Procedura per la gestione della cooperazione e coordinamento, a tutela della sicurezza dei lavoratori

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Procedura per la gestione della cooperazione e coordinamento, a tutela della sicurezza dei lavoratori"

Transcript

1 RFI DCI FI SIGS ART 7 626/94 Pagina 1 di 30 RFI DMA DCI FI Datore di Lavoro: Ing. Calogero DI VENUTA Art. 7 D.Lgs. 626/94 Documento di informazione sui pericoli specifici esistenti nell ambiente di lavoro e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate Lavori: per il conferimento di materiali vari fuori uso e di risulta metallici e non metallici, con prelievo, carico, trasporto, recupero e/o smaltimento dei relativi componenti, giacenti negli impianti di giurisdizione delle U.T. di Firenze Nodo, Firenze Sud, Pisa, Livorno, S.O.M.E., S.O.TEC. di competenza della D.C.I. Firenze. Committente: Direzione Compartimentale Infrastruttura di Firenze Ing. Calogero DI VENUTA Lavori: Contratto: Contratto: S.O. Mantenimento in Efficienza di Firenze Committente: I.A.: I.A.: Fornitura L.A.: in opera nella tratta Prato (i) DATA:

2 RFI DCI FI SIGS ART 7 626/94 Pagina 2 di 30 INDICE PREMESSA) RIFERIMENTI ALLA NORMATIVA 1) DATI IDENTIFICATIVI e ATTI FORMALI INERENTI LA SICUREZZA 2) SCENARI 2.1) Misure generali di sicurezza 2.2) Misure specifiche di sicurezza in presenza di esercizio ferroviario: 2.2.1) LAVORI IN LINEA IN PRESENZA DELL'ESERCIZIO (cantieri di lavoro) 2.2.2) LAVORI SUI PIAZZALI DI STAZIONE (cantieri di lavoro) 2.2.3) CIRCOLAZIONE A PIEDI IN PIENA LINEA 2.2.4) CIRCOLAZIONE A PIEDI SUI PIAZZALI DI STAZIONE 2.2.5) CIRCOLAZIONE CON MEZZI SU ROTAIA 2.2.6) PRESENZA DI LINEE ELETTRICHE 2.2.7) RUMORE 2.2.8) AGENTI BIOLOGICI E/O CHIMICI 2.3) Raccomandazioni per le linee AV 2.4) PRESENZA DI STRUTTURE VARIE ED OPERE D ARTE (ARMAMENTO FERROVIARIO, GALLERIE, PONTI, FOSSE DA VISITA, ECC. ) 3) RISCHIO DI INCENDIO ED ESPLOSIONE 3.1) DEPOSITI DI SOSTANZE INFIAMMABILI 3.2) SALE BATTERIA 3.3) SOTTOSTAZIONI ELETTRICHE 3.4) AMBIENTI DI LAVORO 4) SITUAZIONI DI EMERGENZA 5) DOTAZIONE DPI 6) INTEGRAZIONI (A CURA DEL CAPO IMPIANTO) 7) PRESCRIZIONI/LIMITAZIONI 8) RICHIAMO ALLA ULTERIORE DOCUMENTAZIONE NECESSARIA 9) ALLEGATI

3 RFI DCI FI SIGS ART 7 626/94 Pagina 3 di 30 1) RIFERIMENTI ALLA NORMATIVA Tutti i lavoratori, durante lo svolgimento delle proprie attività lavorative, sono tenuti ad osservare tutte le disposizioni legislative vigenti comunque riguardanti la sicurezza, l igiene ed ogni altro adempimento ed onere prescritto da normative e regolamenti, in particolare relativi alla sicurezza ed alla regolarità dell'esercizio ferroviario. Ai fini della tutela dei lavoratori dipendenti da infortuni sul lavoro e da malattie professionali, si richiama al rigoroso rispetto di quanto disposto dalla sotto elencata normativa: norme generali in materia di igiene e sicurezza sul lavoro, quali: DPR 27 aprile 1955, n. 547: Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro DPR 7 gennaio 1956, n. 164: Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni DPR 19 marzo 1956, n. 303 Legge 26 aprile 1974 n. 191 : Prevenzione degli infortuni sul lavoro nei servizi e negli impianti gestiti dall'azienda autonoma delle ferrovie dello Stato DPR 1 giugno 1979 n. 469: Regolamento di attuazione della legge 26 aprile 1974 n. 191, sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro nei servizi e negli impianti gestiti dall'azienda autonoma delle Ferrovie dello Stato Legge 5 marzo 1990, n. 46: Norme per la sicurezza degli impianti DPR 6 dicembre 1991, n.447 Legge 19 marzo 1990, n. 55 D.Lgs. 19 settembre 1994, n. 626, 19 marzo 1996, e s.m.i.: Attuazione delle direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE, 89/655/CEE, 89/656/CEE, 90/269/CEE, 90/270/CEE, 90/394/CEE, 90/679/CEE, 93/88/CEE, 95/63/CE, 97/42/CE, 98/24/CE, 99/38/CE, 99/92/CE, 2001/45/CE, 2003/10/CE e 2003/18/CE [95/30 CE, 97/59 CE, 97/65 CE riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori durante il lavoro Legge 5 agosto 2007 n. 123.: Misure in tema di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro e delega al Governo per il riassetto e la riforma della normativa in materia D.Lgs 494/96 Attuazione della direttiva 92/57/CEE concernente le prescrizioni minime di sicurezza e di salute da attuare nei cantieri temporanei o mobili D.Lgs 493/96 Attuazione della direttiva 92/58/CEE concernente le prescrizioni minime per la segnaletica di sicurezza e/o di salute sul luogo di lavoro Norme CEI D.Lgs D.Lgs D.Lgs D.Lgs Art C.C. normative specifiche emanate da questa Società, in particolare per la prevenzione dei rischi connessi con l'esercizio dell'attività ferroviaria, il cui quadro di riferimento è costituito dalla Legge 191/74 e DPR 469/79 di attuazione e dall I.P.C. (Istruzione Protezione Cantieri). Norme per l Esercizio degli Impianti di Trazione Elettrica NEITE Regolamento Circolazione Treni Istruzione per la circolazione dei carrelli Regolamento Segnali

4 RFI DCI FI SIGS ART 7 626/94 Pagina 4 di 30 Condizioni Generali di Contratto per gli appalti d'opera, lavori e forniture in opera di competenza delle Società del gruppo FS, registrate presso l Ufficio delle Entrate Roma 4 al n 1622 serie 3 il giorno 15/02/2001 e successive modifiche ed integrazioni Capitolati Tecnici ed Amministrativi, sia per quanto riguarda l'esecuzione di lavori, sia per la presenza dell'esercizio ferroviario. DATI IDENTIFICATIVI 1.1. IDENTIFICAZIONE DEL DATORE DI LAVORO COMMITTENTE DIRETTORE COMPARTIMENTALE INFRASTRUTTURA Ing. Angelo PEZZATI 1.2. DICHIARAZIONE DEL DATORE DI LAVORO Il Datore di Lavoro Committente approva il presente documento di valutazione dei rischi per le attività interferenti con le lavorazioni oggetto del contratto. (Vedi alleg. A ) 1.3 DELEGA AL DIRIGENTE PER LA SICUREZZA Nelle aree interessate dai lavori in appalto è stato/ sono stati delegato/i i seguenti dirigenti: Dirigente Delegato Sig. Vito Piglionica S.O. Unità Territoriale Firenze Nodo; Giurisdizione Intera tratta di competenza dell Unità Territoriale Firenze Nodo; Dirigente Delegato Sig Andrea Pratesi S.O. Unità Territoriale Firenze Sud; Giurisdizione Intera tratta di competenza dell Unità Territoriale Firenze Sud; Dirigente Delegato Sig Emanuele Cocuzza S.O. Unità Territoriale Pisa; Giurisdizione Intera tratta di competenza dell Unità Territoriale Pisa; Dirigente Delegato Sig Emanuele Cocuzza S.O. Unità Territoriale Livorno; Giurisdizione Intera tratta di competenza dell Unità Territoriale Livorno. il provvedimento è custodito nell all. A 1.4. AREE INTERESSATE DAI LAVORI DATI IN APPALTO Le aree interessate dai lavori dati in appalto saranno comunicate di volta in volta direttamente dalle singole Unità Territoriali mediante l emissione di apposite Richieste di ritiro materiale. In tale occasione verranno fornita le planimetrie e/o i disegni necessari per redigere il POS.-

5 RFI DCI FI SIGS ART 7 626/94 Pagina 5 di 30 ATTI FORMALI INERENTI LA SICUREZZA 1.5 RSPP Il RSPP per conto del Datore di Lavoro è il Sig Antonio PACE il provvedimento è custodito nell all.a. 1.6 ADDETTI SPP Gli Addetti al SPP sono: i Sig.ri Alessio Bonaiuti e Francesco Petito il provvedimento è custodito nell allegato A. 1.7 INCARICHI IN MATERIA DI SICUREZZA RELATIVI ALLE AREE OGGETTO DEL CONTRATTO Per la committenza viene individuato il seguente personale con incarichi in materia di sicurezza sul lavoro: AMBITO UNITA TERRITORIALE di FIRENZE NODO Profilo e Nominativo giurisdizione incaricato R.U.O. CIPRIANI Alessandro Tronco Lavori Firenze SMN Agenti del Tronco Lavori R.U.O. BIAGIONI Ulderico Tronco Lavori Firenze Rifredi Agenti del Tronco Lavori R.U.O. BIAGIONI Ulderico Tronco Lavori Prato C.le Agenti del Tronco Lavori R.U.O. BRUNI Giacomo Tronco Lavori Empoli 1 Agenti del Tronco Lavori R.U.O. MARCUCCI Leonardo Tronco Lavori Empoli 2 Agenti del Tronco Lavori R.U.O. BRUNI Pasquale Tronco Lavori Siena Agenti del Tronco Lavori R.U.O. ROCCHI Luciano Tronco Lavori Buonconvento Agenti del Tronco Lavori AMBITO UNITA TERRITORIALE di FIRENZE SUD Profilo e Nominativo giurisdizione incaricato R.U.O. CASALVALLI Andrea Tronco Lavori Borgo S.Lorenz Agenti del Tronco Lavori R.U.O. NENCETTI Giovanno Tronco Lavori Pontassieve Agenti del Tronco Lavori R.U.O. VITALI Francesco Tronco Lavori Pontassieve Agenti del Tronco Lavori R.U.O. DEI Fabrizio Tronco Lavori Figline Agenti del Tronco Lavori R.U.O. GALANTINI Franco Tronco Lavori Montevarchi Agenti del Tronco Lavori R.U.O. LISI Moreno Tronco Lavori Arezzo Agenti del Tronco Lavori R.U.O. REDI Antonio Tronco Lavori Terontola Agenti del Tronco Lavori R.U.O. MATERA Antonio Tronco Lavori Orvieto Nord Agenti del Tronco Lavori R.U.O. TREMORI Giuliano Tronco Lavori Orvieto Sud Agenti del Tronco Lavori

