NUMERO 5 ANNO 2012 PAGINE DI FORMAZIONE E INFORMAZIONE PROFESSIONALE PER INFERMIERI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "NUMERO 5 ANNO 2012 PAGINE DI FORMAZIONE E INFORMAZIONE PROFESSIONALE PER INFERMIERI"

Transcript

1 NUMERO 5 ANNO 2012 PAGINE DI FORMAZIONE E INFORMAZIONE PROFESSIONALE PER INFERMIERI 1

2 2

3 INDICE EDITORIALE PAG 5 EMDR: UNA NUOVA STRADA PER CURARE LA PSICHE SENZA FARMACI PAG 6 SINDROME DA SCHIACCIAMENTO PAG 9 EDEMA POLMONARE ACUTO CARDIO- GENO E NON CARDIOGENO PAG 14 PERCHE SVEGLIAMO I PAZIENTI ALL AL- BA QUANDO IL SONNO AIUTA A GUARIRE? PAG 23 IL TRAGE INFERMIERISTICO, UNA NUOVA SFIDA DALLE RADICI ANTICHE PAG 26 3

4 4

5 EDITORIALE Di Giorgio De Feo Bentrovati al quinto numero di INFER- MIERIZZANDO THE NURSING WORLD. Ringrazio tutti per l attaccamento che state dimostrando alla rivista. Siete sempre di più a leggere e collaborare con questo nostro progetto. Stiamo diventando un punto di riferimento per l infermieristica nazionale. Da questo numero abbiamo aperto una nuova rubrica la discussione sul nostro forum relativa ad una notizia di interesse infermieristico letto e riportato da giornali nazionali o locali. Scrivete sul nostro forum sul sito : Buona lettura Giorgio De Feo 5

6 EMDR: UNA NUOVA STRADA PER CU- RARE LA PSICHE SENZA FARMACI Dot.ssa Katia Marilungo Parola alla psicologa Emdr (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) sta per desensibilizzazione e rielaborazione tramite il movimento oculare. È una tecnica di psicoterapia che può essere affiancata a supporto di altri tipi di trattamento ed è caratterizzata dalla stimolazione bilaterale, in particolare visiva. Questa tecnica fa leva sulle proprietà innate che ciascun individuo possiede di auto guarigione, ovvero in termini tecnici di resilienza. Si concentra sulla elaborazione dei ricordi integrando la parte cognitiva, emotiva e corporea del soggetto nelle tre dimensioni temporali di passato, presente, futuro. È particolarmente efficace nel Disturbo Post Traumatico da Stress, in relazione alla sua peculiare caratteristica di utilizzare come target l intera esperienza in tutti i suoi aspetti emotivi, relazionali, fisiologici e cognitivi, andando a recuperare e lavorare sulla perduta integrazione, precedentemente compromessa dallo stress; quest ultimo può essere indicato come il principale fattore di rischio per la salute nelle società occidentali. Lo stress non deve essere visto necessariamente come patologico, bensì come l espressione di un insieme di processi che modulano la regolazione individuocontesto a scopi adattivi. In pratica, lo stress è sempre attivo e solo in particolari situazioni di eccesso o di carenza produce effetti progressivamente dannosi per l individuo. Sorprendenti effetti positivi dell EMDR sono stati evidenziati anche in altri disturbi originati dallo stress che si trasformano in disturbi fisici, ad esempio batticuore, tremito, stato di eccitazione nervosa, mal di testa, disturbi alimentari, depressione, ansia, attacchi di panico, disturbi dell apparato genitale e tutta una serie di disturbi con la t minuscola che ognuno di noi ha vissuto: essere umiliati a scuola, essere lasciati dal fidanzato, perdere un lavoro o affrontare 6

7 un divorzio; quando si vivono certe esperienze si rischia di non smettere mai di rifletterci, si ascoltano consigli di amici, si leggono articoli sul giornale o si comprano libri sull argomento rischiando di capire perfettamente come ci si dovrebbe sentire o comportare, ma trascinandoci dietro delle emozioni che rimangono aggrappate al passato. In sostanza, le parti del cervello cognitivo non riescono ad entrare in contatto con le aree del cervello emotivo segnate dal trauma, le quali continuano ad evocare emozioni dolorose. L idea fondamentale dell EMDR parte proprio da qui: in ogni individuo esiste un meccanismo di digestione dei traumi emotivi, proprio come l apparato digestivo trae dal cibo le sostanze utili e rigetta il resto, il sistema nervoso estrae dal trauma l informazione utile e in pochi giorni si sbarazza dell emozione, dei pensieri e dell attivazione fisiologica che, una volta passato l avvenimento, non sono più necessari. Il potere dell EMDR consiste nell evocare dapprima il ricordo traumatico in tutte le sue componenti visiva, emotiva, cognitiva e fisica e poi nello stimolare il sistema adattivo di elaborazione dell informazione che fino a quel momento non era riuscito a digerire l impronta non funzionale. Ciò avviene tramite l applicazione di un protocollo standardizzato con set di stimolazioni di movimenti oculari, paragonabili a quelli che si verificano spontaneamente durante il sonno REM, capaci di sostenere il sistema naturale di guarigione del cervello perché completi quello che non è riuscito a fare da solo. Si è visto che l EMDR sia un meccanismo naturale che accelera la guarigione da uno choc psicologico, in quanto durante i movimenti oculari i pazienti riescono a fare delle associazioni spontanee che altrimenti sarebbero molto difficili da fare a comando. Quando usare l EMDR? Piccoli/grandi traumi subiti in età evolutiva Eventi stressanti nelle esperienze comuni (lutto, malattia cronica, perdite finanziarie, conflitti di coppia, ecc) Eventi stressanti al di fuori dell esperienza comune (terremoti inondazioni, incidenti gravi, violenze, torture) 7

8 8

9 SINDROME DA SCHIACCIAMENTO [CRUSH SYNDROME] FONTE ç La sindrome da schiacciamento o Crush Syndrome si caratterizza con una compressione prolungata su una parte del corpo, uno stato di shock ed una nefropatia acuta. Tra le circostanze nelle quali si possono verificare sindromi di tale tipo ci sono incidenti sul lavoro, esplosioni in miniera, demolizioni, terremoti, valanghe di neve o di fango,crolli. Bisogna aggiungere che sindromi di questo tipo sono state osservate come conseguenza di posture prolungate nei tossicodipendenti in overdose, in questi casi gioca un ruolo importante anche l ipotermia. Le lesioni che si osservano sono a carico degli arti interessati, dove la compressione prolungata provoca una miolisi diretta con liberazione di potassio, enzimi proteolitici, mioglobina. Contemporaneamente la compressione provoca una ischemia dei territori a valle. In questi distretti l ischemia tissutale induce la formazione di acido lattico per blocco del ciclo di Krebs, aumento della glicogenolisi, alterazione della permeabilità cellulare con conseguente edema cellulare, liberazione di istamina, serotonina e chinine che portano ad un edema interstiziale. Tutti questi fattori hanno come effetto ultimo una ipovolemia che evolve verso lo shock ed un edema che restando limitato all interno delle fasce muscolari aggrava la compressione e l ischemia. Le lesioni renali sono dovute per alcuni autori alla precipitazione a livello renale dei pigmenti emoglobinici, mentre per altri alla ischemia corticale. 9

10 Il quadro clinico varia se prevalgono le lesioni dirette oppure le lesioni ischemiche. Da lesioni dirette estese si liberano sostanze tossiche con una evoluzione del quadro clinico drammatica se non vengono esclusi i territori danneggiati. Se sono preponderanti le lesioni ischemiche il quadro dipende dai tempi di compressione e dalla estensione dei territori interessati. Resta comunque evidente che i problemi compaiono alla liberazione dalla compressione e in maniera più o meno rapida. pesi che lo bloccano e costringono, bisogna apporre un laccio emostatico a monte della parte schiacciata per prevenire l imponente emorragia che ne consegue e per arginare l entrata in circolo della mioglobina. Si distinguono un trattamento generale e uno locale. Il trattamento generale ha come scopo principale il controllo dell iperkaliemia e la prevenzione della insufficienza renale. Il pericolo più im- La sindrome da schiacciamento è, quindi, una situazione particolare in cui la strategia di trattamento è preponderante nella misura in cui la cronologia del trattamento modifica l evoluzione del quadro clinico. Il trattamento va iniziato sul posto prima, durante e dopo la liberazione. La medicalizzazione va iniziata subito o, comunque appena è possibile accedere all infortunato. Bisogna assicurarsi un buon accesso alla testa per assicurare la pervietà delle vie aeree ed avere la possibilità di attuare una ossigenoterapia ed un buon accesso ad un arto per poter disporre di una o due vie venose.prima di estrarre l infortunato dalle macerie o dai 10

