo con le azioni di armonizzazione fra le tre cooperative fondatrici ed i conseguenti interventi amministrativi e tecnici, ma anche adeguando le risorse ed intervenendo sull organizzazione della struttura di Valter Giraudi N ei confronti dei Consigli di Quartiere sono oggi operativi ben quattro soggetti: l Ufficio Tecnico, i Servizi Generali, l Amministrazione ed il Gruppo di Lavoro consiliare Quartieri, che si interfacciano con i CdQ da un lato e con la Direzione ed il Consiglio di Amministrazione dall altro. È evidente che una tale molteplicità di relazioni richiede uno strumento di gestione che consenta di tenere traccia delle richieste condivise e delle modalità e tempisti- 8 che di evasione, che sia accessibile a tutti gli operatori in parallelo (multiutente), che permetta di redigere i documenti di avanzamento lavori per i quartieri e fornisca indicatori di sintesi aggiornati in tempo reale per il controllo da parte della Direzione, della Presidenza e del CdA. Così il vecchio foglio di excel, utilizzato nel primo anno di incontri fra CdQ, tecnici e consiglieri, è stato rottamato, senza però perdere traccia delle centinaia di richieste raccolte e delle risposte già date. Il nuovo strumento è stato realizzato nell autunno scorso ed è stato testato più volte fino alla configurazione attuale, per l impiego della quale sono stati formati tutti i potenziali utenti, sia tecnici sia amministrativi. Come lo si fa funzionare? È presto detto. In occasione degli incontri programmati fra i Consigli di Quartiere e i servizi tecnici, generali o amministrativi e con il Gruppo di Lavoro Quartieri, vengono normalmente formulate richieste di chiarimento, di conoscenza dello stato di avanzamento dei lavori, di approfondimento dei diversi aspetti relativi alla gestione della cooperativa, di iniziative sociali e culturali. f e b b r a i o 2 013
9 LA COOPERATIVA E E, una volta l anno, vengono formulate le proposte di manutenzione ordinaria per l anno successivo che, completata la stima di costo, verranno sottoposte all approvazione dell assemblea dei soci di quartiere. Il nuovo strumento consente di registrare l insieme di tutte le richieste, di fornire ai CdQ il verbale della riunione con l indicazione delle richieste formulate e di produrre aggiornamenti successivi nei quali viene indicato lo stato di avanzamento delle attività necessarie all evasione della richiesta, fino al loro completamento. In parallelo vengono monitorati la quantità delle richieste formulate, i tempi medi di lavorazione e di evasione per ciascun servizio della cooperativa e per l insieme della struttura, producendo gli indicatori di qualità necessari per la valutazione del processo operativo. Il mese scorso è stato inviato a ciascun Consiglio di Quartiere l elenco completo delle richieste formulate dal 1 gennaio 2011, da quando, cioè, esiste Abitare, per avere una traccia del percorso condiviso e misurare il lavoro svolto. Sarà la prossima continua interazione fra chi formula richieste e chi deve evaderle a far vivere e fare evolvere il nuovo strumento di comunicazione e di gestione che, cedendo alla moda del momento, abbiamo battezzato App Quartieri. Pane per passione Bottega storica di Milano dal 1925 Via P. Di Calboli 3 - Milano tel SCONTI SPECIALI PER I SOCI febbraio
10 LA COOPERATIVA Modello ISEE per Casa Sicura di Paola Cavaleri La casa è un ambiente insidioso e pieno di pericoli e il numero degli incidenti domestici nel nostro Paese è ancora drammaticamente alto. Per queste ragioni Abitare, con la sua attenzione al progetto Casa Sicura, riafferma la necessità di porre la sicurezza abitativa al centro delle politiche sociali. Casa Sicura nasce nel 2003 dalla consapevolezza che un abitazione sicura è un fattore determinante per la prevenzione degli infortuni domestici ed il miglioramento della qualità della vita, soprattutto delle persone anziane e dei soci con difficoltà fisiche o disabilità. Il servizio è curato congiuntamente dal Filo di Arianna, preposto al monitoraggio e all individuazione dei casi di criticità, dall Ufficio Soci di Abitare che verifica le richieste, e dall Ufficio Tecnico che pianifica gli interventi, ed è rivolto ai soci in situazione di difficoltà fisiche o di disabilità. Per accedere alle agevolazioni previste dalla cooperativa, che si traducono in un contributo economico o nella gratuità per alcuni interventi, quali l applicazione maniglione nella vasca, la fornitura di cucina con valvola di sicurezza, la sostituzione vasca con piatto doccia e la messa a norma dell impianto elettrico, si è ritenuto necessario individuare un criterio di valutazione più oggettivo e completo rispetto a quello adottato in passato. Per tale ragione l area Qualità del Consiglio di Amministrazione ha proposto l adozione dell indicatore ISEE, quale parametro oggettivo e riconosciuto pubblicamente di valutazione della situazione economica di coloro che richiedono il servizio a prestazioni agevolate, ed ha individuato due soglie di riferimento per accedere alle diverse prestazioni contemplate. Per i richiedenti con indicatore ISEE inferiore a euro saranno gratuiti maniglione e piano cottura di sicurezza, mentre verrà richiesto un contributo pari al 10% del costo per gli interventi più onerosi, contributo che sale al 20% per ISEE compresi fra e euro, per i quali maniglione e piano di cottura non saranno gratuiti. I costi restanti saranno a carico della cooperativa che ha previsto, per il 2013, una disponibilità di euro. I soci interessati sono quindi tenuti a presentare il modello ISEE, rilasciato gratuitamente dai CAF (centri di assistenza fiscale), che ne riassume la situazione familiare, reddituale e patrimoniale. I valori di soglia dell indicatore ISEE verranno aggiornati annualmente dal Consiglio di Amministrazione sulla base del numero di interventi effettuati nell anno precedente. 10 febbraio 2013