6 RFI DCI FI SIGS ART 7 626/94 Pagina 6 di 30 AMBITO UNITA TERRITORIALE di LIVORNO Profilo e Nominativo giurisdizione incaricato R.U.O. CONSALES Paolo Tronco Lavori Grosseto Agenti del Tronco Lavori R.U.O. POLLARI Filippo Tronco Lavori Orbetello Agenti del Tronco Lavori R.U.O. RAMERINI Ernesto Tronco Lavori Livorno Agenti del Tronco Lavori R.U.O. CHIORAZZO Elia Tronco Lavori Cecina Agenti del Tronco Lavori R.U.O. GRASSINI Antonio Tronco Lavori Campiglia Agenti del Tronco Lavori AMBITO UNITA TERRITORIALE di PISA Profilo e Nominativo giurisdizione incaricato R.U.O. GENOVESI Giuseppe Tronco Lavori Pisa Agenti del Tronco Lavori R.U.O. GIULIANI Roberto Tronco Lavori Viareggio Agenti del Tronco Lavori R.U.O. BRIGLIA Paolo Tronco Lavori La Spezia Agenti del Tronco Lavori R.U.O. FERRARI Maurizio Tronco Lavori Pontremoli Agenti del Tronco Lavori R.U.O. ORDENTE Elio Tronco Lavori Fornovo Agenti del Tronco Lavori R.U.O. BIONDI Riccardo Tronco Lavori Lucca Agenti del Tronco Lavori R.U.O. SPELLA Silvio Tronco Lavori C. Garfagnana Agenti del Tronco Lavori 1.8 ADDETTI EMERGENZA INCENDIO Nelle aree interessate dai lavori in appalto sono stati individuati per la committenza i Sig.ri Agenti del Tronco Lavori territorialmente competenti il provvedimento è custodito nell all. A. 1.9 ADDETTI EMERGENZA SANITARIA Nelle aree interessate dai lavori in appalto sono stati individuati per la committenza i Sig.ri Agenti del Tronco Lavori territorialmente competenti il provvedimento è custodito nell all. A PERSONALE IMPEGNATO NELL AREA INTERESSATA DALL APPALTO All interno dell area interessata dall appalto sono autorizzati ad operare i dipendenti di RFI e i dipendenti di altre IA riportati in apposito elenco da redigere all atto della consegna dei lavori. Tutto il personale delle I.A. sopra indicato deve essere munito di cartellino di riconoscimento (documenti che dovranno essere custoditi in allegato B all atto dell affidamento dei lavori) 2) SCENARI: I possibili scenari in cui le I.A./L.A. potranno trovarsi ad operare sono i seguenti: a) cantieri su aree o infrastrutture interferenti con l esercizio ferroviario;

7 RFI DCI FI SIGS ART 7 626/94 Pagina 7 di 30 Non è superfluo far preliminarmente osservare che per qualsiasi attività interferente con l esercizio ferroviario (vedi anche punto 2.2.1) è indispensabile la presenza di personale di scorta o comunque abilitato alla protezione cantieri. Tale criterio vale anche per le visite sopralluogo propedeutiche all inizio dei lavori. Si sottolinea, a tal proposito, che la suddetta abilitazione potrà essere posseduta anche dal personale dell I.A. ma in ogni caso l organizzazione della Protezione Cantieri dovrà essere assicurata da personale FS nei modi e con le indicazioni previste dall Istruzione per la Protezione dei Cantieri (I.P.C.). A tal fine è necessario predisporre ed aggiornare apposito verbale con l I.A. come da fac-simile Alleg. F Verbale Accordi in Presenza dell Esercizio Ferroviario. 2.1) Misure generali di sicurezza : Prima di effettuare qualunque tipo di attività in località ferroviaria l I.A./L.A. dovrà: 1) essere a conoscenza dei pericoli generali e specifici della località oggetto dei lavori nonché di particolari procedure operative e norme comportamentali caratteristiche del sito; 2) essere in possesso dei DPI idonei sia al tipo di lavorazione che dovrà/dovranno effettuare sia ai pericoli specifici e generali che l ambiente, in cui si si svolgeranno le attività lavorative, può trasmettere (vedi punto 1 ); 3) essere in possesso delle abilitazioni e delle idoneità tecnico professionali necessarie all espletamento delle attività previste. Le notizie di cui al punto 1, sono fornite, con il presente documento opportunamente integrato, dal Committente alla/e I.A./L.A.. A tal fine dovrà essere allegato al contratto d appalto / d opera e costituirà la comunicazione dei pericoli prevista dall art. 7 del D.Lgs. 626/94 e dalla procedura RFI DPO/SLA SIGS PS 01.1 per consentire alla I.A. / L.A.: 1. di adeguare il proprio P.O.S. o D.V.R. con i rischi qui previsti. 2. di acquisire gli ulteriori DPI che si rendessero necessari in relazione ai rischi evidenziati 3. di eseguire la formazione specifica a tutto il personale interessato all attività 4. di acquisire / aggiornare le abilitazioni e idoneità tecniche e professionali DISPOSIZIONI DI CARATTERE GENERALE Prima di effettuare qualunque tipo di attività in ambito ferroviario l Appaltatore dovrà: essere a conoscenza dei Rischi Generali e Specifici della località oggetto dei lavori nonché di particolari procedure operative e norme comportamentali caratteristiche del sito; prendere accordi, prima di accedere alla sede ferroviaria, con il Responsabile della Struttura organizzativa o col Capo Impianto competente per giurisdizione e/o per tipologia di attività (es. Capo Tronco, Capo Zona IS, Capo Zona TE, Capo Zona TLC), rispettando le modalità previste nelle eventuali disposizioni di dettaglio di seguito specificate; accertarsi che il proprio personale sia in possesso dei DPI idonei sia al tipo di lavorazione che dovrà/dovranno effettuare sia ai Rischi Specifici e Generali che l ambiente ferroviario, in cui si svolgeranno le attività lavorative, richiede;

8 RFI DCI FI SIGS ART 7 626/94 Pagina 8 di 30 essere in possesso, se richiesto dal tipo di attività, delle abilitazioni necessarie all espletamento delle mansioni previste. rendere edotto il proprio personale sui Rischi Specifici dell ambiente di lavoro, delle interferenze prevedibili e sulle conseguenti misure di sicurezza da adottare munire il personale occupato di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l'indicazione del Datore di Lavoro. I lavoratori sono tenuti ad esporre detta tessera di riconoscimento. Tale obbligo grava anche in capo ai lavoratori autonomi che esercitano direttamente la propria attività nei cantieri, i quali sono tenuti a provvedervi per proprio conto. Tutto il personale presente nel cantiere o nelle aree ferroviarie dovrà inoltre attenersi alle seguenti norme comportamentali generali: Quando si eseguono lavori al binario, al corpo stradale ed agli impianti elettrici che comportino una delle soggezioni riportate nello specifico capitolo A) Circolazione treni e mezzi su rotaia connessa con le attività di trasporto, di cui all art.10 della Istruzione per la protezione dei cantieri, deve essere sempre adottata la procedura organizzativa denominata Protezione dei cantieri di lavoro Qualora in alcune località o per alcune tipologie di attività si operi ad una distanza superiore alle prescritte distanze di sicurezza il personale è comunque tenuto a verificare preventivamente che tali distanze siano garantite in ogni situazione lavorativa, soprattutto in caso di cantieri temporanei e mobili. Ove non siano garantite le distanze di sicurezza si dovrà adottare inderogabilmente la prevista procedura organizzativa denominata Protezione Cantieri. L accesso da parte di mezzi e personale dipendente dalle Imprese Appaltatrici all interno dei piazzali, delle stazioni e nella sede ferroviaria deve essere preventivamente autorizzato dalle strutture ferroviarie competenti (es. Responsabile Struttura Organizzativa, Capo Reparto, Capo Impianto, etc.), per il tramite del Direttore dei Lavori. Il personale, negli spostamenti e durante le attività condotte in linea e nei piazzali ferroviari, deve indossare, durante il lavoro, indumenti (tuta, giubbotti) ad alta visibilità di colore arancione o giallo riportante sul retro il nominativo dell impresa, nonché gli altri indumenti appropriati ed i prescritti mezzi di protezione individuali. é necessaria la massima attenzione ed il rispetto delle procedure e delle normative di sicurezza poiché e sempre presente il pericolo di investimenti da treni e da veicoli in manovra Occorre fare attenzione alle segnalazioni acustiche dei treni e rendersi conto immediatamente dell esatta provenienza del treno. E vietato camminare in mezzo ai binari e attraversare i binari in assenza della modalità organizzativa denominata Protezione Cantieri. Per spostarsi all interno della stazione si dovranno percorrere obbligatoriamente i sentieri di sicurezza (pedonali), previsti dalla Legge 191/74, riportati nelle apposite planimetrie esposte in tutte le stazioni e presso la sede degli Impianti di Esercizio. E vietato usare, durante gli spostamenti nei piazzali e lungo linea, biciclette, ciclomotori, autoveicoli, motocarri se non previa specifica autorizzazione a norma dell art. 13 Legge 191/174 (art. 10 e il DPR 469/79).

9 RFI DCI FI SIGS ART 7 626/94 Pagina 9 di 30 Non sedersi mai sulle rotaie e sulle pedane dei veicoli. E vietato passare sotto i carri fermi. E vietato ingombrare le intervie con materiali ed attrezzi occorre adottare la cautele e le misure necessarie affinché i mezzi stessi non possano essere messi in moto da altre persone o mezzi allorché un lavoratore, per esigenze operative, debba introdursi anche solo con una parte del corpo tra gli organi di rotabili che possano porsi in movimento, Nel percorrere una galleria, un ponte o un opera d arte, all approssimarsi del treno, è obbligatorio ricoverarsi sempre nella nicchia o piazzola di ricovero, disposta sul lato che si sta percorrendo. E vietato manomettere qualsiasi impianto, macchinario, materiale di proprietà delle F.S. o di altri. E vietato con macchine o motocarrelli uscire dagli appositi spazi riservati all Appaltatore a seguito di specifici accordi, senza preventiva autorizzazione F.S. I portelli dei carri devono essere ben assicurati in posizione di chiusura. In caso di utilizzo di mezzi rotabili in linee ferroviarie a doppio binario e nell ambito delle Stazioni/Località ferroviarie è assolutamente vietato scendere dal lato intervia; a tal fine tutti i mezzi d opera dovranno essere dotati di un apposito cartello monitore di divieto e di una catena o sbarra che impedisca l uscita accidentale degli operatori. Nel caso sia necessario scendere dal lato intervia (es. in caso di emergenza) si dovranno adottare le misure di sicurezza previste dalla Protezione Cantieri in funzione del tipo di linea ferroviaria percorsa Sulle linee esercitate a trazione elettrica deve essere tenuto presente che i conduttori della linea di contatto, degli alimentatori e delle altre linee elettriche entro e fuori della linea ferroviaria sono da considerarsi permanentemente sotto tensione e che il contatto con essi è causa di morte. Per eseguire lavori in prossimità di linee elettriche attenersi alle disposizioni di legge e regolamentari riportate nello specifico successivo paragrafo Nella sede ferroviaria sono presenti, in canalizzazioni interrate e non, cavi di vario tipo alimentati a vari livelli di tensione, in particolare i cavi IS (con tensione massima di 400 V), i cavi di alimentazione del blocco automatico (con tensione massima di 1000 V), cavi telefonici, cavi vari di alimentazione degli impianti luce e forza motrice in bassa tensione. Sono inoltre presenti tubazioni di acqua e gas. E pertanto assolutamente vietato infiggere punte di qualsiasi natura o eseguire scavi nella sede ferroviaria, se non dopo aver ricevuto specifica autorizzazione scritta da parte della struttura ferroviaria competente. Nella sede ferroviaria sono presenti oltre ai cavi su menzionati anche i sottoservizi IS e TE quali cavi a 3 Kv in cc e cavi in ca di MT. In linea e sui piazzali possono essere presenti rifiuti di vario tipo (escrementi umani o animali, carogne di animali, prodotti per l igiene intima, siringhe usate, ecc.). in relazione a tali fattori di rischio occorre comportarsi così come riportato nello specifico successivo paragrafo. - Nel circolare e lavorare in linea e nei piazzali ferroviari occorre tenere conto che il terreno tendenzialmente irregolare e la presenza dell armamento ferroviario e d impiantistica varia (apparecchiature si segnalamento e sicurezza, telefoniche, palificazione della linea elettrica, ecc), nonché di opere d arte di vario tipo determinano il pericolo di scivolamento, caduta, urto, incuneamento di piedi o arti inferiori tra ago e contrago dei deviatoi per cui occorre fare molta attenzione a come ci si muove ed opera ed indossare idonei dispositivi di protezione individuale.

