Oggetto: Relazione tecnica sulle analisi di laboratorio condotte sugli intonaci esterni del Casino di San Remo (IM)

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Gildo Grande
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1 Oggetto: Relazione tecnica sulle analisi di laboratorio condotte sugli intonaci esterni del Casino di San Remo (IM)

2 In seguito al sopralluogo condotto in data 30/12/2003 con il geom. Bellezza, funzionario della Soprintendenza per il Patrimonio Paesaggistico e Architettonico, è emersa la necessità di eseguire nuove analisi. Sono quindi stati prelevati campioni in punti significativi, per avere conferme scientifiche alle ipotesi avanzate nella relazione precedente. Sono stati eseguiti n.10 prelievi, dei quali però sono stati fatti analizzare cinque campioni. I punti di prelievo di questi cinque campioni sono illustrati nelle tavole in allegato, e scelti con precise finalità. I campioni n.1, n.6 e n.7 sono stati condotti sul prospetto sud, sulla fase originale dell edificio (1905). Il campione n.9 è stato eseguito sul prospetto est, sulla prima fase di ampliamento, del Il campione n.10 proviene sempre dal prospetto est, dallo sfondato relativo alla seconda fase di ampliamento, databile verso la fine degli anni 50. Tale fase per comodità sarà definita, in questi scritti, Il confronto tra i campioni ha permesso di giungere finalmente alle scelte adottate, nei vari periodi, per la finitura superficiale. Il risultato è stato illustrato in sintesi nella tabella allegata.

Sono quindi stati prelevati campioni in punti significativi, per avere conferme scientifiche alle ipotesi avanzate nella relazione precedente. Sono stati eseguiti n.

3 CAMPIONE N.1 Il campione n. 1 è stato eseguito per avere conferme scientifiche sulla finitura superficiale delle colonne. Dalle analisi risulta che i fusti abbiano un fondo di malta di calce e sabbia a granulometria fine sul quale è stato eseguito uno strato di finitura superficiale a marmorino. Dalla tassellatura a bisturi risultava, sulla superficie estremamente liscia, uno strato di colore giallo pallido, piuttosto trasparente, sul quale era presente uno strato di pellicola pittorica di spessore consistente, aranciato. La pellicola pittorica gialla più chiara e sottile non è stata rilevata che in una piccola zona dell analisi, ma non segnata come strato, a causa della sua estrema lacunosità. Gli analisti non escludono però la sua presenza sulla superficie. I fusti delle colonne potevano erano a marmorino bianco, sul quale probabilmente era stata stesa una sottilissima pellicola alla calce di colore giallo pallido, molto trasparente.

Dalla tassellatura a bisturi risultava, sulla superficie estremamente liscia, uno strato di colore giallo pallido, piuttosto trasparente, sul quale era presente uno strato di pellicola pittorica di

4 CAMPIONE N.7 Il campione n.7 è stato prelevato sull angolo del corpo in aggetto sotto la torretta destra. Vuole costituire una situazione esemplare degli sfondati per la finitura adottata nella fase costruttiva originale. Dalla analisi risulta che il campione n.7, come il campione n.1, presenta una finitura superficiale a marmorino. È evidente la similitudine tra i due campioni, anche se esclusivamente a livello superficiale: le malte di sottofondo dei due campioni sono differenti. È d altronde comprensibile, data la diversità degli elementi strutturali presi in considerazione: una colonna e l angolo di un prospetto.

7, come il campione n.1, presenta una finitura superficiale a marmorino.

5 CAMPIONE N.9 Il campione n.9 è stato prelevato sulla parte bassa del prospetto est, sulla zoccolatura. Questa costituisce la prima fase di ampliamento dell edificio, datato Si è scelta questa zona (nonostante le parti basse siano preferibilmente da evitare per le continue modifiche a cui vengono sottoposte, essendo ad altezza-uomo) perché una lacuna della malta cementizia presente ha riportato alla luce l intonaco sottostante,che risultava a calce. Emergevano anche strati di pellicola pittorica. Il campione ha rilevato che l intonaco in questione risulta costituito di calce e sabbia. La finitura superficiale non è stata eseguita a marmorino (come nei campioni 1 e 7), ma, per imitare quest ultimo, è stata stesa una pellicola alla calce di colore bianco sulla superficie. Allo strato bianco è stata sovrammessa una pellicola giallo-aranciata, del tutto simile a quella riscontrata sui campioni 1 e 7. La presenza di questa pellicola pittorica fa desumere che, in una fase posteriore al 1928, ma precedente al 1950 (vedi a questo proposito le conclusioni del campione n.10), sia stato eseguito un intervento di manutenzione, ossia la tinteggiatura di colore giallo-aranciato, che ha riguardato gli sfondati dell intero edificio. Gli elementi aggettanti erano stato lasciati a vista: non è risultata alcuna traccia di pellicola pittorica giallo-aranciata su di essi. In un periodo compreso tra il 1928 e il 1950, quindi, l edificio appariva giallo-aranciato con gli elementi in aggetto in diverse tonalità di marrone.

cementizia presente ha riportato alla luce l intonaco sottostante,che risultava a calce. Emergevano anche strati di pellicola pittorica.