11 portante è la liberazione di potassio e l acidosi. La scomparsa della mioglobina e la normalizzazione della potassiemia indicano l i n t e r r u z i o n e d e l l a t e r a p i a. Il trattamento del dolore dove essere preso in considerazione. Le anestesie loco-regionali possono essere utilizzate negli schiacciamenti isolati di un arto, un blocco plessico per un arto superiore od un blocco tre in uno per un arto inferiore. L assistenza respiratoria si avvale di gesti molto semplici come il posizionamento di una maschera antipolvere durante le manovre di liberazione o di una ossigenoterapia per maschera o sondino nasale. Tra le cure locali, uno dei problemi più discussi è il posizionamento di un laccio alla radice dell arto interessato. La possibilità di instaurare misure di rianimazione precocemente permette di evitare l uso del laccio, ma se la rianimazione è tardiva, la compressione prolungata nel tempo è suscettibile di durare ancora a lungo, se lo stato di shock persiste nonostante le terapie e se le lesioni all arto sono irreversibili o se si intravede la necessità di una amputazione di salvataggio, si dovrà porre un laccio alla radice dell arto. Queste rimangono le indicazioni all uso del laccio. L amputazione va presa in considerazione in casi con compressione prolungata oltre le 9 ore con lesioni locali importanti e al di sotto delle 9 ore per la persistenza dello shock, l aggravamento della IRA con elevazione di potassemia ed azotemia. 11

12 SUL POSTO DURANTE IL TRASPORTO Durata della compressione tra 4 e 8 ore. Possibilità di controllo clinico. Via venosa incannulata prima dell estrazione. Miglioramento rapido dello shock No laccio emostatico prima dell estrazione. Sedazione. Proseguire riempimento vascolare. Alcalinizzazione dopo estrazione.immobilizzazione. Protezione termica Oltre parametri vitali, sorvegliare parametri emodinamici e diuresi. Proseguire terapia Impossibilità di trattamento in situ. Nessun miglioramento dello shock Laccio emostatico prima dell estrazione. Via venosa. Riempimento vascolare. Alcalinizzazione. Sedazione.Immobilizzazione. Protezione termica Durata della compressione oltre 8/9 ore quadro cinico di shock. Possibilità o meno di trattamento in situ A seconda dei casi porre il laccio prima o dopo l estrazione.via venosa. Riempimento vascolare. Alcalinizzazione. Sedazione.Immobilizzazione. Protezione termica. Ossigenoterapia. Eventuale amputazione. Evacazione dopo aver stabilizato i parametri.oltre parametri vitali, sorvegliare parametri emodinamici e diuresi. Proseguire terapia 12

13 13

14 EDEMA POLMONARE ACUTO CARDIOGENO E NON CARDIOGENO di Ivan Pierotti L ANGOLO DELLO STREGONE SpecialiSta è colui che Sa Sempre di più, di cose che valgono sempre di meno, fino a sapere tutto di niente M. Twain Cari lettori, ben tornati al consueto appuntamento con L angolo dello stregone. La scelta di trattare una patologia come l edema polmonare, e cercare di renderla il più semplice possibile, è determinata dal fatto che sempre più spesso ci si trova ad affrontare un emergenza respiratoria e, in particolar modo, questa. Quali siano le cause dell aumento di patologie legate alle vie respiratorie è difficile da definire ma, sicuramente, lo stile di vita della popolazione, la sedentarietà, l abuso di tabacco e cibo con carattere disfunzionale, l errata assunzione di terapie per il controllo di patologie cardiocircolatorie, sono alla base di questo dato allarmante. Un altra causa meno indagata ma che sta rappresentando, attraverso correlazioni apparentemente precise, un grossissimo problema per la popolazione, è basato sull aggravarsi della situazione economica del Paese. In questo momento assistiamo ad una ponderale diminuzione dei servizi ospedalieri, una carente rete di assistenza domiciliare ed una poco corretta gestione dei pazienti nelle fasi posto acute. Molti o tutti questi motivi, spingono la morale del soccorritore ad impadronirsi, in modo altamente qualificato, delle procedure migliori da adottare in intervento. Alla luce delle ricerche effettuate, ho supposto che la cosa migliore fosse riassu- 14

15 mere e schematizzare il tema preso in esame come segue. Buona lettura a tutti. Per prima cosa dobbiamo definire la patologia: l edema polmonare acuto è un quadro clinico caratterizzato dalla trasudazione improvvisa e progressiva di liquido siero-ematico e soluti a livello degli alveoli polmonari che portano ad una secondaria insufficienza respiratoria. Gli aspetti eziopatogenetici essenziali fanno una distinzione chiara dal punto di vista fisiopatologico e clinico tra l edema polmonare acuto di natura cariogena e non cardiogena. Edema polmonare acuto cariogeno: è dovuto all aumento della pressione idrostatica a livello della piccola circolazione (circolazione polmonare) e rappresenta, tra i due, il quadro clinico più grave poiché è determinato da una insufficienza ventricolare sinistra. Oltre a questa causa, il quadro può essere determinato da molteplici fattori come ad esempio: insufficienza coronarica, IMA, valvulopatia aortica o mitralica, sovraccarico di volume, endocarditi e miocarditi, anemia, sepsi, errori dietetici. Edema polmonare acuto non cardiogeno: a differenza dal primo, questo, è dovuto ad una eccessiva permeabilità capillare a livello polmonare. La conseguenza più pericolosa alla quale si può giungere è un quadro che prende il nome di sindrome da difficoltà respiratoria acuta (ARDS). Nella maggior parte dei casi è la principale conseguenza di una risposta sistemica generalizzata dovuta ad una importante infiammazione. Questa infiammazione, a sua volta, può essere stata scatenata da: sepsi, stati di shock, politraumi, ustioni, pancreatiti. Come riconoscere un edema polmonare acuto? Vediamo nel dettagli la sintomatologia. Dispnea: è la più tipica (e generalmente quella che ci fornisce l indicazione assoluta) e ci viene riferita dal paziente come una sensazione di soffocamento, oppressione a livello dello sterno e fame d aria. Nella maggioranza dei casi si manifesta improvvisamente e il decorso è veloce e tende a peggiorare se non trattato. 15

16 Per riuscire ad identificarla correttamente la patologia in questione, vorrei sottolineare l importanza dei segni che sono, divisi per un più comodo approccio didattico in: Decubito spontaneo del paziente: lo troveremo in posizione ortopnoica o semiortopnoica. Infatti, seduti su un divano o, fin quando possibile, stare in piedi, dona una sensazione di sollievo in quanto sono le migliori condizioni per far lavorare i polmoni in modo adeguato. Alterazione dei parametri: la fame d aria provocherà un alterazione della frequenza respiratoria che aumenterà (tachipnea); la maggior richiesta di ossigeno provoca un aumento del sistema di pompaggio del cuore che si manifesta con tachicardia; il parametro variabile in questa condizione rimane la pressione arteriosa in quanto si può presentare: normale, aumentata o diminuita. I segni dell insufficienza ventricolare sinistra si possono notare grazie a rantoli polmonari: tendono a risalire dalle basi dapprima con suoni crepitanti e poi, molto rapidamente, a piccole, medie e grosse bolle che ci indicano la cosiddetta marea montante. Oltre a quanto accennato possiamo sentire altri rumori importanti quali dei sibili diffusi, segno di asma cardiaco, oppure un terzo e quarto tono cardiaco. Ciò che è spesso evidente all arrivo dei soccorritori è la tosse stizzosa e l emissione di espettorato schiumoso, tendente al rosa o, se con una maggiore concentrazione ematica, rossastro. Un aspetto da non sottovalutare e che bisogna tenere in grande considerazione sono i segni di ipoperfusione periferica: questi tendono a manifestarsi in caso di marcata compromissione della gittata cardiaca a causa della compromissione già in atto del ventricolo sinistro. Se non gestito in modo corretto possiamo arrivare molto velocemente allo shock cardiogeno. I segni più tipici che possiamo riconoscere sono la cute pallida, fredda e sudata a causa una vasocostrizione periferica; alterazione della sfera emotiva del soggetto che può variare da stati di ansia, agitazione fino alla confusione o addirittura al coma. Nello stesso tempo l urina risulta diminuita (oliguria) con il rischio di insufficienza renale: per un controllo ottimale è, infatti, consigliata la cateterizzazione vescicale. L approccio terapeutico a livello extraospedaliero deve essere immediato e trattato a partire dal momento in cui si effettua la diagnosi. Appena stabilizzato, il paziente, va subito trasportato d urgenza all ospedale mantenendolo in posizione 16

