Monofase GMI. Trifase GTI
|
|
- Virginia Pappalardo
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1
2 Il edile per quanto attiene alle installazioni elettriche costituisce un luogo ad alto rischio, poiché generalmente non risulta sufficientemente protetto da intemperie o da altri fattori possibili di danneggiamento. L area del normalmente non è asciutta, inoltre vi è presenza di polvere, agenti corrosivi e corpi solidi di piccole dimensioni, presentando, quindi, rischi di urto e allagamento, nonché particolari situazioni di vibrazioni e temperature variabili. In sostanza l ambiente cantieristico rappresenta un luogo facilmente conduttore anche per la presenza di scavi e superfici metalliche e richiede pertanto che l impianto elettrico di sia costituito da elementi ad alto grado di isolamento e protezione. Per impianto elettrico di si considera quella parte dell impianto destinata all utilizzatore, ovvero tutto ciò che si trova a valle dell apparecchiatura di misura (contatore), installata dall ente erogatore. Questa parte risulta composta dall impianto fisso (quadro), riferito alle apparecchiature che comprendono gli apparati principali di comando, di protezione e di sezionamento, e dall impianto mobile, riferito alle componenti derivate da quello fisso. Il sistema di distribuzione dipende dal tipo di fornitura dell energia elettrica che può essenzialmente essere in media o bassa tensione. Nei cantieri alimentati in bassa tensione (220/380V), la distribuzione è effettuata con il sistema TT, vale a dire con l impianto complessivo di terra del indipendente da quello della cabina MT dell ente distributore dell energia. Nel caso di una fornitura in media tensione e quindi di provvisto di una propria cabina di trasformazione MT/BT, il sistema di distribuzione da preferire è il TN-S; vale a dire con l impianto di messa a terra comune alla cabina del e dell ente distributore, ma con il conduttore neutro separato da quello di protezione (a differenza del sistema TN-C in cui le funzioni di neutro e di protezione sono combinate in un solo conduttore, detto PEN). L uso, invece, del sistema IT, che ha tutte le parti attive isolate da terra -27-
3 o collegate a terra attraverso un impedenza di valore sufficientemente elevato, è sconsigliato dalle norme (). La più frequente tipologia di impianto di prevede la fornitura di energia elettrica in bassa tensione direttamente dall ente distributore (fase-neutro o fase-fase 220 Volt, oppure trifase con neutro 220/380V o trifase 220V), quindi con sistema TT. Nei cantieri di limitata potenza in genere si utilizzano forniture monofasi da 3-6 kw. La consegna viene effettuata con un gruppo di misura monofase integrato (GMI) comprendente un contatore di energia attiva ed un interruttore automatico (limitatore). A volte l interruttore ha uno sganciatore magnetotermico differenziale che non può essere utilizzato ai fini del coordinamento con l impianto di terra. La fornitura trifase, fino a 15 kw, avviene per mezzo di un gruppo di misura trifase integrato (GTI) comprendente un contatore di energia attiva ed un interruttore limitatore quadripolare, assemblati in un unico blocco. Per le forniture trifase da 20, 25 e 30 kw la consegna avviene attualmente tramite un contatore di energia attiva, un contatore di energia reattiva e un interruttore limitatore. Per le forniture oltre i 30 kw di potenza installata la consegna avviene attualmente per mezzo di un contatore di energia attiva con indice di massima potenza, un contatore di energia reattiva; per questo tipo di fornitura non è previsto l interruttore limitatore. Figura 1 Tipologie di fornitura di energia elettrica Monofase GMI 3-6 KW Contatore di energia attiva + interruttore automatico FORNITURA di energia elettrica KW Contatore di energia attiva + interruttore automatico Trifase GTI KW Contatore di energia attiva, contatore di energia reattiva + interruttore automatico limitatore quadripolare Contatore di energia >30 KW attiva con indice di massima potenza + contatore energia reattiva; non è previsto interruttore limitatore In relazione agli apparecchi utilizzati si individuano 4 principali tipologie di con le relative potenze da installare come di seguito evidenziato nella tabella 1. Tabella 1 Apparecchi utilizzati in e relative potenze da installare. Rielaborazione tratta da Procedure di sicurezza per la realizzazione e la -28-
4 manutenzione dell impianto elettrico di (con fornitura < 30 KW in BT erogata dal distributore)- - betoniera - paranco elettrico - sega circolare - apparecchi portatili - betoniera - gruetta - sega circolare - piegaferro - macchina puliscitavole - apparecchi portatili "#!!" Piccolo Medio - piccolo "!# " 3-6 kw kw $"!" fase - fase 220 V fase - neutro 220 V monofase 220 V trifase 220/380 V!! - betoniera - gru a torre - sega circolare - piegaferro - macchina puliscitavole - macch. per intonaco premiscelato - apparecchi portatili - impianto di betonaggio - betoniera - gruetta - gru a torre (di voli dimensioni) - sega circolare - piegaferro - macchina puliscitavole - macchina per intonaco premiscelato - saldatrice - macchina preparazione sottofondi pavimenti - apparecchi portatili "#!!" Medio Grande "!# " kw >30 kw $"!" monofase 220 V trifase 220/380 V monofase 220V trifase 220/380 V Ogni componente dell impianto elettrico di deve avere un grado di protezione adeguato in relazione alle condizioni d impiego. In particolare la protezione contro la penetrazione di corpi solidi e liquidi deve essere: - non inferiore a IP44, se l utilizzazione avviene in ambiente chiuso. - non inferiore a IP55, ogni qual volta l utilizzazione avviene all aperto con la possibilità di investimenti da parte di getti d acqua. Le caratteristiche e le modalità di lettura dei simboli che definiscono la particolare protezione delle apparecchiature elettriche contro la penetrazione degli agenti esterni sono evidenziate in tab. 2. Tabella 2 Gradi di protezione degli involucri (Fonte: G. Vanni, Elettricità in 2 parte in Nuovo n.1, gennaio 1999, pag. 54) -29-
5 Il simbolo IP (Index Protection) Il simbolo IP è seguito da una prima cifra o lettera che indica il grado di protezione contro la penetrazione dei corpi solidi estranei una seconda cifra o lettera indica il grado di protezione contro la penetrazione dell acqua lettere addizionali (A, B, C, D) indicano il grado di protezione contro gli urti lettere supplementari (H, M, S, W) indicano la protezione del materiale (adatto nelle condizioni ) Qualora al posto del numero vi fosse la lettera X, non è richiesto un particolare grado di protezione Prima cifra 0 - non protetto 1 - maggiore/uguale 50 millimetri di diametro 2 maggiore/uguale 12,5 millimetri di diametro 3 maggiore/uguale 2,5 millimetri di diametro 4 maggiore uguale 1 millimetro di diametro 5 protetto contro la polvere 6 totalmente protetto contro la polvere Seconda cifra 0 - non protetto 1 caduta verticale 2 caduta di gocce di acqua 3 pioggia 4 spruzzi di acqua 5 getti di acqua 6 getti potenti 7 immersione temporanea 8 immersione continua Lettera addizionale (opzionale) Lettera supplementare (opzionale) A protetto contro il dorso della mano B protetto contro il dito C protetto contro un attrezzo D protetto contro un filo H apparecchiatura ad alta tensione M contro l ingresso dell acqua per apparecchiature in moto S contro l ingresso dell acqua per apparecchiature non in moto W in condizioni atmosferiche specifiche più misure addizionali %#!"& Ditta e personale abilitato provvedono alla realizzazione dell'impianto attraverso il passaggio dei cavi, l'installazione di idonei quadri, interruttori e prese in numero e postazioni previste ed effettuando i dovuti collegamenti. Provvedono alla realizzazione degli impianti di messa a terra e delle scariche atmosferiche. 1 Figura 2 Una sistemazione planimetrica dei componenti principali (Fonte: Berno S., Normativa di sicurezza nei cantieri, seminari 98 BTicino) Profilo di rischio nel comparto costruttori edili: edilizia abitativa -30-
