Le cocciniglie della vite: principali specie, danni e strategie di contenimento
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- Giancarlo De Angelis
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1 Le cocciniglie della vite: principali specie, danni e strategie di contenimento Dr. Mirko Trevisi Responsabile viticolo Collis Veneto Wine Group
2 Principali specie presenti sulla vite: Planococcus Ficus Fam. Pseudococcidi Planococcus Citri Parthenolecanium Corni Fam. Coccidi Pulvinaria Vitis
3 Targionia Vitis Fam. Diaspididae Diaspidiotus Viticola Attualmente, nel nostro areale, solo Il Parthenolecanium Corni ed il Planococcus ficus hanno avuto una diffusione preoccupante. Fattori che favoriscono la diffusione delle cocciniglie: poca luce scarsa aerazione -forma d allevamento elevata umidità vegetazione fitta -tecnica colturale errata gestione della chioma concimazioni azotate eccesso di umidità linee di difesa non specifiche
4 Parthenolecanium Corni
5 -specie polifaga -presenza in costante aumento negli ultimi 7/8 anni. Ciclo biologico: -Sverna come neanide di seconda età sui tralci e corteccia del fusto; -Ad inizio primavera raggiunge la maturità, e depone 2000/3000 uova sotto lo scudetto; -la riproduzione avviene per partenogenesi; -la schiusura delle uova avviene in circa 20/30 giorni e le neanidi colonizzano le foglie ed i nuovi germogli; -Segue una seconda generazione ai primi di luglio, le neanidi compiono una prima muta e rimangono in questo stadio fino all autunno quando migrano nei luoghi di svernamento;
6 Danni: -indebolimento generale della pianta a causa dell attività trofica; -imbrattamento della vegetazione per emissione di melata; -sviluppo di fumaggini; -disseccamenti e morte di parte della vegetazione; -vettore di virus (arrossamento fogliare); Strategie di contenimento: -avere piante in equilibrio vegeto-produttivo con gestione corretta della chioma; -eliminazione meccanica degli scudetti tramite spazzolature; -eliminazione dei tralci più colpiti: Olio bianco attivato con estere a fine inverno; Lotta Chimica Insetticida (Clorpyriphos, Buprofezin Thiametoxam, Spirotetramat,), al momento della migrazione delle neanidi (prima decade di giugno);
7 Planococcus Ficus
8 Ciclo biologico: -Sverna in diversi stadi di sviluppo (femmina fecondata, neanide di II e III età), nelle piccole depressioni della corteccia; -In primavera iniziano le deposizione dei caratteristici ovisacchi contenenti alcune centinaie di uova giallastre. -Al germogliamento, le neanidi si portano sulle foglie colonizzando soprattutto la pagina inferiore. -Una seconda generazione ha luogo in luglio: gli stadi giovanili invadono progressivamente germogli e grappoli insediandosi sul rachide. -Verso la metà di agosto si sviluppa una terza generazione a cui sono dovuti i danni maggiori. -In autunno, generalmente dopo la vendemmia, le popolazioni della cocciniglia si portano sotto il ritidoma per svernare.
