REQUISITI DELL ORGANISMO

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1 REQUISITI DELL ORGANISMO Requisiti di cui deve essere in possesso l Organismo per ottenere l iscrizione al Registro degli Organismi di mediazione e la conseguente abilitazione a gestire procedure di Mediazione 1= Capacità finanziaria ed organizzativa A= Capacità finanziaria L Organismo deve possedere un capitale non inferire a quello la cui sottoscrizione è necessaria alla costituzione di una società a responsabilità limitata. B= Capacità organizzativa L Organismo deve essere in grado di svolgere l attività di mediazione in almeno due regioni italiane o in almeno due province della stessa regione, anche avvalendosi, a tal fine, delle strutture, del personale e dei mediatori di altri Organismi con i quali abbia raggiunto iun accordo. 2= Compatibilità dell attività di mediazione con l oggetto sociale o lo scopo associativo 3= Possesso di polizza assicurativa di importo non inferiore a ,00 euro per responsabilità, a qualunque titolo, derivante dallo svolgimento dell attività di mediazione 4= Possesso, in capo ai soci, associati, amministratori e rappresentanti, dei requisiti di onorabilità di cui all art. 13 del D.Lgs. 58/1998 5= Trasparenza amministrativa e contabile, compreso il rapporto giuridico ed economico tra l Organismo ed i singoli mediatori. 6= Garanzie di indipendenza, imparzialità e riservatezza nello svolgimento del servizio di mediazione 7= Numero di mediatori non inferiore a 5 8= Possesso di una sede 9= Deposito, presso il Ministero della Giustizia, del Regolamento di procedura 10= Istituzione della scheda di valutazione di cui all art. 7 comm 5 lettera b) 11= Deposito, presso il Ministero, della tabella delle indennità, redatta secondo i criteri stabiliti dall art. 16. Per gli Organismi privati è richiesta l approvazione della tabella da parte del Ministero 12= Comunicazioni da effettuare al Responsabile del Registro degli Organismi: Per gli Enti Privati: Sezione A=Elenco dei mediatori dichiaratisi disponibili a svolgere il servizio Sezione B= Elenco dei mediatori esperti in materia internazionale Sezione C= Elenco dei mediatori esperti in materia di consumo Sezione D= Elenco dei soci, associati, amministratori, rappresentanti

2 FORMAZIONE Requisiti di cui deve essere in possesso l Ente di Formazione per ottenere l iscrizione all Elenco degli Enti di Formazione 1= Capacità finanziaria ed organizzativa A= Capacità finanziaria L Ente di Formazione deve possedere un capitale non inferire a quello la cui sottoscrizione è necessaria alla costituzione di una società a responsabilità limitata. B= Capacità organizzativa 2= Compatibilità dell attività di Formazione con l oggetto sociale o lo scopo associativo 3= Possesso, in capo ai soci, associati, amministratori e rappresentanti, dei requisiti di onorabilità di cui all art. 13 del D.Lgs. 58/1998 4= Trasparenza amministrativa e contabile, compreso il rapporto giuridico ed economico tra l Ente ed i singoli Formatori 5= Numero dei Formatori, non inferiore a cinque 6= Possesso di una sede con l indicazione delle strutture amministrative e logistiche per lo svolgimento dell attività didattica 7=Previsione ed istituzione di un percorso formativo, con le seguenti caratteristiche: durata complessiva non inferiore a 50 ore, articolato in: corsi teorici corsi pratici Massimo di partecipanti: 30 per corso comprensivi di: Sessioni simulate partecipate dai discenti Prova finale di valutazione della durata minima di 4 ore, articolata in: Parte teorica Parte pratica MATERIE OGGETTO DEL PERCORSO FORMATIVO: Normativa nazionale, comunitaria ed internazionale in materia di mediazione e conciliazione; Metodologia delle procedure facilitative ed aggiudicative di negoziazione e di mediazione; Relative tecniche di gestione del conflitto e di interazione comunicativa, anche con riferimento alla mediazione demandata dal Giudice ex art. 5 comma 2 D.Lgs. 28/2010; Efficacia ed operatività delle clausole contrattuali di mediazione e conciliazione; Forma, contenuto ed effetti della domanda di mediazione e dell accordo di conciliazione; Compiti e responsabilità del mediatore. 8= Previsione ed istituzione di un distinto percorso di aggiornamento formativo (Formazione continua):

