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1 COMUNE DI BORE Provincia di Parma REGOLAMENTO PER L AVVIO SPERIMENTALE DEL SISTEMA DEI CONTROLLI PREVISTO DAGLI ARTT.147 E SEGUENTI DEL T.U N. 267 e ss.mm.ii. Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 2 del

2 ART. 1 OGGETTO 1. Il presente regolamento ha ad oggetto la disciplina del sistema dei controlli prevista dagli artt quinquies del Testo unico delle leggi sull ordinamento degli Enti locali (D.Lgs n.267, di seguito Tuel), introdotti dall art. 3 c. 1 lett. d del D.L n. 174 convertito nella L n In particolare sono applicabili al Comune di Bore, per la relativa consistenza demografica, le seguenti norme: a) art. 147 c. 2 lett. a),b) e c) in materia di controllo interno in generale; b) art. 147 bis sul controllo di regolarità amministrativa e contabile; c) art. 147 quinquies relativo al controllo sugli equilibri finanziari. 3. Per raggiungere lo scopo tipico, il presente regolamento si raccorda con gli strumenti, anche normativi, già esistenti presso il Comune, esprimendosi, in tal caso, tramite semplice rinvio o integrazione, quando necessaria, a tali strumenti. 4. Per ogni tipologia di controllo, il regolamento definisce procedimenti e ruoli in via sperimentale in modo da consentire le eventuali necessarie modifiche sulla base dell esperienza maturata. Art. 2 CONTROLLO INTERNO IN GENERALE 1. Il Comune di Bore attua l obiettivo indicato dall art.147 c.2 lett. a) del Tuel (ottimizzare il rapporto tra obiettivi e azioni attuate e tra risorse impiegate e risultati, attraverso verifica di efficacia, efficienza e economicità dell azione amministrativa) seguendo i principi di seguito esposti: a) evitare la duplicazione di adempimenti specialmente se gravanti su settori diversi; b) fissare i termini dei procedimenti; c) seguire gli obblighi di legge e le buone pratiche sulla gestione delle risorse messe a disposizione dei responsabili di settore attraverso l uso sistematico delle convenzioni disponibili presso le centrali di committenza statali, regionali e a quelle cui il Comune liberamente aderisce; 2. Il Comune di Bore attua l obiettivo indicato dall art.147 c.2 lett. b) del Tuel (verifica di adeguatezza delle scelte attuative sotto il profilo della congruenza tra risultati e obiettivi) seguendo i principi di seguito esposti: a) compiendo singole ricognizioni in caso di scostamento tra obiettivi e risultati per verificare se gli elementi che hanno rappresentato ostacolo alla realizzazione fossero, o dovessero essere, usando la normale diligenza, percepibili al momento della fissazione dell obiettivo e, in caso positivo, se siano stati tempestivamente e adeguatamente rappresentati all organo cui compete la scelta dell obiettivo stesso; b) quando non sussista la condizione indicata alla lett. a),verificando la coerenza ed il grado di efficacia della soluzione attuativa scelta rispetto a quelle possibili nel quadro di riferimento materiale e giuridico dato e le azioni proposte per superare ostacoli derivanti esclusivamente da norme, prassi e scelte proprie dell Ente e quindi dallo stesso modificabili; c) in ogni caso verificando se e in che misura il grado di prudenza usato nelle scelte attuative sia stato adeguato all importanza dell obiettivo o abbia invece costituito, per eccedenza,un ostacolo indebito alla realizzazione delle scelte. 3. Il Comune di Bore attua l obiettivo indicato dall art.147 c. 2 lett.c) del Tuel (controllo degli equilibri finanziari nelle gestioni di competenza, residui e cassa nel contesto e per le finalità anche del Patto di stabilità interno) con una costante azione di coordinamento, limitatamente alla specifica

