John Maynard Keynes ( ), scrisse nel 1936 La teoria generale dell occupazione, dell interesse e della moneta.
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- Mariano Testa
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1 I LA RIVOLUZIONE KAYNESIANA John Maynard Keynes ( ), scrisse nel 1936 La teoria generale dell occupazione, dell interesse e della moneta. Keynes ha frequentato il college di Eton e l università a Cambridge, essi erano un vivaio delle future persone che conteranno. Fu l economista più importante del Si devono a lui i cambiamenti nell impostazione teorica, nei paradigmi e nei fondamenti: dalle variabili microeconomiche a variabili macroeconomiche (domanda aggregata [l insieme], offerta aggregata). La sua opera nasce dalla crisi economica del 1929 che ha portato a pensare alla fine del capitalismo. Influenzò l economia inglese, europea e mondiale nella prima metà del Novecento (rappresentò l Inghilterra a Versailles, fine prima GM). Era di cuore laburista ma di mente liberale, infatti se ci sarebbe stata una rivoluzione si sarebbe schierata dalla parte dei borghesi. 1918: fine della IGM: riconversione dell industria (dal militare al civile) + riassorbimento della manodopera. Anche in USA c è stata una piccola crisi economica ( ). Spagnola (epidemia). Anni 20: forte crescita economica, Ford raddoppia lo stipendio (fino a 5$/die), aumentando così sia la ricchezza che i redditi. Questo fa aumentare anche il consumo. Si investe nell immobiliare, con scopi speculativi (si compra per vendere a prezzi più alti) affari poco onesti (lotti di terreno venduti come terreni adatti alla costruzione mentre realmente erano paludi). Si investe in borsa, sempre a titolo speculativo ( ), si comprano parti di azienda. La borsa si autoalimenta (titoli in continua crescita, bolle speculative) indipendentemente dal valore delle aziende. Il mercato borsistico non era regolato.
2 II Si comperavano i titoli a credito: 30'000 $ (capitale in possesso); 970'000 $ (prestito a condizione che venga investito in borsa). 1'000'000 $ 10% in più in un mese! 1'100'000 $ - 970'000 $ = 130'000 $ Fisher: i titoli sono sottovalutati e quindi continueranno a crescere. La borsa si autoalimenta. Fino a quando? Se un booker importante vende tutti lo seguono : 2,5 milioni di titoli vengono venduti calo del 7% dei titoli. Gli ultimi che hanno investito perdono un sacco di soldi tutti cercano di vendere per rimborsare alle banche i prestiti ricevuti. 30'000 $ 970'000 $ -7% (calo contenuto) 1'000'000 $ 930'000 $ Aspetti finanziari: - estate 1928 estate 1929: aumento degli indici del 53%; - 24 ottobre 1929: diminuzione degli indici di borsa del 7% (2,5 milioni di titoli scambiati); : diminuzione degli indici di borsa del 12,8%; : diminuzione del Dow Jones del 22,6%; : indice a 318,17; : indice a 41,22; - General Motors: 1929: 81 $; 1932: 8 $. (Indice:paniere dei titoli più importanti.) Economia reale: beni prodotti, disoccupazione dal inizia la crisi economica (licenziamenti, ) di sovrapproduzione riduci la produzione e chiudi l impresa. I disoccupati non avevano aiuti sociali, il reddito scende a 0, la domanda aggregata diminuisce e le scorte aumentano: è un circolo vizioso, senza fine. Aspetti economici: (in USA) : aumento del 43% del PNL, aumento della produttività del 55%; : diminuzione del PNL e dei salari: 40% circa; : disoccupazione al 25% circa, milioni di disoccupati.