17 semiortopnoica mentre il monitoraggio continuo viene fatto a livello: elettrocardiografico non invasivo della pressione arteriosa della saturimetria con il pulsossimetro. Ma prima del trasporto, come interveniamo? Per prima cosa dobbiamo verificare la pervietà delle vie respiratorie. Il paziente con edema polmonare acuto con perdita di geno, si rimanda il lettore all articolo uscito con l ultimo numero dal titolo, appunto Ossigenoterapia. Assicurarsi un accesso vascolare venoso. Preferire un calibro adatto significa cercare di posizione un catetere che sia il più grande possibile, sulla base del paziente. Evitare, però, la somministrazione di liquidi in eccesso poiché potrebbe peggiorare il quadro aumentando i volumi circolatori. Se la pressione arteriosa è > di 100 mmhg, possiamo somministrare una terapia che agisca sulla diuresi e sulla vasodilatazione: coscienza o che presenti i segni e sintomi sopraelencati con severa insufficienza respiratoria acuta (frequenza respiratoria >40 atti al minuto e l interesse dell uso delle pinne nasali, uso dei muscoli respiratori accessori, cianosi ed obnubilamento del sensorio) deve essere intubato senza nessuna perdita di tempo. La seconda manovra da attuare sarà quella di somministrare ossigeno al 100% con maschera reservoir non rebreathing. Per una comprensione approfondita sull uso dell ossi- Furosemide (Lasix ): mg ev; i dosaggi possono arrivare anche a 80 mg e ripetuti dopo minuti. Dosaggi ancora maggiori possono essere necessari in pazienti con nota insufficienza renale. Isosorbide di nitrato (Carvasin ): 1 cpr da 5 mg sl, eventualmente ripetibile oppure in condizioni severe Nitroglicerina: per ev preparata con 10 fiale da 5 mg in 250 ml di soluzione fisiologica a 3 ml/h (10 μg/min). 17

18 Morfina solfato: 1-3 mg ev. L uso della Morfina nella dispnea da edema polmonare acuto associato ad insufficienza ventricolare sinistra, è estremamente importante. I meccanismi comprendono i seguenti fattori: effetto ansiolitico (ridotta percezione dell ostacolata funzione respiratoria), diminuzione del tono venoso e delle resistenze periferiche con riduzione del sovraccarico cardiaco. Se poi la situazione dovesse dipendere da un ischemia del miocardio, la Morfina risulta particolarmente utile per il controllo anche del dolore. Durante le somministrazioni di Morfina, un cosa da non dimenticare, è la reazione del paziente a questa. E infatti diffusissima la comparsa di nausea e vomito. Condizione che può essere ulteriormente peggiorata se vi è anche uno stimolo cardiaco. Associare quindi con Ondansetron (Zofran ) 4 mg. Che risulta preferibile, in questo caso, al Metoclopramide (Plasil ). Aminofillina (Aminomal ): 5 mg/kg ev in minuti ma solamente in caso vi sia un broncospasmo severo. Se la pressione arteriosa indica un edema polmonare ipoteso con valori < 70 mmhg bisogna invece ricorrere a: Dopamina: da 10 a 15 μg/kg/ min per ev. I farmaci simpaticomimetici si usano per evitare che l ipotensione possa compromettere il flusso coronarico e cerebrale. Se il risultato non è soddisfacente e si vuole ottenere una vasocostrizione, si può utilizzare un α- agonista ad azione diretta come: fenilefrina o metossamina (poco usati) o meglio: Noradrenalina: da 0,5 a 30 μg/min ev. 18

19 Se la pressione arteriosa indica un edema polmonare ipoteso con valori che rientrano tra i 70 e 90 mmhg: Dopamina: da 2,5 a 15 μg/kg/ min per ev. Se la pressione arteriosa indica un edema polmonare ipoteso con valori che rientrano tra i 90 e 100 mmhg possiamo associare allo stesso dosaggio di Dopamina anche: Dobutamina: da 2 a 8 μg/kg/min per ev. Se si devono aumentare i dosaggi di Dobutamina sopra i 15, per poter mantenere valori pressori accettabili, è consigliato aggiungere all infusione la Noradrenalina (0,5 a 30 μg/min ev) riducendo però il dosaggio della Dopamina. Abbiamo visto come, se le condizioni del paziente lo richiedessero, la prima manovra da fare in queste situazioni è quella procedere con l intubazione. Questa pratica è materia di dibattito da molto tempo e un risultato al quale ancora non si è giunti è su CHI!?! Ovvero, chi è preposto ad intubare un paziente? E una manovra invasiva che richiede l intervento di un medico? Se si, quale medico? Anestesista-Rianimatore oppure e sufficiente una specializzazione qualunque? L infermiere, è autorizzato a questo tipo di manovra? Di domande ce ne sono tante e di risposte, per lo meno quelle chiare, ce ne sono poche. Sulla base della mia esperienza devo dire che funziona così: Paese che vai, usanze che trovi! E con paese non intendo stato o nazione ma semplicemente la differenza che c è tra una regione e l altra. A volte non serve nemmeno andar così lontano. Allora proviamo a lanciare una riflessione: perché dovrebbe farlo e perché no!?! Dal mio punto di vista, e poi rimando l aspetto legale invitando alla discussione chi è più preparato in materia, se la situazione prevede una manovra senza l uso di farmaci, allora sì: si effettua una protesizzazione delle vie respiratorie con l intenzione di proteggere queste ultime e garantire la respirazione. Ma quando è giusto procedere con la manovra? Quando siamo in grado di riconoscere la necessità (e si spera che chi sale su un mezzo di soccorso almeno questo lo sappia fare) e quando siamo in grado di eseguire un intubazione. 19

20 Poi, si può anche sbagliare e non riuscire nell intento: succede, in certi casi, anche a chi fa solo quello per tutta la vita. Se mi dovessi trovare in una situazione come quella analizzata in questo articolo, non avrei dubbi su come comportarmi: utilizzando sempre il buon senso e valutando ogni singolo aspetto della situazione caso per caso. Ci sono centrali operative che hanno proibito l uso del tubo endotracheale e, in sostituzione, è stata fornita una maschera laringea o un fastrach. Sono stati addirittura tolti dei farmaci importanti per trattare l urgenza. Questi episodi, se io fossi un medico d urgenza, mi farebbero preoccupare non poco. In primis perché mettono a rischio l intervento togliendo dall armamentario terapeutico delle dotazioni importanti. In secondo luogo perché mi stanno comunicando che sono inaffidabile. Allora la domanda seguente, che mi sorge spontanea è: Ma se sono considerato inadeguato a questo tipo di servizio perché non mi sostituiscono e non mi formano adeguatamente ma permettono che commetta degli errori? So benissimo che sto divagando e non voglio andare oltre. Credo però che farebbe piacere a tutti avere maggiori informazioni, risposte precise, chiarimenti su aspetti della vita di tutti i giorni: soprattutto perché non 20 vogliamo giocare con la vita. Per concludere, volevo solo tornare un attimo al centro del problema di cui si stava trattando e considerare, per chi volesse cimentarsi in questo campo, alcuni aspetti pratici dell intubazione translaringea. Essa è una manovra d emergenza che permette di inserire una protesi respiratoria in trachea attraverso la glottide. L ingresso del tubo può essere attraverso il naso (rinotracheale) o attraverso la bocca (orotracheale). Ma quali sono le indicazioni specifiche? Ostruzione meccanica delle alte vie aeree non altrimenti risolvibile; Protezione delle vie aeree dalla inalazione; Necessità di protrarre la ventilazione artificiale. Queste indicazioni, ovviamente, valgono sempre e non solo in questa patologia. Per terminare, invece, alcune precisazioni medico-legali: La protesizzazione d emergenza non va considerato un presidio di specifica competenza specialistica; Quando un paziente è soggetto ad ostruzione delle vie aeree, con cianosi e bradicardia, non altrimenti risolvibili, o

21 addirittura in arresto cardiocircolatorio, è doveroso tentare, previa adeguata formazione ed addestramento, di protesizzare le vie aeree; Laddove siano visualizzabili le corde vocali, il tentativo di intubazione deve essere consigliato quale extrema ratio in caso di grave insufficienza respiratoria acuta che non receda con altri provvedimenti di emergenza. Katzung Manuale di Medicina di Emergenza e di Pronto Soccorso CIC Edizioni internazionali Guida illustrata delle emergenze Piccin Farmacologia medica P.Lechat & E.Coll Medicina d emergenza Minerva Principi di Farmacologia generale Bibliografia Farmacologia generale e clinica Ruth R. Levine 21

22 22

23 FORUM.. DISCUTIAMO SUL FORUM SUL SITO Perché svegliamo i pazienti all'alba quando il sonno aiuta a guarire? DAL CORRIERE DELLA SERA DEL 19 SETTEMBRE 2012 MILANO - Le luci si accendono, l'infermiera sveglia il paziente. All'alba. Termometro, c'è da provare la febbre. È un risveglio standard negli ospedali. Ora però uno studio americano sulla rivista Annals of Inter- 23

