Qualificazione delle Scuole dell Infanzia del Sistema nazionale di istruzione e degli Enti locali risorse ,77

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1 ALLEGATO Programma provinciale anno 2015 per interventi di qualificazione e di miglioramento delle scuole dell'infanzia ed a sostegno delle figure di coordinamento pedagogico (L.R. n.26-8 agosto 2001 e L.R. n giugno 2003) PREMESSA Il presente programma discende dagli indirizzi adottati dall Assemblea Legislativa regionale (atto n.19 del ) relativi alle scuole dell infanzia del sistema nazionale di istruzione e, in particolare, alle scuole dell infanzia che fanno parte del sistema paritario e degli Enti locali e finalizzati a promuovere la qualità dell offerta educativa delle scuole dell infanzia con peculiare riferimento alla continuità ed al raccordo interistituzionale tra esse, i servizi educativi per la prima infanzia e la scuola primaria. Le scuole dell infanzia del sistema nazionale di istruzione attualmente funzionanti nel territorio provinciale sono n.151, di cui n.95 statali, n.20 paritarie degli Enti locali, e n.36 paritarie private diffuse nei Comuni della provincia che hanno tutti almeno una scuola dell infanzia situata sul proprio territorio. I bambini frequentanti le scuole dell infanzia rilevati alla data del 30/9/2014 sono stati n , suddivisi in n.412 sezioni. In questo contesto, in coerenza con gli indirizzi regionali, che confermano l impegno a perseguire obiettivi di continuità e di arricchimento dell offerta educativa dei servizi del sistema pubblicoprivato, il Programma provinciale anno 2015 intende continuare a: favorire l attivazione di aggregazioni tra scuole, a dimensione sovracomunale, in grado di proporre una progettualità di più ampio respiro, inerente tematiche di particolare importanza socio-culturale, maggiormente radicata sul territorio ed in grado di interagire con tutte le risorse educative presenti; sostenere i progetti di miglioramento delle reti delle scuole dell infanzia paritarie private sia sotto il profilo degli standard di servizio sia sotto il profilo della qualità della proposta educativa e didattica. attivare forme di valutazione delle esperienze prodotte da parte delle diverse reti di scuole, curando in particolare la raccolta della documentazione relativa ai progetti educativi al fine di favorire trasparenza e scambi di buone prassi; coordinare col supporto del Coordinamento Pedagogico Provinciale azioni di raccordo pubblico privato, nell ambito del sistema 0 6 anni, e di collegamento/continuità fra politiche 0-6 e politiche riguardanti il sistema formativo territoriale nel suo complesso. provvedere alla realizzazione di azioni di monitoraggio e controllo sulla finalizzazione degli interventi finanziati attraverso i piani attuativi annuali e conseguentemente predisporre relazioni annuali sul raggiungimento degli obiettivi della programmazione da trasmettere alla Regione. In particolare la Provincia provvederà ad assegnare le risorse per le seguenti finalità: - Qualificazione delle scuole dell infanzia del sistema nazionale di istruzione e degli Enti locali tramite progetti presentati da aggregazioni di scuole dell infanzia del sistema nazionale di istruzione su tematiche di particolare rilevanza socio-culturale - Miglioramento complessivo delle scuole dell infanzia paritarie private, tramite intese, tra Regione ed Enti Locali con le Associazioni delle scuole dell infanzia paritarie private, ai sensi dell art.7, comma 3, L.R.26/2001, che prevedono progetti di innovazione del contesto, del rapporto educativo, nonché delle prestazioni offerte - Dotazione di coordinatori pedagogici, mediante il sostegno alle associazioni di gestori privati delle scuole dell infanzia, facenti parte del sistema nazionale di istruzione, e gli Enti Locali affinché provvedano a dotarsi di queste professionalità 1

