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1 LE VARIAZIONI DELL INDICE DEI PREZZI AL CONSUMO PER L INTERA COLLETTIVITÀ NAZIONALE (NIC) NELLE CITTÀ TOSCANE. - AGOSTO - SETTEMBRE 2005 A cura di: Settore Statistica Regione Toscana Ufficio Tutela del consumatore utente Regione Toscana Ufficio Comunale di Statistica di Firenze Ine 1. Variazione dell ine erale tembre Variazione dell ine nei doi capitoli di spesa tembre Analisi delle variazioni dell ine dei prezzi al consumo in tutte le città toscane sto La dinamica dei prezzi di alcune categorie di prodi - Agosto Il mercato degli affitti in Toscana

2 1. Variazione dell ine erale tembre 2005 La nostra analisi prende per base i risultati derivanti dall anticipazione nazionale dell ine dei prezzi al consumo delle città toscane che eseguono l elaborazione autonoma dell ine cioè Firenze, Groso, Pisa e Pistoia. I dati sono provvisori in attesa di validazione da parte dell Istat. La variazione connturale 1 (Grafico 1), cioè rispetto ad sto 2005, risulta nulla per Firenze, Pisa e Pistoia mentre Groso registra un -0,3% condizionato dalla fine della stagione estiva. La città che mostra la variazione tendenziale 2 più elevata (Grafico 2) è Pisa con +2,2% sopra al dato italiano di + eguagliato da Groso. Segue poi Pistoia (+1,5%) e Firenze (+1,2%). Grafico 1 Variazione percentuale mensile dell ine erale tembre ,1% -0,1% -0,2% -0,3% -0,4% -0,3% Firenze Groso Pisa Pistoia Italia Fonte: Elaborazione su dati Istat e su dati provvisori degli Uffici Comunali di Statistica. Grafico 2 Variazione percentuale annuale dell ine erale tembre ,5% 2,2% 1,5% 1,2% 1,5% 1,0% 0,5% Firenze Groso Pisa Pistoia Italia Fonte: Elaborazione su dati Istat e su dati provvisori degli Uffici Comunali di Statistica. 1 La variazione connturale di un ine è la variazione mensile, cioè rispetto al mese precedente di quello considerato. 2 La variazione tendenziale di un ine è la variazione annuale, cioè rispetto allo stesso mese dell anno precedente di quello considerato. 2

3 2. Variazione dell ine nei doi capitoli di spesa tembre 2005 In tavola 1, per le quattro città toscane e per l Italia, si riportano i valori percentuali delle variazioni dei 12 capitoli di spesa nei quali viene suddiviso il paniere oggetto di rilevazione. Le variazioni citate per singolo prodo provengono dai comunicati stampa diffusi il 30 tembre dalle quattro città considerate. Generi alimentari e bevande analcoliche Anche per questo mese le variazioni registrate sono negative per Firenze con -0,3% e Pisa con -0,1% mentre Groso registra un +0,1% in linea con la media nazionale e Pistoia è al di sopra di essa con +0,3% e torna a registrare una variazione mensile positiva che non si aveva per questa città da o Per questo mese troviamo aumenti e diminuzioni molto diversificate tra le varie città. Si può individuare comunque una diminuzione eralizzata della frutta fresca e della pasta. A livello tendenziale l ine continua a registrare variazioni negative per Firenze (- 2,6%) e Pistoia (-1,7%) mentre Groso con +0,2% e Pisa con +0,3% si trovano al di sopra della media italiana di +0,1%. Bevande alcoliche e tabacchi Per questo mese si registra un unico lieve aumento dell ine per Groso (+0,1%) mentre per le altre città si ha una variazione nulla. Se prendiamo in analisi i dati tendenziali si vede come questo sia il capitolo con i giori aumenti sia a livello nazionale sia per le città toscane ad eccezione di Firenze: Groso, con +7,4%, è la città dove l aumento è più consistente e comunque inferiore alla media nazionale di +7,5%, seguita da Pistoia (+6,8%), Pisa (+6,7%) e Firenze (+5,8%). Abbigliamento e calzature L unico incremento rispetto al mese precedente si registra a Firenze, con +0,2%, dove aumentano le scarpe da donna (+2,1%) e il cappo da donna (+2,4%). In calo invece l ine a Groso (-0,3%) dove si segnala una diminuzione del prezzo del vestiario. Pisa e Pistoia registrano invece variazione nulla. Su base annuale Pisa ha l aumento giore con +2,6% molto oltre la media nazionale di +1,6%, superata anche da Firenze (+1,8%). Pistoia registra l aumento annuale più contenuto con +0,4%. Abitazione, acqua, energia e combustibili Mentre Groso registra una variazione nulla per Firenze, Pisa e Pistoia riscontriamo una variazione positiva rispettivamente di +0,4%, +0,2% e +0,8%. Questi aumenti sono dovuti principalmente al prezzo del gasolio da riscaldamento che aumenta a Firenze del +3,0% e a Pistoia del +7,0%. Un altro aumento che interessa Firenze e Pistoia è il gas in bombole con una variazione rispettivamente di +3,1% e +1,1%. Se osserviamo le variazioni annuali si vede che è Pistoia ad avere il valore più elevato con +6,8% seguita da Firenze (+6,3%) e Pisa (+5,9%). Unica città che si colloca al di so della media nazionale di +5,7% è Groso con + 4,6%. Mobili, articoli e servizi per la casa Per questo mese si segnalano lievi variazioni dovute al prezzo degli elettrodomestici e dei prodi per la casa. Pisa registra una variazione di +0,1% mentre a Firenze la variazione è nulla. Hanno invece una variazione negativa di -0,1% Groso e Pistoia. Le variazioni annuali di Groso e Pisa (rispettivamente con + e +2,6%) sono sopra la media nazionale di +1,7%, seguono Pistoia con +1,3% e Firenze con +0,4%. 3

