Tra R.A.V. e piano di miglioramento: la scuola italiana ha una valutazione di sistema? Gigi Caramia. Messina, 17 febbraio 2016 FLC CGIL nazionale

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1 Tra R.A.V. e piano di miglioramento: la scuola italiana Gigi Caramia Messina, 17 febbraio 2016 FLC CGIL nazionale

2 La scelta di avviare il Sistema nazionale di valutazione per decreto 2

3 DEFINIZIONE DELL APPARATO DEL SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE DECRETO-LEGGE 29 dicembre 2010, n. 225 Proroga di termini previsti da disposizioni legislative e materia tributaria e di sostegno alle imprese e alle famiglie. Art. 2, comma 4-undevicies di interventi urgenti in 3

4 Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa (INDIRE) Istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione e formazione (INVALSI) Corpo ispettivo 4

5 L'INVALSI assicura, ( ) il coordinamento funzionale del sistema nazionale di valutazione di cui all'articolo 2, comma 4- undevicies, del decreto-legge 29 dicembre 2010, n DECRETO-LEGGE 9 febbraio 2012, n. 5 Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo. Art. 51 5

6 COSA CI CHIEDEVA L EUROPA? 6

7 Rendere operativo il sistema nazionale per la valutazione degli istituti scolastici per migliorare i risultati della scuola e, di conseguenza, ridurre i tassi di abbandono scolastico RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO sul programma nazionale di riforma 2014 dell'italia e che formula un parere del Consiglio sul programma di stabilità 2014 dell'italia. Raccomandazione Specifica n. 6 7

8 ACCORDO DI PARTENARIATO Sezione 2 Condizionalità ex ante 10.1 ABBANDONO SCOLASTICO Esistenza di un quadro politico strategico inteso a ridurre l'abbandono scolastico 8

9 ACCORDO DI PARTENARIATO Sezione 2 Condizionalità ex ante Criteri di adempimento Esistenza di un sistema per la raccolta e l'analisi di dati e informazioni sull'abbandono scolastico ai livelli pertinenti, che - fornisca un supporto di dati di fatto sufficiente per elaborare politiche mirate e tenga sotto controllo gli sviluppi. 9

10 ACCORDO DI PARTENARIATO Sezione 2 Condizionalità ex ante Criteri di adempimento Esistenza di un quadro politico strategico sull'abbandono scolastico, che: si basi su dati di fatto; copra i settori pertinenti dell'istruzione, compreso lo sviluppo della prima infanzia, si occupi in particolare dei gruppi vulnerabili maggiormente a rischio di abbandono scolastico, compresi gli appartenenti a comunità emarginate, e tratti misure di prevenzione, intervento e compensazione; coinvolga tutti i settori politici e le parti interessate che sono rilevanti per affrontare l'abbandono scolastico. 10

11 Un modello di valutazione a valle dei processi, ovvero: quale peso hanno le scelte politiche nazionali e territoriali sulla funzionalità delle scuole? 11

12 D.P.R. 28 marzo 2013, n. 80 Regolamento sul sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione 12

13 ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE 13

14 L'S.N.V. è costituito dai seguenti soggetti: a) Invalsi; b) Indire; c) Contingente ispettivo. Concorrono, altresì, all'attività di valutazione: a) la conferenza per il coordinamento funzionale dell's.n.v. b) i nuclei di valutazione esterna. 14

15 Con specifica direttiva il Ministro, con periodicità almeno triennale, individua le priorità strategiche della valutazione del sistema educativo di istruzione, che costituiscono il riferimento per le funzioni di coordinamento svolte dall'invalsi, nonché i criteri generali per assicurare l'autonomia del contingente ispettivo e per la valorizzazione del ruolo delle scuole nel processo di autovalutazione. 15

