Tecniche fotometriche per lo studio di stelle variabili e pianeti extrasolari Alessandro Marchini marchini@unisi.it

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Tecniche fotometriche per lo studio di stelle variabili e pianeti extrasolari Alessandro Marchini marchini@unisi.it"

Transcript

1 Tecniche fotometriche per lo studio di stelle variabili e pianeti extrasolari Alessandro Marchini marchini@unisi.it tecniche fotometriche # 1

2 L Osservatorio Complesso universitario Porta Romana (ex O.P.) accesso da Via Roma 56 tecniche fotometriche # 2

3 L Osservatorio tecniche fotometriche # 3

4 Cupola per osservazioni astronomiche tecniche fotometriche # 4

5 Cupola per osservazioni astronomiche tecniche fotometriche # 5

6 Cupola per osservazioni astronomiche una cupola a luci rosse! tecniche fotometriche # 6

7 Strumentazione disponibile tecniche fotometriche # 7

8 Telescopio Meade LX200 Riflettore (Schmidt-Cassegrain) D=10 (~250mm) F=1600mm f/6.3 tecniche fotometriche # 8

9 Telescopio SkyWatcher 100ED Rifrattore semi-apocromatico D=100mm F=900mm f/9 tecniche fotometriche # 9

10 CCD Starlight Xpress SXL8 Campo inquadrato al primo fuoco del Meade LX200: 16.5' (990 arcsec) tecniche fotometriche # 10

11 CCD Starlight Xpress SXL8 sensore CCD Philips FT12 (B/N) matrice di pixel dimensioni pixel micrometri dimensioni sensore 7,7 7,7 mm tecniche fotometriche # 11

12 CCD Sbig ST7-ME (dual( sensor) sensore KAF-0402ME (Kodak), monoch., 16bit, NABG matrice pixel dimensioni pixel 9 9 micron dimensioni sensore 6,9 4,6 mm campo inquadrato 14,8 x 9,9 (1.16 arcsec/pixel) sensore di guida tecniche fotometriche # 12

13 Immagini astronomiche digitali: un aereo in volo sui grattacieli tecniche fotometriche # 13

14 Esempi di immagini CCD SXL8 tecniche fotometriche # 14

15 CCD Starlight Xpress SXL8 Esempi di immagini tecniche fotometriche # 15

16 CCD Starlight Xpress SXL8 Esempi di immagini Cometa 17P Holmes tecniche fotometriche # 16

17 Webcam Philips Vesta Pro & Toucam Pro Vesta Pro (PCPV680K) sensore ¼ CCD Sony ICX098AK matrice di pixel dimensioni 3,87 mm 2,82 mm tecniche fotometriche # 17

18 Webcam: esempi di immagini Occultazione di Saturno tecniche fotometriche # 18

19 Webcam: esempi di immagini La Luna febbraio 2008 camera MagZero 5/n tecniche fotometriche # 19

20 Altri esempi di immagini webcam tecniche fotometriche # 20

21 sensore CMOS 6,5 Mpixel DSLR Canon Eos 300D matrice di pixel dimensioni 22,7 mm 15,1 mm tecniche fotometriche # 21

22 Esempi di immagini DSLR Canon Eos 300D tecniche fotometriche # 22

23 Esempi di immagini DSLR Canon Eos 300D tecniche fotometriche # 23

24 Esempi di immagini DSLR Canon Eos 300D M81 Bode & M82 Cigar tecniche fotometriche # 24

25 Come sono fatte le CCD Tre componenti fondamentali: sensore o chip elettronica di controllo sistema di raffreddamento I sensori CMOS con cui sono equipaggiate molte macchine fotografiche digitali sono, in pratica, delle CCD meno evolute. tecniche fotometriche # 25

26 Il sensore CCD (il chip) Il chip è costituito essenzialmente da degli elettrodi in polisilicio (gate) separati da un substrato di silicio (la parte sensibile) mediante un sottilissimo strato isolante di biossido di silicio. I fotoni che interagiscono col silicio generano elettroni che vengono accumulati in microscopici serbatoi o celle (well), create da differenze di potenziale elettrico fra gate adiacenti. Questi serbatoi costituiscono i pixel (picture element), ovvero i singoli punti dell immagine finale. tecniche fotometriche # 26

27 Il sensore CCD (il chip) I pixel sono disposti ordinatamente in linee contigue, formando una matrice di elementi fotosensibili. Quando uno di questi elementi viene colpito da un fotone, al suo interno si genera un accumulo di carica elettrica. Maggiore sarà il numero dei fotoni che colpisce il pixel, maggiore sarà questo accumulo. La risoluzione di un chip CCD è rappresentata dalla dimensione della matrice degli elementi fotosensibili (num.colonne X num.righe) tecniche fotometriche # 27

28 Esempi di chip-ccd in commercio tecniche fotometriche # 28

29 CCD: l elettronica l di controllo Una volta che è stata completata l esposizione dell immagine, i pacchetti di cariche registrati vengono trasferiti all elettronica di controllo (readout station). Attraverso un convertitore A/D (analogico/digitale) ogni punto dell immagine viene tradotto nel corrispondente numero all interno della matrice nella memoria del computer. tecniche fotometriche # 29

30 CCD: il sistema di raffreddamento Ha il compito di ridurre il più possibile il disturbo ( rumore termico ) dovuto alla temperatura dell ambiente. Tale rumore andrebbe infatti a mescolarsi col segnale generato dai fotoni, generando disturbi nell immagine finale. E generalmente di tipo termoelettrico. E costituito da una piccola pompa di calore ad effetto Peltier, una cella che sfrutta la corrente elettrica per produrre un abbassamento della temperatura che può spingersi fino a -45 C rispetto a quella dell ambiente. I CCD professionali vengono raffreddati con azoto liquido, che può spingere il gradiente termico fino a 90 C (-90 C rispetto alla temperatura d ambiente!). tecniche fotometriche # 30

31 I vantaggi nell uso delle camere CCD Disponibilità immediata di immagini digitali Maggiore sensibilità (anche spettrale) rispetto all occhio e alle pellicole fotografiche Maggiore scala tonale rispetto alle pellicole fotografiche ( contro 40 toni di grigio) Maggiore possibilità di elaborazione delle immagini (post-processing) tecniche fotometriche # 31

32 I vantaggi nell uso delle camere CCD Maggiore facilità a riprendere, senza mosso, immagini con tempi di esposizione molto lunghi: CCD con autoinseguimento a doppio sensore a singolo sensore (con area d inseguimento) tecniche fotometriche # 32

33 I vantaggi nell uso delle camere CCD Possibilità di sommare più immagini, sommando aritmeticamente le corrispondenti matrici numeriche nella memoria del computer, aumentando così (artificialmente) il tempo di esposizione totale tecniche fotometriche # 33

34 I vantaggi nell uso delle camere CCD Binning: è una caratteristica di alcuni CCD, nei quali è possibile accoppiare pixel adiacenti per aumentare la sensibilità somma di più pixel contigui (es. 4 pixel in binning 2x2) si riducono i tempi di esposizione OK per indagini fotometriche si riduce la risoluzione (1/4 in binning 2x2) tecniche fotometriche # 34

35 e gli svantaggi delle camere CCD dark current: corrente di buio (rumore termico) E la corrente che nasce per generazione spontanea di elettroni all interno del chip anche quando esso non è colpito dalla luce. E legata alla temperatura di lavoro del sensore e genera rumore termico. sistema di raffreddamento rimozione del dark-frame tecniche fotometriche # 35

36 e gli svantaggi: il dark-frame il dark-frame è un immagine del buio (ottenuta a CCD occlusa o col telescopio otturato) con lo stesso tempo di esposizione dell immagine raw e nelle stesse condizioni di temperatura importanza del monitoraggio della temperatura della CCD o della temperatura ambientale per ottenere un immagine corretta (calibrata), il darkframe deve essere sottratto dall immagine raw tecniche fotometriche # 36