6 CAMPIONE N.10 Il campione n.10 è stato eseguito sempre sul prospetto est, nella zona aggiunta con l intervento del È stato eseguito il prelievo sullo sfondato, per comprendere che tipo di finitura fosse stata adottata in questa fase. È stata inoltre eseguita una tassellatura per comprendere quali scelte fossero state prese sui fregi aggettanti, eseguiti visibilmente in cemento con stampi più grossolani rispetto agli altri. Vedremo che, anche negli anni 50 (come nel 1928), cercarono di rispettare la situazione cromatica di fatto esistente sui prospetti dell edificio. Ricordiamo che in questa fase l edificio era di colore giallo-aranciato con i fregi in aggetto del colore originale, non tinteggiati. Le analisi stratigrafiche hanno confermato la presenza di una malta grigia di sottofondo a base di calce, sulla quale è stata applicata una tinta gialla. La natura di tale tinta, però, non è simile a quelle emerse nei campioni 1, 7 e 9. Non si tratta infatti di una tinta alla calce giallo-aranciata, ma di una tinta di colore più chiaro, che, oltre a una base di calce, presenta anche delle tracce di leganti organici (probabilmente colle), ormai alterati in ossalato. Questa differenza porta a due considerazioni: - lo strato a calce con additivi organici voleva imitare la tinta presente sul resto dell edificio (ha una colorazione simile); - tale strato non è coevo alla tinta presente sul resto dell edificio (risulta chimicamente differente). La tinteggiatura giallo-aranciata a calce, presente sui campioni 1, 7 e 9, (sugli sfondati delle fasi 1905 e 1928), deve essere successiva al 1928, dato che entrambi i periodi hanno una propria finitura superficiale (marmorino bianco nel 1905; scialbo di colore bianco, a imitazione del marmorino, nel 1928).

È stata inoltre eseguita una tassellatura per comprendere quali scelte fossero state prese sui fregi aggettanti, eseguiti visibilmente in cemento con stampi più grossolani rispetto agli altri.

7 D altra parte tale tinteggiatura giallo-aranciata non è neppure riconducibile all ampliamento del 1950, perché, come abbiamo visto, in tale intervento è stata utilizzata una tinta di natura chimica completamente diversa. Come già detto, infatti, il colore simile (ma più chiaro) fa ipotizzare l imitazione, nel 1950, della cromia già di fatto presente sulla superficie. Lo strato giallo-aranciato si colloca quindi, come applicazione, in un periodo compreso tra il 1928 e il La tassellatura condotta su un fregio, sempre relativo al 1950, permette di notare che elementi in aggetto, in cemento grigio, avevano una finitura superficiale sottilissima marroncino chiaro, a imitare i fregi precedentemente eseguiti. Questo costituisce un ulteriore conferma che la tinteggiatura giallo-aranciata del periodo tra il 1928 e il 1950 aveva escluso i fregi aggettanti, lasciandoli a vista nel loro colore originale. 30/01/04

Lo strato giallo-aranciato si colloca quindi, come applicazione, in un periodo compreso tra il 1928 e il 1950.

9 TABELLA RELATIVA ALL ASPETTO DEL CASINO DURANTE I VARI INTERVENTI DI MODIFICA E MANUTENZIONE ANNO DELL INTERVENTO SFONDATI, FINITURA SUPERFICIALE NATURA DELLO STRATO DI FINITURA COLORE SUPERFICIE INTERESSATA DALLA IN OGGETTO APPLICAZIONE DELLO STRATO IN OGGETTO NATURA DELLA MALTA FREGI AGGETTANTI ASPETTO SUPERFICIALE 1905 Edificazione Strato di intonachino a marmorino Bianco avorio Tutta Malta cementizia pigmentata Diversi tipi di marrone 1928 Primo ampliamento Strato di calce Bianco Quella relativa all ampliamento Malta cementizia pigmentata Diversi tipi di marrone Tra 1928 e 1950 Probabile intervento di manutenzione Strato di calce Giallo Tutta Esclusi dalla tinteggiatura gialla (malta pigmentata a vista) 1950 Secondo ampliamento Strato di calce e additivi organici Giallo Quella relativa all ampliamento Malta cementizia grigia su cui è stato applicato un sottile strato di intonachino Marrone chiaro/beige Dopo il 1950 Probabile intervento di manutenzione Strato di natura vinilica (preceduto da tamponature in cemento grigio) Bianco Tutta Coperti dalla tinteggiatura bianca

Malta cementizia pigmentata Diversi tipi di marrone 1928 Primo ampliamento Strato di calce Bianco Quella relativa all ampliamento Malta cementizia pigmentata Diversi tipi di marrone Tra 1928 e 1950

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