Guida ai laboratori ARPAC

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1 Guida ai laboratori ARPAC 2015

2 Guida ai laboratori ARPAC 2015 Coordinamento a cura del Servizio Assicurazione Qualità Editing a cura del Servizio Comunicazione Edizione marzo 2015 ARPAC via Vicinale S. Maria del Pianto, centro Polifunzionale, Torre Napoli info@arpacampania.it

3 Sommario PRESENTAZIONE... 5 INTRODUZIONE L IMPEG COSTANTE PER LA QUALITÀ L ARPAC Soggetti Interessati L organizzazione Dichiarazione della politica della qualità Anticorruzione e trasparenza SIGNIFICATO DELL ACCREDITAMENTO LE INFORMAZIONI AL SOGGETTO INTERESSATO L' URP Accettazione campioni Tempi di conservazione dei campioni Tempi di risposta Consegna del rapporto di prova Tempi di conservazione delle registrazioni Reclami Customer satisfaction Carta dei diritti e doveri del soggetto richiedente I LABORATORI ARPAC U.O.C Siti Contaminati e Bonifiche Laboratorio Regionale Diossine Laboratorio Regionale Rifiuti Laboratorio Regionale Siti Contaminati Dipartimento di Avellino Laboratorio Acque Uso Umano Laboratorio OGM e Ricerca Agroalimentare Laboratorio Multisito Acque Interne ed Acque Reflue Dipartimento di Benevento Laboratorio Multisito Alimenti ed Acque Uso Umano Laboratorio Multisito Alimenti Laboratorio Acque Uso Umano Laboratorio Multisito Acque Interne ed Acque Reflue...41

4 5.3.3 Laboratorio Multisito Inquinamento Atmosferico Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti Dipartimento di Caserta Laboratorio Acque Uso Umano Laboratorio Acque Reflue Laboratorio Multisito Inquinamento Atmosferico Dipartimento di Napoli Laboratorio Acque Uso Umano Laboratorio Multisito Alimenti Laboratorio Regionale Fitofarmaci e Micotossine Laboratorio Mare Laboratorio Acque Reflue Laboratorio Regionale REACH ed Ecotossicologia Dipartimento di Salerno Laboratorio Acque Uso Umano Laboratorio Acque Reflue Laboratorio Regionale Legionella Laboratorio Regionale Amianto ed Inquinamento Atmosferico Laboratorio Regionale Amianto I Centri Laboratorio Regionali... Multisito Inquinamento Atmosferico Laboratorio Metrologico Laboratorio Radioattività...101

5 PRESENTAZIONE L Agenzia Regionale Protezione Ambientale Campania, con la prima pubblicazione della Guida ai Servizi dei Laboratori Alimenti del 2009, raggiunse un importante obiettivo istituzionale verso la trasparenza e visibilità che devono informare l azione pubblica. La Guida ai Servizi dei Laboratori Alimenti del 2009 sebbene abbia rappresentato un coronamento al percorso di informazione e partecipazione dei soggetti interessati alle attività svolte all epoca dall Agenzia oggi è, ormai, da considerare superata. Pertanto è emersa la necessità di stilare una nuova Guida ai Servizi che non si limiti solo alla trattazione dei Laboratori Alimenti, come quella del 2009, ma riguardi tutti i Laboratori dell Agenzia, con particolare riguardo a quelli accreditati. L Accreditamento, infatti, è considerato uno dei principali obiettivi che l Agenzia si è prefissato in quanto garantisce che i rapporti di prova e le certificazioni che riportano il marchio ACCREDIA siano rilasciate nel pieno rispetto dei più stringenti requisiti internazionali in materia di valutazione della conformità. Per questo motivo in tutti questi anni l impegno di tutti gli Operatori e del Management è stato costante nel perseguire una politica finalizzata al riconoscimento dei Laboratori secondo la norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005 al fine di estendere l accreditamento, in maniera progressiva, al maggior numero possibile di Laboratori ARPAC, quale presupposto necessario per offrire ai clienti un risultato analitico inconfutabile. Non da meno è stato l impegno del Management nel realizzare ed affinare la standardizzazione e trasparenza delle procedure interne, nonché nel dare maggiore aderenza ai bisogni e alle aspettative dei clienti/utenti. In tale prospettiva il mantenimento della certificazione UNI EN ISO 9001:2008 per la Direzione Generale, Amministrativa, Tecnica e l estensione a tutte le Articolazioni Agenziali dimostrano l impegno di ARPAC nel perseguire una politica della qualità riconosciuta nei servizi erogati. La nuova Guida 2015 è un aggiornamento rivisitato della precedente e rappresenta una snella ma puntuale presentazione dei Servizi Laboratoristici con la descrizione dell assetto organizzativo, le competenze, le attività, nonché le modalità di accesso ai servizi al fine di garantire la trasparenza e la partecipazione degli utenti per un costante miglioramento dei servizi stessi. La Guida contiene, oltre ai riferimenti legislativi e normativi, informazioni sulle prestazioni erogate e sulle modalità per ottenerle, nonché notizie di carattere generale che riguardano l ARPAC. garantendo il diritto di accesso alle informazioni anche attraverso la partecipazione dell utente. La Guida ai Servizi è un documento che ha quale finalità principale quella di garantire a tutti gli utenti l erogazione dei servizi nel rispetto delle normative ambientali e di settore fissando principi e regole di comportamento dell Azienda Pubblica, al fine di tutelare le esigenze degli soggetti interessati. Guida ai laboratori ARPAC

6 INTRODUZIONE Attraverso la guida ai laboratori, ARPAC stipula un vero e proprio patto con i soggetti interessati che fruiscono dei servizi erogati. L Agenzia è costantemente impegnata a offrire uno standard elevato di qualità - peraltro in continua evoluzione e miglioramento - delle attività svolte e dei servizi resi, cercando di rispondere in maniera completa alle esigenze e alle aspettative diversificate delle categorie di utenti con le quali viene in contatto. L impegno preso con questa Guida ai Servizi dei Laboratori consente ai soggetti interessati di usufruire di servizi garantiti e stimola, nel contempo, l ARPAC a migliorare e a rendere sempre più efficienti i propri processi operativi e gestionali e a focalizzare la sua attenzione sulle esigenze dell utente. Con questo strumento, ARPAC intende: rendere pubblica la grande attenzione prestata alla qualità delle attività svolte e dei servizi erogati, rispondendo ai compiti che istituzionalmente le sono stati attribuiti dalla legge istitutiva; adottare tutte le misure e i provvedimenti necessari - ed economicamente sostenibili - per far sì che la qualità dei servizi offerti e delle attività svolte e, conseguentemente, la soddisfazione dei propri clienti/utenti, possano migliorare e rafforzarsi progressivamente; impegnarsi per dare evidenza pubblica relativamente ai livelli essenziali dei servizi che intende fornire ai soggetti interessati e delle attività che vuole svolgere, individuando e divulgando i fattori base dai quali dipende la qualità di quanto fatto, e gli indicatori che li rappresentano; impegnarsi a raggiungere i traguardi individuati, prefissati e resi pubblici e mantenere un monitoraggio continuo degli indicatori che li misurano. 6 Guida ai laboratori ARPAC 2015

