Dipartimento Scienze Mediche Mario Aresu

Transcript

1 UNIVERSITA di CAGLIARI Dipartimento Scienze Mediche Mario Aresu Clinica Dermatologica Pediculosi

2 PEDICULOSI DEL CAPO I pidocchi sono microrganismi invertebrati, della famiglia degli artropodi pungitori, ematofagi. Sono ectoparassiti, in quanto vivono sulla superficie cutanea e non penetrano. Si deve per tanto usare il termine di infestazione. Il Pediculus humanus capitis De Geer e un insetto di colore grigiastro, di forma ovoidale, allungata, appiattito in senso dorso- ventrale, con dorso provvisto di macchie nere. E attero (privo di ali), il maschio è lungo circa 2-3 mm e largo 1mm, la femmina 3-4 mm. Il tarso termina con uncini dentellati a pinza. E un parassita obbligato ospite-specifico specifico: compie l intero circolo vitale sul cuoio capelluto umano. Vive 3-6 settimane e muore in max 10 giorni lontano dall uomo. Abbandona l ospite solo quando costretto, come per febbre elevata o morte dell ospite.

3 PEDICULOSI DEL CAPO Infestazione diffusa in tutto il mondo, con una incidenza di centinaia di milioni di casi l anno, ed una prevalenza del 1-3%, che aumenta nell età pediatrica (4-12 anni), in piccole comunità come asili, scuole, collegi e nelle grandi città. In Italia dal 1991 è cessata l obbligatorietà della denuncia, ma si stima che la prevalenza sia del 2.5%. Predilige climi temperati e caldi, temperature corporee tra C; sotto i 25 C non depone le uova. Nei soggetti di colore e nel capello riccio la pediculosi sembra essere meno frequente: Effetto protettivo del sebo e del ph acido Morfologia del fusto, che è ellittica, mentre la sezione nei caucasici a capello liscio è circolare, cilindrica. Modalità di contagio: DIRETTO e INDIRETTO (attraverso pettini, spazzole, cuffie, sciarpe, cuscini, etc.)

4 PEDICULOSI DEL CAPO L insetto si nutre ogni 2-3 ore, suggendo circa 1 mg di sangue al giorno. Le feci sono talvolta visibili negli indumenti, soprattutto nelle lenzuola come finissima polvere bruno- nerastra. La femmina dopo 24 ore dalla fecondazione depone le uova o lendini (4-10 al giorno), di forma ovale opache e di colore grigiastro, alla base del capello al quale aderiscono saldamente col polo inferiore grazie ad un secreto chitinoso (cemento o gomma) delle ghiandole annesse all apparato riproduttivo, che si asciuga rapidamente all aria, formando un manicotto intorno al capello.

5 PEDICULOSI DEL CAPO Le uova schiudono dopo 7-10 giorni e le uova vuote rimangono adese al capello, seguendolo nella sua crescita. La distanza delle lendini dall ostio follicolare consente quindi di calcolare approssimativamente da quanto tempo il soggetto è infestato, considerando che il capello cresce in media 0,3-0,4 mm al giorno. Le ninfe subiscono successivamente 3 mute e si trasformano in adulti in 8-10 giorni. Sono anch esse ematofaghe e differiscono dall adulto solo per dimensioni minori ed assenza di organi genitali.

6 PEDICULOSI DEL CAPO: MANIFESTAZIONI CLINICHE Il sintomo caratteristico è il prurito, spesso intenso e diffuso, talvolta caratteristicamente localizzato alle regioni occipitale e tempo-parietali, parietali, soprattutto retro-auricolari auricolari. Le lesioni cutanee sono poco specifiche: sulle lesioni eritematose papulo-vescicolose dovute alla puntura prevalgono le erosioni da grattamento, lineari, spesso ricoperte da croste siero-ematiche ematiche. Nelle forme di lunga durata le lesioni possono estendersi al collo, alla nuca ed alle spalle (dermatite a mantellina) Sono frequenti le sovrainfezioni soprattutto da Stafilococco aureo, con impetigine, follicoliti pustolose, talvolta linfangite e linfadenite loco-regionale occipitale e/o latero-cervicale cervicale. Possibile nelle infestazioni inveterate la localizzazione anche alle ciglia, sopraciglia, barba, ascelle, pube.

7 Le regioni del capillizio principalmente interessate sono: la regione occipitale, parietale, temporale. L insetto si muove rapidamente e si nasconde. Cercarlo soprattutto nella nuca e dietro le orecchie, dove sono anche più facili da notare i segni delle punture.

