PANGEA NEWS INDICE. Numero 2 / Febbraio-Marzo Lavoriamo per la tua crescita L IMPORTANZA DI UN EQUILIBRIO ECONOMICO- FINANZIARIO

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1 PANGEA NEWS Periodico di informazione aziendale Numero 2 / Febbraio-Marzo 2015 L IMPORTANZA DI UN EQUILIBRIO ECONOMICO- FINANZIARIO Molte imprese si sentono perseguitate dal destino perché lavorano, fatturano, investono ma NON GUADAGNANO. INDICE ARGOMENTO EQUILIBRIO ECONOMICO-FINANZIARIO: IL SEGRETO PER CRESCERE SENZA PROBLEMI PAG. MUD 2015: LE PRINCIPALI NOVITA 4 SISTRI: NUOVO RINVIO 5 2 Spesso ci si illude che lavorando molto si risolva i problemi dell azienda: no, non è così. Anzi il correre e il lavorare a capo basso ci distoglie molte volte da quello che è fondamentale per la crescita dell azienda: l EQUILIBRIO CONOMICO-FINANZIARIO L ANGOLO DELL AVVOCATO: IN MERITO AGLI ONERI DI SICUREZZA AZIENDALI: CONSEGUENZE DELL'OMESSA DICHIARAZIONE RUBRICA: LA RISPOSTA A QUESITI: I LAVORATORI AUTONOMI SONO OBBLIGATI A REDIGERE IL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI AI SENSI DELL ARTICOLO 28 DEL D.LGS. 9 APRILE 2008, N.81? NEL CASO IN CUI UN ARTIGIANO O UN PICCOLO COMMERCIANTE UTILIZZINO OCCASIONALMENTE PERSONALE DA RETRIBUIRE CON BUONI LAVORO", QUALI OBBLIGHI SONO TENUTI AD OTTEMPERARE AI SENSI DEL D.LGS. 9 APRILE 2008, N.81? QUALI SONO GLI OBBLIGHI DI SICUREZZA CHE GRAVANO SULL IMPRESA FAMILIARE AI SENSI DELL ART.21 DEL D.LGS. 81/2008? SCADENZARIO 11 CALENDARIO FORMAZIONE Lavoriamo per la tua crescita [Fare clic qui per aggiungere una didascalia] 1

2 L ANALISI DELL EQUILIBRIO FINANZIARIO AZIENDALE Articolo a cura di Dott.Michele Pezzella Perché, nonostante la crescita del fatturato, sta aumentando lo scoperto di conto corrente? Ho abbastanza soldi per rimborsare i prestiti bancari, senza compromettere l'equilibrio finanziario? Posso prelevare soldi per esigenze personali e familiari? Ho abbastanza risorse da dedicare agli investimenti e allo sviluppo quantitativo e qualitativo dell'azienda? Quante volte ti sei fatto queste domande? a che conclusione sei arrivato? Ti sei mai chiesto se la tua azienda raggiunge l'equilibrio finanziario? Ma che cos'è l'equilibrio finanziario? L'equilibrio finanziario è una condizione essenziale per la sopravvivenza e lo sviluppo di ogni impresa. Esso deve essere costantemente verificato, valutando il grado di solvibilità dell'impresa, ossia la capacità dell'impresa di far fronte agli impegni di pagamento sia nel breve che nel lungo termine. Il concetto di liquidità si ricollega alla capacità dell'impresa di far fronte agli impegni di pagamento "tempo per tempo". Si tratta di un aspetto di cruciale importanza, capace di condizionare pesantemente tutta la gestione aziendale. Questo non solo per gli evidenti "rischi di fallimento" a cui condizioni di liquidità precarie espongono l'impresa, ma anche per il profilo economico risulta fortemente penalizzato dalle tensioni di liquidità. Infatti, costantemente, incalzati dall'esigenza di far fronte alle scadenze di pagamento, gli amministratori dell'impresa finiscono inesorabilmente per scegliere non ciò che favorisce la crescita dell'equilibrio economico nel lungo periodo, ma ciò che può dare "respiro finanziario" nel breve periodo. Tutto ciò causa scelte di gestione "non ottimali": investimenti altamente lucrosi nel medio termine vengono scartati a favore di iniziative assai meno "redditizie", ma associate a flussi di cassa positivi; le dilazioni concesse ai clienti vengono abbreviate, finendo però per perdere quote di mercato a favore dei concorrenti più disponibili a concedere credito;i termini di pagamento dei fornitori vengono tirati il più possibile, caricando il conto economico di "oneri finanziari"; le spese di formazione, ricerca e sviluppo, pubblicità e promozione, vitali per accrescere l'immagine e il patrimonio di conoscenze dell'impresa, sono oggetto di drastiche riduzioni. La tensione finanziaria arriva, così, a compromettere l'equilibrio economico, innescando una crisi irreversibile E tu a che punto sei? Hai il controllo dell'equilibrio economico e finanziario della tua azienda? Hai uno strumento che ti permette di verificare i saldi giornalieri, settimanali e mensili della tua azienda? Hai uno strumento che ti consente di verificare le disponibilità giornaliere, settimanali e mensili della tua azienda? Ho abbastanza soldi per rimborsare i prestiti bancari, senza compromettere l'equilibrio finanziario? Posso prelevare soldi per esigenze personali e familiari? 2