9 presente sporadicamente nell annata 2012, è diventata una vera emergenza nel 2013 anche a causa delle difficoltà nell intraprendere un programma efficace di difesa: -alta prolificità, (una femmina depone fino a 700 uova con incrementi demografici spettacolari); -elevato numero di generazioni (fino a 6); -possibilità dell insetto di modificare il rapporto fra maschi e femmine in funzione dell ambiente e della densità della popolazione; -presenza di generazioni sovrapposte; - si presenta con focolai di difficile mappatura; -protezione dell insetto grazie ad una copertura cerosa; - Dinamiche e demografia differenti fra anni e luoghi -presenza di colonie permanenti nei fusti e nei cordoni; - Mutato panorama degli insetticidi e delle strategie;
10 Danni: -preleva linfa per nutrirsi; - espelle "melata ; - favorisce fumaggine; - trasmette malattie da virus (accartocciamento fogliare(glra-3), scanalatura de legno di Kober (GVA), suberosi corticale (GVB); - collasso del rachide; - morte di speroni; - sviluppo di ocratossine; - Compromissione della qualità del vino
11 Strategie di contenimento: -gestione corretta della tecnica colturale, delle concimazioni e degli interventi in verde. -trattamenti fitosanitari in fase di gemme cotonose: Si tratta di un intervento fondamentale per cercare di limitare le popolazioni presenti nelle colonie permanenti, i migliori risultati si ottengono usando : Polithiol 5/6 l/hl addizionato con Clorpiriphos alle dosi di etichetta. (questo trattamento deve essere effettuato avendo cura di bagnare molto bene i fusti ed i cordoni delle viti che sono sede delle colonie permanenti). -trattamenti in fase vegetativa: ci sono essenzialmente 2 principi attivi che hanno efficacia similare, -Buprofezin (Applaud Plus), è un insetticida regolatore di crescita che agisce per contatto con azione antifissativa; dose 1,5kg/ha meglio in miscela con 0.5l/ha di olio bianco (attenzione allo zolfo!!!). -Spirotetramat (Movento 48sc),è un insetticida dotato di doppia sistemia che agisce per ingestione; dose 1.5l/ha
12 Epoca di intervento per un efficacia ottimale del trattamento: -Buprofezin in prefioritura; -Spirotetramat in post fioritura; % grappoli colpiti Movento pre 50 Applaud pre Movento post Applaud post 50 Testimone 90 individui/foglia n.b. in etichetta Movento sc è ammesso solo dalla post fioritura Movento pre Applaud pre Movento post 0,1 0,12 0,25 Applaud post Testimone 1,6 1,64 Dati 2013, fondazione Edmund Mach
13 In sinesi: -In caso di presenza dell insetto per la prima volta nel vigneto è indispensabile la tempestività dell intervento; -In caso di presenza dell insetto nel vigneto nell annata precedente si deve prevedere una lotta specifica preventiva (colonie permanenti); -Il trattamento di fine inverno è fondamentale ma da solo non basta; -Il trattamento primaverile è indispensabile effettuarlo precocemente affinchè possa avere un effetto rilevante e duraturo. -In caso di utilizzo di Spirotetramat per una efficacia ottimale è necessario che la pianta sia nella condizioni vegetative ideali per assorbire al meglio il prodotto.
14 Il mal dell esca ( Phellinus Ignarius Stereum Hirsutum),
15 Si tratta di una patologia a carico del legno della vite determinata dalla sovrapposizione di due patologie: -Tracheomicosi (colonizzazione dei vasi linfatici ad opera delle ife del fungo); -carie del legno La patologia è dovuta all azione combinata di alcuni funghi (Phialophora Parasitica, Cephalosporium spp, Eutypa Lata) detti pionieri che degradano la lignina, poi intervengono due specie di basidiomiceti ( Phellinus Ignarius Stereum Hirsutum), che degradano la cellulosa delle pareti cellulari. sintomatologia Forma cronica, (disseccamento lento e progressivo della pianta che può durare diversi anni). Forma apoplettica, (improvviso disseccamento estivo di piante sane all apparenza).
16 Strategie per il contenimento: -ogni tipo di azione volta alla limitazione dell espansione dellla malattia si basa su criteri preventivi: Piante sintomatiche -Capitozzatura appena sopra il punto d innesto delle piante sintomatiche; -Asportazione dal vigneto del legno di potatura e dei tronchi delle piante ammalate; -Disinfezione degli attrezzi da taglio; Piante sane Evitare i tagli di grandi dimensioni; Eliminare gli accumuli di legno vecchio sui cordoni; Impiantare vitigni poco sensibili; Trattare con Tricoderma;
17 Il trattamento con Tricoderma (Remedier): Si tratta di un prodotto biologico a base si spore Trichoderma Asperellum e Trichoderma Gamsii che agisce per competizione rispetto ai funghi patogeni colonizzando le ferite di potatura (sito di entrata dei funghi agenti della malattia). Remedier -1 trattamento all anno nella fase del pianto ; -1 kg/ha con almeno 4 quintali di acqua/ha; -Getti diretti alle zone con tagli di potatura; -Curare bene la bagnatura; -Applicare a distanza di almeno 10 giorni da un trattamento fungicida n.b. trattandosi di spore vive è necessaria la reidratazione da eseguirsi prima di effettuare il trattamento: si deve lasciare il prodotto in acqua (rapporto 1/10), a temperatura ambiente per 24 ore. L azione del prodotto non si nota immediatamente, negli anni si rileva una sempre più sensibile diminuzione di nuove piante sintomatiche. Il trattamento è da farsi in vigneti con inizio di infezione e su vitigni sensibili.
18 GRAZIE PER L ATTENZIONE
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