10 RFI DCI FI SIGS ART 7 626/94 Pagina 10 di 30 Le scarpe antinfortunistiche devono essere del tipo a sfilamento rapido per consentire lo sfilamento del piede in caso che la scarpa si incastri negli apparecchi del binario. Occorre tenere altresì presente che è possibile sul terreno la presenza di elementi acuminati (chiodi, ecc) per cui le scarpe devono essere del tipo con suola antiperforazione. Nel sottopassare i fili delle linee elettriche con pertiche, pali, scale ed altri oggetti molto lunghi, si dovrà avere cura di tenerli convenientemente abbassati per evitare qualsiasi possibilità di contatto o di avvicinamento oltre i franchi minimi di sicurezza di metri 1 o tre come meglio successivamente specificato, in relazione ai livelli di tensione, dai conduttori ad alta tensione. E vietato circolare con autogrù il cui braccio non è completamente abbassato: esso, infatti, deve essere bloccato sia in senso orizzontale sia verticale in modo da non poter interessare nei suoi movimenti sia la sagoma limite del binario attiguo, che le linee di trazione elettrica sovrastanti. Sui piazzali di stazione e negli impianti ferroviari in genere, le condizioni di illuminazione possono essere insufficienti ai fini di una sicura percorribilità e dell esecuzione dei lavori. In tal caso occorre munirsi di apparecchiature sussidiarie di illuminazione. 2.2) Misure specifiche di sicurezza in presenza di esercizio ferroviario: 2.2.1) LAVORI IN LINEA IN PRESENZA DELL'ESERCIZIO (cantieri di lavoro) Pericoli presenti: - investimento da treni in transito; - occupazione della sagoma limite con attrezzature, mezzi, strumenti e/o materiali; - elettricità (elettrocuzione, folgorozione) (vedi punto 2.2.6); - indebito lancio di oggetti dai treni in transito; - proiezione di corpuscoli e scorie di frenatura; - rumore (vedi punto 2.2.7); - agenti biologici e chimici (vedi punto 2.2.8). - Scivolamento e caduta. Misure generali di prevenzione: Quando si eseguono lavori al binario, al corpo stradale ed agli impianti elettrici, che comportino almeno una delle seguenti soggezioni: - Occupazione con soli uomini del binario o della zona ad esso adiacente fino alle seguenti distanze dalla più vicina rotaia: m. 1,50 per velocità non superiori a 140 Km/h; m. 1,55 per velocità non superiori a 160 Km/h; m. 1,65 per velocità non superiori a 180 Km/h; m. 1,75 per velocità non superiori a 200 Km/h; m. 2,15 per velocità non superiori a 250 Km/h. - interferenza tra attrezzature utilizzate e sagoma di libero transito; - Indebolimento o discontinuità della via; per cui occorra, al transito dei treni (a velocità normale o ridotta a seconda dei casi), il preventivo ripristino delle condizioni di circolabilità (oltre che lo sgombero della sede ed il ricovero del personale),

11 RFI DCI FI SIGS ART 7 626/94 Pagina 11 di 30 deve essere sempre attuata una predisposizione organizzativa che si indica col termine di protezione del cantiere lavoro, per rendere il binario tempestivamente atto al passaggio dei treni, con piena garanzia della sicurezza e della regolarità della circolazione oltre che dell incolumità delle persone addette ai lavori (vedi art. 10 dell Istruzione Protezione Cantieri). Se non si verifica nessuno dei casi precedenti bisognerà in ogni caso assicurarsi che le attrezzature, strumenti, macchinari e materiali utilizzati, siano sistemati in modo da non arrecare pregiudizio alla regolarità ed alla sicurezza dell'esercizio ed alla incolumità delle persone. Tale garanzia dovrà essere verificata anche in caso di ribaltamento accidentale dell attrezzatura o della macchina. Le aree di lavoro situate in prossimità della sede ferroviaria ma non interferenti con l'esercizio, dovranno essere opportunamente recintate alle distanze dianzi dette in relazione alla velocità della linea, per evitare che il personale ivi operante incautamente possa avvicinarsi o comunque attraversare i binari. Le funzioni organizzative della protezione cantieri devono essere affidate a personale RFI in possesso di abilitazione alla "Organizzazione della protezione dei cantieri di lavoro", mentre le funzioni esecutive possono essere affidate a personale dell I.A. in possesso della apposita abilitazione. Nel caso di lavori su binario interrotto su linee a doppio binario, occorrerà applicare sempre la protezione del cantiere rispetto ai treni circolanti sul binario in esercizio. I mezzi d'opera operanti sul binario interrotto dovranno, con le modalità di applicazione della protezione cantieri, sospendere ogni attività in precedenza del transito dei treni sul binario attiguo in esercizio e posizionarsi in modo da non interferire con la sagoma di libero transito. Tale norma va sempre rispettata quando un mezzo opera in prossimità di un binario in esercizio, anche lato banchina. La presenza di cantieri o squadre operanti lungo linea andrà sempre segnalata con i cartelli C, S, F secondo quanto previsto dalla già richiamata IPC. In caso di esecuzione di lavori in galleria, gli operai del cantiere non dovranno entrare di propria iniziativa e da soli nelle gallerie in esercizio; dovranno invece sempre attenersi alle prescrizioni fatte dal personale di scorta dei Tronchi o delle Zone ed al programma delle interruzioni concesse per l'esecuzione dei lavori. Fare esplicito riferimento alla Disposizione Lavori in Galleria emessa da questa DCI e qui allegata (Alleg. H). Al passaggio di ogni treno, è bene mantenersi a distanza di sicurezza anche in presenza di recinzione del cantiere possibilmente riparandosi dietro strutture o macchine per proteggersi da eventuali lanci di oggetti e voltando le spalle al convoglio per evitare infortuni agli occhi ed al viso dovuti a proiezione di corpuscoli e/o scorie di frenatura. Per ogni ulteriore dettaglio sulle cautele e procedure di sicurezza da adottare e sulla condotta dei lavori si rimanda all Istruzione Protezione Cantieri (IPC) (ultima revisione). Misure di protezione (D.P.I.): - casco antiurto; - gilet ad alta visibilità (giallo per il personale addetto alla protezione cantiere, rosso-arancio per tutti gli altri). - scarpe antinfortunistiche a sfilamento rapido e suola antisdrucciolo (S3);

12 RFI DCI FI SIGS ART 7 626/94 Pagina 12 di ) LAVORI SUI PIAZZALI DI STAZIONE (cantieri di lavoro) Pericoli presenti: - investimento da veicoli ferroviari in manovra; - investimento da treni in transito, in arrivo, in partenza; - investimento da altri veicoli ferroviari; - elettricità (elettrocuzione, folgorozione) (vedi punto 2.2.6); - indebito lancio di oggetti dai treni in transito; - proiezione di corpuscoli e scorie di frenatura; - incuneamento del piede tra ago e contrago dei deviatoi; - Scivolamento e caduta; - rumore (vedi punto 2.2.7); - agenti biologici e chimici (vedi punto 2.2.8). Misure generali di prevenzione: Quando si eseguono lavori su binari in esercizio e nelle immediate adiacenze che comportino l occupazione con uomini, mezzi e attrezzi dei binari stessi o anche della sola sagoma libera di transito, deve essere predisposta apposita organizzazione protettiva per le persone addette ai lavori per assicurare l incolumità degli stessi al passaggio dei treni. L organizzazione protettiva è definita nell Istruzione per la Protezione dei Cantieri di Lavoro. Operando sui bordi dei marciapiedi o in prossimità dei binari, seppure a distanza di sicurezza, vigilare costantemente per evitare possibili investimenti da movimenti di rotabili. Sono vietati gli attraversamenti dei binari con mezzi d'opera, se non espressamente concordati con il Dirigente Movimento secondo un preventivo programma ed in relazione alla tipologia dell'impianto in cui si opera. I lavori in corrispondenza delle pensiline potranno essere eseguiti soltanto con disalimentazione della linea di contatto e interruzione della circolazione. Restano valide tutte le norme previste per i lavori in piena linea per quanto attiene l occupazione del binario o delle zone ad esso adiacente. Qualora fosse indispensabile attraversare in corrispondenza degli scambi con manovra elettrica a distanza per raggiungere l area di cantiere, occorre porre particolare attenzione per evitare che, in caso di manovra degli stessi, il piede rimanga intrappolato tra ago e contrago. Si deve inoltre fare attenzione che i tacchi delle scarpe non si incastrino tra rotaia e controrotaia nei passaggi a raso e nelle scanalature dei cuori degli scambi. Non poggiare mai i piedi su traverse coperte da olio o grasso rilasciato accidentalmente da locomotori, al fine di evitare il pericolo di caduta per scivolamento. Al passaggio di ogni treno, è bene mantenersi a distanza di sicurezza anche in presenza di recinzione del cantiere possibilmente riparandosi dietro strutture o macchine per proteggersi da eventuali lanci di oggetti e voltando le spalle al convoglio per evitare infortuni agli occhi ed al viso dovuti a proiezione di corpuscoli e/o scorie di frenatura. Misure di protezione (D.P.I.): - scarpe antinfortunistiche a sfilamento rapido e suola antisdrucciolo (S3); - casco antiurto; - gilet ad alta visibilità (giallo per il personale addetto alla protezione cantiere, rosso-arancio per tutti gli altri).

13 RFI DCI FI SIGS ART 7 626/94 Pagina 13 di ) CIRCOLAZIONE A PIEDI IN PIENA LINEA Pericoli presenti: - investimento da treni in transito - indebito lancio di oggetti dai treni in transito - proiezione di corpuscoli e scorie di frenatura - Scivolamento e caduta - rumore (vedi punto 2.2.7); - agenti biologici e chimici (vedi punto 2.2.8). Misure generali di prevenzione: Nel caso di spostamenti a piedi lungo la linea ferroviaria, occorre assumere tutte le possibili precauzioni nei confronti del pericolo di investimento da parte di treni o locomotive isolate. Per quanto possibile, bisogna sempre camminare al di fuori del binario, sulle banchine, utilizzando gli appositi stradelli (ove esistenti) o comunque qualsiasi possibile sede, mantenendosi a distanza adeguata dalla più vicina rotaia (L.191/74; vedi anche punto 2.2.1). Nonostante l attività di taglio erba venga eseguita dall Impresa di Manutenzione e da personale RFI, esiste la possibilità, in particolare nei periodi dell'anno di più rapida crescita, che gli stradelli risultino percorribili con difficoltà a causa della presenza di erba alta e/o sterpaglie in prossimità degli stessi. In tale eventualità, occorre prestare particolare cautela nel percorrere gli stradelli in quanto esiste sia il pericolo di caduta per la scarsa visibilità del piano di calpestio, sia il pericolo di escoriazioni per la presenza di rovi, canne o altri arbusti. Nei casi in cui fosse impossibile circolare fuori dal binario, è buona norma procedere, in caso di doppio binario, su quello di destra in modo da trovarsi il treno di fronte; occorre comunque tenere sempre presente che potrebbero circolare treni in senso illegale (o marcia a destra su linee attrezzate con blocco automatico banalizzato) e quindi sopraggiungere alla spalle. Voltarsi frequentemente lungo il percorso. Fare particolare attenzione sulle linee a semplice binario, in quanto i treni circolano nei due sensi. Le avverse condizioni atmosferiche e/o la ridotta visibilità devono obbligare ad una maggiore prudenza. Al passaggio di ogni treno, uscire velocemente dai binari per la via più breve senza attraversare il binario adiacente; ricoverarsi nella banchina (mai nell'intervia), mantenendosi a distanza di sicurezza e possibilmente riparandosi dietro i pali TE per proteggersi da eventuali lanci di oggetti, voltando le spalle al convoglio per evitare infortuni agli occhi ed al viso dovuti a proiezione di corpuscoli e/o scorie di frenatura. Nel caso si percorrano viadotti o gallerie, ricoverarsi nelle apposite piazzole o nicchie. Occorre comunque attenersi sempre alle indicazioni fornite dal personale FS di scorta presente in loco. Misure di protezione (D.P.I.): - scarpe antinfortunistiche con suola antisdrucciolo (S3); - casco antiurto; - gilet ad alta visibilità (giallo per il personale addetto alla protezione cantiere, rosso-arancio per tutti gli altri).