6 -31-
7 "$ '#&$ " #() *++,+-)." / 012/3 TITOLO VII (Impianti macchine ed apparecchi elettrici) #)0 *+4,4-." / 012/ 23 art.11 (lavori in prossimità di linee elettriche) #$(2 5 *+*.5 6 / 2 / 17 /2 / 012/3 Titolo I (protezione contro le scariche atmosferiche, impianti di messa a terra e installazioni elettriche in luoghi pericolosi) 00 *48,84.#22, 7,7,2 2 3 art.1, art *)),)*. / ):(:; / / #02(+/ 5 **4,4(4. /*:48: #(-00*88,((-. -. /8+:-) / // 22 02/, 0 2/ , *)8, **<,-4." 2 03 #4 5 **,--) **<, 2 03 #$ +5 **,+* / 2 / 2 /60/ / #02*2 5 **-,4(4. / 8*:*:,8*:4+-:, 8*:4++:, 8*:4+4:, *<:(4*:, *<:()<:, *<:*-: *<:4)*:, *:88:,*):-(: ***:8: / /3 art.3 (misure generali di tutela); art.4 (obblighi del datore di lavoro, del dirigente e del preposto) comma 2 5 d) 5 f)-5 q)-11 come modificati dal D.lgs.n.242/96, art.5 (obblighi dei lavoratori), art.6 (obblighi dei progettisti, dei fabbricanti, dei fornitori e degli installatori) come modificato dal D.lgs n.242/96, art.21 (informazione dei lavoratori), art.22 (formazione dei lavoratori) come modificato dal D.lgs n.242/96, art.35 (obblighi del datore di lavoro) come modificato dal D.lgs. n.359/99, art
8 (informazione) come modificato dal D.lgs. n.359/99, n.38 (formazione ed addestramento), art.39 (obblighi dei lavoratori), art.43 (obblighi del datore di lavoro) e art.44 (obblighi dei lavoratori) a proposito dei DPI #02-02**4,-*. /*(:+8: :2 20/3= art.2 (obblighi del datore di lavoro), art.4 (informazione e formazione) #02-02**4,-*-. **4, /*(:+):, ; art.3 (obblighi del committente o del responsabile dei lavori) e art.4 (obblighi del coordinatore della progettazione) come modificati dal D.lgs 15/11/1999 n.528 #((5 (<<,-4( / , 22/ " 7 4-> <<<' +<<' 3? Sezione 704 Cantieri di costruzione e demolizione ; Sezione 706 Luoghi conduttori ristretti 4->( )>:-. : / @%; ;3 8> )<>. 0/9 ;3 (>( >8 8>(./
9 #A Tutti i componenti elettrici utilizzati devono essere a regola d arte e idonei all ambiente di installazione. I materiali ed i componenti realizzati secondo le norme tecniche di sicurezza dell Ente Italiano di Unificazione (UNI) e del Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI) sono considerati costruiti a regola d arte (art.1 Legge n.186/68 e art.7 Legge n.46/90). Il materiale elettrico soggetto alla Direttiva Bassa Tensione, immesso sul mercato dopo il 1 gennaio 1997 deve essere marcato CE (art.1 D.lgs.n.626/96). Nel caso in cui il componente elettrico non sia provvisto di marcatura CE è opportuno che l installatore richieda al costruttore, all importatore o al mandatario, la documentazione attestante che il componente elettrico è costruito a regola d arte indicando eventuali norme non italiane di Stati UE (art.5 comma 5 del DPR 447/91), norme o progetti di norme internazionali (IEC) o specifiche tecniche cui ha fatto riferimento. L installatore dovrà, infatti, indicare nella dichiarazione di conformità la norma di buona tecnica adottata. # $ "!" 9 25,27 2,0 /0; Copia della dichiarazione di conformità, rilasciata da ditta abilitata ai sensi della Legge n.46/90, firmata dal titolare dell impresa; da ottenere compilando in modo completo e puntuale l apposito modello ministeriale, nel quale viene richiesto anche l elenco dei materiali utilizzati e lo schema realizzato (art.9 Legge n.46/90) Copia della verifica dell impianto di messa a terra effettuata prima della messa in esercizio tramite persona specializzata (diversa dal datore di lavoro) in cui siano riportati i valori di resistenza di terra (art. 11 DM 12/09/59) Copia della denuncia dell impianto contro le scariche atmosferiche (Modello A), presentata all ISPESL, firmata dal responsabile della ditta e dal tecnico che ha curato l installazione e che garantisce l impianto; (art.39 DPR 547/55, art.2 DM 519/93, art.2 DPR 462/01). Non esiste obbligo di denuncia se la struttura metallica è autoprotetta Copia della denuncia dell impianto di messa a terra (Modello B), presentata all ISPESL, firmata dal responsabile della ditta e dal tecnico che ha curato l installazione e che garantisce l impianto (art.2 DM 519/93 e art.2 DPR 462/01) Verbale di verifica periodica, biennale, dell impianto di messa a terra (art.4 DPR n.462/2001) -34-
10 Per l impianto elettrico di, anche se di nuova realizzazione, non ricorre l obbligo della redazione di un progetto e del rilascio del certificato di collaudo, in quanto ricade nell ambito legislativo della fornitura provvisoria di energia elettrica (art.12 Legge n.46/90) -35-
11 &!"#""!"#$ " Inoltrare la domanda per la fornitura dell energia elettrica agli uffici commerciali dell Ente distributore competente per territorio precisando: potenza richiesta, località in cui si richiede la fornitura, data inizio fornitura, prevedibile durata della fornitura, notizie generali sul fabbricato da costruire, recapito per l esazione delle bollette, copia della concessione edilizia Verificare che non vengano eseguiti lavori in prossimità di linee elettriche, a distanza inferiore a cinque metri. Quando ciò non fosse possibile il dirigente o il preposto devono provvedere all adozione di opportuni mezzi di protezione (art.11 DPR 164/56). Predisporre una adeguata segnaletica conforme al D.lgs n.493/96 che evidenzi i rischi presenti nelle singole aree di intervento Anche se per l impianto elettrico di non è richiesta obbligatoriamente la redazione di un progetto (art.12 Legge n.46/90), ai fini della sicurezza, sarebbe necessario inserirlo nel Piano di Sicurezza e Coordinamento previsto dal D.lgs n.494/1996 all art.12, come modificato dal D.lgs n.528/1999. Il progetto deve comprendere quanto segue: - La localizzazione delle reti in tensione, aeree o sotterranee dell area urbana. Le eventuali linee elettriche aeree devono essere, per quanto possibile, deviate al di fuori dell area del o messe fuori tensione. Se ciò non fosse possibile, si devono prevedere barriere o avvertenze affinché i veicoli e gli impianti vengano mantenuti a distanza. Nel caso in cui i veicoli del si trovino a dover passare sotto linee elettriche esterne oltre alle segnalazioni si dovrà utilizzare anche una barriera di protezione sospesa. - La identificazione e segnalazione degli impianti esistenti prima dell inizio del. - La localizzazione della connessione a reti urbane e locali. - L individuazione delle aree, dei luoghi e dei perimetri entro i quali saranno effettuate le operazioni di con l impiego di macchine e di mezzi elettrici. - L individuazione dei luoghi di lavoro che necessitano di illuminazione artificiale. - L individuazione delle vie di esodo che necessitano di illuminazione di emergenza. - La scelta dell ubicazione del quadro elettrico principale e dei quadri secondari in relazione alla tipologia dei lavori da eseguire e alla posizione prevista per le macchine utilizzatrici. - L eliminazione delle eventuali interferenze degli impianti e delle apparecchiature con i percorsi di viabilità del. - La scelta del tipo di distribuzione dell energia elettrica (TT,TN, IT). -36-
