Progetto di Ricerca Giovani Immigrati, Partecipazione e Integrazione

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1 Progetto di Ricerca Giovani Immigrati, Partecipazione e Integrazione In collaborazione con Forum Nazionale dei Giovani Laboratorio di Psicologia Sociale Applicata, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano Premessa Il 2013 è stato l'anno della cittadinanza, finalizzato non solo all'integrazione con i soggetti immigrati, ma anche a garantire il pieno esercizio del diritto di cittadinanza a tutti i cittadini europei (dalla libera circolazione alle forme di tutela, dal rafforzamento degli istituti di partecipazione alla promozione della cittadinanza attiva nelle nuove generazioni). La ricerca L intento che si vuole perseguire con la ricerca è quello di valutare la possibilità che l impegno civico (o cittadinanza attiva) svolto da un immigrato faciliti il suo personale processo d integrazione socio-culturale (European Foundation for the Improvement of Living and Working Conditions). Quest ultima infatti è un aspetto dell integrazione che ha a che fare con il sentirsi parte di una comunità, lo sperimentare la propria possibilità di intervento in quella e quindi la possibilità di essere protagonista e avere voce. Il focus specifico della ricerca è rivolto ai giovani immigrati di prima generazione (con storia migratoria di lungo termine) e di seconda generazione. Questa fascia d età è quella che riscoute il maggiore interesse dal punto di vista delle scienze sociali in quanto depositaria della possibilità di cambiamento e di investimento per il futuro.

2 Entrando nei dettagli, la ricerca vuole innanzitutto analizzare la possibilità che la partecipazione civica aiuti l immigrato a sentirsi parte della comunità ospitante senza perdere i legami con le proprie origini. Questo vale tanto di più quando parliamo di immigrati di seconda generazione, o comunque di lungo percorso, che si trovano nella condizione di vivere un doppio legame: con le origini e con il Paese in cui sono cresciuti. Inoltre, essa vuole capire se la popolazione immigrata può raggiungere alti livelli di benessere, integrazione e apertura all altro attraverso una presa di coscienza delle proprie condizioni che la porti ad attivarsi per migliorare il proprio status all interno della struttura sociale. E già stata realizzata la fase pilota della ricerca. Questa prima fase della ricerca è stata condotta in Spagna, a Siviglia, con la collaborazione di un equipe di ricerca dell Università di Siviglia. Si è trattato appunto di un piccolo progetto pilota che ha raccolto una decina di interviste ad attivisti immigrati indagando attraverso le loro narrative il processo di integrazione avvenuto e/o ancora in corso e il peso relativo del loro impegnarsi nella società ospitante. I risultati hanno dato conferma delle ipotesi avanzate e aprono quindi a nuovi interrogativi circa il ruolo e il peso specifico dell impegno nel processo di integrazione e quindi nel benessere degli immigrati, con particolare attenzione ai giovani immigrati. Premessa essenziale a questo lavoro di ricerca è stata l indagine esplorativa sul senso e il significato che le associazioni che hanno al loro interno dei volontari immigrati conferiscono alle parole cittadinanza e integrazione. Si ravvisa infatti la necessità di conoscere la cultura associativa legata alle tematiche oggetto della ricerca al fine di comprenderne il significato più profondo al di là dell uso comune che viene fatto di tali termini (appunto cittadinanza, integrazione, inclusione sociale). Fare chiarezza su questo aspetto permette un approccio più autentico allo studio delle dinamiche di cittadinanza e integrazione e favorisce l applicabilità dei risultati che emergeranno dal lavoro di ricerca. Il progetto di ricerca può allora intendersi secondo uno schema a doppio binario: da un parte si è realizzata l indagine sulla cultura associativa attraverso il coinvolgimento dei dirigenti e rappresentanti di ognuna delle associazioni coinvolte; dall altra si indagherà su quanto percepito e vissuto direttamente dai giovani immigrati impegnati e non. Obiettivo generale e ipotesi 1. L obiettivo generale è quindi quello di elaborare un modello predittivo delle principali determinanti individuali, gruppali e contestuali dell integrazione socio-culturale (e delle interazioni generate tra loro), con particolare riferimento alla attivazione (intesa come