24 nal Medicine spiega che i rumori ospedalieri nuocciono alla salute mentre il sonno aiuta a guarire. «Svegliare una persona senza motivi non è un reato grave. La prima volta almeno». Così Robert Anson Heinlein in «Lazarus Long l'immortale». «Buon giorno», dico una di queste mattine a un ammalato dell'ospedale. «Come va?». «Bene, cioè abbastanza bene», mi risponde, e io «perché abbastanza, non si trova bene qui da noi?». «Dormo male». «Che succede?». «Le infermiere sono gentili, ma alle sei del mattino a volte nel bel mezzo di un sogno accendono la luce e mi svegliano: è l'ora del termometro. Ma io la febbre non l'ho, non l'ho mai avuta. E poi c'è da provare la pressione. Perché? La mia è sempre stata normale, certo che se mi svegliano in quel modo lì si alza. E dopo tutto questo trambusto non mi riaddormento più». E ancora: «Ho dormito poco, qualche pisolino come i gatti - mi dice un mattino un altro malato - è normale, sono in Ospedale». No, non è affatto normale. E qualcuno di là dall'oceano ha cominciato ad occuparsene seriamente. Jeremy Ackerman, per esempio, il quale da anni si batte perché medici e infermieri dell'ospedale capiscano che è ben difficile che gli ammalati si riprendano in fretta dai loro malanni se non dormono bene. Ackerman, che lavora ad Atlanta, ha convinto certi suoi colleghi di Emory University ad affrontare il problema con le regole della scienza. Ma indagare le reazioni del cervello in risposta ai rumori e farlo con i malati dell'ospedale non è così facile, e forse non è nemmeno tanto giusto. Così Orfeu Buxton è ricorso a uno stratagemma: ha registrato per diverse notti i rumori del suo ospedale e poi li ha fatti ascoltare a dodici dei suoi studenti mentre dormivano. Ciascuno di questi studenti era collegato a un apparecchio che registrava l'encefalogramma nel sonno, così si potevano rilevare variazioni del tracciato in risposta ai rumori. Cambiando intensità e tipo di rumore poi si sarebbe potuto capire cos'è che disturba di più il sonno: gli allarmi delle pompe di infusione, per esempio, e quelli di tante altre apparecchiature, oppure i campanelli dei malati che hanno bisogno di aiuto o i telefoni a cui non sempre si riesce a rispondere subito e allora suonano per minuti interminabili, e ancora i carrelli delle medicazioni e tanti altri rumori. Gli studiosi hanno visto (il lavoro di Orfeu Buxton è pubblicato su Annals of Internal Medicine di questi giorni) che la co- 24

25 sa peggiore, specialmente nei periodi di sonno leggero, sono gli allarmi delle pompe di infusione e la gente che parla ad alta voce nei corridoi o addirittura fuori dalle stanze (basterebbe avere il garbo di chiudere le porte, ma negli ospedali non lo fa quasi nessuno). Questi rumori svegliavano gli studenti quasi sempre. C'era anche chi non si svegliava o non ricordava di essersi svegliato ma tutti, con i rumori dell'ospedale, al mattino si sentivano già un po' stanchi. Un limite dello studio di Emory University è che gli studenti sono giovani e sani, mentre chi si ricovera in ospedale di solito ha una certa età e tante altre ragioni per non dormire, a cominciare dai dolori o dai fastidi legati alla malattia. E per le persone anziane e malate, specie se si è appena riusciti a prendere sonno, svegliarsi di soprassalto è una tragedia. Anche perché se non si dorme la pressione del sangue si alza (per via dell'adrenalina e di altri ormoni) e questo alla lunga fa male anche al cuore, e poi ci sono disturbi dell'umore, difficoltà a concentrarsi e perdita di memoria. I più vecchi poi, che hanno bisogno di ricoveri frequenti, se non dormono per tante notti di fila perdono l'orientamento e in casi particolari si arriva al delirio. E si dovrebbe fare di tutto per evitarlo - qualche ospedale negli Stati Uniti ha stabilito un «quiet time» proprio per questo -: gli anziani che hanno disturbi cognitivi legati all'ospedalizzazione alla fine muoiono più degli altri. Insomma, quello dei rumori in ospedale è un problema grave a cui si dovrebbe dare davvero molta più attenzione. Oggi si parla tanto di «Ospedale senza dolore», è uno slogan, creato soprattutto per sensibilizzare medici e infermieri. Giusto, giustissimo, e speriamo di arrivarci davvero, un giorno, a un ospedale dove chi si ricovera non debba soffrire per niente. A quando l'«ospedale senza rumore»? Giuseppe Remuzzi19 settembre :55 25

26 IL TRIAGE INFERMIERISTICO: UNA NUOVA SFIDA DALLE RADICI ANTICHE FONTE : "Se vogliamo che tutto rimanga com'è, bisogna che tutto cambi", affermava il Principe di Salina ne Il Gattopardo di Tomasi di Lampedusa. Ed in effetti alle volte, nella nostra società, irrompono grandi innovazioni che, a ben guardare, tanto nuove non sono. L'introduzione del triage infermieristico nei Dipartimenti di Urgenza - Emergenza ha rappresentato un fenomeno nuovo per il panorama sanitario italiano, a tratti incostante, presente ancora a macchia di leopardo. Ma si è trattato comunque di un grande salto di qualità per la professione infermieristica, forse ancora non del tutto compreso nella sua portata generale. L'innovazione ha ricalcato, come avvenuto per altri aspetti del mondo infermieristico italiano, consolidate prassi presenti all'este- ro. Ma, a differenza di quanto avvenuto in quei Paesi, qui l'introduzione di tale pratica è stata in alcuni casi sofferta, impegnativa, ci si è dovuti scontrare con una classe medica diffidente, che ha considerato spesso l'infermiere del tutto inadeguato. Ma se volessimo andare più a fondo ed analizzare le radici del triage infermieristico scopriremmo, con grande sorpresa, che 26

L INFERMIERE DI TRIAGE FUNZIONI- REQUISITI- FORMAZIONE..a cura di Giuseppe Lolaico. Matera 15 giugno 2010

L INFERMIERE DI TRIAGE FUNZIONI- REQUISITI- FORMAZIONE..a cura di Giuseppe Lolaico. Matera 15 giugno 2010 L INFERMIERE DI TRIAGE FUNZIONI- REQUISITI- FORMAZIONE..a cura di Giuseppe Lolaico Matera 15 giugno 2010 Linee guida 1/1996 (G.U. 17 maggio 1996) Linee Guida Per Il Sistema Di Emergenza Urgenza In Applicazione

Dettagli

UNITA OPERATIVA DI PRONTO SOCCORSO PROCEDURA N. 27 FONTE: DOTT. CASAGRANDE TRASPORTO SANITARIO SECONDARIO TRASPORTI SANITARI

UNITA OPERATIVA DI PRONTO SOCCORSO PROCEDURA N. 27 FONTE: DOTT. CASAGRANDE TRASPORTO SANITARIO SECONDARIO TRASPORTI SANITARI UNITA OPERATIVA DI PRONTO SOCCORSO PROCEDURA N. 27 FONTE: DOTT. CASAGRANDE TRASPORTO SANITARIO SECONDARIO TRASPORTI SANITARI TRASPORTO SANITARIO Trasporto primario: trasferimento di un paziente dal luogo

Dettagli

Università per Stranieri di Siena Livello A1

Università per Stranieri di Siena Livello A1 Unità 6 Al Pronto Soccorso CHIAVI In questa unità imparerai: a comprendere testi che danno informazioni su come funziona il Pronto Soccorso parole relative all accesso e al ricovero al Pronto Soccorso

Dettagli

IL PRIMO SOCCORSO QUALI REGOLE RISPETTARE DALLA FORMAZIONE DEL PERSONALE AI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

IL PRIMO SOCCORSO QUALI REGOLE RISPETTARE DALLA FORMAZIONE DEL PERSONALE AI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE IL PRIMO SOCCORSO NELLE SCUOLE QUALI REGOLE RISPETTARE DALLA FORMAZIONE DEL PERSONALE AI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE LE NORME DEL D.M. 388/03 LE RESPONSABILITA DEL PERSONALE SCOLASTICO PRESENZA

Dettagli

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI L ACCREDITAMENTO INTERNAZIONALE ALL ECCELLENZA Fondazione Poliambulanza ha ricevuto nel dicembre 2013 l accreditamento internazionale all eccellenza da parte di

Dettagli

Riconoscere e gestire le urgenze in R.S.A.: adeguatezza degli invii in Pronto Soccorso

Riconoscere e gestire le urgenze in R.S.A.: adeguatezza degli invii in Pronto Soccorso Riconoscere e gestire le urgenze in R.S.A.: adeguatezza degli invii in Pronto Soccorso Dott. Francesco Russi Assistente D.E.A. Humanitas gavazzeni Bergamo Cominciamo bene dalla parte del P.S Non e possibile!!!

