3. La Proposta AMD-SID-OSDI della Regione Emilia Romagna per la Gestione dell Iperglicemia in Ospedale

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "3. La Proposta AMD-SID-OSDI della Regione Emilia Romagna per la Gestione dell Iperglicemia in Ospedale"

Transcript

1 3. La Proposta AMD-SID-OSDI della Regione Emilia Romagna per la Gestione dell Iperglicemia in Ospedale

2 3.1. Protocollo semplificato di trattamento insulinico intensivo per il paziente critico di area medica

3 Presentazione 1 Dopo la pubblicazione del Digami (1996) (5) in molte UTIC si cercò di applicare tale protocollo di terapia insulinica intensiva, ma la complessità e lo stretto range terapeutico (stop infusione insulinica a valori di glicemia di 72 mg/dl) lo fecero spesso abbandonare o modificare. I risultati recenti dell ACCORD (2008) (interrotto per eccesso di mortalità nei pazienti in trattamento intensivo) hanno riportato alla discussione della comunità scientifica i rischi legati alla ipoglicemia, soprattutto in situazioni critiche acute quali l infarto miocardico o l ictus cerebrale. Fin dall inizio degli anni 2000 abbiamo sperimentato questo protocollo semplificato derivato da una rielaborazione e semplificazione del DIGAMI- nell area di degenza monitorata dell Ospedale di Montecchio (AUSL di RE) 3

4 Presentazione 2 Nei pazienti ricoverati per patologie acute critiche Infarto miocardico, EPA, Insufficienza Respiratoria, Ictus cerebrale- che accedono all area di degenza monitorata per pazienti critici del nostro ospedale, che presentano una glicemia superiore a 200 e non si prevede una alimentazione per os nelle prime ore si applica questo protocollo che presenta nella semplicità d uso, nell algoritmo elementare e nella sicurezza i suoi punti di forza. Il protocollo sottoposto a due successive revisioni, una volta attivato dal medico, è a completa gestione infermieristica. Ha trovato una ottima accettazione da parte del personale Infermieristico, che non trova ostacoli ad utilizzarlo oggi, non solo in area critica, ma anche in degenza medica. 4

5 ALGORITMO per INFUSIONE di INSULINA RAPIDA nel paz Critico in CORSO di I.M.A/EPA/ICTUS/Insuff Resp per 48/72 ore in pazienti Diabetici e/o con Iperglicemia grave (> ) 1 via: INFUSIONE IN POMPA SIRINGA di 49,5 ml. di SOL. FISIOL + 50 U.I. di INSULINA RAPIDA ( R ) (= 0,5 ml) che determina una concentrazione di 1 ml. = 1 U.I. di INSULINA 2 via: GIK -Infondere Gluc 5% 500 cc + KCL 20 meq a vel variabile secondo il compenso emodinamico e lo stato di idratazione (30-60 cc/h) SE GLIC. > 500 mg/dl velocità Infusione 5 cc/h + bolo iniziale di 10 u ev SE GLIC. TRA 400 e 500 velocità Infusione 4 cc /h. + bolo 8 u ev SE GLIC. TRA 300 e 400 velocità Infusione 3 cc/h + bolo 5 u ev SE GLIC. TRA 250 e 300 velocità Infusione 2,5 cc/h SE GLIC. TRA 200 e 250 velocità Infusione 2 cc/h + GIK in 2 via SE GLIC. TRA 150 e 200 velocità Infusione 1,5 cc/h (1 cc/h di NOTTE ) SE GLIC. TRA 110 e 150 velocità Infusione 1 cc/h ( 0,5 cc/h di NOTTE) SE GLIC. <= 110 STOP INSULINA! (ma mantenere la pompa) SE GLIC. <= 70 INFONDERE GLUCOSIO 10% E.V. PER ALMENO 2-4 ORE + STIK ogni ora e adeguamento infusione EV Insulina in pompa) SE CI SONO SINTOMI da IPOGLICEMIA USARE GLUC. AL 30% per 2 ore e controllo stik ogni ora) CONTROLLO STIK dopo 1ora, per verifica dose (U/ora) poi OGNI 2 ORE PER LE PRIME 12 ore, poi OGNI 4 ore, se glicemie stabili Quando 3 glic successive sono < 140 embricare la TER. INSULINICA S.C. AI PASTI con HUMALOG o NOVORAPID o APIDRA,poi sospendere la pompa al momento della prima dose di Ins. LANTUS o LEVEMIR serale.

6 I.O.:Terapia Insulinica Intensiva in pazienti Critici Infusione ev di Insulina in Pompa: (Actrapid o Humulin R) 50 u Insulina Regolare (= 0,5cc) + Fisiol 49,5 cc (Pompa siringa da 50 cc) per cui la concentrazione è tale che 1cc = 1 U/h Oppure : 100 U di Ins R in 100 cc di Fisiol in Pompa a ml/h) in 2a via infondere Fisiol. 500 cc se Glic > 250 mg/dl infondere Glucosata 5%+ KCl 20 meq quando le glicemie scendono al di sotto di 250 mg/dl, a velocità variabile secondo le condizioni emodinamiche del paziente - Controllo glicemico attento ogni 2 ore - Di notte ½ dosaggio e controlli ogni 4 ore Quando il paziente riprende ad alimentarsi (2a-3a giornata): Insulina analogo rapido ai pasti (HUMALOG o APIDRA o NOVORAPID) sovrapposta alla infusione basale di Analogo lento (LANTUS o LEVEMIR) per 12 ore e sospendere la pompa al momento della prima dose di Insulina serale. Dopo sospensione della Infusione ev: Analogo Rapido ai pasti + Analogo Lento serale (valutare in quali pazienti utilizzare eventuale Insulina Umana Regolare ai pasti + NPH serale.) In base alla glicemia a digiuno valutare la dose di Lantus o Levemir serale, da modificare ogni 2-3 gg e di conseguenza correggere i boli ai pasti. 6

7 Protocollo semplificato : Algoritmo per l iperglicemia in area medica Vantaggi: Criticità: Algoritmo semplice Infusione in pompa siringa :1cc = 1 U Sicurezza: stop insulina a 110 mg/dl Monitoraggio Glicemico biorario per 12 ore, poi ogni 4 ore. Protocollo unico per tutti i tipi di pazienti in area critica e degenza 7

8 Istruzione Operativa : per l applicazione del protocollo di Ter Insulinica Intensiva e per la transizione da Terapia ev a Terapia sc. 1 Iniziare il protocollo ev in ogni paziente ricoverato per patologie acute che non si alimenti, che presenti all ingresso una Glicemia => a 200 mg/dl o sottoposto ad interventi chirurgici che presenti all uscita dalla sala operatoria valori glicemici => 200 mg/dl, sospendendo la terapia per il Diabete eventualmente in corso. 2 Monitorare le glicemie (Stick Glicemico su sangue capillare) dopo la 1 ora, poi ogni 2 ore di giorno e ogni 4 ore di notte. 3 Stop alla infusione di Insulina ev per glicemie < = 110 mg/dl 4 Per glicemia <= 70, (oltre a sospendere l insulina), infondere Glucosio al 10% ev, monitorando la glicemia ogni ora. 8

9 3.1.2 Schema Teraputico Semplificato x Coma Chetoacidosico o Iperosmolare - 1 Nel paziente Diabetico in Coma Chetoacidosico o Iperosmolare la terapia si basa su tre capisaldi: A. Idratazione B. Insulinizzazione vedi Algoritmo per Infusione Insulina (3.1.1) C. Alcalinizzazione Eseguire preliminarmente : Glicemia capillare (stix) e prelievo per: Glicemia, Azotemia,Creat, Na,K,P, EGA, Osmolarità plasmatica. A - IDRATAZIONE : ml /h per le prime 2 ore fino a 4-6 h Sol. Fisiol 500 cc + KCL 20 meq ( No se K > 6)* (* non superare gli meq /12 h. ) + Bilanciata 500 cc poi ridurre la velocità di infusione in base alla idratazione

10 Schema Teraputico semplificato -2 B INSULINIZZAZIONE: Secondo Algoritmo per Infusione Insulina in 2 via : x Glic > 250 mg/dl infondere Fisiol 500 cc (*) x Glic. < 250 mg/dl infondere Glucosio 10%+ KCl 20 meq/l (*) (*) Adeguare la velocità dei liquidi secondo le condizioni di idratazione ed emodinamiche del paziente C - ALCALINIZZAZIONE: Raccomandazioni pratiche: Sol.Bicarbonato 250 ml (80 meq) solo se ph < 7.0 Fare scendere la glicemia gradualmente, per non indurre risposte adrenergiche dannose (rischio di TEP) Monitorare le glicemie ed i parametri vitali secondo schema 3.1, utilizzando una scheda dedicata (segue)

11 Scheda Monitoraggio Parametri CONTROLLO INTENSIVO GLICEMIA Reparto: Cognome Nome ( ETICHETTA) N LETTO Infusione ev di Insulina in Pompa Siringa: Fisiol. 49,5 cc + 0,5 cc Insulina Regolare. Data ora glicemia K+ Terapia: Ins. U/h firma 11

