Il settore castanicolo: un riepilogo del passato, guardando al futuro

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2 NOTIZIE - Ricerca Il settore castanicolo: un riepilogo del passato, guardando al futuro Il Ministero, nel gennaio 2010 ha istituito il Tavolo di filiera del settore castanicolo per intraprendere azioni volte al potenziamento economico e produttivo del settore e per far fronte alla situazione di crisi, acuita dalla diffusione del Dryocosmus kuriphilus. Nel novembre 2010, è stato predisposto e approvato dalla Conferenza Permanente tra lo Stato-Regioni e le Province Autonome, il Piano di settore castanicolo , tuttora assolutamente attuale dal punto di vista tecnico considerato che sono state applicate solamente le azioni e gli obiettivi relativi al cinipide. Tra le azioni a supporto del settore è stata ritenuta strategica la lotta biologica propagativa al parassita attraverso la costituzione, presso le Regioni, di Centri di moltiplicazione dell antagonista naturale Torymus sinensis nonché la realizzazione di workshop formativi. Si è deciso di seguire questa strada in quanto la peculiarità degli ecosistemi che caratterizzano i castagneti da frutto sconsigliano l impiego di prodotti chimici di sintesi per la lotta ai parassiti, come il cinipide, poiché l impiego di fitofarmaci nel castagneto comporta evidenti implicazioni di carattere ambientale, viste le condizioni stazionali dei castagni e l altezza delle piante che ostacolano la realizzazione delle tradizionali irrorazioni alla chioma. Le Regioni castanicole in cui la coltivazione del castagno riveste un ruolo importante nell economia e nel presidio del territorio, hanno quindi presentato al Ministero le proposte progettuali per la realizzazione dei Centri di moltiplicazione ed i siti idonei al lancio del parassitoide. L Ufficio PQAI II della Direzione Generale per la Promozione della Qualità Agroalimentare e dell Ippica ha quindi coordinato e monitorato le at- tività di lotta biologica dal 2012 attraverso il progetto finanziato dal MiPAAF LOBIOCIN Lotta biologica al cinipide galligeno del castagno, in collaborazione con il DISAFA di Torino. Le attività sono proseguite con il progetto BIOINFOCAST ( ), coordinato dal CRA di Firenze, in collaborazione con il DISAFA e la ATS Associazioni del Castagno. Ai lanci fatti dal 2012 al 2014 si sommeranno quelli regionali ricavati dai Centri di moltiplicazione regionali ormai attivi e già finanziati dal Mi- PAAF, e quelli privati, che proseguiranno nei prossimi anni. L attività di rilascio del parassitoide, con il coinvolgimento dei Servizi Fitosanitari e l impegno di privati (Associazioni, consorzi etc.), ha raggiunto nel complesso punti lancio su scala nazionale, per un totale di esemplari, distribuiti nelle diciassette Regioni italiane interessate dal comparto castanicolo. Il parassitoide si è regolarmente insediato in tutte le Regioni in cui è stato introdotto, ponendo le basi per il ristabilimento dell equilibrio alterato dall introduzione accidentale del cinipide del castagno. In Piemonte e in altre Regioni limitrofe Torymus sinensis risulta essere ben insediato; questo ha portato nella primavera 2014 ad un forte calo della presenza di galle e ad una buona ripresa vegetativa, con una produzione di frutti già in aumento dall autunno Il progetto BIOINFOCAST si è concluso tecnicamente nel 2014 mentre alcune Regioni hanno ottenuto la concessione di una proroga amministrativa e tecnica (lanci anche nel 2015) al progetto LOBIOCIN, relativo ai Centri di moltiplicazione, al fine di ottenere una corretta esecuzione delle attività programmate. Il VI Congresso Nazionale del Castagno - Casta- 2 dicembre nel castagneto