3 Durata complessiva: 18 ore in un biennio articolato in: Corsi teorici Corsi pratici avanzati Sessioni simulate partecipate dai discenti Oppure, in alternativa: Sessioni di mediazione MATERIE OGGETTO DEL PERCORSO FORMATIVO CONTINUO BIENNALE: Normativa nazionale, comunitaria ed internazionale in materia di mediazione e conciliazione; Metodologia delle procedure facilitative ed aggiudicative di negoziazione e di mediazione; Relative tecniche di gestione del conflitto e di interazione comunicativa, anche con riferimento alla mediazione demandata dal Giudice ex art. 5 comma 2 D.Lgs. 28/2010; Efficacia ed operatività delle clausole contrattuali di mediazione e conciliazione; Forma, contenuto ed effetti della domanda di mediazione e dell accordo di conciliazione; Compiti e responsabilità del mediatore. 9= Pubblicazione degli eventi formativi, anche sul sito web dell Ente 10= RESPONSABILE SCIENTIFICO L Ente deve individuare un Responsabile Scientifico, avente i seguenti REQUISITI: Godere di chiara fama; Aver maturato esperienza in materia di mediazione, conciliazione, risoluzione alternativa delle controversie ATTRIBUZIONI: Attestazione della: Completezza Adeguatezza del percorso formativo e del percorso di aggiornamento

4 REQUISITI DEI MEDIATORI Requisiti di cui devono essere in possesso i mediatori per esercitare le relative funzioni 1= TITOLI ABILITANTI A= Diploma di laurea, almeno triennale In alternativa: B= Iscrizione ad un Ordine o ad un Collegio professionale C= Formazione I- Possesso di specifica formazione avente le seguenti caratteristiche: Durata complessiva non inferiore a 50 ore, articolata in: Corsi teorici Corsi pratici con sessioni simulate, partecipate dai discenti Prova finale di valutazione di almeno 4 ore, distinta in: Parte teorica Parte pratica II- Possesso di uno specifico aggiornamento, almeno biennale, consistente in: 18 ore biennali di formazione, articolate in: Corsi teorici Corsi pratici avanzati Sessioni simulate o sessioni di mediazione D= Possesso dei requisiti di onorabilità di cui all art. 4 comma 2 numero 3 lettere a), b), c), d) E= Possesso di documentazione idonea a comprovare le conoscenze linguistiche per i mediatori esperti in materia internazionale 2= LIMITAZIONI - Possibilità di aderire a non più di 5 Organismi 3= OBBLIGHI - Il mediatore deve eseguire personalmente la su prestazione 4= DOCUMENTAZIONE DA PRODURRE Dichiarazione di disponibilità, sottoscritta dal mediatore Indicazione, nella predetta dichiarazione, della sezione del registro nella quale chiede di essere iscritto Curriculum sintetico con indicazione specifica dei requisiti di cui all art. 4 comma 3 lettere a) e b) Attestazione di possesso dei requisiti di cui all art. 4 comma 3 lettera c) Documentazione idonea a comprovare le conoscenze linguistiche necessarie per l iscrizione nell elenco dei mediatori esperti nella materia internazionale

5 5= FORMAZIONE INTEGRATIVA I mediatori che prestano la propria opera presso gli Organismi iscritti nel Registro ai sensi del D.Lgs. 05/2003, devono acquisire, entro sei mesi dall entrata in vigore del Decreto attuativo del D.Lgs. 28/2010: I requisiti, ANCHE FORMATIVI, previsti dal Decreto Attuativo per la mediazione Oppure, in alternativa: Attestare di aver svolto almeno VENTI procedure di mediazione, conciliazione o negoziazione volontaria e paritetica, in qualsiasi materia, di cui almeno cinque concluse con successo anche parziale

6 REQUISITI DEI FORMATORI Requisiti di cui devono essere in possesso i mediatori per esercitare le relative funzioni 1= TITOLI ABILITANTI A= Docenti dei corsi teorici: Aver pubblicato almeno tre contributi scientifici in materia di Mediazione Conciliazione Risoluzione alternativa delle controversie B= Docenti dei corsi pratici: Aver operato, in qualità di mediatore, presso Organismi di mediazione o di conciliazione, in almeno tre procedure C= Tutti i docenti: Aver svolto attività di docenza in corsi o seminari in materia di: Mediazione Conciliazione Risoluzione alternativa delle controversie PRESSO: Ordini professionali Enti pubblici o loro organi Università pubbliche o private riconosciute, nazionali o straniere Impegnarsi a partecipare, in qualità di discente, presso i medesimi Enti, ad almeno 16 ore di aggiornamento nel corso di un biennio