37 e gli svantaggi delle camere CCD disomogeneità dei singoli elementi fotosensibili (pixel) applicazione del flat-field frame ma che cos è il flat-field? è la mappa della sensibilità di ciascun pixel e degli eventuali difetti del sistema ottico si realizza acquisendo un immagine di un soggetto omogeneamente illuminato (il cielo al crepuscolo, una parete, uno schermo traslucido opportunamente illuminato da dietro) nelle stesse condizioni ottiche della ripresa delle immagini raw si applica all immagine raw da correggere dividendola per il flat-field normalizzato, dove tutti i valori dei pixel sono stati divisi per il valor medio (nel flat-field normalizzato tutti i valori saranno quindi intorno a 1) tecniche fotometriche # 37

38 Utilizzo di una camera CCD collegamento al pc software di controllo (driver di corredo) acquisizione di immagini raw (grezze) acquisizione immagini di supporto (dark-frame e flatfield) calibrazione immagini elaborazione immagini: a fini estetici a fini scientifici tecniche fotometriche # 38

39 Software di controllo della camera CCD E solitamente fornito di corredo con la camera CCD. Ora esistono anche dei plug-in che permettono di controllare le CCD da programmi commerciali (es. Astroart, MaxImDL, ) Permette di gestire il collegamento della CCD al computer Permette all utente di regolare i parametri per la ripresa delle immagini (ad es. il tempo di esposizione exposure time) Trasferisce l immagine nella memoria del computer e la salva su disco (solitamente in formato FITS) Alcuni software offrono anche alcuni funzioni di processing (ad es. rimozione del dark-frame, filtri per il miglioramento delle immagini, ) tecniche fotometriche # 39

40 Software di visualizzazione di immagini FITS Esistono molti programmi (anche freeware, cioè gratuiti) che permettono di visualizzare e di ispezionare le immagini FITS provenienti da vari modelli di CCD. Tre esempi (freeware!): Iris Avis fits viewer DS9 (Astronomical Data Visualization Application) tecniche fotometriche # 40

41 Software di elaborazione di immagini astronomiche Gestiscono immagini provenienti da molti modelli di CCD Permettono di eseguire tutte le operazioni aritmetiche tra immagini e la composizione di immagini a colori (tricro- e quadricromia) Permettono l utilizzo di filtri evoluti per il miglioramento delle immagini Permettono di ispezionare numericamente l immagine (fotometria di apertura) tecniche fotometriche # 41

42 Software di elaborazione di immagini astronomiche Esistono molti programmi di elaborazione evoluta di immagini astronomiche (FITS); tra i più famosi o utilizzati: MaxIm-DL AstroArt Iris Registax Iraf (per Linux) tecniche fotometriche # 42

43 Osservatorio Astronomico: attività didattiche introduttive tecniche fotometriche # 43

44 Conoscenza del cielo tecniche fotometriche # 44

45 Utilizzo degli strumenti Uso del telescopio Acquisizione di immagini CCD, webcam, DSLR tecniche fotometriche # 45

46 Utilizzo di software astronomico Simulazione del cielo e controllo del telescopio Acquisizione immagini astronomiche (CCD, webcam, DSLR) Elaborazione dati (elaborazione numerica delle immagini acquisite) tecniche fotometriche # 46

47 Attività del Laboratorio di Astronomia tecniche fotometriche # 47

48 Attività del Laboratorio di Astronomia Osservazioni dirette osservazione visuale (a occhio nudo o con l ausilio di telescopi) Fotometria misurare le variazioni di luminosità degli oggetti celesti (es. studio di stelle variabili) caratteristiche fisiche degli oggetti in esame Astrometria misurare lo spostamento di pianeti, pianetini, asteroidi, comete Spettroscopia studio del moto e della composizione chimica delle stelle tecniche fotometriche # 48

49 Astrometria: studio del moto di asteoroidi tecniche fotometriche # 49

50 Astrometria: studio del moto delle comete tecniche fotometriche # 50

51 Astrometria: studio del moto delle comete tecniche fotometriche # 51

52 Fotometria: studio di stelle variabili L ammasso globulare M3 ( tecniche fotometriche # 52

53 Stelle variabili (da Wikipedia, l enciclopedia libera - it.wikipedia.org) Una stella variabile è una stella la cui luminosità non è costante, ma cambia nel tempo. La variazione può essere piccola, grande, regolare, irregolare o perfino distruttiva a seconda del tipo di stella variabile. La maggior parte delle stelle hanno una luminosità quasi costante. Il nostro Sole è un buon esempio di stella che non ha praticamente alcuna variazione misurabile. Alcune stelle, però, esibiscono variazioni di luminosità; si dividono in due categorie principali: variabili intrinseche variabili estrinseche tecniche fotometriche # 53

54 Stelle variabili (da Wikipedia, l enciclopedia libera - it.wikipedia.org) Variabili intrinseche (o pulsanti) Le variabili intrinseche sono stelle la cui luminosità varia effettivamente, cioè la stella stessa diventa più o meno luminosa. Ci sono molti tipi di variabili intrinseche, che a volte si sovrappongono. Alcuni sono: * Variabili di tipo Mira (stelle giganti pulsanti) * Variabili Cefeide (stelle giganti pulsanti) * Variabili RR Lyrae (stelle giganti pulsanti) * Variabili semiregolari * Variabili regolari * Variabili eruttive tecniche fotometriche # 54

55 Stelle variabili Stelle variabili (da Wikipedia, l enciclopedia libera - it.wikipedia.org) Variabili estrinseche Le variabili estrinseche appaiono di luminosità variabile a causa di qualche influenza esterna. Una delle cause più comuni è la presenza di una compagna, che forma con la principale una stella doppia. Viste da certe angolature, le due stelle possono passare una di fronte all'altra e causare un'eclisse, che si presenta come una riduzione di luminosità. La prima stella variabile conosciuta in Occidente, Algol (la stella del diavolo), è di questo tipo, e ha dato il nome alla categoria di variabili a eclisse. In alcune stelle binarie le componenti sono così vicine che si ha un trasferimento di massa da una all'altra. Queste stelle sono chiamate binarie interagenti. Nella maggior parte dei casi, il trasferimento di massa forma un disco di accrescimento attorno ad una stella. La complessa interazione di una stella con il disco di accrescimento e con l'altra stella causa vari fenomeni, tra cui le esplosioni di novae e di alcune supernovae e le pulsar a raggi X. tecniche fotometriche # 55

56 Riassumendo variabili intrinseche (variabili pulsanti) Cefeidi: da δ Cephei (Goodricke, 1784); periodo da 1 a 50 giorni RR Lyrae: stelle giganti vecchie molto calde; periodo minore (solitamente minore di 1 giorno) rispetto alla Cefeidi variabili estrinseche Binarie a eclisse: es. Algol tecniche fotometriche # 56

57 Studio delle variabili: la fotometria (da Wikipedia, l enciclopedia libera - it.wikipedia.org) La fotometria è una tecnica dell'astronomia che riguarda la misurazione del flusso, o dell'intensità, della radiazione elettromagnetica di un oggetto astronomico. Quando la distanza dell'oggetto misurato può essere stimata, la fotometria può fornire informazioni sul totale dell'energia emessa dall'oggetto, la sua dimensione, la temperatura e altre proprietà fisiche. Accurate misurazioni fotometriche sono difficoltose quando la magnitudine apparente dell'oggetto è fioca. In passato nella fotometria veniva esclusivamente usato il fotometro fotoelettrico Oggi sono stati largamente rimpiazzati dalle camere CCD La fotometria è di solito usata per generare le curve di luce curve di luce di oggetti come le stelle variabili e supernove dove l'interesse è concentrato sulla variazione dell'energia emessa nel tempo. tecniche fotometriche # 57