16 INVALSI E SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE 16

17 a) assicura il coordinamento funzionale dell's.n.v.; b) propone i protocolli di valutazione e il programma delle visite alle istituzioni scolastiche da parte dei nuclei di valutazione esterna, c) definisce gli indicatori di efficienza e di efficacia in base ai quali l's.n.v. individua le istituzioni scolastiche che necessitano di supporto e da sottoporre prioritariamente a valutazione esterna; d) mette a disposizione delle singole istituzioni scolastiche strumenti relativi al procedimento di valutazione 17

18 e) definisce gli indicatori per la valutazione dei dirigenti scolastici, in coerenza con le disposizioni contenute nel decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150; f) cura la selezione, la formazione e l'inserimento in un apposito elenco degli esperti dei nuclei per la valutazione esterna g) redige le relazioni al Ministro e i rapporti sul sistema scolastico e formativo, h) partecipa alle indagini internazionali e alle altre iniziative in materia di valutazione, in rappresentanza dell'italia. 18

19 INDIRE E SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE 19

20 L'Indire concorre a realizzare gli obiettivi dell's.n.v. attraverso il supporto alle istituzioni scolastiche nella definizione e attuazione dei piani di miglioramento della qualità dell'offerta formativa e dei risultati degli apprendimenti degli studenti, autonomamente adottati dalle stesse. 20

21 CONTINGENTE ISPETTIVO E SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE 21

22 Il contingente ispettivo concorre a realizzare gli obiettivi dell's.n.v. partecipando ai nuclei di valutazione. I nuclei di valutazione esterna sono costituiti da un dirigente tecnico del contingente ispettivo e da due esperti esterni. 22

23 Procedimento di valutazione 23

24 Il Regolamento sul SNV di valutazione prevede quattro fasi: 1. Auto-valutazione 2. Valutazione esterna 3. Azioni di miglioramento 4. Rendicontazione sociale 24

25 AUTO-VALUTAZIONE a)l analisi e la verifica del proprio servizio sulla base dei dati resi disponibili dal sistema informativo del Ministero, delle rilevazioni sugli apprendimenti e delle elaborazioni sul valore aggiunto restituite dall'invalsi, oltre a ulteriori elementi significativi integrati dalla stessa scuola; b)l elaborazione di un rapporto di autovalutazione in formato elettronico, secondo un quadro di riferimento predisposto dall'invalsi, e formulazione di un piano di miglioramento. 25

26 VALUTAZIONE ESTERNA DELLE SCUOLE 1) individuazione da parte dell'invalsi delle situazioni da sottoporre a verifica, sulla base di indicatori di efficienza ed efficacia previamente definiti dall'invalsi medesimo; 2) visite dei nuclei di valutazione esterna costituiti da un dirigente tecnico del contingente ispettivo e da due esperti secondo il programma e i protocolli di valutazione adottati dalla conferenza per il coordinamento funzionale dell's.n.v.; 3) ridefinizione da parte delle istituzioni scolastiche dei piani di miglioramento in base agli esiti dell'analisi effettuata dai nuclei 26

27 AZIONI DI MIGLIORAMENTO definizione e attuazione da parte delle istituzioni scolastiche degli interventi migliorativi anche con il supporto dell'indire o attraverso la collaborazione con università, enti di ricerca, associazioni professionali e culturali. 27

28 RENDICONTAZIONE SOCIALE DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE Pubblicazione, diffusione dei risultati raggiunti, attraverso indicatori e dati comparabili, sia in una dimensione di trasparenza sia in una dimensione di condivisione e promozione al miglioramento del servizio con la comunità di appartenenza. 28

29 PER UN MODELLO EFFICACE DI SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE: LE RELAZIONI E LA CIRCOLARITA DELLE RESPONSABILITA 29

30 Direttiva 11 del 18 settembre 2014 Priorità strategiche del Sistema Nazionale di Valutazione per gli anni scolastici 2014/15, 2015/16 e 2016/17 30