12 - Il dimensionamento dell impianto in funzione della potenza complessiva richiesta per le esigenze del in funzione delle utenze da alimentare nel normale svolgimento delle attività. - Il dimensionamento dell impianto di terra e delle protezioni. - La scelta preventiva di tutti i componenti (conduttori, interruttori, quadri, prese, ecc.). - La scelta dei gradi di protezione delle apparecchiature in relazione alla loro collocazione - L acquisizione della documentazione necessaria alla verifica di eventuali servizi presenti nell area di. - La classificazione elettrica delle aree: luoghi con pericolo di esplosione, luoghi a maggior rischio in caso di incendio, luoghi conduttori ristretti, luoghi ordinari e scelta della modalità di protezione contro i contatti diretti e indiretti. - La predisposizione di adeguata segnalazione delle aree e delle postazioni dove avverrà il posizionamento della centrale (o della connessione), dei quadri e dei comandi dell impianto, della rete e dei punti di alimentazione, del luogo specifico per lo stoccaggio dei carburanti e dei materiali. - La previsione di vie sicure per penetrare e circolare nelle aree e nelle postazioni dove sia installato l impianto e le sue parti, e siano presenti ed operino macchine da questo alimentate. L ubicazione dell impianto e delle relative macchine deve essere idonea sia alle fasi di lavoro che alla movimentazione e al transito dei materiali e degli operai. "!" Componenti dell impianto elettrico A All origine di ogni impianto deve essere installato un quadro comprendente tutti i dispositivi di sezionamento, di comando e di protezione; è comunque ammissibile, in alternativa, che tali dispositivi siano contenuti in quadri separati alimentati dal quadro principale Tutti i quadri per la distribuzione elettrica nei cantieri edili di costruzione e demolizione devono essere conformi alla Norma CEI 17-13/4 e cioè del tipo ASC (Assiemati di Serie per Cantieri) acquistati già montati, collaudati e certificati dal costruttore poiché questa norma prevede complicate prove non effettuabili dai normali quadristi o elettricisti Sono ammessi quadri diversi dal tipo ASC purché espressamente certificati, assieme al resto dell impianto elettrico di, da ditta o impresa abilitata ai sensi dell art.2 della Legge n.46/90-37-
13 Ogni quadro elettrico deve essere corredato da una targa, leggibile ed indelebile, su cui sono riportati: - nome del costruttore o marchio di fabbrica - designazione del tipo o numero di identificazione - norma di riferimento (EN oppure CEI 17-13/4) - valore nominale della corrente per ciascuna unità, tensioni nominali e frequenza, tenuta al cortocircuito, gradi di protezione - condizioni di servizio (solo se speciali) - dimensioni - peso Il quadro elettrico di deve avere le seguenti caratteristiche: - flessibilità di impiego e agevole sostituzione dei componenti - facilità di trasporto e di posa; sopportabilità delle sollecitazioni - impiego di materiale dimensionalmente normalizzato - idoneo quadro di sicurezza e di protezione (pari o superiore a IP43) - installazione in zone ben protette e riparate, facilmente raggiungibili per consentire comodi e rapidi interventi nei casi di eventuale emergenza; si eviterà pertanto di depositare, anche provvisoriamente, qualsiasi genere di materiale che ne ostacoli l accessibilità. Il quadro generale deve essere provvisto di: - collegamento elettrico a terra (art.271 DPR n.547/55) - interruttore generale onnipolare magnetotermico differenziale coordinato con l impianto di terra (art.288 DPR n.547/55) - sezionatori per ogni linea specifica di alimentazione degli apparecchi utilizzatori avente corrente superiore a 16 Ampere (art.289 DPR n.547/55) - protezioni contro i sovraccarichi (art.285 DPR n.547/55) - protezione delle prese attraverso uno specifico differenziale, ne basta uno ogni 6 prese (non più di 6 per evitare interventi per eccesso di dispersione naturale) (art.267 DPR 547/55) - interruttori posti a protezione di ciascuna delle varie linee di uscita dal quadro - indicazione chiara dei circuiti ai quali si riferiscono gli organi di comando, i dispositivi e gli strumenti installati (art.287 n.547/55) All esterno del quadro deve essere posizionato un pulsante per il comando di emergenza, congegno a fungo di colore rosso su fondo di contrasto, che consenta all occorrenza, di mettere immediatamente fuori tensione tutto l impianto di Figura 3 Caratteristiche principali di un quadro elettrico di (Fonte:
14 2 2 Le prese a spina impiegate nei cantieri devono avere i seguenti requisiti: - devono avere un grado di protezione minimo IP44 che deve essere garantito sia con la spina inserita sia con la spina disinserita - un sufficiente grado di protezione agli urti - devono essere di tipo industriale conformi alla norma CEI in alcuni casi, per cantieri di breve durata e di modeste dimensioni, è ammesso l uso di prese a spina per uso domestico e similare (CEI 23-5, CEI 23-16, CEI 23-50) Per ogni presa bisogna evidenziare quale utenza essa alimenta (mediante targhetta adesiva) e quali sono disponibili per le varie necessità; ad ogni tensione corrisponde un preciso colore di individuazione e precisamente: - rosso per 380V - blu per 220V - viola per 20 25V - bianco per 40 50V //0/ Devono essere di tipo industriale conformi alla norma CEI EN con le seguenti caratteristiche minime: - devono essere dotati di protettore termico di corrente incorporato in modo da impedire il surriscaldamento sia a cavo avvolto sia a cavo svolto - il cavo deve essere di tipo H07RN-F (o equivalente) con sezione inferiore a 2,5mm² se l avvolgicavo è da 16A, 6mm² se è da 32A e 16mm² se è da 63A - devono indicare il nome o il marchio del!"#$ % costruttore, la tensione nominale e la massima potenza prelevabile sia a cavo avvolto che svolto /0907 ; ; Devono essere dotati di prese a spina di tipo industriale con grado di protezione minimo IP67. Il cavo dovrà avere le seguenti caratteristiche minime: - essere di tipo H07RN-F (o equivalente) con sezione non inferiore a 2,5mm² per prolunghe con prese da 16A, 6mm² se è da 32A e 16mm² se è da 63A / -39-
15 La norma consiglia di utilizzare cavi flessibili multipolari isolati in gomma sotto guaina pesante di PCP (policloroprene) tipo H07RN-F oppure FG1K, FG10K Devono avere sezione e lunghezza adeguata in rapporto alle correnti da trasmettere all utenza, in rapporto alle possibili correnti di sovraccarico e di corto circuito, in rapporto ai dispositivi di protezione installati (interruttori automatici) ed in rapporto alla cadute di tensione ammissibili Devono essere dotati di isolamento tra le fasi e verso terra lungo tutto il percorso in rapporto alle condizioni ambientali Devono avere un idoneo rivestimento isolante atto a resistere anche alla usura meccanica (art.283 DPR n.547/55) Devono essere di tipo autoestinguente la fiamma in caso di incendio Devono essere identificabili dai colori della guaina di isolamento che sono i seguenti: - giallo-verde (conduttori di terra) - blu (conduttori a fase neutro) - colori diversi (conduttori in tensione) 2 / I cavi possono essere posti in opera secondo due tipologie: posa interrata (da preferire i cavidotti in tubo isolante rispetto alla sconsigliata posa diretta dei cavi) e posa aerea Nel caso di posa interrata i cavi devono avere le seguenti caratteristiche: - correre ad almeno 50 cm di profondità - avere guaina e tensione nominale non inferiore a 0,6/1 kv - essere adeguatamente segnalati in superficie Nel caso di posa aerea su pali i cavi devono avere le seguenti caratteristiche: - essere sorretti ogni cm a funi di acciaio - le giunzioni nei morsetti non devono essere soggette a trazione - essere protetti fino a 2,5 m da un tubo di ferro o di plastica di tipo pesante in modo da evitare danni meccanici per urto o contatto con i macchinari di o con il materiale spostato - essere posizionati ad una altezza dal piano di campagna non inferiore a 5 m nelle zone di passaggio dei veicoli, che diventano 6 m in caso di strada aperta al pubblico I cavi possono anche essere stesi direttamente sul terreno, solo dove non si prevedono passaggi di persone o veicoli; gli attraversamenti di passaggi pedonali devono essere protetti mediante tubi di plastica di tipo pesante o con tavole di sufficiente spessore non appoggiate sul cavo Non devono essere del tipo volante per evitare pericoli di tranciamento -40-