3 In un'ottica di collaborazione, il dirigente o il consulente dovrebbe far presente all'imprenditore il rischio di prelevare utili senza la disponibilità di risorse finanziarie. Il nostro codice civile parla di disponibilità e di distribuzione degli utili soltanto se realizzati; in realtà, posso avere utili realmente prodotti, ma se non c'è disponibilità sul conto corrente, come prelevare dividendi senza compromettere l'equilibrio finanziario? Quindi, per far andare bene un'azienda vi dovrebbe essere sempre un'appropriata analisi del cash flow (anche se le disposizioni civilistiche non lo menzionano). Ed infine, ho abbastanza risorse. Richiedi senza impegno una verifica della tua situazione Se non lo sapessi, Pangea Consulenze offre anche consulenza inerente l organizzazione Aziendale, ed è in grado, mediante suoi collaboratori specializzati, di aiutare il management aziendale a prevenire/risolvere problemi strategici, gestionali e operativi di realtà economico/produttive di vario tipo e dimensione. servizi che offriamo: - Analisi della situazione aziendale negli aspetti fondamentali e determinazione del RATING aziendale; - Creazione, verifica e taratura del business plan in sintonia con gli obiettivi definiti e con le risorse disponibili; - Verifica dell'equilibrio finanziario, determinazione del ciclo monetario e dei fabbisogni teorici con riscontro di congruità con i bisogni effettivi; - Creazione di una struttura di simulazione al fine di verificare gli impatti di singole operazioni future o di possibile scenari economici con interventi di riassetto e miglioramento del ciclo monetario; - Analisi dei costi e degli investimenti mediante determinazione dei margini lordi di contribuzione per prodotto e per linea di produzione; - Predisposizione della documentazione da predisporre per richiedere finanziamenti bancari; - Assistenza aziendale in tutte quelle operazioni, sia ordinarie che straordinarie, che si verificano nella normale operatività e che necessitano di particolare studio e attenzione. Dott.Pezzella Michele 3

4 MUD 2015: LE PRINCIPALI NOVITÀ Articolo a cura di Dott. Francesca Corsi Entro il 30 aprile 2015 i soggetti obbligati dovranno presentare il MUD 2015 con riferimento ai rifiuti gestiti nel corso del L obbligo riguarda: 1. produttori iniziali di rifiuti o Pericolosi o Non pericolosi derivanti da lavorazioni industriali, da lavorazioni artigianali e da attività di recupero e smaltimento di rifiuti, fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento dei fumi, se il produttore ha più di 10 dipendenti; 2. imprese ed enti che effettuano operazioni di recupero e di smaltimento dei rifiuti; 3. soggetti che effettuano a titolo professionale attività di raccolta e trasporto di rifiuti, compreso il trasporto di rifiuti pericolosi prodotti dal dichiarante; 4. imprese agricole produttrici di rifiuti pericolosi con volume d affari superiore a 8000 euro; 5. commercianti ed intermediari di rifiuti senza detenzione. Il nuovo Modello unico di dichiarazione ambientale, approvato con D.P.C.M. 17 dicembre 2014, introduce, alcune importanti novità sia per i produttore di rifiuti che per i gestori. Tra le principali: la possibilità di indicare altri stati fisici oltre a quelli previsti; l obbligo di distinguere tra i rifiuti in deposito temporaneo quelli in attesa di essere avviati a recupero da quelli destinati allo smaltimento; la possibilità di indicare, nel modulo RE, i rifiuti prodotti da cantieri temporanei e mobili anche di bonifica; le diverse modalità di compilazione delle attività di recupero classificate R13 e di smaltimento classificate D15 e l indicazione dei rifiuti in giacenza al 31/12 in quanto non ancora avviati al trattamento, da distinguere a seconda che siano avviati al recupero o allo smaltimento A tal fine, il Dpcm 17 dicembre 2014 contiene il modello e le istruzioni per la presentazione delle seguenti Comunicazioni: 1. Comunicazione Rifiuti 2. Comunicazione Veicoli fuori uso 3. Comunicazione Imballaggi, composta dalla Sezione Consorzi e dalla Sezione Gestori rifiuti di imballaggio 4. Comunicazione Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee) 5. Comunicazione Rifiuti urbani, assimilati e raccolti in convenzione 4