3 NOTIZIE - Ricerca nea 2014 (Viterbo) ha consentito di fare il punto sulla situazione del settore. In particolare, per la biologia, fisiologia e risorse genetiche, le attività di ricerca degli ultimi anni hanno permesso di fotografare la situazione del germoplasma castanicolo nel nostro paese, di identificare variabilità genetica e caratteristiche funzionali estremamente utili per il miglioramento delle piante. Questo aspetto della ricerca è oggi quanto mai importante in uno scenario di cambiamento climatico globale. Il 3 dicembre scorso si è chiuso il progetto BIOINFOCAST presso il MiPAAF nell ambito del Tavolo di filiera frutta in guscio sezione castagne e quindi si dovrà necessariamente, e direi finalmente, guardare al futuro visto che quest anno i castagneti sono ritornati a produrre, perciò vediamo come si dovrebbe programmare in prospettiva il settore. È chiaro che la crisi della castanicoltura è collegata alla perdita di resilienza dell ecosistema castanicolo e alla scarsa capacità adattativa delle piante. È, altresì, chiaro che si debba intervenire sfruttando al massimo la ricchezza del germoplasma castanicolo nazionale per individuare materiale genetico adattabile alle diverse necessità territoriali e di coltivazione. Curare l impianto e la gestione del frutteto per rendere competitiva la produzione nazionale nel mercato internazionale, concentrando sforzi e risorse sulla coltivazione e pratiche colturali del castagneto. Vi è la necessità di individuare nuovi mix di impollinatori e vi è la necessità di restituire nutrienti al castagno in modo equilibrato e sostenibile. È auspicabile modificare le pratiche di gestione dello strato erbaceo troppo spesso eliminato e compromesso da sfalci non necessari, con evidenti conseguenze sulle caratteristiche chimico-fisiche e biologiche del suolo. È indispensabile introdurre nuovi metodi di impianto e nuove tecniche di propagazione. È infine utile dare un nuovo indirizzo alla pratica della potatura, dove, come e quando farla. La parola d ordine nei prossimi anni è restituire resilienza all ecosistema castanicolo attraverso l attuazione di una oculata strategia di corretta coltivazione e cura dell impianto. Alberto Manzo, Funzionario Ministero politiche agricole alimentari e forestali Coordinatore del Tavolo di filiera frutta in guscio Notiziario di Castanicoltura dicembre

4 CASTANICOLTURA - Patologie Torymus sinensis, l alleato dei castagni Torymus sinensis è considerato l antagonista principale del cinipide del castagno Dryocosmus kuriphilus. È una specie di origine cinese, caratterizzata da un ciclo biologico perfettamente sincronizzato con quello del suo ospite. Compie una generazione l anno, anche se recentemente è stato evidenziato, da indagini condotte in Piemonte, come una ristretta parte della popolazione vada incontro ad una diapausa prolungata di un anno principalmente allo stadio di larva matura con sfarfallamento degli adulti posticipata di un anno, rispetto alla generazione univoltina. La femmina depone le uova nelle galle fresche direttamente all interno della cella larvale; una volta schiuso l uovo la larva ectoparassita si nutre della larva del cinipide e si impupa durante l inverno. L adulto sfarfalla in primavera dalle galle secche dell anno precedente, si nutre di sostanze zuccherine e ha una vita media di circa 30 giorni. Torymus sinensis è stato utilizzato in programmi di lotta biologica propagativa per contenere le infestazione del cinipide galligeno inizialmente in Giappone e Stati Uniti, nel 1975 e 1977 rispettivamente. Successivamente, grazie agli ottimi risultati ottenuti, i rilasci hanno riguardato aree castanicole infestate di diversi Stati europei, quali Italia (2005), Francia (2011), Croazia (2014) e Ungheria (2014). In Piemonte, a distanza di dieci anni dalle prime introduzioni in provincia di Cuneo, Torymus sinensis risulta essere ben insediato sul territorio con valori di parassitizzazione compresi tra 80% e 95%, che hanno portato nella primavera 2015 ad un drastico calo della presenza di galle e ad una buona ripresa