16 Devono essere collocati in modo da evitare intralcio alla circolazione (art.283 DPR n.547/55) Apparecchi di illuminazione Gli apparecchi di illuminazione usati in possono essere di due tipi: mobili e portatili Gli apparecchi mobili, generalmente costituiti da proiettori con lampade alogene installati su appositi sostegni, sono quelli che possono essere spostati da un luogo all altro del dopo aver tolto l alimentazione Le caratteristiche richieste per questi apparecchi sono: - protezione della lampada, a portata di mano, mediante vetri - grado di protezione minimo IP 54 - classe II (alimentati in bassa tensione e senza messa a terra) oppure classe III (alimentati in bassissima tensione di sicurezza e quindi senza messa a terra) - cavi di alimentazione adatti alla posa mobile (H07RN-F o equivalenti) Gli apparecchi portatili sono quelli che vengono impugnati dalle persone durante l impiego e spostati frequentemente Le caratteristiche richieste per questi apparecchi sono: - impugnatura in materiale isolante - parti in tensione o che possono andare in tensione completamente protette - protezione delle lampade mediante griglia di protezione o calotta traslucida - classe II o classe III - grado di protezione minimo IP 55 - cavo di alimentazione del tipo H07RN-F o equivalenti con una sezione minima di 1 mm² Impianto di messa a terra L impianto di messa a terra consiste nel collegare elettricamente e direttamente al terreno le parti metalliche interessate, anche accidentalmente al contatto con le persone. Nel caso di guasto, infatti, la mancanza di tale collegamento artificiale può provocare la chiusura del circuito elettrico verso terra tramite il soggetto che si trova a toccare la parte metallica andata sotto tensione. Un impianto di messa a terra è così strutturato: 1) conduttore di protezione, elemento per il collegamento delle parti da mettere a terra 2) collettore principale di terra, il nodo sul quale confluiscono i vari conduttori di protezione 3) conduttore di terra, collegamento tra il collettore principale di terra e il dispersore 4) dispersore, corpo conduttore metallico posto in intimo contatto con il terreno -41-
17 L impianto di messa a terra deve essere unico per l'intera area cantieristica, se non suddivisa in più sub-aree e sub-alimentazioni distanziate; altrimenti, singolo/indipendente per ciascuno di esse () L impianto di messa a terra deve essere collegato al dispersore delle scariche atmosferiche se esiste L impianto di messa a terra deve essere realizzato ad anello chiuso, per conservare l equipotenzialità delle masse, anche in caso di taglio accidentale di un conduttore di terra Prevedere la giusta sezione del conduttore di protezione e soprattutto la sua continuità: l eventuale interruzione e il difettoso collegamento rendono inefficace il sistema di protezione (art.324 DPR n.547/55) La sezione del conduttore di terra deve essere di 16 mm² se il conduttore è in rame, di 50 mm² se è in ferro o in acciaio zincato Prevedere che il conduttore di terra sia ispezionabile e facilmente accessibile per permettere la misurazione del valore della resistenza di terra I conduttori di terra e di protezione devono essere protetti e avere l'anima del prescritto bi-colore giallo-verde (/5) Le connessioni tra le varie parti dell impianto e tra queste e i dispersori devono essere realizzate mediante saldatura, imbullonatura o altro sistema analogo (art.325 DPR 547/55) I conduttori di protezione e di terra devono essere protetti contro il danneggiamento ed il deterioramento (art.325 DPR 547/55) E consigliabile collegare l impianto di terra con: - le strutture metalliche di fondazione degli edifici, quali tondini, piastre metalliche di ancoraggio alle fondazioni, ecc. - l impianto idrico - è fatto divieto di utilizzare l impianto del gas come dispersore di terra Gli apparecchi di classe II (o con isolamento equivalente) non comportano collegamento di protezione a terra (/4) Impianto di protezione contro le scariche atmosferiche Deve essere realizzato per le seguenti strutture (art. 39 DPR 547/55; norma CEI 81-1): - Ponteggio - Baracca - Gru a torre - Betoniera o impianto di betonaggio - Silos L impianto deve essere interconnesso con quello generale di terra (art.39 DPR 547/55; norma CEI 81-1) -42-
18 I dispersori devono essere o singoli (tipo A, con almeno quattro elementi di dispersione picchetti verticali o spandenti orizzontali) oppure ad anello (tipo B o C) (CEI 81-1) Le dimensioni degli organi normali di captazione e di discesa, nonché dei dispersori, devono rispondere a quanto richiesto dalla norma CEI 81-1 Non sempre è necessario installare un impianto di protezione contro le scariche atmosferiche con allegata denuncia all ISPESL. La norma che riporta le procedure atte a valutare se una struttura debba essere protetta oppure no è la CEI La necessità o meno di prevedere impianti specifici di protezione contro i fulmini è il risultato di una valutazione, certificata da un professionista abilitato, del rischio di fulminazione e dei danni che ne potrebbero derivare per le persone e per le cose. -43-
19 $ " "!":"# $ La manutenzione deve essere effettuata da personale qualificato (art. 35, comma 5 lett. b, D.lgs n. 626/94) Per gli interventi di ordinaria manutenzione, cioè tutti quelli necessari a fare fronte a eventi accidentali e tali da non modificare la struttura dell impianto o la sua destinazione d uso, non ricorre l obbligo di affidarsi a ditte abilitate e quindi non è previsto il rilascio della dichiarazione di conformità Per gli interventi di straordinaria manutenzione, che prevedono trasformazione o ampliamento dell impianto, la dichiarazione di conformità diventa obbligatoria Il controllo dell impianto elettrico consiste nella verifica di rispondenza alla regola d arte mediante un esame a vista e, se necessario, tramite l di prove. L esame a vista è finalizzato all accertamento di possibili difetti evidenti come: connessioni interrotte, involucri rotti, stato di conservazione dell impianto, presenza di modifiche, condizioni ambientali (polvere, sporcizia, penetrazione di acqua, surriscaldamento), vibrazioni, ecc.. Le eventuali prove consistono nell effettuare misure o altre operazioni per accertare la rispondenza dell impianto ai valori richiesti. Eseguire le verifiche iniziali previste dalla norma da riportare su apposito registro da allegare anche alla dichiarazione di conformità, tra cui: - prova di continuità dei conduttori di protezione e dei conduttori equipotenziali principali e supplementari - prova della resistenza di isolamento dell impianto elettrico - prove sugli eventuali sistemi di protezione per separazione elettrica - verifica dei coordinamenti destinati a garantire la protezione mediante interruzione automatica dell alimentazione - prova di tensione applicata - prova di funzionalità dell interruttore di emergenza - prova di funzionalità dell eventuale impianto di illuminazione di sicurezza Per le zone più critiche del, a queste prove occorre aggiungerne altre, sia in fase iniziale che, periodicamente, durante l esercizio effettivo dell impianto Le operazioni per eseguire lavori in modo sicuro sull impianto elettrico sono le seguenti: - disinserire l alimentazione, aprire l interruttore e controllare che non vi siano ritorni di corrente attraverso altri circuiti - bloccare l interruttore nella posizione aperto - controllare che la parte su cui si deve lavorare non sia in tensione - per le linee elettriche collegare e mettere in cortocircuito - controllare che tutti gli impianti avvicinati siano fuori servizio -44-