58 Studio delle variabili: la curva di luce (da Wikipedia, l enciclopedia libera - it.wikipedia.org) In astronomia, una curva di luce è un grafico che mostra l'andamento della luminosità in funzione del tempo Le curve di luce possono essere periodiche, come nel caso delle binarie a eclisse, delle variabili Cefeidi e di altre variabili, oppure aperiodiche, come le curve di luce di una nova, di una variabile cataclismica, o di una supernova. Lo studio delle curve di luce, assieme ad altre osservazioni, può dare molte informazioni sui processi fisici che la producono, e può influenzare lo sviluppo delle teorie fisiche che devono spiegarle. tecniche fotometriche # 58

59 Variabili intrinseche o pulsanti PERIODO M EPOCA tecniche fotometriche # 59

60 Variabili binarie ad eclisse tecniche fotometriche # 60

61 Variabili binarie ad eclisse tecniche fotometriche # 61

62 Variabili binarie ad eclisse M PERIODO EPOCA tecniche fotometriche # 62

63 Fotometria differenziale di apertura tecniche fotometriche # 63

64 Analisi delle curve di luce grafico di fase CY Aquarii, settembre 2006 tecniche fotometriche # 64

65 Analisi delle curve di luce CY Aqr: variabile intrinseca (pulsante) M PERIODO EPOCA tecniche fotometriche # 65

66 Analisi delle curve di luce tecniche fotometriche # 66

67 Analisi delle curve di luce tecniche fotometriche # 67

68 Analisi delle curve di luce V572 Lyr: binaria a eclisse tecniche fotometriche # 68

69 Exoplanet = pianeti extrasolari (al di fuori del sistema solare) tecniche fotometriche # 69

70 Il 1 1 meeting di Asiago (4-5 5 giugno 2005) Graziani, Lamberti, Marchini, Papini Ulisse Munari Symbio-coordinatore Roberto Claudi, Mauro Barbieri Exo-coordinatori tecniche fotometriche # 70

71 Exoplanets: : perché cercarli? CONTACT SETI tecniche fotometriche # 71

72 tecniche fotometriche # 72

73 Sostiene che l universo è infinito, vi sono infiniti mondi, e che questi sono tutti abitati da esseri intelligenti tecniche fotometriche # 73

74 Exoplanets: ricerca di Pianeti Extrasolari tecniche fotometriche # 74

75 tecniche fotometriche # 75

76 tecniche fotometriche # 76

77 tecniche fotometriche # 77

78 Exoplanets: : metodi di ricerca Osservazione diretta Astrometrico Microlente gravitazionale Spettroscopico (con misure di velocità radiale ) Il metodo fotometrico (il metodo dei transiti planetari ) metodi indiretti tecniche fotometriche # 78

79 Osservazione diretta tecniche fotometriche # 79

80 Osservazione diretta Sept. 15, 2008 First Picture of Likely Planet around Sun-like Star Gemini adaptive optics image of 1RSX J and its likely ~8 Jupiter-mass companion, within red circle ( tecniche fotometriche # 80

81 tecniche fotometriche # 81

82 Metodo astrometrico Un pianeta che orbita intorno a una stella provoca, per mezzo delle sue perturbazioni gravitazionali, un oscillazione della stella intorno alla sua posizione nel cielo. Misure astrometriche estremamente precise possono individuare questa piccolissima oscillazione. Noto il periodo dell oscillazione si possono calcolare il periodo orbitale del pianeta, la distanza dalla stella e la massa del pianeta. Nota: il primo pianeta scoperto con questo metodo si è rivelato un falso; successivi controlli hanno determinato che le oscillazioni erano dovute a difetti tecnici della strumentazione! tecniche fotometriche # 82

83 Metodo della microlente gravitazionale Una stella molto lontana passa dietro un altra stella intorno alla quale orbita un pianeta. La stella vicina focalizza la luce della stella lontana, creando un aumento della luminosità. Anche il pianeta focalizza la luce della stella lontana, creando i due picchi di luminosità visibili prima del massimo. tecniche fotometriche # 83

84 Il metodo spettroscopico: studio delle curve di velocità radiale tecniche fotometriche # 84

85 Distanza: 0,05 AU!!! tecniche fotometriche # 85

86 tecniche fotometriche # 86

87 Il metodo spettroscopico tecniche fotometriche # 87

88 Il metodo spettroscopico Curva di velocità radiale tecniche fotometriche # 88

89 Il metodo fotometrico Curve di luce di transiti planetari tecniche fotometriche # 89

90 Il metodo fotometrico (transiti planetari) tecniche fotometriche # 90

91 Variazione di luminosità della stella dovuta a un transito planetario la curva di luce di un transito planetario tecniche fotometriche # 91

92 Caratteristiche di un transito Se varia R * : varia la durata e la profondità del transito Se varia R P : varia solo la profondità del transito tecniche fotometriche # 92

93 Metodo dei transiti: problemi tecniche fotometriche # 93

94 Difficoltà di applicazione del metodo dei transiti tecniche fotometriche # 94

95 Un esempio ottimistico tecniche fotometriche # 95

96 Due esempi noti tecniche fotometriche # 96

97 Variazione della luminosità della stella durante il transito M=~0,025 ~2% E necessaria una strumentazione che permetta di fare fotometria ad altissima precisione! tecniche fotometriche # 97

98 Precisione necessaria tecniche fotometriche # 98

99 Exoplanets: quanti sono? tecniche fotometriche # 99

100 tecniche fotometriche # 100

101 Exoplanets noti al 27 novembre tecniche fotometriche # 101

102 Exoplanets noti al 29 settembre tecniche fotometriche # 102

103 Exoplanets noti al 14 dicembre tecniche fotometriche # 103

104 Exoplanets noti al 13 dicembre tecniche fotometriche # 104

105 Le stelle con pianeti sono ovunque Emisfero Nord Emisfero Sud La presenza di pianeti potrebbe essere una regola per moltissime stelle tecniche fotometriche # 105

106 Metodo fotometrico + metodo spettroscopico ovvero: l unione fa la forza. tecniche fotometriche # 106

107 Metodo fotometrico (transiti) + metodo spettroscopico si ottengono: dimensione del pianeta (R P ), distanza dalla stella (a), inclinazione dell orbita (i), massa (M P ) e densità del pianeta tecniche fotometriche # 107

108 Metodo fotometrico + spettroscopico: alla ricerca della vita L osservazione spettrale mostra la presenza di biomarcatori O 3 e H 2 O sulla Terra e non su Marte e su Venere. tecniche fotometriche # 108

109 Metodo fotometrico + spettroscopico: alla ricerca della vita First Detection of an Extrasolar Planet's Atmosphere By Robert Roy Britt 27 November 2001 Hubble Space Telescope /astronomy/extrasolar_atmosphere_ html tecniche fotometriche # 109

110 Metodo fotometrico + spettroscopico: alla ricerca della vita Spettro *+P Spettro * = Spettro P Sottraendo dallo spettro del sistema lo spettro della stella, in futuro si potrebbe cercare la presenza di sostanze che indichino possibili forme di vita tecniche fotometriche # 110

111 alla ricerca della vita tecniche fotometriche # 111

112 Un confronto: HD189733b vs. HD17156b HD189733b HD17156b tecniche fotometriche # 112

113 Alcuni esempi di fotometria di transiti di pianeti extrasolari tecniche fotometriche # 113

114 Un esempio fortunato HD189733, 28 luglio 2007 tecniche fotometriche # 114

115 Un esempio sfortunato HD189733, 6 settembre 2008 fra le nuvole tecniche fotometriche # 115

116 Un esempio difficile GJ gennaio 2009 tecniche fotometriche # 116

117 Un esempio difficile e sfortunato GJ aprile 2009 tecniche fotometriche # 117

118 Un esempio difficile e fortunato HD80606, 13 aprile 2009 tecniche fotometriche # 118

119 Informazioni ricavabili dai transiti HD189733, 7 luglio 2009 tecniche fotometriche # 119

120 Un esempio: fotometria di un transito planetario HD189733b (sulle nostre immagini del 28/07/07 07) tecniche fotometriche # 120

