Anno Scolastico 2012/13. Istituto Comprensivo Carrara e Paesi a Monte Scuola dell Infanzia G. Garibaldi Scuola Primaria A. Saffi
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- Gemma Sacco
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2 Anno Scolastico 2012/13 Istituto Comprensivo Carrara e Paesi a Monte Scuola dell Infanzia G. Garibaldi Scuola Primaria A. Saffi Ultimo anno della scuola dell Infanzia e primo anno della scuola Primaria
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4 Il percorso si colloca nell ambito matematico e delle scienze sperimentali, sulla percezione da parte dei bambini dello spazio aperto e chiuso, sulla sperimentazione della costruzione di un percorso con diverse direzioni che determina il delimitare lo spazio stesso. L attività svolta in gruppo ha comportato da parte dei bambini anche il mettersi in gioco e collaborare per raggiungere un fine comune e imparare a socializzare l esperienza, le proprie azioni descrivendone i passaggi.
5 OBIETTIVI ESSENZIALI DI APPRENDIMENTO Conoscere l ambiente della Scuola Primaria: aule, palestra. Rincontrare i vecchi compagni di scuola e collaborare per la realizzazione di un progetto comune Descrivere le esperienze utilizzando frasi corrette Percepire lo spazio aperto e chiuso finalizzato ad una azione Sviluppare e potenziare le abilità manuali Rispettare le regole di un gioco
6 ELEMENTI SALIENTI DELL APPROCCIO METODOLOGICO Fondamentale e stata la preparazione e la pianificazione delle attività, in una prima fase di progettazione nel gruppo di formazione e successivamente tra insegnanti coinvolti nel reperire e preparare il materiale occorrente, ciò ha consentito di coinvolgere i bambini in un progetto preciso e strutturato dove loro stessi si sono sentiti protagonisti usando principalmente la metodologia del gioco strutturato.
7 MATERIALI, APPARECCHI E STRUMENTI IMPIEGATI Per la realizzazione del percorso e delle attività si sono impiegati materiali di facile consumo: cartoncini, fogli, pennarelli, colla, mollette di legno, bastoni, cerchi Per la documentazione si è ricorso a: computers e macchine fotografiche digitali.
8 AMBIENTE/I IN CUI E STATO SVILUPPATO IL PERCORSO: Il percorso si è svolto nella prima fase (due incontri) nella Scuola Primaria A. Saffi nella palestra e in due aule laboratorio, successivamente i bambini dell infanzia nel laboratorio della loro scuola e i bambini più grandi nella loro aula-laboratorio.
9 TEMPO IMPIEGATO Il tempo impiegato per la messa a punto preliminare nel gruppo LSS con la supervisione della dott.ssa Falleri è stato circa di 6 ore, per la progettazione specifica e dettagliata nella classe circa due ore tenendo conto che i bambini coinvolti erano un numero abbastanza elevato per ciascun gruppo. Il tempo scuola di sviluppo del percorso è stato di circa 12 ore (6 per l infanzia e 6 per la primaria) con due incontri presso la scuola primaria di circa due ore ciascuno (con tutti i bambini infanzia e primaria) e due successivi incontri di circa un ora ciascuno nella propria scuola di appartenenza. Per la documentazione le insegnanti hanno impiegato circa 3 ore ciascuna.
10 ALTRE INFORMAZIONI Le insegnanti coinvolte nel gruppo di formazione sulla scienza erano soltanto 2; particolarmente complesso è stato veicolare le informazioni alle altre insegnanti coinvolte nelle attività, che pur avendo dimostrato collaborazione e disponibilità massima per la realizzazione delle attività hanno dovuto essere sempre supervisionate, portando un carico di lavoro e tempi di attuazione maggiori di quelli previsti anche per l elevato numero dei bambini coinvolti.