20 Effettuare frequenti controlli sullo stato di continuità del conduttore di protezione dell impianto di terra, soprattutto in presenza di apparecchiature soggette a vibrazioni, spostamenti o simili, visto che l interruzione di tale conduttore non è rilevabile poiché non viene segnalata da nessun dispositivo. Nei cantieri di lunga durata è raccomandabile vengano previste, con la cadenza prevista, le seguenti verifiche 2 : 1) corretta funzionalità dei dispositivi di sezionamento (ogni 3 mesi) 2) corretta funzionalità dell interruttore di emergenza e dei dispositivi per l arresto di emergenza (ogni mese) 3) corretta funzionalità delle protezioni differenziali (ogni mese tramite l azionamento del pulsante di prova e ogni 6 mesi tramite idonei strumenti) 4) integrità dell impianto di terra (esame a vista ogni 3 mesi) 5) integrità e tenuta delle custodie e dei pressacavi (esame a vista ogni 3 mesi) 6) integrità delle guaine dei cavi posati a vista e delle prolunghe (esame a vista ogni 3 mesi) 7) coordinamento delle protezioni contro le tensioni di contatto (ogni 6 mesi) $ #' Prima dell inizio del lavoro Dotare tutte le zone del particolarmente buie (zone destinate a parcheggi sotterranei, zone interne di edifici con vole estensione planimetrica, ecc.) di adeguata illuminazione di sicurezza, sufficiente ad indicare con chiarezza, le vie di uscita qualora venga a mancare l illuminazione ordinaria Verificare l autoprotezione dal rischio di fulminazione del e in caso contrario realizzare idonei dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche Verificare la presenza di masse estranee (resistenza verso terra < 200 Ω ) presenti in (ponteggio, baracche, ecc.) per il successivo collegamento equipotenziale all impianto di terra Scelta dei DPI da utilizzare nelle diverse fasi di lavoro (occhiali e guanti di protezione in caso di intervento su quadri elettrici) da parte di personale qualificato Verificare che l utilizzo di apparecchiature elettriche nelle diverse lavorazioni del avvenga in conformità alle indicazioni fornite dal costruttore e alle 2 E. Grassani, Impianti elettrici nei cantieri, UTET Ed. Delfino, Milano
Dott. Ing. Cesare Orsini Libero Professionista
In genere si ricorre a forniture monofase nei cantieri di limitata potenza e gli scaglioni sono 1,5; 3; 4,5; 6 KW, mentre per cantieri più grandi si usano delle forniture trifase con potenze pari a 6;
DettagliIMPIANTI ELETTRICI DI CANTIERE IMPIANTO DI MESSA A TERRA DEI CANTIERI
IMPIANTO DI MESSA A TERRA DEI CANTIERI Tutte le masse, le masse estranee e i dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche devono essere collegati ad un unico impianto di messa a terra, ovvero
DettagliRelazione Tecnica Progetto dell Impianto Elettrico
Relazione Tecnica Progetto dell Impianto Elettrico Rotatoria ingresso cittadella universitaria Premessa: La presente relazione tecnica è finalizzata ad indicare la caratteristiche dei principali componenti
DettagliGli impianti elettrici. nei cantieri edili
Gli impianti elettrici nei cantieri edili Agli impianti elettrici nei cantieri si applicano la Sezione 704 della norma CEI 64-8 (VI Ediz.) (cantieri di costruzione e di demolizione) e la guida CEI 64-17
DettagliLe verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica. Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI
Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica (Seconda parte) Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI Concluso l esame a vista, secondo quanto
DettagliInterventi di manutenzione ordinaria dello stabile di proprietà comunale sito in piazzale Zaccari. PROGETTO ESECUTIVO IMPIANTO ELETTRICO
Ing. Fabio Gramagna Via V. Emanuele, 131-18012 Bordighera (IM) - Tel./Fax. 0184/26.32.01 fgramagna@gmail.com - fabio.gramagna@ingpec.eu Comune di Bordighera Provincia di Imperia Interventi di manutenzione
Dettagli7.2 Controlli e prove
7.2 Controlli e prove Lo scopo dei controlli e delle verifiche è quello di: assicurare che l ascensore sia stato installato in modo corretto e che il suo utilizzo avvenga in modo sicuro; tenere sotto controllo
DettagliLA LEGISLAZIONE. D.M. 22 Gennaio 2008 n 37
D.M. 22 Gennaio 2008 n 37 LA LEGISLAZIONE Sostituisce la L. 46/90 (abrogata dalla L. n. 17 del 26 febbraio 2007 ad eccezione degli artt. 8, 14 e 16 relativi alle sanzioni) e si applica ai vari impianti
DettagliD. Lgs. 9 Aprile 2008 n. 81
D. Lgs. 9 Aprile 2008 n. 81 Rischio elettrico in edilizia DIVO PIOLI TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Attuazione art. 1 L. 123/2007 ELETTRICITA CONTATTI DIRETTI CONTATTI INDIRETTI
DettagliSicurezza impianti elettrici
Dott. Sergio Biagini Tecnico della Prevenzione Capo III Impianti e apparecchiature elettriche Obblighi del datore di lavoro Il datore di lavoro prende le misure necessarie affinché i materiali, le apparecchiature
DettagliLa sicurezza elettrica nel condominio
La sicurezza elettrica nel condominio Relatore Francesco Mirabile Federazione Nazionale Amministratori Immobiliari 16/11/2014 EN Measure s.r.l 1 Indice del corso 1. Leggi di riferimento 2. Norme tecniche
DettagliOspedale dei SS. Cosma e Damiano REALIZZAZIONE CENTRALE FRIGORIFERA LABORATORIO ANALISI
Azienda USL n. 3 Pistoia P.IVA 01241740479 Area Funzionale Tecnica Settore Tecnico Distaccato della Z/D Valdinievole P.zza XX Settembre, 22 51017 Pescia (PT) Tel. 0572-460431 fax 0572/460433 Ospedale dei
DettagliDICHIARAZIONE DI CONFORMITA DELL IMPIANTO ALLA REGOLA DELL ARTE
ALLEGATO I (DI CUI ALL ART. 7) DICHIARAZIONE DI CONFORMITA DELL IMPIANTO ALLA REGOLA DELL ARTE Il sottoscritto., titolare o legale rappresentante dell impresa, operante nel settore ELETTRICO, con sede
DettagliInstallazione del quadro di distribuzione
10 Installazione del quadro di distribuzione Dopo aver realizzato l intero impianto, si conosce il numero di circuiti e dei punti di utilizzo. Questo permette di determinare il numero dei dispositivi di
DettagliPremessa 1. CARATTERISTICHE GENERALI DI PROGETTO. - Sistema di fornitura: corrente alternata trifase frequenza nominale pari a 50 Hz
Premessa L impianto in questione è relativo ad un progetto per la realizzazione di un campo polivalente coperto e di un immobile adibito a spogliatoio presso la zona PIP. La documentazione di progetto
DettagliStatistica degli infortuni
SEMINARIO VAL DELLA TORRE 15 febbraio 2013 LA SICUREZZA DEGLI IMPIANTI ELETTRICI DEI CANTIERI EDILI: suggerimenti operativi per i CSP/CSE Relatore Dott. Ing. Dario CASTAGNERI Tecnico della prevenzione
DettagliLA PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI IN BASSA TENSIONE
Q U A D E R N I P E R L A P R O G E T T A Z I O N E LA PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI IN BASSA TENSIONE Guida alla progettazione ed all installazione secondo le norme tecniche CEI e UNI di MARCO
DettagliINDICE Manuale Volume 2
INDICE Manuale Volume 2 Pag. NOTA DEGLI EDITORI PREFAZIONE 1. INTRODUZIONE 1 2. DISPOSIZIONI LEGISLATIVE E RIFERIMENTI NORMATIVI 3 2.1 Principali disposizioni legislative 3 2.2 Principali norme tecniche
DettagliPROGETTO IMPIANTO ELETTRICO
PROGETTO IMPIANTO ELETTRICO RELAZIONE TECNICA SU CONSISTENZA E TIPOLOGIA Progetto: Progetto1 Descrizione: Impianto 1 Committente: Mario Rossi Ubicazione: Barletta Progettista: Ing. Franco verdi Data: 18/02/2012
DettagliVERIFICA E CONTROLLO DEGLI IMPIANTI NEI LOCALI AD USO MEDICO. RELATORI: Dr. Nicola CARRIERO Dr. Carmineraffaele ROSELLI
VERIFICA E CONTROLLO DEGLI IMPIANTI NEI LOCALI AD USO MEDICO RELATORI: Dr. Nicola CARRIERO Dr. Carmineraffaele ROSELLI OGGETTO E SCOPO DELLE VERIFICHE Per verifica si intende l insieme delle operazioni
DettagliIL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE
Decreto del Ministero dell interno 4 febbraio 2011 Definizione dei criteri per il rilascio delle autorizzazioni di cui all art. 82, comma 2, del D.Lgs. 09/04/2008, n. 81, e successive modifiche ed integrazioni.