Dettagli

PATOLOGIE MEDICHE in EMERGENZA

PATOLOGIE MEDICHE in EMERGENZA PATOLOGIE MEDICHE in EMERGENZA COSA SONO, COME SI RICONOSCONO, COME SI OPERA Patologia Ischemica (Infarto) Cuore (infarto) Cervello (Ictus) Scompenso Cardiaco Difficoltà Respiratorie Shock Che cosa sono,

Dettagli

Il B.L.S. (Basic Life Support)

Il B.L.S. (Basic Life Support) Il B.L.S. (Basic Life Support) Cos è: Sequenza di verifiche ed azioni da effettuare sulla Vittima quando A NON E COSCIENTE B NON RESPIRA C NON HA CIRCOLO Scopo: Prevenire o Limitare i danni dovuti alla

Dettagli

CONTA SU DI ME. Volontari in emergenza (Ospedale, Domicilio, Scuola)

CONTA SU DI ME. Volontari in emergenza (Ospedale, Domicilio, Scuola) CONTA SU DI ME Volontari in emergenza (Ospedale, Domicilio, Scuola) CASINA DEI BIMBI Dal 2001 l Associazione Casina dei Bimbi Onlus opera nel territorio delle province di Reggio Emilia, Modena e Parma

Dettagli

Helsana Assicurazioni SA, Lucerna

Helsana Assicurazioni SA, Lucerna Helsana Assicurazioni SA, Lucerna Il datore di lavoro Sandra Meier La signora F. è impiegata nella nostra azienda al servizio clienti. Lavora alla Helsana da oltre 20 anni. L ho conosciuta nel 2006 al

Dettagli

TRASFERIMENTI INTEROSPEDALIERI

TRASFERIMENTI INTEROSPEDALIERI TRASFERIMENTI INTEROSPEDALIERI L attuale organizzazione del Sistema 1-1-8 della Regione Toscana ha evidenziato, fra l altro, una rilevante criticità in merito alla problematica riguardante i Trasporti

Dettagli

la comunicazione della diagnosi al malato di Alzheimer

la comunicazione della diagnosi al malato di Alzheimer Gruppo di studio SIGG LA CURA NELLA FASE TERMINALE DELLA VITA la comunicazione della diagnosi al malato di Alzheimer evelina bianchi Firenze 53 Congresso nazionale SIGG 2008 Firenze 53 congresso SIGG evelina

Dettagli

LE STRATEGIE DI COPING

LE STRATEGIE DI COPING Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono

Dettagli

La depressione maggiore è un disturbo mentale che si manifesta con: uno stato d animo di profondo dolore o tristezza

La depressione maggiore è un disturbo mentale che si manifesta con: uno stato d animo di profondo dolore o tristezza La depressione maggiore è un disturbo mentale che si manifesta con: uno stato d animo di profondo dolore o tristezza mancanza di energia e di voglia di fare le cose Materiale a cura di: L. Magliano, A.

Dettagli

FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE. Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata

FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE. Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata Cari pazienti! Vi sentite spesso fiacchi, stanchi, esauriti o giù di morale? Soffrite facilmente il freddo?

Dettagli

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Pagina 2 Contenuto Il progetto TIDE...4 Il manifesto TIDE...6 La nostra Dichiarazione...8 Conclusioni...12 Pagina 3 Il progetto TIDE Verso un

Dettagli

I traumi addominali sono la terza causa di morte per trauma nei paesi industrializzati Vengono suddivisi in traumi chiusi e traumi aperti L anatomia

I traumi addominali sono la terza causa di morte per trauma nei paesi industrializzati Vengono suddivisi in traumi chiusi e traumi aperti L anatomia Trauma addominale: ruolo dell infermiere nel Trauma Team Dott.ssa Maria Lombardi Coordinatrice attività infermieristiche Dipartimento Area Critica A.O.U. S. Govanni di Dio E Ruggi d Aragona SALERNO 1 Note

Dettagli

Conoscere i parametri vitali valutabili dal soccorritore Conoscere le tecniche di valutazione dei parametri vitali Riconoscere le situazioni di

Conoscere i parametri vitali valutabili dal soccorritore Conoscere le tecniche di valutazione dei parametri vitali Riconoscere le situazioni di Corso Base per Aspiranti Volontari della CROCE ROSSA ITALIANA VALUTAZIONE PARAMETRI VITALI INSUFFICIENZA CARDIACA - RESPIRATORIA OBIETTIVO DELLA LEZIONE Conoscere i parametri vitali valutabili dal soccorritore

Dettagli

STRUMENTO EDUCATIVO PER PAZIENTI CHE ASSUMONO FARMACI CHEMIOTERAPICI ORALI

STRUMENTO EDUCATIVO PER PAZIENTI CHE ASSUMONO FARMACI CHEMIOTERAPICI ORALI STRUMENTO EDUCATIVO PER PAZIENTI CHE ASSUMONO FARMACI CHEMIOTERAPICI ORALI Questo strumento è stato creato per facilitare gli operatori sanitari nella valutazione e nell educazione dei pazienti trattati

Dettagli

GIOCHI MATEMATICI PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ANNO SCOLASTICO 2011-2012

GIOCHI MATEMATICI PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ANNO SCOLASTICO 2011-2012 GIOCHI MATEMATICI PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ANNO SCOLASTICO 2011-2012 L unità di Milano Città Studi del Centro matematita propone anche per l a.s. 2011-2012 una serie di problemi pensati per

Dettagli

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa

Dettagli

I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus

I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus Partire dalla culla.. Esiste un rapporto diretto tra il tempismo con cui ha luogo il processo

Dettagli

LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA

LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA PROCEDURE ORGANIZZATIVE PER IL PRIMO SOCCORSO protocollo d intesa 5 febbraio 2015 ASL Brescia ASL Vallecamonica Sebino - Direzione Territoriale del

Dettagli

Da dove nasce l idea dei video

Da dove nasce l idea dei video Da dove nasce l idea dei video Per anni abbiamo incontrato i potenziali clienti presso le loro sedi, come la tradizione commerciale vuole. L incontro nasce con una telefonata che il consulente fa a chi

Dettagli

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accogliere e trattenere i volontari in associazione Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accoglienza Ogni volontario dovrebbe fin dal primo incontro con l associazione, potersi sentire accolto e a proprio

Dettagli

COMUNIC@CTION INVIO SMS

COMUNIC@CTION INVIO SMS S I G e s t S.r.l S e d e l e g a l e : V i a d e l F o r n o 3 19125 L a S p e z i a T e l e f o n o 0187/284510/15 - F a x 0187/525519 P a r t i t a I V A 01223450113 COMUNIC@CTION INVIO SMS GUIDA ALL

Dettagli

Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale - Mammella

Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale - Mammella Opuscolo informativo Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale PDTA Mammella 1 Gentilissima Signora, lei è stata invitata ad eseguire esami di accertamento perché dopo aver visto l ultima mammografia

Dettagli

Istituto Scientifico di Pavia Sede di Via Salvatore Maugeri 10

Istituto Scientifico di Pavia Sede di Via Salvatore Maugeri 10 Sede legale e amministrativa: Via Salvatore Maugeri 4, 27100 Pavia Italy Tel. 0382 592504 Fax 0382 592576 www.fsm.it C.F. e P. IVA 00305700189 Registro Persone Giuridiche Private della Regione Lombardia

Dettagli

Il settore moto e il credito al consumo

Il settore moto e il credito al consumo Il settore moto e il credito al consumo Rapporto di ricerca ISPO per Marzo 2010 RIF. 1201V110 Indice 2 Capitolo 1: Lo scenario pag. 3 Capitolo 2: Il Credito al Consumo: atteggiamenti 13 Capitolo 3: Il

Dettagli

GIANLUIGI BALLARANI. I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli Esami Come Vorrebbe

GIANLUIGI BALLARANI. I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli Esami Come Vorrebbe GIANLUIGI BALLARANI I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli Esami Come Vorrebbe Individuarli e correggerli 1 di 6 Autore di Esami No Problem 1 Titolo I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli

Dettagli

Esiste un legame. tra il sonno e la mia salute dentale? Nuovo sistema di diagnosi e trattamento per l'apnea del sonno e la roncopatia

Esiste un legame. tra il sonno e la mia salute dentale? Nuovo sistema di diagnosi e trattamento per l'apnea del sonno e la roncopatia Esiste un legame tra il sonno e la mia salute dentale? Nuovo sistema di diagnosi e trattamento per l'apnea del sonno e la roncopatia I disturbi del sonno Il sonno è talmente importante che gli esseri umani

Dettagli

LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE

LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE Premise 1 LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE Ci sono varie forme di riconciliazione, così come ci sono varie forme di terapia e varie forme di mediazione. Noi qui ci riferiamo alla riconciliazione con una