5 6. Comunicazione Produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Aee) I soggetti che ricadono nelle condizioni previste dalla norma possono adempiere all'obbligo di presentazione del Mud tramite la Comunicazione Rifiuti semplificata. Ricordiamo infine le principali sanzioni alle quali i soggetti obbligati potrebbero incorrere: Condotta Omissione o presentazione incompleta o inesatta del Mud (art. 258, c. 1, Dlgs 152/2006) Presentazione del Mud entro i 60 giorni successivi alla scadenza del 30 aprile 2013 (ENTRO IL 29 giugno) (art. 258, c. 1, Dlgs 152/2006) Per indicazioni incomplete o inesatte che, però, consentono di ricostruire le informazioni dovute (art. 258, c. 5, Dlgs 152/2006) Sanzione Sanzione amministrativa pecuniaria da a euro Sanzione amministrativa pecuniaria da 26 a 160 euro Sanzione amministrativa pecuniaria da 260 a euro 5

6 NUOVO RINVIO PER LE SANZIONI DEL SISTRI AL 1 APRILE 2015 Articolo a cura di Dott. Francesca Corsi Con la pubblicazione in Gu della legge 27 febbraio 2015 n. 11 di conversione del Dl 31 dicembre 2014, n. 192 (cd. Milleproroghe ), in vigore dal 1 marzo 2015, è stata ufficializzata la data del 1 aprile 2015 quale termine iniziale di applicabilità delle sanzioni Sistri per omessa iscrizione e pagamento contributo. Con la legge 11/2015 del 27 febbraio 2015 sono rinviate nuovamente di due mesi, al primo aprile 2015, le sanzioni SISTRI per la mancata iscrizione e per il mancato versamento del contributo al sistema di tracciabilità dei rifiuti. Ricordiamo che le altre sanzioni per la violazione dell operativa del SISTRI scatteranno dal 1 gennaio 2016 quindi per tutto quest anno resta in vigore il regime transitorio a doppio binario, che obbliga i soggetti interessati dal sistema telematico anche al tracciamento tradizionale con registri di carico e scarico e formulari cartacei. 6

7 L ANGOLO DELL AVVOCATO GLI ONERI DELLA SICUREZZA SONO OBBLIGATORI? Articolo a cura di Dott.ssa Susanna Mori Oneri di sicurezza aziendali: conseguenze dell'omessa dichiarazione "In gara di appalto/contratti P.A. l indicazione in sede di offerta degli oneri aziendali di sicurezza, costituisce un adempimento imposto dagli artt. 86 comma 3 e 87, comma 4 del D.lgs del 12/04/2006 n omessa dichiarazione comporta l'esclusione anche in assenza della comminatoria espressa dalla disciplina di gara". Tar Puglia, Lecce, sez. III 07/01/2015, n.36. Il caso sottoposto al Tar della Puglia è quello di una ditta appaltatrice, che partecipa ad un bando di gara indetto da un ente locale, omettendo di indicare nella propria offerta gli oneri di sicurezza da rischio aziendale. L'indicazione degli oneri di sicurezza aziendali, spettano a ciascun concorrente, e variano in rapporto alla qualità ed entità della sua offerta. Il Tar della Puglia, sanziona con l'esclusione dalla gara di appalto, la ditta concorrente che omette tale indicazione. Secondo l'orientamento giurisprudenziale prevalente, l'omessa dichiarazione, nell'offerta economica, dei costi relativi alla sicurezza da rischio aziendale, determina l'esclusione dalla procedura, in quanto le norme sulla sicurezza hanno natura precettiva e di applicazione incondizionata. L'indicazione, in sede di offerta degli oneri di sicurezza, costituisce un adempimento imposto dall'artt. 86 e 87 del D.lgs del 12 Aprile 2006 n. 163, con lo scopo di consentire all'appaltante di adempiere al suo onere di verificare il rispetto di norme inderogabili a tutela dei fondamentali interessi dei lavoratori, in relazione all'entità del lavoro da affidare. Inoltre, l'onere di indicare nell'offerta economica gli oneri aziendali discende anche dall'art. 26 comma 6 Dlgs n. 81/2008 norma di ordine pubblico di natura precettiva. Ancora, si osserva che, la mancanza nell'offerta degli oneri di cui sopra "comporta la sua incompletezza ed impedisce alla stazione appaltante un adeguato controllo sull'affidabilità della stessa". Dott.ssa Mori Susanna 7

