Corso AINEVA CAI Operatore e assistente del distacco artificiale di valanghe
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1 Corso AINEVA CAI Operatore e assistente del distacco artificiale di valanghe Fondazione Montagna Sicura Courmayeur 8 marzo 2010 Relatore: Massimo Raviglione 1
2 Sommario 1- Introduzione 2- Definizioni 3- Cenni storici e principali utilizzi 4- Caratteristiche degli esplosivi 5- Classificazione degli esplosivi 6- Accessori da mina (detonatori, relais e micce) 7- Accessori e attrezzi del fuochino (esploditori, ohmetro, ) 8- Tipologie di innesco 9- Tiro a fuoco 10- Tiro elettrico 11- Considerazioni conclusive 2
3 1- Introduzione Con questa presentazione cercherò di illustrare in modo semplice le nozioni base sugli esplosivi convenzionali, al fine di illustrarvi le principali caratteristiche delle sostanze esplodenti, il loro innesco ed i loro principali utilizzi nell uso civile 3
4 2- Definizioni Parliamo di ESPLOSIVO o SOSTANZA ESPLOSIVA quando Si considera esplosivo o sostanza esplosiva ogni sostanza che può decomporsi con grandissima rapidità e la cui decomposizione è autopropagante e sviluppa una grande quantità di calore e gas, generando un'onda di pressione. Si tratta quindi di sostanze ad alto contenuto energetico, la cui i esplosione non è altro che il raggiungimento di un livello energetico più basso, ossia la formazione di sostanze stabili Da Wikipedia simbolo convenzionale identificativo delle sostanze esplosive nell'unione Europea 4
5 2- Definizioni Parliamo di ESPLOSIVO o SOSTANZA ESPLOSIVA quando Per esplosivi,, comunemente detti anche sostanze esplosive,, si intendono tutti quei composti che per effetto di una giusta causa esterna (un urto, una scintilla, una scarica elettrica ecc. ecc.) bruciano rapidissimamente, cioé esplodono. Gli esplosivi si dividono in tre categorie: i composti,, le miscele ed i miscugli. I composti sono tutti quei composti chimici specificatamente concepiti come esplosivi. Le miscele sono invece un unione unione di sostanze esplosive e non, che insieme creano un tipo di esplosivo specifico. I miscugli sono un unione unione di sostanze non esplosive che però amalgamate insieme creano un tipo di esplosivo specifico Da documentazione Polizia di Stato 5
6 3- Cenni storici e principali utilizzi Cenni storici La prima sostanza esplosiva conosciuta è la polvere nera,, pare che la scoperta risalga al I secolo d.c. in Oriente e i primi utilizzatori sono stati i Cinesi a partire dal IX secolo d.c. per usi pirotecnici ed in parte bellici All epoca la polvere nera era un miscuglio di salnitro (nitrato di potassio) p carbone e zolfo miscelato in percentuali +/- variabili che producevano una miscela in grado di esplodere ad una velocità di m/s [KNO 3 +C+S CO 2 O 2 N 2 NO 2 H 2 O] Il miscuglio in polvere poteva non essere stabile ed efficace poich iché presentava diversi problemi: di miscelazione in fase di produzione (frantumazione azione con mortai), di segregazione in fase di trasporto (separazione dei componenti per diverso peso specifico) o di umidità in fase di conservazione (botti di legno) 6
7 3- Cenni storici e principali utilizzi In Europa la scoperta della polvere nera,, risale al XIV secolo d.c. per merito del monaco tedesco Bertold Schwartz su indicazioni del leggendario alchimista Ruggero Bacone Si passa da un composto in polvere ad un composto in grani, più stabile e meno separabile e sedimentabile, ma con velocità decisamente inferiore circa 200 m/s (aumentando la granulometria diminuisce la velocità di reazione o di deflagrazione), l utilizzo rimane legato principalmente ad usi bellici e pirotecnici ci Solo a partire dal 1600 ca l utilizzo della polvere nera si diffonde in modo diffuso per uso Civile con la costruzione dei grandi trafori stradali 7