121 Fonti in Internet sugli exoplanets pianeti-extrasolari/ extrasolari/index.htmlindex.html tecniche fotometriche # 121

122 Il sito internet dell Osservatorio Astronomico Alessandro Marchini: tecniche fotometriche # 122

Perché osservare le binarie ad eclisse

Perché osservare le binarie ad eclisse Perché osservare le binarie ad eclisse Marco Vincenzi Amelia 15-16 maggio 2010 VI Meeting sulle Stelle Variabili SSV UAI GRAV Le binarie ad eclisse, e, più in generale, i sistemi binari si studiano perché

Dettagli

I COLORI DEL CIELO: COME SI FORMANO LE IMMAGINI ASTRONOMICHE

I COLORI DEL CIELO: COME SI FORMANO LE IMMAGINI ASTRONOMICHE I COLORI DEL CIELO: COME SI FORMANO LE IMMAGINI ASTRONOMICHE Nell ultima notte di osservazione abbiamo visto bellissime immagini della Galassia, delle sue stelle e delle nubi di gas che la compongono.

Dettagli

Stelle Binarie e Variabili. Gerlando Lo Savio - O.R.S.A. Palermo Riunione Sociale 14/11/2006

Stelle Binarie e Variabili. Gerlando Lo Savio - O.R.S.A. Palermo Riunione Sociale 14/11/2006 1 Stelle Binarie e Variabili 2 Stelle Binarie e Multiple Osservando il Cielo molte stelle sembrano vicine tra di loro. Queste stelle sono veramente legate tra di loro? 3 Stelle Binarie e Multiple SI: Circa

Dettagli

La fotografia del Cielo. Strumentazione e tecniche per catturare emozioni

La fotografia del Cielo. Strumentazione e tecniche per catturare emozioni La fotografia del Cielo Strumentazione e tecniche per catturare emozioni Gli strumenti di ripresa digitali webcam CCD Alcuni concetti base Il cielo notturno e gli oggetti che lo popolano hanno solitamente

Dettagli

Le immagini digitali. Le immagini digitali. Caterina Balletti. Caterina Balletti. Immagini grafiche. Trattamento di immagini digitali.

Le immagini digitali. Le immagini digitali. Caterina Balletti. Caterina Balletti. Immagini grafiche. Trattamento di immagini digitali. 1 Le immagini digitali Le immagini digitali Università IUAV di venezia Trattamento di immagini digitali immagini grafiche immagini raster immagini vettoriali acquisizione trattamento geometrico trattamento

Dettagli

L ESPOSIZIONE & MAPPA DELLA REFLEX. domenica 22 marzo 15

L ESPOSIZIONE & MAPPA DELLA REFLEX. domenica 22 marzo 15 L ESPOSIZIONE & MAPPA DELLA REFLEX Parleremo di : Caratteristiche dell 0biettivo Il Diaframma e le sue funzioni L otturatore e le sue caratteristiche L esposizione La coppia tempo diaframma l esposimetro

Dettagli

La Visione Artificiale. La vis ione delle macchine La vis ione umana Acquis izione di immag ine

La Visione Artificiale. La vis ione delle macchine La vis ione umana Acquis izione di immag ine La Visione Artificiale La vis ione delle macchine La vis ione umana Acquis izione di immag ine Copyright Alcune slide sono tratte dal testo: Digital Image Processing Materiale didattico relativo si trova

Dettagli

La riduzione dei dati da CCD

La riduzione dei dati da CCD Hands on Universe, Europe Pesiamo una galassia La riduzione dei dati da CCD Alessandra Zanazzi e Marilena Spavone Città della Scienza Scpa Onlus e Fondazione IDIS - Città della Scienza Logo disegnato da

Dettagli

Cinisello Balsamo, 12 febbraio 2010

Cinisello Balsamo, 12 febbraio 2010 LE STELLE DOPPIE Gianluca Sordiglioni GACB Cinisello Balsamo, 12 febbraio 2010 Definizione Due o più stelle legate gravitazionalmente Due o più stelle prospetticamente vicine Doppie fisiche (o binarie)

Dettagli

Dai colori alle stelle: un excursus tra Fisica e Ottica

Dai colori alle stelle: un excursus tra Fisica e Ottica Dai colori alle stelle: un excursus tra Fisica e Ottica Martina Giordani Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali Corso di Laurea in Ottica e Optometria Federica Ricci Facoltà di Scienze matematiche,

Dettagli

Preprocessing di un immagine in scala di grigi parte 2/2

Preprocessing di un immagine in scala di grigi parte 2/2 Preprocessing di un immagine in scala di grigi parte 2/2 Preview Il comando Automatic preprocessing (2) del menu Preprocessing effettua un preprocessing totale. Il risultato è una sequenza di immagini

Dettagli

STELLE VARIABILI. Capitolo 14

STELLE VARIABILI. Capitolo 14 Capitolo 14 STELLE VARIABILI Esistono stelle che cambiano periodicamente o irregolarmente o solo occasionalmente la loro luminosità: nell insieme sono chiamate stelle variabili. Già abbiamo citato la loro

Dettagli

EMISSIONE E ASSORBIMENTO DI LUCE DA PARTE DELLA MATERIA

EMISSIONE E ASSORBIMENTO DI LUCE DA PARTE DELLA MATERIA EMISSIONE E ASSORBIMENTO DI LUCE DA PARTE DELLA MATERIA Poiché la luce è energia trasportata da oscillazioni del campo elettrico (fotoni) e la materia è fatta di particelle elettricamente cariche (atomi

Dettagli

Scala di un telescopio

Scala di un telescopio Scala di un telescopio Esprime la corrispondenza fra la separazione lineare (cm, mm) sul piano focale del telescopio e la separazione angolare (gradi, primi, secondi) in cielo Normalmente si esprime in

Dettagli

Progetto ROADr PROGRAMMIAMO LA CAMPAGNA OSSERVATIVA

Progetto ROADr PROGRAMMIAMO LA CAMPAGNA OSSERVATIVA Progetto ROADr PROGRAMMIAMO LA CAMPAGNA OSSERVATIVA 1. Scegliere il tipo di studio, fotometrico (differenziale o assoluta) o astrometrico (ricerca o conferma). E E importante valutare la durata dello studio,

Dettagli

Introduzione all analisi dei segnali digitali.

Introduzione all analisi dei segnali digitali. Introduzione all analisi dei segnali digitali. Lezioni per il corso di Laboratorio di Fisica IV Isidoro Ferrante A.A. 2001/2002 1 Segnali analogici Si dice segnale la variazione di una qualsiasi grandezza

Dettagli

Classificazione dei Sensori. (raccolta di lucidi)

Classificazione dei Sensori. (raccolta di lucidi) Classificazione dei Sensori (raccolta di lucidi) 1 Le grandezze fisiche da rilevare nei processi industriali possono essere di varia natura; generalmente queste quantità sono difficili da trasmettere e

Dettagli

Scheda di approfondimento gioco I pixel

Scheda di approfondimento gioco I pixel Scheda di approfondimento gioco I pixel IN CLASSE: per introdurre questo tema, dopo aver ricordato cos è la Rete, chiedere ai bambini se conoscono il sistema di comunicazione dei computer. Il computer

Dettagli

CORSO DI ASTROFOTOGRAFIA PRESSO L OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI LOIANO

CORSO DI ASTROFOTOGRAFIA PRESSO L OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI LOIANO CORSO DI ASTROFOTOGRAFIA PRESSO L OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI LOIANO 27-28-29 maggio 2011 Il primo corso di astrofotografia tenuto in un Osservatorio professionale e con riprese di immagini, di profondo