11 A Mia e Schindler la manutenzione ascensori di Abitare LA COOPERATIVA di Indira Sala Nel secondo anno di vita di Abitare e con l istituzione del settore acquisti, nuova funzione nell organigramma aziendale, si è voluto focalizzare l attenzione sui contratti passivi, ovvero quelli riferiti alla manutenzione impianti e prestazione servizi forniti nei vari quartieri. Nello specifico si è proceduto ad un attenta analisi dei contenuti, dei termini di pagamento e, soprattutto, dei costi relativi ai canoni annui corrisposti in relazione ai servizi ricevuti. In sintonia con la politica di razionalizzazione costi che la dirigenza della società si è prefissata come obiettivo dell esercizio 2013 e in conformità alle procedure del sistema qualità, si è svolta un attenta ricerca di mercato nell ambito del servizio di manutenzione impianti ascensori. Sono state coinvolte tutte le aziende aventi contratti differenziati sulle varie aree di riferimento, oltre a nuove imprese del settore, prospettando un unica tipologia di contratto annuo di tipo semicompleto (manutenzione base + servizi aggiuntivi) per tutti i contratti in scadenza al 31/12/2012. Le offerte sono state comparate sulla base dei servizi e canoni annui; il CdA ha deliberato di suddividere la manutenzione su due operatori e più precisamente MIA SPA, operatore già attivo nell area impianti Dergano e SCHINDLER azienda leader nel settore, rispettivamente nella misura del 60% e 40% dei contratti in scadenza. Sarà compito del settore acquisti, congiuntamente al tecnico, di verificare la validità della scelta. All atto della formalizzazione dei contratti è stato altresì consegnato a tutti i fornitori, quale parte integrante, il codice etico vigente, come deliberato dal CdA di Abitare, nell ambito dell attuazione dei principi e delle linee guida del D.Lsg.231/2001. Alcuni quartieri mantengono le stesse scadenze contrattuali differenziate con gli attuali operatori, i rinnovi verranno effettuati sulla base di nuove richieste analoghe a quelle effettuate nel corso dell anno Sgombero di cantine, solai e box; Consegne in Milano e provincia, compresa AREA C senza sovrapprezzo; Piccoli traslochi; PREVENTIVI GRATUITI febbraio
12 LA COOPERATIVA D.LGS 231/2001 La 231 : un nuovo modello organizzativo a tutela del patrimonio e dei soci a cura dell avv. Claudio Gelfi Il D.Lgs. 231/2001 ha introdotto nel nostro ordinamento la responsabilità amministrativa degli enti collettivi (come ad esempio società di capitali, cooperative, società di persone, associazioni) per una serie di reati tipizzati dalla stessa disposizione quali, a titolo esemplificativo, la corruzione, le false comunicazioni sociali, il peculato, l omicidio colposo ed altri, commessi nell interesse o a vantaggio degli enti medesimi da parte dei loro vertici, vale a dire da parte di tutti i soggetti che svolgono funzioni di direzione, amministrazione e controllo e, quindi legali rappresentanti, amministratori, direttori o anche da parte di semplici dipendenti o collaboratori. La responsabilità, sebbene sia definita dal legislatore amministrativa, in realtà ha natura penale ed ha origine dalla commissione di reati da parte di persone fisiche da cui sia derivato un profitto per l ente collettivo. In presenza di un comportamento delittuoso, tra quelli espressamente previsti dalla normativa in questione, commesso da uno di tali soggetti, la responsabilità amministrativa dell ente sussiste ogni qualvolta il reato sia ad esso ricollegabile sul piano oggettivo e costituisca espressione della politica dell ente ovvero sia la conseguenza di una mancante o carente organizzazione interna, come la mancata predisposizione o attuazione dei modelli organizzativi. La responsabilità amministrativa dell ente è, pertanto, presunta e tale presunzione può essere superata, in virtù della circostanza esimente prevista dall art. 6 del decreto stesso, solo dimostrando l efficace applicazione di un valido modello di organizzazione e gestione o l evidente volontà del soggetto in posizione apicale di eluderlo. Viene quindi esclusa, nella fattispecie, una responsabilità amministrativa qualora l ente sia in grado di dimostrare che l organo dirigente ha adottato ed efficacemente attuato, prima della commissione del fatto delittuoso, modelli di organizzazione e di gestione adeguati ed idonei a prevenire i reati contemplati dallo stesso D.Lgs n. 231/2001 e dalle successive modifiche. Se l ente non ha adottato il modello organizzativo ovvero, pur avendolo adottato, non lo ha attuato in maniera puntuale, incorre nella responsabilità amministrativa. La legge individua, in proposito, un sistema essenzialmente binario, che prevede l irrogazione di sanzioni pecuniarie, anche di rilevante entità economica, e di sanzioni interdittive (l interdizione, temporanea o definitiva, dall esercizio dell attività - la sospensione o la revoca delle autorizzazioni, licenze o concessioni funzionali alla commissione dell illecito - il divieto, 12 febbraio 2013
13 temporaneo o definitivo, di pubblicizzare beni o servizi), oltre alla confisca dei frutti o degli strumenti del reato ed alla pubblicazione della sentenza di condanna. L Organismo di Vigilanza, obbligatorio per legge, riveste un ruolo certamente rilevante nel sistema di prevenzione degli illeciti delineato dal D. Lgs. n. 231/2001. Costituisce, infatti, l indispensabile corollario del modello organizzativo, in carenza del quale anche il migliore degli scudi protettivi realizzati potrebbe non essere in grado di evitare le sanzioni a carico dell Ente. La costituzione dell Organismo di Vigilanza comporta una precisa individuazione di questa entità nell assetto di governance aziendale, per evitare sovrapposizioni e conflitti e per assicurarne la migliore funzionalità. In tema di responsabilità delle persone giuridiche dipendente da reato la c.d. legge di stabilità n. 183/2012 ha innovato quanto alla composizione dell Organismo di Vigilanza previsto dal D.Lgs. n. 231/2001, attribuendo alle società di capitali la possibilità di assegnare al collegio sindacale, al consiglio di sorveglianza ovvero al comitato per il controllo sulla gestione, qualora questi organismi siano disponibili ad assumere tale ulteriore carica, con i relativi ulteriori compensi connessi a tale eventuale ulteriore carica, le funzioni dell Organismo di Vigilanza (art. 6, nuovo 4-bis, D.Lgs. n. 231/2001). Sotto il profilo applicativo, l entrata in vigore del Decreto Legislativo n. 231/2001 è stata inizialmente caratterizzata da un indubbio ritardo, per via dei tempi irragionevolmente lunghi della giustizia italiana. Negli ultimi anni si è invece registrata una netta inversione di tendenza che si è principalmente concretizzata in una serie di ordinanze cautelari con le quali sono state irrogate alle società coinvolte le varie misure interdittive