7 1. L IMPEG COSTANTE PER LA QUALITÀ MANUALE DELLA QUALITA PROCEDURE STRUTTURA ORGANIZZATIVA RESPONSABILITA DEFINISCO CHI FA COSA COME E QUANDO GESTIONALI ISTRUZIONI OPERATIVE DOCUMENTAZIONE TECNICA E REGISTRAZIONE DELLA QUALITA Tra gli obiettivi prioritari che l Agenzia ha perseguito nel corso degli anni si annovera la graduale attuazione di un sistema integrato di gestione per la qualità, capace di garantire al soggetto interessato efficacia ed efficienza di servizi, nonché di indirizzare i processi in un percorso di costante miglioramento. Nel corso degli anni ARPAC ha visto riconosciuta, e annualmente riconfermata, la certificazione di conformità dei processi strategici, tecnici e amministrativi, rispetto alla norma UNI EN ISO 9001:2008. I requisiti contenuti nella norma UNI EN ISO 9001:2008 mirano essenzialmente: ad accrescere la soddisfazione dei soggetti interessati tramite l applicazione efficace del sistema qualità, ivi inclusi i processi per il suo miglioramento continuo e l assicurazione della conformità ai requisiti richiesti dal t/utente e a quelli cogenti applicabili; a dimostrare la capacità dell Agenzia di fornire con regolarità servizi che ottemperino ai requisiti cogenti applicabili. Oggi tutte le articolazioni organizzative dell Agenzia sono inserite nel Sistema Qualità e certificate secondo la norma. Ogni responsabile di area ha una diretta responsabilità relativamente al perseguimento delle politiche per la qualità nel suo settore. Il Commissario supporta l impegno dei responsabili e degli operatori attraverso la pianificazione e programmazione di percorsi formativi e di ottimizzazione dei processi aziendali. Al Responsabile del Sistema di Gestione per la Qualità è stata attribuita specifica autorità per: assicurare che sia istituito, applicato e mantenuto attivo un Sistema di Gestione per la Qualità conforme alla UNI EN ISO 9001:2008; assicurare che sia istituito, applicato e mantenuto attivo per i Laboratori aziendali un Sistema di Gestione per la Qualità conforme alla UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005; riferire alla Direzione sull andamento del Sistema Qualità al fine di permetterne il riesame ed il miglioramento. Guida ai laboratori ARPAC

8 L impegno del management è attualmente diretto ad estendere l accreditamento, in maniera progressiva, al maggior numero possibile di laboratori ARPAC, essendo lo stesso presupposto necessario per offrire ai clienti un risultato analitico inconfutabile. L'impegno costante per la qualità delle prestazioni erogate, da parte dei laboratori ARPAC, è dunque finalizzato ad assicurare: utilizzo di procedure normate o, in mancanza, validate su base bibliografica; qualità dei risultati di prova; competenza, addestramento, qualificazione e aggiornamento di tutti gli operatori; adeguate condizioni ambientali; mantenimento e taratura apparecchiature in modo da garantire un opportuno funzionamento; applicazione di procedure per stimare l incertezza di misura; miglioramento del servizio reso al soggetto interessato garantendo trasparenza, affidabilità e sicurezza; incremento della propria competenza tecnica nei confronti dei concorrenti; la normale sorveglianza sul mantenimento del sistema qualità con verifiche ispettive interne e/o esterne. 8 Guida ai laboratori ARPAC 2015

9 2. L ARPAC Con la Legge n. 61 del 21 gennaio 1994 è stato istituito il sistema delle Agenzie di protezione ambientale, composto dall Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) e dalle 21 Agenzie regionali (ARPA) e provinciali (APPA), allo scopo di creare una moderna ed efficiente rete di controllo e monitoraggio ambientale dopo che i risultati di un referendum popolare, nel 1993, avevano stabilito l abrogazione delle competenze del Servizio Sanitario Nazionale in campo ambientale. Con la Legge Regionale n. 10 del 29 luglio 1998, la Campania ha recepito le indicazioni della L. 61/94 istituendo l Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania (ARPAC), cui è stato affidato il compito della prevenzione, realizzato attraverso le attività di monitoraggio e controllo delle matrici ambientali, nonché quello relativo al supporto tecnico-scientifico dei referenti istituzionali (Regione, Province, Comuni) in materia ambientale. Guida ai laboratori ARPAC