8 3- Cenni storici e principali utilizzi A partire dal 1800 il chimico tedesco Christian Schonbein scopre la Nitrocellulosa (1846) sostanza che sarà la base per gli esplosivi detonanti moderni Negli stessi anni il chimico piemontese Acanio Sobrero (1847) definisce la formula della Nitroglicerina [C 3 H 5 (ONO 2 ) 3 N 2 CO 2 O 2 H 2 0 HCl ] liquido oleoso forse il più famoso esplosivo conosciuto al mondo Grandiosa scoperta e passaggio da sostanze defragranti a detonanti ma le caratteristiche del nuovo composto sono pessime per un uso sicuro 8
9 3- Cenni storici e principali utilizzi Infatti l elevata sensibilità alla variazione della temperatura e l elevata sensibilità agli urti lo rende molto instabile, infatti basta una variazione di pochi gradi o un piccolo scuotimento per produrre la reazione chimica che provoca lo scoppio Questa sua sensibilità provocò diversi decessi tra coloro che cercarono di stabilizzarla per un maneggio più sicuro Da Manuale di Esplosivistica Civile Autore Danilo Coppe Edizione PEI 9
10 3- Cenni storici e principali utilizzi Nel 1867 dopo anni di ricerche e di incidenti, forse casualmente, il chimico svedese Alfred Nobel inventò la Dinamite, imbevendo del cotone collodio con nitroglicerina, ottenendo così un impasto plastico, maneggevole e stabile A tutti gli effetti con la scoperta di Nobel si passa dagli esplosivi di vecchia generazione i deflagranti a quelli di nuova generazione i detonanti Dopo la scoperta della dinamite, Nobel nel 1875 perfezionò altri composti tra cui le Gelatine Esplosive tutt oggi ancora utilizzate in tutto il mondo Un ulteriore scoperta nel 1889 di Nobel fu Balistite, una polvere da sparo che non produce fumo, composta da Nitrocellulosa, Nitroglicerina e Cotone Collodio, utilizzata come polvere da sparo per le cartucce delle armi portatili. 10
11 3- Cenni storici e principali utilizzi Nel 1863 il chimico tedesco Wilbrandt mette a punto il Tritolo (trinitrotoulene) ma conosciuto come TNT, Tolite Ad oggi rappresenta l esplosivo detonante più potente non si altera a contatto con i metalli, é insolubile, può essere fuso ed é estremamente malleabile E ottenuto nitrando il toluene e miscelandolo con acido solforico e acido nitrico Il suo aspetto é quello di un sapone di colore giallo/grigio o giallo/bruno. Per tutto il XX secolo il Tritolo é stato e viene utilizzato per scopi bellici per il caricamento di ogni tipo di proiettile d'artiglieria, cariche da demolizione, bombe per aeroplano, bombe a mano, 11
12 3- Cenni storici e principali utilizzi Quindi riassumendo velocemente Polvere nere a partire dal I IX secolo d.c. in Cina per usi pirotecnici Polvere nere a partire dal IVX secolo d.c. in Europa per usi pirotecnici e militari Polvere nere a partire dal 1600 in Europa per usi civili Nitrocellulosa e Nitroglicerina prima metà 1800 in Europa per usi civili e militari Dinamite e Tritolo seconda metà 1800 in Europa per usi civili e militari 12
13 4- Caratteristiche degli esplosivi Principali caratteristiche Energia o Potenza di esplosione Velocità di detonazione Bilancio di ossigeno Distanza di colpo Sensibilità all innesco Stabilità Calore di esplosione 13
14 4- Caratteristiche degli esplosivi Energia o Potenza di esplosione Serve per classificare gli esplosivi in funzione della capacità di sviluppare energia Le classificazioni si ottengono per comparazione fra diverse tipologie in riferimento ad un esplosivo tipo standard (gomma) Si misura in diversi modi, con test e/o prove dirette: Prova di Trauzl Pendolo di Strenght Dirompenza di Kast (misura della pressione specifica) 14
15 4- Caratteristiche degli esplosivi Energia o Potenza di esplosione Prova di Trauzl Si tratta di far esplodere una carica di 10 g di esplosivo all interno di un cilindro di piombo e di misurare il volume del cratere creato, il differente volume creato fra i vari esplosivi ne determina la classificazione Da Manuale di Esplosivistica Civile Autore Danilo Coppe Edizione PEI 15
