VALUTAZIONI AMBIENTALI NELLE ATTIVITA OFFSHORE
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- Achille Gabriele Berardino
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1 Incontro informativo sul referendum del 17 aprile 2016 relativo alle concessioni minerarie nei mari italiani Roma 11 aprile 2016 VALUTAZIONI AMBIENTALI NELLE ATTIVITA OFFSHORE Marcello Iocca Consulente ambientale - Commissione IPPC - già Commissione VIA (Ministero dell Ambiente)
2 AREE OFFSHORE APERTE PER ATTIVITA E&P Fonte MISE
3 Oggetto del quesito referendario Il quesito referendario riguarda un certo numero di concessioni di coltivazione di giacimenti a gas e olio in Adriatico, nello Ionio e nel Canale di Sicilia La Concessione di coltivazione è rilasciata dal MISE in caso di scoperta di un giacimento tecnicamente ed economicamente coltivabile La durata della concessione è di 20 anni, prorogabili per 10 anni, e per ulteriori anni
4 Carta delle concessioni, delle piattaforme marine e di altre strutture installate nell'offshore italiano (Adriatico settentrionale e centrale) Fonte MISE
5 Carta delle concessioni, delle piattaforme marine e di altre strutture installate nell'offshore italiano (Adriatico centrale e Ionio settentrionale) Fonte MISE
6 Carta delle concessioni, delle piattaforme marine e di altre strutture installate nell'offshore italiano (Ionio Meridionale e Canale di Sicilia) Fonte MISE
7 Articolo 6, comma 17, D.Lgs. 152/2006 «Codice Ambientale» 17. Ai fini di tutela dell'ambiente e dell'ecosistema, all'interno del perimetro delle aree marine e costiere a qualsiasi titolo protette per scopi di tutela ambientale, in virtu' di leggi nazionali, regionali o in attuazione di atti e convenzioni dell'unione europea e internazionali sono vietate le attivita' di ricerca, di prospezione nonche' di coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi in mare, di cui agli articoli 4, 6 e 9 della legge 9 gennaio 1991, n. 9. Il divieto e' altresi' stabilito nelle zone di mare poste entro dodici miglia dalle linee di costa lungo l'intero perimetro costiero nazionale e dal perimetro esterno delle suddette aree marine e costiere protette. I titoli abilitativi gia' rilasciati sono fatti salvi per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale [.]
8 Concessioni di coltivazione e permessi di ricerca nella Zona B Dati MISE
9 Concessioni di coltivazione e permessi di ricerca nella Zona B Dati MISE
10 I Titoli Minerari Esistono 3 tipi di titoli minerari: Permesso di prospezione Durata 1 anno Permesso di Ricerca Durata anni La Concessione di Coltivazione Durata 20 anni IL RILASCIO DI TUTTI I TITOLI MINERARI SIA IN TERRA CHE A MARE AVVIENE A SEGUITO DI UNA PROCEDURA NAZIONALE DI VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE (VIA) SOLO IN ITALIA LA VIA E OBBLIGATORIA PER CIASCUN TIPO DI TITOLO MINERARIO (in EU VIA solo su progetti di Produzione, ossia rilascio Concessione di coltivazione)
11 Decreto di compatibilità ambientale Il Decreto di compatibilità ambientale stabilisce le condizioni attraverso il quale il progetto dovrà essere realizzato Le prescrizioni Le prescrizioni stabiliscono le misure che il proponente deve adottare per evitare o ridurre gli impatti negativi sulle componenti ambientali La predisposizione del piano di monitoraggio ambientale
12 Controlli, monitoraggi e ispezioni ISPRA, ARPA e strutture tecniche dei corpi dello Stato sono preposti alla vigilanza ambientale, e di contrasto dell'inquinamento marino ISPRA e le ARPA Verificano che i parametri chimico fisici degli impianti associati ai comparti ambientali rispettino i valori limite di legge e ai limiti imposti dai provvedimenti autorizzatori specifici di ogni impianto Verificano che le prescrizioni della VIA siano attuate correttamente Controlli del MISE svolti dall UNMIG Vigilanza e controllo della sicurezza anche ambientale degli impianti in mare Controlli legati alla salute dei lavoratori Verifiche su emissioni da trattamento del gas e del petrolio (laboratorio chimico) Nel caso in cui vengano superati i parametri emissivi (esempio: scarichi idrici od emissioni in atmosfera), in base a specifiche norme di legge il gestore dell impianto incorre in sanzioni di carattere penale ed amministrativo. L AC può anche disporre la chiusura dell impianto di produzione fino al ripristino delle condizioni di funzionamento regolare
13 Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) Tutte le piattaforme offshore di produzione e gli impianti di produzione a terra su cui sono presenti scarichi ed emissioni devono ottenere l AIA (Ministero dell Ambiente/Regione) ai sensi della Direttiva IPPC L AIA viene rilasciata solo se gli impianti (e quindi le relative prestazioni ambientali) sono conformi a quelle ottenibili adottando le Migliori Tecniche Disponibili (BAT) Solo l Italia prevede l AIA per gli impianti di produzione L AIA in Italia riguarda l esercizio degli impianti di produzione e le BAT sono applicabili a emissioni da impianti di produzione energia, di processo, di trattamento, ecc.