3 III Hoover: la crisi economica trova le cause in Europa l economia USA è sana: si deve soltanto attendere (i meccanismi del mercato riporteranno l equilibrio). Roosvelt: lo Stato deve intervenire per risolvere il problema della disoccupazione. Keynes: bisogna intervenire le crisi possono risolversi da sole soltanto nel lungo periodo. 18 emendamento(inizio 1900): proibire la produzione e il commercio di alcool (proibizionismo) prolifera il gangsterismo. Roosvelt vuole togliere il proibizionismo per liberare i capitali bloccati. New Deal: nuovo contratto sociale, nuovo corso (to deal = fare un contratto). Lo Stato produce. Commento di Keynes: progetto straordinario! Disoccupazione in Germania: 1923: iperinflazione, distrugge il ceto medio; 1933: circa 6 milioni di disoccupati. Fine 1934: 2,5 milioni. 1937: 700'000 disoccupati. Helmut Schacht: ministro del tesoro hitleriano, si basa sulle teorie di Feder. La sua è una politica keynesiana ante litteram. Soluzione: stampa moneta per finanziare i lavori pubblici. Politica monetaria espansiva. Pagamenti in cambiali: si rallentano i pagamenti in denaro. IDEA: si sostiene la domanda, ed essa genera l offerta rovesciamento della legge di Say. Dittatura che ha un forte sostegno popolare. Evoluzione della disoccupazione in CH: (aumento del 58%) Anno Disoccupati ' ' ' ' ' ' '324 Si cerca di avere un bilancio in pareggio 1932 imposta speciale: tributo federale di crisi, per finanziare lavori pubblici risultato = 0.
4 IV 1936: il franco venne svalutato del 20-30% vendita di più prodotti all estero. Questa decisione venne presa anche dagli altri paesi risultato = 0. La crisi si risolve solo con la guerra. P OA P E2 DA P E1 DA Y 1 Y 2 Y Dopo Y 2 l aumento di domanda porta solo ad un aumento dei prezzi! GLI OBBIETTIVI DELLA MACROECONOMIA 1 ) Pieno impiego; 2 ) Stabilità dei prezzi + stabilità della valuta; 3 ) Crescita economica. Si misura con: 1) Tasso di disoccupazione 2) Tasso di inflazione congiuntura (esprimere lo stato di salute 3) Tasso di crescita dell economia) La disoccupazione Inconveniente macroeconomico della disoccupazione: - Ci sono risorse sprecate; - Disoccupati: redditi nettamente inferiori: modifica del tenore di vita. Situazione sociale disagevole, danno sociale; - Colpisce in modo discriminato: certe categorie sociali tensioni sociali;
5 V - Spreco di risorse anche successivo all entrata nel mercato del lavoro: manca l esperienza. - Disoccupazione giovanile: ci si sente esclusi dalla collettività criminalità giovanile (comportamenti antisociali) costi sociali. - Anziani (over 50) che cercano lavoro: si accontentano di lavori a salari inferiori; - Problemi localizzati (i comuni offrono meno servizi meno imposte). Calcolo del tasso: numero degli occupati numero dei disoccupati + numero dei disoccupati Si fa mensilmente. Numero dei disoccupati: numero di persone che prende la disoccupazione. Numero degli occupati: si misura con dei censimenti (ad esempio AVS), basta lavorare 1 ora a settimana. = % Problemi statistici di misurazione: Sopravvalutazione del fenomeno (ricevono la disoccupazione, ma ne approfittano). USA attraverso un sondaggio; Disoccupazione: massimo 106'800 CHF/anno; 70 80% per 400 giorni al massimo; Certi studenti = disoccupazione latenti (studiano per non lavorare); disoccupazione del 3,5% (TI) 7% (si pensa); sottostimato. Nonostante ciò è indicativo di un aumento o una diminuzione della disoccupazione (indice congiunturale). Forme di disoccupazione: 1) Frizionale; 2) Stagionale (fuori statistica); 3) Strutturale [tecnologica]; 4) ciclica [congiunturale]. 1) Volontà di cambiare lavoro. USA: 3,5 4% Giappone: 0%. In CH non è importante (media = 1,5%, bassa mobilità professionale). 2) Colpisce soprattutto il settore turistico-alberghiero e l edilizia (soprattutto di montagna). Non è un problema preoccupante perché viene riassorbita.