8 Dermatite della nuca e sovrainfezione da Stafilococco

9 PEDICULOSI DEL CAPO: DIAGNOSI REPERTO DI ALMENO 1 INSETTO ADULTO. Le lendini non sempre costituiscono marker di infestazione attiva, perché possono persistere mesi adese al follicolo, vuote, dopo terapia. E anche vero che in persone molto pulite può essere difficile trovare l adulto (non più di 10 in tutto il cuoio capelluto in genere) e se non è stata ancora praticata terapia si può decidere di procedere comunque. L esame microscopico della lendine può essere utile per vedere se è abitata o vuota. La lampada di Wood può essere utile in quanto le lendini presentano fluorescenza giallo-verde verde. Diagnosi differenziale: patologie caratterizzate da desquamazione e prurito (dermatite seborroica, pseudotigna, psoriasi, follicoliti).

10 PEDICULOSI DEL CAPO:TERAPIA Molti topici utilizzati nelle pediculosi non sono adeguatamente documentati in termini di efficacia e di tollerabilità. Alcune scuole di pensiero prediligono vecchi rimedi naturali, aventi lo scopo di sciogliere la chitina (aceto caldo) asfissiare il pidocchio e le uova (oli, acido borico). Esperienza comune è la resistenza del pidocchio a tutte le periodiche campagne di disinfestazione. Il tempo di contatto con l insetticida dovrebbe essere di 8-12 ore o il pidocchio sopravvive. Il trattamento va ripetuto a 7-10 giorni (schiusa delle uova). Sempre utile l allontanamento meccanico delle lendini con pettine a denti stretti, noto come lendinina. Tra i topici più utilizzati: Piretrine in schiuma Permetrina emulsione 1-5% Malathion (infiammabile, non utilizzo nei bambini sotto i 6 anni) Benzoato di benzile 4% Dimeticone/ciclometicone ciclometicone (siliconi siliconi): indicato anche nel lattante e in gravidanza.

11 ALTRE PEDICULOSI Pediculus humanus vestimenti o corporis non differisce geneticamente dal capitis, e ne rappresenterebbe una evoluzione conseguente all introduzione del vestiario nell uomo. Questi pidocchi si limitano a pungere l ospite per suggere il loro pasto e poi si allontanano, essendosi adattati a vivere nelle pieghe dei vestiti e deporre le uova sui fili delle stoffe. Si presenta di colorito bianco sporco e misura circa 3mm di lunghezza, in genere un po più grande del capitis. Al contrario del pidocchio del capello, che non è influenzato dalle condizioni igieniche dell ospite, la comparsa di infestazioni di pidocchi del corpo è associata solitamente a sovraffollamento e/o scarsa igiene dell'ambiente. Inoltre, i pidocchi del corpo sono vettori di alcune gravi malattie, come il tifo esantematico e la febbre ricorrente.

12 PEDICULOSI DEL CORPO La sintomatologia è caratterizzata dal prurito fastidioso e continuo e dalla comparsa di lesioni maculo-papulose escoriate. Il prurito è talmente intenso che induce lichenificazione, caratterizzata da un ispessimento della cute che assume anche un colore bruno- nerastro (malattia dei vagabondi) Per eliminare l'infestazione da pidocchi è necessario allontanare i vestiti e bonificare l ambiente (giacigli). Il lavaggio alla temperatura di 55 C uccide il 100% delle uova e degli adulti. In alternativa possono essere disinfestati con mistura in polvere di DDT (10 10%), malathione (1%) e permetrina (1%). Anche un passaggio al forno a microonde risulta efficace.

13 PHTIRIASIS O PEDICULOSI DEL PUBE Il Phthirius pubis o Pediculus pubis o piattola si e adattato ai peli pubici, più corti e ricci, grazie alla presenza di 6 zampe di cui 4 a pinza più grandi, a granchio, ha forma triangolare, lungo 2mm e largo 1,5mm di colorito grigio cenere.

14 PHTIRIASIS O PEDICULOSI DEL PUBE Il quadro clinico è dominato dall'intenso prurito nelle zone colpite. Produce una sostanza anticoagulante che inietta nel momento della puntura, da cui il riscontro facilmente di macchie di sangue nella biancheria e la persistenza di macchie bluastre, ecchimotiche in sede di puntura (macchie cerulee). Data la sede rientra tra le malattie infettive a trasmissione sessuale.

15 PHTIRIASIS O PEDICULOSI DEL PUBE Può colonizzare anche le ascelle e talvolta le ciglia, dove causa una severa blefarite soprattutto in età pediatrica.