previste dall art. 13 e che fa intuire un forte rigore della giurisprudenza nell applicare il D.Lgs n. 231/2001 e sanzionare gli enti per i reati commessi dai vertici o dai subordinati. Secondo la Corte di Cassazione, infatti, l ente che non ha attuato modelli organizzativi idonei a prevenire i reati è un soggetto pericoloso nell ottica cautelare e pertanto la relativa adozione è obbligatoria in quanto ne sono esonerati dall applicazione solo lo Stato, gli enti pubblici territoriali, gli enti che svolgono funzioni di rilievo costituzionale e gli altri enti pubblici non economici (Sent. n /2010; 28699/2010). Corrisponde, quindi, ad un approccio conforme al buon operato dell organo amministrativo di società o di cooperative l adozione di un modello organizzativo a tutela del patrimonio di tali enti e, in ultima analisi, anche dei loro soci. Villa Trotti/Passerini alle battute finali? di Giovanni Poletti Dopo tanti tentativi finalmente siamo riusciti a rintracciare la società svizzera (in liquidazione) proprietaria di una piccola area adiacente alla Villa Trotti senza la quale non era possibile presentare il progetto di costruzione al Comune di Milano. Il rogito è stato definito pochi giorni prima di Natale. L anno 2012 è trascorso progettando la realizzazione di alloggi sull area di via Passerini e la ristrutturazione della Villa Trotti, sottoponendo gli elaborati alla Commissione Paesaggistica del Comune di Milano. La Commissione ha richiesto sostanziali cambiamenti che hanno richiesto un lungo lavoro di riprogettazione che è in definizione. Altro motivo di ritardo è stato il rinnovo della Commissione paesaggistica in autunno. Come detto, stiamo predisponendo un nuovo progetto che ci auguriamo possa essere approvato e consentire di percorrere l ultimo miglio ed ottenere il permesso a costruire. Per ovvi motivi di doverosa riservatezza prima del parere della Commissione possiamo fare solo alcune anticipazioni. Il nuovo progetto allo studio prevede la realizzazione complessiva di 58 alloggi dei quali 12 nell ambito della Villa Trotti, mentre gli altri 46 saranno collocati in tre edifici posti nell area di via Passerini. Tra i criteri qualificanti il nuovo progetto ricordiamo: la permeabilità, ovvero non ci saranno barriere e i niguardesi potranno passare tra gli edifici; il verde sarà presente con una ampia piantumazione che farà un tutt uno con l area a verde comunale che verrà riordinata e resa vivibile per bambini e adulti con servizi e giochi; la via Passerini sarà ampliata sino alla Villa Trotti ed il marciapiede sarà molto ampio grazie all arretramento di 13 metri; sono previsti due spazi commerciali nei primi due edifici e altri due all interno della Villa Trotti; la Villa Trotti sarà aperta durante il giorno sino alle ore 20 consentendo l attraversamento pedonale; sarà realizzato un importante spazio al piano terreno della Villa Trotti da destinare, a cura della cooperativa, ad attività culturali e di altra natura sociale che qualificherà complessivamente l intervento; gli appartamenti della Villa Trotti saranno di alta qualità e rispettosi del pregevole contesto; gli appartamenti degli altri edifici saranno di varie tipologie e comunque rispondenti alle attuali norme del risparmio energetico e non solo, dotati di impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica; i box saranno in numero sufficiente per tutti gli alloggi. Possiamo affermare, ancora una volta, che questo intervento sarà di grande impatto positivo per il quartiere e riqualificherà il contesto urbano. Sarà inoltre motivo di rigenerazione e darà un contributo alle stagnanti attività commerciali. Spiace non poter riprodurre il progetto ma prima di pubblicarlo dovremo attendere che sia approvato dagli organi comunali L area di via Cesari (ex Floricoltura Sopransi) L area di mq. è edificabile, quindi rappresenta per la Cooperativa un alto valore patrimoniale. Non mancano le offerte, ma in questo periodo il suo utilizzo deve essere ben ponderato. Non è certamente il caso di effettuare svendite, Abitare non ha esigenze di cassa così impellenti e quindi la scelta del CdA è quella di lavorare per gli obiettivi più favorevoli senza premura. SVILUPPO DEL PATRIMONIO febbraio
14 SVILUPPO DEL PATRIMONIO VIA ADRIATICO Un intervento spettacolare di Valter Giraudi La mattina dello scorso 20 novembre non sembrava troppo diversa dalle precedenti: la nebbiolina del parco si era rapidamente dissolta per dar spazio ad una giornata di pieno sole novembrino. Come al solito, cani e umani passeggiavano, i secondi più pigri dei primi, riguardando gli stessi alberi ingialliti e gli stessi prati verdi dei giorni precedenti. Una giornata come un altra. Lo sembrava. C era però un rumore cupo che procedeva lento, lungo la via Adriatico: un enorme mezzo su gomma, che rapidamente si è avvicinato al piazzalino finale. Sono state rimosse le barre che impediscono l accesso al Parco e la montagna meccanica ha risalito l argine dello spazio verde e si è installata a ridosso della torre est del quartiere cooperativo di via Adriatico. Dall altro lato del prato, cani e umani hanno rapidamente rivolto i loro sguardi allo straordinario mezzo che, allargate le proprie zampe e poggiatele a terra, ha cominciato ad estendersi in tutta la sua dimensione, col rumoreggiare del suo motore. Una gabbia con un paio di persone ha cominciato ad innalzarsi, un piano dopo l altro, fino a raggiungere la sommità del caseggiato, dove sarebbe cominciato il lavoro. Lì, ad oltre 40 metri dal prato, era infatti necessario montare una grondaia e la canalizzazione di raccolta per il corretto convogliamento delle acque piovane dalle pensiline di copertura dei terrazzini agli ultimi piani, che ne erano prive. Proteggere gli ultimi piani aveva infatti generato un problema ai piani più bassi, dove l acqua piovana, cadendo dai 40 metri di quota, andava ad impattare sui davanzali dei balconi con evidente disagio dei residenti. Raccolte di firme, dinieghi, poi proposte, verfiche su esperienze precedenti e di altri, soluzioni scartate e finalmente, lo scorso anno, la decisione del Consiglio di Quartiere e dell Ufficio Tecnico di proporre ai soci la soluzione realizzata, nel quadro degli interventi di manutenzione 2012 dei quartieri. È stato necessario progettare l intervento con la massima attenzione: ogni giorno di permanenza dell autoscala costa infatti diverse centinaia di euro e non era davvero pensabile dovere fare azioni di messa a punto troppo lunghe e pesanti. Le dimensioni dei pluviali e delle canalizzazioni dovevano assolutamente essere precise per coniugarsi al primo colpo con la struttura della pensilina e del caseggiato. Anche il coordinamento tra la preparazione del manufatto, l occupazione del verde al Parco Nord, il lavoro del carpentiere, l autoscala e il meteo, doveva necessarimente essere esente da errori. Lavorare stanca, ma farlo bene dà soddisfazione; e, questa volta, ha dato anche spettacolo. 14 febbraio 2013