4 Tavola 1 Variazioni percentuali degli ini nelle città toscane che fanno l anticipazione ed in Italia per capitoli di spesa tembre 2005 CAPITOLI DI SPESA Generi alimentari e bevande analcoliche MENSILE ANNUALE Firenze Groso Pisa Pistoia Italia Firenze Groso Pisa Pistoia Italia -0,3 0,1-0,1 0,3 0,1-2,6 0,2 0,3-1,7 0,1 Bevande alcoliche e tabacchi 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 5,7 7,4 6,7 6,8 7,5 Abbigliamento e calzature 0,2-0,3 0,0 0,0 0,2 1,8 1,1 2,6 0,4 1,6 Abitazione, acqua, energia elettrica e combustibili 0,4 0,0 0,2 0,8 0,4 6,3 4,6 5,9 6,8 5,7 Mobili, articoli e servizi per la casa 0,0-0,1 0,1-0,1 0,1 0,4 2,0 2,6 1,3 1,7 Servizi sanitari e spese per la salute -0,1-0,1 0,0-0,1-0,1-2,6-2,6-0,9-2,4-1,5 Trasporti -0,1 0,1-0,2 0,0-0,2 4,7 6,7 4,5 5,4 4,9 Comunicazioni -0,5-0,5-0,5-0,5-0,5-4,9-4,9-4,9-4,9-4,5 Ricreazione, spettacolo e cultura -0,2-0,4-0,6-0,3-0,3 1,4 1,3 1,3 2,5 1,2 Istruzione 1,0 0,3 0,2 0,7 1,5 3,7 2,6 2,6 2,4 4,1 Servizi ricettivi e di ristorazione 0,5-3,1 0,4-0,1 0,2 0,6-0,1 2,1 0,7 1,9 Altri beni e servizi 0,0 0,2 0,0 0,2 0,2 3,0 4,1 2,1 1,7 2,6 Ine complessivo 0,0-0,3 0,0 0,0 0,0 1,2 2,0 2,2 1,5 2,0 Fonte: Elaborazione su dati ISTAT su dati provvisori degli uffici Comunali di Statistica. Servizi sanitari e spese per la salute Le variazioni connturali, modeste per tutte le città, sono di -0,1% per Firenze, Groso e Pistoia mentre Pisa registra una variazione nulla. Il dato di gior rilievo è il lieve calo del prezzo dei meinali. A livello tendenziale si ha che Firenze e Groso con -2,6%, e Pistoia con -2,4% registrano diminuzioni più rilevanti rispetto alla media nazionale di -1,5%; più contenuta, ma sempre negativa, la variazione annuale di Pisa (-0,9%). 4 Trasporti Non si notano grandi variazioni rispetto al mese precedente in quanto le grandi diminuzioni del trasporto aereo (-9,8%) e dei trasporti marittimi (-10,2%) è contrapposta all aumento dei carburanti dove si segnala un aumento della benzina verde e del gasolio di +2,7% a Firenze mentre Pistoia registra un aumento di +3,4% e di +3,3% rispettivamente per benzina e gasolio. La variazione annuale per questo capitolo è elevata; Groso con +6,7% si distacca notevolmente dalle altre città ed anche dal dato nazionale (+4,9%), che è superato anche da Pistoia (+5,4%), mentre Firenze (+4,7%) e Pisa (+4,5%) si trovano al di so.