14 RFI DCI FI SIGS ART 7 626/94 Pagina 14 di ) CIRCOLAZIONE A PIEDI SUI PIAZZALI DI STAZIONE Pericoli presenti: - investimento da treni in transito, in arrivo, in partenza o da veicoli ferroviari in manovra; - investimento da altri veicoli ferroviari; - ostacoli fissi o mobili lungo le zone di passaggio; - indebito lancio di oggetti dai treni in transito; - proiezione di corpuscoli e scorie di frenatura; - scivolamento del piede su superfici di appoggio sdrucciolevoli; - incuneamento dei piedi o degli arti inferiori fra l ago e il contrago dei deviatoi; - Scivolamento e caduta. - rumore (vedi punto 2.2.7); - agenti biologici e chimici (vedi punto 2.2.8). Misure generali di prevenzione: La permanenza nelle vicinanze dei binari e lo spostamento lungo gli stessi è una operazione a rischio d'investimento ed occorre quindi prestare la massima attenzione. La permanenza sui piazzali ferroviari deve limitarsi esclusivamente alla zona interessata all intervento. Per gli spostamenti devono essere utilizzati gli itinerari di sicurezza a tal fine predisposti e riportati in colore verde sulle apposite planimetrie (schema degli itinerari di sicurezza) di norma esposte nei locali del Dirigente Movimento. Nello stesso schema sono riportate le precauzioni da osservare per gli accessi alle varie intervie esistenti nell impianto in funzione della loro larghezza (art. 8 legge 191/74). La circolazione a piedi è regolamentata da apposito ordine interno, copia del quale dovrà essere richiesta al Responsabile della stazione interessata dal sopralluogo. E vietato usare durante gli spostamenti biciclette, ciclomotori, autoveicoli, motocarri se non previa specifica autorizzazione a norma dell art. 13 della Legge 191/74 (artt. 10 e 11 del DPR 469/79). E vietato attraversare i binari in esercizio se non utilizzando gli appositi sottopassaggi; in mancanza degli stessi o in caso di eccezionale necessità, è consentito l attraversamento dei binari utilizzando le apposite passatoie a raso e previa intesa col Dirigente Movimento. Tali passatoie a raso, costruite con materiali in legno o realizzate con lastroni in cemento, potrebbero presentare avarie o rotture o le strisce bianche che le delimitano sbiadite. Al fine di evitare investimenti da parte di manovre o treni, in caso di lavorazioni che comportino l attraversamento dei deviatoi o dei binari e quindi l abbandono dell itinerario di sicurezza, si dovranno adottare rigorose cautele a salvaguardia della incolumità dei lavoratori, avendo cura di assumere preventive notizie dal DM, tramite l agente FS di scorta, sui movimenti o manovre interessanti i binari e gli scambi. Al momento del transito di treni o di manovre, ripararsi possibilmente dietro i pali TE per proteggersi da eventuali lanci di oggetti, voltando le spalle al convoglio per evitare infortuni agli occhi ed al viso dovuti a proiezione di corpuscoli e/o scorie di frenatura. Non poggiare mai i piedi su traverse coperte da olio o grasso rilasciato accidentalmente da locomotori, al fine di evitare rischi di caduta per scivolamento. Per attraversare in corrispondenza degli scambi con manovra elettrica a distanza occorre porre particolare attenzione per evitare che, in caso di manovra degli stessi, il piede rimanga intrappolato tra ago e contrago. Si deve inoltre fare attenzione che i tacchi delle scarpe non si incastrino tra rotaia e controrotaia nei passaggi a raso e nelle scanalature dei cuori degli scambi. Utilizzare sui piazzali ferroviari scarpe antinfortunistiche con dispositivo per lo sfilamento rapido. Nei grandi piazzali, dove esistono molti scambi, essendo difficile individuare quale strada percorrerà un treno in movimento, è necessario ricoverarsi nelle intervie più ampie o nelle apposite piazzole di ricovero

15 RFI DCI FI SIGS ART 7 626/94 Pagina 15 di 30 (ove esistenti) indicate con cartelli gialli contrassegnati dalla lettera "Z", al fine di rispettare comunque le distanze di sicurezza. Misure di protezione (D.P.I.): - scarpe antinfortunistiche a sfilamento rapido e suola antisdrucciolo (S3); - mascherina tipo FFP3 (in galleria, cunicoli o simili) - casco antiurto; - gilet ad alta visibilità (giallo per il personale addetto alla protezione cantiere, rosso-arancio per tutti gli altri).

16 RFI DCI FI SIGS ART 7 626/94 Pagina 16 di ) CIRCOLAZIONE CON MEZZI SU ROTAIA Pericoli presenti: - deragliamento o ribaltamento del veicolo - caduta o ribaltamento del carico - caduta da veicoli in movimento - investimento da treni in transito - investimento da altri veicoli ferroviari. - elettricità (elettrocuzione, folgorazione). Misure generali di prevenzione: Tutti i mezzi su rotaia di proprietà della Ditta Appaltatrice, compresi i mezzi promiscui strada-rotaia, dovranno essere in regola con la documentazione prevista per la loro circolabilità. Nel caso di guasti del mezzo che abbiano avuto ripercussioni sull'esercizio ferroviario, questo potrà essere rimesso in circolazione soltanto previa verifica della Commissione preposta al rilascio dei libretti. La circolazione su rotaia di detti mezzi dovrà sempre avvenire con la scorta di personale FS appositamente incaricato e nel rispetto delle norme contenute nella "Istruzione per la circolazione dei carrelli", cui si rimanda e delle disposizioni particolari previste su alcune linee. La circolazione dei treni materiali è regolata dalle norme richiamate nell'o.d.s. n.64/1966, cui pure si rimanda. Prima di mettere in circolazione un mezzo, occorre accertare: - l'efficienza dei freni normali e di stazionamento, dei mezzi di illuminazione e di segnalamento, - che tutte le porte siano chiuse, - che il carico non ecceda la portata massima consentita, sia ripartito in misura uniforme su tutte le ruote, sia assicurato in maniera tale da non subire spostamenti durante la marcia e non ecceda la sagoma limite, - che bracci meccanici e attrezzature sopraelevabili (terrazzini di lavoro) siano in posizione retratta e a distanza di sicurezza dalla linea elettrica. La marcia dei mezzi su rotaia deve avvenire uniformandosi scrupolosamente alle disposizioni dell'agente di scorta. Durante la marcia, non prendere posto sul carico né aggrapparsi ad esso, non stare in piedi, non aggrapparsi all'esterno del mezzo né sedersi con le gambe penzolanti all'esterno, non salire o scendere da mezzi in movimento e non passare dall'uno all'altro dei mezzi agganciati. Durante la sosta dei mezzi, occorre assumere le seguenti precauzioni: - i carrelli, isolati o congiunti, o i carri dei treni materiali devono essere immobilizzati mediante freno di stazionamento o staffatura; - quando un mezzo è in sosta per carico e scarico su linea a doppio binario, si deve istituire la protezione rispetto ai treni circolanti sul binario attiguo; - non scendere mai, nelle linee a doppio binario, verso l'interbinario né aprire sportelli verso l'interbinario stesso; qualora non sia possibile fare diversamente, si dovranno esporre sull'altro binario i prescritti segnali di arresto da ambedue i lati; - allontanare i materiali scaricati alle distanze prescritte; - nello scendere da un convoglio, occorre assicurarsi di non trovarsi su un ponte privo di passerelle laterali o di parapetto per non rischiare di cadere nel vuoto; - durante le operazioni di carico e scarico su linee elettrificate, curare il rispetto delle distanze di sicurezza dalla linea aerea. Non salire sul tetto di veicoli posti su binari elettrificati per i quali non si abbia la certezza dell'avvenuta tolta tensione; - nel caso occorra effettuare piccoli movimenti con il treno materiali, il personale deve essere avvisato con segnali convenzionali e quello presente sui carri deve momentaneamente sedersi o abbassarsi sul piano del carro per evitare cadute.

17 RFI DCI FI SIGS ART 7 626/94 Pagina 17 di ) PRESENZA DI LINEE ELETTRICHE Pericoli presenti: - elettricità (elettrocuzione, folgorazione). Misure generali di prevenzione: I conduttori della linea di contatto, degli alimentatori e delle altre linee elettriche, dentro e fuori della sede ferroviaria, e tutte le apparecchiature ad esse connesse e non francamente collegate a terra, devono considerarsi permanentemente sotto tensione. Il contatto con dette linee elettriche o con qualsiasi oggetto da esse pendente, o l'avvicinamento al di sotto della distanza di sicurezza (per gli impianti di trazione elettrica pari a m. 1 per tensioni fino a 25 Kv e a m. 3 per tensioni superiori), deve ritenersi mortale. Qualora per l esecuzione di lavori o rilievi su condutture o apparecchiature elettriche, il personale della/e Ditta/e appaltatrice/i debba/debbano venire in contatto con quest ultime od anche solamente debba avvicinarsi ad esse ad una distanza inferiore a quella di sicurezza, dette attività dovranno essere eseguite esclusivamente in regime di tolta tensione dalle condutture e dalle apparecchiature. In tal caso i lavori o i rilievi potranno essere iniziati solo dopo che il personale interessato abbia ottenuto il nulla osta dall agente IE delle Ferrovie ivi persente, al quale è demandato il compito di richiedere nei modi d uso la tolta tensione e l applicazione delle messe a terra necessarie. Il personale della/e Ditta/e dovrà/dovranno operare esclusivamente sulle apparecchiature e condutture disalimentate e messe a terra e allontanarsi tempestivamente dalle stesse prima che esse vengano rialimentate, portandosi a distanza di sicurezza. Prima della scadenza del tempo concessogli, detto personale dovrà accertarsi che, per quanto lo riguarda, in dipendenza dei lavori o dei rilievi da lui eseguiti, nulla si oppone a ridare tensione e dopo essersi allontanato a distanza di sicurezza, comunicare al predetto agente IE che la conduttura o l apparecchiatura può essere rialimentata. Si ribadisce al riguardo che l applicazione e la rimozione dei dispositivi di messa a terra spetta esclusivamente all agente IE delle Ferrovie. Nel sottopassare i fili delle linee elettriche con attrezzature, mezzi d'opera e strumenti, si dovrà avere cura di mantenere sempre le citate distanze di sicurezza. In vicinanza delle linee elettriche è vietato l'uso di longimetri metallici e di rolline metalliche o di tela rinforzata con fili di acciaio. Prima di effettuare scavi, sondaggi, ecc., va verificata con il responsabile del settore Impianti Elettrici ( Capo Zona o Capo Tecnico) l'eventuale presenza di cavi interrati e sotto tensione (verbale di constatazione congiunto). In caso di incendio in prossimità di linee elettriche sotto tensione non deve essere usata acqua per lo spegnimento e deve essere subito avvisato il personale FS. E vietato usare getti di acqua a qualsiasi scopo nelle vicinanze di linee elettriche. Non accendere fuochi o bruciare erbe o quant altro nelle vicinanze di linee elettriche. Non salire sul tetto dei veicoli. Non toccare le persone infortunate che siano ancora in contatto con conduttori sotto tensione ) RUMORE Pericoli presenti: - ipoacusia.