12 3.2. Protocollo semplificato di trattamento insulinico intensivo per il paziente critico di area Chirurgica

13 Presentazione -1 In area chirurgica si presentano due situazioni tipiche: il ricovero urgente del paziente che richiede un intervento chirurgico in urgenza, ed il paziente che deve affrontare un intervento in elezione. Per l intervento in elezione nel paziente Diabetico già noto, si prevede di solito un percorso assistenziale specifico, con una rivalutazione del compenso metabolico pre-operatoria, ma la gestione peri-operatoria è la medesima del paziente operato in urgenza Per l urgenza è indispensabile avere condiviso un algoritmo di trattamento dell iperglicemia grave per affrontare nelle migliori condizioni l intervento chirurgico in un paziente con iperglicemia, senza attendere il consulente diabetologo. 13

14 Presentazione - 2 L esperienze condotte in questi anni prevedono di condividere con i colleghi anestesisti e chirurghi e con il personale infermieristico un protocollo per ogni area chirurgica. La gestione quotidiana ed i risultati ottenuti nell esperienza dell ospedale di Carpi, che ha implementato i protocolli insulinici peri-operatori dal 2004, hanno portato poi ad una revisione e semplificazione dei protocolli adottati, e alla adozione di un unico protocollo per l area chirurgica, sia per l urgenza che per l intervento in elezione. I risultati sono stati buoni, con: riduzione della degenza media di questi pazienti rispetto agli anni precedenti l adozione del protocollo Gestione più sicura del paziente con iperglicemia grave da parte dei colleghi chirurghi ed anestesisti, in attesa del consulente diabetologo, indispensabile nella fase di transizione alla terapia sc. 14

15 Protocollo peri-operatorio di Carpi Controllo stik glicemico ogni 2 ore 15

16 Protocollo Perioperatorio : SCHEMA GIK INTENSIVO a DUE VIE (da utilizzare almeno nel caso in cui stik>350 mg/dl) Protocollo di Carpi (Ciardullo AV ref. 29) 16

17 Protocollo semplificato: Algoritmo per l iperglicemia in area chirurgica Vantaggi: Algoritmo semplice Sicurezza: stop insulina a 110 mg/dl Autonomia dal diabetologo in urgenza Protocollo unico per tutti i tipi di pazienti in area chirurgica. Maggiore uniformità nella gestione dell iperglicemia Criticità: (per pazienti in degenza ordinaria) Monitoraggio Glicemico frequente, anche se modulato sui valori di glicemia (più stretto quando vicino all ipoglicemia) 17

18 3.3. Protocollo semplificato di transizione: dalla terapia Insulinica per via venosa alla via sottocutanea

19 Protocollo di transizione.1 Schema per il calcolo della dose iniziale di insulina sottocutanea Calcolare la quantità di insulina che il paziente ha ricevuto nelle ultime 12 ore sommando i ml/h di infusione somministrati ( 1 ml = 1 unità insulina) o la dose media oraria di insulina somministrata e moltiplicata per 12 Ad es. 20 ml in 12 ore = 20 unità di insulina Ad es. 1,5 U/ora di insulina X 12 = 18 unità di insulina Moltiplicare questo numero per 2 al fine di ottenere il fabbisogno nelle 24 ore Ad es. 20 unità X 2 = 40 unità /die ( quantità giornaliera di insulina da somministrare) 19

20 Protocollo di transizione.2 Il 50% della quantità totale andrà somministrato come insulina basale (iniziando con il 20% in meno) utilizzando preferibilmente: analoghi long acting (glargine/lantus da preferire per il minore rischio di ipoglicemie) alla sera o Insulina NPH (½ dose al mattino e ½ alla sera) (Protaphane o Humulin I ) Il restante 50% andrà somministrato come insulina ai pasti utilizzando preferibilmente: un analogo rapido dell insulina,(humalog/lyspro; Novorapid/Aspart ; Glulisina/Apidra) per il maggior effetto sull iperglicemia postprandiale le minori ipoglicemie e la possibilità di essere praticata subito prima del pasto, ma anche subito dopo, in modo da modularne la dose sulla quantità di pasto realmente assunto 20

21 Suddividere la quantità totale dell analogo rapido dell insulina ai pasti in: 20 % a colazione, 40 % a pranzo, 40 % a cena. Protocollo di transizione.3 Aumentare la dose dei boli gradualmente, in base all aumento dell apporto alimentare per os, e dei valori delle glicemie. Supplementare con boli di correzione di insulina regolare o di analogo rapido in risposta all iperglicemia, se necessario ESEMPIO: 20 U infuse in 12 ore x 2= 40 U fabbisogno/die 50% = 20 U di analogo lento serale - 20% (pari a 4U) 50%= 20 U di analogo rapido ai pasti: 20 4 = 16 U Lantus ore 23 4 U a colazione + 8 a pranzo + 8 a cena 21

22 Obiettivi Glicemici Standard italiani per la cura del Diabete: Gli obiettivi glicemici durante un ricovero ospedaliero possono essere differenziati in funzione delle diverse situazioni cliniche. pazienti in situazione critica: valori glicemici il più possibile vicini a 110 g/dl e in ogni caso < 180 mg/dl (II, B) pazienti in situazione non critica valori glicemici pre-prandiali il piu possibile vicino a , postprandiali < 180 mg/dl (VI, B) LG dell IDF 2005 : preprandiale <100- postpradiale < 135 mg/dl LG Third Joint Task Force of European anf other Societies on Cardiovascular Disease Preventon in Clinical Practice 2003: preprandiale <120 - postpradiale < 160 mg/dl 22

23 3.4. Prevenzione e gestione dell Ipoglicemia

24 Rischio di ipoglicemie Condizioni che determinano rischio di ipoglicemia in pazienti che ricevono Insulina o Ipoglicemizzanti orali: Riduzione dell apporto alimentare o interruzione dell alimentazione enterale con mantenimento della stessa terapia per il diabete Interruzione della Nutrizione Parenterale totale e dell infusione di glucosio Somministrazione di insulina o Ipoglic. Orali pre-pasto non seguita dall ingestione del pasto, per qualunque causa Riduzione dell eventuale dose di corticosteroidi, in pazienti trattati con steroidi per patologie associate Vomito alimentare dopo il pasto, dopo la somministrazione della dose abituale di insulina o la assunzione della terapia orale. Disidratazione nell anziano con conseguente insuff.renale pre-renale. 24

25 Gerarchia della risposta all ipoglicemia 1.Glicemia = 100 mg/dl Normale 2.Glicemia <= 65 mg/dl controregolazione (Glucagone, Adrenalina) 3.Glicemia <= 60 mg/dl Sintomi adrenergici (tremori, sudorazione, senso di fame, tachicardia, PA elevata) 4.Glicemia <= 50 mg/dl disturbi cognitivi (Confusione mentale, sopore, coma) Condizioni che possono indurre Ipoglicemia inavvertita: I diabetici affetti da neuropatia autonomica o anziani possono avere perso la capacità di risposta adrenergica all ipoglicemia, e non avere quindi i sintomi d allarme, ma solo quelli neurologici (Sopore, Coma) Cataglicemia: Il calo rapido della glicemia (es da 280 a 150 mg/dl) da luogo ai sintomi dell ipoglicemia, senza avere valori glicemici da ipoglicemia 25

26 Trattamento della Grave Ipoglicemia o Coma ipoglicemico GLICEMIA < 60 mg/dl o sintomatica Se il Paziente è vigile: - somministrare Acqua e Zucchero per os - controllare la Glicemia ogni 2-3 ore - non somministrare la terapia Insulinica o ipoglicemizzante orale Se il Paziente è in Coma o in stato confusionale: Glucosata al 33% per alcune ore, poi al 10% per almeno ore. Alimentarlo con bevande zuccherate non appena possibile Il GLUCAGONE ( 1 m fl e.m /e.v) non è un farmaco da emergenza ospedaliera, viene dato ai pazienti in terapia insulinica a casa come terapia d urgenza in attesa dell arrivo in PS, se il paziente non è in grado di assumere bevande zuccherate. 26

27 3.5. Protocolli di gestione del paziente in Nutrizione Artificiale : La proposta semplificata 27

28 1 NE: Nutrizione Enterale e trattamento insulinico 1. Nel paziente diabetico,utilizzare le diete-formula specifiche per Diabete, che permettono un migliore equilibrio glicometabolico rispetto alle diete-formula standard. 2. Scegliere la NE in somministrazione continua: più vantaggiosa ed efficace e usare Insulina Basale (NPH): HUMULIN I due volte al gg (8,00 e 20,00) sc.,valutando la glicemia all inizio della NE o una sola somministrazione di Analogo lento (LANTUS o Detemir) serale. 3. La dose iniziale di insulina, nel paziente già in ter insulinica e stabilizzato dal punto di vista dell andamento glicemico, si calcola considerando la quantità di insulina media somministrata nei due giorni precedenti. 28

29 DIETE-FORMULA SPECIFICHE PER IL DIABETE DIASIP GLUCERNA GLUCERNA SELECT NOVASOURCE DIABETES NOVASOURCE DIABETES PLUS 29

