L organizzazione di un laboratorio di controllo Scelte tecniche e strategico politiche

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1 I laboratori ICQRF L organizzazione di un laboratorio di controllo Scelte tecniche e strategico politiche LA CONTAMINAZIONE AGROALIMENTARE Ministero della Salute Roma 16 marzo 2011 Rosa Maria Marianella Dirigente dell Ufficio PREF IV e del Laboratorio Centrale di Roma Direzione Generale della prevenzione e repressione frodi Via Del Fornetto n Roma Telefono: 06/ Fax: 06/ E mail: r.marianella@politicheagricole.gov.it

2 I LABORATORI ICQRF MIPAAF ICQRF MODENA CONEGLIANO/SUSEGANA DG PREF DG PREF I DG PREF II DG VICO PERUGIA ROMA SALERNO CATANIA DG PREF III PREF IV Indirizzo coordinamento e vigilanza tecnica monitoraggio e verifica della qualità aggiornamento delle metodiche ufficiali di analisi promozione di attività di studio e ricerca promozione di prove interlaboratorio direzione laboratorio centrale di revisione

3 I LABORATORI ICQRF CONEGLIANO/SUSEGANA MODENA PERUGIA SALERNO CATANIA COMPETENZE controlli ufficiali finalizzati alla verifica della conformità merceologica Vitivinicolo Bevande spiritose Oli e grassi Lattiero caseario Cereali e derivati Miele Ortofrutta Conserve vegetali Prodotti a base di carne Agricoltura biologica Sementi Fertilizzanti Mangimi Biostimolanti Prodotti fitosanitari OGM

4 STRUTTURA CENTRALE COORDINAMENTO Indirizzo coordinamento e vigilanza tecnica delle attività di analisi Monitoraggio e verifica della qualità Aggiornamento delle metodiche ufficiali di analisi Promozione di attività di studio e ricerca Promozione di prove interlaboratorio

5 STRUTTURA CENTRALE COORDINAMENTO LABORATORI MONDO ESTERNO UFFICI ICQRF CENTRALI E PERIFERICI UFFICIO PREF IV Indirizzo coordinamento e vigilanza tecnica delle attività di analisi Indirizzo e coordinamento Gruppo Qualità Coordinamento 10 sottocommissioni metodi ufficiali di analisi Direzione Sezione Prove interlaboratorio LABORATORI ICQRF Direzione laboratorio centrale di Roma

6 RIORGANIZZAZIONE INTERNA ICQRF n. laboratori Potenziamento delle sedi Ridistribuzione delle competenze e del personale Riqualificazione del parco strumentale

7 I RISULTATI OTTENUTI Nell ambito della riorganizzazione dell ICQ, il passaggio da 22 laboratori a 5 più il laboratorio centrale di Roma ha comportato notevoli vantaggi Abbattimento dei costi di gestione Il sistema laboratorio ICQRF opera sempre di più in modo omogeneo e compatto Tutta la rete laboratori è accreditata Si sono ridotti i tempi per lo svolgimento delle analisi di prima e seconda istanza Sistematica verifica della rete dei laboratori ICQRF in tutti gli aspetti procedurali (Attività istituzionale; Qualità; Ricerca e Sicurezza) Incremento dei campioni processati (si è passati da circa 6000 a circa oooo campioni annui )

8 Per i laboratori preposti ai controlli ufficiali, l analisi dei costi è un annoso problema, soprattutto per quei laboratori la cui attività spazia dalla verifica della conformità dei prodotti analizzati alla ricerca di eventuali analiti illecitamente impiegati e/o generati dall utilizzo di processi tecnologici non consentiti. Il problema è diventato ancora più pressante dal momento in cui i laboratori operano in conformità alla norma UNI CEI EN ISO/IEC in quanto ciò se da un lato dà garanzia alla qualità del dato analitico prodotto dall altro comporta un aumento dei costi di gestione dei laboratori.

9 LABORATORIO UFFICIALE ICQRF DISTRIBUZIONE DELLE ATTIVITÀ

10 UFFICIO PREF IV Indirizzo coordinamento e vigilanza tecnica delle attività di analisi ripartire i campioni programmati in funzione della quantità e delle tipologie previste, tenuto conto dei settori merceologici di competenza assegnati a ciascun laboratorio; la distribuzione delle competenze è correlata all azione di controllo ICQRF e deve essere equilibrata tra i vari laboratori in modo da garantire Efficienza Efficacia e Flessibilità definire le priorità e di conseguenza i tempi di analisi da rispettare in funzione delle varie tipologie di indagini Ambiti di applicazione Assegnazione settori Laboratori specialistici Definizione dei Protocolli analitici

11 DISTRIBUZIONE DELLE COMPETENZE ANALITICHE 2011 PIANO DI CAMPIONAMENTO

12 DISTRIBUZIONE DELLE COMPETENZE ANALITICHE 2011 CATANIA CONEGLIANO MODENA PERUGIA SALERNO VITIVINICOLO OLIO MANGIMI FERTILIZZANTI LATTIERO CASEARIO AGR BIO CEREALI DERIVATI CONSERVE POMODORO SEMENTI MIELE FITOFARMACI BEV. SPIRIT. NUOVA COMPETENZA SETTORE SPECIALISTICO L istituzione di Laboratori specialistici permette di avere sul territorio poli analitici capaci di coprire l intera potenzialità di analisi nell ambito di un singolo settore, che rappresentano strumenti essenziali per l evoluzione tecnologica della struttura e punti di riferimento sul territorio per l esecuzione di analisi specialistiche e per la risoluzione di particolari problematiche tecniche, evitando ogni dispersione professionale