7 LA PROCEDURA 1= LUOGO IN CUI SI SVOLGE IL PROCEDIMENTO E quello previsto dal Regolamento dell Organismo. E derogabile con il consenso di tutte le parti, del mediatore e del Responsabile dell Organismo 2= FACOLTA DELL ORGANISMO L Organismo può prevedere, nel proprio Regolamento: CONVOCAZIONE DELLE PARTI L obbligo, per il mediatore, di convocare in ogni caso personalmente le parti PROPOSTA Può essere effettuata da un mediatore diverso da quello che ha condotto sino ad allora la mediazione: Sulla base delle sole informazioni che le parti intendono offrire al mediatore proponente La proposta può essere formulata dal mediatore anche in caso di mancata partecipazione di una o più parti al procedimento di mediazione ASSOCIAZIONI ANCHE TEMPORANEE L Organismo può avvalersi delle strutture, del personale e dei mediatori di altri Organismi, con i quali abbia raggiunto a tal fine un accordo, anche per singoli affari di mediazione L Organismo può utilizzare i risultati delle negoziazioni paritetiche basate su protocolli d intesa tra le associazioni riconosciute ai sensi dell art. 137 del Codice del Consumo e le imprese o loro associazioni, aventi ad oggetto la medesima controversia MATERIE IN CUI SI PUO SVOLGERE LA PROCEDURA AUTOLIMITAZIONI L Organismo può prevedere la limitazione dell attività di mediazione a determinate, specifiche materie, chiaramente determinate L Organismo può istituire separati elenchi di mediatori, suddivisi per specializzazioni in materie giuridiche INCOMPATIBILITA DEL MEDIATORE Le cause di incompatibilità del mediatore allo svolgimento dell incarico devono essere previste e stabilite nel Regolamento dell Organismo 3= DIVIETI A CARICO DELL ORGANISMO DIVIETO DI PREVISIONE DI ESCLUSIVITA ODR Il Regolamento dell Organismo non può prevedere che l accesso alla mediazione si svolga esclusivamente attraverso modalità telematiche DIVIETO DI CONSENTIRE COMUNICAZIONI DELLE PARTI RISERVATE AL SOLO MEDIATORE Eccetto quelle effettuate nelle sessioni separate

8 4= OBBLIGHI DELL ORGANISMO OBBLIGO DI ISTITUZIONE DEL REGISTRO DEGLI AFFARI DI MEDIAZIONE Modalità del Registro Il Registro degli affari di mediazione può essere: o In modalità cartacea o In modalità informatica o In modalità mista Contenuti del Registro Il Registro degli Affari di Mediazione deve contenere le annotazioni relative a: o Il numero d ordine progressivo o I dati identificativi delle parti o L oggetto della mediazione o Il mediatore designato o La durata del procedimento o Il relativo esito OBBLIGO DI CONSERVAZIONE ATTI Ai sensi dell art. 2961, primo comma del codice civile, è fatto obbligo all Organismo di conservare copia degli atti dei procedimenti trattati per almeno un triennio dalla data della loro conclusione MEDIATORE: OBBLIGO SOTTOSCRIZIONE DICHIARAZIONE DI IMPARZIALITA Il procedimento di mediazione non può avere inizio se non dopo la sottoscrizione, da parte del mediatore designato, della dichiarazione di imparzialità di cui all art. 14, comma 2, lettera a) del D.Lgs. 28/10 Il mediatore deve eseguire personalmente la sua prestazione OBBLIGO COMPILAZIONE SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL SERVIZIO Al termine del procedimento di mediazione, ad ognuna delle parti viene consegnata idonea scheda per la valutazione del servizio, da trasmettere, con la sottoscrizione della parte e l indicazione delle sue generalità, al Responsabile del Registro presso il Ministero OBBLIGO DI PREVISIONE DI COMUNE INDICAZIONE DEL MEDIATORE LOrganismo deve prevedere, nel proprio Regolamento di procedura, la possibilità di comune indicazione del mediatore ad opera delle parti, ai fini della sua eventuale designazione da parte dell Organismo DIRITTO DI ACCESSO Diritto di accesso agli atti del procedimento o Il Regolamento deve garantire il diritto di accesso agli atti del procedimento di mediazione