31 Timeline sistema nazionale di valutazione 31

32 VALUTAZIONE ESTERNA DELLE SCUOLE (1) Nel triennio 2014/2017 saranno sottoposte a verifica fino a un massimo del 10% di scuole del totale per ciascun anno scolastico (circa 850 istituzioni scolastiche). Il 7 per cento sarà individuato attraverso gli indicatori efficienza e di efficacia definiti nei protocolli di valutazione, il 3 per cento in base a campionamento casuale. 32

33 VALUTAZIONE ESTERNA DELLE SCUOLE (2) Le attività di valutazione esterna saranno avviate a partire dall a.s. 2015/16. Esse saranno svolte dai nuclei di valutazione previsti dal DPR 80/13 e formati da un dirigente tecnico del contingente ispettivo e da due esperti scelti all interno di appositi elenchi predisposti dall INVALSI. 33

34 L occasione perduta: l autovalutazione come strumento di riflessione organizzativa 34

35 Circolare Ministeriale n. 47 del 21 ottobre 2014 Trasmissione della Direttiva n. 11 del 18 settembre

36 Per la compilazione del RAV «le scuole si doteranno di un'unità di autovalutazione, costituita preferibilmente dal dirigente scolastico, dal docente referente della valutazione e da uno o più docenti con adeguata professionalità individuati dal Collegio dei docenti» 36

37 Nuovo cronoprogramma N. Azioni Soggetti Tempi 1 Predisposizione format RAV INVALSI Fine novembre Apertura piattaforma informatica MIUR Inizio gennaio Inserimento dati Tutte le scuole Gennaio-febbraio Restituzione dati con benchmark* INVALSI Fine marzo Elaborazione RAV** Tutte le scuole Marzo-giugno Pubblicazione RAV Tutte le scuole Luglio 2015 * restituzione dei dati confrontati con valori di riferimento esterni (benchmark) di istituzioni simili (!) ** In questa fase le scuole elaboreranno la sezione 5 del RAV relativa all individuazione delle priorità. 37

38 Il Format del Rapporto di Auto-valutazione 38

39 Mappa degli indicatori Guida Inquadramento teorico 39

40 IL SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE dal R.A.V. al piano di miglioramento Cinque sezioni Quarantanove indicatori 40

41 Sezioni Contesto e risorse Esiti Processi Processo di autovalutazione Individuazione delle priorità 41

42 IMPLEMENTAZIONE DEI DATI 42

43 Dati inseriti automaticamente dalla piattaforma unitaria 43

44 Questionario scuole Questionario insegnanti Questionario studenti Questionario genitori 44

45 QUESTIONARI 45

46 Per l a.s. 2014/15 non sono stati predisposti i questionari per studenti, docenti e genitori. 46

47 QUESTIONARIO SCUOLA (Nota 429 del 6 febbraio 2015 della Direzione Generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica, Servizio Statico ) 47

48 Domande a risposta semplice Domande a risposta multipla con una sola possibilità di scelta (selezione singola) Domande a risposta multipla con più possibilità di scelta (selezione multipla) Domande di tipo checklist Domande a risposta aperta. Solo a poche domande era possibile per le scuole motivare le scelte operate sul versante didattico e organizzativo. 48

49 I dati sono stati sintetizzati dall Invalsi ed elaborati confrontandoli con quelli delle altre scuole (media nazionale). 49

50 Restituzione dei dati confrontati con valori di riferimento esterni (benchmark) di istituzioni simili (Rapporto INVALSI entro fine mese di marzo) 50

51 Orientamenti del MIUR per l elaborazione del Rapporto di autovalutazione 51

52 Nota 5983 del 25 giugno 2015 Il 30 settembre verranno chiuse definitivamente le funzioni e il RAV di ogni scuola verrà pubblicato nell'apposita sezione del portale "Scuola in chiaro" dedicata alla valutazione. Avviso del 29 settembre 2015 Proroga pubblicazione Rapporto di autovalutazione al 10 di ottobre 2015 Avviso MIUR del 22 ottobre Rapporto di Autovalutazione Pubblicazione I rapporti di autovalutazione (RAV) di tutte le scuole saranno pubblicati nella sezione Scuola inchiaro sul sito del MIUR dal giorno 3 di novembre