30 DIASIP GLUCERNA GLUCERNA SELECT NOVASOURCE DIABETES NOVASOURCE DIABETES PLUS KCAL 1/mL 1/mL 1/mL 1/mL 1/mL PROTEINE 16 % 17 % 20 % 16 % 20 % GRASSI: SFA 49 % 5 % 50 % 6 % 49 % 4 % 33 % 7 % 41 % 9 % MUFA PUFA 29 % 15 % 37 % 7 % 32 % 10 % 19 % 7 % 23 % 9 % CHO: MALTODESTRINE 35 % 27 % 33 % 20 % 31 % 10 % 51 % % - FRUTTOSIO AM. TAPIOCA MOD. 8 % 6 % 10 % 8 % 43 % 11 % 29 % FIBERSOL2 MALTITOLO POLISACC. SOIA 7 % 2 % 9 % - FIBRA (g/100 ml): SOLUBILE 2 INSOLUBILE PHGG FOS OSMOLARITA MUFA+CHO 0, % 1,44 (Pol. soia) % 1,44 (Pol. soia) 0, % 1, % 1, %

31 2 - NP : Nutrizione Parenterale nel paziente diabetico Apporti nutritivi: CHO (glucosio): iniziare con g/die e poi progressivamente aumentare di 50 g/die fino ad arrivare a regime (4-5 g/kg/die). LIPIDI: 1-1,5 g/kg/die PROTEINE: 0,8-1,2 g/kg/die o più se paziente ipercatabolico. Usare le Sacche preparate dal Commercio e NON aggiungere Insulina nelle sacche, ma infonderla separatamente ev 31

32 3 NP: Nutrizione parenterale e trattamento insulinico 1. I paz. Diabetici in NP vanno incontro ad Iperglicemia facilmente: aumentare la infusione di Insulina, ma non ridurre i nutrienti, soprattutto se i paz sono in condizioni ipercataboliche (febbre, sepsi, stress chirurgico, ustioni, ictus, ecc) 2. Infusione di Insulina EV: con pompa-siringa diluendo 50 U.I. di Insulina Pronta ( R ) in 49,5 ml di soluzione salina. iniziare con 0,1 U.I. di insulina per g di glucosio infuso o 0,15 U.I se la glicemia è > 150 mg/dl. In soggetti obesi con diabete tipo 2 possono essere necessarie 0,2 U.I. di insulina per g di glucosio infuso. In diabetici di Tipo 1 magri possono essere necessarie 0,5 U.I. di insulina per g di glucosio infuso. 32

33 4 - NP : Nutrizione Parenterale e trattamento insulinico 3. Per gli aggiustamenti glicemici seguire il protocollo Intensivo per pazienti critici, con controllo ogni 2 ore della glicemie, poi ogni Nel paziente in NP stabilizzato che utilizza pompa peristaltica per le 24 h : passare alla somministrazione di analogo lento sottocute (LANTUS serale) una volta al gg con controllo glicemico a digiuno per titolare la dose giusta, aumentando di 1-2 U ogni 2 gg fino ad ottenere glic a digiuno < 140 mg/dl e => 110 mg/dl Controllo settimanale dei Parametri Nutrizionali: Alb, prealbumina, Linfociti per monitorare la situazione. 33

34 3.6. Raccomandazioni pratiche: Le cose da NON fare Le cose DA Fare

35 La gestione del paziente Diabetico in Ospedale 1 - Le cose da NON fare NON sospendere la terapia insulinica con analogo lento (Lantus o Levemir) per la notte a fronte di valori glicemici bassi: l analogo serale si titola sul valore del mattino a digiuno. NON somministrare l Insulina Rapida o regolare pre-prandiale a fronte di valori glicemici bassi: ridurre eventualmente la dose in rapporto al cibo che assume e preferire l analogo rapido dell insulina (Humalog, Novorapid, Apidra). NON somministrare insulina Regolare (o Rapida) al bisogno (Sliding scale) in risposta all iperglicemia in pazienti che non si alimentano. La Sliding Scale non è raccomandata ed è poco efficace (livello IV, forza racc. B) 35

36 La a gestione del paziente Diabetico in Ospedale 2 - Le cose da fare Titolare la dose di LANTUS o LEVEMIR serale sui valori del mattino a digiuno, aumentando di 2-4 unità ogni 2 giorni fino al target di glic a digiuno di mg/dl Se non è certo che il paziente si alimenti: somministrare Analogo Rapido (Humalog, Novorapid, Apidra) dopo il pasto (entro 10 ), in base a ciò che ha veramente assunto per os. Se i valori glicemici sono superiori a 200 mg/dl a digiuno non serve aumentare la dose di rapida a colazione, ma occorre aumentare la dose di lenta o intermedia serale per avere valori glicemici più bassi al mattino. Prevedere una dieta idonea con calcolo dei carboidrati da somministrare. 36

37 3 - I Percorsi: La presa in carico del paziente Diabetico pre-dimissione Almeno 3 giorni prima della dimissione attivare il Centro Diabetologico per la presa in carico del paziente da parte del team allo scopo di: Addestrarlo all autocontrollo domiciliare della glicemia Addestrarlo all auto-somministrazione dell insulina con i presidi più idonei e sicuri per il paziente (es. penne monouso) All utilizzo di una dieta adeguata predisposta dal dietista Se possibile utilizzare il periodo di ricovero ospedaliero per educare il paziente e per stimolare e supportare l autogestione dell autocontrollo glicemico e della terapia. 37

Caso clinico : Infarto miocardico acuto (IMA)

Caso clinico : Infarto miocardico acuto (IMA) La gestione del Paziente Diabetico in Ospedale Caso clinico : Infarto miocardico acuto (IMA) Anna Vittoria Ciardullo Anna Morselli Lorella Rossetti UO Medicina Interna Ospedale Ramazzini AUSL Modena Bologna,

Dettagli

PROTOCOLLI PER IL TRATTAMENTO INSULINICO INTENSIVO DELL'IPERGLICEMIA NEI PAZIENTI IN NUTRIZIONE ARTIFICIALE.

PROTOCOLLI PER IL TRATTAMENTO INSULINICO INTENSIVO DELL'IPERGLICEMIA NEI PAZIENTI IN NUTRIZIONE ARTIFICIALE. PROTOCOLLI PER IL TRATTAMENTO INSULINICO INTENSIVO DELL'IPERGLICEMIA NEI PAZIENTI IN NUTRIZIONE ARTIFICIALE. a cura di: Anna Demagistris 1, Giorgio Grassi 2, Antonello Lombardo 3, Paola Massucco 4, Augusta

Dettagli

IMPORTANZA DELLA PRECOCE NA NEL PAZIENTE CRITICO: IL PUNTO DI VISTA DEL DIABETOLOGO

IMPORTANZA DELLA PRECOCE NA NEL PAZIENTE CRITICO: IL PUNTO DI VISTA DEL DIABETOLOGO Criticità e bisogni della persona con diabete Bologna, 9 giugno 2014 IMPORTANZA DELLA PRECOCE NA NEL PAZIENTE CRITICO: IL PUNTO DI VISTA DEL DIABETOLOGO Franco Tomasi LO SCENARIO L iperglicemia costituisce

Dettagli

Terapia del DM in ambiente ospedaliero. Edoardo Duratorre U.O. Medicina Interna Ospedale di Luino

Terapia del DM in ambiente ospedaliero. Edoardo Duratorre U.O. Medicina Interna Ospedale di Luino Terapia del DM in ambiente ospedaliero Edoardo Duratorre U.O. Medicina Interna Ospedale di Luino Profili glicemici delle 24 ore: Normotolleranza glicemica e Diabete di Tipo 2 400 Glicemia (mg/dl) 300 200

Dettagli

Sabato 23 Marzo 2013 Convegno Animo - Fadoi

Sabato 23 Marzo 2013 Convegno Animo - Fadoi Sabato 23 Marzo 2013 Convegno Animo - Fadoi Esistono numerosi studi che documentano in differenti contesti di condizioni critiche l utilità di un trattamento insulinico endovenoso volto a controllare i

Dettagli

5. PROTOCOLLO di STUDIO

5. PROTOCOLLO di STUDIO 5. PROTOCOLLO di STUDIO Validazione dei protocolli di terapia insulinica intensiva mediante l utilizzo di strumenti per il monitoraggio continuo della glicemia Alessandra Dei Cas, Ivana Zavaroni UOS di

Dettagli

La Gestione del paziente Diabetico in Ospedale

La Gestione del paziente Diabetico in Ospedale La Gestione del paziente Diabetico in Ospedale 1 Caso Clinico: Ictus Cerebrale Ischemico Moderatore : Norina Marcello Tutor : Massimo Michelini Rossella Ceci Reggio Emilia, 11 Dicembre 2009 anamnesi patologica

Dettagli

Massimo Michelini*, Valeria Manicardi

Massimo Michelini*, Valeria Manicardi Massimo Michelini*, Valeria Manicardi E.Manicardi*, E.Catellani, E.Cioni, R.Iotti, A.Piazza, L.Finardi*, F.Borghi*, S.Ciccia, E.Gasparini, F.Saracchi, V.Annoni, S.Musini, D.Giberti, P.Montanari, S.Petrazzoli,