13 DEFINIZIONE DEI PROTOCOLLI ANALITICI L individuazione di protocolli analitici standard avviene attraverso una continua analisi del rischio basata su Analisi del contesto Indirizzi normativi (comunitari, nazionali) Monitoraggio delle irregolarità riscontrate in analisi (database informatico) Attuazione di piani di controllo mirati Riguarda ogni settore merceologico e singola tipologia di prodotto Permette di ottenere una più efficiente risposta analitica i termini di Riscontro irregolarità Numero campioni analizzati Tempi di analisi

14 RIQUALIFICAZIONE DEL PARCO STRUMENTALE Nel ultimo quadriennio èstato effettuato un potenziamento della dotazione strumentale del vari laboratori dell ICQRF, con particolare riguardo alle tematiche: Presenza di residui di fitofarmaci in prodotti BIO Tracciabilità degli alimenti In accordo con le recenti linee guida comunitarie per garantire una maggiore sensibilità analitica e affidabilità del dato si è proceduto Acquisizione strumentazione LC MS/MS Upgrade strumentazione GC MS/MS Relativamente alla tracciabilità degli alimenti Upgrade del NMR in dotazione al Laboratorio di Catania con uno strumento a 400 MHz Acquisizione di n. 2 sistemi IRMS

15 UFFICIO PREF IV Indirizzo e coordinamento Gruppo Qualità Nell ambito dell accreditamento, la scelta strategica èstata l istituzione presso l Ufficio PREF IV di gruppi di lavoro specifici Gruppo qualità armonizzazione del sistema qualità dei laboratori adozione di procedure gestionali condivise gestione collegiale dei rilievi dell ente di accreditamento Accredia e delle conseguenti azioni correttive armonizzazione delle modalità di espressione dell incertezza di misura Sezione Prove Interlaboratorio gestione di circuiti interlaboratorio per la valutazione dell accordo analitico tra i laboratori implementazione di prove analitiche per la verifica di parametri utili al rilievo di frodi emergenti aggiornamento di metodi di prova obsoleti o non conformi ai requisiti della normativa vigente

16 UFFICIO PREF IV Coordinamento 10 sottocommissioni metodi ufficiali di analisi 1. Mosti vini e aceti 2. Oli e grassi 3. Conserve alimentari 4. Alimenti per animali 5. Cereali e derivati 6. Sementi 7. Fertilizzanti 8. Fitofarmaci 9. Latte e derivati 10. Miele Ufficializzazione metodi di analisi Definizione dei parametri di precisione Espressione di pareri tecnici nei settori specifici

17 Contaminazioni da prodotti fitosanitari in agricoltura biologica I. Possono essere impiegati esclusivamente alcuni prodotti fitosanitari specificatamente autorizzati e contenenti le s.a. previste dalla normativa europea. Il sistema di controllo dei prodotti biologici TRE LIVELLI : 1) Processo produttivo Organismi di controllo riconosciuti dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e Regioni e province autonome 2) Prodotti già certificati pronti alla vendita Organismi pubblici di controllo (tra cui ICQRF). Controlli di laboratorio sulla produzione biologica in termini di sostanze fitosanitarie non consentite. 3) Su segnalazione di un altro stato membro (notifica OFIS) verifica con O.d.C, controlli sul campo.

18 Controlli in laboratorio La programmazione annuale fornisce indicazioni sulla quantità e sul tipo di campioni da prelevare. Gli accertamenti analitici sono effettuati dai laboratori ICQRF in conformità ai criteri di qualità stabiliti dalla norma europea UNI CEI EN ISO/IEC Il Laboratorio di Catania, polo analitico di riferimento per le analisi multiresiduali, effettua già da molti anni l analisi dei residui di fitofarmaci sui prodotti da agricoltura biologica e ha accreditato i metodi di prova riguardanti l analisi dei residui di fitofarmaci su alimenti di origine vegetale. Metodo UNI EN 15662:2009 QuEChERS Che soddisfa l esigenza di operare con un metodo analitico di riferimento.

19 Controlli in laboratorio Campioni conformi : circa 96 % Campioni non conformi (presenza di s.a. > (LDQ)) 1) non rispetto delle prescrizioni normative riferite al metodo di produzione biologico (frode commerciale). Azione Notizia di reato. 2) contaminazioni accidentali e tecnicamente inevitabili. Azione Segnalazione presso O.d.C. (D.M. 23/12/2010)

20 CONCLUSIONI La riorganizzazione dei Laboratori dell ICQRF ha permesso di aumentare l efficienza e l efficacia della struttura attraverso la razionalizzazione delle risorse complessive Il coordinamento a livello centrale lavora nella direzione di garantire l omogeneità dell operato dei laboratori attraverso: adozione di procedure comportamentali condivise che intervengono su tutte le aree di attività del laboratorio (attività di analisi, qualità, ricerca finalizzata a contrastare le frodi), puntando al miglioramento continuo delle prestazioni. (in linea con quanto indicato dalla norma UNI EN ISO 17025:2005); presenza di un punto di riferimento competente su tutti gli aspetti dell attività ed in grado di tradurre gli obiettivi istituzionali in obiettivi operativi.

21 Grazie per l attenzione

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