vegetativa dei castagni e della produzione di frutti, già in aumento dall autunno Analogamente al Piemonte, anche in tutte le altre regioni dove il parassitoide è stato introdotto è stato constatato il regolare insediamento e il progressivo aumento delle popolazioni, evidenziando l efficacia della lotta biologica nel ristabilire l equilibrio alterato con l introduzione accidentale del cinipide del castagno. Chiara Ferracini e Alberto Alma, Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (DISAFA) di Torino Torymus in accoppiamento Foto di S. Viesi 4 dicembre nel castagneto

5 NOTIZIE - Gemellaggi Città del Castagno in Francia In questo anno 2015 come Associazione Nazionale Città del Castagno, abbiamo avuto molti contatti con i nostri soci, che hanno portato anche nuove affiliazioni da parte di Comuni e Associazioni di produttori. Partecipando a molte iniziative siamo stati impegnati da nord a sud d Italia e anche in Paesi esteri, come Francia e Portogallo, per convegni, manifestazioni, sagre sul castagno e incontri con produttori di castagne e marroni. L interesse dei produttori è sempre e ovunque, sull andamento stagionale della produzione di castagne e marroni, sulla lotta al cinipide galligeno, sulle pratiche colturali dei castagneti e sulla commercializzazione. Nei giorni ottobre e primo di novembre 2015 sono stato ospite nel Comune di Eguzon- Chantôme nel Massiccio Centrale in Francia, nella loro trentesima festa della castagna, per un convegno sul castagno a livello nazionale e per una conferenza pubblica, dove ho avuto una grande accoglienza dall Amministrazione comunale e cittadinanza. Di seguito riportiamo l articolo del Consigliere comunale delegato, pubblicato per i giornali regionali della zona. Ivo Poli, Presidente Associazione Nazionale Città del Castagno In seguito ai primi contatti presi l anno scorso, il Comune di Eguzon-Chantôme ha avuto il piacere di ricevere una delegazione della Garfagnana come ospite d onore alla sua 30 a Festa della Castagna. Per rappresentare i diversi aspetti della cultura garfagnina, ne facevano parte membri degli Autieri d Italia sezione della Garfagnana, del Gruppo Musicisti e Sbandieratori di Gallicano e dell Associazione di produttori Slow Food. Inoltre abbiamo avuto il piacere particolare di ricevere il Presidente Ivo Poli, come esperto partecipante a un convegno sulla situazione del castagno nel mondo. Ascoltandolo, abbiamo riconosciuto che per noi c era molto da imparare dall Associazione Città del Castagno: per la promozione e valorizzazione delle nostre varietà locali di castagne, la produzione e commercializzazione di prodotti derivati, la tecnica di moltiplicazione dell antagonista del cinipide, il quale si avvicina pericolosamente al nostro territorio. Per la difesa del patrimonio naturale che costituisce il nostro castagneto, un esempio di finanziamento partecipativo, come l iniziativa Adotta un castagno, ci ispira molto. In segno di amicizia e di ringraziamento, è stato istituito Ivo Poli come membro della nostra Confraternita della Castagna. Ormai stiamo lavorando per organizzare altri scambi con la Garfagnana nel futuro. Fin d ora, consideriamo il dialogo continuo con l Associazione Città del Castagno come parte essenziale di questi prossimi scambi da farsi. François Avisseau, Consigliere comunale di Eguzon-Chantôme Notiziario di Castanicoltura dicembre