Dettagli

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da Data una funzione reale f di variabile reale x, definita su un sottoinsieme proprio D f di R (con questo voglio dire che il dominio di f è un sottoinsieme di R che non coincide con tutto R), ci si chiede

Dettagli

GUIDA AI SERVIZI ASSISTENZIALI

GUIDA AI SERVIZI ASSISTENZIALI GUIDA AI SERVIZI ASSISTENZIALI FASIE è una associazione senza scopo di lucro che persegue lo scopo di garantire ai propri assistiti trattamenti sanitari integrativi del Servizio Sanitario Nazionale. Inoltre,

Dettagli

Gestione dell emergenza subacquea: analisi del rischio

Gestione dell emergenza subacquea: analisi del rischio Gestione dell emergenza subacquea: analisi del rischio Dr Alberto Fiorito Nata come strumento essenziale per il trattamento delle patologie subacquee, la camera iperbarica è diventata ormai un mezzo di

Dettagli

Patologie Cardiocircolatorie Relatore:Squicciarini Grazia

Patologie Cardiocircolatorie Relatore:Squicciarini Grazia Corso Base Patologie Cardiocircolatorie Relatore:Squicciarini Grazia Cardiopatia ischemica Definisce un quadro di malattie a diversa eziologia che interessano l integrita del cuore nelle quali il fattore

Dettagli

PROCEDURA AZIENDALE REV. 0 Pag. 1 / 8. Rev. Data Causale Approvazione 0 Agosto 2011 Prima emissione Comitato per il Rischio

PROCEDURA AZIENDALE REV. 0 Pag. 1 / 8. Rev. Data Causale Approvazione 0 Agosto 2011 Prima emissione Comitato per il Rischio PROCEDURA AZIENDALE REV. 0 Pag. 1 / 8 Stato delle Modifiche Rev. Data Causale Approvazione 0 Agosto 2011 Prima emissione Comitato per il Rischio 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE Lo scopo della presente

Dettagli

Automedicarsi vuol dire curare da sé lievi disturbi o sintomi passeggeri,

Automedicarsi vuol dire curare da sé lievi disturbi o sintomi passeggeri, 1. RESPONSABILE 1. CHE COSA È L AUTOMEDICAZIONE RESPONSABILE Automedicarsi vuol dire curare da sé lievi disturbi o sintomi passeggeri, come tosse, raffreddore, stitichezza: disturbi che conosciamo bene,

Dettagli

Indice. n IntroduzIone...5. n LA.dIGeStIone...7. n IL.SeCondo.CerVeLLo...11

Indice. n IntroduzIone...5. n LA.dIGeStIone...7. n IL.SeCondo.CerVeLLo...11 3 Indice n IntroduzIone...5 n LA.dIGeStIone...7 n IL.SeCondo.CerVeLLo...11 n L APPArAto.dIGerente...15 Stomaco... 18 Intestino... 23 Ghiandole salivari... 29 Fegato... 30 Cistifellea... 32 n Le.CoMPLICAnze.deLLA.dIGeStIone...

Dettagli

MOCA. Modulo Candidatura. http://www.federscacchi.it/moca. moca@federscacchi.it. [Manuale versione 1.0 marzo 2013]

MOCA. Modulo Candidatura. http://www.federscacchi.it/moca. moca@federscacchi.it. [Manuale versione 1.0 marzo 2013] MOCA Modulo Candidatura http://www.federscacchi.it/moca moca@federscacchi.it [Manuale versione 1.0 marzo 2013] 1/12 MOCA in breve MOCA è una funzionalità del sito web della FSI che permette di inserire

Dettagli

In questa lezione abbiamo ricevuto in studio il Dott. Augusto Bellon, Dirigente Scolastico presso il Consolato Generale d Italia a São Paulo.

In questa lezione abbiamo ricevuto in studio il Dott. Augusto Bellon, Dirigente Scolastico presso il Consolato Generale d Italia a São Paulo. In questa lezione abbiamo ricevuto in studio il Dott. Augusto Bellon, Dirigente Scolastico presso il Consolato Generale d Italia a São Paulo. Vi consiglio di seguire l intervista senza le didascalie 1

Dettagli

IL GLAUCOMA I A P B I T A L I A O N L U S P E R A M O R E D E L L A V I S T A

IL GLAUCOMA I A P B I T A L I A O N L U S P E R A M O R E D E L L A V I S T A IL GLAUCOMA I A P B I T A L I A O N L U S P E R A M O R E D E L L A V I S T A IL GLAUCOMA Che cos è? Campagna informativa per la prevenzione delle malattie oculari che possono compromettere la visione

Dettagli

La comunicazione medico-paziente

La comunicazione medico-paziente La comunicazione medico-paziente Prof.ssa Maria Grazia Strepparava Psicologia della comunicazione in ambito sanitario - aa 2004-2005 Competenze che si richiedono al medico Saper capire e spiegare al paziente

Dettagli

Rifocalizzare il lavoro educativo con la disabilità l attenzione alla sociomorfogenesi

Rifocalizzare il lavoro educativo con la disabilità l attenzione alla sociomorfogenesi Rifocalizzare il lavoro educativo con la disabilità (abstract) Da LA FORMAZIONE COME STRATEGIA PER L EVOLUZIONE DEI SERVIZI PER I DISABILI Provincia di Milano 2004 A cura dello Studio Dedalo Rifocalizzare

Dettagli

QUESTIONARIO SODDISFAZIONE FAMIGLIA. Nome del bambino: Sesso: F M

QUESTIONARIO SODDISFAZIONE FAMIGLIA. Nome del bambino: Sesso: F M QUESTIONARIO SODDISFAZIONE FAMIGLIA Ministero della Salute - Centro Nazionale per la Prevenzione delle Malattie (CCM) Progetti applicativi al programma CCM 2009 Presa in carico precoce nel primo anno di

Dettagli

della Valvola Mitrale

della Valvola Mitrale Informazioni sul Rigurgito Mitralico e sulla Terapia con Clip della Valvola Mitrale Supporto al medico per le informazioni al paziente. Informazioni sul Rigurgito Mitralico Il rigurgito mitralico - o RM

Dettagli

Questionario per indagine nazionale conoscitiva data di avvio: marzo 2015

Questionario per indagine nazionale conoscitiva data di avvio: marzo 2015 IL DOVERE E IL DIRITTO DI DARE VOCE E CURA AL DOLORE DELLA PERSONA NON IN GRADO DI RIFERIRLO Questionario per indagine nazionale conoscitiva data di avvio: marzo 2015 Il dolore è il più soggettivo tra

Dettagli

INTRODUZIONE I CICLI DI BORSA

INTRODUZIONE I CICLI DI BORSA www.previsioniborsa.net 1 lezione METODO CICLICO INTRODUZIONE Questo metodo e praticamente un riassunto in breve di anni di esperienza e di studi sull Analisi Tecnica di borsa con specializzazione in particolare

Dettagli

Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012

Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012 Pagina 1 di 6 Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012 Il presente documento è inteso a suggerire una allocazione ottimale dei pazienti che non

Dettagli

Proposta di intervento rieducativo con donne operate al seno attraverso il sistema BIODANZA

Proposta di intervento rieducativo con donne operate al seno attraverso il sistema BIODANZA Proposta di intervento rieducativo con donne operate al seno attraverso il sistema BIODANZA Tornare a «danzare la vita» dopo un intervento al seno Micaela Bianco I passaggi Coinvolgimento medici e fisioterapiste

Dettagli

Caratteristiche dell indagine

Caratteristiche dell indagine L indagine condotta dall Associazione Vivere senza dolore Negli ultimi mesi si è parlato spesso di dolore in vari contesti, dove è stato possibile ascoltare la voce di esperti, medici, politici, aziende

Dettagli

CORSO VENDITE LIVELLO BASE ESERCIZIO PER L ACQUISIZIONE DEI DATI

CORSO VENDITE LIVELLO BASE ESERCIZIO PER L ACQUISIZIONE DEI DATI CORSO VENDITE LIVELLO BASE ESERCIZIO PER L ACQUISIZIONE DEI DATI 1. Vai a visitare un cliente ma non lo chiudi nonostante tu gli abbia fatto una buona offerta. Che cosa fai? Ti consideri causa e guardi

Dettagli

Guida Compilazione Piani di Studio on-line

Guida Compilazione Piani di Studio on-line Guida Compilazione Piani di Studio on-line SIA (Sistemi Informativi d Ateneo) Visualizzazione e presentazione piani di studio ordinamento 509 e 270 Università della Calabria (Unità organizzativa complessa-

Dettagli

QUESTIONARIO PER LA RILEVAZIONE DELLE OPINIONI DEI GENITORI DEI BAMBINI CHE HANNO PARTECIPATO AL CENTRO ESTIVO A. ANALISI DI SFONDO: STRUTTURA FAMILIARE a) Da quante persone è composta la sua famiglia?