10 2.1 Attività e Servizi Tra le principali attività dell Agenzia rientrano: - prevenzione, finalizzata alla promozione della sostenibilità ambientale attraverso gli strumenti ad essa correlati, quali Agenda 21, EMAS, IPPC, contabilità ambientale, supporto tecnico-scientifico alla valutazione di impatto e ai sistemi di qualità ambientale; - controllo delle fonti di pressione ambientale determinate dalle attività umane (scarichi, emissioni, rifiuti, contaminazione del suolo, radiazioni) attraverso pareri tecnici, sopralluoghi, campionamenti, misurazioni e determinazioni analitiche; - monitoraggio dello stato delle matrici ambientali (acque sotterranee, superficiali e di balneazione; qualità dell aria, suoli), finalizzato alla verifica dell andamento nel tempo degli indicatori della qualità ambientale; - supporto tecnico agli enti pubblici nel fornire risposte (piani, programmi, progetti) da mettere in atto al fine di fronteggiare le pressioni e migliorare così lo stato dell ambiente; - supporto tecnico-scientifico agli enti/utenti di riferimento (Enti Locali, AA.SS.LL.) Le prestazioni che non rientrano tra le attività istituzionali dell ARPAC sono soggette a pagamento. Le tariffe attualmente vigenti sono state fissate con Deliberazione GRC n del , pubblicata sul BURC n. 25 del e approvate con deliberazione n. 304 del 21/06/2002. Con delibera n. 82 del 29/ e sua successiva modifica ed integrazione con delibera n. 871 GC del 04/12/2014, viene applicata una griglia di sconto per le prestazioni di maggior rilievo erogate dall'agenzia a favore di Istituzioni ed Enti pubblici, sulla base del tariffario unico Provvisorio delle prestazioni erogate dall'agenzia. Il Tariffario è disponibile per la consultazione presso l ufficio accettazione campioni di ogni Dipartimento. 2.2 Soggetti Interessati I soggetti interessati dei servizi tecnici erogati dall Agenzia sono, in parte preponderante, rappresentati da soggetti istituzionali: sanità, enti locali e territoriali, magistratura e forze dell ordine. I privati cittadini, singoli o in forma associata, rappresentano una quota minima tra quanti richiedono controlli o analisi. In quanto, ai sensi dell art.5, comma 6 della L.R. n.10/98, l ARPAC non può effettuare a favore di soggetti privati attività che risultino incompatibili con l esercizio di vigilanza ad essa affidata. 2.3 L organizzazione L organizzazione di base di ARPAC è stata definita nel regolamento organizzativo approvato con Deliberazione della Giunta Regionale Campania n. 23 del 3 aprile Nel corso del tempo si sono succeduti alcuni provvedimenti di variazione, in ragione delle mutate esigenze connesse ad obblighi normativi e a richieste provenienti da organismi istituzionali. Attualmente, l assetto organizzativo generale dell Agenzia si articola in una struttura centrale e in cinque strutture periferiche: I cinque Dipartimenti Provinciali rappresentano l articolazione ARPAC nel territorio e svolgono le attività analitiche di laboratorio, nonché quelle di controllo e monitoraggio ambientale connesse all esercizio delle funzioni pubbliche di prevenzione ambientale. 10 Guida ai laboratori ARPAC 2015

11 Il Dipartimento Provinciale ha la responsabilità delle seguenti attività: realizzazione dei programmi e delle attività di competenza a livello provinciale, secondo gli indirizzi di coordinamento tecnico/scientifico della Direzione Tecnica e gli obiettivi generali di Direzione dell Agenzia; raccordo con le strutture competenti della Provincia e dei Dipartimenti di prevenzione delle AA.SS.LL. per la predisposizione delle proposte di programma annuale di attività e la realizzazione degli obiettivi. Ciascun Dipartimento Provinciale è articolato in: Direzione Provinciale con compiti di coordinamento e programmazione delle attività su scala provinciale espletando funzione amministrativa, di controllo gestionale, tecnico-scientifica e informativa; Area Analitica, che svolge le funzioni analitiche di laboratorio istituzionalmente affidate all Agenzia in diverse aree specialistiche: le attività di laboratorio rappresentano il supporto tecnico sia alle attività di prevenzione e controllo ambientale per le matrici acqua, aria, suolo, rifiuti, sedimenti, sia a quelle di carattere sanitario per il controllo delle acque ad uso umano e di balneazione e degli alimenti; Area Territoriale, che ha compiti di ispezione, controlli, sopralluoghi, studi o valutazioni, campionamenti, monitoraggi, misure, acquisizioni dati, documentazioni tecniche, accertamenti in loco, predisposizione di pareri istruttori; i Centri Regionali (Metrologia e OGM ad Avellino e Radioattività a Salerno), strutture semplici, che operano su scala regionale come strutture agenziali di service nei confronti sia delle aree analitiche che delle aree territoriali; l Unità Operativa Complessa Siti Contaminati e Bonifiche, che opera nell ambito della Direzione Tecnica, tra l altro, attraverso i Laboratori Regionali Diossine, Rifiuti e Siti Contaminati. 2.4 Dichiarazione della politica della qualità La governance di ARPAC è affidata al Commissario nominato con DGRC n 521 del 09/12/2013, il quale si è insediato con delibera n 840 del 17/12/2013. La mission è definita dalla DGRC n 552/2014. Il Commissario, consapevole dell importanza e della necessità di dimostrare e documentare ai soggetti interessati la capacità dell ARPAC di fornire con continuità prodotti e servizi conformi alle specifiche, ha ritenuto opportuno istituire un Sistema di Gestione per la Qualità, in accordo con le prescrizioni del Sistema di Gestione per la Qualità contenute nelle norme UNI EN ISO 9001:2008 e UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005. L ARPAC fornisce alla Regione Campania le conoscenze, i dati e le informazioni tecnico scientifiche necessarie ai fini dell elaborazione della Relazione sullo stato dell ambiente, fornisce inoltre consulenze, pareri, elaborati progettuali e di intervento agli assessorati regionali. Intrattiene rapporti con le Province in materia di protezione ambientale, con i Dipartimenti di Prevenzione delle ASL attraverso la definizione di specifici protocolli attuativi. I rapporti con ISPRA, Università ed altri Enti di ricerca pubblici sono regolamentati da apposite convenzioni su progetti di interesse comune. Compatibilmente con i compiti di istituto e con gli impegni derivanti dalle prestazioni dovute in regime convenzionale, le articolazioni organizzative centrali o territoriali possono svolgere attività di consulenza tecnico-scientifica ed effettuare prestazioni analitiche a favore di privati o di altre istituzioni pubbliche o private, a pagamento, nel rispetto di appositi tariffari ed a condizione che le attività non risultino incompatibili con l esercizio di vigilanza ad essa affidata.. I principi cardine di gestione in cui la Direzione ha individuato i fattori critici di successo sono: esecuzione di analisi chimiche, biologiche e fisiche accurate ed affidabili nei risultati; rispetto dei tempi definiti; professionisti preparati e aggiornati. Guida ai laboratori ARPAC