18 RFI DCI FI SIGS ART 7 626/94 Pagina 18 di 30 La rumorosità esistente nei piazzali ferroviari e dovuta alla normale attività che in essi si svolge, è evidentemente variabile nel tempo, raggiungendo valori massimi all'atto del passaggio di un treno con itinerario di libero transito (e quindi in piena velocità), oltre che a variare da impianto ad impianto. Le misurazioni effettuate hanno comunque indicato che la rumorosità di fondo dei piazzali ferroviari non supera il LEQ di 65 db(a). In piena linea la rumorosità di fondo è quella della campagna circostante, con punte al passaggio dei treni e valori dipendenti dalla velocità e dal tracciato. Tali punte possono raggiungere valori elevati (sono stati misurati anche valori di 92 db(a), per tempi di esposizione brevi (circa un minuto per ciascun treno). La/e I.A. è/sono obbligata/e a tener conto di tali valori di esposizione ai fini del calcolo del LepD e LepW relativo al proprio personale. Misure di protezione (D.P.I.): - Auricolari o cuffie (solo se risultano necessarie a seguito di valutazione analitica effettuata con i criteri dettati dal D.Lgs. 195/06) ) AGENTI BIOLOGICI E/O CHIMICI Pericoli presenti: - morsi di topi e/o altri animali - contatto con escrementi di topi; - contatto con escrementi umani; - contatto con carcasse di animali morti; - contatto con siringhe usate; - contatto con sostanze diserbanti o disinfestanti Misure generali di prevenzione: Il personale dei cantieri in ambito ferroviario può, in particolare per lavori che interessano gallerie, cunicoli, cunette di raccolta acqua, ponticelli o tombini sottopassanti la linea ferroviaria, canalizzazioni per cavi elettrici ecc., venire in contatto con topi o altri animali (tra cui vipere), con rischio di morsicatura, o con escrementi di tali animali, con rischio di contrarre infezioni per contaminazione (leptospirosi). In tali ambienti è necessario inoltre utilizzare il casco per la possibile caduta di piccoli frammenti di pietre dalla volta dovuta essenzialmente alle infiltrazioni di vene acquifere quasi sempre presenti. Nei locali delle stazioni viene eseguito periodicamente un programma di derattizzazione (in particolare nei cunicolo per cavi, sale relé, centrali telefoniche) e disinfestazione, che viene anche ripetuta all occorrenza quando se ne ravvede la necessità. Nei piazzali delle stazioni e lungo linea, i rifiuti lasciati dai treni in transito, possono creare situazioni di pericolo di contaminazione. Periodicamente, per evitare tali pericoli, si provvede alla disinfezione dei binari (limitatamente ai binari di stazione, maggiormente frequentati), con spandimento di latte di calce, come previsto dalla Circolare San del Lungo i binari, in particolare in piena linea, è possibile il rinvenimento di carcasse di animali morti. Si tratta in genere di animali di piccola taglia, il cui investimento non viene rilevato o segnalato dai macchinisti del treno investitore. Per la rimozione si può richiedere l intervento del personale del Tronco Lavori ovvero, volendo provvedere direttamente, è consigliabile cospargere preventivamente la carcassa di calce e rimuoverla evitando il contatto diretto.

19 RFI DCI FI SIGS ART 7 626/94 Pagina 19 di 30 E possibile anche il ritrovamento lungo i binari e negli scali di siringhe usate con possibilità di venirne a contatto. Tutti i lavoratori che possono essere coinvolti in episodi di questo genere devono essere informati circa la pericolosità di ogni contatto. Per la eventuale raccolta devono essere forniti appositi guanti e pinze per raccogliere le siringhe e depositarle in un contenitore senza dover venire in contatto con la siringa stessa. All occorrenza deve essere interessata la ASL territoriale. Un ambiente particolare per quanto riguarda i rischi in esame è costituito dalle gallerie, nel cui interno la sede ferroviaria può essere in cattive condizioni igieniche per l accumulo di rifiuti di vario genere lasciati dai treni in transito e per la presenza di ratti, e dove risulta assente l effetto di lavaggio delle piogge. Le linee ferroviarie vengono periodicamente irrorate con sostanze diserbanti o disinfestanti. In tali occasioni vengono esposti nelle stazioni appositi avvisi, indicanti le tratte interessate ed i periodi effettuazione del trattamento. Nei giorni immediatamente successivi, è vietato frequentare le zone trattate se non previo benestare dell impianto FS competente per territorio. In tal caso è necessario che il personale utilizzi a titolo precauzionale mezzi di protezione quali kit monouso che verranno forniti all occorrenza dai responsabili dell impianto. Misure di protezione (D.P.I.): - scarpe antinfortunistiche a sfilamento rapido e suola antisdrucciolo (S3); - Tuta in Tyvek (solo per attività che prevedono contatto di parti del corpo con sostanze insudicianti); - Gambale a strappo antivipera; - mascherina tipo FFP3 (in galleria, cunicoli o simili); - casco antiurto; - guanti monouso. 2.3) RACCOMANDAZIONI PER LE LINEE AC/AV (p.m.) 2.4) PRESENZA DI STRUTTURE VARIE ED OPERE D ARTE (ARMAMENTO FERROVIARIO, GALLERIE, PONTI, FOSSE DA VISITA, ECC. ) Pericoli Caduta a livello Caduta dall alto Incuneamento dei piedi o degli arti inferiori tra ago e contrago dei deviatoi Caduta di cose dall alto Contusioni o traumi al corpo Scarsa illuminazione Difficoltà di ricovero nelle nicchie delle gallerie Presenza di fumi e polveri prodotti da mezzi ed attività lavorativa misure di prevenzione e per l eliminazione delle interferenze Generalità

20 RFI DCI FI SIGS ART 7 626/94 Pagina 20 di 30 Nel circolare e lavorare in linea e nei piazzali ferroviari occorre tenere conto che il terreno tendenzialmente irregolare e la presenza dell armamento ferroviario e d impiantistica varia (apparecchiature si segnalamento e sicurezza, telefoniche, palificazione della linea elettrica, ecc), nonché di opere d arte di vario tipo determinano il pericolo di scivolamento, caduta, urto, incuneamento di piedi o arti inferiori tra ago e contrago dei deviatoi per cui occorre fare molta attenzione a come ci si muove ed opera ed indossare idonei dispositivi di protezione individuale. In particolare occorre Evitare l attraversamento dei binari in corrispondenza degli scambi: qualora sia necessario farlo, non mettere il piede fra ago e contrago, sui cuscinetti di scorrimento, tra rotaia e controrotaia, tra cuore e piegata a gomito, tra punta e contropunta. Occorre inoltre prestare la massima attenzione durante la circolazione negli impianti a causa della presenza di ostacoli (rotaie, traverse, buche, cavi, ecc.) che aumentano il rischio di scivolamento e di cadute. Poiché in presenza di neve, brina o ghiaccio, si può facilmente scivolare sulla massicciata e lungo i sentieri è vietato, i presenza di tali fattori, camminare sulle rotaie o sulle traverse. In alcuni piazzali ferroviari sono presenti fosse da visita per la manutenzione delle carrozze ferroviarie Tali fosse, che restano aperte per consentire le operazioni di manutenzione, sono opportunamente segnalate. Tutto il personale deve fare particolare attenzione in prossimità di tali fosse al fine di evitare cadute dall alto. A tal fine dovrà in primo luogo utilizzare per gli spostamenti in via prioritaria i sentieri di sicurezza e prendere visione preventivamente delle planimetrie delle aree di lavoro presso il responsabile dell Impianto di RFI di riferimento per individuarne la posizione delle suddette fosse. Le calzature di sicurezza devono essere del tipo a sfilamento rapido per consentire lo sfilamento del piede in caso che la scarpa si incastri negli apparecchi del binario. Occorre tenere altresì presente che è possibile sul terreno la presenza di elementi acuminati (chiodi, ecc) per cui le scarpe devono essere del tipo con suola antiperforazione. Gallerie In tutte le gallerie di lunghezza superiore a 100 metri le nicchie sono individuate sulle pareti esterne dei piedritti con due strisce verticali bianche della larghezza di 20 cm. da terra fino all imposta della calotta. Fra nicchia e nicchia è tracciata una striscia di collegamento di colore bianco che nel punto di mezzo fra due nicchie si trova ad altezza di mt. 2 e va gradualmente discendendo verso le nicchie fino a 50 cm da terra. Tale segnaletica permette di individuare approssimativamente la distanza tra una nicchia e quella successiva. Nelle gallerie di lunghezza superiore a 5000 metri percorse da treni a velocità inferiore a 160 km/h, la segnalazione di cui sopra è limitata alle nicchie comprese nelle due tratte di 2500 m. presso gli imbocchi; per velocità superiori a 160 km./h tale segnalazione è estesa a tratti maggiori. Nelle gallerie di lunghezza superiore ai 1000 metri, ogni nicchia è, di norma, dotata di una torcia a vento per l illuminazione, custodita in apposito involucro, da utilizzare in caso di emergenza. Per assicurare che il transito pedonale nelle gallerie avvenga senza eccessiva difficoltà, normalmente esiste lungo i piedritti, da un solo lato nelle gallerie a semplice binario e da ambedue i lati in quelle a doppio, un sentiero transitabile.

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI) LOTTO.. A) ANAGRAFICA DELL APPALTO

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI) LOTTO.. A) ANAGRAFICA DELL APPALTO ALLEGATO D DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI) LOTTO.. A) ANAGRAFICA DELL APPALTO CONTRATTO. DATORE DI LAVORO COMMITTENTE : MINISTERO DELL INTERNO DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA

Dettagli

7.2 Controlli e prove

7.2 Controlli e prove 7.2 Controlli e prove Lo scopo dei controlli e delle verifiche è quello di: assicurare che l ascensore sia stato installato in modo corretto e che il suo utilizzo avvenga in modo sicuro; tenere sotto controllo

Dettagli

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI SPECIFICI DEL LUOGO DI LAVORO E MISURE ADOTTATE PER ELIMINARE LE INTERFERENZE (L.123/07 - art. 26 del D.Lgs. 81/08) STAZIONE APPALTANTE:

Dettagli

Lavori in quota. Lavori in quota. frareg.com 1/22

Lavori in quota. Lavori in quota. frareg.com 1/22 Lavori in quota 1/22 D.Lgs 81/08 e s.m.i., art. 111 1. Il datore di lavoro, nei casi in cui i lavori temporanei in quota non possono essere eseguiti in condizioni di sicurezza e in condizioni ergonomiche

Dettagli

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA CANTIERE DEI LAVORI DI MIRANO (VE) PRESSO I.P.A.B. LUIGI MARIUTTO DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA ai sensi dell art. 26 del Decreto Legislativo n. 81 del 9 aprile 2008 come modificato

Dettagli

CAPITOLATO SPECIALE PER LA SICUREZZA DEL LAVORO NEI CONTRATTI D APPALTO, D OPERA O DI SOMMINISTRAZIONE

CAPITOLATO SPECIALE PER LA SICUREZZA DEL LAVORO NEI CONTRATTI D APPALTO, D OPERA O DI SOMMINISTRAZIONE ALLEGATO 6 CAPITOLATO SPECIALE PER LA SICUREZZA DEL LAVORO NEI CONTRATTI D APPALTO, D OPERA O DI SOMMINISTRAZIONE Articolo 1 Definizioni 1. Ai fini del presente Capitolato, alle seguenti espressioni sono

Dettagli

Mezzo utilizzato: autogrù

Mezzo utilizzato: autogrù Procedure per la movimentazione delle billette nelle fasi di scarico dai mezzi di trasporto e per l alimentazione delle linee di forgiatura/stampaggio. La lavorazione riferita alla movimentazione dei fasci

Dettagli

GARA PNEUMATICI ALLEGATO AL CAPITOLATO TECNICO APPENDICE I Obblighi in materi di sicurezza ed igiene del lavoro S O M M A R I O

GARA PNEUMATICI ALLEGATO AL CAPITOLATO TECNICO APPENDICE I Obblighi in materi di sicurezza ed igiene del lavoro S O M M A R I O 1 di 5 S O M M A R I O 1 OBBLIGHI DITTA AGGIUDICATARIA... 2 1.1 GENERALITÀ... 2 1.2 OBBLIGHI IN FASE DI GARA... 2 1.3 OBBLIGHI DOPO L AGGIUDICAZIONE... 3 2 RISCHI INTERFERENTI... 4 3 FORMAZIONE OBBLIGATORIA...

Dettagli

OGGETTO: Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenziali

OGGETTO: Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenziali Lettera Rischi Interferenziali Spett.le Ditta Appaltatrice Ditta Subappaltatrice Luogo, Data 2 OGGETTO: Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenziali In relazione alla necessità di una possibile

Dettagli

PROCEDURA DI SICUREZZA

PROCEDURA DI SICUREZZA SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DAI RISCHI Pagina 1 di 5 PROCEDURA DI SICUREZZA 1. NORME DI COMPORTAMENTO GENERALI 2. Revisione numero Data emissione e/o ultima modifica Approvata da Emessa da S.P.P.R.

Dettagli

COMUNE DI LONGARE. Provincia di Vicenza Area Lavori Pubblici Gestione e Manutenzione Patrimonio Ambiente

COMUNE DI LONGARE. Provincia di Vicenza Area Lavori Pubblici Gestione e Manutenzione Patrimonio Ambiente Provincia di Vicenza Area Lavori Pubblici Gestione e Manutenzione Patrimonio Ambiente Via G. Marconi 26 36023 Longare(VI) cod. fisc. 00415090240 tel. 0444/555444 fax 0444/953441 SERVIZIO DI MANUTENZIONE

Dettagli

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE Decreto del Ministero dell interno 4 febbraio 2011 Definizione dei criteri per il rilascio delle autorizzazioni di cui all art. 82, comma 2, del D.Lgs. 09/04/2008, n. 81, e successive modifiche ed integrazioni.