Dettagli

Esempio di un protocollo a gestione infermieristica Giovanni Pinelli Erica Michelini Giuliana Cavani

Esempio di un protocollo a gestione infermieristica Giovanni Pinelli Erica Michelini Giuliana Cavani Nuovo Ospedale Civile Sant Agostino Estense Unità Operativa di Medicina d Urgenza e PS Direttore Dott. Giovanni Pinelli Esempio di un protocollo a gestione infermieristica Giovanni Pinelli Erica Michelini

Dettagli

Gestione Medico- Infermieristica in Pronto Soccorso dell Iperglicemia. UOC Medicina I per l urgenza Breve Osservazione CPSI Piera Grattarola

Gestione Medico- Infermieristica in Pronto Soccorso dell Iperglicemia. UOC Medicina I per l urgenza Breve Osservazione CPSI Piera Grattarola Gestione Medico- Infermieristica in Pronto Soccorso dell Iperglicemia S S S Corretto trattamento iperglicemia: Correzione : disidratazione iperglicemia squilibri idroelettrolitici Identificazione e cura

Dettagli

IPERGLICEMIA E NUTRIZIONE ARTIFICIALE DARIO TAMMARO

IPERGLICEMIA E NUTRIZIONE ARTIFICIALE DARIO TAMMARO IPERGLICEMIA E NUTRIZIONE ARTIFICIALE DARIO TAMMARO Dirigente Medico I livello UOC II Medicina AORN Monaldi Napoli NUTRIZIONE ARTIFICIALE La Nutrizione Artificiale (NA) è una procedura terapeutica destinata

Dettagli

IL LAVORO DI EQUIPE PER LA GESTIONE DEL PAZIENTE DIABETICO IN OSPEDALE: GESTIONE CONDIVISA MEDICO- INFERMIERE DEI PROTOCOLLI

IL LAVORO DI EQUIPE PER LA GESTIONE DEL PAZIENTE DIABETICO IN OSPEDALE: GESTIONE CONDIVISA MEDICO- INFERMIERE DEI PROTOCOLLI IL LAVORO DI EQUIPE PER LA GESTIONE DEL PAZIENTE DIABETICO IN OSPEDALE: GESTIONE CONDIVISA MEDICO- INFERMIERE DEI PROTOCOLLI Bologna 17 Maggio 2010 Lorella Rossetti Coordinatore Infermieristico U.O. Medicina

Dettagli

La terapia insulinica. Alessandra Cosma Noale, 28 Novembre 2014

La terapia insulinica. Alessandra Cosma Noale, 28 Novembre 2014 La terapia insulinica Alessandra Cosma Noale, 28 Novembre 2014 Terapia insulinica nel DM tipo 1 DM tipo 1 la terapia insulinica è l unica terapia possibile in quanto sostitutiva della carenza ormonale

Dettagli

Protocollo di infusione di insulina secondo Markowitz. 100 U di insulina regolare / 100 ml SF

Protocollo di infusione di insulina secondo Markowitz. 100 U di insulina regolare / 100 ml SF Protocollo di infusione di insulina secondo Markowitz 100 U di insulina regolare / 100 ml SF Protocollo di Yale algoritmo dinamico che prevede la determinazione della dose insulinica non solamente sulla

Dettagli

Aspetti pratici per migliorare la gestione del trattamento insulinico in reparto: esperienze di best practice. Corrado Zambon Firenze, 12 maggio 2019

Aspetti pratici per migliorare la gestione del trattamento insulinico in reparto: esperienze di best practice. Corrado Zambon Firenze, 12 maggio 2019 Aspetti pratici per migliorare la gestione del trattamento insulinico in reparto: esperienze di best practice. Corrado Zambon Firenze, 12 maggio 2019 Il sottoscritto Corrado Zambon ai sensi dell art. 3.3

Dettagli

Il fattore di insulino sensibilità e il calcolo del rapporto insulina carboidrati

Il fattore di insulino sensibilità e il calcolo del rapporto insulina carboidrati Il fattore di insulino sensibilità e il calcolo del rapporto insulina carboidrati Giuseppe Marelli Responsabile SSD Diabetologia Endocrinologia e Nutrizione Clinica ASST Vimercate (MB) Cosa sono? Due strumenti

Dettagli

Iperglicemia indotta da steroidi. Maurizia Battezzati

Iperglicemia indotta da steroidi. Maurizia Battezzati Iperglicemia indotta da steroidi Maurizia Battezzati Iperglicemia Nel soggetto già diabetico (circa 2/3) Nel soggetto sano (circa 1/3) Nelle persone con patologie tumorali, l incidenza di diabete è circa

Dettagli

Paziente diabetico in condizioni non

Paziente diabetico in condizioni non Paziente diabetico in condizioni non critiche:linee guida e schemi terapeutici Paola Battisti Medicina ad indirizzo Endocrino Metabolico Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata Roma Cause più frequenti

Dettagli

DIABETE E IPOGLICEMIA

DIABETE E IPOGLICEMIA DIABETE E IPOGLICEMIA Il glucosio è fondamentale per l organismo poiché è il nutriente essenziale per tutte le cellule. L organo principale che utilizza il glucosio è il cervello, e grazie all energia

Dettagli

La terapia insulinica in corso di nutrizione enterale

La terapia insulinica in corso di nutrizione enterale XX CONGRESSO NAZIONALE AMD Genova, 13-16 maggio 2015 La terapia insulinica in corso di nutrizione enterale Franco Tomasi Professore a contratto Università degli Studi di Ferrara FATTORI CHE INFLUENZANO

Dettagli

DIABETE E IPERGLICEMIA

DIABETE E IPERGLICEMIA DIABETE E IPERGLICEMIA Il glucosio è fondamentale per l organismo poiché è il nutriente essenziale per tutte le cellule che lo prelevano direttamente dal sangue. La principale fonte di glucosio risiede

Dettagli

La competenza infermieristica nell applicazione dei protocolli di gestione dell iperglicemia Anna Morselli

La competenza infermieristica nell applicazione dei protocolli di gestione dell iperglicemia Anna Morselli La competenza infermieristica nell applicazione dei protocolli di gestione dell iperglicemia Anna Morselli Il sottoscritto ANNA MORSELLI ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg.

Dettagli

La gestione infermieristica del paziente diabetico: dal triage alla dimissione.

La gestione infermieristica del paziente diabetico: dal triage alla dimissione. La gestione infermieristica del paziente diabetico: dal triage alla dimissione. Dott.ssa Antonella Cocorocchio CPSI UOC PS/BO AO San Giovanni Addolorata ROMA Coordinatore Nazionale Area Nursing SIMEU Dichiaro

Dettagli

LA GESTIONE DELLE URGENZE METABOLICHE DIABETOLOGICHE NELL AREA DELL EMERGENZA Protocolli diagnostico terapeutici e percorsi assistenziali

LA GESTIONE DELLE URGENZE METABOLICHE DIABETOLOGICHE NELL AREA DELL EMERGENZA Protocolli diagnostico terapeutici e percorsi assistenziali LA GESTIONE DELLE URGENZE METABOLICHE DIABETOLOGICHE NELL AREA DELL EMERGENZA Protocolli diagnostico terapeutici e percorsi assistenziali Roma, 13 ottobre 2018 La dr.sa Maria Luisa Manca Bitti dichiara

Dettagli

L organizzazione dei PDTA in ospedale. Elisa Forte Alta professionalità in area metabolica SC diabetologia e endocrinologia PO Sud - ASL Latina

L organizzazione dei PDTA in ospedale. Elisa Forte Alta professionalità in area metabolica SC diabetologia e endocrinologia PO Sud - ASL Latina L organizzazione dei PDTA in ospedale Elisa Forte Alta professionalità in area metabolica SC diabetologia e endocrinologia PO Sud - ASL Latina Viterbo 30 Aprile 2016 CONGRESSO REGIONALE AMD - SID Il Piano

Dettagli

LA GESTIONE DELLE URGENZE METABOLICHE DIABETOLOGICHE NELL AREA DELL EMERGENZA Protocolli diagnostico terapeutici e percorsi assistenziali

LA GESTIONE DELLE URGENZE METABOLICHE DIABETOLOGICHE NELL AREA DELL EMERGENZA Protocolli diagnostico terapeutici e percorsi assistenziali LA GESTIONE DELLE URGENZE METABOLICHE DIABETOLOGICHE NELL AREA DELL EMERGENZA Protocolli diagnostico terapeutici e percorsi assistenziali Roma, 13 ottobre 2018 Il dr. Emanuele Gilardi dichiara di NON aver

Dettagli

Andamento fisiologico della secrezione insulinica

Andamento fisiologico della secrezione insulinica Come utilizzare le informazioni ottenute dall autocontrollo Gabriele Forlani SSD Malattie del Metabolismo e Dietetica Clinica Policlinico S. Orsola-Malpighi Bologna Andamento fisiologico della secrezione

Dettagli

CAMPO SCUOLA NEVERA QUESTIONARIO MEDICO per terapia Multinniettiva. Papà. Diagnosi il Ultima HbA1C: il. Altre patologie