5 Comunicazioni Il calo erale osservato per questo capitolo (-0,5% per tutte le città toscane e per l Italia) è dovuto alla diminuzione dei servizi di telefonia fissa (-1,6%). E questo il capitolo che registra la più forte diminuzione annuale (-4,9% per le città toscane), più consistente rispetto al dato nazionale di -4,5%. Ricreazione, spettacoli e cultura Rispetto al mese precedente si registra una erale diminuzione dovuta al calo dei prezzi dei prodi e servizi legati al periodo estivo quali lo stabilimento balneare (-2,7%) e i pacchetti vacanza (-8,2%). La diminuzione giore si registra a Pisa (- 0,6%) dove sono in calo tra l altro la videocamera, i cd vergine e gli alimenti per animali. Le variazioni annuali sono superiori alla media nazionale (+1,2%) e Pistoia con +2,5% registra la variazione più elevata. Istruzione A Firenze questo capitolo registra l incremento mensile giore (+1,0%) principalmente dovuto agli aumenti delle tasse di iscrizione alla scuola secondaria (+4,5%). Tale voce è in aumento anche a Pistoia (+2,6%) e Pisa. A livello tendenziale tutte le città toscane si trovano al di so della media nazionale di +4,1%. Firenze con +3,7% è la città che più le si avvicina. 5 Servizi ricettivi e di ristorazione A livello connturale si nota subito il -3,1% di Groso dovuto alla diminuzione degli alberghi e di altri servizi di alloggio e compensato in parte dall aumento delle mense. Invece a Firenze, che ha la variazione connturale più elevata per questo capitolo, troviamo in aumento il prezzo della camera di albergo (+3,4%). La variazione annuale di Pisa con +2,1% è l unica al di sopra della media nazionale di +1,9%, mentre Firenze e Pistoia sono molto al di so di tale livello con +0,6% e +0,7% e Groso presenta addirittura una variazione negativa di -0,1%. Altri beni e servizi A Firenze e Pisa non si segnalano variazioni di rilievo e l ine connturale ha variazione nulla. Per Groso e Pistoia troviamo invece un leggero incremento (+0,2%). A Pistoia tale aumento è principalmente dovuto all aumento dell assicurazione di automobili, moto e ciclomotori (rispettivamente +1,1%, +1,6% e +3,5%) in aumento anche a Groso. Le variazioni tendenziali più elevate si rilevano a Groso con +4,1%; anche Firenze con +3,0% si segnala per aumenti superiori alla media nazionale (+2,6%). Aumenti più contenuti si registrano a Pisa e Pistoia con +2,1% e +1,7%. 3. Analisi delle variazioni dell ine dei prezzi al consumo in tutte le città toscane sto 2005 In questo paragrafo vengono messe a confronto le variazioni dei prezzi, sia tendenziali che connturali, nei capoluoghi toscani che effettuano la rilevazione relative ad sto I dati presentati sono definitivi e validati dall Istat. Esaminando le variazioni connturali (grafico 3 e tavola 2) si osserva che Massa con +0,7% ha il valore più elevato ben sopra la media italiana (+0,2%) così come Lucca con +0,4% e Groso con +0,3%. Pisa, Pistoia e Siena si collocano invece allo stesso livello del dato nazionale, mentre Arezzo e Firenze con +0,1% sono al di so. Considerando le variazioni tendenziali (grafico 4 e tavola 3) si osserva che Massa con +2,3% è l unica città toscana che supera la media nazionale di +, eguagliata da Pisa, segue subito Groso con +1,9%. Le altre città registrano invece variazioni più contenute e Lucca si colloca, anche per questo mese, molto al di so con una variazione tendenziale di +1,0%.