15 ELEZIONI 2013 Elezioni 2013: candidati in parata a cura di Sergio Ghittoni Le elezioni politiche italiane del 2013 per il rinnovo dei due rami del Parlamento italiano - la Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica - si terranno domenica 24 e lunedì 25 febbraio 2013 a seguito dello scioglimento anticipato delle Camere avvenuto il 22 dicembre 2012, quattro mesi prima della conclusione naturale della XVI Legislatura. Contestualmente alle elezioni politiche per il rinnovo del Parlamento la Lombardia è chiamata al voto per il rinnovo anticipato dei consigli regionali e l elezione diretta del presidente della regione. Oltre ai due soci candidati al Senato e alla socia che corre per la Regione che abbiamo intervistato in altra pagina, sono molti i personaggi della zona o che con essa vantano dei rapporti o legami speciali che si presentano alle elezioni, sia nazionali che regionali. Stranamente tutti di centro sinistra. Abbiamo infatti cercato di recuperare qualche candidato di altri schieramenti, ma senza successo. Mettiamoci l anima in pace e cominciamo col segnalare l abbandono di Marilena Adamo, una senatrice del Pd di Affori che ha rinunciato a ripresentare la sua candidatura. Una stranezza che contraddice l immaginario collettivo che raffigura i politici abbarbicati alle loro poltrone e che farebbero qualsiasi cosa per non rinunciarvici. Barbara Pollastrini CANDIDATI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI (non si devono indicare preferenze) BARBARA POLLASTRINI Invece si è ripresentata alle primarie del Pd e ha ottenuto un ottimo risultato Barbara Pollastrini, che quindi ha trovato posto nella lista del Pd alla Camera in una posi- Originaria di Darfo (Bs), ma milanese di adozione, è laureata in lingue e letterature straniere alla Bocconi, ha insegnato all Università Statale di Milano e ha aderito al Partito Comunista Italiano. Nel 2001 è stata eletta alla Camera dei Deputati per i Democratici di Sinistra e riconfermata nel È componente della commissione Affari Costituzionali. Tra il 2006 e il 2008 è stata ministro per i Diritti e le Pari Opportunità del secondo governo Prodi. Alle ultime primarie del Partito Democratico è stata la più votata a Milano con ben voti. febbraio
16 ELEZIONI 2013 zione tale da garantirle la rielezione, anche in caso di sconfitta. La Pollastrini ha molti sostenitori nei nostri quartieri, nei quali si fa vedere con una certa assiduità. Le chiediamo se non sia stanca di stare all opposizione. Più che stanca direi indignata. Indignata di quel precipizio morale e sociale in cui le destre avevano cacciato il Paese. In questi anni fare l opposizione era uno dei modi per contrastare decadenza culturale e ingiustizie. Ma ho sempre pensato che solo unendo l opposizione in Parlamento ai movimenti, alla partecipazione, potevamo farcela. D altronde è andata così a Milano per la vittoria di Pisapia e ora siamo mobilitati per la Lombardia e l Italia. Ma questa volta ce la faremo e Bersani sarà il Presidente del Consiglio. Lo so, quello sciagurato Berlusconi in compagnia di Maroni punta all instabilità, scommettono sul tanto peggio. La destra esiste e attraversa l Europa col suo volto populista ed eversivo. Da noi si mescola a un enorme questione di illegalità e di regressione culturale. Penso al primo dei diritti offesi, quello della dignità delle donne. Mi ritrovo nell acuta sintesi di Bersani, giustizia, moralità e lavoro come bussola a cui ispirare il fare. Qualche esempio concreto? Chi più ha, dia. E cioè, una riforma fiscale basata sul contrasto all evasione, sull emersione del nero e su una revisione delle aliquote a favore del lavoratore e dell impresa. Un piano straordinario per l occupazione delle donne e dei giovani. Protocolli per il credito alle piccole imprese. C è l urgenza di una redistribuzione dei redditi (stipendi e pensioni) anche per battere la recessione. E insieme c è, dicevo, la questione della moralità. Il liberismo selvaggio in economia mescolato al berlusconismo hanno prodotto un rovesciamento nei principi con conseguenze enormi nella moralità pubblica e nella mentalità. Depositeremo da subito provvedimenti contro la corruzione, la legge elettorale, la riduzione dei parlamentari, quella sui partiti e i costi della politica. Emanuele Fiano EMANUELE FIANO Emanuele Fiano è un deputato del Pd che verrà rieletto con ogni probabilità dato il suo alto posizionamento nella lista del suo partito. La sua presenza nella nostra zona è quasi una tradizione, soprattutto in occasione delle giornate della memoria. Emanuele Fiano è figlio infatti di Nedo Fiano, un sopravvissuto alla Shoah, scomparso da poco. Gli chiediamo cosa lo motivi a partecipare a queste elezioni. Io vorrei continuare il lavoro che ho fatto negli ultimi anni in Parlamento per il Partito Democratico e cioè occuparmi dei temi della sicurezza e della difesa, perché vorrei che questi argomenti, di libertà e di diritti fondamentali dei cittadini menzionati anche dalla Costituzione, fossero definitivamente strappati alla propaganda della destra. Soprattutto in questo momento di crisi, in cui fasce sempre più grandi di popolazione vedono ridotte le loro possibilità economiche, entrano in zone a rischio povertà e vedono diminuire la loro capacità di difendersi: stiamo parlando di tre milioni di poveri in Italia e di altri sette milioni sulla soglia della povertà. Ma poi c è il problema della precarietà, della percezione della precarietà e dell incertezza del proprio futuro. Precarietà materiale (stipendi, fidi, casa ecc) che produce una sensazione di insicurezza generalizzata nella popolazione. Come si risponde a questa paura? Non con la ricetta della destra, e cioè cercare capri espiatori fittizi. O con quell