CAMPO SCUOLA NEVERA QUESTIONARIO MEDICO per terapia Multinniettiva. Papà. Diagnosi il Ultima HbA1C: il. Altre patologie CAMPO SCUOLA NEVERA 2013 QUESTIONARIO MEDICO per terapia Multinniettiva A.G.D. Como Associazione per l aiuto ai Giovani Diabetici Onlus COGNOME. Nato il.. Residente a... Via... NOME.. C.F Tessera sanitaria

Dettagli

Terapia insulinica intensiva in fase acuta

Terapia insulinica intensiva in fase acuta XXXVII CONGRESSO NAZIONALE DI CARDIOLOGIA CARDIONURSING ANMCO 2006 Terapia insulinica intensiva in fase acuta Firenze, 2 giugno 2006 Gianluca Montefrancesco U.O. Cardiologia Ospedale Maggiore Bologna Diabete

Dettagli

IL PAZIENTE DIABETICO IN OSPEDALE: FRA NUTRIZIONE E FARMACOTERAPIA

IL PAZIENTE DIABETICO IN OSPEDALE: FRA NUTRIZIONE E FARMACOTERAPIA IL PAZIENTE DIABETICO IN OSPEDALE: FRA NUTRIZIONE E FARMACOTERAPIA NUTRIZIONE ARTIFICIALE NEL DIABETICO Prof. Maria Grazia Carbonelli UO Dietologia e Nutrizione Azienda Ospedaliera S. Camillo Forlanini

Dettagli

Il calcolo dei carboidrati nel diabete tipo 1 in età pediatrica

Il calcolo dei carboidrati nel diabete tipo 1 in età pediatrica Trento, 20-27 ottobre 2012 Il calcolo dei carboidrati nel diabete tipo 1 in età pediatrica R. Franceschi, V. Cauvin, A. Di Palma Unità Semplice di Diabetologia Pediatrica Agenda 1) Alimentazione in età

Dettagli

Attività fisica, Sport e Diabete tipo 1. Gabriele Forlani - U.O. Malattie del Metabolismo - Policlinico S. Orsola-Malpighi

Attività fisica, Sport e Diabete tipo 1. Gabriele Forlani - U.O. Malattie del Metabolismo - Policlinico S. Orsola-Malpighi Attività fisica, Sport e Diabete tipo 1 - Policlinico S. Orsola-Malpighi 1 Cosa succede alla concentrazione di insulina durante l esercizio fisico? Gli ormoni prodotti durante l esercizio fisico (catecolamine)

Dettagli

Effetti del Trattamento Insulinico Intensivo nei pazienti diabetici (glicemia 198 mg/dl) con STE- MI.

Effetti del Trattamento Insulinico Intensivo nei pazienti diabetici (glicemia 198 mg/dl) con STE- MI. Effetti del Trattamento Insulinico Intensivo nei pazienti diabetici (glicemia 198 mg/dl) con STE- MI. Riduzione rischio relativo:31% DIGAMI study JACC 1995;26:57-65 65 I pazienti con diabete mellito hanno

Dettagli

CONTROLLO GLICEMICO NEI PAZIENTI IN T.I.

CONTROLLO GLICEMICO NEI PAZIENTI IN T.I. STRUTTURA DI RIFERIMENTO PROTOCOLLO Versione n._ del ALL_03_MCI_PRO_02 GLICEMICO NEI PAZIENTI IN T.I. AUTORIZZAZIONI Redazione / Aggiornamento Verifica Approvazione Data Paolo Chiarandini Data Data Inserire

Dettagli

Requisiti di Qualità per la Medicina Interna Sezione B5 Requisiti relativi alla gestione della comorbilità IPERGLICEMIA. Sommario

Requisiti di Qualità per la Medicina Interna Sezione B5 Requisiti relativi alla gestione della comorbilità IPERGLICEMIA. Sommario pag. 1 di 6 Sommario Premessa... 2 Ingresso in Reparto/Percorso diagnostico... 4 Percorso terapeutico... 4 Valutazione di esito... 6 Dimissione... 6 pag. 2 di 6 Premessa Il documento si propone di presentare

Dettagli

Un nuovo metodo di monitoraggio glicemico e una nuova opzione terapeutica per il paziente con diabete di tipo 1

Un nuovo metodo di monitoraggio glicemico e una nuova opzione terapeutica per il paziente con diabete di tipo 1 Un nuovo metodo di monitoraggio glicemico e una nuova opzione terapeutica per il paziente con diabete di tipo 1 Silvia Burlina, Annunziata Lapolla Università degli Studi di Padova, Dipartimento di Medicina,

Dettagli

IPERGLICEMIA IN OSPEDALE

IPERGLICEMIA IN OSPEDALE IPERGLICEMIA IN OSPEDALE IL CONTESTO OSPEDALIERO I DIABETICI IN OSPEDALE SONO IL 30 % DEI RICOVERATI SONO IL 13-26 % DI TUTTI I PAZIENTI RICOVERATI NELLE UNITA DI CURA INTENSIVA SONO IL 30 % DEI PAZIENTI

Dettagli

La gestione clinica dell iperglicemia nel Paziente Diabetico di Tipo 2: CASI CLINICI

La gestione clinica dell iperglicemia nel Paziente Diabetico di Tipo 2: CASI CLINICI La gestione clinica dell iperglicemia nel Paziente Diabetico di Tipo 2: CASI CLINICI 1 Titolazione dell insulina basale FBG 70-130 mg/dl Analogo lento INIZIARE con 10 UI o 0,2 U/Kg /die di insulina bed-time

Dettagli

Dott.ssa D.Sansone S.C. Diabetologia ed Endocrinologia ASLCN1

Dott.ssa D.Sansone S.C. Diabetologia ed Endocrinologia ASLCN1 DIABETE IN GRAVIDANZA: Raccomandazioni in dimissione e presa in carico sul territorio Cuneo 30 gennaio 2016 Dott.ssa D.Sansone S.C. Diabetologia ed Endocrinologia ASLCN1 ORGANIZZAZIONE S.C Diabetologia,

Dettagli

COMPLICANZE DEL DIABETE

COMPLICANZE DEL DIABETE COMPLICANZE DEL DIABETE Prof. Alfonso Bellia ACUTE (prevalentemente metaboliche) Ipoglicemia acuta (

Dettagli

Gestione della digiunostomia nutrizionale

Gestione della digiunostomia nutrizionale Gestione della digiunostomia nutrizionale Lo IEO pubblica una collana di Booklets al fine di aiutare il paziente a gestire eventuali problematiche (quali ad esempio le terapie svolte, l alimentazione da

Dettagli

La messa a punto della terapia antidiabetica intraospedaliera. Anna Leopardi SOC Diabetologia - SGD USL Toscana Centro

La messa a punto della terapia antidiabetica intraospedaliera. Anna Leopardi SOC Diabetologia - SGD USL Toscana Centro La messa a punto della terapia antidiabetica intraospedaliera Anna Leopardi SOC Diabetologia - SGD USL Toscana Centro Prevalenza La prevalenza complessiva di diabete è del 6,2% Osservatorio Arno Diabete

Dettagli

Conta i carboidrati, utilizza gli algoritmi e il calcolatore e migliora la tua vita

Conta i carboidrati, utilizza gli algoritmi e il calcolatore e migliora la tua vita Conta i carboidrati, utilizza gli algoritmi e il calcolatore e migliora la tua vita Presentazione del caso (1) Laura, donna di anni 39, diabetica tipo 1 dall età di 19 anni. A distanza di quasi 20 anni

Dettagli

NUTRIZIONE ARTIFICIALE

NUTRIZIONE ARTIFICIALE NUTRIZIONE ARTIFICIALE Modalità terapeutica mediante la quale possono essere soddisfatti i fabbisogni nutrizionali di pazienti altrimenti non in grado di alimentarsi sufficientemente per via naturale NUTRIZIONE

Dettagli

PRESCRIZIONE APPROPRIATA DI INSULINA E USO DELLE PENNE MONOUSO DA INSULINA MASSIMO MICHELINI SOS Diabetologia Ospedale E. Franchini, Montecchio

PRESCRIZIONE APPROPRIATA DI INSULINA E USO DELLE PENNE MONOUSO DA INSULINA MASSIMO MICHELINI SOS Diabetologia Ospedale E. Franchini, Montecchio PRESCRIZIONE APPROPRIATA DI INSULINA E USO DELLE PENNE MONOUSO DA INSULINA MASSIMO MICHELINI SOS Diabetologia Ospedale E. Franchini, Montecchio Emilia-AUSL Reggio Emilia Non conflitti interesse negli ultimi

Dettagli

12 a Conferenza Nazionale GIMBE Per una sanità al centro dell agenda politica

12 a Conferenza Nazionale GIMBE Per una sanità al centro dell agenda politica 12 a Conferenza Nazionale GIMBE Per una sanità al centro dell agenda politica Bologna, 3 marzo 2017 Prescrizione informatizzata dell insulina in ospedale e utilizzo di penne monouso: quale impatto su appropriatezza