16 4- Caratteristiche degli esplosivi Energia o Potenza di esplosione Pendolo di Strenght Si tratta di far esplodere una carica di peso noto in grado di far oscillare un pendolo e di misurare l angolo l di rotazione, la differente oscillazione del pendolo determina la classificazione Da Manuale di Esplosivistica Civile Autore Danilo Coppe Edizione PEI 16
17 4- Caratteristiche degli esplosivi Energia o Potenza di esplosione Dirompenza di Kast (misura della pressione specifica) Si tratta di far esplodere una carica di peso noto all interno di un cilindro con un pistone e di misurare la pressione creata, la differente pressione esercitata determina la classificazione Da Manuale di Esplosivistica Civile Autore Danilo Coppe Edizione PEI 17
18 4- Caratteristiche degli esplosivi Energia o Potenza di esplosione Gomma Gelatina Slurry Pulverulento Anfo TRAUZL STRENGHT 600 cc 100% 430 cc 90% 500 cc 85% 330 cc 80% 300 cc 70% GELATINA Energia specifica 4,60 MJ/kg Pressione specifica 1020 MPa Massa volumica 1460 kg/m 3 Strenght 85% / 18
19 4- Caratteristiche degli esplosivi Velocità di detonazione È la rapidità con cui si verifica la reazione esplosiva Caratterizza due grandi tipologie di esposivo (deflagranti detonanti) e di utilizzo (spostare frantumare) Polvere nera esplosivo deflagrante Velocità di reazione m/s Gelatinati esplosivo detonante Velocità di reazione m/s 19
20 4- Caratteristiche degli esplosivi Bilancio di ossigeno E la capacità dell esplosivo esplosivo di consumare e/o creare ossigeno Caratterizza l utilizzo l dell esplosivo esplosivo in relazione all ambiente ambiente dove deve essere impiegato (es. aria aperta o in galleria) bilancio O 2 % Gelatinati + 1,05-1,25 1,25 Pulverulento + 2,80-2,96 Slurry - 0 Anfo + 5,6 20
21 4- Caratteristiche degli esplosivi Distanza di colpo E la distanza minima alla quale una cartuccia di esplosivo fa esplodere una seconda cartuccia per simpatia Si misura in laboratori e caratterizza l utilizzo l dell esplosivo esplosivo in relazione al tipo di impiego 21
22 4- Caratteristiche degli esplosivi Sensibilità all innesco E la +/- sensibilità di un esplosivo ad essere innescato (cioè a far iniziare la reazione esplosiva) da un opportuno agente innescante (es. detonatore, miccia detonante, ) Si misura con la scala di Sellier Bellot che classifica in funzione della quantità di innesco necessario (fulminato di mercurio) per ottenere la detonazione i diversi tipo di esplosivi 22
23 4- Caratteristiche degli esplosivi Stabilità Abbiamo visto come nelle sperimentazioni che hanno condotto i vari ricercatori a scontrarsi più volte con la stabilità della sostanza esplosiva Ovviamente parlando di reazione chimica, la stabilità cioè la possibilità di mantenere costanti determinate caratteristiche al variare di determinate condizioni c marginali Per gli esplosivi è importante la stabilità alla variazione della temperatura, in presenza di acqua e alle sollecitazioni meccaniche In relazione alla variazione di stabilità un esplosivo di tipo X della marca Y potrà essere adatto ad un impiego specifico in acqua o all aperto aperto e magari non in galleria oppure solo con temperature T> 0 C 0 C e non sotto zero Ecc. 23
24 4- Caratteristiche degli esplosivi Stabilità alla temperatura Rappresenta la capacità dell esplosivo esplosivo di mantenere inalterate (o perlomeno variare entro certi limiti accettabili di sicurezza) le proprie caratteristiche ristiche di sostanza esplodente al variare in + o in della temperatura La stabilità è verificata sia alle alte temperature che alle basse che provocano variazioni di comportamento della sostanza esplodente 24