altra tremenda trovata delle ronde dei cittadini, secondo il principio in vigore nella sanità o nella scuola e cioè che dove non arriva lo Stato ci possano pensare i privati. Un aberrazione incostituzionale. Invece si risponde agendo lungo tre direttrici: la prima è il rilancio degli enti locali. I comuni e le regioni devono avere i mezzi per innervare i nostri quartieri di strutture per i giovani, per gli anziani, per le donne, per la cultura e per la ricreazione. I quartieri devono vivere e non essere dei dormitori e devono essere serviti da adeguati trasporti e illuminazione, due cose che sembrano piccole, ma che invece fanno spesso la differenza. La seconda iniziativa è rafforzare la presenza e il senso democratico delle forze dell ordine. Le nostre forze dell ordine hanno subito negli ultimi anni tagli pazzeschi: quattro Nato a Milano nel 1963, sposato con due figli. Dal 2002 è dottore di ricerca in Progettazione Architettonica Urbana. È stato consigliere comunale dei DS a Milano e membro dal 2003 del direttivo del Piano Intercomunale della città. Viene poi eletto alla Camera dei Deputati nella lista dell Ulivo nel 2006 e rieletto nell aprile Presiede il Forum Sicurezza del Pd e è membro della Commissione trasporti, poste e telecomunicazioni e del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica. È stato presidente della Comunità Ebraica Milanese e consigliere dell Unione delle Comunità Ebraiche italiane. Sul quotidiano online Affari Italiani cura la rubrica Camera Caritatis. miliardi di euro in meno negli ultimi quattro anni ad opera della destra. Ci sono nelle nostre strade meno uomini e meno mezzi e questo si ripercuote su molti aspetti della vita civile: meno uomini uguale a meno prevenzione e quindi più infiltrazioni mafiose, che è ciò che sta succedendo al Nord. E infine il terzo tema è quello della giustizia, che dev essere più celere e più efficiente. Tutti sappiamo cosa abbia voluto dire amministrare la giustizia sotto Berlusconi. Bisogna cambiare, anche nel senso di assicurarsi che le pene che vengono comminate siano poi effettivamente scontate nella loro interezza. CANDIDATI AL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA (una sola preferenza) FRANCO BOMPREZZI Franco Bomprezzi vive alla Bicocca. È un giornalista molto conosciuto e un autentica autorità nel mondo della disabilità. È stato nominato Cavaliere del Lavoro da Napolitano e ha collaborato col sindaco Pisapia nell elaborazione di una strategia per l accessibilità della città. Si presenta alle regionali nelle file del Partito Democratico e quando gli domandiamo che cosa l ha motivato ci risponde: Credo siano tempi nei quali non possiamo tirarci indietro se ci viene chiesto di contribuire al cambiamento e al miglioramento delle istituzioni. So che si tratta di una sfida difficile, e non sono mosso da ambizione personale, ma dalla convinzione che il mondo del sociale, del volontariato, della cooperazione, delle famiglie, delle associazioni delle persone con disabilità, abbia di- 16 febbraio 2013
17 ritto a una rappresentanza adeguata e forte, perché nel nostro futuro orientare bene la spesa e le risorse pubbliche è un dovere morale, prima ancora che una questione politica o ideologica. Dalla mia sedia a rotelle ho visto tante scelte sbagliate o incoerenti, in una Regione che ha tanti mezzi e che potrebbe fare decisamente meglio. Dopo vent anni credo sia giusto cambiare guida, e Umberto Ambrosoli mi sembra la persona adatta, per moralità e per apertura mentale. Il Pd è poi il mio partito e dunque mi sono sentito onorato della richiesta di candidarmi per la Regione. Gli chiediamo anche quanto abbiano contato le sue esperienze precedenti nel decidere di affrontare quest avventura: Molto, nel senso che sono sempre stato pronto a raccogliere le sfide più difficili. In tanti anni di impegno sul tema dei diritti dei cittadini più deboli ho visto troppo spesso persone non competenti occupare posti di rilievo salvo poi non risolvere nulla o quasi. Non ce lo possiamo più permettere. Ho 60 anni, e nonostante la mia disabilità conduco una vita piena e ricca di stimoli e di interessi, da giornalista e da persona impegnata assieme ad altri. Ero a fianco di Giuliano Pisapia in occasione della splendida primavera della sua elezione. Ora non ho dubbi che possiamo vincere al termine di un inverno pieno di paure per una crisi dura, aspra, che colpisce tutti, ma soprattutto chi ha meno e ha bisogno di aiuto e di speranza. In caso di elezione vorrei rovesciare il tavolo dei servizi sociali e sanitari, mettendo le persone, i loro diritti, i loro bisogni, al centro vero dell attenzione. Troppo spesso in passato ci si è preoccupati delle regole, del metodo, dei rapporti fra istituzioni, assessorati, servizi, dimenticando che questo esercito di Franco Bomprezzi Chiara Cremonesi dipendenti pubblici lavora al servizio dei cittadini ed è a loro che bisogna fare riferimento, concretamente e con competenza. Occorre subito rifinanziare il fondo per la non autosufficienza, e separare la spesa per le persone anziane da quella per la disabilità in modo da intervenire in modo efficace ed appropriato in entrambe le situazioni. Si può fare. Ma dipende dal voto di ogni cittadino. Io ci conto. E poi vorrei mettere mano al sistema della mobilità, perché troppo spesso i trasporti pubblici nelle aree metropolitane non tengono conto delle esigenze delle persone a mobilità ridotta, non solo in sedia a rotelle, ma con difficoltà temporanee, o per l età. Infine il lavoro; la Regione può e deve mettere mano al fondo per l inserimento lavorativo. Troppi disabili restano a casa anche quando potrebbero lavorare e pagare le tasse, invece di essere costretti a difendere pensioni da fame. Franco Bomprezzi, nato a Firenze, 60 anni, giornalista e scrittore. Vive in sedia a rotelle per gli esiti di una malattia genetica. Ha lavorato in quotidiani, agenzie di stampa, portali internet. Attualmente free lance ed esperto di comunicazione sociale. Editorialista del magazine Vita, cura il blog FrancaMente ; per il Corriere della Sera scrive nel blog InVisibili e modera il forum Ditelo a noi ; ha scritto La contea dei ruotanti (1999) e Io sono così (2003). È portavoce di Ledha, Lega dei diritti delle persone con disabilità; Ambrogino d Oro nel 2005, è stato nominato Cavaliere della Repubblica il 3 dicembre 