Dettagli

Tecnologia e counting carboidrati

Tecnologia e counting carboidrati Tecnologia e counting carboidrati SIMPOSIO SATELLITE TECNOLOGIA E CURA Pollenzo 10/12/2010 Dietista Marzano Dolores Diabetologia e Malattie Metaboliche ASLTO5 COUNTING CARBOIDRATI Negli anni la terapia

Dettagli

AUTOCONTROLLO E AUTOGESTIONE DUE OBBIETTIVI FONDAMENTALI PER AFFRONTARE LA QUOTIDIANETA

AUTOCONTROLLO E AUTOGESTIONE DUE OBBIETTIVI FONDAMENTALI PER AFFRONTARE LA QUOTIDIANETA AUTOCONTROLLO E AUTOGESTIONE DUE OBBIETTIVI FONDAMENTALI PER AFFRONTARE LA QUOTIDIANETA CON TRANQUILLITA OBIETTIVI Importanza del monitoraggio glicemico Come e quando eseguire l autocontrollo glicemico

Dettagli

Soggetto normale che consuma 3 pasti. G:. Forlani. U.O. Malattie del Metabolismo

Soggetto normale che consuma 3 pasti. G:. Forlani. U.O. Malattie del Metabolismo Soggetto normale che consuma 3 pasti Preparazioni insuliniche Ad azione rapida (analoghi dell insulina LisPro, Aspart, Glulisine) Ad azione pronta (insulina regolare) Ad azione intermedia (NPH) Analoghi

Dettagli

Cosa è necessario sapere e saper fare se in classe ho un bambino con diabete Dr Alberto Gaiero e Dr.ssa Graziella Fichera S.C.

Cosa è necessario sapere e saper fare se in classe ho un bambino con diabete Dr Alberto Gaiero e Dr.ssa Graziella Fichera S.C. Cosa è necessario sapere e saper fare se in classe ho un bambino con diabete Dr Alberto Gaiero e Dr.ssa Graziella Fichera S.C. di Pediatria e Neonatologia Ospedale San Paolo di Savona ASL-2 Diabete Terapia

Dettagli

PIEDE DIABETICO 1-CASO CLINICO. Corso di Formazione per i MMG 27 febbraio Massimo Michelini Diabetologia Montecchio, AUSL RE

PIEDE DIABETICO 1-CASO CLINICO. Corso di Formazione per i MMG 27 febbraio Massimo Michelini Diabetologia Montecchio, AUSL RE PIEDE DIABETICO Corso di Formazione per i MMG 27 febbraio 2013 1-CASO CLINICO Massimo Michelini Diabetologia Montecchio, AUSL RE B.M. maschio di 62 aa 1993 IMA infero-posteriore; anamnesi patologica remota

Dettagli

Definizione di Diabete Mellito

Definizione di Diabete Mellito Definizione di Diabete Mellito Il diabete mellito è una sindrome cronica dovuta a carenza assoluta o relativa di insulina, associata a gradi variabili di resistenza all'azione dell'insulina stessa da parte

Dettagli

Utilizzo delle miscele nutrizionali enterali

Utilizzo delle miscele nutrizionali enterali LA NUTRIZIONE ARTIFICIALE (ospedaliera e domiciliare) Utilizzo delle miscele nutrizionali enterali Costanza Nardò Servizio Dietetico Ospedaliero Az. U.S.L. N. 3 - Pistoia Agliana (PT)- 26.01.2013 1 Quando

Dettagli

L autocontrollo nel paziente attivo e sportivo con diabete di tipo 2

L autocontrollo nel paziente attivo e sportivo con diabete di tipo 2 Modulo 3 L autocontrollo nel paziente attivo e sportivo con diabete di tipo 2 Dott.ssa Elena Meneghini Dirigente medico, S.S. Diabetologia e Malattie metaboliche P. O. Bassini, Cinisello Balsamo A.O. ICP

Dettagli

DIABETE E AUTOCONTROLLO

DIABETE E AUTOCONTROLLO DIABETE E AUTOCONTROLLO Sì, gestire il diabete è possibile. Il monitoraggio della glicemia fa parte della terapia generale del diabete. Grazie all autocontrollo, potete misurare il livello di glicemia

Dettagli

IL PAZIENTE DIABETICO / IPERGLICEMICO ALL INGRESSO IN OSPEDALE

IL PAZIENTE DIABETICO / IPERGLICEMICO ALL INGRESSO IN OSPEDALE IL PAZIENTE DIABETICO / IPERGLICEMICO ALL INGRESSO IN OSPEDALE Obiettivi glicemici Obiettivi del controllo glicemico nei pazienti ospedalizzati Pazienti in situazione critica, ricoverati in Terapia Intensiva,

Dettagli

MONITORAGGIO GLICEMICO. IP Pistolato Patrizia, Jessica Iacovacci

MONITORAGGIO GLICEMICO. IP Pistolato Patrizia, Jessica Iacovacci MONITORAGGIO GLICEMICO IP Pistolato Patrizia, Jessica Iacovacci AMBULATORIO INFERMIERISTICO Accettazione paziente rilevazione parametri e inserimento dati Ambulatorio medicazioni Screening piede diabetico

Dettagli

Diabetologo. Medico di famiglia. Nome. Indirizzo. Telefono. Orari. Centro di Diabetologia. Nome. Telefono. Orari

Diabetologo. Medico di famiglia. Nome. Indirizzo. Telefono. Orari. Centro di Diabetologia. Nome. Telefono. Orari Diario Accu-Chek. Diabetologo Nome Indirizzo Telefono Orari Centro di Diabetologia Medico di famiglia Nome Telefono Orari Numero Verde per avere assistenza tecnica sull utilizzo dei prodotti della linea

Dettagli

Educazione terapeutica nel diabete mellito tipo 1

Educazione terapeutica nel diabete mellito tipo 1 Educazione terapeutica nel diabete mellito tipo 1 Alessandra Dei Cas Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale U.O. Endocrinologia CLASSIFICAZIONE EZIOLOGICADELLE PRINCIPALI FORME DI DIABETE MELLITO

Dettagli

DIABETE E AUTOCONTROLLO

DIABETE E AUTOCONTROLLO DIABETE E AUTOCONTROLLO Sì, gestire il diabete è possibile. Il monitoraggio della glicemia fa parte della terapia generale del diabete. Grazie all autocontrollo, potete misurare il livello di glicemia

Dettagli

G. Fusco coordinatore infermieristico

G. Fusco coordinatore infermieristico Il Diabete in Ospedale da un Problema ad un Opportunità Clinico-Manageriale Napoli 27 /28 gennaio 2012 Il ruolo e l importanza degli infermieri nel controllo della glicemia G. Fusco coordinatore infermieristico

Dettagli

PIANO DI CURA DEL DIABETE A SCUOLA

PIANO DI CURA DEL DIABETE A SCUOLA PIANO DI CURA DEL DIABETE A SCUOLA Questo programma è preparato dal diabetologo pediatra e condiviso con i genitori dello studente ed il medico di famiglia. Esso costituisce uno strumento di supporto per

Dettagli

LA GESTIONE DEL PAZIENTE ONCOLOGICO CON DIABETE MELLITO. Giovedì, 24 maggio 2018

LA GESTIONE DEL PAZIENTE ONCOLOGICO CON DIABETE MELLITO. Giovedì, 24 maggio 2018 con il Patrocinio Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Cuneo LA GESTIONE DEL PAZIENTE ONCOLOGICO CON DIABETE MELLITO Giovedì, 24 maggio 2018 LA GESTIONE DEL PAZIENTE ONCOLOGICO

Dettagli

Gestione dell ipoglicemia e dell iperglicemia: come riportare i valori glicemici a target!

Gestione dell ipoglicemia e dell iperglicemia: come riportare i valori glicemici a target! Gestione dell ipoglicemia e dell iperglicemia: come riportare i valori glicemici a target! Luigi Sciangula Responsabile Struttura Semplice InterDipartimentale di Diabetologia ed Endocrinologia Ospedale

Dettagli

Quando la glicemia è un problema negli ospedalizzati. Dott. Massimo Boaretto U.O. Medicina Ospedale di Belluno

Quando la glicemia è un problema negli ospedalizzati. Dott. Massimo Boaretto U.O. Medicina Ospedale di Belluno Quando la glicemia è un problema negli ospedalizzati Dott. Massimo Boaretto U.O. Medicina Ospedale di Belluno CONGRESSO REGIONALE FADOI-ANIMO VENETO Mestre, 25/10/2013 E un problema? Direi di si I diabetici

Dettagli

Percorso per la gestione del Diabete Gestazionale e della Gravida Diabetica. ELENA CAPUANO SOS Diabetologia Montecchio Emilia

Percorso per la gestione del Diabete Gestazionale e della Gravida Diabetica. ELENA CAPUANO SOS Diabetologia Montecchio Emilia Percorso per la gestione del Diabete Gestazionale e della Gravida Diabetica ELENA CAPUANO SOS Diabetologia Montecchio Emilia PREVENZIONE ACCOGLIENZA L accesso delle gravide avviene al SD in qualsiasi orario

Dettagli

C R I T I C I T À E B I S O G N I D E L L A P E R S O N A C O N D I A B E T E N E L S E T T I N G A S S I S T E N Z I A L E D E L L A M E D I C I N A