25 4- Caratteristiche degli esplosivi Stabilità alla temperatura Basse temperature I potenziali pericoli riguardano la perdita di malleabilità e di conseguenza la capacità di assorbire deformandosi gli urti e inibire la propagazione della la reazione a catena che ne determina la detonazione, perdendo stabilità Es. la nitroglicerina contenuta nelle dinamiti a -20 C tende a congelare, facendo assumere alla dinamite un comportamento + rigido e fragile Nel caso si debba operare in zone fredde si dovranno adottare tutte tte le cautele tali da ovviare il congelamento dei candelotti (es. non esecuzione della volata, locali riscaldati, tempi ridotti delle operazioni, ) Nel caso si riscontri il congelamento di candelotti si dovrà contattare il produttore 25
26 4- Caratteristiche degli esplosivi Stabilità alla temperatura Basse alte I potenziali pericoli riguardano l aumento l di malleabilità e un aumento di mobilità molecolare dei singoli componenti con conseguente maggior trasmissività degli urti e possibilità di separare i vari componenti, perdendo stabilità Es. la nitroglicerina contenuta nelle dinamiti oltre i 60 C tende a liquefarsi e a separarsi dal cotone fuoriuscendo dall involucro (cartucce che trasudano e/o scatolone umido o unto) Nel caso si riscontri il trasudamento dei candelotti si dovrà contattare il produttore 26
27 4- Caratteristiche degli esplosivi Stabilità all acqua acqua Rappresenta la capacità dell esplosivo esplosivo di mantenere inalterate (o perlomeno variare entro certi limiti accettabili di sicurezza) le proprie caratteristiche ristiche di sostanza esplodente in presenza di umidità e/o acqua In generale se l esplosivo l contiene nitroglicerina è stabile poiché non è solubile, mentre è instabile se contiene nitrati d ammonio d poiché solubile Dinamiti Polvere nera Anfo Polverulenti Slurry Stabilità all acqua acqua si no no no si 27
28 4- Caratteristiche degli esplosivi Stabilità alle sollecitazioni meccaniche Rappresenta la capacità dell esplosivo esplosivo di mantenere inalterate (o perlomeno variare entro certi limiti accettabili di sicurezza) le proprie caratteristiche ristiche di sostanza esplodente in presenza di azioni meccaniche esterne, urti e compressioni In generale se l esplosivo l contiene nitroglicerina è stabile ma in ogni caso è sempre utile evitare urti compressioni e/o qualunque forma di trauma Sperimentalmente si eseguono dei test secondo gli schemi di Kimura per valutare l affidabilità di un esplosivo nei confronti di urti reciproci, compressioni, riperforazione,, perforazione adiacente, caduta libera (limite di velocità 100 m/s altezza di caduta ca 510 m ) 28
29 4- Caratteristiche degli esplosivi Stabilità alle sollecitazioni meccaniche Da Manuale di Esplosivistica Civile Autore Danilo Coppe Edizione PEI 29
30 4- Caratteristiche degli esplosivi Calore di esplosione E il calore sviluppato durante la reazione esplosiva, è misurato in kcal/kg Caratterizza la tipologia di un esplosivo ad essere utilizzato in ambienti sensibili al calore (es. scavi in galleria con potenziale presenza di miscele gassose esplosive) 30
31 5- Classificazione degli esplosivi Classificazione degli esplosivi Gli esplosivi possono essere classificati in funzione delle caratteristiche fisiche (velocità di reazione) prodotti in commercio leggi e norme 31
32 5- Classificazione degli esplosivi In funzione delle caratteristiche fisiche - velocità di reazione Quando un esplosivo agisce si decompone con grandissima rapidità e sviluppa una grande quantità di calore e gas, generando un'onda di pressione spaziale sferica la cui azione dirompente dipende dal tipo di materiale su cui agisce Gli effetti dell onda di shock a debita distanza sono il bang sonico e l effetto l vibratorio Da Manuale di Esplosivistica Civile Autore Danilo Coppe Edizione PEI 32
33 5- Classificazione degli esplosivi In funzione delle caratteristiche fisiche - velocità di reazione Demolizione di blocchi rocciosi ciclopici con esplosivo detonante e tiro elettrico 33