2 Qualificazione delle Scuole dell Infanzia del Sistema nazionale di istruzione e degli Enti locali risorse ,77 Obiettivo Sostegno alla qualificazione delle scuole dell infanzia del sistema nazionale di istruzione e degli Enti locali tramite l assegnazione di contributi per la realizzazione di progetti presentati da aggregazioni di scuole dell'infanzia del sistema nazionale di istruzione. Requisiti Sono ammessi i progetti presentati da aggregazioni di scuole dell infanzia, in particolare: a) aggregazioni fra 3 o più scuole dell infanzia statali e/o scuole paritarie sia private, che degli enti locali. Le scuole facenti parte dell aggregazione sono rappresentate dalla Direzione Didattica nel caso di scuole dell infanzia statali, dal Comune nel caso di scuole dell infanzia paritarie comunali, dal legale rappresentante della scuola, negli altri casi. b) aggregazioni fra 3 o più scuole dell infanzia degli Enti locali, non aderenti al sistema nazionale dell istruzione. Le aggregazioni possono essere formate esclusivamente da scuole di tale tipologia gestionale e rappresentate da un Comune capofila o anche da scuole del sistema nazionale di istruzione, comunque rappresentate da un Comune capofila. Per particolari realtà territoriali, soprattutto nelle zone montane, o in altre situazioni, in cui, per la scarsità di servizi o per altri fattori legati alle caratteristiche ambientali, non è possibile il raggruppamento fra scuole, le aggregazioni potranno essere costituite anche da una sola scuola dell infanzia, unitamente a uno o più servizi educativi o a scuole di diverso grado. Al fine di evitare duplicazioni di finanziamenti a favore della stessa aggregazione di scuole si precisa che i progetti potranno essere presentati dai vari soggetti solo su una delle aree (qualificazione o miglioramento). I progetti dovranno riguardare le seguenti tematiche: - l'integrazione dei bambini con deficit; - l'educazione interculturale e, più in generale, l'educazione alle differenze; - problematiche dell'infanzia di rilevanza socio-culturale, ritenute emergenti e particolarmente significative a livello locale; - azioni rivolte al coinvolgimento dei genitori nel progetto educativo; - lo sviluppo del raccordo tra i servizi educativi per la prima infanzia, le scuole dell infanzia e la scuola primaria. Particolare rilievo sarà dato ai progetti che consentano scambi di esperienze tra le scuole, soprattutto se di tipologie diverse, che tendano a consolidare esperienze positive già in atto sul territorio e che attuino una razionalizzazione delle risorse. Dovrà essere altresì prevista la realizzazione della documentazione relativa ai progetti educativi ai fini di una maggiore trasparenza dell attività, educativa e didattica, e per consentire il confronto, la riproducibilità, scambi e buone prassi tra scuole e servizi educativi del territorio. contributi con le seguenti modalità: - una quota base in relazione al numero di sezioni di scuole dell infanzia coinvolte riconoscendo una maggiorazione del 60% a favore di realtà territoriali particolari per la scarsità dei servizi e/o per altri fattori legati alle caratteristiche ambientali; 2

3 - una quota differenziata in percentuale (max20%) sul costo ammesso del progetto definita in base al punteggio attribuito, in fase di istruttoria, ai seguenti elementi dello stesso: TEMATICHE PRIORITARIE come sopra definite: 1 punto per ognuna delle tematiche trattate fino ad un massimo di 5 punti AMBITO TERRITORIALE progetti comunali: 1 punto progetti sovracomunali: >1 in funzione del n. di comuni coinvolti DURATA progetti pluriennali/annuali (inizio a.s.15/16): 1 punto progetti pluriennali (continuità): massimo 5 punti in relazione all anno di avvio NUMERO E TIPOLOGIA DI SCUOLE COINVOLTE: massimo 5 punti - applicazione di un tetto massimo al contributo da assegnare pari al 50% del costo ammesso del progetto e comunque non oltre ad ,00; La Provincia, al fine di promuovere una corresponsabilità da parte dei soggetti proponenti, stabilisce una compartecipazione alla spesa complessiva da parte dei medesimi per l attuazione dei singoli progetti pari almeno al 20% di questa. Pertanto in sede di rendicontazione il contributo assegnato non potrà risultare superiore all 80% della spesa effettivamente sostenuta, in caso contrario si procederà al relativo ricalcolo ed alla conseguente riduzione. I fondi saranno erogati secondo le seguenti modalità: - un acconto, pari al 70% del contributo assegnato, all approvazione del progetto; - il saldo, previa comunicazione dell avvenuto completamento del progetto e del rendiconto relativo, secondo le modalità che saranno indicate nelle apposite circolari. Miglioramento complessivo delle scuole dell infanzia paritarie private - risorse ,50 Obiettivi Sostegno ad azioni di miglioramento del contesto e della proposta educativa nel suo complesso, sulla base di intese tra Regione ed Enti locali con le Associazioni delle scuole dell'infanzia paritarie private (ai sensi dell art.7, comma 3, L.R. 26/01) approvate con Deliberazione della G.R. n.1513/2011 e siglate in data 26/10/11. Requisiti Sono ammessi i progetti presentati da scuole dell infanzia paritarie private, aderenti ad Associazioni firmatarie delle intese sopra citate, anche tramite le Associazioni stesse, in aggregazione tra loro o con altre scuole paritarie o statali. Le aggregazioni dovranno essere costituite da 3 o più scuole. Al fine di evitare duplicazioni di finanziamenti a favore della stessa aggregazione di scuole si precisa che i progetti potranno essere presentati dai vari soggetti solo su una delle aree (qualificazione o miglioramento). I Progetti dovranno comprendere alcune delle seguenti azioni: - adozione di una maggiore flessibilità degli orari, allo scopo di agevolare la gestione dei tempi organizzativi delle famiglie, nel rispetto dei diritti e dei bisogni dei bambini, che possono essere meglio soddisfatti tramite l attivazione di orari differenziati; 3