Dettagli

Progetto Labor - Linea 4 Emersì Sicurezza nei luoghi di lavoro ed Emersione del lavoro irregolare

Progetto Labor - Linea 4 Emersì Sicurezza nei luoghi di lavoro ed Emersione del lavoro irregolare Progetto Labor - Linea 4 Emersì Sicurezza nei luoghi di lavoro ed Emersione del lavoro irregolare Prevenzione e promozione della sicurezza Lavoro sicuro 1 LAVORO SICURO 2 1. Sicurezza: i provvedimenti

Dettagli

CAPITOLATO SPECIALE PER L AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI. (art. 30 del D.Lgs. 163/2006)

CAPITOLATO SPECIALE PER L AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI. (art. 30 del D.Lgs. 163/2006) COMUNE DI IMPRUNETA Provincia di Firenze CAPITOLATO SPECIALE PER L AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI (art. 30 del D.Lgs. 163/2006) ALLEGATO Interventi sugli impianti elettrici Il Responsabile

Dettagli

2) REGOLAMENTO D ACCESSO E COMPORTAMENTO ALL INTERNO DEL CENTRO DI RACCOLTA

2) REGOLAMENTO D ACCESSO E COMPORTAMENTO ALL INTERNO DEL CENTRO DI RACCOLTA ALLEGATO B 1) SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE La presente procedura ha lo scopo di realizzare le condizioni di massima sicurezza per tutti coloro che intendono conferire materiali/rifiuti nel CENTRO DI RACCOLTA

Dettagli

Allegato G Schede segnaletica di sicurezza

Allegato G Schede segnaletica di sicurezza Allegato G Schede segnaletica di sicurezza Schede SEGNALETICA 1 Segnaletica di sicurezza In cantiere dovrà essere posizionata la segnaletica di sicurezza, conforme al D. Lgs. 81/08. Quando nei luoghi di

Dettagli

Regolamento di accesso. Fisicompost S.r.l. Via Vialba 78 - Novate Milanese (Mi)

Regolamento di accesso. Fisicompost S.r.l. Via Vialba 78 - Novate Milanese (Mi) Regolamento di accesso Fisicompost S.r.l. Via Vialba 78 - Novate Milanese (Mi) 1 di 7 Responsabilità E responsabilità della funzione di Accettazione documenti e di Accettazione materiali / rifiuti, applicare

Dettagli

RSPP - CARATTERISTICHE

RSPP - CARATTERISTICHE RSPP - CARATTERISTICHE Figura obbligatoria Consulente del Datore di Lavoro La designazione deve essere scritta ed accettata Deve aver frequentato corsi di formazione professionale specifici per il macro-settore

Dettagli

Norme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita

Norme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita Pag. 1 di 5 Norme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita Premessa Questa nota è indirizzata al personale, dipendente e/o associato, autorizzato

Dettagli

1. Oneri stimati per la sicurezza dovuti ai rischi interferenti (ai sensi dell art. 26 comma 5 del D.Lgs. 81/08).

1. Oneri stimati per la sicurezza dovuti ai rischi interferenti (ai sensi dell art. 26 comma 5 del D.Lgs. 81/08). ALLEGATO 4 al Capitolato DISCIPLINARE SICUREZZA STAMPANTI 1. Oneri stimati per la sicurezza dovuti ai rischi interferenti (ai sensi dell art. 26 comma 5 del D.Lgs. 81/08). Oggetto: attività di noleggio

Dettagli

ABC della sicurezza sul lavoro

ABC della sicurezza sul lavoro Straniero, non estraneo ABC della sicurezza sul lavoro Opuscolo informativo per i lavoratori stranieri e le loro famiglie Edizione 2009 Questo opuscolo è stato realizzato da INAIL Direzione Centrale Comunicazione

Dettagli

Formazione Particolare Aggiuntiva Preposti Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011

Formazione Particolare Aggiuntiva Preposti Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011 Formazione Particolare Aggiuntiva Preposti Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011 Modalità d esercizio della funzione di preposto Relazioni tra i vari soggetti interni ed esterni del sistema di prevenzione

Dettagli

Organizzazioni di volontariato: quadro sintetico degli adempimenti in materia di salute e sicurezza dei lavoratori.

Organizzazioni di volontariato: quadro sintetico degli adempimenti in materia di salute e sicurezza dei lavoratori. Sede operativa via Ricasoli, 9-50122 Firenze Sede Legale via de' Martelli 8-50129 Firenze Tel. 055 271731 - Fax 055 214720 http://www.cesvot.it Organizzazioni di volontariato: quadro sintetico degli adempimenti

Dettagli

P.S.C. Allegato 9 ELABORATO SICUREZZA

P.S.C. Allegato 9 ELABORATO SICUREZZA ELABORATO P.S.C. Allegato 9 PROGRAMMA DI INFORMAZIONE SICUREZZA E FORMAZIONE SUL Pagina 1 di 6 1. PROGRAMMA DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE ALLA SICUREZZA... 3 1.1. INFORMAZIONE DELLE MAESTRANZE... 3 1.2.

Dettagli

Le problematiche di sicurezza per l allestimento del cantiere per l installazione degli impianti fotovoltaici

Le problematiche di sicurezza per l allestimento del cantiere per l installazione degli impianti fotovoltaici Seminario Tecnico GLI IMPIANTI FOTOVOLTAICI Aggiornamenti legislativi, Problematiche tecniche, Problematiche di installazione, Rapporti con gli enti Le problematiche di sicurezza per l allestimento del

Dettagli

SEMINARIO. Le nuove regole

SEMINARIO. Le nuove regole SEMINARIO Le nuove regole I lavori non elettrici alla luce della IV edizione della norma CEI 11-27 Ing. Fausto Di Tosto INAIL Coordinatore del GdL INAIL per i Lavori sotto tensione ROMA, 11 MARZO 2014

Dettagli

Allegato 4 DOCUMENTAZIONE PRESENTE IN CANTIERE

Allegato 4 DOCUMENTAZIONE PRESENTE IN CANTIERE Allegato 4 DOCUMENTAZIONE PRESENTE IN CANTIERE Una copia dei seguenti documenti deve sempre essere presente in cantiere. DOCUMENTO Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) Piano Operativo di Sicurezza

Dettagli

Egr. Via. Mod Delega Delega delle funzioni. Oggetto: Delega delle funzioni (art 16 - D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Egr. Via. Mod Delega Delega delle funzioni. Oggetto: Delega delle funzioni (art 16 - D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Egr. Via Oggetto: Delega delle funzioni (art 16 - D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Il sottoscritto C.F. in qualità di Datore di Lavoro della Ditta con sede in al fine di provvedere agli incombenti posti dalla

Dettagli

ISTRUZIONI PER L'ESERCIZIO

ISTRUZIONI PER L'ESERCIZIO Ferrovia Roma - Viterbo Tratta Urbana Roma P.le Flaminio - Montebello ISTRUZIONI PER L'ESERCIZIO DEL BLOCCO AUTOMATICO Approvato dal Ministero dei Trasporti e della Navigazione USTIF LAZIO Con nota n.

Dettagli

INFORTUNI A PERSONALE DI IMPRESE ESECUTRICI DI LAVORI O SERVIZI APPALTATI DA RETE FERROVIARIA ITALIANA s.p.a.

INFORTUNI A PERSONALE DI IMPRESE ESECUTRICI DI LAVORI O SERVIZI APPALTATI DA RETE FERROVIARIA ITALIANA s.p.a. Sistema Integrato Gestione della Sicurezza 1 di 9 INFORTUNI A PERSONALE DI IMPRESE ESECUTRICI DI LAVORI O SERVIZI APPALTATI DA RETE FERROVIARIA ITALIANA s.p.a. Rev. Data Descrizione modifiche Redatto Verificato

Dettagli

La valutazione del rischio chimico

La valutazione del rischio chimico La valutazione del rischio chimico Introduzione Per sua stessa definizione, l agente chimico è una sostanza o un preparato di natura chimica. L agente chimico può presentarsi sotto forma di gas, vapore,

Dettagli

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE D.U.V.R.I.

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE D.U.V.R.I. DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE D.U.V.R.I. art. 26, commi 3-5-6, del Decreto Legislativo 9 Aprile 2008 n. 81 Attuazione dell articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n.123 in materia

Dettagli

Allegato 2 Documento contenente:

Allegato 2 Documento contenente: COMUNE DI NOVARA SERVIZIO BILANCIO - UNITÀ ECONOMATO PROTOCOLLO DI GESTIONE PER L'ESPLETAMENTO DEL SERVIZIO DI PULIZIA PRESSO GLI STABILI SEDI DI UFFICI E DIPENDENZE COMUNALI PER UN PERIODO DI TRE ANNI

Dettagli

Il decreto legislativo 494/96. Geom. Stefano Fiori

Il decreto legislativo 494/96. Geom. Stefano Fiori Il decreto legislativo 494/96 Geom. Stefano Fiori EVOLUZIONE NORMATIVA DEFINIZIONI Articolo 1 1. Il presente decreto legislativo prescrive misure per la tutela e per la sicurezza dei Lavoratori nei cantieri

Dettagli

Quando eccezionalmente i treni percorrono il binario di sinistra si dice che essi viaggiano su binario

Quando eccezionalmente i treni percorrono il binario di sinistra si dice che essi viaggiano su binario Metropolitana di Genova Regolamento di Esercizio la conoscenza Per Parte Dall art. necessità 2a del l esecutore 1 semplificativa Regolamento Termini sulla e definizioni ESTRATTO viene parte d Esercizio

Dettagli

DUVRI. Per ciascun lotto, i costi della sicurezza, non soggetti a ribasso sono quantificati in 35,00

DUVRI. Per ciascun lotto, i costi della sicurezza, non soggetti a ribasso sono quantificati in 35,00 PROCEDURA, IN ECONOMIA, PER LA SOTTOSCRIZIONE DI ACCORDI QUADRO PER L ACQUISIZIONE DEI SERVIZI DI ASSISTENZA ALLE ATTIVITÁ DI VIGILANZA DELL UFFICIO METROLOGIA LEGALE DELLA CCIAA DI VERONA Lotto 1: CIG

Dettagli

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli; Lezione 3 Le attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Il diritto alla salute Abbiamo già sottolineato che il beneficiario ultimo del testo unico è la figura del lavoratore. La cui

Dettagli

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI)

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI) DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI) COMPITI DELLE IMPRESE E DOCUMENTAZIONE CONTRATTUALE AI SENSI DI QUANTO PREVISTO DAL D.L.GS 8108 e s.m.i. TIPOLOGIA APPALTO: SERVIZIO DI PULIZIA

Dettagli

REGOLAMENTO IN MATERIA DI TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI MEDIANTE SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA

REGOLAMENTO IN MATERIA DI TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI MEDIANTE SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA I REGOLAMENTI PROVINCIALI: N. 72 PROVINCIA DI PADOVA REGOLAMENTO IN MATERIA DI TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI MEDIANTE SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato con D.G.P. in data 17.10.2005 n. 610 reg. SOMMARIO

Dettagli

BREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 STRUTTURA D.M. 19 MARZO 2015

BREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 STRUTTURA D.M. 19 MARZO 2015 BREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 Sulla GU 2573/2015, n. 70 è stato pubblicato il D.M. 19 marzo 2015 recante "Aggiornamento della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione,

Dettagli

IMPIANTI ELETTRICI DI CANTIERE IMPIANTO DI MESSA A TERRA DEI CANTIERI

IMPIANTI ELETTRICI DI CANTIERE IMPIANTO DI MESSA A TERRA DEI CANTIERI IMPIANTO DI MESSA A TERRA DEI CANTIERI Tutte le masse, le masse estranee e i dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche devono essere collegati ad un unico impianto di messa a terra, ovvero