14 Monitoraggi e Controlli AIA A mare i controlli sulle emissioni e le ispezioni sugli impianti per verificare la conformità degli impianti con quanto dichiarato in AIA sono svolti da ISPRA A terra i medesimi controlli sono effettuati dalle ARPA
15 L AIA (IPPC) e la UE Le BAT sono definite nei BAT Reference documents (BRef) La commissione europea ha costituito un TWG a Bruxelles incaricato di scrivere i BRef per gli idrocarburi (Hydrocarbon BRef) L inventario (parziale) delle norme internazionali, standard di riferimento, trattati e convenzioni internazionali, regolamenti, procedure, etc individuate dal TWG che regolano solo le attività oil & gas offshore sono oltre 1100 A partire dalla Gap Analysis di questi documenti saranno prodotti gli Hydrocarbon BRef
16 Lista dei 1143 documenti di riferimento utilizzata per Gap Analysis operazioni offshore (1.. 23)
17 La Direttiva 2013/30/UE sulla sicurezza delle operazioni in mare nel settore degli idrocarburi Stabilisce i requisiti minimi per prevenire gli incidenti gravi nelle operazioni in mare nel settore degli idrocarburi e limitare le conseguenze di tali incidenti La Direttiva si basa su principi di azione preventiva e correttiva, in risposta ai danni causati all ambiente e sul concetto chi inquina paga Recepita con il D. Lgs. 145/2015 Istituisce un Autorità Competente indipendente Elaborato complementare al DSS contenente: - informazioni sull operatore - programma di riduzione del rischio - piano interno di risposta alle emergenze - descrizione del sistema di verifica indipendente - politica aziendale di prevenzione degli incidenti
18 La Direttiva 2013/30/UE sulla sicurezza delle operazioni in mare nel settore degli idrocarburi Stabilisce Criteri Comuni in materia di: trasparenza nella selezione degli operatori indipendenza e obiettività dell AC comunicazione tra gli Stati per condivisione dati e tra Stati e Operatori in caso di incidente rilevante predisposizione di piani esterni di emergenza per tutti gli impianti in mare responsabilizzazione degli operatori che devono adottare adeguati piani interni di gestione della sicurezza e delle emergenze e garantire la capacità finanziaria necessaria per far fronte a eventuali danni ambientali tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nel settore degli idrocarburi informazione del pubblico e possibilità di partecipare al processo decisionale relativo alle operazioni che possono avere effetti significativi sull ambiente
19 Concessioni di Coltivazione Gli idrocarburi sono un bene indisponibile dello stato Per poterne disporre le società petrolifere pagano degli oneri Canoni Royalties Tasse
20 Royalties * Sono applicate al valore della produzione Produzioni a terra: 10% Le royalties per produzioni di idrocarburi in terraferma sono ripartite per il 55% alle Regioni, il 30% allo Stato e il 15% ai Comuni Le Regioni a statuto ordinario in Obiettivo 1 (le regioni del Sud Italia tra cui la Basilicata) anche la quota del 30% dello Stato è assegnata direttamente alle Regioni Produzioni a mare: 10% per il gas e 7% per il petrolio *Dati MISE
21 Impiego delle Royalties Il 3% di aumento delle royalties versate per le produzioni offshore sono suddivise in parti uguali tra MISE e MATTM per: Finanziare iniziative per l incremento della sicurezza Svolgere attività di controllo e monitoraggio impianti produzione olio a mare (MISE e MATTM) Sviluppare progetti per assicurare maggiore sicurezza e sostenibilità delle attività E&P
22 Impiego delle Royalties (MISE) COLLABORAZIONI E ACCORDI PER L INCREMENTO DELLA SICUREZZA OFFSHORE (Università, CNR, INGV, istituti di ricerca, Marina Militare, Capitaneria di Porto) Controlli e monitoraggi, ricerca e innovazione tecnologica, regolazione sicurezza e best practices, dialogo con stakeholders e territorio Studi per ottimizzazione energetica e analisi dei rischi incidentali su impianti offshore Progetti per sviluppo di un sistema di gestione della sicurezza e sostenibilità delle attività E&P
23 Impiego delle Royalties (MATTM) SISTEMA INTEGRATO DI SORVEGLIANZA DELLE PIATTAFORME PETROLIFERE sistema basato su una triplice attività di monitoraggio (satellitare, aerea e navale) mirata all'individuazione immediata di eventuali sversamenti di idrocarburi, al fine di limitare al minimo i rischi di inquinamento delle coste italiane (Reparto Ambientale Marino CP e GC) Immagini radar acquisite (COSMO-SkyMed) elaborate in tempo reale per rilevazione di eventuale presenza di sostanze oleose sulla superficie del mare 1
24 Piattaforme petrolifere e mezzi di pattugliamento (posizionamento mezzi in tempo reale) Fonte MATTM
25 Dislocazione della Flotta Antinquinamento (Capitaneria di Porto e Guardia Costiera) Fonte MATTM
26 Conclusioni In Italia tutte le fasi delle attività E&P sono soggette alla procedura di valutazione di Impatto Ambientale In Italia gli impianti di produzione sono soggetti ad AIA Le agenzie regionali, l ISPRA, i laboratori UNMIG e i corpi tecnici dello Stato sono responsabili dei monitoraggi e dei controlli La normativa ambientale adottata in Italia è tra le più stringenti d Europa Parte delle royalties da produzioni offshore sono reimpiegate per costituire la rete di monitoraggio e pronto intervento e per progetti per favorire la sostenibilità delle attività E&P
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