DettagliPERICOLI DERIVANTI DALLA CORRENTE ELETTRICA
PERICOLI DERIVANTI DALLA CORRENTE ELETTRICA CONTATTI DIRETTI contatti con elementi attivi dell impianto elettrico che normalmente sono in tensione CONTATTI INDIRETTI contatti con masse che possono trovarsi
DettagliCAPITOLATO SPECIALE PER L AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI. (art. 30 del D.Lgs. 163/2006)
COMUNE DI IMPRUNETA Provincia di Firenze CAPITOLATO SPECIALE PER L AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI (art. 30 del D.Lgs. 163/2006) ALLEGATO Interventi sugli impianti elettrici Il Responsabile
DettagliFormazione Tecnica Schneider Corso C1 Studio e progettazione di una cabina di trasformazione MT/BT
Formazione Tecnica Schneider Corso C1 Studio e progettazione di una cabina di trasformazione MT/BT Finalità del corso Il corretto allestimento delle cabine di trasformazione MT/BT di utente, anche per
DettagliGUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO
GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO La presente guida mette in risalto solo alcuni punti salienti estrapolati dalla specifica norma UNI 9795 con l
DettagliLocali contenenti riscaldatori per saune Norme di installazione
Protezione contro i contatti diretti e indiretti Interruzione automatica dell alimentazione mediante interruttore differenziale con I dn non superiore a 30 ma. Norma CEI 64-8 sezione 703 - Art. 703.412.5
DettagliDICHIARAZIONE DI RISPONDENZA DELL IMPIANTO ai sensi del decreto 22 gennaio 2008 n. 37, art. 7
DICHIARAZIONE DI RISPONDENZA DELL IMPIANTO ai sensi del decreto 22 gennaio 2008 n. 37, art. 7 Il sottoscritto Roberto Marchini che ricopre da almeno cinque anni il ruolo di responsabile tecnico di una
DettagliCRITER1 PER LA SCELTA DELLE MISURE DI PROTEZIONE SECONDO LE VA RIE CONDIZIONI DI INFLUENZE ESTERNE
CRITER1 PER LA SCELTA DELLE MISURE DI PROTEZIONE SECONDO LE VA RIE CONDIZIONI DI INFLUENZE ESTERNE Scelta delle misure di protezione contro i contatti diretti Le misure di protezione mediante isolamento
DettagliSistemi di protezione e coordinamento negli impianti elettrici di BT
VENETO Sistemi di protezione e coordinamento negli impianti elettrici di BT Relatore: Ing. Raoul Bedin Interruttore automatico Le funzioni fondamentali sono quelle di sezionamento e protezione di una rete
DettagliRISCHI DERIVANTI DALL USO DI APPARECCHIATURE ELETTRICHE
Pagina 1 di 5 INDICE Scopo Riferimenti normativi Campo di applicazione Responsabilità ed aggiornamento Rischi derivanti dall uso di apparecchiature a funzionamento elettrico Cautele e misure di prevenzione
DettagliIMPIANTI ELETTRICI & Valutazione del RISCHIO ELETTRICO. Il RISCHIO ELETTRICO. Dal punto di consegna... D.Lgs 81 R.el. - Pagani 1
IMPIANTI ELETTRICI & Valutazione del RISCHIO ELETTRICO Dal punto di consegna... 2 Il RISCHIO ELETTRICO è da intendersi come il rischio di infortunio CAUSATO da un impianto elettrico Il danno conseguente
DettagliIMPIANTO ELETTRICO RELATIVO A STABILE ADIBITO AD USO BAITA-BIVACCO, REALIZZATO IN ZONA PIAN VADA (COMUNE DI AURANO - VB)
RELATIVO A STABILE ADIBITO AD USO BAITA-BIVACCO, REALIZZATO IN ZONA PIAN VADA (COMUNE DI AURANO - VB) 1. INTRODUZIONE Il bivacco di Pian Vadà è costituito da un edificio a due piani, ciascuno di superficie
DettagliSistemi Elettrici }BT }AT
Sistemi Elettrici DEFINIZIONE (CEI 11-1) Si definisce SISTEMA ELETTRICO la parte di impianto elettrico costituita dai componenti elettrici aventi una determinata TENSIONE NOMINALE (d esercizio). Un sistema
DettagliVERIFICA E COLLAUDO DELLE PROTEZIONI CONTRO I CONTATTI INDIRETTI NEGLI IMPIANTI ELETTRICI DEI SISTEMI TT BT
Fonti: VERIFICHE E COLLAUDI DEGLI IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI AUTORE: LUCA LUSSORIO - EDITORE: GRAFILL- 2011 MANUALE D USO COMBITEST 2019 HT ITALIA 2004 VERIFICA E COLLAUDO DELLE PROTEZIONI CONTRO I
DettagliL equipaggiamento elettrico delle macchine
L equipaggiamento elettrico delle macchine Convegno La normativa macchine: obblighi e responsabilità 4 giugno 05 Ing. Emilio Giovannini Per. Ind. Franco Ricci U.F. Prevenzione e Sicurezza Verifiche Periodiche
DettagliL' IMPIANTO DI MESSA A TERRA
L' IMPIANTO DI MESSA A TERRA SCELTA E DIMENSIONAMENTO DEI COMPONENTI ELETTRICI Nella sesta edizione della norma, il capitolo 54 "Messa a terra e condutture di protezione" ha subito poche modifiche, che
DettagliMilano, 24 aprile 2008 Prot. SC/gm/ n. 975/08 Lettera Circolare
Milano, 24 aprile 2008 Prot. SC/gm/ n. 975/08 Lettera Circolare Oggetto: Linee guida per le dichiarazioni di rispondenza degli impianti elettrici ed elettronici esistenti - ai sensi del DM 37/08 art. 7
DettagliESTRATTO NORMA UNI CEI 11222
ESTRATTO NORMA UNI CEI 11222 Art. 4 VERIFICHE PERIODICHE 4.1 Generalità Per l esecuzione delle verifiche periodiche deve essere resa disponibile la documentazione tecnica relativa all impianto, compresa
DettagliPDF created with pdffactory trial version www.pdffactory.com
1 INTRODUZIONE La Norma CEI 64-8/6 tratta delle verifiche per gli impianti elettrici in BT. Le prove eseguibili sono in ordine sequenziale dirette a verificare e/o misurare: continuità dei conduttori di
DettagliIl neutro, un conduttore molto "attivo" (3)
1 Il neutro, un conduttore molto "attivo" (3) 3. I sistemi elettrici in relazione al modo di collegamento a terra del neutro e delle masse In funzione della messa a terra del neutro e delle masse, un sistema
DettagliSommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4
Relazione di calcolo illuminotecnico Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4 PREMESSA Oggetto del seguente lavoro è il calcolo illuminotecnico da effettuarsi nel
DettagliI locali da bagno e doccia
I locali da bagno e doccia 1. Classificazione delle Zone In funzione della pericolosità, nei locali bagno e doccia (Norma 64-8 sez. 701) si possono individuare quattro zone (fig. 1) che influenzano i criteri
DettagliD.Lgs. 81/08 TESTO UNICO Titolo I Principi Comuni Capo III Gestione della prevenzione nei luoghi di lavoro Sezione I Misure di tutela e obblighi
D.Lgs. 81/08 TESTO UNICO Titolo I Principi Comuni Capo III Gestione della prevenzione nei luoghi di lavoro Sezione I Misure di tutela e obblighi Art. 17 Obblighi del datore di lavoro non delegabili 1.
DettagliLA MANUTENZIONE DELL IMPIANTO ELETTRICO SECONDO IL DLgs 81/08
LA MANUTENZIONE DELL IMPIANTO ELETTRICO SECONDO IL DLgs 81/08 DEFINIZIONE Per manutenzione di un impianto elettrico si intende l insieme delle attività tecnico-gestionali e dei lavori necessari per conservare
DettagliSi intende una parte conduttrice, che non fa parte dell'impianto. grado di introdurre nell'impianto un potenziale, generalmente quello di terra
MASSA Parte conduttrice, facente parte dell'impianto elettrico o di un apparecchio utilizzatore, che non è in tensione in condizioni ordinarie di isolamento, ma che può andare in tensione in caso di cedimento
DettagliCORSO DI FORMAZIONE PER STUDENTI DELL ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI IN MATERIA DI SICUREZZA ED IGIENE DEL LAVORO NEL COMPARTO EDILE
CORSO DI FORMAZIONE PER STUDENTI DELL ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI IN MATERIA DI SICUREZZA ED IGIENE DEL LAVORO NEL COMPARTO EDILE ASL della Provincia di Bergamo Servizio Prevenzione e Sicurezza negli
DettagliMANUALE D USO PER TRASFORMATORI DI TENSIONE PER MISURA IN MEDIA TENSIONE
MANUALE D USO PER TRASFORMATORI DI PER MISURA IN MEDIA F.T.M. S.r.l. Fabbrica trasformatori di misura Via Po, 3 20090 Opera MI - Italia Tel : +39 (0)2 576814 Fax : +39 (0)2 57605296 E-mail: info@ftmsrl.it
DettagliSistemi elettrici secondo la tensione ed il loro modo di collegamento a terra. Sistemi elettrici e messa a terra -- Programma LEONARDO
Sistemi elettrici secondo la tensione ed il loro modo di collegamento a terra Classificazione dei sistemi in categorie secondo la loro tensione nominale In relazione alla loro tensione nominale i sistemi
DettagliSISTEMI DI PRELIEVO DELLA ENERGIA ELETTRICA DALLE RETI DI DISTRIBUZIONE
Prof. Dott. Ing. Sergio Rosati SISTEMI DI PRELIEVO DELLA ENERGIA ELETTRICA DALLE RETI DI DISTRIBUZIONE Roma, aprile 2012. PREMESSA Una buona conoscenza delle modalità di allaccio di installazioni, civili
DettagliTipo: URT 1500 Modello: N Serie: Anno:..