C R I T I C I T À E B I S O G N I D E L L A P E R S O N A C O N D I A B E T E N E L S E T T I N G A S S I S T E N Z I A L E D E L L A M E D I C I N A C R I T I C I T À E B I S O G N I D E L L A P E R S O N A C O N D I A B E T E N E L S E T T I N G A S S I S T E N Z I A L E D E L L A M E D I C I N A D U R G E N Z A IperIpoG Valeria Manicardi Direttore

Dettagli

Diagnosi di diabete tipo 1 durante l adolescenza: implicazioni cliniche, motivazionali e relazionali

Diagnosi di diabete tipo 1 durante l adolescenza: implicazioni cliniche, motivazionali e relazionali Diagnosi di diabete tipo 1 durante l adolescenza: implicazioni cliniche, motivazionali e relazionali Letizia Tomaselli UO Endocrinologia, ARNAS Garibaldi, Catania Presentazione del caso GD, anni 19. Peso

Dettagli

DALLE INSULINE ANIMALI....ALLE INSULINE UMANE FINO AGLI ANALOGHI

DALLE INSULINE ANIMALI....ALLE INSULINE UMANE FINO AGLI ANALOGHI DALLE INSULINE ANIMALI....ALLE INSULINE UMANE FINO AGLI ANALOGHI insulina Secrezione insulinica in soggetti normali ed in pazienti diabetici Insuline umane solubili Insulina Regolare Insulina Regolare

Dettagli

La Nutrizione Artificiale dall Ospedale al Domicilio

La Nutrizione Artificiale dall Ospedale al Domicilio La Nutrizione Artificiale dall Ospedale al Domicilio Cagliari 25-26 Marzo 2009 Caesar s Hotel 1 LA NUTRIZIONE ARTIFICIALE NEL PAZIENTE IPERCATABOLICO Dr.ssa Giuseppina Loria Servizio Anestesia e Rianimazione

Dettagli

Avvio e follow up. della terapia col Microinfusore

Avvio e follow up. della terapia col Microinfusore Avvio e follow up della terapia col Microinfusore Dott.ssa Agnese Cusseddu 29/06/2019 Dichiarazione conflitto di interessi La dr.ssa Agnese Cusseddu dichiara di aver ricevuto negli ultimi due anni compensi

Dettagli

IL MICROINFUSORE E LE FUNZIONI AVANZATE: UNO STRUMENTO IN PIU NELLA GESTIONE DEL BAMBINO E DELL ADOLESCENTE CON DIABETE TIPO 1

IL MICROINFUSORE E LE FUNZIONI AVANZATE: UNO STRUMENTO IN PIU NELLA GESTIONE DEL BAMBINO E DELL ADOLESCENTE CON DIABETE TIPO 1 Ospedale Luigi Sacco AZIENDA OSPEDALIERA POLO UNIVERSITARIO Università degli Studi di Milano Facoltà di Medicina e Chirurgia IL MICROINFUSORE E LE FUNZIONI AVANZATE: UNO STRUMENTO IN PIU NELLA GESTIONE

Dettagli

L ipoglicemia. L ipoglicemia è la conseguenza del mancato bilanciamento tra dose insulinica, assunzione di carboidrati ed esercizio fisico

L ipoglicemia. L ipoglicemia è la conseguenza del mancato bilanciamento tra dose insulinica, assunzione di carboidrati ed esercizio fisico L ipoglicemia L ipoglicemia è la conseguenza del mancato bilanciamento tra dose insulinica, assunzione di carboidrati ed esercizio fisico Il perfetto equilibrio tra questi tre attori permette di mantenere

Dettagli

SCHEMA PROGETTO AREA DI COORDINAMENTO SANITA - ANNO 2015

SCHEMA PROGETTO AREA DI COORDINAMENTO SANITA - ANNO 2015 SCHEMA PROGETTO AREA DI COORDINAMENTO SANITA - ANNO 2015 1. Titolo del progetto: LA GESTIONE INTEGRATA DELLA PERSONA CON DIABETE RICOVERATA IN AMBITO OSPEDALIERO PROGRAMMA PILOTA 2. Azienda USL capofila:

Dettagli

Iper/ipoglicemia. Insulina: farmaco dell urgenza. Target. Perfusione. Target. Disponibilità ed Utilizzo del substrato energetico

Iper/ipoglicemia. Insulina: farmaco dell urgenza. Target. Perfusione. Target. Disponibilità ed Utilizzo del substrato energetico Take Home 1 Hemodynamic instability Target Perfusione Insulina: farmaco dell urgenza 2 Iper/ipoglicemia Target Disponibilità ed Utilizzo del substrato energetico Cose da fare e non fare in caso di iperglicemia

Dettagli

LA DR.SSA ERSILIA CASTALDO DICHIARA DI NON AVER RICEVUTO NEGLI ULTIMI DUE ANNI COMPENSI O FINANZIAMENTI DA AZIENDE FARMACEUTICHE E/O DIAGNOSTICHE

LA DR.SSA ERSILIA CASTALDO DICHIARA DI NON AVER RICEVUTO NEGLI ULTIMI DUE ANNI COMPENSI O FINANZIAMENTI DA AZIENDE FARMACEUTICHE E/O DIAGNOSTICHE LA DR.SSA ERSILIA CASTALDO DICHIARA DI NON AVER RICEVUTO NEGLI ULTIMI DUE ANNI COMPENSI O FINANZIAMENTI DA AZIENDE FARMACEUTICHE E/O DIAGNOSTICHE DICHIARA ALTRESÌ IL PROPRIO IMPEGNO AD ASTENERSI, NELL

Dettagli

DALL AUTOMONITORAGGIO GLICEMICO ALLE SCELTE TERAPEUTICHE

DALL AUTOMONITORAGGIO GLICEMICO ALLE SCELTE TERAPEUTICHE VII CORSO NAZIONALE AME DI ENDOCRINOLOGIA CLINICA Bari, 17-19 marzo 2016 III^ SESSIONE : CASI CLINICI INTERATTIVI Giovedì, 17 marzo 2016 DALL AUTOMONITORAGGIO GLICEMICO ALLE SCELTE TERAPEUTICHE Do4.ssa

Dettagli

2

2 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 29 30 31 32 33 34 α 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 L obiettivo della terapia e di

Dettagli

Alessandra Sforza. UO Endocrinologia AUSL di Bologna. Reggio Emilia, 16-17 novembre 2012

Alessandra Sforza. UO Endocrinologia AUSL di Bologna. Reggio Emilia, 16-17 novembre 2012 L ambulatorio cardio-metabolico: l esperienza dell AUSL di Bologna Alessandra Sforza UO Endocrinologia AUSL di Bologna Reggio Emilia, 16-17 novembre 2012 Interazioni diabetologo-cardiologo Gestione del

Dettagli

Monitoraggio continuo della glicemia in paziente con diabete di tipo 2 trattato con insulina (basal-bolus): confronto con autocontrollo

Monitoraggio continuo della glicemia in paziente con diabete di tipo 2 trattato con insulina (basal-bolus): confronto con autocontrollo Monitoraggio continuo della glicemia in paziente con diabete di tipo 2 trattato con insulina (basal-bolus): confronto con autocontrollo Luciano Zenari, Servizio di Diabetologia, Ospedale Sacro Cuore -

Dettagli

EDUCAZIONE ALIMENTARE E NUTRIZIONALE: CHO COUNTING E DINTORNI

EDUCAZIONE ALIMENTARE E NUTRIZIONALE: CHO COUNTING E DINTORNI EDUCAZIONE ALIMENTARE E NUTRIZIONALE: CHO COUNTING E DINTORNI INFERMIERA PATRONO MARIELLA DSS 12 CONVERSANO (BA) U.O.T. ENDOCRINOLOGIA E MALATTIE METABOLICHE DIRIGENTE RESPONSABILE DOTT. V. A. GIAGULLI

Dettagli

Educazione Alimentare per migliorare la salute

Educazione Alimentare per migliorare la salute Educazione Alimentare per migliorare la salute Sandra Vattini 1 Dipartimento di Sanità Pubblica svattini@ausl.pr.it 1 L Agenda per i temi proposti Dati epidemiologici e fattori di rischio; Modello per

Dettagli

L approccio terapeutico e nutrizionale nello sportivo diabetico

L approccio terapeutico e nutrizionale nello sportivo diabetico L approccio terapeutico e nutrizionale nello sportivo diabetico Gabriele Forlani SSD di Malattie del Metabolismo e Dietetica Clinica - Policlinico S. Orsola-Malpighi Equilibrio glicemico durante e dopo

Dettagli

La gestione del paziente diabetico dalla dimissione ospedaliera alla presa in carico da parte del Servizio Diabetologico: aspetti infermieristici

La gestione del paziente diabetico dalla dimissione ospedaliera alla presa in carico da parte del Servizio Diabetologico: aspetti infermieristici LA COMPLESSITA' ASSISTENZIALE DELLA PERSONA CON DIABETE IN OSPEDALE E SUL TERRITORIO: UN UPDATE SULLE PIU' RECENTI ACQUISIZIONI DI GOVERNO CLINICO E GESTIONE DELLA TERAPIA. Cento 28 maggio 2016 La gestione