6 Grafico 3 Variazione connturale dell ine, sto Toscana 0,8% 0,7% 0,6% 0,5% 0,4% 0,3% 0,2% 0,1% Arezzo Firenze Groso Livorno* Lucca Massa Pistoia Siena Prato* Italia Pisa *L ine non è stato calcolato perché la rilevazione dei prezzi è stata effettuata in modo non conforme alle norme impartite dall ISTAT o non è stata effettuata. Tavola 2 Variazioni mensili dei capoluoghi toscani* per capitoli di spesa sto 2005 CAPITOLI DI SPESA Italia Arezzo Firenze Groso Lucca Massa Pisa Pistoia Siena Generi alimentari e bevande analcoliche -0,2-0,3-0,2-0,3-0,2-0,5-0,2-0,3-0,3 Bevande alcoliche e tabacchi 0,1 0,0 0,0 0,0 0,1 0,0 0,1 0,1 0,1 Abbigliamento e calzature 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 0,0 0,1 0,0 0,0 Abitazione, acqua, energia elettrica e combustibili 0,3 0,2 0,4 0,4 0,4 1,6 0,2 0,0 0,4 Mobili, articoli e servizi per la casa 0,2-0,1-0,1 0,1 1,6 0,0 0,2 0,2 0,1 Servizi sanitari e spese per la salute -0,1-1,2-0,3-0,3-0,1-0,1-0,3-0,1-0,2 Trasporti 0,2 0,3 0,4 0,2 0,6 0,3 0,5 0,5 0,3 Comunicazioni -0,1-0,1-0,1-0,1-0,1-0,1-0,1-0,1-0,1 Ricreazione, spettacolo e cultura 1,1 1,0 1,1 1,3 1,1 1,2 1,2 1,0 1,3 Istruzione 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 Servizi ricettivi e di ristorazione 0,3 0,4-0,5 2,9 0,5 4,3 0,4 0,5 0,4 Altri beni e servizi 0,1 0,2 0,2 0,1 1,0 0,3 0,6 0,0 0,2 Ine complessivo 0,2 0,1 0,1 0,3 0,4 0,7 0,2 0,2 0,2 *Gli ini mancanti non sono stati calcolati perché la rilevazione dei prezzi è stata effettuata in modo non conforme alle norme impartite dall ISTAT o non è stata effettuata. 6

7 Grafico 4 Variazione tendenziale dell ine, sto Toscana 2,5% 1,5% 1,0% 0,5% Arezzo Firenze Groso Livorno* Lucca Massa Pistoia Prato* Italia Pisa Siena *L ine non è stato calcolato perché la rilevazione dei prezzi è stata effettuata in modo non conforme alle norme impartite dall ISTAT o non è stata effettuata. Tavola 3 Variazioni annuali dei capoluoghi toscani per capitoli di spesa sto 2005 CAPITOLI DI SPESA Italia Arezzo Firenze Groso Lucca Massa Pisa Pistoia Siena Generi alimentari e bevande analcoliche -0,2-0,5-2,7-0,3-0,5-0,6 0,0-2,3-1,1 Bevande alcoliche e tabacchi 7,6 6,5 5,8 7,4 7,4 6,8 6,9 6,9 6,3 Abbigliamento e calzature 1,7 0,2 1,9 1,6 0,0 1,4 2,6 0,4 1,3 Abitazione, acqua, energia elettrica e combustibili 5,5 5,9 6,2 4,6 3,4 7,6 5,8 6,0 8,1 Mobili, articoli e servizi per la casa 1,6-0,2 0,7 2,1 1,2 0,1 2,4 1,4 0,7 Servizi sanitari e spese per la salute -1,5-3,4-2,8-2,6-2,9 2,6-1,1-2,3-2,9 Trasporti 4,6 4,4 4,3 6,1 3,4 3,7 4,1 4,8 5,5 Comunicazioni -3,9-4,4-4,4-4,4-4,4-4,3-4,4-4,4-4,4 Ricreazione, spettacolo e cultura 1,4 0,8 1,7 1,7 2,0 2,7 1,8 2,5 1,4 Istruzione 3,5 4,8 4,1 2,7 3,0 1,7 2,6 3,9 1,7 Servizi ricettivi e di ristorazione 1,8 1,6 1,5 0,7 1,4 3,4 1,2 1,1 1,4 Altri beni e servizi 2,5 1,5 3,0 3,9 2,0 2,3 2,1 1,5 1,1 Ine complessivo 2,0 1,3 1,3 1,9 1,0 2,3 2,0 1,4 1,6 7