53 Pubblicazione del RAV e rischio graduatorie e competizione tra le scuole 53

54 54

55 Piano di miglioramento: indicazioni del MIUR Ruolo del Dirigente Scolastico Unità di autovalutazione Strumenti di supporto Nessi con il RAV A differenza del RAV, non vi sono modelli o format stabiliti a livello centrale Nota 7904 del 1 settembre 2015 «Pubblicazione rapporto autovalutazione e primi orientamenti piano di miglioramento» 55

56 La Legge 107/15 Piano triennale dell offerta formativa Valutazione dei Dirigenti scolastici Valutazione dei docenti Incarichi triennali e «chiamata diretta» Invalsi Formazione 56

57 LE RISORSE FINANZIARIE 57

58 Decreto Ministeriale 25 giugno 2015 n. 435 «Criteri e parametri per l'assegnazione diretta alle istituzioni scolastiche nonché per la determinazione delle misure nazionali relative la missione Istruzione Scolastica, a valere sul Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche» Articolo 25 Sviluppo del sistema nazionale di valutazione e formazione dei dirigenti scolastici e dei nuclei di valutazione. a) Euro ,00 per progetti presentati dalle scuole o da reti di scuole relativi ai piani di miglioramento; b) Euro ,00 per progetti di formazione dei dirigenti scolastici e dei nuclei di valutazione presentati dalle scuole o da reti di scuole. 58

59 PON «Per la Scuola» 59

60 PRIORITA D INVESTIMENTO 10.i Ridurre e prevenire l'abbandono scolastico precoce e promuovere la parità di accesso all'istruzione prescolare, primaria e secondaria di elevata qualità, inclusi i percorsi di istruzione (formale, non formale e informale) che consentano di riprendere percorsi di istruzione e formazione. OBIETTIVO SPECIFICO Miglioramento delle capacità di auto-diagnosi, autovalutazione e valutazione delle scuole e di innovazione della didattica AZIONI ESEMPLIFICATIVE Azioni di formazione di dirigenti, degli insegnanti e personale della scuola Interventi per la promozione della valutazione esterna e l auto valutazione delle istituzioni scolastiche e delle strutture formative accreditate per il potenziamento e lo sviluppo del sistema nazionale di valutazione Iniziative volte a misurare i risultati e all attivazione di team di esperti per promuovere processi di miglioramento continuo delle istituzioni scolastiche per il potenziamento e lo sviluppo del sistema di valutazione nazionale Interventi per misurare il livello di apprendimento degli studenti nelle diverse aree disciplinari Partecipazioni alle indagini internazionali con riguardo agli studenti, agli adulti e agli insegnanti Principali target group: personale scolastico e studenti Territori di riferimento: territorio nazionale (Regioni LDR; Regioni TR; Regioni MDR) Tipologia di beneficiari: Scuole, MIUR, Enti strumentali del MIUR 60

61 Sito internet 61

62 Quando mi soffermo a riflettere sui grandi maestri che hanno contribuito a formare la mia vita, ciò che rammento non è il modo in cui mi abbiano preparato ad affrontare un test standardizzato. Ciò che rammento è i modo in cui mi hanno insegnato a credere in me stesso. Ad esser curioso nei confronti del mondo. Ad appropriarmi del mio apprendimento di modo da poter esprimere il mio massimo potenziale. Sono stati l'ispirazione necessaria a spalancare finestre su parti del mondo alle quali non avevo mai neanche pensato. (Barack Obama: Lettera aperta ai genitori e agli insegnanti americani: rendiamo più intelligenti i nostri test. 27 ottobre 2015) 62

63 Ci sono coloro che guardano le cose come sono, e si chiedono perché... Io sogno cose che non ci sono mai state, e mi chiedo: perché no. Robert Kennedy 63

64 GRAZIE Gigi Caramia 64

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