Dettagli

gestione e modifica di immagini fotografiche digitali

gestione e modifica di immagini fotografiche digitali gestione e modifica di immagini fotografiche digitali il colore e le immagini la gestione delle immagini Il computer è in grado di gestire le immagini in formato digitale. Gestire vuol dire acquisirle,

Dettagli

Martina Zaminato Classe III A A.S. 2012/2013

Martina Zaminato Classe III A A.S. 2012/2013 Martina Zaminato Classe III A A.S. 2012/2013 IL SOLE Tutti prima o poi si chiedono cosa sia il Sole, già da bambini chi non è stato incuriosito dalla nostra stella? Il Sole non è altro che una gigantesca

Dettagli

Traduzioni & Corsi di Lingue Udine. Via Cussignacco 27/4. P. IVA: 02159420302 tel/fax: 0432-229621 scuola@jmi.it

Traduzioni & Corsi di Lingue Udine. Via Cussignacco 27/4. P. IVA: 02159420302 tel/fax: 0432-229621 scuola@jmi.it APPUNTI PRIMO INCONTRO Sono passati quasi duecento anni dall invenzione dei primi strumenti in grado di registrare immagini ma si può dire che la fotocamera è costituita dagli stessi elementi basilari

Dettagli

Fotografia corso base. Educazione Permanente Treviso. Specifiche digitali. Federico Covre. http://arcifotografiabase.wordpress.com

Fotografia corso base. Educazione Permanente Treviso. Specifiche digitali. Federico Covre. http://arcifotografiabase.wordpress.com Fotografia corso base Educazione Permanente Treviso Specifiche digitali http://arcifotografiabase.wordpress.com Federico Covre Pixel (picture element) Indica ciascuno degli elementi puntiformi che compongono

Dettagli

Capitolo V : Il colore nelle immagini digitali

Capitolo V : Il colore nelle immagini digitali Capitolo V : Il colore nelle immagini digitali Lavorare con il colore nelle immagini digitali L uso dei colori nella visione computerizzata e nella computer grafica implica l incorrere in determinate problematiche

Dettagli

In anticipo sul futuro. La tecnica termografica come strumento di verifica e diagnosi di malfunzionamenti

In anticipo sul futuro. La tecnica termografica come strumento di verifica e diagnosi di malfunzionamenti La tecnica termografica come strumento di verifica e diagnosi di malfunzionamenti La tecnica termografica genesi e definizioni Termografia: definizioni e principio di misura Dal greco: Scrittura del calore

Dettagli

Il transito di Venere (i transiti planetari)

Il transito di Venere (i transiti planetari) La scuola adotta un esperimento per Esperienza InSegna 2012 Il transito di Venere (i transiti planetari) Luigi Scelsi & Antonio Maggio Gli aspetti principali del transito di Venere e dei transiti planetari

Dettagli

Se analizziamo quel segnale luminoso possiamo capire parecchie cose sulla sorgente che lo ha emesso (che si chiama sorgente luminosa).

Se analizziamo quel segnale luminoso possiamo capire parecchie cose sulla sorgente che lo ha emesso (che si chiama sorgente luminosa). Ciao a tutti! Il segnale che arriva, sotto forma di luce visibile, è quello che permette di studiare quei puntini luminosi che vediamo in cielo la notte. Se analizziamo quel segnale luminoso possiamo capire

Dettagli

Librerie digitali. Video. Gestione di video. Caratteristiche dei video. Video. Metadati associati ai video. Metadati associati ai video

Librerie digitali. Video. Gestione di video. Caratteristiche dei video. Video. Metadati associati ai video. Metadati associati ai video Video Librerie digitali Gestione di video Ogni filmato è composto da più parti Video Audio Gestito come visto in precedenza Trascrizione del testo, identificazione di informazioni di interesse Testo Utile

Dettagli

LA COMETA MACHHOLZ SI STA AVVICINANDO

LA COMETA MACHHOLZ SI STA AVVICINANDO Comitato Scientifico dell Osservatorio Astronomico della Valle d Aosta a cura di Federico Manzini 27 dicembre 2004 LA COMETA MACHHOLZ SI STA AVVICINANDO Una cometa scoperta il 24 agosto si sta ora muovendo

Dettagli

Dati Statistici relativi alle osservazioni ottiche eseguite nel 2012

Dati Statistici relativi alle osservazioni ottiche eseguite nel 2012 Dati Statistici relativi alle osservazioni ottiche eseguite nel 2012 Dr. Daniele Cataldi Il nostro lavoro di ricerca, relativo alla registrazione ottica di eventi luminosi dell anno 2012, inizia il 22

Dettagli

Progetti SCRUTANDO IL CIELO DEL PARCO

Progetti SCRUTANDO IL CIELO DEL PARCO Progetti SCRUTANDO IL CIELO DEL PARCO Sin dai tempi più remoti il cielo ha avuto grande importanza per l uomo. Il cielo è testimone di miti, di leggende di popoli antichi; narra di terre lontane, di costellazioni

Dettagli

Il nostro Universo. Che differenza c è tra stella, satellite e pianeta

Il nostro Universo. Che differenza c è tra stella, satellite e pianeta Il nostro Universo Che cosa sono i corpi celesti? Che differenza c è tra stella, satellite e pianeta Come si sono formati il sole ed i pianeti Quanto sono grandi la terra, il sole e l universo? Perchè

Dettagli

IMMAGINE BITMAP E VETTORIALI

IMMAGINE BITMAP E VETTORIALI BITMAP VETTORIALE VETTORIALE BITMAP IMMAGINE BITMAP è una immagine costituita da una matrice di Pixel. PIXEL (picture element) indica ciascuno degli elementi puntiformi che compongono la rappresentazione

Dettagli

Acquisizione delle immagini digitali

Acquisizione delle immagini digitali Acquisizione delle immagini digitali Quando la luce colpisce un oggetto, una parte viene assorbita ed una parte viene riflessa. Quella che viene riflessa, da origine al colore percepito. Per creare una

Dettagli

Giorgio Maria Di Nunzio

Giorgio Maria Di Nunzio Università degli Studi di Padova Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell Antichità Fondamenti di Informatica A.A. 2012/2013 Giorgio Maria Di Nunzio Immagini Digitali Ä Dispense aggiuntive

Dettagli

Sviluppo e gestione delle fotografie digitali

Sviluppo e gestione delle fotografie digitali 01/13 Sviluppo e gestione delle fotografie digitali Come ottenere il meglio dalle proprie foto 02/13 Gli argomenti trattati in questo talk saranno: I file RAW ed i software per gestirli Esempi pratici

Dettagli

Ciao!! Un cielo stellato così come lo puoi vedere con i tuoi occhi. Il cielo visto da un potente telescopio molto lontano dalle città

Ciao!! Un cielo stellato così come lo puoi vedere con i tuoi occhi. Il cielo visto da un potente telescopio molto lontano dalle città 1 Ciao!! Quando guardi il cielo ogni volta che si fa buio, se è sereno, vedi tanti piccoli punti luminosi distribuiti nel cielo notturno: le stelle. Oggi si apre l immaginario Osservatorio per guardare...