8 4. La dinamica dei prezzi di alcune categorie di prodi - Agosto 2005 Fino ad ora i beni e servizi da noi considerati sono stati ripartiti in doi raggruppamenti, capitoli, adando uno specifico criterio di omoeità tra i prodi. Questa ripartizione è utilizzata dall ISTAT per analizzare le variazioni dei prezzi da cui poi enere inatori importanti come l inflazione. E ovvio però come non sia l unica ripartizione possibile in quanto si possono formare gruppi di beni e servizi individuando diversi criteri di omoeità. Qui di seguito si analizzano le variazioni dei prezzi per le quattro città toscane che effettuano l elaborazione autonoma dell ine utilizzando una classificazione per tipologia di prodo, definita non standard e comunque individuata dall ISTAT. I dati riportati nei grafici che seguono per ciascuna classificazione considerata si riferiscono alle variazioni tendenziali annue, cioè rispetto allo stesso mese dell anno precedente. Nell analisi ci siamo concentrati prima di tutto sulla distinzione tra beni e servizi per poi approfondire le dinamiche di particolari gruppi di essi. Abbiamo quindi considerato Beni con particolare riferimento a: 1. Alimentari lavorati 2. Alimentari non lavorati 3. Energetici regolamentati 4. Energetici non regolamentati Beni Alimentari lavorati: Troviamo qui i eri alimentari che risultano da un processo di trasformazione industriale (per esempio succhi di frutta, insaccati, prodi surgelati) Alimentari non lavorati: Sono i eri alimentari che arrivano al consumatore senza aver subito trasformazioni (carne fresca, pesce fresco, frutta e verdura fresca) Energetici regolamentati: Sono i beni di tipo energetico il cui prezzo subisce una regolamentazione sia di tipo nazionale che locale (tariffe energia elettrica, gas per riscaldamento, ect.) Energetici non regolamentati: I beni di tipo energetico che non sono soggetti a regolamentazione come i carburanti per gli autoveicoli. Servizi Regolamentati: Comprende tutti i servizi che hanno una regolamentazione che può essere sia a livello locale (certificati anagrafici, tariffa per i rifiuti solidi, l istruzione secondaria, la retta scuola elementare, i trasporti urbani biglietti e abbonamenti, i taxi, le autolinee extraurbane) che nazionale (pedaggi autostradali, servizi postali, ect.) Non regolamentati: Tutti i servizi che non sono soggetti a regolamentazione. Servizi dividendoli in: 1. servizi regolamentati 2. servizi non regolamentati Per rendere più chiara la classificazione di seguito riportiamo una breve descrizione di ogni raggruppamento. 8

9 Grafico 5 Serie storica dei beni. 5,0% 3,0% 1,0% -1,0% Firenze Pisa Pistoia Groso Grafico 6 Serie storica dei servizi. 5,0% 3,0% 1,0% Firenze Pisa Pistoia Groso Iniziamo l analisi confrontando la serie delle variazioni dei prezzi dei beni con quella dei servizi (grafici 5 e 6). Dal grafico 5 si può notare che, nonostante le peculiarità di ogni città, il trend delle variazioni per i beni è stato in discesa da metà 2003 fino a tutto il 2004, mentre nel corso del 2005 le variazioni sono state sostanzialmente costanti. Negli ultimi mesi si è registrata una ripresa principalmente dovuta agli aumenti dei prodi energetici che si conferma anche ad sto, infatti per tutte le città si registrano variazioni tendenziali positive comprese tra +1,8% di Groso e +0,6% di Firenze. Le variazioni dei prezzi dei servizi (grafico 6) registrano invece una situazione di aumenti costanti nel corso degli anni considerati. Da naio 2005 si nota una diminuzione delle differenze tra le diverse città, con variazioni 9