2007 dal presidente Napolitano. Milanese, 39 anni, laureata, ha lavorato prevalentemente in case editrici e sulle relazioni internazionali. In politica da sempre, ha cominciato come rappresentante nel consiglio d istituto del suo liceo. Nel 2009, ha partecipato alla fondazione di Sinistra Ecologia Libertà, il movimento politico di cui Nichi Vendola è presidente. Nel 2010 viene eletta in Consiglio Regionale e ha ricoperto il ruolo di capogruppo del suo partito occupandosi di sanità (in particolare in difesa della legge 194 e della libertà di cura), di progetti di legge sul reddito minimo garantito e per la difesa dell acqua pubblica e di proposte sulla legge elettorale e sulla riduzione dei costi della politica. CHIARA CREMONESI Le strutture territoriali di Sinistra Ecologia e Libertà della nostra zona sostengono la consigliera uscente Chiara Cremonesi, una veterana della politica regionale anche se ancora giovanissima. Della cooperazione ci dice: Credo che il movimento cooperativo abbia fatto molto per il nostro tessuto economico e sociale e potrà essere una risorsa importante per uscire dalla crisi. In particolare, le cooperative di abitanti hanno svolto un ruolo fondamentale nel ridurre il disagio abitativo di tante famiglie e nel calmierare in generale i prezzi del mercato degli affitti. Proprio per questo, già nel corso del 2012 quando fu istituita l Imu, mi sono impegnata affinché il Consiglio Regionale premesse sul Governo per riconoscere agli alloggi di proprietà delle cooperative di abitazione a proprietà indivisa lo status di prima casa, con aliquote ridotte e detrazioni. Invece, parlando dei suoi risultati nella scorsa legislatura, afferma: Sono stata eletta in consiglio regionale nel È stata una breve legislatura costellata dagli scandali e dalle vicende giudiziarie di Formigoni e della sua maggioranza. Dall opposizione abbiamo vigilato sugli atti della giunta, denunciandone le incapacità. In questo clima, sono però riuscita a far approvare due progetti di legge ai quali ho tenuto particolarmente: il primo sull Educazione alla legalità e il secondo contro la violenza sulle donne. Sono convinta che il centrosinistra con Ambrosoli vincerà queste elezioni regionali. Ci sarà moltissimo lavoro da fare, soprattutto sul fronte del lavoro. È necessario mettere in campo misure per far ripartire l economia e creare nuovi posti di lavoro. Se fossi rie- ELEZIONI 2013 febbraio
18 ELEZIONI 2013 letta, vorrei lavorare affinché la salute dei cittadini non sia più un lusso: è necessario ampliare la fascia di esenzione del ticket sanitario e renderlo proporzionale al reddito. Bisogna inoltre istituire un Fondo per la non autosufficienza perché l invecchiamento della popolazione pone nuovi bisogni a cui finora non è stata data risposta. Onorio Rosati Beatrice Uguccioni ONORIO ROSATI Onorio Rosati è apparso spesso nelle ultime settimane nella nostra zona, anche al Centro Culturale per la presentazione di un libro di Pizzinato. È conosciutissimo ad Affori dove ha abitato molti anni. È considerato, tra le tante virtù che gli si riconoscono, il più preparato sul tema della casa per il suo partito, il Pd. Gli chiediamo cosa farebbe in caso di elezione al Consiglio Regionale per non disattendere le aspettative dei cittadini: Bisogna porre al centro dell agenda politica del Governo Regionale il tema fondamentale dei diritti e dei problemi veri dei lavoratori e dei pensionati. Diritto al lavoro, diritto alla salute, diritto alla casa. In questo periodo di crisi economica assume una rilevanza centrale la questione occupazionale. È necessario dare risposte concrete ai bisogni di sicurezza del lavoro. Il nuovo governo della Regione Lombardia dovrà avviare un programma che preveda l attuazione di misure specifiche rivolte a tutte le tipologie di lavoratori, senza dimenticare politiche di sostegno alle piccole e medie imprese. In questi otto anni da Segretario Generale della Camera del Lavoro di Milano ho avuto modo di lavorare con le istituzioni per la stipula di importanti accordi che hanno visto coinvolti cittadini e lavoratori occupati, disoccupati e pensionati in materia di lavoro, sicurezza e legalità. Ritengo il Consiglio Regionale il luogo maggiormente deputato alla messa in atto di politiche e servizi che possano garantire diritti ed occupazione, attraverso strumenti di sviluppo, rigore ed equità necessari alla ripresa economica. Gli chiediamo anche un commento sul problema della casa e della cooperazione: Le politiche abitative rappresentano uno dei temi principali da affrontare per il nuovo Consiglio Regionale. È di tutta evidenza che serve un cambiamento radicale nelle politiche per la casa, mettendo al centro i bisogni dei cittadini e non le esigenze degli affaristi. Aumentare la disponibilità di alloggi ad affitti sostenibili, soprattutto per i giovani ed i pensionati, combattere il degrado con programmi di manutenzione degli stabili e con il sostegno alla nascita di comitati di cittadini. Porre attenzione a politiche di riutilizzo e riqualificazione del patrimonio 49 anni, sposato con due figli, vive a Milano. Nel sindacato da sempre, nel 1990 entra a far parte della segreteria della Filpt Cgil di Milano e successivamente nella Cgil Funzione Pubblica, di cui nel 1998 ne diventa Segretario Generale. Dal 2006 è segretario generale della Camera del Lavoro di Milano. In questo ruolo contribuisce alla firma di importanti accordi in materia di lavoro, welfare, sicurezza e legalità, e definisce intese e azioni comuni con associazioni della realità milanese sui temi del lavoro, della salute, delle donne, degli anziani, dei pensionati, dei diversamente abili, dei giovani, della cultura e dell antifascismo. Nata a Milano 42 anni fa, sposata da 15 anni e mamma di tre figli. Maturità classica, laurea in filosofia, indirizzo Comunicazioni Sociali e Relazioni Sociali all Università Cattolica. Nel 1987 frequenta i corsi di formazione sociopolitica della Diocesi di Milano; dal 1996 al 2000 lavora in Università Cattolica; negli stessi anni collabora con la Fondazione Italiana per il Volontariato e con Caritas Ambrosiana. Dal 1996 al 2006, come funzionario per il Gruppo Regionale Consiliare dei Popolari, poi Margherita, si occupa di sanità, mercato del lavoro, formazione professionale e comunicazione; dal 1999 giornalista pubblicista. Componente dell Assemblea