8 RUBRICA: LE RISPOSE AI QUESITI. Articolo a cura di Alessandro Corti I LAVORATORI AUTONOMI SONO OBBLIGATI A REDIGERE IL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI AI SENSI DELL ARTICOLO 28 DEL D.LGS. 9 APRILE 2008, N.81? A riscontro di quanto richiesto, si evidenzia che l articolo 21 del D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i., anche noto come Testo unico di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro (di seguito T.U.), stabilisce che i componenti dell impresa familiare di cui all articolo 230-bis del codice civile, i lavoratori autonomi che compiono opere o servizi ai sensi dell art.2222 del codice civile, i coltivatori diretti del fondo, i soci delle società semplici operanti nel settore agricolo, gli artigiani e i piccoli commercianti, soggiacciono all obbligo di utilizzare attrezzature di lavoro in conformità alle disposizioni di cui al Titolo III, munirsi di dispositivi di protezione individuale ed utilizzarli conformemente alle disposizioni del medesimo Titolo III e munirsi di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le proprie generalità (ma quest ultimo obbligo è previsto solo nell ipotesi in cui effettuino la loro prestazione in un luogo di lavoro nel quale si svolgano attività in regime di appalto o subappalto). L articolo 21, al comma 2, poi, prevede la facoltà degli stessi soggetti, in relazione ai rischi propri delle attività svolte e con oneri a proprio carico, di beneficiare della sorveglianza sanitaria secondo le previsioni dell art. 41 del T.U. (fermi restando gli obblighi previsti da norme speciali) e partecipare a corsi di formazione specifici in materia di salute e sicurezza sul lavoro, incentrati sui rischi propri delle attività svolte, secondo quanto previsto dall articolo 37 del T.U. (anche in tal caso fermi restando gli obblighi previsti da norme speciali). Alla luce delle considerazioni su esposte ed in risposta al quesito formulato, si evidenzia che i soggetti su menzionati non saranno obbligati a redigere il documento di valutazione dei rischi, atteso che tale obbligo incombe unicamente in capo a chi riveste la qualifica di datore di lavoro. Fonte: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali 8

9 QUALI SONO GLI OBBLIGHI DI SICUREZZA CHE GRAVANO SULL IMPRESA FAMILIARE AI SENSI DELL ART.21 DEL D.LGS. 81/2008? A riscontro del quesito proposto, va preliminarmente osservato che l art. 230-bis del codice civile, introdotto dalla riforma del diritto di famiglia (legge n. 151/1975), configura l impresa familiare come l attività economica alla quale collaborano, in modo continuativo, il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo, qualora non sia configurabile un diverso rapporto. La configurazione di tale impresa ha, dunque, carattere residuale atteso che sussiste soltanto quando le parti (i familiari) non abbiano inteso dar vita ad un diverso qualificato rapporto (società di fatto, rapporto di lavoro subordinato, ecc.). All impresa familiare si applicherà quanto previsto dall art. 21 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e successive modifiche o integrazioni, anche noto come Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, mentre laddove i componenti dell impresa assumano la veste di lavoratori, così come definiti dall art. 2, comma 1, lett. a) del T.U., con un vero e proprio rapporto di subordinazione, al titolare dell impresa familiare, nella sua qualità di datore di lavoro e garante rispetto agli altri componenti, faranno capo gli obblighi di adottare tutte le misure di tutela della salute e sicurezza sul lavoro di cui al T.U. fra i quali l obbligo della valutazione dei rischi, della redazione del documento di valutazione dei rischi o dell autocertificazione, della nomina del medico competente, della formazione ed informazione dei componenti, della sorveglianza sanitaria, ecc. In tali ipotesi, non si configura disparità alcuna di trattamento atteso che nel caso di impresa familiare il titolare della stessa non verrà ad assumere la veste di datore di lavoro e, pertanto, non soggiacerà a tutti gli obblighi previsti dal T.U. in materia. Fonte: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali 9