6 GASTRONOMIA - Ricette Zuppa ai marroni di Castione con sfilacci di gallina Ingredienti 1 gallina 1500 g marroni lessati e pelati 100 g carote 100 g sedano 100 g porro 1 cipolla 2 spicchi d aglio 1 foglia di alloro pepe in grani e sale Preparazione Preparare il brodo con la gallina e le verdure. Passare i marroni al passaverdure, aggiungerli al brodo e cuocere ancora per circa 20 minuti. Filtrare attraverso il cono cinese ed aggiustare la densità. Con le cosce ed i petti della gallina ricavare gli sfilacci. Impiattare la vellutata mettendo al centro del piatto un ciuffetto di sfilacci. Terminare con un filo d olio extra vergine, delle scaglie di marroni e una grattatina di pepe nero. Walter Miori, Chef stellato ATTIVITÀ - Resoconti Associazione Tutela Marroni di Castione: un 2015 da incorniciare Per l Associazione Tutela Marroni di Castione il 2015 è stato un anno da incorniciare, sia dal punto di vista agricolo-produttivo, che da quello della ricerca applicata. Ottime le iniziative riguardanti la formazione, con collaborazioni e convegni presso i comuni di Cavedine, Albiano, Lisignago, Carisolo, Dro e il campo di moltiplicazione del Torymus sinensis, oltreché in varie zone di Toscana e Abruzzo. Ricordiamo i convegni a Corna Imagna (BG), Sospirolo (BL), Nomaglio (TO) e le partecipazioni al Tavolo tecnico frutta in guscio del MiPAAF. Grazie a quest ultimo abbiamo potuto organizzare, il 4 ottobre a Milano EXPO 2015, l Exposizione Nazionale dei dolci a base di castagne, opportunità di visibilità anche per la Rassegna Nazionale di Arte Grafica Umoristica La Castagna del sorriso. Grande successo per la 7ª edizione del concorso Castagne e Vino: l abbinamento eccellente, con la cena finale a Palazzo Roccabruna di Trento. Molte le collaborazioni con varie scuole, come l Istituto Veronesi, quello di Caderzone, di Rovereto, l Istituto Agrario di Feltre ecc., e le partecipazioni a trasmissioni televisive quali: Trentino dei Bambini, Buongiorno RTTR, Girovagando in Trentino e a vari servizi su Rai 3 regionale e nazionale. Alla seconda tappa Dro-Brentonico del Giro Internazionale del Trentino è stato attribuito il Trofeo Marroni di Castione. Complice il bel tempo e l ottimo lavoro dei volontari l edizione 2015 della Festa della Castagna è stata da incorniciare, con una menzione speciale per la perfetta riuscita della cena aziendale GPI di venerdì 23 ottobre. Infine ricordiamo il riconoscimento ministeriale durante la chiusura del Progetto Bioinfocast, dello scorso 3 dicembre al MiPAAF di Roma, dove è in mostra una selezione delle vignette delle tre edizioni della Rassegna Nazionale di Arte Grafica Umoristica La Castagna del sorriso, che rimarrà in visione per tutto il mese di dicembre presso la Biblioteca Storica Nazionale dell Agricoltura. Fulvio Viesi, Presidente Associazione Tutela Marroni di Castione 6 dicembre nel castagneto

7 CASTANICOLTURA - Produzione Lettera ai castanicoltori: il castagno è tornato a produrre A campagna di raccolta terminata, che è stata in genere buona talora eccellente, dopo un periodo di mancato prodotto, dovuto sia alle infestazioni della vespa cinese (cinipide galligeno), che agli avversi andamenti climatici e ad altre concause, vi esorto a non allentare la presa. Siamo ormai riusciti a debellare il cinipide: le famigerate galle sono sotto controllo del Torymus, l antagonista che abbiamo ripetutamente diffuso nel nostro territorio, grazie al progetto BIOINFOCAST del MiPAAF a cui ha afferito anche il Centro di Studio e Documentazione sul Castagno (CSDC). La mia esortazione a non allentare la presa vuole sottolineare l assoluta necessità di applicare le cure agronomiche essenziali ai castagni e castagneti per garantire loro un buono stato di salute e rigoglioso vigore. E quando dico cure agronomiche essenziali, intendo praticare alle piante corretti interventi di potature di risanamento, di riforma e di ringiovanimento, appropriate concimazioni organiche, contenimento dello sviluppo del soprassuolo (non solo il manto erboso), non dimenticando la regimazione delle acque piovane. Da parte sua il CSDC prosegue l attività di valo- rizzazione del Castagno, sul piano locale e nazionale, già concretizzata fra le altre con uscite impegnative : da fuori EXPO, con l Accademia dei Georgofili, la Regione Toscana e l Università degli Studi di Torino; ad EXPO Milano 2015, con