Nazionale e della Direzione Provinciale del Partito Democratico. Dal 2001 in Consiglio di Zona 9 a Milano, Presidente dal 2006 e ad oggi ancora in carica. esistente anche mediante politiche di sostegno ad azioni rivolte al risparmio energetico. È indispensabile agire anche sulle politiche fiscali, attraverso una riduzione delle aliquote Ires, Iva, Imu e delle imposte ipotecarie e catastali ed un contestuale aumento degli sgravi fiscali per l affitto concordato. In questo spirito è di tutta evidenza che la richiesta di far riconoscere la prima casa ai fini Imu per le case di proprietà delle cooperative a proprietà indivisa, la ritengo corretta e sicuramente perseguibile. BEATRICE UGUCCIONI Beatrice Uguccioni è la Presidente del nostro Consiglio di Zona e si presenta per il suo partito (il Pd) all assemblea Regionale. È intervenuta innumerevoli volte alle nostre manifestazioni e inaugurazioni e in cooperativa la conoscono tutti. E infatti, parlando della cooperazione, ci dice: Nel presiedere il Consiglio di questa zona ho avuto la fortuna di entrare in contatto con una fortissima realtà cooperativa, specie in alcuni quartieri. La cosa che mi ha sempre colpito è lo spirito che caratterizza la cooperazione rispetto alle altre forme di edificazione. Voi cercate sempre di riprodurre un contesto di socialità che in altri posti non si ritrova, cercate sempre di costruire una comunità. E questo lo dico sia come Presidente del CdZ, sia come mamma, perché è sempre molto bello vedere in occasione di feste e ricorrenze si riescano a realizzare interventi ricreative o culturali di aggregazione per bambini, per adulti e per anziani riuscendo così a eliminare le barriere tra generazioni e a rinforzare il tessuto sociale della comunità e del quartiere. La Uguccioni si presenta al Consiglio Re- 18 febbraio 2013
19 gionale per il Partito Democratico. Le chiediamo quanto abbiano pesato le esperienze maturate come presidente di Zona. Quest ultima esperienza, che sto vivendo tuttora, mi ha insegnato moltissimo. In particolare a rapportarmi con i cittadini che vivono con me il territorio e le sue molteplici problematiche. Mi ha insegnato quanto lavoro si possa fare anche con le scarsissime risorse dei Consigli di Zona, se si riesce a collaborare e a dialogare con le molteplici realtà che operano sul territorio. Come sia complesso, ma nello stesso tempo importante, confrontarsi con la cittadinanza prima di prendere decisioni o lanciare progetti che andranno a incidere sui quartieri, e infine come sia difficile, ma possibile, far convergere in un unico progetto, in un unica proposta i diversi interessi, idee, sensibilità e volontà di tutti coloro che sono coinvolti. La sfida regionale è da affrontare avendo bene in mente alcuni temi forti. In primo luogo la Sanità. La spesa sanitaria è la voce più importante del bilancio della Regione e sebbene in Lombardia la Sanità tutto sommato funzioni, da quando è stata modificata la legge 31 del 1997, la mancanza di controlli e gli eccessivi accreditamenti alle strutture private abbiano potuto generare situazioni gravissime come ad esempio i casi del Santa Rita e del San Raffaele. Casi come questi pregiudicano i bilanci regionali e creano disservizi. Un altro tema di cui mi vorrei occupare in caso di elezione è la formazione professionale, come premessa all entrata nel mondo del lavoro. Una formazione professionale continua e di alto livello è indispensabile, ma occorre controllare che ci siano progetti reali e una puntuale valutazione sui contenuti e Sara Valmaggi sui costi. Non solo: ma anche che ci sia uno stretto collegamento tra la formazione e gli sbocchi lavorativi. In particolar modo per coloro che scelgono un percorso di riqualificazione dopo essere stati espulsi dal mercato del lavoro. In Regione, finora, nessuno ha mai verificato l efficacia di questi corsi e che percentuale di successo abbiano nel reinserimento nel mondo lavorativo di questi soggetti. Un altro tema caldo è quello della legalità e della sicurezza del territorio. C è poi il gravissimo problema dell edilizia residenziale pubblica, una vera e propria emergenza a cui la Regione non ha mai dato risposta. Sto parlando di Aler. La nostra zona è ricca di quartieri popolari nei quali spesso si sono lasciate incancrenire situazioni di abusivismo, di morosità e di criminalità sia organizzata che spontanea che stanno pregiudicando la qualità della vita delle tante persone oneste che vi ci abitano. La Regione deve dire qualcosa, deve assumersi le sue responsabilità. È anche suo dovere esercitare un controllo sull Aler in modo che queste cose non succedano. Milanese, 44 anni, single, figlia di soci della Edificatrice di Niguarda passa la sua infanzia in via Val d Ossola 19. Si trasferisce a dodici anni a Sesto San Giovanni dove s impegna in politica, viene eletta al Consiglio Comunale e diventa assessore all Educazione, Cultura, Sport, Giovani e Tempi della città. Dal 2005 è nel Consiglio Regionale per il Pd e ne diventa vicepresidente, oltre a far parte della Commissione Sanità. Ama cucinare ed è un ottima cuoca. SARA VALMAGGI La Valmaggi è figlia di nostri soci e è nata e cresciuta in via Val d Ossola al 19, che a questo punto si configura come una vera fucina di candidati... Lei è già consigliere regionale (nella scorsa consiliatura ha ricoperto il ruolo di vicepresidente del Consiglio Regionale) e corre per la rielezione nelle file del Partito Democratico. Le chiediamo cosa pensa della legislatura appena trascorsa: L ultimo governo Formigoni è stato una vergogna per la Lombardia. Gli scandali hanno travolto maggioranza e giunta. Ma non solo. È mancata una proposta politica e non è stato elaborato alcun progetto. Lavorare in questo contesto è stato difficile. Ma sono fiera di due risultati: la legge di contrasto alla violenza sulle donne, di cui sono stata prima firmataria, che però ad oggi non è ancora stata finanziata e dovrà esserlo nella prossima legislatura, e il lavoro svolto in ufficio di presidenza sui costi della politica, un lavoro che deve continuare. L impegno ora è quello di far ripartire la Regione. Innanzitutto cambiando metodo. Alla gestione opaca di Formigoni bisognerà sostituirne una improntata a legalità, trasparenza e sobrietà. Tre le priorità, riforma del sistema sanitario, nuove politiche per il welfare e per il lavoro. A proposito del suo legame con la cooperazione ci dice: Da sempre sono legata alla cooperazione. Ho trascorso la mia infanzia in una casa della cooperativa di Niguarda e ancor oggi vivo a Sesto San Giovanni in una casa in cooperativa. Credo che in ogni piano di trasformazione urbana debba essere prevista una quota di edilizia residenziale sociale a canoni convenzionati e credo che la Regione possa fare di più. Le risorse non devono più andare sprecate con assegnamenti a pioggia come è accaduto finora. La politica finanziaria regionale dovrebbe essere volta all abbattimento dei costi dei mutui per la realizzazione di alloggi in affitto a canone contenuto. ELEZIONI 2013 febbraio