10 NEL CASO IN CUI UN ARTIGIANO O UN PICCOLO COMMERCIANTE UTILIZZINO OCCASIONALMENTE PERSONALE DA RETRIBUIRE CON BUONI LAVORO", QUALI OBBLIGHI SONO TENUTI AD OTTEMPERARE AI SENSI DEL D.LGS. 9 APRILE 2008, N.81? Anzitutto, si evidenzia che, come già chiarito dallo scrivente Ministero, il lavoro occasionale di tipo accessorio è una particolare modalità di prestazione lavorativa prevista dal D. Lgs. 276/2003 (Legge Biagi). La sua finalità è regolamentare quei rapporti di lavoro che soddisfano esigenze occasionali a carattere saltuario, con l obiettivo di far emergere attività confinate nel lavoro nero, tutelando in tal modo lavoratori che usualmente operano senza alcuna protezione assicurativa e previdenziale. Il pagamento della prestazione avviene attraverso i cosiddetti voucher (buoni lavoro), che garantiscono, oltre alla retribuzione, anche la copertura previdenziale presso l'inps e quella assicurativa presso l'inail. Il D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e successive modifiche ed integrazioni, meglio conosciuto come testo unico in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, ha inteso ampliare il novero dei destinatari della normativa che tutela la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro estendendola alle nuove ed atipiche figure di lavoratori (come, ad esempio, i lavoratori a progetto e quelli occasionali). Dispone, infatti, il comma 8 dell articolo 3 del T.U. che nei confronti dei lavoratori che effettuano prestazioni occasionali di tipo accessorio, ai sensi dell articolo 70 e seguenti del D.Lgs. 276 del 2003 e s.m.i., il presente decreto legislativo e tutte le altre norme speciali si vigenti in materia di sicurezza e tutela della salute si applicano con esclusione dei piccoli lavori domestici a carattere straordinario, compresi insegnamento privato supplementare e l assistenza domiciliare ai bambini, agli anziani, agli ammalati ed ai disabili. Si tratta, infatti, di soggetti che, come affermato dall Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul lavoro, sono considerati più vulnerabili rispetto ai lavoratori con contratti a tempo indeterminato e, pertanto, devono poter fare affidamento su un complesso di regole che garantisca loro forme di tutela e di protezione dai continui rischi che possono verificarsi in ambito lavorativo. Alla luce delle considerazioni su espresse ed in risposta al quesito formulato, si evidenzia che nei confronti dei lavoratori occasionali andranno ottemperati tutti gli obblighi previsti dal D. Lgs. 81/2008 compresi, quindi, quello di informare e formare il lavoratore, di dotarlo dei dispositivi di protezione individuale (sulla base della valutazione dei rischi), sottoporlo a sorveglianza sanitaria nei casi previsti dalla legislazione vigente, e così via. Fonte: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali 10

11 SCADENZARIO Di seguito le scadenze di sicurezza e ambientali più prossime. Descr. corso Data Denuncia Lavori usuranti (D.Lgs.67/11) 31/03/2015 Mud 2015 / Dichiarazione SISTRI 30/04/2015 Report annuale aziende soggette ad Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) 30/04/2015 Pagamento Diritto Annuale Trasporto Rifiuti in c/to Proprio 30/04/2015 Pagamento diritto annuale albo gestori ambientali 30/04/2015 Tale scadenzario è da intendersi di supporto alle aziende e non ha carattere esaustivo. Ogni azienda ha l obbligo di verificare con accuratezza le proprie scadenze in funzione della propria attività e delle proprie specificità Per informazioni potete contattarci ai seguenti recapiti: Tel. 0577/ Fax 0577/ info@pangeaconsulenze.it 11

12 CALENDARIO CORSI DI FORMAZIONE Di seguito si elenca il programma dei corsi di formazione organizzati presso la nostra sede di Colle di Val d Elsa CORSO MULETTISTI 12 h CORSO PRONTO SOCCORSO 12 h Descr. Corso Data Dalle Alle Durata ore 15/ / / / CORSO ANTINCENDIO 8 h 26/ CORSO LAVORATORI 16 h CORSO RSPP/DATORE DI LAVORO 16 h CORSO RLS 32 h CORSO PREPOSTI 8 h 16/ / / / / / / / / / Per le iscrizione ai corsi di formazione vi preghiamo di contattarci ai seguenti recapiti: Tel. 0577/ Fax 0577/ info@pangeaconsulenze.it Nel caso di non raggiungimento del numero minimo dei partecipanti la nostra segreteria vi comunicherà immediamente nuove date di formazione 12

13 Contattaci PANGEA Consulenze S.r.l. Loc. Belvedere Lotto 5, 99 Tel. 0577/ Fax 0577/

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