4 - diffusione della compresenza del personale nei turni previsti, al fine di garantire l innalzamento della qualità degli interventi, derivante da un miglior rapporto numerico educatori/bambini, secondo le modalità previste dalla L.62/2000; - azioni di miglioramento del contesto attraverso una accurata organizzazione degli spazi di accoglienza dei bambini e dei genitori, con particolare riguardo all accoglienza dei bambini disabili, agli spazi di intersezione e di sezione per aumentare le opportunità didattiche (angoli, centri ludico-didattici e laboratori tematici), nonché al perfezionamento degli stili relazionali e comunicativi rivolti alle famiglie; - realizzazione del raccordo delle scuole dell infanzia con i nidi o con le "sezioni primavera", i servizi integrativi del territorio, nonché con la scuola dell obbligo, anche attraverso azioni formative congiunte, comunque nel rispetto di quanto previsto dalla deliberazione del C.R. n.27 del ; - promozione e valorizzazione del coinvolgimento dei genitori nel progetto educativo. Dovrà essere altresì prevista la realizzazione della documentazione relativa ai progetti educativi ai fini di una maggiore trasparenza dell attività, educativa e didattica, e per consentire il confronto, la riproducibilità, scambi e buone prassi tra scuole e servizi educativi del territorio. contributi sulla base dei seguenti elementi: - una quota base in relazione al numero di sezioni coinvolte; - una maggiorazione della quota base del 7% in relazione alle tematiche affrontate dal progetto, come sopra individuate, fino ad un massimo del 35%; La Provincia, al fine di promuovere una corresponsabilità da parte dei soggetti proponenti, stabilisce una compartecipazione alla spesa complessiva da parte dei medesimi per l attuazione dei singoli progetti pari almeno al 20% della stessa. Pertanto in sede di rendicontazione il contributo assegnato non potrà risultare superiore all 80% della spesa effettivamente sostenuta, in caso contrario si procederà al relativo ricalcolo provvedendo alla conseguente riduzione. I fondi saranno erogati secondo le seguenti modalità: - un acconto, pari al 70% del contributo assegnato, all approvazione del progetto; - il saldo, previa comunicazione dell avvenuto completamento del progetto e del rendiconto relativo, secondo le modalità che saranno indicate nelle apposite circolari. Sostegno a figure di coordinamento pedagogico - risorse ,42 Obiettivo Sostegno ai soggetti gestori privati, facenti parte del sistema nazionale di istruzione, e agli Enti Locali, anche in forma associata, affinchè provvedano a dotarsi di figure di coordinamento pedagogico, prevalentemente impegnate nelle scuole dell'infanzia, figure ritenute indispensabili ai fini di una più efficace programmazione educativa, della formazione degli operatori e, più in generale, dell'attuazione del progetto educativo. 4

5 Requisiti Sono ammesse le azioni presentate da: a) aggregazioni fra 3 o più scuole dell infanzia private paritarie, aderenti alle Associazioni firmatarie delle intese già citate, anche con servizi per la prima infanzia, a condizione che l'attività prevalente del coordinatore sia svolta a favore delle scuole dell'infanzia. b) Enti locali, gestori di scuole dell infanzia, anche in aggregazione con servizi per la prima infanzia, con popolazione residente pari o inferiore a abitanti, oppure forme associative, di cui alla L.R.11/2001, anche con popolazione complessiva superiore ai abitanti. Si precisa che in entrambe i casi l attività prevalente del coordinatore deve essere svolta a favore delle scuole dell infanzia; L inesistenza dei finanziamenti ai sensi della L.R.1/2000 verrà accertata dalla Provincia. Le azioni relative al presente intervento dovranno: - mirare alla produttività degli interventi dei coordinatori pedagogici e pertanto dovranno essere evitate la frammentazione (ad es. la presenza di più coordinatori all interno della stessa aggregazione di scuole) e la scarsa efficacia (ad es. la presenza dello stesso coordinatore in numerose aggregazioni) degli interventi; - prevedere l impegno professionale dei coordinatori, in termini di tempo e presenza richiesti per uno svolgimento proficuo delle attività; - specificare il numero complessivo delle scuole coordinate da ciascun coordinatore, eventualmente in aggregazione con i servizi per la prima infanzia a condizione che l attività prevalente riguardi le scuole dell infanzia. contributi sulla base dei seguenti elementi: - una quota base in relazione al numero di sezioni coinvolte; - una maggiorazione della quota base del 20% in relazione all impegno professionale dei coordinatori pedagogici, in termini di tempo e presenza richiesti per uno svolgimento proficuo delle attività; I fondi relativi al presente intervento saranno erogati in un'unica soluzione, a seguito dell approvazione del Piano di assegnazione anno 2015, per le azioni poste in essere nell anno scolastico 2014/

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