34 Operatore e assistente del distacco artificiale di valanghe 5- Classificazione degli esplosivi In funzione delle caratteristiche fisiche - velocità di reazione 34
35 5- Classificazione degli esplosivi In funzione delle caratteristiche fisiche - velocità di reazione Distacco artificiale di lastrone da vento duro con la tecnica del lancio a mano 35
36 Operatore e assistente del distacco artificiale di valanghe 5- Classificazione degli esplosivi In funzione delle caratteristiche fisiche - velocità di reazione 36
37 5- Classificazione degli esplosivi In funzione delle caratteristiche fisiche - velocità di reazione In funzione della velocità di reazione si possono classificare come segue ESPLOSIVI e SOSTENAZE ESPLODENTI Velocità qualche 100 m/s Velocità qualche 1000 m/s Deflagranti Detonanti Polvere nera ( m/s) Gelatinati ( m/s) Slurry(4200 ( m/s) Pulvirulenti ( m/s) Emulsioni (3900 m/s) Anfo ( m/s) 37
38 5- Classificazione degli esplosivi In funzione delle caratteristiche fisiche - velocità di reazione In funzione della velocità di reazione si possono classificare come segue ESPLOSIVI e SOSTENAZE ESPLODENTI Velocità qualche 100 m/s Velocità qualche 1000 m/s Deflagranti Detonanti Da Manuale di Esplosivistica Civile Autore Danilo Coppe Edizione PEI 38
39 5- Classificazione degli esplosivi In funzione della disponibilità commerciale In funzione della disponibilità commerciale si possono classificare come segue ESPLOSIVI e SOSTENAZE ESPLODENTI Gelatine ANFO Emulsioni Esplosivi di sicurezza Pulverulenti Slurry Polvere nera Pentrite 39
40 5- Classificazione degli esplosivi In funzione della disponibilità commerciale - Gelatine Derivano dalle dinamiti di Nobel, sono composti principalmente da Nitroglicerina o Nitroglicole,, Nitrocellulosa, sostanze inerti, additivi minerali e nitrato d ammoniod L aspetto è una pasta bianco-rosato con puntini più scuri e sono confezionate in candelotti rivestiti di carta paraffinata del diametro di mm e di varia grammatura Possono essere utilizzate sia in ambiente aperto che in galleria e anche in presenza di acqua e/o umidità Una variante della gelatina in cui la nitroglicerina rappresenta 100% della sostanza esplodente è la Gomma, confezionata in pani e utilizzata per cariche appoggiate ate 40
41 5- Classificazione degli esplosivi In funzione della disponibilità commerciale - Pulverulenti Sono miscele a base di nitrato di ammonio ad alto titolo di azoto o con aggiunta di TNT e additivi minerali L aspetto è una polvere bianco-grigio ed è confezionato in sacchetti di pvc di diametro di mm e di varia grammatura chiusi ad una estremità Possono essere utilizzate sia in ambiente aperto che in galleria ma a seguito della solubilità del nitrato di ammonio non in presenza di acqua 41
42 5- Classificazione degli esplosivi In funzione della disponibilità commerciale - ANFO Sono miscele a base di Ammonium Nitrate Fuel Oil cioè nitrato d ammonio d e olio combustibile L aspetto è una polvere bianco-giallastra ed è confezionato in sacchetti di pvc di diametro di mm e di varia grammatura chiusi ad una estremità E generalmente poco sensibile all innesco quindi necessita di una carica di fondo aggiuntiva (es. gelatina o slurry) ) o di un boosters 42
43 5- Classificazione degli esplosivi In funzione della disponibilità commerciale - Slurry Sono a base di TNT e di nitrato d ammonio d in soluzione satura di acqua con componenti minerali L aspetto è quello di un gel bianco o giallognolo semitrasparente confezionato in tubolari di pvc di diametro di mm e di varia grammatura Sono nati per un utilizzo prevalentemente subaqueo ma grazie all assenza assenza di nitroglicerina e nitroglicole (causa di cefalee per i maneggiatori) si sono sviluppati anche per utilizzi fuori dall acqua acqua 43
