Oggetto della presente relazione tecnica è il rifacimento totale dell impianto elettrico a servizio dell asilo nido del Comune di Rotonda (PZ).
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- Chiara Pellegrino
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1 1. Generalità Oggetto della presente relazione tecnica è il rifacimento totale dell impianto elettrico a servizio dell asilo nido del Comune di Rotonda (PZ). L edificio nel quale è ubicato l impianto si sviluppa su di un piano terra e su di un piano seminterrato, nel quale saranno ricavate le aule didattiche, una sala mensa, un locale cucina, uno spazio destinato a spogliatoio personale, un locale per il medico e locali comuni (dormitorio, bagni, bagni personale, antibagni); il piano seminterrato è destinato solo alle due caldaie civili a servizio dell asilo. La destinazione d uso dei vari locali è riportata nelle piante allegate. 2. Legislazione di riferimento I nuovi impianti di che trattasi sono stati progettati in conformità a quanto prescritto dalle seguenti leggi: - D.P.R. n. 547 del (Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro) - Dlgs 19/9/1994 n.626 Attuazione delle Direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE, 89/655/CEE, 89/656/CEE, 90/269/CEE, 90/270/CEE, 90/394/CEE, 90/679/CEE riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro. - Dlgs. 19/3/1996 n. 242 Modificazioni ed integrazioni al decreto legislativo 19 settembre 1994 n. 626 recante attuazione di direttive comunitarie riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro. - Legge n.186 del (Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni e impianti elettrici ed elettronici); - D.M. del (Eliminazione dei radiodisturbi provocati dagli apparecchi di illuminazione per lampade fluorescenti); - D.M. del (Direttive urgenti prevenzioni incendi); - D.M. del
2 (Norme tecniche aggiornate relative all edilizia scolastica, ivi compresi gli indici minimi di funzionalità didattica, edilizia ed urbanistica da osservarsi nell esecuzione di opere di edilizia scolastica); - D.M. del (Prevenzione incendi per l edilizia scolastica ); - D.M. del (Norme di sicurezza per la costruzione e l esercizio degli impianti sportivi); nonchè tutte le Norme CEI riportate al termine della presente relazione. - D.M n.37 Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici. (Gazzetta Ufficiale 61 del 12 Marzo 2008) In particolare tali ambienti sono classificati come ambienti a maggior rischio in caso di incendio (art. 751 Norma CEI 64-8/7), pertanto gli impianti installati dovranno rispettare le prescrizioni contenute in tale Norma. 3. Fornitura di Energia La fornitura di Energia Elettrica avviene da parte dell ENEL direttamente via cavo, in bassa tensione (400/230 V); pertanto il sistema di distribuzione è del tipo TT, ovvero l utente dispone di un proprio impianto di terra. La corrente presunta di corto circuito nel punto di installazione è di 6,0 ka (contatore trifase con limitatore). I carichi elettrici da alimentare sono essenzialmente i corpi illuminanti e le prese a spina, la cucina e le due caldaie. 4. Descrizione impianto elettrico Il quadro generale sarà di nuova realizzazione e sarà del tipo ad incasso in PVC, dotato di sportello, in grado di contenere almeno 54 moduli, con gradi di protezione minimo IP40. Esso sarà ubicato in prossimità dell ingresso della scuola (al piano terra). Sarà installata una bobina di sgancio sull interruttore generale dell intero impianto comandato da un pulsante di sgancio, ubicato in posizione accessibile e chiaramente visibile, per l interruzione dell energia elettrica in caso di pericolo. 2