16 PHTIRIASIS O PEDICULOSI DEL PUBE Benché le lendini possano essere facilmente eliminate con un pettine a denti stretti in seguito al lavaggio della zona pubica con una soluzione calda contenente acido acetico (anche semplice aceto), la disinfestazione completa avviene solo attraverso l'utilizzo di emulsionanti, shampoo o polveri a base di permetrina, lindano o alcuni petroli sintetici. Tali composti devono essere applicati frequentemente e per un lungo periodo per evitare recidive. Spesso viene consigliata la rasatura per accelerare l eliminazione del parassita e deve essere accurata la disinfestazione della biancheria, indumenti, eventuale tapezzeria.

17 CIMICI E PULCI Fino agli anni 90, nei paesi occidentali (Europa, USA), l infestazione da cimici e pulci si considerava debellata, ma attualmente è emersa una vera e propria emergenza, sia per i cambiamenti climatici che per il fenomeno della globalizzazione, causa di una crescente mobilità degli individui, ma anche di condizioni igieniche compromesse per l inadeguatezza delle strutture di accoglienza e di trasporto. Un ruolo importante è da attribuire anche allo sviluppo di resistenza degli artropodi ad alcuni insetticidi.

18 CIMICI Le cimici sono piccoli insetti ematofagi che parassitano uccelli e mammiferi, di cui una varietà, detta Cimex lectularius, predilige il sangue umano, unica sua fonte di nutrimento. Probabilmente sono diventate veri ecto-parassiti quando hanno perso la capacità di volare. Le cimici hanno seguito l uomo in tutto il processo di civilizzazione, fin dagli albori della preistoria, adattandosi alle sue abitudini e diffondendosi in tutto il mondo. Le cimici possono infestare ogni tipo di ambiente dove l uomo vive o lavora, ma le migliorate condizioni igienico-sanitarie delle nostre comunità ne avevano fatto un insetto piuttosto raro in Italia, con rari focolai sempre legati a situazioni di disagio. Fondamentalmente la gran parte delle cimici si concentra nelle camere da letto, o dove comunque si dorma, in quanto punge durante le ore notturne, attratta dal calore del corpo e dal diossido di carbonio emesso con il respiro, fino all ora prima dell alba. Durante il giorno si rifugiano nei materassi, nelle giunture dei letti, nelle fessure di muri e pavimenti, nel mobilio e dietro i quadri.

19

20 PULCI Le pulci sono ARTROPODI pungitori, il cui ospite naturale non è l uomo, ma che possono occasionalmente aggredirlo e sono possibili vettori di zoonosi, tra cui la peste (Yersinia pestis) ed il tifo murino (Rickettsia Typhi). Inoltre alcuni individui possono presentare importanti reazioni allergiche alla saliva delle pulci e, in casi estremi, ripetute punture di pulce possono causare anemia nell ospite. Le manifestazioni cutanee sono papulo-vescicolose o francamente bollose accompagnate da intenso prurito. Nell uomo le specie più importanti sono Tunga Pulex, nei nostri climi e la Xenopsylla e Tunga penetrans nei paesi tropicali, dove depone le uova sotto le unghie e nelle dita dei piedi.

21 PULCI L insetto si presenta di colorito bruno, attero e schiacciato lateralmente, quasi privo di occhi, con un apparato buccale capace di perforare la pelle e suggere il sangue. Provviste di robusti arti posteriori, le pulci possono saltare da un ospite all'altro riuscendo a spiccare balzi enormi (ad es. Pulex irritans può compiere saltidi17cminaltezzaedi35cminlunghezza).lediversespeciedipulcihanno una diversa specificità di ospite (uomo, mammiferi, uccelli), ma in caso di assenza degli ospiti elettivi possono adattarsi ad attaccarne altri. Sia i maschi che le femmine si nutrono di sangue. il trattamento insetticida deve essere preceduto da una buona igiene ambientale che comporti una pulizia delle fessure dei pavimenti dove si annidano le larve. Le polveri insetticide sono da preferire per la loro maneggevolezza, la bassa tossicità per gli animali e il basso costo. Nel caso di pericoli di epidemie trasmissibili dalle pulci dei ratti (peste, tifo murino) è raccomandata un opera di disinfestazione e derattizzazione. Importante è conoscere i prodotti disinfestanti più adatti e saperli utilizzare(ddt, piretroidi).

22 Processionaria del pino Thaumetopoea pityocampa: caratteristico lepidottero le cui larve defogliatrici costruiscono dei tipici e vistosi nidi invernali, sulle cime delle piante; le larve sono gregarie e si muovono spesso in fila indiana, da cui il nome Processionaria. Il danno è determinato dall effetto orticante dei pili delle larve, talvolta trasportati anche dal vento.