44 5- Classificazione degli esplosivi In funzione della disponibilità commerciale - Emulsioni Sono miscele di 2 componenti fra loro immiscibili e inerti, quindi rappresentano un sistema a 2 fasi (ossidante e combustibile), l acqua l presente è minima poiché le soluzioni saline sono ad elevata concentrazione L aspetto è quello di un gel granulare quasi schiumoso bianco o giallognolo semitrasparente confezionato in tubolari di pvc di diametro di mm e di varia grammatura Sono miscelati sul posto mediante particolari automezzi e per utilizzi massicci, vengono versati direttamente da boccaforo e contestualmente miscelati 44
45 5- Classificazione degli esplosivi In funzione della disponibilità commerciale Polvere nera E il più antico fra gli esplosivi, chiamato anche polvere pirica polvere da sparo, è composta da nitrato di potassio 75%, carbone di legna 15% e zolfo o 10% L aspetto è quello di una polvere nera, ed è confezionata in barattoli o sacchetti E sensibile all acqua acqua e all umidit umidità,, che ne inibiscono il suo potere deflagrante E utilizzata principalmente nel settore estrattivo per materiali lapidei ornamentali in quanto la velocità di reazione tende a spostare e non a demolire i blocchi precedentemente isolati 45
46 5- Classificazione degli esplosivi In funzione della disponibilità commerciale Di sicurezza Definiti anche anti-gris grisù o grisutine derivano dagli esplosivi detonanti tradizionali modificando le proporzioni dei componenti e con l aggiunta l di particolari mezzi estinguenti (cloruro di sodio, nitrati, bromuri, fluoruri di sodio e di potassio) Sono studiati in modo da ottenere basse temperature derivanti dal l calore di esplosione in modo da non permettere l accensione l di gas o polveri infiammabili 46
47 5- Classificazione degli esplosivi In funzione della disponibilità commerciale Pentrite E il componente principale utilizzato nel confezionamento delle micce m detonanti, non viene commercializzato sfuso, quindi non può essere utilizzato come c esplosivo a se stante 47
48 5- Classificazione degli esplosivi In funzione delle Leggi e delle Norme In funzione del Testo Unico Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS) gli esplosivi si possono classificare come segue: 1 categoria polveri e prodotti affini negli effetti esplodenti 2 categoria dinamiti e prodotti affini negli effetti esplodenti 3 categoria detonatori e prodotti affini negli effetti esplodenti 4 categoria artifici e prodotti affini negli effetti esplodenti 5 categoria munizioni di sicurezza e giocattoli pirici 48
49 5- Classificazione degli esplosivi In funzione delle Leggi e delle Norme 1 categoria polveri e prodotti affini negli effetti esplodenti Tutti gli esplosivi deflagranti Polvere nera Polvere da sparo 49
50 5- Classificazione degli esplosivi In funzione delle Leggi e delle Norme 2 categoria dinamiti e prodotti affini negli effetti esplodenti Tutti gli esplosivi detonanti (secondari) Gelatine Tutti i prodotti affini Miccia detonante Pulverulenti Anfo Slurry Emulsioni Antigrisù 50
51 5- Classificazione degli esplosivi In funzione delle Leggi e delle Norme 3 categoria detonatori e prodotti affini negli effetti esplodenti Tutti i tipi di detonatori costituiti da capsule metalliche all interno delle quali è contenuto in genere dell esplosivo esplosivo primario (es. pentrite) Per tiro a fuoco Detonatori comuni (o a fuoco) Relais per miccia detonante Per tiro elettrico Detonatori elettrici Detonatori elettronici Detonatori ad onda d urtod Relais per miccia detonante 51
52 5- Classificazione degli esplosivi In funzione delle Leggi e delle Norme 4 categoria artifici e prodotti affini negli effetti esplodenti Fuochi artificiali e pirotecnici Razzi da segnalazione 52
53 5- Classificazione degli esplosivi In funzione delle Leggi e delle Norme 5 categoria munizioni di sicurezza e giocattoli pirici Miccia a lenta combustione Accenditori elettrici 53