Dettagli

LA GESTIONE INFERMIERISTICA DEL PAZIENTE CON ICTUS IN TERAPIA SUBINTENSIVA INFERM IERA SEBASTIANELLI ANTONELLA

LA GESTIONE INFERMIERISTICA DEL PAZIENTE CON ICTUS IN TERAPIA SUBINTENSIVA INFERM IERA SEBASTIANELLI ANTONELLA LA GESTIONE INFERMIERISTICA DEL PAZIENTE CON ICTUS IN TERAPIA SUBINTENSIVA INFERM IERA SEBASTIANELLI ANTONELLA STRUTTURA SUBINTENSIVA RIANIMAZIONE o 4 posti posti letto letto REPARTO Personale dedicato

Dettagli

LA NUTRIZIONE ARTIFICIALE OSPEDALIERA E DOMICILIARE. ASPETTI CLINICI, GESTIONALI E NORMATIVI. I nutrienti speciali e la farmaconutrizione in NP

LA NUTRIZIONE ARTIFICIALE OSPEDALIERA E DOMICILIARE. ASPETTI CLINICI, GESTIONALI E NORMATIVI. I nutrienti speciali e la farmaconutrizione in NP LA NUTRIZIONE ARTIFICIALE OSPEDALIERA E DOMICILIARE. ASPETTI CLINICI, GESTIONALI E NORMATIVI. I nutrienti speciali e la farmaconutrizione in NP I benefici ottenuti dalla somministrazione di tali substrati

Dettagli

LA GESTIONE INFERMIERISTICA DEL PAZIENTE DIABETICO: DAL TRIAGE ALLA DIMISSIONE 13 OTTOBRE 2018

LA GESTIONE INFERMIERISTICA DEL PAZIENTE DIABETICO: DAL TRIAGE ALLA DIMISSIONE 13 OTTOBRE 2018 LA GESTIONE INFERMIERISTICA DEL PAZIENTE DIABETICO: DAL TRIAGE ALLA DIMISSIONE 13 OTTOBRE 2018 2 DICHIARO di NON aver ricevuto negli ultimi due anni compensi o finanziamenti da Aziende Farmaceutiche e/o

Dettagli

Il tempo ottimale di somministrazione del bolo in bambini e adolescenti affetti da DMT1 in terapia con microinfusore (Studio TiBoDi)

Il tempo ottimale di somministrazione del bolo in bambini e adolescenti affetti da DMT1 in terapia con microinfusore (Studio TiBoDi) Ospedale Luigi Sacco AZIENDA OSPEDALIERA POLO UNIVERSITARIO Università degli Studi di Milano Facoltà di Medicina e Chirurgia Il tempo ottimale di somministrazione del bolo in bambini e adolescenti affetti

Dettagli

Diabete di tipo 2 scompensato in terapia insulinica intensiva: risoluzione di un caso clinico con il calcolatore di bolo

Diabete di tipo 2 scompensato in terapia insulinica intensiva: risoluzione di un caso clinico con il calcolatore di bolo Diabete di tipo 2 scompensato in terapia insulinica intensiva: risoluzione di un caso clinico con il calcolatore di bolo Presentazione del caso DDM è un sacerdote di 43 anni, giunto per la prima volta

Dettagli

Gestione infermieristica della terapia insulinica nei pazienti ospedalizzati: luci ed ombre. Seila Dorigo

Gestione infermieristica della terapia insulinica nei pazienti ospedalizzati: luci ed ombre. Seila Dorigo Gestione infermieristica della terapia insulinica nei pazienti ospedalizzati: luci ed ombre Seila Dorigo OBIETTIVO Il progetto si pone come obiettivo una gestione del diabetico medico infermieristica integrata

Dettagli

La dimissione dai repar- di degenza e dal PS e la presa in carico da parte della Rete Diabetologica

La dimissione dai repar- di degenza e dal PS e la presa in carico da parte della Rete Diabetologica La dimissione dai repar- di degenza e dal PS e la presa in carico da parte della Rete Diabetologica Claudio Grande.. Viterbo 30 Aprile 2016 L assistenza diabetologica ospedaliera siamo finalmente arrivati

Dettagli

Si ha una ipoglicemia quando le concentrazioni di glucosio nel sangue raggiungono un valore

Si ha una ipoglicemia quando le concentrazioni di glucosio nel sangue raggiungono un valore Ipoglicemia Si ha una ipoglicemia quando le concentrazioni di glucosio nel sangue raggiungono un valore inferiore a 70 mg% Da Frederick Banting-lettura al conferimento del premio Nobel per la Medicina

Dettagli

Approccio Terapeutico all iperglicemia a digiuno e postprandiale. Irene Brandolin S.C. Medicina Interna E.O. Ospedali Galliera Savona, 23 Marzo 2013

Approccio Terapeutico all iperglicemia a digiuno e postprandiale. Irene Brandolin S.C. Medicina Interna E.O. Ospedali Galliera Savona, 23 Marzo 2013 Approccio Terapeutico all iperglicemia a digiuno e postprandiale Irene Brandolin S.C. Medicina Interna E.O. Ospedali Galliera Savona, 23 Marzo 2013 La triade glicemica nella gestione del diabete Glicemia

Dettagli

DIABETE E PAZIENTE CARDIOLOGICO. AUTONOMIA dell INFERMIERE NELLA GESTIONE DELLA TERAPIA INSULINICA Rosanna Tollot

DIABETE E PAZIENTE CARDIOLOGICO. AUTONOMIA dell INFERMIERE NELLA GESTIONE DELLA TERAPIA INSULINICA Rosanna Tollot DIABETE E PAZIENTE CARDIOLOGICO AUTONOMIA dell INFERMIERE NELLA GESTIONE DELLA TERAPIA INSULINICA Rosanna Tollot IPERGLICEMIA L iperglicemia è una situazione nella quale la concentrazione di glucosio circolante

Dettagli

Update nella terapia del diabete. M. Eugenio De Feo

Update nella terapia del diabete. M. Eugenio De Feo Update nella terapia del diabete M. Eugenio De Feo CONGRESSO REGIONALE ANIMO CAMPANIA NAPOLI 7 Aprile 2016 Il sottoscritto M. Eugenio De Feo, in qualità di relatore all evento Dichiara che negli ultimi

Dettagli

Diabete e Nutrizione Artificiale

Diabete e Nutrizione Artificiale Take Home Messages Roma Alberto Aglialoro SSD Diabetologia Endocrinologia e Malattie Metaboliche POU Ospedale Villa Scassi ASL 3 Genovese, Genova EUROPEAN SOCIETY FOR CLINICAL NUTRITION AND METABOLISM

Dettagli

PROGETTO INTERATENEO DIABETE E FARMACIA

PROGETTO INTERATENEO DIABETE E FARMACIA PROGETTO INTERATENEO DIABETE E FARMACIA Con il patrocinio di: FOFI Università degli Studi di Torino Ordine dei Farmacisti della Provincia di Torino Federfarma Piemonte MATERIALE DIDATTICO REALIZZATO DA

Dettagli

4 IPOGLICEMIA IN OSPEDALE: TRATTAMENTO E PREVENZIONE

4 IPOGLICEMIA IN OSPEDALE: TRATTAMENTO E PREVENZIONE 4 IPOGLICEMIA IN OSPEDALE: TRATTAMENTO E PREVENZIONE GRUPPO DI LAVORO PROTOCOLLI DI ASSISTENZA OSPEDALIERA SLIDE-KIT IPOGLICEMIA IN OSPEDALE Ipoglicemia in ospedale Complicanza acuta più frequente del

Dettagli

EFFETTI DEL CONTROLLO GLICEMICO INTENSIVO SUL POTENZIALE RIGENERATIVO DEL MIOCARDIO DURANTE UN INFARTO ACUTO

EFFETTI DEL CONTROLLO GLICEMICO INTENSIVO SUL POTENZIALE RIGENERATIVO DEL MIOCARDIO DURANTE UN INFARTO ACUTO EFFETTI DEL CONTROLLO GLICEMICO INTENSIVO SUL POTENZIALE RIGENERATIVO DEL MIOCARDIO DURANTE UN INFARTO ACUTO Edith Angellotti 1, Papa Michela 1, Boccardi Virginia 1, Esposito Antonietta 1, Ambrosino Immacolata

Dettagli

DIABETE GIOVANILE: UNA SITUAZIONE COMPLESSA DA GESTIRE NELLA SUA GLOBALITA TRA TIMORI E SENSO DI RESPONSABILITA

DIABETE GIOVANILE: UNA SITUAZIONE COMPLESSA DA GESTIRE NELLA SUA GLOBALITA TRA TIMORI E SENSO DI RESPONSABILITA DIABETE GIOVANILE: UNA SITUAZIONE COMPLESSA DA GESTIRE NELLA SUA GLOBALITA TRA TIMORI E SENSO DI RESPONSABILITA Dr med. Piero Balice FMH PEDIATRIA Spec. Endocrinologia e diabetologia pediatrica Responsabile

Dettagli