10 tendenziali sempre positive e relativamente stabili. Per il mese di sto si osserva che la serie delle variazioni di Pisa, Pistoia e Firenze ha una leggera flessione mentre Groso è in lieve aumento. Da segnalare che per tutte le città si registrano variazioni tendenziali sensibilmente superiori per i prezzi dei servizi rispetto a quelli dei beni. Grafico 7 Serie storica dei beni alimentari lavorati. 1 8,0% ,0% Firenze Pisa Pistoia Groso Grafico 8 Serie storica dei beni alimentari non lavorati. 1 8,0% ,0% Firenze Pisa Pistoia Groso Se si analizzano le variazioni dei prezzi dei beni alimentari dividendoli tra lavorati e non (grafico 7 e 8), si vede che mentre per i primi la serie è stabile con un leggero trend negativo, soprattutto per Firenze, per i secondi si hanno invece molte fluttuazioni legate soprattutto alla frutta e agli ortaggi. Per i beni alimentari lavorati spicca la situazione di Firenze dove ad sto la variazione tendenziale di questa città è di -2,2%. L unica 10

11 città che continua ad avere variazioni positive è Groso che questo mese registra un +0,5%. Per i beni alimentari non lavorati si nota che le variazioni tendenziali tra le città hanno differenze giori rispetto a quelle rilevate per i beni alimentari lavorati. Questo è forse imputabile alle diverse strutture distributive. Dal mese di obre 2004 le variazioni tendenziali sono quasi sempre negative per tutte le città e risultano più stabili rispetto al periodo precedente. In questo mese le variazioni sono comprese tra lo di Pisa e il -4,3% di Pistoia. Grafico 9 Serie storica dei beni energetici regolamentati ,0% Firenze Pisa Pistoia Groso Grafico 10 Serie storica dei beni energetici non regolamentati ,0% Firenze Pisa Pistoia Groso Prendiamo ora in analisi i beni energetici che risultano sempre di particolare interesse. Da tembre 2004 si nota come le variazioni tendenziali dei beni energetici regolamentati (grafico 9) presentano un trend crescente, da braio 2005 tutte le città registrano variazioni positive. Firenze mostra le diminuzioni più consistenti da lio a embre 2004 e 11

12 gli aumenti più contenuti da ile fino a gno 2005 mentre a lio abbiamo osservato un elevato incremento. Pistoia risulta invece la città con gli aumenti giori da ile 2004, con una sola eccezione nel mese di o Ad sto 2005 la serie delle variazioni è sostanzialmente stabile per tutte le città. Se analizziamo la serie dei beni energetici non regolamentati (grafico 10), si vede come in tutte le città si sia verificata una crescita molto sostenuta da o 2004; in pochi mesi si è passati da una variazione intorno al -3,5%, registrata appunto a o 2004, fino ad una variazione compresa tra il +8,0% di Groso ed il +10,5% di Pistoia a gno Per questo mese si registra una situazione stabile rispetto al mese precedente con una leggera flessione per Pisa, Pistoia e Groso ed un lieve aumento per Firenze. Ad sto 2005 l incremento giore si ha a Firenze con +11,0% mentre il più contenuto si ha a Pisa con +9,1% Grafico 11 Serie storica dei servizi regolamentati. 8,0% - - Firenze Pisa Pistoia Groso Grafico 12 serie storica dei servizi non regolamentati. 8,0% - - Firenze Pisa Pistoia Groso 12