9 o Il Responsabile dell Organismo è tenuto a custodire gli atti in apposito fascicolo registrato e numerato nell ambito del Registro degli ffari di Mediazione Oggetto del diritto di accesso o Per tutte le parti: atti depositati dalle parti nelle sessioni comuni o Per le singole parti: gli atti depositati nella propria sessione separata RILASCIO DEL VERBALE DI CONCILIAZIONE Il Responsabile dell Organismo è tenuto a rilasciare, alle parti che gliene fanno richiesta, il verbale di accordo di cui all art. 11 comma 3) del D.Lgs. 28/10, anche ai fini dell istanza di omologazione del verbale stesso OBBLIGO DI TRASMISSIONE DELLA PROPOSTA DI CONCILIAZIONE Il Responsabile dell Organismo trasmette la proposta del mediatore di cui all art. 11 del D.Lgs. 28/10, su richiesta del Giudice che provvede ai sensi dell art. 13 del predetto Decreto OBBLIGO DI SVOLGERE IL SERVIZIO DI MEDIAZIONE A seguito dell iscrizione al Registro, l Organismo ed il mediatore non possono, se non per giustificato motivo, rifiutarsi di svolgere la mediazione OBBLIGO DI FAR MENZIONE DEL NUMERO D ORDINE L Organismo è tenuto, negli atti, nella corrispondenza, nonché nelle forme di pubblicità consentite, a far menzione del numero d Ordine di iscrizione al Registro OBBLIGO DI FORNIRE IL RENDICONTO A far data dal secondo anno d iscrizione, entro il 31 Marzo di ogni anno successivo, l Organismo trasmette al Responsabile del Registro il rendiconto della gestione su modelli predisposti dal Ministero OBBLIGO DI ATTIVITA MINIMA L Organismo deve aver svolto almeno dieci procedimenti di mediazione in un biennio, a pena di cancellazione dal Registro

10 INDENNITA 1= CRITERI DI DETERMINAZIONE DELL INDENNITA OGGETTO DELL INDENNITA Spese di avvio del procedimento Sono dovute da ciascuna delle parti Vengono corrisposte: - Dall istante al momento del deposito dell istanza di mediazione - Dalla parte chiamata alla mediazione al momento della sua adesione al procedimento Spese di mediazione Sono dovute da ciascuna delle parti ed afferiscono all importo di cui alla tabella A allegata al Decreto Attuativo L importo massimo delle spese di mediazione, per ciascuno scaglione di riferimento: In caso di particolare importanza, complessità o difficoltà dell affare: Può essere aumentato in misura non superiore ad un quinto In caso di successo della mediazione: Deve essere aumentato in misura non superiore ad un quinto In caso di formulazione della proposta ex art. 11 D.Lgs. 28/2010 Deve essere aumentato di un quinto Nelle materie obbligatorie di cui all art. 5 comma 1 del D.Lgs. 28/2010 Deve essere ridotto in misura non inferiore ad un terzo Quando nessuna delle controparti di quella attivatrice partecipa al procedimento Deve essere ridotto di un terzo Determinazione importi e modalità di corresponsione Importi minimi Sono quelli dovuti come massimi per il valore della lite ricompreso nello scaglione immediatamente precedente a quello effettivamente applicabile; l importo minimo relativo al primo scaglione è liberamente determinabile Gli importi dovuti per il singolo scaglione non si sommano in nessun caso tra loro Il valore della lite è indicato nella domanda di mediazione Qualora il valore risulti indeterminato, indeterminabile oppure vi sia una notevole divergenza tra le parti sulla stima, l Organismo decide il valore di riferimento e lo notifica alle parti Modalità di corresponsione

11 Le spese di mediazione devono essere corrisposte prima dell inizio dell incontro di mediazione: - in misura non inferiore alla metà In caso contrario l Organismo comunica la sospensione del procedimento

12 TABELLA DELLE INDENNITA 1= SPESE DI ATTIVAZIONE Per ciascuna delle parti 40,00 2= SPESE DI MEDIAZIONE TABELLA A Valore della lite Spesa (Per ciascuna parte) Fino ad Da ad Da ad Da ad Da ad Da ad Da ad Da ad Da ad Oltre

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