3 partecipazione, impegno civico all interno di una organizzazione) dei giovani immigrati di lungo termine o di seconda generazione. Parlando di integrazione socio-culturale degli immigrati ci sembra inevitabile il riferimento anche ad altri due costrutti: quello di senso di comunità e quello di benessere psicologico. L aspetto dell integrazione preso in considerazione infatti è intrinsecamente legato ad entrambi. Il primo fa riferimento al senso di appartenenza, possibilità di influenzare ed essere influenzato, connessione emotiva e soddisfazione di bisogni relativamente alla comunità/paese. Risulta quindi strettamente connesso con l integrazione e la possibilità di sentirsi effettivamente all interno della comunità/paese. Il secondo, riguarda la soddisfazione globale per la propria vita (accezione psicologica di benessere) e l assenza di sintomi depressivi e ansiosi (accezione medico-sanitaria). Tutti e tre questi costrutti (integrazione, senso di comunità e benessere psicologico) hanno a che fare con la qualità della vita delle persone immigrate e vedono la partecipazione attiva come predittore significativo (vedi letteratura sul volontariato e l azione sociale. 2. Data questa premessa è possibile elaborare un secondo obiettivo: quello di elaborare un modello predittivo delle principali determinanti individuali, gruppali e contestuali del benessere psicologico individuale e di comunità (senso di comunità), con particolare riferimento alla attivazione (intesa come partecipazione, impegno civico all interno di una organizzazione) dei giovani immigrati di lungo termine o di seconda generazione. Partecipanti Il target cui è rivolta la ricerca è rappresentato dalle associazioni nazionali che abbiamo al proprio interno giovani immigrati impegnati nelle proprie attività. I partecipanti previsti sono: 500 giovani immigrati (dai 19 ai 35 anni) di prima o seconda generazione che fanno parte attivamente di un associazione 500 giovani immigrati (dai 19 ai 35 anni) di prima o seconda generazione che non si impegnano attivamente Metodologia Per il conseguimento degli obiettivi della ricerca ci si avvarrà di metodi quantitativi (questionario self report) e qualitativi (interviste in profondità e strumenti narrativi). Il programma della ricerca è riportato di seguito.

4 Fase 1_(già realizzata): destinata ai responsabili (ruoli apicali a scelta dell associazione) delle associazioni coinvolte Giornata di Formazione_Azione sui temi oggetti della ricerca allo scopo di conoscere in modo dinamico le rappresentazioni sociali che gli esponenti di ogni associazione hanno relativamente all oggetto della nostra indagine. Il presupposto è quello di cogliere la cultura associativa attraverso la rappresentazione di chi, a vario titolo, la rappresenta; in questo modo ci assicuriamo una definizione comune e co-costruita degli oggetti di indagine che non potrà quindi esitare in confusioni terminologiche e concettuali, allo stesso tempo questa prima fase fornirà un momento di riflessione/apprendimento ai partecipanti utile di per sé. All interno della giornata si dedicherà una parte alla descrizione della ricerca, si co-costruiranno (in parte) gli strumenti e si daranno le linee guida per la compilazione. Fase 2_(da realizzare): destinata ai giovani immigrati Questa fase riguarda la somministrazione dei questionari e l eventuale raccolta di interviste in profondità (in numero limitato). I soggetti partecipanti saranno reperiti all interno delle associazioni per quanto riguarda i giovani impegnati, per quanto riguarda invece quelli non impegnati si ricorrerà alla collaborazione dei giovani impegnati (reperimento di parenti, conoscenti e amici non impegnati) e si reperiranno nei contesti sociali (scuole, luoghi di aggregazione, servizi pubblici, ecc.). Fase 3_ (da realizzare): restituzione e divulgazione dei risultati Questa fase dovrà essere definita più avanti a seconda dei contesti in cui si deciderà (in collaborazione col Forum Nazionale dei Giovani) di presentare i risultati. È possibile prevedere senz altro una restituzione interna alle associazioni che hanno partecipato (attraverso una giornata tipo quella di inizio o altre iniziative simili) e una divulgazione più ampia per esempio in forma convegnistica. È possibile immaginare una restituzione intermedia con i risultati iniziali prima del completamento della ricerca. Si prevede la stesura e pubblicazione di un volume con i dati della ricerca e le riflessioni da essa derivate. Tempi previsti Fase 1: giugno/luglio 2013 Fase 2: da ottobre 2013 a marzo 2014 Fase 3: da aprile 2014

5 Risultati attesi e ricadute operative A partire da quanto detto finora, i risultati attesi prevedono tendenzialmente che il giovane immigrato impegnato sia ben integrato all interno della società ospitante, abbia una buon livello di senso di comunità e benessere psicologico che lo rendano in grado di generare dei cambiamenti sociali nella struttura autoctona a favore della propria popolazione. Le ricadute operative della ricerca riguardano le azioni che si possono intraprendere per favorire i processi di integrazione attraverso la promozione dell impegno civico e della cittadinanza attiva (una logica apparentemente inversa a quella che spesso si segue attualmente). Le associazioni avrebbero pertanto un ruolo centrale nella sensibilizzazione e promozione di percorsi di cittadinanza attiva nei confronti dei giovani immigrati.

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