3 finalità, da parte del responsabile del servizio finanziario e un attività di controllo gravante sui responsabili di settore. ART. 3 CONTROLLO DI REGOLARITA AMMINISTRATIVA E CONTABILE 1. Il controllo di regolarità amministrativa e contabile in fase preventiva è quello descritto nell art. 147 bis del Tuel e si attua avendo presente e rimarcando la diversa, rispettiva area di intervento e competenza del responsabile di servizio proponente, che attiene alla regolarità tecnica e correttezza amministrativa, e del responsabile del servizio finanziario che opera sui soli aspetti contabili e finanziari propri della fase discendente distinta da quella, sostanziale e antecedente, del procedimento amministrativo. A tale principio si deroga solo quando norme primarie specificamente assegnino ai due soggetti la valutazione di aspetti tipici dell altra fase. 2. Nella fase di formazione delle proposte di deliberazione della Giunta e del Consiglio, il responsabile del servizio competente per materia, individuato in funzione dell iniziativa o dell oggetto della proposta, esercita il controllo di regolarità amministrativa il cui esito finale è espresso con il parere di regolarità tecnica attestante la regolarità e la correttezza dell'azione amministrativa ai sensi dell articolo 49 del Tuel. Per ogni altro atto amministrativo diverso dalle deliberazioni, il responsabile del servizio procedente esercita il controllo preventivo di regolarità amministrativa il cui esito è attestato con la personale sottoscrizione che perfeziona il provvedimento. 3. In fase di formazione delle proposte di deliberazione di Giunta e di Consiglio che non siano meri atti di indirizzo e che possano comportare riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico finanziaria e patrimoniale dell Ente, il responsabile del servizio finanziario esercita il controllo di regolarità contabile il cui esito viene espresso con il relativo parere previsto dall articolo 49 del TUEL. L espressione del parere di regolarità contabile sugli atti di Giunta e di Consiglio dovrà essere richiesto con congruo anticipo al fine di poter valutare compiutamente i relativi riflessi sul bilancio. Nella formazione delle determinazioni, e di ogni altro atto che comporti impegno contabile di spesa ai sensi degli articoli 151 comma 4 e 183 comma 9 del TUEL, il responsabile del servizio finanziario esercita il controllo di regolarità contabile attraverso l apposizione del visto attestante la copertura finanziaria. 4. Il controllo di regolarità amministrativa è assicurato in fase successiva attraverso il Collegio dei responsabili di servizio, presieduto dal segretario comunale che presenterà, in esito alla prima fase di verifica descritta al comma 5, le eventuali fattispecie sulle quali sarà necessario pronunciarsi. 5. Sono soggetti a specifico esame da parte del Collegio, tramite campionamento con cadenza almeno semestrale, i seguenti atti: a) Erogazioni di benefici economici in applicazione del regolamento comunale prescritto da art. 12 della L n. 241 in misura superiore a 200,00; b) Provvedimenti di acquisto beni e servizi per soglie di valore contrattuale superiore a 5.000,00; c) Bandi di gara e provvedimenti di aggiudicazione di appalti di opere pubbliche per valore superiore a ,00; d) Ordinanze di qualsiasi genere; e) Atti di accertamento in materia tributaria per un valore superiore a 516,00 al netto delle sanzioni e interessi; f) Permessi a costruire per un volume superiore a 750 mc calcolati come da norme di settore. 6. I valori contrattuali vengono calcolati seguendo i principi stabiliti dall art. 29 D.Lgs n. 163, quindi tenendo presente il valore complessivo netto Iva dell aggiudicazione per tutta la sua durata comprese le eventuali opzioni di rinnovo. 7. Quando dall esame degli atti il segretario constati circostanze che possono essere negativamente valutate nell ottica cui il controllo è preordinato, rimette il caso al collegio di cui al comma 3 per la

4 necessaria valutazione. In caso non condivida il giudizio del collegio il segretario può formalizzare il dissenso nel verbale della relativa seduta. 8. Gli atti in cui si concretizza il controllo vanno trasmessi al Sindaco e all organo di revisione entro i successivi trenta giorni. Art. 4 CONTROLLO SUGLI EQUILIBRI FINANZIARI 1. Il controllo sugli equilibri finanziari viene diretto e coordinato dal responsabile del servizio finanziario ed è sottoposto alla vigilanza del revisore; esso prevede il coinvolgimento degli organi di governo, del segretario e dei responsabili di servizio con le modalità di seguito indicate: a) In occasione delle verifiche di cassa di norma effettuate dall organo di revisione con cadenza almeno trimestrale, ai sensi dell art. 223 del Tuel, il Responsabile del servizio finanziario formalizza il controllo sugli equilibri finanziari attraverso un suo verbale, asseverato dall organo di revisione, che andrà trasmesso unitamente al verbale di verifica di cassa alla Giunta Comunale per la presa d atto; b) In vigenza del Patto di stabilità interno, Il Responsabile del servizio finanziario elabora, con cadenza almeno trimestrale e comunque ogni qualvolta emergano significativi scostamenti rispetto alla programmazione improntata agli obiettivi di finanza pubblica determinati dal Patto di stabilità interno una proposta di deliberazione da sottoporre alla Giunta con la quale si prende atto delle risultanze di tutti i dati rilevanti ai predetti fini e si assumono gli eventuali provvedimenti correttivi. La proposta di deliberazione dovrà anche tenere conto di tutti gli elementi che possano negativamente incidere sul conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica posti in capo all Ente dal Patto di stabilità interno per gli esercizi finanziari successivi a quello in corso. Art. 5 ENTRATA IN VIGORE 1. Il presente regolamento entra in vigore con l esecutività della deliberazione che lo approva. 2. Eventuali disposizioni regolamentari in contrasto con il presente regolamento sono abrogate.

5 INDICE Art. 1 Art. 2 Art. 3 Art. 4 Art. 5 Oggetto Controllo interno in generale Controllo di regolarità amministrativa e contabile Controllo sugli equilibri finanziari Entrata in vigore

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