12 Il Commissario si impegna a garantire le risorse economiche, umane e materiali per l implementazione, l attuazione ed il miglioramento continuo del Sistema di Gestione per la Qualità con lo scopo di mettere in atto un sistema efficace ed efficiente nel tempo, in grado di interpretare continuamente le esigenze dei soggetti interessati e assicurare la Qualità del servizio offerto. I Direttori dei Dipartimenti Provinciali supportano la Direzione Generale nello sviluppo di un sistema organizzativo efficace ed efficiente nel tempo, apportando continuamente proposte di miglioramento e di ottimizzazione delle attività. Gli obiettivi da raggiungere sono i seguenti: Adempiere all obbligo della direttiva CEE 93\99, che impone agli Stati membri i provvedimenti affinché i laboratori adibiti ai controlli ufficiali dei prodotti alimentari siano conformi alla norma UNI CEI EN ISO/IEC e che questa conformità sia riconosciuta dall organismo di parte terza indipendente e riconosciuto a livello nazionale ed internazionale: ACCREDIA. Conformarsi in ogni attività tecnica svolta dai propri laboratori ai requisiti cogenti ed ai requisiti definiti da ACCREDIA. Garantire e dimostrare che i servizi erogati e le prove eseguite siano allestiti con tutta la competenza tecnica-scientifica e l indipendenza necessarie a soddisfare i nostri clienti, Emettere la Guida dei Servizi nella quale sono espresse le specifiche del servizio e le modalità per la sua erogazione. Coinvolgere il personale dell Agenzia, per aumentarne la professionalità e la crescita culturale, la motivazione e la partecipazione considerando questi aspetti critici ed essenziali per il successo del processo di rinnovamento e sviluppo in corso. Invitare tutto il personale, sia quello coinvolto direttamente nelle attività di prova che quello che partecipa alle attività di supporto alle prove (tecnico ed amministrativo), a familiarizzare con la documentazione del Sistema Qualità ed ad attuare le politiche e le procedure prescritte nel proprio lavoro. Ottimizzare le risorse umane, economiche e strumentali a disposizione. L RSGQ ricorrerà direttamente al sottoscritto per problemi concernenti la qualità che non potrà autonomamente risolvere attraverso la struttura organizzativa interna. Tutto il personale aziendale dovrà operare nel rispetto delle norme e delle procedure di sistema, per assicurare la costante rispondenza del prodotto alle specifiche contrattuali. L implementazione del Sistema di Gestione per la Qualità è un impegno pienamente condiviso ed approvato dal sottoscritto. Il Commissario si augura di ottenere, da tutti i livelli, la massima collaborazione per il raggiungimento degli obiettivi di qualità. Il Commissario ex Delibere G.R.C. n. 521/2013 e n. 552/2014 Dott. Pietro VASATURO 12 Guida ai laboratori ARPAC 2015

13 2.5 Anticorruzione e trasparenza Con la Legge del 6 novembre 2012, n.190 sono state approvate le Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell illegalità nella pubblica amministrazione. L articolazione del processo di formulazione e attuazione delle strategie di prevenzione della corruzione si basa su due livelli: nazionale e decentrato. Al primo livello, quello nazionale, il Dipartimento della Funzione Pubblica (D.F.P.) predispone il Piano Nazionale Anticorruzione (P.N.A.) sulla base delle linee di indirizzo adottate da un Comitato Interministeriale. Al secondo livello, quello decentrato, ogni amministrazione pubblica definisce un Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione (P.T.P.C.), che, sulla base delle indicazioni presenti nel P.N.A. effettua l analisi e la valutazione di rischi specifici di corruzione e conseguentemente indica gli interventi organizzativi volti a prevenirli. Il sistema deve garantire che le strategie nazionali si sviluppino e si modifichino a seconda delle esigenze e del feedback ricevuto dalle amministrazioni, in modo da mettere via a punto dei metodi di prevenzione sempre più mirati ed incisivi. In attuazione della Legge 190/2012 e del D.Lgs. 33/2013 come naturale attuazione della politica agenziale nasce l'ufficio anticorruzione e trasparenza la cui nomina del Responsabile della Prevenzione e della Corruzione e Responsabile della Trasparenza è stata individuata con deliberazione del 20/12/2013, come rettificata con deliberazione del Commissario n 858 GC del 23/12/13. Nell ambito delle strategie preventive si perseguono tre obiettivi fondamentali: ridurre le opportunità che si manifestino casi di corruzione; aumentare la possibilità di scoprire casi di corruzione; creare un contesto sfavorevole alla corruzione. Tali obiettivi si perseguono attraverso l attuazione dei seguenti strumenti previsti dalla norma: Elaborazione del P.N.A.; Adozione dei P.T.P.C.; Adempimenti della trasparenza; Codici di comportamento; Rotazione del personale; Obbligo di astensione in caso di conflitto d interesse; Disciplina specifica in materia di svolgimento di incarichi d ufficio attività ed incarichi extraistituzionali; Disciplina specifica in materia di conferimento di incarichi dirigenziali in caso di particolari attività o incarichi precedenti (pantouflage revolving doors); Guida ai laboratori ARPAC

14 Incompatibilità specifiche per posizioni dirigenziali; Disciplina specifica in materia di formazione di commissioni, assegnazioni agli uffici, conferimento di incarichi dirigenziali in caso di condanna penale per delitti contro la pubblica amministrazione; Disciplina specifica in materia di attività successiva alla cessazione del rapporto di lavoro (pantouflage revolving doors); Disciplina specifica in materia di tutela del dipendente che effettua segnalazioni di illecito (c.d. whistleblower); Formazione in materia di etica, integrità ed altre tematiche in materia di prevenzione della corruzione. In perfetta sintonia col dettato normativo, l ARPAC ha sul proprio sito allestito la sezione Amministrazione Trasparente dove si trovano tutti gli adempimenti previsti dalla legge sulla Trasparenza, l Accesso Civico, nonché Il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e il programma Triennale di Prevenzione della Trasparenza che costituiscono veri e provi documenti programmatici della Pubblica Amministrazione. 3. SIGNIFICATO DELL ACCREDITAMENTO «Attestazione da parte di un organismo nazionale di accreditamento che certifica che un determinato organismo di valutazione della conformità soddisfa i criteri stabiliti da norme armonizzate e, ove appropriato, ogni altro requisito supplementare, compresi quelli definiti nei rilevanti programmi settoriali, per svolgere una specifica attività di valutazione della conformità» (REG (CE) N. 765/2008). Sia a livello nazionale che internazionale gli utenti richiedono garanzie crescenti circa la qualità e la sicurezza di beni e servizi acquistati, che produttori e fornitori sono chiamati a garantire per rispetto dei requisiti legislativi e per affrontare la concorrenza in mercati sempre più complessi. Attraverso la certificazione del proprio sistema di gestione, prodotto o servizio o della propria professionalità, con un report di ispezione sulla propria attività o una prova di laboratorio sui beni offerti, o taratura di strumenti, campioni, sistemi di misura impiegati, il fornitore può dimostrare al soggetto interessato che opera in conformità a norme internazionali e altre prescrizioni specifiche attinenti al proprio campo di attività. Solo i Laboratori di prova, i Laboratori di taratura e gli Organismi di certificazione e ispezione accreditati sono in grado di fornire al mercato (business, P.A., consumatori) dichiarazioni di conformità affidabili, credibili e accettate a livello internazionale. ACCREDIA, infatti, valuta e accerta la loro competenza, applicando i più rigorosi standard di verifica del loro comportamento e monitorando continuativamente nel tempo le loro prestazioni, e aderisce agli accordi internazionali di mutuo riconoscimento. In particolare, i laboratori di taratura accreditati disseminano la riferibilità metrologica dei risultati delle misurazioni a garanzia della qualità dei prodotti e dei servizi, in conformità alla normativa e legislazione nazionale (Legge 273/91) ed internazionale. Con l'accreditamento sia gli Organismi di valutazione della conformità (Laboratori o Organismi di certificazione o ispezione) che i loro clienti possono testimoniare che l'aderenza alle norme è 14 Guida ai laboratori ARPAC 2015