Dettagli

Le stelle vanno a scuola CCD. M. Ciani, L. Donato, C. Zamberlan

Le stelle vanno a scuola CCD. M. Ciani, L. Donato, C. Zamberlan Le stelle vanno a scuola CCD M. Ciani, L. Donato, C. Zamberlan 1 Introduzione storica Nel 1969 presso i laboratori Bell di Murray Hill, New Jersey, già luogo di nascita del transistor, due ricercatori,

Dettagli

ENERGIA SOLARE: Centrali fotovoltaiche e termosolari. Istituto Paritario Scuole Pie Napoletane - Anno Scolastico 2012-13 -

ENERGIA SOLARE: Centrali fotovoltaiche e termosolari. Istituto Paritario Scuole Pie Napoletane - Anno Scolastico 2012-13 - ENERGIA SOLARE: Centrali fotovoltaiche e termosolari L A V E R A N A T U R A D E L L A L U C E La luce, sia naturale sia artificiale, è una forma di energia fondamentale per la nostra esistenza e per quella

Dettagli

LA LUNA Satellite della terra, fasi lunari, eclissi La Luna E il satellite naturale della terra Ruota attorno alla terra La Luna e' il corpo celeste più vicino alla Terra e l'unico, finora, parzialmente

Dettagli

INDAGINI TERMOGRAFICHE

INDAGINI TERMOGRAFICHE INDAGINI TERMOGRAFICHE INDAGO SRL Via Sestri 15/4 16154 GENOVA SESTRI Sede Operativa: Corso Italia 26-18012 Bordighera (IM) Tel/Fax: 0184-998536 Mail: info@indagosrl.it - indago@pec.it La termografia Per

Dettagli

Sistema di ripresa con fotocamera digitale fissa Calibrazione

Sistema di ripresa con fotocamera digitale fissa Calibrazione Sistema di ripresa con fotocamera digitale fissa Calibrazione TUTORIAL CALIBRAZIONE FOTOCAMERA Sommario 1. Interfacciamento PC... 3 2. Collocamento fotocamera... 4 3. Distanza di ripresa... 5 4. Interfacciamento

Dettagli

INFORMATICA E GRAFICA PER IL WEB

INFORMATICA E GRAFICA PER IL WEB INFORMATICA E GRAFICA PER IL WEB Psicologia e comunicazione A.A. 2013/2014 Università degli studi Milano-Bicocca docente: Diana Quarti INFORMATICA E GRAFICA PER IL WEB A.A. 2013/2014 docente: Diana Quarti

Dettagli

1.6 Che cosa vede l astronomo

1.6 Che cosa vede l astronomo 1.6 Che cosa vede l astronomo Stelle in rotazione Nel corso della notte, la Sfera celeste sembra ruotare attorno a noi. Soltanto un punto detto Polo nord celeste resta fermo; esso si trova vicino a una

Dettagli

Lunghezza ocale. Donato Di Bello

Lunghezza ocale. Donato Di Bello F Lunghezza ocale Donato Di Bello Cinepresa, telecamera, macchina fotografica: tre strumenti tecnologici che utilizziamo per registrare la realtà intorno a noi o per trasformare in immagini la nostra fantasia.

Dettagli

Report termografia Grand Hotel S. Pellegrino Terme (BG)

Report termografia Grand Hotel S. Pellegrino Terme (BG) Report termografia Grand Hotel S. Pellegrino Terme (BG) Metodo di indagine termografica La termografia all'infrarosso è una particolare tecnica telemetrica in grado di determinare, con notevole risoluzione

Dettagli

Nascita e morte delle stelle

Nascita e morte delle stelle Nascita e morte delle stelle Se la materia che componeva l universo primordiale fosse stata tutta perfettamente omogenea e diffusa in modo uguale, non esisterebbero né stelle né pianeti. C erano invece

Dettagli

UNIVERSITÀ - OSPEDALE di PADOVA MEDICINA NUCLEARE 1. Lezione 4: DIGITAL IMAGING PROCESSING 2. D. Cecchin, F. Bui. Esempi di scale colore

UNIVERSITÀ - OSPEDALE di PADOVA MEDICINA NUCLEARE 1. Lezione 4: DIGITAL IMAGING PROCESSING 2. D. Cecchin, F. Bui. Esempi di scale colore UNIVERSITÀ - OSPEDALE di PADOVA MEDICINA NUCLEARE 1 Lezione 4: DIGITAL IMAGING PROCESSING 2 D. Cecchin, F. Bui Esempi di scale colore Bianco e nero: 1 solo bit per pixel Ogni pixel può essere bianco o

Dettagli

Tesina di scienze. L Elettricità. Le forze elettriche

Tesina di scienze. L Elettricità. Le forze elettriche Tesina di scienze L Elettricità Le forze elettriche In natura esistono due forme di elettricità: quella negativa e quella positiva. Queste due energie si attraggono fra loro, mentre gli stessi tipi di

Dettagli

CONVERTITORI DIGITALE/ANALOGICO (DAC)

CONVERTITORI DIGITALE/ANALOGICO (DAC) CONVERTITORI DIGITALE/ANALOGICO (DAC) Un convertitore digitale/analogico (DAC: digital to analog converter) è un circuito che fornisce in uscita una grandezza analogica proporzionale alla parola di n bit

Dettagli

IL LATO OSCURO DELL UNIVERSO dov e` la materia che non vediamo? Elena Zucca. INAF - Osservatorio Astronomico di Bologna

IL LATO OSCURO DELL UNIVERSO dov e` la materia che non vediamo? Elena Zucca. INAF - Osservatorio Astronomico di Bologna IL LATO OSCURO DELL UNIVERSO dov e` la materia che non vediamo? Elena Zucca INAF - Osservatorio Astronomico di Bologna Ma l Universo è costituito solo da materia luminosa? La forza di gravità Galileo

Dettagli

Costruire una Pinhole

Costruire una Pinhole Costruire una Pinhole Worksohp sulla fotografia pinhole a cura del Workshop Cos è una pinhole, o foro stenopeico Struttura di una pinhole camera Come si realizza una semplice pinhole Alcuni esempi Informazioni

Dettagli

L osservatorio è collocato all interno del Parco pineta tra Saronno e Varese. Attorno ad esso troviamo un incredibile distesa di alberi.

L osservatorio è collocato all interno del Parco pineta tra Saronno e Varese. Attorno ad esso troviamo un incredibile distesa di alberi. L osservatorio L osservatorio è collocato all interno del Parco pineta tra Saronno e Varese. Attorno ad esso troviamo un incredibile distesa di alberi. All interno troviamo la sala conferenze e i vari

Dettagli

LABORATORIO DI SISTEMI

LABORATORIO DI SISTEMI ALUNNO: Fratto Claudio CLASSE: IV B Informatico ESERCITAZIONE N : 1 LABORATORIO DI SISTEMI OGGETTO: Progettare e collaudare un circuito digitale capace di copiare le informazioni di una memoria PROM in

Dettagli

Dalle binarie alle galassie Come le stelle si aggregano

Dalle binarie alle galassie Come le stelle si aggregano Istituto Nazionale di Astrofisica Osservatorio astronomico di Brera Universo in fiore Dalle binarie alle galassie Come le stelle si aggregano Stefano Covino stefano.covino@brera.inaf.it INAF-Osservatorio

Dettagli

Si classifica come una grandezza intensiva

Si classifica come una grandezza intensiva CAP 13: MISURE DI TEMPERATURA La temperatura È osservata attraverso gli effetti che provoca nelle sostanze e negli oggetti Si classifica come una grandezza intensiva Può essere considerata una stima del

Dettagli

Gestione dei segnali analogici nei sistemi di automazione industriale con PLC.