6 VI 3) Esistenza di posti di lavoro liberi perché mancano disoccupati qualificati; difficile da risolvere! L economia si orienta liberamente discrepanza delle qualifiche. Dipende dal progresso tecnico (ne parlava Marx) distruzione e creazione di nuovi posti di lavoro in settori diversi (disoccupazione settoriale). 4) Legata ai cicli economici: è qui che lo Stato può intervenire. Quando c è crescita economica i disoccupati diminuiscono per rispondere alla pressione della domanda. POLITICHE ECONOMICHE: aumentando la spesa pubblica; assumere; abbassamento delle imposte. La crescita economica è vista come la soluzione dei problemi sociali. L anzianità incide sui costi della salute (speranza di vita in crescita: crescita dei costi, sono collegati tra loro). Soluzioni: Soppressione, alzare l età di pensionamento o crescita economica. Obbiettivi dello Stato: incremento della ricchezza e crescita economica. I limiti dello sviluppo : contiene previsioni del futuro (non sono risultate vere). Se i ritmi del 2 dopoguerra sarebbero rimasti costanti nel 90 non ci sarebbe stato più petrolio, ambiente inquinato, sovrappopolazione,. Rapporto crescita-ambiente: SVILUPPO SOSTENIBILE. Crescita economica: 1) Diminuire gli sprechi (disoccupazione, capitali); 2) Incremento del potenziale produttivo. I Frontiera di produzione I I 0 A B C D C 0 C C Combinazioni di una possibile economia. A B: crescita economica attraverso l eliminazione degli sprechi; C D: crescita economica (incrementare il potenziale produttivo). I = beni di investimento (permettono di produrre altri beni) C = beni di consumo
7 VII PILt1 Misurazione della crescita: 1 = % PIL t0 Bisogna determinare la produzione di beni e servizi in un periodo di tempo. PIL = Q i P i n i= 1 PIL 2005 CH CHF Aumento del PIL: aumento dei prezzi o della quantità? Ciò che interessa è l aumento della quantità. Crescita reale: si fissano i prezzi e si applicano ad entrambi gli anni. Esempio: PIL 2005, reale = Tasso di crescita reale = n 2005 Qi i= 1 PIL PIL 2005: crescita in CH: 2,5%. P 2005, R 2004, R 2004 i (ai prezzi del1990) (ai prezzi del1990) Problema: non si può utilizzare perché ci sono dei beni che appaiono e scompaiono (nel 1990 non c erano IPOD e nel 2004 non si riparano più ruote di carri). Soluzione: si considera l incremento dei prezzi (indice dei prezzi). Come deflatore (aggiusta il PIL). PIL2005, n 1 deflatore (se i dati sono vicini e piccoli). PIL 2004, n PIL reale e PIL nominale: ANNO PIL NOMINALE VARIAZIONI NOMINALI ' '000 10,00% '300 2,73% '700 3,54% ANNO DEFLATORE (base 2000 = 100) VARIAZIONI ,77% ,35% ,67% ANNO PIL 2000 n PIL reale ( Indice ) VARIAZIONE '849, '565,2 8,09% '416,7-1,55% '520,2 1,84%
8 VIII PIL PNL; PIL: prodotto all interno dello Stato (es. frontalieri, meglio per la produzione); PNL: produzione CH (meglio per il reddito). Certi beni servono a produrre altri beni. Per calcolare il PIL si deve conteggiare solo il prodotto finale (problema statistico non si sa se la merce viene rivenduta). Ogni attività produttiva aggiunge valori: il valore finale è la di tutti i valori aggiunti. 3 metodo: dei redditi (per controllarlo), per vedere la produzione da tre punti di vista: 1 : beni prodotti; 2 : quali industrie partecipano di più (valore aggiunto); 3 : dove va a finire la ricchezza (reddito, chi può usufruire di questa ricchezza). Come si determinano: 1) dati fiscali; 2) Sul valore aggiunto c è un imposta si determina il valore aggiunto (IVA); 1 metodo PIL = C + I + G +(X M) C: spese per l acquisto di beni di consumi: 1) durevoli (TV, automobili, ); 2) non durevoli (vestiario, alimenti, ). Calo dei beni durevoli: sfiducia nel futuro. I: spese per l acquisto di beni di investimento: 1) macchine, impianti; 2) costruzioni (fabbriche, strade, ); 3) variazioni scorte. 3) Esempio: scorte al = : totale contrattazioni = 1000 scorte al = = 1020 (spesa effettiva di beni di consumo nel 2005).
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