54 6- Accessori da mina (micce, detonatori e relais) Accessori della catena esplosiva Sono quell insieme di componenti indispensabili per procedere alla creazione e di una catena che porta all innesco di una deflagrazione/detonazione di un esplosivo Micce Micce a lenta combustione Micce detonanti Per tiro elettrico e/o a fuoco Detonatori comuni o a fuoco Relais per miccia detonante Detonatori elettrici Detonatori elettronici Detonatori a onda d urtod Boosters 54
55 6- Accessori da mina (micce, detonatori e relais) Miccia a lenta combustione E identificata anche con il nome di miccia di sicurezza o ordinaria ia ha una grammatura che ne determina la velocità di 1 m x 120 s +/- 2 s/m Trasmette la fiamma che farà deflagrare la polvere nera e/o il detonatore a fuoco E costituita da un anima di polvere nera protetta da strati telati impermeabilizzati con la funzione di proteggere dall acqua acqua e dall umidit umidità l anima Da Manuale di Esplosivistica Civile Autore Danilo Coppe Edizione PEI 55
56 6- Accessori da mina (micce, detonatori e relais) Miccia a lenta combustione Problematiche e attenzioni all uso E sensibile all umidit umidità (se esposta direttamente) Il polverino deve essere sempre nero Non sovrapporre le spire della miccia Evitare il contatto con grasso, olio, benzina, solventi Una volta accesa il dardo di fuoco prosegue anche nell acqua E sempre meglio verificare la velocità Non piegare in modo serrato Non esporre la miccia al caldo intenso, si danneggia la guaina esterna Non esporre la miccia al freddo intenso, si irrigidisce e si separa il polverino Per l accensione l utilizzare accenditori a strappo o pirea (10 cm / 60 s) 56
57 6- Accessori da mina (micce, detonatori e relais) Miccia detonante Sono micce con l anima l costituita da un esplosivo detonante (generalmente pentrite) e) ha diverse grammature (g/m) e velocità di detonazione pari a m/s Trasmette la detonazione fra detonatore e esplosivo / esplosivo-esplosivo E costituita da un anima di esplosivo detonante protetta da strati telati impermeabilizzati con la funzione di proteggere dall acqua acqua e dall umidit umidità l anima Da Manuale di Esplosivistica Civile Autore Danilo Coppe Edizione PEI 57
58 6- Accessori da mina (micce, detonatori e relais) Miccia detonante - Problematiche e attenzioni all uso In commercio si trovano micce di diversa grammatura (g/m) E sensibile all umidit umidità (se esposta direttamente) Il fuoco non innesca la detonazione ma produce la combustione della miccia Attenzione ai collegamenti e al verso di propagazione della detonazione Il polverino deve essere sempre bianco (generalmente pentrite) Risente del caldo e del freddo intenso L innesco della miccia avviene per detonazione di un detonatore Risente meno della miccia a lenta combustione delle torsioni / piegature 58
59 6- Accessori da mina (micce, detonatori e relais) Detonatori Sono stati inventati da Nobel Sono il mezzo specifico per innescare la detonazione negli esplosivi sivi detonanti Sono capsule in alluminio o rame contenenti una carica esplosiva sensibile atta ad innescare la prima detonazione La caratteristica più importante è che si innescano solo a comando e non spontaneamente Il comando di innesco caratterizza il tipo di detonatore: a fuoco, elettrico, ad urto, elettronico 59
60 6- Accessori da mina (micce, detonatori e relais) Detonatori - Problematiche e attenzioni all uso E il componente più sensibile e quindi più pericoloso di tutta la catena esplosiva Sono sensibili agli urti Sono sensibili al calore Sono sensibili alle correnti vaganti trasmesse dai temporali L esploditore deve essere adatto al tipo di intensità del detonatore Sono sensibili alle compressioni Sono sensibili alle correnti vaganti per linee ad alte tensione Sono sensibili ai trasmettitori di radiofrequenze I detonatori devono essere della stesso produttore 60
