Che cos'è la protezione civile? La Protezione Civile è la somma delle attività per la salvaguardia della vita, dell'ambiente e degli insediamenti, ma
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- Silvestro Fontana
- 7 anni fa
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1 Che cos'è la protezione civile? La Protezione Civile è la somma delle attività per la salvaguardia della vita, dell'ambiente e degli insediamenti, ma soprattutto è una rete sinergica di rapporti tra soggetti diversi la cui funzione è anche quella di diffondere la cultura della sicurezza, della solidarietà, del rispetto, della cittadinanza attiva e del senso civico
2 Codice Kemler. Quando le sostanze chimiche e/o pericolose vengono trasportate da un luogo ad un altro e viaggiano su automezzi circolanti su strade o tramite ferrovia, il carico dev essere identificato in modo univoco, tramite cartelli ben riconoscibili e visibili grazie allo sfondo arancio con scritte nere. Tali pannelli segnaletici riportano alcuni codici, che identificano la sostanza trasportata e la sua pericolosità. Questi numeri vengono identificati come Codice Kemler. È giunta segnalazione che la codifica Kemler attualmente in vigore, sarà modificata nel corso del prossimo anno. Non ci sono ancora specifiche circa le variazioni, sia in riferimento a quando saranno messe in atto, sia a quali esse saranno, nonché ai termini entro i quali occorrerà adeguarsi alle nuove disposizioni, ricordiamo però che le indicazioni fornite sono di vitale importanza, soprattutto in caso di incidente o dispersione del carico.
3 Vi siete mai chiesti quale è il significato dei numeri che si trovano sui cartelli dei veicoli che trasportano liquido infiammabile (come i classici camion con le cisterne di benzina)? Nella parte inferiore della tabella compare un numero a quattro cifre che evidenzia la sostanza trasportata; nella parte superiore compare quello che è detto "il numero KEMLER". Il numero KEMLER evidenzia la pericolosità della materia. La prima cifra indica il pericolo principale: 2 Gas 3 Materia liquida infiammabile 4 Materia solida infiammabile 5 Materia comburente o perossido organico 6 Materia tossica 7 Materia radioattiva 8 Materia corrosiva Esempio: Benzina La seconda e terza cifra indica i pericoli secondari 0 Nessun significato 1 Esplosione 2 Emissione di Gas 3 Infiammabilità 5 Proprietà comburenti 6 Tossicità 8 Corrosività 9 Reazione violenta per decomposizione spontanea o polimerizzazione.
4 Quando le due cifre sono uguali, ciò sta ad indicare un aumento del pericolo principale; quando la seconda e la terza cifra sono uguali è per indicare un aumento del pericolo secondario. Così 33 indica un liquido altamente infiammabile (punto di infiammabilità inferiore a 21 C ), 66 una materia che presenta un grandissimo rischio di intossicazione, 88 una materia molto corrosiva,se la combinazione delle due cifre è 22, tale numero indica un gas fortemente refrigerato, 42 un solido che può emettere gas a contatto con l'acqua, 333 è riferito a un liquido spontaneamente infiammabile. Quando il numero KEMLER è preceduto dalla X è per indicare il divieto assoluto di contatto della materia con l'acqua. IN CASO DI VEICOLO INCIDENTATO Non avvicinarsi Allontanare i curiosi Portarsi, rispetto al carro o alla cisterna, sopravvento Non fumare Non provocare fiamme, né scintille Non toccare l'eventuale prodotto fuoriuscito Non portare alla bocca mani o oggetti "contaminati" Non camminare nelle pozze del prodotto liquido disperso Contattare subito il 115 (Vigili del Fuoco)
5 Etichette di pericolo Sono la rappresentazione grafica della pericolosità, più facilmente identificabile rispetto ad una serie di cifre. Ad una stessa merce, e quindi ad uno stesso numero ONU, possono essere associate diverse etichette di pericolo. Ad esempio: al numero ONU (o UN) 1098 sono associate le etichette di pericolo n. 6.1 e 3 (rispettivamente, etichetta bianca con teschio e tibie incrociate nella parte alta ed il numero 6 sul vertice basso, ed etichetta rossa con fiamma nella parte alta ed il numero 3 sul vertice basso).
6 Codici di colore identificativi per le bombole Con Decreto 7 gennaio 1999 il Ministero dei Trasporti, ravvisando l'opportunità di uniformare le colorazioni distintive delle bombole nei Paesi CE, ha disposto l'applicazione della norma UNI EN che prevede un sistema di identificazione delle bombole con codici di colore delle ogive diverso da quello attualmente usato in Italia. Il nuovo sistema di identificazione è divenuto obbligatorio per le bombole nuove il 10 agosto 1999 ma fino al 30 giugno del 2006 il vecchio sistema di colorazione potrà essere ancora utilizzato per le bombole già in circolazione. La codifica dei colori secondo la nuova normativa è individuato con la lettera maiuscola "N" riportata in 2 posizioni diametralmente opposte sull'ogiva. La codifica dei colori riguarda solo l'ogiva delle bombole, in generale il corpo della bombola può essere dipinto di qualsiasi colore che non comporti il pericolo di erronee interpretazioni.
7 In generale la colorazione dell'ogiva della bombola non identifica il gas ma solo il rischio principale associato al gas: TIPO DI PERICOLO VECCHIA COLORAZIONE NUOVA COLORAZIONE inerte alluminio verde brillante infiammabile alluminio rosso ossidante alluminio blu chiaro tossico e/o corrosivo giallo giallo tossico e infiammabile giallo giallo+rosso tossico o ossidante giallo giallo+blu chiaro
8 Solo per i gas più comuni sono previsti colori specifici: TIPO DI GAS VECCHIA COLORAZIONE NUOVA COLORAZIONE acetilene C2H2 arancione marrone rossiccio ammoniaca NH3 verde giallo argon Ar amaranto verde scuro azoto N2 nero nero biossido di carbonio CO2 grigio chiaro grigio cloro Cl2 giallo giallo elio He marrone marrone idrogeno H2 rosso rosso ossigeno O2 bianco bianco protossido d'azoto N2O blu blu
9 Riportiamo infine il colore identificativo di altri gas: TIPO DI GAS VECCHIA COLORAZIONE NUOVA COLORAZIONE aria ad uso industriale bianco+nero verde brillante aria respirabile bianco+nero bianco+nero miscela elio-ossigeno ad uso respiratorio alluminio bianco+marrone
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