Dettagli

Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili

Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili 1. PREMESSA La disciplina dei cantieri temporanei e mobili ha trovato preciso regolamentazione nel Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e nel successivo

Dettagli

Interpretazione Normativa. Lavori elettrici sotto tensione - requisiti imprese autorizzate

Interpretazione Normativa. Lavori elettrici sotto tensione - requisiti imprese autorizzate Ti trovi in: CNA Interpreta / Ambiente e sicurezza / Sicurezza / Impianti elettro-termo-idraulici / Aspetti generali per Impianti elettro-termo-idraulici Torna all'elenco 15/7/2011 Lavori elettrici sotto

Dettagli

Organizzazione della radioprotezione Dott.ssa Alessandra Bernardini

Organizzazione della radioprotezione Dott.ssa Alessandra Bernardini Organizzazione della radioprotezione Dott.ssa Alessandra Bernardini 1 Compiti e responsabilità L organizzazione della radioprotezione è strutturata in modo da distribuire alle varie figure di riferimento

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SASSARI Coordinamento Servizi Bibliotecari

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SASSARI Coordinamento Servizi Bibliotecari UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SASSARI Coordinamento Servizi Bibliotecari DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE Art. 26 del D.Lgs. 9/04/2008 n. 81 INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI, MISURE ADOTTATE

Dettagli

CARTA INTESTATA PREMESSA

CARTA INTESTATA PREMESSA REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEGLI IMPIANTI DI VIDEO SORVEGLIANZA AI FINI DI SICUREZZA, TUTELA DEL PATRIMONIO, CONTROLLO E MONITORAGGIO DEGLI ACCESSI, AI FINI DEL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI AI SENSI

Dettagli

OBIETTIVI DESTINATARI DEL CORSO

OBIETTIVI DESTINATARI DEL CORSO PROPOSTA PER PERCORSO FORMATIVO: Corso di formazione per operatori e preposti addetti alle pianificazione, controllo e apposizione della segnaletica stradale destinata alle attività lavorative che si svolgano

Dettagli

D.Lgs. 81/08 TITOLO III CAPO I USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E RISCHIO ELETTRICO

D.Lgs. 81/08 TITOLO III CAPO I USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E RISCHIO ELETTRICO Dipartimento Sanità Pubblica SERVIZI PREVENZIONE SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO DALLA SCUOLA UN LAVORO SICURO Corso L ABC della Sicurezza e Igiene sul Lavoro STOP DALLA SCUOLA UN LAVORO SICURO Corso L ABC

Dettagli

D.U.V.R.I. Sfalci e manutenzioni in varie zone cittadine

D.U.V.R.I. Sfalci e manutenzioni in varie zone cittadine COMUNE DI VIAREGGIO Provincia di Lucca UTC D.U.V.R.I. Sfalci e manutenzioni in varie zone cittadine DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO PER L ELIMINAZIONE DELLE INTERFERENZE (art. 26 comma 3 del

Dettagli

Mi proteggo! Sicurezza nella zona dei binari.

Mi proteggo! Sicurezza nella zona dei binari. Mi proteggo! Sicurezza nella zona dei binari. La sicurezza prima di tutto. Ci presentiamo. La sicurezza riguarda ciascuno di noi sia nella zona dei binari sia in ufficio. I collaboratori e le collaboratrici

Dettagli

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (D.U.V.R.I.)

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (D.U.V.R.I.) All. 5 DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (D.U.V.R.I.) APPALTO DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA AD ALUNNI DISABILI NELLA SCUOLA DELL INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI 1 E 2 GRADO SERVIZIO

Dettagli

BANDO PUBBLICO CIG: ZC005578E8 CUP: E49E10005480009 DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE

BANDO PUBBLICO CIG: ZC005578E8 CUP: E49E10005480009 DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE BANDO PUBBLICO CONTENENTE LE NORME PER L AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI PULIZIE PER GLI UFFICI DEL GAL SULCIS IGLESIENTE CAPOTERRA E CAMPIDANO DI CAGLIARI MISURA 431 DEL PSR SARDEGNA 2007-2013 CIG: ZC005578E8

Dettagli

LA NUOVA GUIDA CEI 0-10 PER LA MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI

LA NUOVA GUIDA CEI 0-10 PER LA MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI LA NUOVA GUIDA CEI 0-10 PER LA MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI PREMESSA Il panorama delle disposizioni all interno delle quali si pone la manutenzione è cambiato e si avverte la necessità di individuare

Dettagli

CONSORZIO DI BONIFICA DEL TEVERE E AGRO ROMANO. Servizio di Prevenzione e Protezione in materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro

CONSORZIO DI BONIFICA DEL TEVERE E AGRO ROMANO. Servizio di Prevenzione e Protezione in materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 e successive modifiche e integrazioni Rappresentante legale FEDERICA LOPEZ Responsabile del servizio di prevenzione e protezione NICOLA RICCIO Timbro e firma Timbro e firma SCHEDA

Dettagli

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI PROCEDURE PROCEDURA E. Procedura stoccaggio e smaltimento rifiuti speciali

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI PROCEDURE PROCEDURA E. Procedura stoccaggio e smaltimento rifiuti speciali DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI PROCEDURE EDIZIONE N 01 REVISIONE N 00 DATA 20/06/08 SEZIONE 09 PAGINA 1 di 2 PROCEDURA E Procedura stoccaggio e smaltimento rifiuti speciali La gestione di un rifiuto

Dettagli

ELENCO ED ISTRUZIONI OPERATIVE PER L UTILIZZO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI)

ELENCO ED ISTRUZIONI OPERATIVE PER L UTILIZZO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) Data 01-03-2010 Rev. N. 00 Pagina 1 di 8 ELENCO ED ISTRUZIONI OPERATIVE PER L UTILIZZO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) Documento unico formato da 8 pagine Ddl RSPP RLS MC INDICE ISTITUTO

Dettagli

N O M I N A INCARICATI DELLE MISURE DI PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELLE EMERGENZE

N O M I N A INCARICATI DELLE MISURE DI PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELLE EMERGENZE DESIGNAZIONE DEI LAVORATORI INCARICATI DELL'ATTUAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE INCENDI E LOTTA ANTINCENDIO, DI EVACUAZIONE DEI LUOGHI DI LAVORO IN CASO DI PERICOLO GRAVE E IMMEDIATO, DI SALVATAGGIO

Dettagli

Le Principali Novità

Le Principali Novità TESTO UNICO SULLA SICUREZZA E PREVENZIONE DAGLI INFORTUNI SUL LAVORO D. L.vo 81/08 Le Principali Novità Il 15 maggio 2008 è entrato in vigore il testo unico in materia di tutela della salute e sicurezza

Dettagli

IMPIANTI ELETTRICI & Valutazione del RISCHIO ELETTRICO. Il RISCHIO ELETTRICO. Dal punto di consegna... D.Lgs 81 R.el. - Pagani 1

IMPIANTI ELETTRICI & Valutazione del RISCHIO ELETTRICO. Il RISCHIO ELETTRICO. Dal punto di consegna... D.Lgs 81 R.el. - Pagani 1 IMPIANTI ELETTRICI & Valutazione del RISCHIO ELETTRICO Dal punto di consegna... 2 Il RISCHIO ELETTRICO è da intendersi come il rischio di infortunio CAUSATO da un impianto elettrico Il danno conseguente

Dettagli

I Soggetti della prevenzione in azienda: compiti, obblighi, responsabilità

I Soggetti della prevenzione in azienda: compiti, obblighi, responsabilità I Soggetti della prevenzione in azienda: compiti, obblighi, responsabilità Perché e come implementare un SGSL nei luoghi di lavoro Seminario del 10 marzo 2010 1 COMPITI DEL D.d.L. E DEL DIRIGENTE (art.18,

Dettagli

LA NUOVA EDIZIONE DELLA NORMA CEI 11-27 2014

LA NUOVA EDIZIONE DELLA NORMA CEI 11-27 2014 LA NUOVA EDIZIONE DELLA NORMA CEI 11-27 2014 COSA CAMBIA PER LA SICUREZZA NEI LAVORI ELETTRICI OBBLIGATORIA DAL 1 FEBBRAIO 2015 27 gennaio 2015 Autore: www.portaleconsulenti.it LA NUOVA EDIZIONE DELLA

Dettagli

Piano di Coordinamento per interferenza tra gru a torre Cantiere sito in

Piano di Coordinamento per interferenza tra gru a torre Cantiere sito in lì Piano di Coordinamento per interferenza tra gru a torre Cantiere sito in Impresa.. Impresa.. In sede di predisposizione e organizzazione del cantiere in oggetto la relativa vicinanza dei fabbricati

Dettagli

D. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

D. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza D. LGS 81/2008 I RAPPORTI CON I RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza 1. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è istituito a livello territoriale o di

Dettagli

Procedure di lavoro in ambienti confinati Livello specialistico

Procedure di lavoro in ambienti confinati Livello specialistico Procedure di lavoro in ambienti confinati Livello specialistico La formazione riferita a questo modulo formativo intende far acquisire le nozioni relative alla normativa e ai processi operativi che governano

Dettagli

REGOLAMENTO DELL UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA PER LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LUOGO DI LAVORO D.Lgs n. 626/94 D.Lgs n. 242/96 D.M.

REGOLAMENTO DELL UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA PER LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LUOGO DI LAVORO D.Lgs n. 626/94 D.Lgs n. 242/96 D.M. REGOLAMENTO DELL UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA PER LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LUOGO DI LAVORO D.Lgs n. 626/94 D.Lgs n. 242/96 D.M. 363/98 Art. 1 DATORE DI LAVORO 1. Il Rettore, quale rappresentante

Dettagli

A.M.I.U. GENOVA s.p.a.

A.M.I.U. GENOVA s.p.a. DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE D.U.V.R.I. (art. 7, c.3, D.Lgs 626/94, come modificato dall art. 3, c 1, lett. A della L.123/07, art. 26 Testo Unico sulla sicurezza 81/08) RIFERIMENTO

Dettagli

ALLEGATO D. Roma lì, / / Equitalia S.p.A. il Titolare

ALLEGATO D. Roma lì, / / Equitalia S.p.A. il Titolare 1 Premessa e quadro normativo Il Contratto sottoscritto da Equitalia S.p.A. e ha ad oggetto l affidamento dei servizi di implementazione e manutenzione del nuovo Sistema Informativo Corporate - Sistema

Dettagli

PIANO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

PIANO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE PIANO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE PROCEDURA OPERATIVA: RISCHIO GAS Versione 0.0 del 01.07.2011 Redazione a cura di: Corpo Polizia Municipale Reno-Galliera GENERALITA Evento: Guasto o rottura con

Dettagli

Protocollosicurezzacnism.doc vers. 17 luglio 2006 - pag. 1 di 5

Protocollosicurezzacnism.doc vers. 17 luglio 2006 - pag. 1 di 5 PROTOCOLLO DI INTESA SULLA SICUREZZA E SALUTE SUL LUOGO DI LAVORO TRA CONSORZIO NAZIONALE INTERUNIVERSITARIO PER LE SCIENZE FISICHE DELLA MATERIA (CNISM) E UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PISA Art. 1. Generalità

Dettagli

Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi

Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi La sicurezza sui luoghi di lavoro Il testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro Ing. Luca Magnelli Firenze 19 ottobre 2010 D.Lgs. 9 Aprile 2008 n.