Tipo: URT 1500 Modello: N Serie: Anno:.. MECSYSTEM S.r.l. Direzione e stabilimento: Loc. Piego fraz. Monterone - 52038 Sestino (AR) Sede legale: via Graziani n 14 61048 S.Angelo in Vado (PU) Tel. 0575-772353
DettagliSPD: che cosa sono e quando devono essere usati
Antonello Greco Gli SPD, o limitatori di sovratensione, costituiscono la principale misura di protezione contro le sovratensioni. La loro installazione può essere necessaria per ridurre i rischi di perdita
DettagliMANUTENZIONE INVERTER LEONARDO
MANUTENZIONE INVERTER LEONARDO Indice 1 REGOLE E AVVERTENZE DI SICUREZZA... 3 2 DATI NOMINALI LEONARDO... 4 3 MANUTENZIONE... 5 3.1 PROGRAMMA DI MANUTENZIONE... 6 3.1.1 Pulizia delle griglie di aerazione
Dettagliaggiorna le disposizioni per gli accertamenti documentali sugli impianti di utenza NUOVI (di nuova installazione);
FEBBRAIO 2014 Il 6 febbraio 2014 l Autorità per l Energia Elettrica e il Gas (AEEG) ha emanato e pubblicato sul proprio sito la Delibera n. 40/2014/R/gas, Disposizioni in materia di accertamenti della
DettagliPannelli Fotovoltaici Serie ASP 60 MONTAGGIO Pannelli Fotovoltaici ASP GUIDA DI MONTAGGIO. Pannelli Fotovoltaici X 60
Pannelli Fotovoltaici Serie ASP 60 MONTAGGIO Pannelli Fotovoltaici ASP GUIDA DI MONTAGGIO Questa guida contiene una serie di suggerimenti per installare i prodotti Abba Solar della serie ASP60 ed è rivolta
DettagliNorma 17-13. Generalità
QUADRI ELETTRICI Generalità Norma 17-13 I quadri elettrici, sono da considerare componenti dell impianto. Essi devono rispondere alla Norma CEI 17-13, che riporta le prescrizioni generali e distingue:
DettagliD.Lgs. 81/08 TITOLO III CAPO I USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E RISCHIO ELETTRICO
Dipartimento Sanità Pubblica SERVIZI PREVENZIONE SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO DALLA SCUOLA UN LAVORO SICURO Corso L ABC della Sicurezza e Igiene sul Lavoro STOP DALLA SCUOLA UN LAVORO SICURO Corso L ABC
DettagliImpianti sportivi (Norme di Installazione)
Norme di installazione (le disposizioni indicate si riferiscono ad un impianto sportivo classificato come locale di pubblico spettacolo; se così non fosse, seguire le indicazioni per un impianto ordinario)
DettagliLuoghi di pubblico spettacolo e di intrattenimento (Norme di installazione)
Norme di installazione Protezione contro i contatti diretti: o Isolamento delle parti attive; o Involucri o barriere con grado di protezione minimo IP2X o IPXXB. Per le superfici orizzontali superiori
DettagliALL. 6 SPECIFICA TECNICA RELATIVA AGLI IMPIANTI ELETTRICI DI ALIMENTAZIONE PER OSPITALITA DI ENTI ESTERNI
ALL. 6 SPECIFICA TECNICA RELATIVA AGLI IMPIANTI ELETTRICI DI ALIMENTAZIONE PER OSPITALITA DI ENTI ESTERNI RW/I/I/24871 Roma, 5 settembre 2002 Revisioni: Autore Revisione Data revisione Numero Revisione
DettagliNorma CEI 11-1 Campo di applicazione e definizioni
Norma CEI 11-1 Campo di applicazione e definizioni di Gianluigi Saveri 1. Campo di applicazione La nona edizione della Norma CEI 11-1, derivata dal documento di armonizzazione europeo HD 637, è entrata
DettagliSistemi di Protezione e Coordinamento. Impianti Elettrici in BT. Qualunque linea elettrica è caratterizzata da tre caratteristiche principali:
Sistemi di Protezione e Coordinamento Impianti Elettrici in BT Qualunque linea elettrica è caratterizzata da tre caratteristiche principali: 1. carico elettrico da alimentare; 2. protezione (interruttore
DettagliImpianto di controllo automatico ZTL Comune di Como. Relazione tecnica di calcolo impianto elettrico SOMMARIO
SOMMARIO 1. Finalità... 2 2. Dati del sistema di distribuzione e di utilizzazione dell energia elettrica... 2 3. Misure di protezione dai contatti diretti... 2 4. Misure di protezione dai contatti indiretti...
DettagliLa sicurezza elettrica nelle location di eventi. La sicurezza elettrica I requisiti delle location, la fase di cantiere e la fase di evento.
La sicurezza elettrica I requisiti delle location, la fase di cantiere e la fase di evento. Requisiti location Decreto Interministeriale del 22 luglio 2014 Sicurezza nel Montaggio/Smontaggio Palchi Requisiti
DettagliParticolarità nell applicazione del DPR 462/01
Particolarità nell applicazione del DPR 462/01 Ambito di applicazione del DPR 462/01 Sono soggette all applicazione del DPR 462/01 soltanto le attività che rientrano nel campo di applicazione del D.Lgs.
DettagliTali impianti elettrici saranno ubicati nella scuola elementare e materna di Marliana, in Via Goraiolo, Marliana (PT).
ndividuazione degli impianti Gli impianti oggetto del progetto sono previsti all interno di una struttura scolastica. Gli impianti esistenti sono sprovvisti di Dichiarazione di Conformità, pertanto saranno
DettagliCapitolo 5 Quadri elettrici
Capitolo 5 Quadri elettrici (5.1) Quadri, Leggi e Norme La legge 46/90, obbliga l installatore a redigere la dichiarazione di conformità relativamente ai lavori svolti. Allegati a tale dichiarazione devono
DettagliNORME EN 61936-1 (CEI 99-2) EN 50522 (CEI 99-3)
NORME EN 61936-1 (CEI 99-2) EN 50522 (CEI 99-3) Le nuove norme CEI 99-2 e CEI 99-3 Dal 1 aprile 2011 sono in vigore in parallelo alla norma CEI 11-1: EN 61936-1 (CEI 99-2): Impianti elettrici a tensione
DettagliLe guide degli alberghi. La prevenzione incendi Il registro dei controlli
Le guide degli alberghi La prevenzione incendi Il registro dei controlli INTRODUZIONE L art. 5 del D.P.R. n. 37/98, disciplinando i principali adempimenti gestionali finalizzati a garantire il corretto
DettagliCEI EN 60204-1. Prove di verifica dell equipaggiamento elettrico T.R. 000 XX/YY/ZZZZ
Azienda TEST REPORT T.R. 000 XX/YY/ZZZZ Prove di verifica dell equipaggiamento elettrico :2006 Sicurezza del macchinario Equipaggiamento elettrico delle macchine Parte 1: Regole generali Il Verificatore:
DettagliProtezione dai contatti indiretti
Protezione dai contatti indiretti Se una persona entra in contatto contemporaneamente con due parti di un impianto a potenziale diverso si trova sottoposto ad una tensione che può essere pericolosa. l
DettagliOspitalità e sicurezza per tutti
Ospitalità e sicurezza per tutti Milano, 22.04.2015 Prescrizioni legislative Valutazione del rischio elettrico Il rischio nel settore elettrico è valutato in sede normativa internazionale, dove viene anche
DettagliImpianti fotovoltaici connessi alla rete
Aspetti tecnici legati alla progettazione e realizzazione di impianti di generazione e alla loro connessione alla rete La Guida CEI 82-25: Guida alla realizzazione di sistemi di generazione fotovoltaica
DettagliGUIDA PROGETTUALE DELL IMPIANTO CIVILE
GUIDA PROGETTUALE DELL IMPIANTO CIVILE 1) CONFORMITA ALLE NORME Tutti i componenti elettrici utilizzati devono essere a regola d arte ed idonei all ambiente di installazione. Il materiale elettrico soggetto
DettagliIMPIANTI DI TERRA Appunti a cura dell Ing. Emanuela Pazzola Tutore del corso di Elettrotecnica per meccanici, chimici e biomedici A.A.