Dettagli

La gestione dinamica del nuovo Documento di Valutazione dei Rischi

La gestione dinamica del nuovo Documento di Valutazione dei Rischi La gestione dinamica del nuovo Documento di Valutazione dei Rischi Bologna, 12 Giugno 2009 STUDIO TECNICO PROF. NERI s.r.l. Via Borghi Mamo N. 15-40137 Bologna - TEL. 051.441065 - FAX 051.443045 WWW.STUDIONERI.COM

Dettagli

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente

Dettagli

Sondaggio sull'esperienza dei pazienti in merito all'assistenza sanitaria di base [NAME OF OFFICE/CLINIC] SONDAGGIO SULL'ESPERIENZA DEI PAZIENTI

Sondaggio sull'esperienza dei pazienti in merito all'assistenza sanitaria di base [NAME OF OFFICE/CLINIC] SONDAGGIO SULL'ESPERIENZA DEI PAZIENTI Sondaggio sull'esperienza dei pazienti in merito all'assistenza sanitaria di base [NAME OF OFFICE/CLINIC] SONDAGGIO SULL'ESPERIENZA DEI PAZIENTI Lei è invitato a prendere parte a questo sondaggio perché

Dettagli

Seminario della psicoterapeuta Gloria Rossi

Seminario della psicoterapeuta Gloria Rossi Gruppo di Foggia Clinica, Formazione, Cultura psicoanalitica Seminario della psicoterapeuta Gloria Rossi Ascoltarsi è un arte dimenticata, che tutti siamo in grado di ricordare. Il corpo ci parla attraverso

Dettagli

Percezione della sicurezza sul lavoro in Toscana: il caso dei lavoratori immigrati nel settore agro-boschivo - ANOLF/CISL FOCUS GROUP

Percezione della sicurezza sul lavoro in Toscana: il caso dei lavoratori immigrati nel settore agro-boschivo - ANOLF/CISL FOCUS GROUP Percezione della sicurezza sul lavoro in Toscana: il caso dei lavoratori immigrati nel settore agro-boschivo - ANOLF/CISL FOCUS GROUP PRESENTAZIONE DEL PROGETTO La CISL ha organizzato questo incontro perché

Dettagli

CENNI DI LEGISLAZIONE

CENNI DI LEGISLAZIONE CENNI DI LEGISLAZIONE L articolo 593 del Codice Penale prescrive, in via generale, che ogni cittadino che trovi un corpo umano inanimato o una persona ferita o altrimenti in pericolo, deve prestare l assistenza

Dettagli

LA RICERCA INFERMIERISTICA

LA RICERCA INFERMIERISTICA Prof. ssa Eufemia Renzi LA RICERCA INFERMIERISTICA DIAPOSITIVA N. 2 IL SIGNIFICATO DI RICERCA INFERMIERISTICA La ricerca infermieristica opera su due grandi aree interdipendenti: quella teorica nursing

Dettagli

La Posta svizzera SecurePost SA, Oensingen

La Posta svizzera SecurePost SA, Oensingen La Posta svizzera SecurePost SA, Oensingen Il datore di lavoro Richard Mann Circa un anno e mezzo fa, nell ambito del progetto Integrazione di persone disabili presso la Posta, abbiamo assunto una nuova

Dettagli

Procedura generale sanitaria Segnalazione degli eventi sentinella

Procedura generale sanitaria Segnalazione degli eventi sentinella Pagina di 1/5 ORIGINALE N CONSEGNATO A 1. Scopo...2 2. Campo di applicazione...2 3. Diagramma di flusso...2 4. Responsabilità...2 5. Descrizione delle attività...2 5.1. Definizione di Evento Sentinella...2

Dettagli

La nuova adozione a distanza della Scuola. Secondaria di Primo Grado di Merone.

La nuova adozione a distanza della Scuola. Secondaria di Primo Grado di Merone. La nuova adozione a distanza della Scuola Secondaria di Primo Grado di Merone. Riflessione sull Associazione S.O.S. INDIA CHIAMA L' India è un' enorme nazione, suddivisa in tante regioni (circa 22) ed

Dettagli

2. LOGIN E RECUPERO DATI DI ACCESSO

2. LOGIN E RECUPERO DATI DI ACCESSO 1. ACCESSO AL SISTEMA La prima schermata cui si accede consente le seguenti operazioni: Login Registrazione nuovo utente Recupero password e/o nome utente 2. LOGIN E RECUPERO DATI DI ACCESSO L accesso

Dettagli

QUESTO E IL NOSTRO CUORE

QUESTO E IL NOSTRO CUORE QUESTO E IL NOSTRO CUORE Classe V Scuola Primaria Fase di engage Per comprendere meglio alcuni significati che collegano la pratica motoria alla salute del nostro cuore, in questa fase la classe viene

Dettagli

CONOSCERE IL PROPRIO CORPO

CONOSCERE IL PROPRIO CORPO CONOSCERE IL PROPRIO CORPO Gli esseri viventi sono fatti di parti che funzionano assieme in modo diverso. Hanno parti diverse che fanno cose diverse. Il tuo corpo è fatto di molte parti diverse. Alcune

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute 118 - SCHEDA N.1 CHE COS È IL NUMERO 1-1-8 1-1-8 è il numero telefonico, unico su tutto il territorio nazionale, di riferimento per tutti i casi di richiesta di soccorso sanitario in una situazione di

Dettagli

La gestione delle emozioni: interventi educativi e didattici. Dott.ssa Monica Dacomo

La gestione delle emozioni: interventi educativi e didattici. Dott.ssa Monica Dacomo La gestione delle emozioni: interventi educativi e didattici Dott.ssa Monica Dacomo Attività per la scuola secondaria di I grado Chi o cosa provoca le nostre emozioni? Molti pensano che siano le altre

Dettagli

PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana

PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana giugno 2011 PARLARE Livello MATERIALE PER L INTERVISTATORE 2 PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri

Dettagli

Giovanni Lombisani. Insegnante di Educazione Fisica e Maestro di Ginnastica EFFICIENZA FISICA E SCOLIOSI - IL CASO DI ROBERTO. I.D.

Giovanni Lombisani. Insegnante di Educazione Fisica e Maestro di Ginnastica EFFICIENZA FISICA E SCOLIOSI - IL CASO DI ROBERTO. I.D. Giovanni Lombisani Insegnante di Educazione Fisica e Maestro di Ginnastica EFFICIENZA FISICA E SCOLIOSI - IL CASO DI ROBERTO Questa relazione, come quelle dei miei colleghi che seguiranno in riferimento

Dettagli

Come fare una scelta?

Come fare una scelta? Come fare una scelta? Don Alberto Abreu www.pietrscartata.com COME FARE UNA SCELTA? Osare scegliere Dio ha creato l uomo libero capace di decidere. In molti occasioni, senza renderci conto, effettuiamo

Dettagli

VENGO ANCH IO CONDIVIDERE LA MALATTIA E LE CURE CON I FIGLI. Dott.ssa Lucia Montesi Psicologa Psicoterapeuta U.O. Oncologia Area Vasta 3, Macerata

VENGO ANCH IO CONDIVIDERE LA MALATTIA E LE CURE CON I FIGLI. Dott.ssa Lucia Montesi Psicologa Psicoterapeuta U.O. Oncologia Area Vasta 3, Macerata VENGO ANCH IO CONDIVIDERE LA MALATTIA E LE CURE CON I FIGLI I BENEFICI DELLA COMUNICAZIONE IN FAMIGLIA Dott.ssa Lucia Montesi Psicologa Psicoterapeuta U.O. Oncologia Area Vasta 3, Macerata FORMATO FAMIGLIA

Dettagli

La Leadership efficace

La Leadership efficace La Leadership efficace 1 La Leadership: definizione e principi 3 2 Le pre-condizioni della Leadership 3 3 Le qualità del Leader 4 3.1 Comunicazione... 4 3.1.1 Visione... 4 3.1.2 Relazione... 4 pagina 2

Dettagli

PRINCIPI DI TERAPIA COGNITIVA

PRINCIPI DI TERAPIA COGNITIVA PRINCIPI DI TERAPIA COGNITIVA Secondo la terapia cognitiva, l uomo possiede la chiave della comprensione e soluzione del suo disturbo psicologico entro il campo della sua coscienza. I problemi dell individuo

Dettagli

BLS-D Basic Life Support- Defibrillation

BLS-D Basic Life Support- Defibrillation BLS-D Basic Life Support- Defibrillation Rianimazione Cardiopolmonare e Defibrillazione Precoce per Comunità M. & G. for and La morte cardiaca improvvisa Ogni anno colpisce una persona su 1.000 Molte di

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

La donazione degli organi AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE

La donazione degli organi AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE La donazione degli organi AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE Care altoatesine e cari altoatesini, i numeri parlano da soli: nel 2014 i nostri concittadini presenti