11 DESCRIZIONE DEL PERCORSO DIDATTICO DOVE SIA CHIARAMENTE INDIVIDUABILE LO SVILUPPO CONCETTUALE E L APPROCCIO METODOLOGICO CORREDATI DA UNA SEZIONE DI PRODOTTI DELLE ATTIVITA SVOLTE DAGLI ALUNNI 1) I bambini nella palestra della Scuola Primaria costruiscono un percorso a due direzioni con i bastoni, si formano le coppie e ognuno prende il cartellino del lupo e della pecora e via. si parte! Sperimentiamo le direzioni, ci nascondiamo nei tre spazi chiusi dei cerchi e scappiamo in quelli aperti. Gli altri compagni ci guardano e fanno il tifo per noi
12 2) I bambini riproducono il percorso svolto in precedenza utilizzando le mollette 3) Nell incontro successivo i bambini sono invitati a riprodurre loro stessi con i tappi di sughero, mettono capelli di lana, colorano occhi naso e bocca 4) Sopra grandi pannelli di cartone, foderato già precedentemente, i bambini in piccoli gruppi (massimo di 10) incollano le mollette riproducendo il percorso fatto in precedenza.
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20 VERIFICHE DEGLI APPRENDIMENTI: Le tipologie impiegate sono: in una prima fase, le descrizioni verbali dei bambini delle loro azioni e delle direzioni prese durante il gioco, successivamente si è passati all intervista dell indice di gradimento da parte dei bambini al gioco che li ha visti coinvolti, altro elemento di verifica è stata la riproduzione immediata in bidimensione del percorso (con le mollette) e poi in tridimensione nei pannelli. Nella fase finale i bambini hanno riprodotto graficamente e verbalizzato l esperienza.
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22 RISULTATI OTTENUTI (ANALISI CRITICA IN RELAZIONE AGLI APPRENDIMENTI DEGLI ALUNNI) Dalle verbalizzazioni e dai disegni dei bambini, si rilevano buone capacità nel riprodurre e descrivere il movimento, le posizioni del corpo e lo spazio durante il gioco; le descrizioni verbali dei bambini, pur avendo l intenzionalità di spiegare azioni e direzioni ben comprese, alcune volte sono state carenti nell uso della terminologia corretta. Le attività di riproduzione bidimensionale sono risultate maggiormente precise, ciò dimostra come il passaggio tra il concreto (gioco, lavoro in bidimensione con le mollette) e l astratto (disegno e descrizione verbale) non sia facile, ma che necessiti di tempi di consolidamento maggiormente prolungati e di gruppi meno numerosi di alunni.
23 VALUTAZIONE DELL EFFICACIA DEL PERCORSO DIDATTICO SPERIMENTATO IN ORDINE ALLE ASPETTATIVE E ALLE MOTIVAZIONI DEL GRUPPO DI RICERCA LSS La nostra partecipazione al corso come insegnanti del primo ciclo di scuola di un Istituto Comprensivo neo nato è stata un po contrastante: da una parte, la volontà e l entusiasmo di partecipare per imparare e soprattutto sperimentare il nuovo, dall altra, la difficoltà di recuperare in poco tempo tutto quello i colleghi delle scuole medie avevano avuto la possibilità di sperimentare nei due anni precedenti del corso.
24 Sicuramente avremmo avuto bisogno di maggior tempo, sia per la formazione che per la supervisione e obiettivamente il progetto di Continuità, in cui abbiamo voluto provare ad inserire il percorso suggeritoci nel LSS, comportava un coinvolgimento troppo numeroso di alunni ed insegnanti (che come già detto, non erano in prima persona coinvolti nella formazione del Gruppo di Ricerca).
25 L elemento positivo è stato quello di averci dato la possibilità di riflettere sui processi di acquisizione delle competenze dei nostri bambini e di come l esperienza vissuta sia poi la vera Scuola ; una scuola che può e deve dare senso all esperienza per trasformarla in competenza. Preziosi sono stati i suggerimenti di lavorare con materiali poveri e di facile reperibilità. Motivante è stato anche il confronto con i colleghi delle medie, con i quali abbiamo condiviso diverse ed interessanti esperienze.
26 Ins. Scuola Primaria A. Saffi : Luciana Gozzani Ins. Scuola dell Infanzia G. Garibaldi : Maria Elena Panerai
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