IMPIANTI DI TERRA Appunti a cura dell Ing. Emanuela Pazzola Tutore del corso di Elettrotecnica per meccanici, chimici e biomedici A.A. 2005/2006 Facoltà d Ingegneria dell Università degli Studi di Cagliari
DettagliGuida pratica all impianto elettrico nell appartamento (seconda parte)
Guida pratica all impianto elettrico nell appartamento (seconda parte) Pubblicato il: 17/05/2004 Aggiornato al: 25/05/2004 di Gianluigi Saveri 1. L impianto elettrico L appartamento che si prende come
DettagliEffetti fisiopatologici della corrente elettrica
Sicurezza elettrica: Effetti fisiopatologici della corrente elettrica Effetti della corrente sul corpo umano folgorazione ed arco elettrico - Protezione dai contatti elettrici - Aspetti costruttivi degli
DettagliP od o u d z u io i n o e n e d e d l e l l a l a c o c r o ren e t n e e a l a t l er e na n t a a alternatori. gruppi elettrogeni
Produzione della corrente alternata La generazione di corrente alternata viene ottenuta con macchine elettriche dette alternatori. Per piccole potenze si usano i gruppi elettrogeni. Nelle centrali elettriche
DettagliRELAZIONE IMPIANTO ELETTRICO. Trattasi di un impianto elettrico da installarsi per il completamento del Recupero
RELAZIONE IMPIANTO ELETTRICO Trattasi di un impianto elettrico da installarsi per il completamento del Recupero dell ex Convento San Domenico in Martina Franca, in Corso Umberto Via Metastasio, inteso
DettagliRELAZIONE TECNICA IMPIANTO ELETTRICO
RELAZIONE TECNICA IMPIANTO ELETTRICO (Decreto n. 37 del 22 Gennaio 2008) Pagina 1 di 9 INDICE 1. OGGETTO...3 2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO...3 3. DESCRIZIONE LAVORO....4 3.1.ALIMENTAZIONE IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE
DettagliInterpretazione Normativa. Lavori elettrici sotto tensione - requisiti imprese autorizzate
Ti trovi in: CNA Interpreta / Ambiente e sicurezza / Sicurezza / Impianti elettro-termo-idraulici / Aspetti generali per Impianti elettro-termo-idraulici Torna all'elenco 15/7/2011 Lavori elettrici sotto
DettagliQuadri elettrici e norme di riferimento
Quadri elettrici e norme di riferimento Nella realizzazione di un impianto di sicurezza, un attenzione particolare va posta al quadro elettrico, al quale fa capo l alimentazione dell impianto stesso. Innanzitutto,
Dettagli706292 / 00 11 / 2012
Istruzioni per l uso (parte rilevante per la protezione antideflagrante) per sensori di temperatura ai sensi della direttiva europea 94/9/CE Appendice VIII (ATEX) gruppo II, categoria di apparecchi 3D/3G
DettagliUna Norma al mese. Rubrica di aggiornamento normativo. a cura di Antonello Greco
Una Norma al mese Rubrica di aggiornamento normativo a cura di Antonello Greco Questo mese vorrei parlarvi della Guida CEI 121-5:2015-07 dedicata alla normativa applicabile ai quadri elettrici di bassa
DettagliRELAZIONE DI CALCOLO IMPIANTO ELETTRICO
RELAZIONE DI CALCOLO IMPIANTO ELETTRICO File: Relazione tecnica Data 11-11-2009 1 INDICE RELAZIONE DI CALCOLO E CRITERI DI DIMENSIONAMENTO... 3 CRITERI DI PROGETTO... 3 CRITERI DI DIMENSIONAMENTO DELLE
DettagliLavori in quota. Lavori in quota. frareg.com 1/22
Lavori in quota 1/22 D.Lgs 81/08 e s.m.i., art. 111 1. Il datore di lavoro, nei casi in cui i lavori temporanei in quota non possono essere eseguiti in condizioni di sicurezza e in condizioni ergonomiche
DettagliIMPIANTO ELETTRICO EDIFICIO AD USO RESIDENZIALE PER 14 ALLOGGI VIA MONTE SABOTINO - LECCO (LC)
Via Capolino, 29-23900 LECCO (LC) TEL. 0341/255032 FAX 0341/255591 Reg.Impr. LC-1997-12062 - P.IVA 02296990134 Lecco, 18 aprile 2012 ALER Azienda Lombarda Per L Edilizia Residenziale Via Caduti Lecchesi
DettagliSistemi di distribuzione a MT e BT
Sistemi di distribuzione a MT e BT La posizione ottima in cui porre la cabina di trasformazione coincide con il baricentro elettrico, che il punto in cui si pu supporre concentrata la potenza assorbita
DettagliAVVOLGICAVO serie 1700
AVVOLGICAVO serie 1700 Costruiti in conformità alle Norme EN 61242 EN 60335-1 110 Prodotti conformi ai requisiti delle Direttive 2006/95/CE 2006/42/CE 2002/95/CE Legge 626: OK! INFORMAZIONI GENERALI SUGLI
DettagliSPECIFICA TECNICA DI FORNITURA. PER LA REALIZZAZIONE DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI STAND-ALONE DI POTENZA NOMINALE NON SUPERIORE A 20 kw
ALLEGATO A2 SPECIFICA TECNICA DI FORNITURA PER LA REALIZZAZIONE DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI STAND-ALONE DI POTENZA NOMINALE NON SUPERIORE A 20 kw SCOPO Lo scopo della presente specifica è quello di fornire
DettagliIMPIANTI ELETTRICI - LOCALI BAGNI E DOCCE
IMPIANTI ELETTRICI - LOCALI BAGNI E DOCCE Sommario 1. Definizione 2. Fonti normative 3. Questioni interpretative 4. Caratteristiche e modalità di installazione 5. Adempimenti amministrativi 6. Voci di
DettagliLA SICUREZZA DELLE APPARECCHIATURE ELETTRICHE
LA SICUREZZA DELLE APPARECCHIATURE ELETTRICHE Torino 21-23 marzo 2006 ABAG SRL http:// www.abag.it 1 CONSIDERAZIONI GENERALI E DEFINIZIONI cos'è la marcatura ce chi ne va soggetto e quali direttive occorre
DettagliQUALI VERIFICHE SULL IMPIANTO ELETTRICO PER LA PROTEZIONE DEGLI ADDETTI IN CANTIERE?
QUALI VERIFICHE SULL IMPIANTO ELETTRICO PER LA PROTEZIONE DEGLI ADDETTI IN CANTIERE? l di Bruno D Ottavi dipartimento Servizio controllo a campione impianti di terra ex ISPESL Osservatorio a cura dell
DettagliRISCHIO INCENDIO NEI CANTIERI
RISCHIO INCENDIO NEI CANTIERI Normalmente poco considerato nei cantieri. Tuttavia possono costituire fonte di innesco con conseguenze devastanti: - Uso fiamme libere per operazioni di impermeabilizzazioni
DettagliIMPIANTO ELETTRICO E DI TERRA DI CANTIERE
IMPIANTO ELETTRICO E DI TERRA DI CANTIERE Relatore : Ing. Antonio Scalzi NAPOLI 1 FEBBRAIO 2010 Impianto elettrico di cantiere L'insieme dei componenti elettrici, elettricamente dipendenti, installati
DettagliQUALIFICAZIONE INSTALLATORI ELETTRICI. Como 4 marzo 2015
QUALIFICAZIONE INSTALLATORI ELETTRICI Como 4 marzo 2015 LEGGI E NORMATIVE L esecuzione degli impianti elettrici per l alimentazione di centrali termiche e caldaie è regolamentata dal Decreto del Ministero
DettagliDALLA LEGGE 46/90 E DAL DPR 47/91 AL NUOVO DM 37/08
DALLA LEGGE 46/90 E DAL DPR 47/91 AL NUOVO DM 37/08 DM del 22/01/08 n. 37 DISPOSIZIONI IN MATERIA DI ATTIVITA DI INSTALLAZIONE DEGLI IMPIANTI ALL INTERNO DEGLI EDIFICI Art. 1 - IMPIANTI SOGGETTI ALL APPLICAZIONE
DettagliRelazione tecnica Impianto Elettrico Fisso a servizio dell'impianto Idroelettrico sito in Chiusa Pesio (CN) - Loc. Certosa
Relazione tecnica Impianto Elettrico Fisso a servizio dell'impianto Idroelettrico sito in Chiusa Pesio (CN) - Loc. Certosa DESCRIZIONE DELL OPERA La presente relazione si riferisce alla realizzazione di
DettagliREGISTRO DEI CONTROLLI IMPIANTI ELETTRICI E DI PROTEZIONE DAI FULMINI
I PRODOTTI DI Modelli per la valutazione dei rischi, Kit, Linee guida, Registro dei controlli degli impianti elettrici e di protezione dai fulmini (art. 86 c. 3 d.lgs. 81/08) (cod. 300.40) DIMOSTRATIVO
DettagliUn condominio, ubicato su un area a forma rettangolare, comprende:
Un condominio, ubicato su un area a forma rettangolare, comprende: - tre piani fuori terra con una scala interna; - tre appartamenti per piano aventi rispettivamente una superficie di circa 50 m 2, 100
DettagliCALCOLI DI CORRENTI DI CORTO CIRCUITO... 3 CALCOLI DI DIMENSIONAMENTO CAVI... 4 VERIFICA DELLA PROTEZIONE DEI CAVI... 5 ELABORATI DI CALCOLO...
SOMMARIO CALCOLI DI CORRENTI DI CORTO CIRCUITO... 3 CALCOLI DI DIMENSIONAMENTO CAVI... 4 VERIFICA DELLA PROTEZIONE DEI CAVI... 5 ELABORATI DI CALCOLO... 6 1 INTRODUZIONE I calcoli elettrici che formano
Dettagli