il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (MiPAAF) e le Associazioni Castagno; e ancora, con il MiPAAF e l Associazione Marroni di Castione per realizzare una Esposizione Tecnico-Umoristica sul Castagno, che è stata inaugurata a Roma presso il MiPAAF il 3 dicembre e resterà aperta fino al 18. Sul piano dell informazione il CSDC prosegue la diffusione delle notizie nei settori di interesse agrario e segnatamente castanicolo, attraverso le Chestnut NewsLetter CSDC che a tutt oggi hanno superato il numero di 43. Peraltro il CSDC ha accolto con piacere numerose scolaresche in visita alla Esposizione Permanente sul Castagno di Marradi, accompagnandole poi nei castagneti, e ricevuto gruppi organizzati e ospiti da diversi paesi anche extraeuropei. Il CSDC, mio tramite, ringrazia calorosamente chi ha collaborato a diverso titolo. Elvio Bellini, Presidente Centro di Studio e Documentazione sul Castagno Notiziario di Castanicoltura dicembre

8 CASTANICOLTURA - Patologie Il giallume e il marciume da Gnomoniopsis Nel 2014 e nel 2015 numerose piante di castagno con chioma ingiallita sono state osservate in Trentino nella zona di Campi e Tenno, mentre altri casi singoli erano presenti anche a Drena e Castione. Il giallume del castagno non è un problema nuovo ed era stato già segnalato anche in altri contesti italiani: per questo motivo sono state impostate indagini volte a chiarirne le cause o i fattori predisponenti. Le ricerche svolte hanno permesso di escludere la presenza di fitoplasmi e di altri fattori biotici, mentre hanno evidenziato una significativa carenza di manganese e ferro nei soggetti colpiti. Alcune prove di concimazione hanno dato risultati non ancora soddisfacenti, ma nel corso dell estate si è assistito a un discreto miglioramento naturale dei soggetti colpiti. L ipotesi più plausibile è che sui terreni fortemente calcarei le frequenti piogge dell estate 2014 abbiano determinato fenomeni di dilavamento, con problemi nell assunzione degli elementi minerali da parte delle piante. La situazione sarà monitorata anche l anno prossimo, con l eventuale ripetizione delle prove di concimazione. Il raccolto del 2015 ha visto una netta riduzione dei frutti infetti da Gnomoniopsis sp., l agente del marciume bruno delle castagne. Ciò confermerebbe il forte legame di questo fungo, normalmente presente come endofita sulle piante, con le condizioni di stress causate fra l altro dal cinipide. È auspicabile che le migliorate condizioni delle piante possano realmente ridurre il rischio di questa minaccia che negli anni scorsi ha creato notevoli preoccupazioni. Ulteriori studi sono attualmente in corso per valutare la presenza e la capacità infettiva di questo e di altri patogeni dei frutti. C. Salvadori, F. Pedrazzoli, G. Maresi, G. Tolott, E. Endrizzi, Gruppo foreste e verde urbano uo. PPA - CTT Fondazione E. March...nel castagneto Proprietario: Associazione Tutela Marroni di Castione, Brentonico - piazza Cristoforo Benedetti, 7 Direttore responsabile: Mattia Frizzera Comitato di redazione: Stefano Viesi, Carlo Mihelcic, Fulvio Viesi ( ) Autorizzazione Tribunale di Rovereto n. 272 del 27/08/2007 ai sensi della legge 08/02/1948 n. 47 Poste Italiane s.p.a. spedizione in Abbonamento Postale D.L. 253/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2 e 3 - Trento Stampa: Tipografia Mercurio snc Rovereto (TN) - via Negrelli, 21 - tel Il notiziario...nel castagneto è stampato su carta proveniente da foreste gestite in maniera sostenibile L Associazione Tutela Marroni di Castione ringrazia gli autori degli articoli per la disponibilità e la collaborazione nella realizzazione di questa edizione I precedenti numeri del notiziario sono scaricabili dal sito - info@marronicastione.it In caso di mancato recapito restituire al mittente che si impegna a pagare l importo dovuto (CPO Trento)

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