13 Per i servizi regolamentati (grafico 11), fatta eccezione per Firenze, si nota come nel corso del 2003 ed anche per i primi mesi del 2004 si sia assistito ad un trend positivo degli aumenti che si è stabilizzato intorno alla metà del Gli aumenti dei servizi non regolamentati sono invece più costanti con una differenza tra le città che va sparendo a partire da embre Ad sto 2005 non si registrano variazioni per i servizi regolamentati, fatta eccezione per Pisa. Anche la variazione dei non regolamentati risulta sostanzialmente stabile rispetto al mese precedente con un leggero incremento a Groso. I servizi regolamentati hanno variazione inferiore a quelli non regolamentati per tutte le città ad eccezione di Pistoia dove abbiamo +2,4% per i servizi regolamentati contro +2,3% per i non regolamentati. 5. Il mercato degli affitti in Toscana Nell approfondimento di questo mese si è voluto osservare come si è evoluta, nelle città per cui sono disponibili i dati, la dinamica dei canoni degli affitti delle abitazioni. Quello che emerge è una situazione variegata dovuta alle diverse realtà sociali ed economiche delle città considerate. La rilevazione degli affitti, che fa parte dell indagine sui prezzi al consumo, si svolge ogni tre mesi e comprende il canone di affitto e le spese condominiali. Queste ultime sono state scorporate e sono una voce indipendente da naio 2005; poiché quindi la serie discontinua, in questa sede è stata analizzata fino a embre Nel grafico 13 sono riportate le serie dei numeri ine che descrivono la variazione dei prezzi rispetto a embre Si vede subito come, escludendo Groso, che ha un comportamento un po anomalo e probabilmente condizionato dal turismo balneare, per le altre città e per l Italia si nota un trend crescente e costante nel tempo anche se gli aumenti assumono entità diverse. Grafico 13 Serie storica dei numeri ine degli affitti. Firenze, Pisa, Pistoia, Groso, Italia. Ine NIC, base 2001=

14 La città che registra gli aumenti giori da o 2003 è, come era prevedibile, Firenze che, nell intero periodo preso in considerazione, ha avuto un incremento del 14,3% come si può vedere dalla tavola 4. Analizzando la situazione fiorentina risulta un aumento del 6,7% in più rispetto alla media italiana. Se scomponiamo la serie temporale di Firenze si osserva che tra naio 2003 e naio 2004 si è assistito ad un incremento dei prezzi degli affitti del 6,5% in un solo anno. Interessante è osservare che Pistoia, con un aumento complessivo di 5,8%, non registra un incremento così elevato in tutto il periodo considerato. Sopra la media italiana troviamo anche Groso che da ile 2002 fino a o 2003 compresi è la città con gli aumenti più elevati. Tavola 4- Variazioni percentuali dei prezzi degli affitti per Firenze, Pisa, Pistoia, Groso, Italia. Ine NIC, base 2001=100 Periodo Gen02-Gen03 Gen03 Gen04 Gen04 Dic04 Gen02 Dic04 Firenze 5,1% 6,5% 2,7% 14,3% Pisa 2,4% 1,5% 7,9% Pistoia 2,4% 1,2% 2,2% 5,8% Groso 6,3% 0,9% 4,4% 11,6% Italia 2,7% 2,8% 2,1% 7,6% Interessante è la situazione di Pisa che, pur essendo città universitaria, non ha una crescita così elevata come Firenze e si trova a embre 2004 appena al di sopra degli aumenti medi italiani (+0,3% rispetto all Italia). Se andiamo a studiare l andamento della serie per Pisa si vede come gli incrementi giori si siano verificati nel primo periodo, da naio 2002 a naio 2003, con un incremento dei prezzi degli affitti del, mentre si registra un aumento del 3,9% da naio 2003 fino a embre Gli aumenti registrati a Pistoia si collocano sempre al di so di quelli italiani e a embre 2004 Pistoia registra un incremento dei prezzi degli affitti inferiore agli aumenti medi italiani di -1,8%. 14

15 In attuazione alla Legge Regionale 2 tembre 1992, n. 43 l Ufficio di Statistica della Regione Toscana pubblica e diffonde le informazioni statistiche prode nell ambito dei Programmi Statistici Regionale e Nazionale. I dati elaborati sono patrimonio della collettività e vengono diffusi, oltre che nella collana apposita, attraverso il sito Internet della Regione Toscana ( Riconoscimenti: Il rapporto è stato realizzato da: - Paola Baldi, Paola Tronu del Settore Statistica Regione Toscana; - Paolo Caldesi dell Ufficio Tutela del Consumatore Utente Regione Toscana; - Gianni Dugheri, Maria Fiora Spillantini dell Ufficio Comunale di Statistica di Firenze. Realizzazione editoriale: Maria Luisa La Gamba. 17 Settembre obre Anno VII, Supplemento n a Informazioni Statistiche - Mensile della Giunta Regionale Toscana Autorizzazione del Tribunale di di Firenze n.3821 del 29 Marzo

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