Dettagli

IO NE PARLO. DIARIO DELLA TERAPIA per annotare i farmaci e i progressi

IO NE PARLO. DIARIO DELLA TERAPIA per annotare i farmaci e i progressi AR IO NE PARLO DIARIO DELLA TERAPIA per annotare i farmaci e i progressi Ti aiuta a tenere sotto controllo la tua artrite reumatoide e a trarre il massimo beneficio dalla terapia Visita www.arioneparlo.it

Dettagli

Obiettivo formativo: Principi, procedure e strumenti per il governo clinico delle attività sanitarie

Obiettivo formativo: Principi, procedure e strumenti per il governo clinico delle attività sanitarie Mostra Dettagli Obiettivo formativo: Principi, procedure e strumenti per il governo clinico delle attività sanitarie Il sistema sanitario è un sistema complesso in cui interagiscono molteplici fattori

Dettagli

LO SAPEVI? Le cure al malato inguaribile e il supporto alla sua famiglia sono un diritto e sono gratuite. Federazione Cure Palliative Onlus

LO SAPEVI? Le cure al malato inguaribile e il supporto alla sua famiglia sono un diritto e sono gratuite. Federazione Cure Palliative Onlus LO SAPEVI? Le cure al malato inguaribile e il supporto alla sua famiglia sono un diritto e sono gratuite Federazione Cure Palliative Onlus Cure Palliative - Definizione Le Cure Palliative sono la cura

Dettagli

EW1051 Lettore di schede USB

EW1051 Lettore di schede USB EW1051 Lettore di schede USB 2 ITALIANO EW1051 Lettore di schede USB Contenuti 1.0 Introduzione... 2 1.1 Funzioni e caratteristiche... 2 1.2 Contenuto della confezione... 2 2.0 Installazione del EW1051

Dettagli

MANAGEMENT DELLA FIBRILLAZIONE ATRIALE

MANAGEMENT DELLA FIBRILLAZIONE ATRIALE MANAGEMENT DELLA FIBRILLAZIONE ATRIALE La gestione infermieristica del paziente in terapia anticoagulante orale IP Roveda Tiziana LA GESTIONE INFERMIERISTICA DEL PAZIENTE IN TERAPIA ANTICOAGULANTE ORALE

Dettagli

Cosa avviene nel corpo:

Cosa avviene nel corpo: Stress ed emozioni STRESS ed EMOZIONI Ogni qual volta una persona si trova dinanzi ad un pericolo nel suo organismo avviene un processo di attivazione, cioè la produzione di molte energie che scatta nel

Dettagli

4. Conoscere il proprio corpo

4. Conoscere il proprio corpo 4. Conoscere il proprio corpo Gli esseri viventi sono fatti di parti che funzionano assieme in modo diverso. Hanno parti diverse che fanno cose diverse. Il tuo corpo è fatto di molte parti diverse. Alcune

Dettagli

Conoscere i volti della demenza. Cosa si deve sapere della malattia di Alzheimer e delle altre demenze

Conoscere i volti della demenza. Cosa si deve sapere della malattia di Alzheimer e delle altre demenze Conoscere i volti della demenza Cosa si deve sapere della malattia di Alzheimer e delle altre demenze Vero o falso? Barrare una casella e controllare la risposta alle pagine seguenti Vero Falso 1 Chi ha

Dettagli

Dr. Antonio Urbino Direttore S.C. Pediatria d Urgenza Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino APPROCCIO AL BAMBINO CRITICO

Dr. Antonio Urbino Direttore S.C. Pediatria d Urgenza Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino APPROCCIO AL BAMBINO CRITICO Dr. Antonio Urbino Direttore S.C. Pediatria d Urgenza Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino APPROCCIO AL BAMBINO CRITICO Gli eventi acuti che mettono in pericolo la vita del bambino sono molto

Dettagli

CENTRO RESIDENZIALE CURE PALLIATIVE - HOSPICE SAN MARCO -

CENTRO RESIDENZIALE CURE PALLIATIVE - HOSPICE SAN MARCO - CENTRO RESIDENZIALE CURE PALLIATIVE - HOSPICE SAN MARCO - PERCORSO ASSISTENZIALE PER PAZIENTI TERMINALI Indice 2 1. Premessa 3 2. Attività dell Hospice San Marco 3 3. Obiettivi 4 4. Criteri di Ammissione

Dettagli

La respirazione è il più grande atto vitale. Possiamo vivere per settimane senza mangiare e per alcuni giorni senza bere, ma è impossibile vivere

La respirazione è il più grande atto vitale. Possiamo vivere per settimane senza mangiare e per alcuni giorni senza bere, ma è impossibile vivere La respirazione è il più grande atto vitale. Possiamo vivere per settimane senza mangiare e per alcuni giorni senza bere, ma è impossibile vivere senza respirare. Senza l ossigeno non può esistere vita!

Dettagli

UN FARO A SALVAGUARDIA DELL INFANZIA (Diritti dell infanzia e dell adolescenza)

UN FARO A SALVAGUARDIA DELL INFANZIA (Diritti dell infanzia e dell adolescenza) IO, NOI Associazione di Volontariato per la Solidarietà e l integrazione Sociale Sede legale - Sede Operativa: via delle Meduse, 63a 00054 Fiumicino Tel. 3208594921 066520591 Fax: 0665499252 E.Mail: infoline@ionoi.org

Dettagli

IL PERSONALE DI STUDIO MEDICO. Dr. Filippo Capriotti 11 ottobre 2011 JESI Ospedale Murri

IL PERSONALE DI STUDIO MEDICO. Dr. Filippo Capriotti 11 ottobre 2011 JESI Ospedale Murri IL PERSONALE DI STUDIO MEDICO Dr. Filippo Capriotti 11 ottobre 2011 JESI Ospedale Murri PARTE GENERALE Il personale, collaboratore di studio ed infermieristico, risultano essere una risorsa preziosa per

Dettagli

I documenti di www.mistermanager.it. Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE

I documenti di www.mistermanager.it. Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE I documenti di www.mistermanager.it Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE Le Ripetute sono una delle forme di allenamento che caratterizzano i corridori più evoluti, in quanto partono

Dettagli

Rapporto di indagine con interviste ai volontari delle associazioni partecipanti a Riguardiamoci il Cuore 2011

Rapporto di indagine con interviste ai volontari delle associazioni partecipanti a Riguardiamoci il Cuore 2011 Rapporto di indagine con interviste ai volontari delle associazioni partecipanti a Riguardiamoci il Cuore 2011 Presentazione Si presenta l indagine qualitativa, effettuata con interviste, nel mese di luglio

Dettagli

M. Schiavoni, Infermiera neolaureata in Scienze Inf.che ed Ostetriche

M. Schiavoni, Infermiera neolaureata in Scienze Inf.che ed Ostetriche Codice colore in Pronto Soccorso: Valutazione della corretta attribuzione da parte dell infermiere di triage M. Schiavoni, Infermiera neolaureata in Scienze Inf.che ed Ostetriche T. Campanelli, Coordinatore

Dettagli

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli; Lezione 3 Le attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Il diritto alla salute Abbiamo già sottolineato che il beneficiario ultimo del testo unico è la figura del lavoratore. La cui

Dettagli

Servizio di Pronto Soccorso - Accettazione IRCCS, Policlinico San Matteo, PAVIA. Corso interno Base di Formazione di Triage in Pronto Soccorso Pavia

Servizio di Pronto Soccorso - Accettazione IRCCS, Policlinico San Matteo, PAVIA. Corso interno Base di Formazione di Triage in Pronto Soccorso Pavia Corso interno Base di Formazione di Triage in Pronto Soccorso Pavia Servizio di Pronto Soccorso e Accettazione IRCCS Policlinico San Matteo, PAVIA Corso Base di Formazione di Triage in Pronto Soccorso

Dettagli

Con il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una

Con il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una IL PROGRAMMA TEACCH Con il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una presa in carico globale in senso sia

Dettagli

QUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO. La valutazione dovrà essere espressa in scala da 1 (per niente) a 5 (pienamente).

QUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO. La valutazione dovrà essere espressa in scala da 1 (per niente) a 5 (pienamente). QUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO Gentile genitore, le sottoponiamo il presente questionario anonimo al termine dell incontro a cui ha partecipato. La valutazione da lei espressa ci aiuterà a capire

Dettagli

GLI EFFETTI DELL ESERCIZIO IN ACQUA. Le risposte fisiologiche dell immersione

GLI EFFETTI DELL ESERCIZIO IN ACQUA. Le risposte fisiologiche dell immersione GLI EFFETTI DELL ESERCIZIO IN ACQUA Le risposte fisiologiche dell immersione L acqua È importante che chi si occupa dell attività in acqua sappia che cosa essa provoca nell organismo EFFETTI DELL IMMERSIONE

Dettagli