15 frutto di impegno volontario e non di adeguamento forzoso. L'accreditamento attesta il livello di qualità del lavoro di un Organismo (di certificazione e di ispezione) o di un Laboratorio (di prova e di taratura), verificando la conformità del suo sistema di gestione e delle sue competenze a requisiti normativi internazionalmente riconosciuti, nonché alle prescrizioni legislative obbligatorie. ACCREDIA si impegna, attraverso l'implementazione dei propri meccanismi di controllo, perché il comportamento di tutti gli operatori del mercato (aziende, consulenti, Organismi, ispettori) rispetti alcuni principi fondamentali, che sono alla base della credibilità delle certificazioni, e delle attestazioni di conformità in genere, agli occhi dell'utente. L'accreditamento è pertanto garanzia di: Imparzialità: rappresentanza di tutte le Parti interessate all'interno dell'organismo/laboratorio. Indipendenza: gli auditor e i comitati preposti al rilascio della certificazione/rapporto garantiscono l'assenza di conflitti di interesse con l'organizzazione da certificare. Correttezza: le norme europee vietano la prestazione di consulenze sia direttamente che attraverso società collegate. Competenza: l'accreditamento attesta in primo luogo che il personale addetto all'attività di verifica sia culturalmente, tecnicamente e professionalmente qualificato. L'accreditamento riguarda tutti i settori di produzione e servizio con cui gli utenti si confrontano quotidianamente, perché ogni tipo di attività può essere sottoposto a valutazione, dalle costruzioni all'energia, dall'ambiente ai trasporti, dalla sanità alla formazione. Il servizio di accreditamento è articolato come un processo complesso che va oltre la dimensione tecnica della valutazione della competenza di Laboratori e Organismi, perseguendo obiettivi di interesse generale: Promuovere il miglioramento dell'offerta di certificazione, tramite il perfezionamento delle regole, anche avvalendosi del contributo qualificante degli Enti di normazione UNI e CEI per quanto riguarda la connessione tra legislazione e normazione volontaria consensuale. Studiare nuovi schemi di accreditamento e sviluppare linee guida per la valutazione uniforme delle norme di riferimento, per venire incontro alle crescenti e diversificate esigenze del contesto socio-economico del Paese. Favorire la crescita di una domanda di qualità sempre più ampia e consapevole da parte dei cittadini. Contribuire alla creazione della fiducia. 3.1 Elenco prove accreditate L elenco delle prove accreditate dei laboratori ARPAC è disponibile sul sito alla sezione qualità, per ciascuna sede attraverso collegamento ipertestuale al sito di Accredia attraverso i seguenti link: UOC SITI CONTAMINATI E BONIFICHE DIPARTIMENTO DI AVELLI DIPARTIMENTO DI BENEVENTO DIPARTIMENTO DI CASERTA Guida ai laboratori ARPAC

16 DIPARTIMENTO DI NAPOLI DIPARTIMENTO DI SALER ARPAC ed ACCREDIA disciplinano i loro rapporti tramite Convenzione che viene approvata con Deliberazione del Commissario. 4. LE INFORMAZIONI AL SOGGETTO INTERESSATO L impegno nel rafforzamento delle attività e nella diffusione informativa, sia istituzionale che ambientale, è testimoniato dalla realizzazione di attività specifiche mirate a una costante comunicazione con tutti gli utenti di riferimento. I principali strumenti informativi: - ufficio relazioni con il pubblico incluso nella Segreteria Generale - ufficio stampa presso il servizio Comunicazione - sito web - casella info@arpacampania.it Le caselle PEC: - direzionegenerale.arpac@pec.arpacampania.it - arpac.dipartimentoavellino@pec.arpacampania.it - arpac.dipartimentobenevento@pec.arpacampania.it - arpac.dipartimentocaserta@pec.arpacampania.it - arpac.dipartimentonapoli@pec.arpacampania.it - arpac.dipartimentosalerno@pec.arpacampania.it - arpac.siticontaminati@pec.arpacampania.it - arpac.trasparenza@pec.arpacampania.it - arpac.avvocatura@pec.arpacampania.it - pubblicazioni editoriali on line 16 Guida ai laboratori ARPAC 2015

17 - rivista quindicinale e newsletter settimanale - contatti diretti con uffici centrali e periferici per informazioni sui servizi disponibili. CONTATTI SEDE CENTRALE Via Vicinale Santa Maria del Pianto Centro Polifunzionale, Torre Napoli Centralino: DIREZIONE GENERALE Commissario: dott. Pietro Vasaturo tel: fax: DIREZIONE TECNICA Direttore Tecnico: dott.ssa Marinella Vito tel: fax: dirtec@arpacampania.it DIREZIONE AMMINISTRATIVA Rientra nelle competenze della gestione commissariale U.O.C. SITI CONTAMINATI E BONIFICHE Via Antiniana, Pozzuoli (NA) Dirigente Responsabile: dott. Salvatore Di Rosa tel: fax: DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI AVELLI via Circumvallazione, Avellino DIREZIONE Direttore: dott. Antonio De Sio tel: fax: AREA ANALITICA Dirigente Responsabile: dott.ssa Rosa Rita Vardaro tel: AREA TERRITORIALE Dirigente Responsabile: dott.ssa Lucia D'Arienzo tel: DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI BENEVENTO via San Pasquale 36/B Benevento DIREZIONE Direttore: dott. Pietro Mainolfi tel: fax: AREA ANALITICA Dirigente Responsabile: dott.ssa Martuccio Caterina tel: AREA TERRITORIALE Dirigente Responsabile: dott.ssa Elina Barricella tel: Guida ai laboratori ARPAC