20 ELEZIONI 2013 UN SOCIO AL SENATO Franco Mirabelli verrà eletto al Senato della Repubblica di Sergio Ghittoni e Diana Comari Franco Mirabelli, nostro socio da molti anni e figura di riferimento per la zona, consigliere regionale uscente per il Partito Democratico, è il secondo della lista per il suo partito al Senato. A meno di catastrofi nucleari verrà quindi certamente eletto, anche in caso di sconfitta della sua coalizione. Ci inorgoglisce che un nostro socio possa occupare uno scranno al Senato, il luogo dei Padri della Patria, dove fu plasmata la nostra Costituzione e dove hanno avuto modo di esprimersi le più brillanti personalità politiche, di destra e di sinistra, del nostro Paese. Purtroppo negli ultimi tempi un po svilito per la presenza di tanti inquisiti e condannati che si sono nascosti dietro l immunità parlamentare. Abbiamo voluto incontrarlo per porgli qualche domanda. Franco Mirabelli, conclusa l esperienza di consigliere regionale in Lombardia, è candidato al Senato. Qual è il compito che attende lei e il Partito Democratico in quel ramo del Parlamento? Il compito è quello di provare a ricostruire l Italia. Per fare questo, innanzitutto, è indispensabile che il 24 e 25 febbraio esca dalle urne una maggioranza chiara sia alla Camera che al Senato. La battaglia per la conquista del Senato è più difficile in Lombardia, ma è cruciale perché sarà lì che si giocherà la partita per garantire al centrosinistra di avere una maggioranza stabile in entrambi i rami del Parlamento e da questo dipenderà, ovviamente, la possibilità di determinare le politiche del futuro governo e fare in modo che guardino al lavoro e all equità. Inoltre, il Senato sarà anche il luogo in cui, più che altrove, si costruirà la possibilità di avere maggioranze più larghe per fare le riforme istituzionali, la riforma della legge elettorale, la riforma dei regolamenti parlamentari e la riforma complessiva degli enti locali. La sfida della campagna elettorale in corso adesso è quella di riuscire a convincere chi vuole che ci sia una maggioranza stabile al governo del Paese e non più governi tecnici e chi vuole che Berlusconi non torni ad essere protagonista, che è importante far vincere Bersani con il centrosinistra in Lombardia. Per questo ritengo che il richiamo al voto utile abbia senso anche per quelle forze che vogliono il cambiamento, ma non si riconoscono nella nostra proposta politica. Essere protagonisti di questa fase di ricostruzione del Paese è la ragione che mi ha spinto a partecipare alle primarie e a candidarmi al Senato. Il nostro Paese ha bisogno di far ripartire l economia. Quali sono le azioni necessarie da compiere? C è bisogno di molte cose. Non esistono ricette miracolose, bisogna dire la verità agli italiani: la situazione sarà difficile ancora per un lungo periodo. In materia di sviluppo, intanto, bisogna creare le condizioni perché riprendano gli investimenti da parte del settore pubblico e questo vuol dire anche intervenire per modificare il patto di stabilità al fine di dare la possibilità agli enti locali di utilizzare le risorse che ci sono per fare piccole opere come, ad esempio, assicurare la manutenzione agli edifici scolastici che sono in uno stato di degrado o fare politiche di housing sociale che partano dal riuso di ciò che è stato costruito e abbandonato (solo a Milano ci sono edifici di terziario vuoti pari a trenta volte il grattacielo Pirelli). Non servono solo soldi, servono iniziative e si possono costruire diversi incentivi fiscali e volumetrici. Oltre agli investimenti pubblici, però, occorre anche far ripartire gli investimenti privati. Le grandi imprese non investono più sull innovazione e sulla ricerca e questo vuol dire che non investono sul futuro. Per questo, servono politiche che favoriscano di più chi investe e fa innovazione e poi va affrontato il problema dell accesso al credito: oggi, per la maggior parte delle famiglie e delle piccole e medie aziende è impossibile avere accesso al credito e questo va cambiato. Il dimezzamento dello spread va utilizzato soprattutto per questo. Inoltre, occorre trovare una modalità per evitare che i ritardi nei pagamenti da parte della pubblica amministrazione ricadano sulle imprese, ad esempio dando la possibilità di scontare in banca i crediti che si hanno con il settore pubblico. Infine, bisogna ridurre progressivamente la pressione fiscale a partire dal lavoro perché serve dare più potere d acquisto ai lavoratori dipendenti e, quindi, diminuire la tassazione sul lavoro. Così come è necessario rivedere l Imu introducendo maggiore equità perché, attualmente, vengono penalizzati anche i ceti medio-bassi mentre è giusto far pagare di più i detentori di grandi patrimoni e, sulla prima casa, occorre esonerare le fasce più deboli come era stato fatto dall ultimo governo Prodi. E per quanto riguarda il problema dei rimborsi spese in Regione? La magistratura, dopo aver scoperto un uso inaccettabile e spesso con finalità che nulla hanno a che fare con il ruolo politico e istituzionale dei rimborsi ai consiglieri da parte del centrodestra, sta oggi, giustamente, verificando se anche da parte dei consiglieri di opposizione ci sia stato qualche abuso. Milanese, 52 anni, una lunga militanza nella politica, prima nei Ds (ha ricoperto la carica di coordinatore cittadino) e poi nel Pd, partito con il quale è stato eletto al consiglio regionale, seggio che occupa dal In Regione è vicepresidente della commissione Affari Istituzionali. Sposato con un figlio, è interista sfegatato, fondatore e presidente dell Inter Club della Regione Lombardia. 20 febbraio 2013
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