61 6- Accessori da mina (micce, detonatori e relais) Detonatori comuni o a fuoco Si innesca con il dardo infuocato della miccia a lenta combustione a cui è sempre abbinato e quindi è sensibile al fuoco E un bossolo di alluminio contenente due tipi di esplosivo primario io e secondario e non esistono in forma ritardata La carica primaria è generalmente azotoidrato di piombo La carica secondaria è generalmente pentrite La potenza secondo la scala Sellier-Bellot è 8 Da Gli esplosivi e la sicurezza Italesplosivi Pravisani 61
62 6- Accessori da mina (micce, detonatori e relais) Relais per miccia detonante Si innesca con la miccia detonante a cui è sempre abbinato e quindi è sensibile alla detonazione e serve come elemento di interruzione temporanea E un bossolo in alluminio a doppia apertura che permette di ritardare (20/50 millisecondi) la trasmissione della detonazione lungo una miccia detonante L elemento di ritardo determina il tempo di interruzione della miccia Da Gli esplosivi e la sicurezza Italesplosivi Pravisani 62
63 6- Accessori da mina (micce, detonatori e relais) Detonatori elettrici Sono analoghi a quelli a fuoco, ma il dardo di fuoco per far deflagrare l esplosivo l primario proviene da una resistenza elettrica che si arroventa al passaggio dell elettricit elettricità e infiamma il materiale in cui è immersa I detonatori possono essere istantanei, ritardati e microritardati I detonatori possono essere a bassa (0,75 A), media (1,8 A) e alta intensità (25 A) Attenzione Decreto Legge Consiglio dei Ministri 22 luglio 2005 Pisanu Nuove norme per il contrasto del terrorismo internazionale e della la criminalità Ha vietato l uso l dei detonatori a bassa e media intensità 63
64 6- Accessori da mina (micce, detonatori e relais) Detonatori elettrici Istantanei al passaggio della corrente si innescano Da Gli esplosivi e la sicurezza Italesplosivi Pravisani Ritardati n. 12 ritardi di 0,5 s Es. n. 3 = 0,5 s dopo 2 = 1,5 s dopo 0 Es. n. 8 = 0,5 s dopo 7 = 4 s dopo 0 Microritardati n. 18 ritardi di ms Nel caso di ritardo di 25 ms Es. n. 3 = 25 ms dopo 2 = 75 ms dopo 0 Es. n. 8 = 25 ms dopo 7 = 200 ms dopo 0 Da Manuale di Esplosivistica Civile Autore Danilo Coppe Edizione PEI 64
65 6- Accessori da mina (micce, detonatori e relais) Detonatori elettronici Sono concettualmente come i detonatori elettrici istantanei, ma con l aggiunta l di un microchip programmabile che governa i possibili 60 tempi dei ritardo con uno step compreso fra 1 e 100 ms La possibilità di programmare ogni detonatore tramite il microchip, permette di identificare ogni detonatore e controllare l invio l della corrente a quel detonatore, minimizzando la possibilità di errore Da Gli esplosivi e la sicurezza Italesplosivi Pravisani 65
66 6- Accessori da mina (micce, detonatori e relais) Detonatori ad onda d urtod Sono analoghi a quelli a fuoco, ma il dardo di fuoco per far deflagrare l esplosivo l primario proviene da un tubicino in plastica entro cui è inserito un esplosivo detonante con velocità di circa 2000 m/s Il tubicino convoglia la detonazione lungo il suo asse come un conduttore I detonatori ad urto possono essere istantanei e ritardati Da Gli esplosivi e la sicurezza Italesplosivi Pravisani 66
67 6- Accessori da mina (micce, detonatori e relais) Boosters Sono cariche esplosive detonanti che migliorano l innesco l di esplosivi poco sensibili a un detonatore tradizionale (anfo( anfo,, pulverulenti, ) L esplosivo utilizzato per la realizzazione del booster è insensibile alle sollecitazioni esterne all innesco Si innescano utilizzando un detonatore a fuoco, elettrico, elettronico, 67
352&(662',&20%867,21(
352&(662',&20%867,21( Il calore utilizzato come fonte energetica convertibile in lavoro nella maggior parte dei casi, è prodotto dalla combustione di sostanze (es. carbone, metano, gasolio) chiamate combustibili.
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