18 DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI CASERTA Corso Giannone, Caserta DIREZIONE Direttore: dott. Serafino Barbati tel: fax: AREA ANALITICA Dirigente Responsabile: dott. Dario Mirella tel: AREA TERRITORIALE Dirigente Responsabile: dott. Agostino Delle Femmine tel: DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI NAPOLI via Don Bosco, 4/F Napoli DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI SALER via Lanzalone, 54/ Salerno DIREZIONE Direttore: dott. Alfonso Dubois tel: fax: AREA ANALITICA Dirigente Responsabile: dott.ssa Anna Maria Rossi tel: AREA TERRITORIALE Dirigente Responsabile: dott. Vittorio Di Ruocco tel: DIREZIONE Direttore: dott. Nicola Adamo tel: fax: AREA ANALITICA Dirigente Responsabile:dott.ssa Beatrice Cocozziello tel: AREA TERRITORIALE Dirigente Responsabile: Luigi Cossentino tel: L' URP L Ufficio Relazioni con il Pubblico - introdotto nel nostro Ordinamento dall'art. 12 del D.Lgs. n. 29/93, si pone quale strumento organizzativo atto a garantire la comunicazione istituzionale e dei rapporti tra i cittadini e la Pubblica Amministrazione. Esso, ai sensi dell art. 11 del D.Ldg. n. 165/2001 e s.m.i. rappresenta il più avanzato punto di contatto tra le istituzioni e il territorio, il luogo dove è possibile coniugare il diritto del cittadino a essere informato sulla fruibilità dei servizi e a partecipare con il diritto-dovere di ogni Ente a informare e comunicare. L'URP, secondo quanto previsto dall'art. 17 del nuovo Regolamento Organizzativo dell' ARPAC, è collocato nell ambito della Segreteria Generale, e svolge, oltre alle funzioni previste dalla normativa sopra richiamata, le attività inerenti all'informazione, all'accoglienza, alla tutela e alla partecipazione. A tale scopo all'urp sono attribuite competenze in materia di: servizi ai cittadini per agevolare il diritto di partecipazione ai procedimenti amministrativi ai sensi del Capo III della Legge 07/08/90 n. 241 e s.m.i.; 18 Guida ai laboratori ARPAC 2015

19 informazione sugli atti amministrativi, sui Responsabili dei Procedimenti e sui tempi di conclusione degli stessi; fornire informazioni sulle competenze, sulle strutture e sui servizi offerti da ARPAC; ricevere le osservazioni, denunce o reclami presentati in via amministrativa dagli utenti o dai loro aventi causa o dagli organismi di partecipazione accreditati presso la Regione Campania ; individuare ed adottare misure intese ad agevolare il rapporto con il pubblico per l esercizio del diritto di accesso e ad assicurare il coordinamento delle procedure di accesso che coinvolgono più unità organizzative; migliorare i rapporti con i cittadini, promuovendo iniziative volte alla semplificazione ed accelerazione delle procedure; fornire diversificazione dei veicoli informativi necessari per corrispondere alle richieste degli utenti; informazioni sulle modalità di presentazione di richieste di accertamenti, esposti-denunce. Presso le articolazioni Dipartimentali è presente un referente URP che collabora in sinergia con il servizio URP della Direzione Generale al fine di rendere più fruibili le informazioni all utente sulle attività svolte dall Agenzia. L accesso agli atti amministrativi, definito con deliberazione n. 580 del 24 luglio 2013, avviene tramite compilazione del relativo modulo Istanza di accesso agli atti disponibile nella pagina web - sezione URP. TELEFO: 081/ /8; FAX: 081/ ; INDIRIZZO: Via Vicinale Santa Maria del Pianto - Centro Polifunzionale - Torre 1 V Piano - Napoli 4.2 Accettazione campioni I campioni vengono presi in consegna presso gli uffici accettazione dei Dipartimenti Provinciali ARPAC. Il personale addetto provvede a verificare l accettabilità degli stessi sulla base della rispondenza a requisiti prestabiliti: - tutti i campioni devono essere accompagnati da un verbale di prelievo. - il verbale o la richiesta, oltre i dati anagrafici, la tipologia del campione, l indicazione del luogo di prelievo e delle prove richieste, devono riportare indicazioni sulla specifica di prelievo o normativa di riferimento. L ufficio accettazione campioni resta a disposizione del soggetto interessato per qualsiasi informazione, ove applicabile, in merito alle modalità di prelievo. 4.3 Tempi di conservazione dei campioni Le aliquote di campioni, quando previsto dalla tipologia di matrice, vengono conservate in deposito: 60 giorni dalla data di emissione del rapporto di prova per campioni risultati regolamentari alle determinazioni analitiche per alimenti e acque minerali; fino alla chiusura dell iter amministrativo e/o penale per campioni risultati non regolamentari e sottoposti a denuncia e che non potranno essere distrutti se non dopo stesura di verbale che ne descriva le motivazioni. Le aliquote di campione sono conservate con diversa modalità in funzione della natura del campione, delle esigenze analitiche e del tempo che intercorre dal ricevimento del campione all inizio delle analisi: Guida ai laboratori ARPAC

20 in apposite aree all interno dei singoli laboratori per i campioni non deperibili e per campioni deperibili con apertura immediata; in frigoriferi/congelatori a -20 C per campioni congelati/surgelati; in frigorifero a 5±3 C in tutti gli altri casi. 4.4 Tempi di risposta In situazioni ordinarie il tempo standard di risposta per le analisi, in analogia a quanto previsto dalla normativa vigente è generalmente < 30 gg lavorativi dalla richiesta. Tali tempi possono essere soggetti a variazione in funzione del numero e tipo di parametri richiesti, tipologia di matrici e/o situazioni ostative eccezionali. Per richieste che implicano l utilizzo di metodiche analitiche di particolare complessità, i tempi di risposta sono definiti in specifici accordi tra le parti contraenti o al momento della richiesta. 4.5 Consegna del rapporto di prova Qualsiasi richiesta che comporti l esecuzione di analisi viene conclusa con l emissione di un rapporto di prova firmato dal dirigente del laboratorio competente e trasmesso a cura dell ufficio protocollo. I rapporti di prova sono consegnati esclusivamente al soggetto richiedente o suo delegato attraverso l' invio a mezzo PEC. 4.6 Tempi di conservazione delle registrazioni L ARPAC rispetta i tempi minimi di conservazione delle registrazioni stabiliti da ACCREDIA (REGOLAMENTO TECNICO RT-08 rev. 02). Tipologia dei documenti / Tempi minimi di conservazione Rapporti di prova ultimi 48 mesi Fogli di lavoro ultimi 48 mesi Quaderni di Laboratorio ultimi 48 mesi Verbali di campionamento ultimi 48 mesi Rapporti di taratura i due ultimi rapporti ultimi 48 mesi Certificati di taratura i due ultimi certificati ultimi 48 mesi Controlli dello stato di taratura ultimi 48 mesi Registrazioni ambientali ultimi 48 mesi Rapporti di non conformità ultimi 48 mesi Registrazioni strumentali ultimi 48 mesi Contratti per attività e loro riesami per il periodo di validità del contratto e 12 mesi dopo la scadenza. La documentazione relativa ai campioni oggetto di indagine, da parte delle forze dell ordine e della magistratura, viene in ogni caso conservata fino all espletamento del relativo iter giudiziario. 4.7 Reclami A tutela dei diritti del soggetto richiedente, il laboratorio è interessato alla risoluzione dei reclami o segnalazioni che il soggetto richiedente stesso decide di comunicare riguardo al servizio offerto. I reclami vanno effettuati compilando il modulo RQ 7.2 E Segnalazione reclami disponibile nella pagina web - sezione URP, fornito al soggetto richiedente anche in formato cartaceo presso gli uffici Accettazione campioni dei vari Dipartimenti. Il modulo reclami 20 Guida ai laboratori ARPAC 2015