Gestione dei segnali analogici nei sistemi di automazione industriale con PLC. Gestione dei segnali analogici nei sistemi di automazione industriale con PLC. Nelle automazioni e nell industria di processo si presenta spesso il problema di gestire segnali analogici come temperature,

Dettagli

PRINCIPI DI TRASDUZIONE

PRINCIPI DI TRASDUZIONE PRINCIPI DI TRASDUZIONE Passiva Trasduzione resistiva Trasduzione capacitiva Trasduzione induttiva Attiva Trasduzione fotovoltaica Trasduzione piezoelettrica Trasduzione elettromagnetica Trasduzione fotoconduttiva

Dettagli

Laboratorio di Ottica, Spettroscopia, Astrofisica

Laboratorio di Ottica, Spettroscopia, Astrofisica Università degli Studi di Palermo Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Corso di Laurea in Fisica Progetto Lauree Scientifiche Laboratorio di Ottica, Spettroscopia, Astrofisica Antonio Maggio

Dettagli

Analisi sensitività. Strumenti per il supporto alle decisioni nel processo di Valutazione d azienda

Analisi sensitività. Strumenti per il supporto alle decisioni nel processo di Valutazione d azienda Analisi sensitività. Strumenti per il supporto alle decisioni nel processo di Valutazione d azienda Premessa Con l analisi di sensitività il perito valutatore elabora un range di valori invece di un dato

Dettagli

Misura delle proprietà di trasmissione e assorbimento della luce da parte dei materiali mediante spettrofotometro

Misura delle proprietà di trasmissione e assorbimento della luce da parte dei materiali mediante spettrofotometro Misura delle proprietà di trasmissione e assorbimento della luce da parte dei materiali mediante spettrofotometro Apparato sperimentale: Spettrofotometro digitale SPID HR (U21830) con software di acquisizione,

Dettagli

Capitolo 2 Caratteristiche delle sorgenti luminose In questo capitolo sono descritte alcune grandezze utili per caratterizzare le sorgenti luminose.

Capitolo 2 Caratteristiche delle sorgenti luminose In questo capitolo sono descritte alcune grandezze utili per caratterizzare le sorgenti luminose. Capitolo 2 Caratteristiche delle sorgenti luminose In questo capitolo sono descritte alcune grandezze utili per caratterizzare le sorgenti luminose. 2.1 Spettro di emissione Lo spettro di emissione di

Dettagli

La calibrazione delle immagini digitali del profondo cielo di Daniele Gasparri

La calibrazione delle immagini digitali del profondo cielo di Daniele Gasparri La calibrazione delle immagini digitali del profondo cielo di Daniele Gasparri In questo articolo propongo una breve panoramica su come attenuare le principali fonti di rumore delle camere CCD utilizzate

Dettagli

TERMOGRAFIA. Sono state effettuate ispezioni termografiche in un unica giornata (04/02/2008), gli edifici ispezionati sono:

TERMOGRAFIA. Sono state effettuate ispezioni termografiche in un unica giornata (04/02/2008), gli edifici ispezionati sono: GreenLab S.r.l. - 2008 TERMOGRAFIA Premessa TERMOGRAFIA Oggetto della presente relazione è una campagna di rilievi termografici effettuati presso diversi edifici nei comuni di Forni di Sopra, Lauco, Prato

Dettagli

Università degli Studi di Ferrara - A.A. 2014/15 Dott. Valerio Muzzioli ORDINAMENTO DEI DATI

Università degli Studi di Ferrara - A.A. 2014/15 Dott. Valerio Muzzioli ORDINAMENTO DEI DATI ORDINAMENTO DEI DATI Quando si ordina un elenco (ovvero una serie di righe contenenti dati correlati), le righe sono ridisposte in base al contenuto di una colonna specificata. Distinguiamo due tipi di

Dettagli

All interno dei colori primari e secondari, abbiamo tre coppie di colori detti COMPLEMENTARI.

All interno dei colori primari e secondari, abbiamo tre coppie di colori detti COMPLEMENTARI. Teoria del colore La teoria dei colori Gli oggetti e gli ambienti che ci circondano sono in gran parte colorati. Ciò dipende dal fatto che la luce si diffonde attraverso onde di diversa lunghezza: ad ogni

Dettagli

APPENDICE C PRETRATTAMENTO DEI DATI MIVIS

APPENDICE C PRETRATTAMENTO DEI DATI MIVIS APPENDICE C PRETRATTAMENTO DEI DATI MIVIS Il software MIDAS produce i dati MIVIS corretti operando in sequenza in modo da acquisire prima tutti i dati grezzi del sensore MIVIS da cui estrarre tutte le

Dettagli

Preferenza dei pannelli Fotovoltaici a quelli a Liquido refrigerante

Preferenza dei pannelli Fotovoltaici a quelli a Liquido refrigerante Preferenza dei pannelli Fotovoltaici a quelli a Liquido refrigerante L'effetto fotovoltaico si realizza quando un elettrone, presente nella banda di valenza di un materiale (generalmente semiconduttore),

Dettagli

Prof. Luigi Puccinelli IMPIANTI E SISTEMI AEROSPAZIALI SPAZIO

Prof. Luigi Puccinelli IMPIANTI E SISTEMI AEROSPAZIALI SPAZIO Prof. Luigi Puccinelli IMPIANTI E SISTEMI AEROSPAZIALI SPAZIO CONTROLLO TERMICO Equilibrio termico 2 Al di fuori dell atmosfera la temperatura esterna non ha praticamente significato Scambi termici solo

Dettagli

COS'E' UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO E COME FUNZIONA

COS'E' UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO E COME FUNZIONA COS'E' UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO E COME FUNZIONA Il principio di funzionamento: la cella fotovoltaica Le celle fotovoltaiche consentono di trasformare direttamente la radiazione solare in energia elettrica,

Dettagli

Astronomia nella scuola dell infanzia

Astronomia nella scuola dell infanzia [Corso di astronomia per la scuola dell infanzia] Astronomia nella scuola dell infanzia Un metodo di lavoro Stimolare la fantasia nei bambini presentando le conoscenze scientifiche con piccoli giochi ed

Dettagli

Metodologia di monitoraggio Impianti fotovoltaici

Metodologia di monitoraggio Impianti fotovoltaici Metodologia di monitoraggio Impianti fotovoltaici Per effettuare il monitoraggio degli impianti fotovoltaici è stato scelto il metodo di acquisizione dati proposto dal Dott. Ing. F. Spertino, Dott. Ing.

Dettagli

Generatore radiologico

Generatore radiologico Generatore radiologico Radiazioni artificiali alimentazione: corrente elettrica www.med.unipg.it/ac/rad/ www.etsrm.it oscar fiorucci. laurea.tecn.radiol@ospedale.perugia.it Impianto radiologico trasformatore

Dettagli

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi.

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. Negli ultimi anni, il concetto di risparmio energetico sta diventando di fondamentale

Dettagli

Corso integrato di Disegno e Rilievo dell'architettura B (12 cfu)

Corso integrato di Disegno e Rilievo dell'architettura B (12 cfu) Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria Dipartimento DArTe A.A. 2015-2016 - Corso di Laurea Magistrale in Architettura Corso integrato di Disegno e Rilievo dell'architettura B (12 cfu) condotto

Dettagli

I collettori solari termici

I collettori solari termici I collettori solari termici a cura di Flavio CONTI, ing. LUVINATE (Varese) Tel. 0332 821398 Collettori solari a BASSA temperatura I collettori solari a bassa temperatura utilizzati normalmente negli impianti

Dettagli

Guida alla registrazione on-line di un DataLogger

Guida alla registrazione on-line di un DataLogger NovaProject s.r.l. Guida alla registrazione on-line di un DataLogger Revisione 3.0 3/08/2010 Partita IVA / Codice Fiscale: 03034090542 pag. 1 di 17 Contenuti Il presente documento è una guida all accesso

Dettagli

INFORMATICA. Elaborazione delle immagini digitali. Università degli Studi di Foggia Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale

INFORMATICA. Elaborazione delle immagini digitali. Università degli Studi di Foggia Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale INFORMATICA Università degli Studi di Foggia Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale A.A. 2014/2015 II ANNO II SEMESTRE 2 CFU CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE E TECNICHE DELLE ATTIVITÀ MOTORIE

Dettagli

Il fotone. Emanuele Pugliese, Lorenzo Santi URDF Udine

Il fotone. Emanuele Pugliese, Lorenzo Santi URDF Udine Il fotone Emanuele Pugliese, Lorenzo Santi URDF Udine Interpretazione di Einstein dell effetto fotoelettrico Esistono «particelle»* di luce: i fotoni! La luce è composta da quantità indivisibili di energia

Dettagli

HDRI (High Digital Range Images)

HDRI (High Digital Range Images) HDRI (High Digital Range Images) Un punto d incontro tra la fotografia digitale, la fisica e la realtà virtuale Marcello Seri Università di Bologna Cosa L High Dynamic Range Imaging, è una tecnica utilizzata

Dettagli

PHOTOSHOP BREVE TUTORIAL

PHOTOSHOP BREVE TUTORIAL PHOTOSHOP BREVE TUTORIAL CARATTERISTICHE INNOVATIVE DI PHOTOSHOP CS SOMMARIO Il file browser Galleria dei filtri Disporre testo su un tracciato Paletta degli istogrammi Omogeneizzazione del colore ed acquisizione

Dettagli

V= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro.

V= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. PREMESSA: Anche intuitivamente dovrebbe a questo punto essere ormai chiaro

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO MASTER: MISSB. UDA di Fisica

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO MASTER: MISSB. UDA di Fisica UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO MASTER: MISSB UDA di Fisica CLASSE V Scheda di Fisica di: Rosalia Rinaldi Prof.ssa Sperandeo 1 PREMESSA: Calore e temperatura sono concetti che ricorrono frequentemente

Dettagli

BigX. Macchina per il controllo dimensionale e dei difetti superficiali

BigX. Macchina per il controllo dimensionale e dei difetti superficiali BigX Macchina per il controllo dimensionale e dei difetti superficiali BigX Macchina per il controllo dimensionale e dei difetti superficiali BigX è l ultima evoluzione della macchina d ispezione visiva

Dettagli

PANNELLI SOLARI TERMICI PANNELLI SOLARI FOTOVOLTAICI

PANNELLI SOLARI TERMICI PANNELLI SOLARI FOTOVOLTAICI PANNELLI SOLARI I pannelli solari utilizzano l'energia solare per trasformarla in energia utile e calore per le attività dell'uomo. PANNELLI SOLARI FOTOVOLTAICI PANNELLI SOLARI TERMICI PANNELLI SOLARI

Dettagli

Riduzione del rumore con Photoshop Cs5. Immagini scattate con ISO elevati

Riduzione del rumore con Photoshop Cs5. Immagini scattate con ISO elevati Riduzione del rumore con Photoshop Cs5 Immagini scattate con ISO elevati Precedentemente abbiamo visto come ridurre il rumore elettronico con Photoshop Cs4, si svolgeva in due fasi, la prima leggera sul

Dettagli

Immagini vettoriali. Immagini raster

Immagini vettoriali. Immagini raster Immagini vettoriali Le immagini vettoriali sono caratterizzate da linee e curve definite da entità matematiche chiamate vettori. I vettori sono segmenti definiti da un punto di origine, una direzione e

Dettagli

Il concetto di stop in fotografia

Il concetto di stop in fotografia Il concetto di stop in fotografia Stop. Non vi è conversazione tra fotografi in cui questa parola non sia pronunciata diverse volte. Coloro che non conoscono il gergo fotografico restano piuttosto perplessi

Dettagli

I.P.S.I.A. Di BOCCHIGLIERO. ---- Fotoemettitori e Fotorivelatori ---- Materia: Telecomunicazioni. prof. Ing. Zumpano Luigi. Filippelli Maria Fortunata

I.P.S.I.A. Di BOCCHIGLIERO. ---- Fotoemettitori e Fotorivelatori ---- Materia: Telecomunicazioni. prof. Ing. Zumpano Luigi. Filippelli Maria Fortunata I..S.I.A. Di BOCCHIGLIERO a.s. 2010/2011 -classe III- Materia: Telecomunicazioni ---- Fotoemettitori e Fotorivelatori ---- alunna Filippelli Maria Fortunata prof. Ing. Zumpano Luigi Fotoemettitori e fotorivelatori

Dettagli

DETERMINAZIONE DI V S30 ReMi software

DETERMINAZIONE DI V S30 ReMi software DETERMINAZIONE DI V S30 ReMi software Il calcolo di questo parametro dinamico può essere effettuato attraverso le classiche prove sismiche in foro del tipo DOWN-HOLE oppure con metodi innovativi indiretti.

Dettagli

Un prototipo di 3D scanner

Un prototipo di 3D scanner Un prototipo di 3D scanner Visual Computing Group 1999 Visual Computing Group 1 Obiettivi Progettazione e realizzazione di uno 3d scanner a basso costo, a partire da hardware comune: una foto camera /

Dettagli

LABORATORI 3-6 ANNI ALLA RICERCA DEL PIANETA DI CIOCCOLATO

LABORATORI 3-6 ANNI ALLA RICERCA DEL PIANETA DI CIOCCOLATO LABORATORI 3-6 ANNI ALLA RICERCA DEL PIANETA DI CIOCCOLATO Descrizione introduttiva Attraverso le avventure di due simpatici extraterrestri, i bambini impareranno a conoscere l universo ed in particolare

Dettagli

Studio Ing. Giuseppe Fratelli Febbraio 2012 1

Studio Ing. Giuseppe Fratelli Febbraio 2012 1 La luce solare possiede importanti caratteristiche, oltre all illuminamento, che sono state scoperte ed usate nella storia fin tempi remoti: il più famoso è l assedio di Siracusa, quando gli apparecchi

Dettagli

Studio della curva di luce della Supernova 2003cg in NGC 3169

Studio della curva di luce della Supernova 2003cg in NGC 3169 Studio della curva di luce della Supernova 2003cg in NGC 3169 Nicola Contu, Federica Poli, Istituto Magistrale A. Fogazzaro - Vicenza Elena Lobbia, Nadia Negro, Enrico Posenato, Roberto Sartori Liceo Scientifico

Dettagli

L analisi della luce degli astri: fotometria e spettrometria

L analisi della luce degli astri: fotometria e spettrometria Università del Salento Progetto Lauree Scientifiche Attività formativa Modulo 1 L analisi della luce degli astri: fotometria e spettrometria Vincenzo Orofino Gruppo di Astrofisica LA LUCE Natura della

Dettagli

Scopo della lezione. Informatica. Informatica - def. 1. Informatica

Scopo della lezione. Informatica. Informatica - def. 1. Informatica Scopo della lezione Informatica per le lauree triennali LEZIONE 1 - Che cos è l informatica Introdurre i concetti base della materia Definire le differenze tra hardware e software Individuare le applicazioni

Dettagli

OPTOELETTRONICA I FOTORILEVATORI fotoresistenze Le foto resistenze sono costituite da un materiale semiconduttore di tipo N,come il solfuro di cadmio(cds) oppure da materiali fotosensibili come l ossido

Dettagli

LA MATERIA MATERIA. COMPOSIZIONE (struttura) Atomi che la compongono

LA MATERIA MATERIA. COMPOSIZIONE (struttura) Atomi che la compongono LA MATERIA 1 MATERIA PROPRIETÀ (caratteristiche) COMPOSIZIONE (struttura) FENOMENI (trasformazioni) Stati di aggregazione Solido Liquido Aeriforme Atomi che la compongono CHIMICI Dopo la trasformazione

Dettagli

Manuale d uso Canon 350D

Manuale d uso Canon 350D Manuale d uso Canon 350D Per gestire la Canon 350D in dotazione e installata sul telescopio da 80cm dell Osservatorio del Celado eseguire scrupolosamente queste brevi ma essenziali manovre. Primo passo:

Dettagli

Daniele Gasparri. Tecniche, trucchi e segreti dell imaging planetario. Star party del Silenzio, 5-7 Luglio 2013

Daniele Gasparri. Tecniche, trucchi e segreti dell imaging planetario. Star party del Silenzio, 5-7 Luglio 2013 Tecniche, trucchi e segreti dell imaging planetario Star party del Silenzio, 5-7 Luglio 2013 Daniele Gasparri Sito web: www.danielegasparri.com Mail: info@danielegasparri.com Un piccolo estratto del mio

Dettagli