Dettagli

Lezione 6: modulo giuridico (Allegato XIV, D.Lgs 81/08)

Lezione 6: modulo giuridico (Allegato XIV, D.Lgs 81/08) PROGRAMMA DEI CORSO RIVOLTO AI COORDINATORI PER LA SICUREZZA IN FASE PROGETTAZIONE E DI ESECUZIONE (DURATA 120 ORE) CONFORME ALL ALLEGATO XIV DEL D.LGS 81/08 Lezione 1: modulo giuridico (Allegato XIV,

Dettagli

LAVORO SULLE COPERTURE

LAVORO SULLE COPERTURE 1 LAVORO SULLE COPERTURE UNI EN 8088 2 Lavori inerenti le coperture dei fabbricati (definizioni) [UNI 8088] Tipi di coperture [UNI 8088] MANTO DI COPERTURA Per manto di copertura si intende l insieme degli

Dettagli

REGOLE DI SICUREZZA FASE DI LAVORAZIONE RISCHI MISURE

REGOLE DI SICUREZZA FASE DI LAVORAZIONE RISCHI MISURE REGOLE DI SICUREZZA Il presente documento viene redatto per informare le aziende che effettueranno, per conto della società Sistema Ambiente S.p.A., gli interventi di gestione del verde pubblico del Comune

Dettagli

PREVENZIONE E SICUREZZA SUL LAVORO NEI CANTIERI TEMPORANEI O MOBILI PRESCRIZIONI LEGISLATIVE

PREVENZIONE E SICUREZZA SUL LAVORO NEI CANTIERI TEMPORANEI O MOBILI PRESCRIZIONI LEGISLATIVE PREVENZIONE E SICUREZZA SUL LAVORO NEI CANTIERI TEMPORANEI O MOBILI PRESCRIZIONI LEGISLATIVE IL DATORE DI LAVORO OBBLIGHI FONDAMENTALI DEL DATORE DI LAVORO: effettuare la valutazione dei rischi, redigere

Dettagli

COMUNE DI BOTTICINO PROVINCIA DI BRESCIA REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI E DEGLI UFFICI DEL COMUNE DI BOTTICINO

COMUNE DI BOTTICINO PROVINCIA DI BRESCIA REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI E DEGLI UFFICI DEL COMUNE DI BOTTICINO COMUNE DI BOTTICINO PROVINCIA DI BRESCIA REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI E DEGLI UFFICI DEL COMUNE DI BOTTICINO DISCIPLINA DELL UTILIZZO DELLE AUTOVETTURE E DEI MEZZI MECCANICI DI PROPRIETA COMUNALE

Dettagli

GESTIONE DI ALCUNI SERVIZI DELLA BIBLIOTECA COMUNALE Durata: 2 anni dalla data di sottoscrizione del contratto

GESTIONE DI ALCUNI SERVIZI DELLA BIBLIOTECA COMUNALE Durata: 2 anni dalla data di sottoscrizione del contratto Allegato 3 COMUNE DI BORGO SAN LORENZO DOCUMENTO UNICO DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81, art. 26 GESTIONE DI ALCUNI SERVIZI DELLA BIBLIOTECA COMUNALE

Dettagli

COMUNE DI MILETO. Provincia di Vibo Valentia REGOLAMENTO UTILIZZO PARCO AUTO COMUNALE

COMUNE DI MILETO. Provincia di Vibo Valentia REGOLAMENTO UTILIZZO PARCO AUTO COMUNALE COMUNE DI MILETO Provincia di Vibo Valentia REGOLAMENTO UTILIZZO PARCO AUTO COMUNALE Approvato con delibera della C.S. n.1 del 9.1.2014 REGOLAMENTO UTILIZZO PARCO AUTO COMUNALE Art. 1 Oggetto Il presente

Dettagli

Datore di lavoro e il dirigente

Datore di lavoro e il dirigente Datore di lavoro e il dirigente Mancata effettuazione della Valutazione dei rischi (VDR) e adozione del documento in collaborazione con l RSPP e il MC Mancata nomina del RSPP (anche se svolto direttamente)

Dettagli

IL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI 12 Salone della qualità e sicurezza sul lavoro IL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI NELLA GESTIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA Ing. Davide Musiani STUDIO TECNICO PROF. NERI S.r.l. Bologna, 12 Giugno 2009

Dettagli

COMUNE DI RUDA Provincia di Udine * * *

COMUNE DI RUDA Provincia di Udine * * * COMUNE DI RUDA Provincia di Udine * * * Allegato 9 Documento unico di valutazione dei rischi derivanti da attività affidate ad imprese appaltatrici o a lavoratori autonomi, ai sensi del D.Lgs. 81/2008

Dettagli

Titolo: Verbale di sopralluogo preliminare congiunto sul luogo delle lavorazioni/servizi appaltati. Committente...

Titolo: Verbale di sopralluogo preliminare congiunto sul luogo delle lavorazioni/servizi appaltati. Committente... Pagina: 1 Verbale di sopralluogo preliminare congiunto sul luogo delle lavorazioni/servizi appaltati Committente... Area interessata dai lavori/servizi:... Oggetto del /servizio:... Il giorno..., sul luogo

Dettagli

REGOLAMENTO AZIENDALE DI ACCESSO DEPURATORE DI BASSANO DEL GRAPPA

REGOLAMENTO AZIENDALE DI ACCESSO DEPURATORE DI BASSANO DEL GRAPPA Reg. n. 05 REGOLAMENTO AZIENDALE DI ACCESSO DEPURATORE DI BASSANO DEL GRAPPA (Art. 26 D.Lgs. 81/08) In relazione alle disposizioni previste dall art. 26 del D.Lgs. n. 81/2008 comma 1, il quale prevede

Dettagli

COMUNE DI SAN LAZZARO DI SAVENA

COMUNE DI SAN LAZZARO DI SAVENA COMUNE DI SAN LAZZARO DI SAVENA (Provincia di Bologna) DISPOSIZIONI IN ORDINE ALLA GESTIONE, ALL UTILIZZO E ALLA GUIDA DELLE AUTO DI PROPRIETÀ COMUNALE Approvato con delibera di Giunta Comunale n. 109

Dettagli

rischi in negozio CULTURA DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NEL TERZIARIO E NEI SERVIZI

rischi in negozio CULTURA DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NEL TERZIARIO E NEI SERVIZI CULTURA DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NEL TERZIARIO E NEI SERVIZI rischi in negozio Cultura della sicurezza patrimonio comune del mondo del lavoro: impresa, lavoratori e parti sociali. Il testo unico sulla

Dettagli

OBBLIGHI DEL PREPOSTO ART. 19 D.LGS. 81/08

OBBLIGHI DEL PREPOSTO ART. 19 D.LGS. 81/08 PREPOSTO Il PREPOSTO è la persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell incarico conferitogli, sovrintende alla attività

Dettagli

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio.

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Vengono posti alcuni quesiti in relazione al servizio di trasporto dei rifiuti. Un Consorzio di Enti Locali, costituito

Dettagli

Relazione Tecnica Progetto dell Impianto Elettrico

Relazione Tecnica Progetto dell Impianto Elettrico Relazione Tecnica Progetto dell Impianto Elettrico Rotatoria ingresso cittadella universitaria Premessa: La presente relazione tecnica è finalizzata ad indicare la caratteristiche dei principali componenti

Dettagli

COMUNE DI MERLINO PROVINCIA DI LODI REGOLAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI DIFESA AMBIENTALE

COMUNE DI MERLINO PROVINCIA DI LODI REGOLAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI DIFESA AMBIENTALE COMUNE DI MERLINO PROVINCIA DI LODI REGOLAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI DIFESA AMBIENTALE Approvato con Delibera Consiglio comunale n 24 del 25-06-2013 INDICE Art. 1 Art. 2 Art. 3 Art. 4 Art. 5 Art. 6

Dettagli

Sistemi di ancoraggio permanenti per dispositivi di protezione individuale contro le cadute

Sistemi di ancoraggio permanenti per dispositivi di protezione individuale contro le cadute Sistemi di ancoraggio permanenti per dispositivi di protezione individuale contro le cadute Atto di indirizzo e coordinamento per la prevenzione delle cadute dall alto nei lavori in quota della Regione

Dettagli

C O M U N E D I SAN BENEDETTO DEL TRONTO

C O M U N E D I SAN BENEDETTO DEL TRONTO C O M U N E D I SAN BENEDETTO DEL TRONTO PROCEDURA APERTA PER APPALTO DEL SERVIZIO BIENNALE DI DERATTIZZAZIONE-DISINFESTAZIONE-FUMIGAZIONE RETE FOGNARIA - DEL TERRITORIO ED EDIFICI COMUNALI- CIG. 2474953BD0

Dettagli

2.2.4 Distanze di sicurezza UNI EN ISO 13857:2008, UNI EN 349:1994

2.2.4 Distanze di sicurezza UNI EN ISO 13857:2008, UNI EN 349:1994 2.2.4 Distanze di sicurezza UNI EN ISO 13857:2008, UNI EN 349:1994 2.2.4.1 Descrizione L uso delle distanze di sicurezza rappresenta un modo per garantire l integrità fisica dei lavoratori in presenza

Dettagli

Servizio Mobilità, Strade, Centro Storico e Cimiteri - Ufficio Ordinanze

Servizio Mobilità, Strade, Centro Storico e Cimiteri - Ufficio Ordinanze Piazza Mercatale 31/33-59100 Prato Telefono: 0574.183.6636/5603 Servizio Mobilità, Strade, Centro Storico e Cimiteri - Ufficio Ordinanze Ordinanza 3529/2013 Lavori di posa cavi telefonici in un tratto

Dettagli

Codice Ambientale. Scopo e campo di applicazione. Definizioni

Codice Ambientale. Scopo e campo di applicazione. Definizioni Codice Ambientale Scopo e campo di applicazione Il presente documento, regola le norme che il personale della Società Nava deve rispettare nell esecuzione dei servizi di pulizia in merito alle modalità

Dettagli

Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza R.L.S. nel Decreto Legislativo 81/08 e 106/09 Articoli 48 e 50

Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza R.L.S. nel Decreto Legislativo 81/08 e 106/09 Articoli 48 e 50 Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza R.L.S. nel Decreto Legislativo 81/08 e 106/09 Articoli 48 e 50 Beppe Baffert USR CISL Piemonte . Nelle aziende con più di 15 lavoratori il RLS è eletto,

Dettagli

PROGRAMMA MODULI ARGOMENTI DURATA ORE RESIDUE MODULO

PROGRAMMA MODULI ARGOMENTI DURATA ORE RESIDUE MODULO CORSO PER COORDINATORI PER LA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE E IN FASE DI ESECUZIONE DEI LAVORI (D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. Allegato XIV) 120 ore Obbiettivi del corso: Il corso ha lo scopo di formare

Dettagli

Segnaletica di salute e sicurezza sul lavoro

Segnaletica di salute e sicurezza sul lavoro Segnaletica di salute e sicurezza sul lavoro Decreto Legislativo 9 aprile 2008, nr. 81 Art. 161 Campo di applicazione 1. Il presente titolo stabilisce le prescrizioni per la segnaletica di sicurezza e

Dettagli

I lavori elettrici dal D.Lgs 81/2008 alle Norme Tecniche

I lavori elettrici dal D.Lgs 81/2008 alle Norme Tecniche Sezione Toscana e Umbria I lavori elettrici dal D.Lgs 81/2008 alle Norme Tecniche Dott. Ing. Emilio Giovannini Direttore UO Prevenzione Protezione dai Rischi ASL1 di Massa Carrara Consigliere AEIT sezione

Dettagli

COMUNE di TODI Provincia di Perugia Piazza del Popolo Telefono 075/89561 Telefax: 075/8943862 Codice Fiscale n. 00316740547 www.comune.todi.pg.

COMUNE di TODI Provincia di Perugia Piazza del Popolo Telefono 075/89561 Telefax: 075/8943862 Codice Fiscale n. 00316740547 www.comune.todi.pg. Approvato con delibera di G.C. n. 366 del 15.12.2008 REGOLAMENTO REPERIBILITA SERVIZIO TECNICO Art. 1 Oggetto del Regolamento. Il presente regolamento disciplina le modalità di attuazione del servizio

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI STALLI DI SOSTA PER IL CARICO E SCARICO MERCI I N D I C E

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI STALLI DI SOSTA PER IL CARICO E SCARICO MERCI I N D I C E REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI STALLI DI SOSTA PER IL CARICO E SCARICO MERCI I N D I C E - Art.1 OggettO ed ambito di applicazione - Art.2 Definizioni - Art.3 OrariO e sosta dei veicoli riservata al

Dettagli

PREMESSO CHE SI DISPONE ARTICOLO 1

PREMESSO CHE SI DISPONE ARTICOLO 1 REGOLAMENTO PER L ASSEGNAZIONE E FORNITURA DEL VESTIARIO E DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE PER IL PERSONALE DELL ISTITUZIONE approvato con Deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 31 del

Dettagli