21 può essere inoltrato a mano, tramite fax o PEC, presso gli Uffici accettazione ARPAC se relativo ai laboratori o presso l ufficio URP se relativo alla sede centrale. I responsabili di laboratorio forniranno risposta scritta al soggetto richiedente trasmettendo il modulo reclamo con la risposta fornita all ufficio URP per l archiviazione. 4.8 Customer satisfaction Il monitoraggio della soddisfazione degli utenti è uno strumento importante per migliorare la qualità delle prestazioni rese dai laboratori ARPAC. L Agenzia ha impostato un sistema di ascolto degli utenti basato sulle prescrizioni del d. Lgs. 150/09 (norme sull ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico), della direttiva del ministro della Funzione Pubblica 3/2004 (Direttiva sulla rilevazione della qualità percepita dai cittadini), nonché sulla norma UNI 11098:2003 (Linee guida sulla rilevazione della soddisfazione del cliente). Il grado di soddisfazione e le opinioni degli utenti dei servizi laboratoristici vengono rilevati attraverso due strumenti fondamentali: la gestione dei reclami, che richiedono risposte immediate per correggere gli eventuali problemi riscontrati dagli utenti, e l indagine sulla soddisfazione degli utenti (customer satisfaction). Agli utenti viene richiesta la compilazione del modulo RQ 7.2 D Questionario di soddisfazione del cliente per i servizi erogati, disponibile sia in formato cartaceo presso gli uffici accettazione campioni dei Dipartimenti ARPAC, sia nella pagina web - sezione URP. I dati rilevati dai questionari vengono elaborati attraverso indagini statistiche e utilizzati per stabilire azioni da intraprendere al fine di migliorare la qualità dei servizi offerti. 4.9 Carta dei diritti e doveri del soggetto richiedente DIRITTI Nessuna attività del laboratorio può essere sottoposta a prestazioni diverse da quelle richieste senza aver avvertito il soggetto richiedente DOVERI L accesso al laboratorio avviene esclusivamente con richieste scritte e motivate È garantita la riservatezza sulle informazioni che riguardano la richiesta e l esito della stessa, fatti salvi i diritti di accesso garantiti dalla L.241/90 smi e dal D.Lgs. 195/05 smi, nonché il trattamento dati a scopi statistici effettuato da ARPAC Il soggetto interessato deve fornire le informazioni richieste ai fini della corretta esecuzione delle prove di laboratorio Il personale del laboratorio è identificabile Viene garantita la piena collaborazione al soggetto interessato È responsabilità del soggetto interessato rispettare le prescrizioni raccomandate per l accesso alle prestazioni del laboratorio Il soggetto interessato è tenuto a comunicare tempestivamente le eventuali modifiche agli accordi precedentemente stipulati Viene garantita la possibilità di presenziare alle attività analitiche a consulenti e periti di parte È facoltà del soggetto interessato autorizzare l uso delle informazioni relative alla propria richiesta per attività di Guida ai laboratori ARPAC

22 ricerca e di insegnamento Ai reclami sarà sempre fornita una risposta scritta Il laboratorio è tenuto a comunicare tempestivamente le eventuali modifiche agli accordi precedentemente stipulati 5. I LABORATORI ARPAC 5.1 U.O.C Siti Contaminati e Bonifiche UFFICIO ACCETTAZIONE U.O.C. SICB DI POZZUOLI INDIRIZZO via Antiniana, Pozzuoli (Na) TELEFO FAX ORARI 8;00-15:00 La U.O.C Siti Contaminati e Bonifiche è una struttura complessa, ubicata a Pozzuoli, opera nell ambito della Direzione Tecnica, alle dirette dipendenze del Direttore Tecnico, alla U.O.C. SICB è preposto un Dirigente in possesso dei requisiti per l affidamento dell incarico di struttura complessa. 22 Guida ai laboratori ARPAC 2015

23 La U.O.C Siti Contaminati e Bonifiche si articola nelle seguenti strutture laboratoristiche: Laboratorio Regionale Diossine Laboratorio Regionale Rifiuti Laboratorio Regionale Siti Contaminati ATTIVITA EROGATE Tutte le suddette strutture svolgono le attività analitiche su richiesta dei Dipartimenti Provinciali dell ARPAC nonché di altri enti pubblici e istituzioni che stipulano accordi di collaborazione e/o convenzioni con l Agenzia. TEMPI DI CONSERVAZIONE DEI CAMPIONI CONSEGNATI Il laboratorio conserva le aliquote dei campioni in luoghi idonei secondo procedure interne per evitarne l alterazione e la contaminazione. I campioni non degradabili, a disposizione per eventuali analisi di revisione, vengono conservati alla temperatura di 4 C per un periodo di mesi due dalla data di emissione e trasmissione del Rapporto di Prova. I contro campioni non degradabili, a disposizione delle AA.GG., salva diversa disposizione impartita dalle stesse, vengono conservati, sempre alla temperatura di 4 C, per un periodo di mesi dodici dalla data di prelievo (Rif. : DCI del ) Laboratorio Regionale Diossine ATTIVITA EROGATE Controllo analitico chimico, su scala regionale, su campioni di suolo e sedimenti di siti contaminati per la ricerca di diossine e furani e PCB. Controllo analitico chimico, su scala regionale, su campioni di acque sotterranee e superficiali per la ricerca di diossine e furani. Controllo analitico chimico, su scala regionale, su campioni di deposizioni atmosferiche e emissioni gassose in atmosfera per la ricerca di diossine e furani. Controllo analitico chimico, su scala regionale, su campioni di rifiuti per la ricerca di diossine e furani Laboratorio Regionale Rifiuti ATTIVITA EROGATE Esecuzione, su scala regionale, di analisi chimiche relative alla caratterizzazione dei rifiuti ai fini della corretta classificazione ai sensi del D. Lgs. n. 152/06 e s.m.i., smaltimento ai sensi del D.M. 27/09/2010 e/o attività di recupero ai sensi del D.M. 05/02/1998 e s.m.i. e D.M.12/06/2002 n.161. Esecuzione, su scala regionale, di analisi chimiche relative alla caratterizzazione dei fanghi di depurazione da destinare all utilizzo in agricoltura ai sensi del Decreto Legislativo 27 gennaio 1992, n Laboratorio Regionale Siti Contaminati ATTIVITA EROGATE Guida ai laboratori ARPAC

24 Esecuzione, su scala regionale, di analisi chimiche di suolo e sedimenti di siti contaminati previste dal D.Lgs. n. 152/06 Parte IV Titolo V Allegato 5 Tab.1.Esecuzione su scala regionale di analisi chimiche di terre e rocce da scavo previste dal D.M. 161/2012. Prestazioni analitiche erogate dal Laboratorio Regionale Siti Contaminati PARAMETRI ALIFATICI CLORURATI FELI N CLORURATI COMPOSTI IRGANICI CANCEROGENI Antimonio (Sb) Clorometano Fenolo Arsenico (As) Diclorometano o,m,p,-metilfenolo Berillio (Be) Triclorometano (Cloroformio) FELI CLORURATI Cadmio (Cd) Cloruro di Vinile 2-Clorofenolo Cobalto (Co) 1,2-Dicloroetano 2,4-Diclorofenolo Cromo totale (Cr) 1,1-Dicloroetilene 2,4,6-Triclorofenolo Cromo VI (Cr) Tricloroetilene Pentaclorofenolo Mercurio (Hg) Tetracloroetilene (PCE) FITOFARMACI Nichel (Ni) ALIFATICI CLORURATI N CANCEROGENI Alaclor Piombo (Pb) 1,1-Dicloroetano Aldrin Rame (Cu) cis - 1,2-Dicloroetilene Atrazina Selenio (Se) trans - 1,2-Dicloroetilene α-esacloroesano Stagno (Sn) 1,1,1-Tricloroetano β-esacloroesano Tallio (Tl) 1,2-Dicloropropano γ-esacloroesano (Lindano) Vanadio (V) 1,1,2-Tricloroetano Clordano Zinco (Zn) 1,2,3-Tricloropropano DDD, DDT, DDE Cianuri liberi (CN - ) 1,1,2,2-Tetracloroetano Dieldrin Fluoruri (F - ) ALIFATICI ALOGENATI CANCEROGENI Endrin SOLVENTI AROMATICI Tribromometano (Bromoformio) NITROBENZENI Benzene 1,2-Dibromoetano Nitrobenzene Toluene Dibromoclorometano 1,3-Dinitrobenzene Etilbenzene Bromodiclorometano 1,2-Dinitrobenzene Stirene PCB Cloronitrobenzeni p-xilene CLOROBENZENI ESTERI DELL ACIDO FTALICO Sommatoria organici aromatici (da toluene a p-xilene) Monoclorobenzene IDROCARBURI 1,2-Diclorobenzene MTBE Idrocarburi Leggeri (C 12) 1,3-Diclorobenzene Piombo tetraetile Idrocarburi Pesanti (C > 12) Pirene POLICICLICI AROMATICI Benzo(a)antracene Crisene Benzo(b)fluorantene Benzo(k)fluorantene Benzo(a)pirene Indeno(1,2,3-c,d)pirene Dibenzo(a,h)antracene Benzo(g,h,i)perilene 1,4-Diclorobenzene 1,2,4-Triclorobenzene 1,2,4,5-Tetraclorobenzene Pentaclorobenzene Esaclorobenzene Anilina AMMINE AROMATICHE o-anisidina m,p-anisidina Difenilammina p-toluidina ALTRE SOSTANZE 24 Guida ai laboratori ARPAC 2015

25 Dibenzo(a,e)Pirene Dibenzo(a,h)Pirene Dibenzo(a,l)Pirene Dibenzo(a,i)Pirene Sommatoria policiclici aromatici Sommatoria Ammine 5.2 Dipartimento di Avellino UFFICIO ACCETTAZIONE DIPARTIMENTO PROVINCIALE DI AVELLI INDIRIZZO via Circumvallazione, 162, Avellino TELEFO FAX ORARI - Campioni di Acque Uso Umano: potabili (controllo di routine ) dal lunedi al mercoledì ore 8,30-14,30 - potabili (controllo di verifica) e piscine: dal lunedì al martedì ore 8,30-14,30 - Campioni di acque superficiali,sotterranee e reflue : dal lunedì al mercoledì ore 8,30-14,30 - Matrici ambientali (suolo, rifiuti, amianto, aria): dal lunedì al venerdì ore 8,30-14,30 L area Analitica del Dipartimento di Avellino è composta da: Laboratorio Acque Uso Umano Laboratorio Regionale OGM e Ricerca Agroalimentare Laboratorio Multisito Acque Interne ed Acque Reflue Laboratorio Acque Uso Umano Il Laboratorio Acque Uso Umano del Dipartimento Provinciale di Avellino svolge la propria attività analitica principalmente su richiesta dei Dipartimenti di Prevenzione delle AA.SS.LL., per la determinazione di parametri chimici, chimico-fisici e microbiologici, su: campioni di acqua potabile di rete, di pozzi di adduzione e sorgenti, verificandone la conformità ai sensi del DLgs 31/01 e s.m.i. campioni di Acque di Piscina, verificandone la conformità ai requisiti di cui al D.G.R. n.2088 del 17/11/2004 campioni di Acque Minerali, imbottigliate verificandone la conformità ai requisiti previsti nelle circolari del Ministero della Salute n.17 n.19 e al Decreto Min. Sanità n.542/92 e s.m.i. Acque superficiali destinate al consumo umano ai fini della classificazione in base al D.Lgs 152:2006 e smi. ATTIVITA EROGATE Le attività di campionamento delle Acque Potabili, di Piscina e Minerali ad uso umano, vengono effettuate dal personale ispettivo dei Distretti Sanitari competenti per territorio. Le attività di campionamento delle acque superficiali a specifica destinazione, vengono effettuate dal personale dell Area Territoriale. Guida ai laboratori ARPAC

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