3 Verranno realizzate due linee elettriche dedicate per l alimentazione delle due caldaie al piano seminterrato. Non sarà necessario installare al di fuori di ogni locale caldaia, un sezionatore non automatico, sotto vetro, poiché trattasi di locali separati tra loro con potenza termica di ogni caldaia non superiore a 24 kw. Tuttavia, l impianto elettrico all interno dei locali caldaia sarà del tipo a parete, mediante tubazione rigida pesante staffata a parete e/o soffitto, con grado di protezione minimo IP55. Tutti gli interruttori installati nei quadri elettrici, aventi funzioni di protezione, sezionamento e comando, sono di tipo miniaturizzato a modulo DIN per correnti fino a 63A, con tarature adeguate ai carichi previsti. I magnetotermici avranno potere di interruzione superiore alle correnti presunte di corto circuito e comunque mai inferiore a 4500 A, e saranno inoltre coordinati con le condutture utilizzate sulla base di risultati dei calcoli di coordinamento tra i dispositivi di protezione contro corto circuiti e sovraccarichi e le condutture protette, in conformità alle sez , Cap. VI, Norma CEI I principali carichi elettrici da alimentare, saranno essenzialmente, le prese di corrente, del tipo bipasso 10/16A ad alveoli protetti, la cucina, l illuminazione del piazzale e i corpi illuminanti all interno dell intera struttura. E prevista l installazione di un congruo numero di prese di FM, opportunamente distribuite, per come riportato nelle piante allegate. Le prese saranno del tipo bipasso 10/16 A con gli alveoli protetti contro l eventuale introduzione di corpi estranei. Nel locale cucina sarà installata una presa del tipo CEE 3x16 A + N + PE, con grado di protezione minimo IP55, a servizio della lavastoviglie. Sarà alimentata, inoltre, una cappa per aspirazione fumi, trifase, esistente. Per l illuminazione delle aule didattiche e per gli spazi comuni saranno previsti corpi illuminanti di nuova fornitura, di tipo con schermo ottico in alluminio lamellare bianco, con reattore standard, per lampade da 4x18 W già rifasate, montate a parete e/o su controsoffitto a fibre minerarie, mentre nei bagni, in cucina e nei locali caldaia saranno utlizzate plafoniere in plexiglass di potenza 1x36, 2x36 e 2x58 W. 3
4 Il livello di illuminamento medio utilizzato in fase di dimensionamento dell impianto è stato effettuato tenendo conto dell attività svolta (UNI U , Luglio 1992), con un livello di uniformità Emin/Emedio 0.4 (E = illuminamento). E prevista l installazione di alcune lampade di emergenza di potenza P=8 W (vedi piante allegate), per garantire, in caso di mancanza di energia elettrica, una illuminazione di emergenza di almeno 5 lux nei pressi delle vie di esodo e di 2 lux negli altri ambienti accessibili al pubblico. Tali lampade saranno dotate di sorgente autonoma (batteria Ni-Cd), spia luminosa (led) per controllo di carica, dispositivo per evitare la scarica totale della batteria, accensione automatica ed istantanea (< 0.5 sec) in caso di mancanza di tensione di rete, autonomia di 60 minuti primi, marchio IMQ. La distribuzione della linea di emergenza verrà realizzata con cavo unipolare del tipo N07V- K di idonea sezione e sarà indipendente dalle altre linee di distribuzione. Allo stato attuale sono presenti n 2 scaldini a gas, che dovranno essere rialimentati, mediante interruttori bipolari montati sul posto, così come indicato sulle piante allegate. Per tutto quanto non riportato nella presente relazione si rimanda agli elaborati allegati (schemi elettrici e piante) costituenti parte integrante della presente progettazione. Tutti i carichi elettrici della scuola sono stati equilibrati sulle tre fasi. 4.1 Distribuzione impianti elettrici La distribuzione degli impianti elettrici avverrà per la quasi totalità, per mezzo di condutture realizzate in tubazioni in PVC flessibili pesanti, di diametro adeguato, posate a pavimento e/o parete. I conduttori utilizzati saranno del tipo unipolari in rame con isolamento in PVC (N07V-K). Nei locali caldaia, la distribuzione sarà realizzata per mezzo di tubazione rigida in PVC staffata a parete e/o soffitto, di diametro adeguato. Anche in questo caso i conduttori utilizzati saranno del tipo unipolari in rame con isolamento in PVC (N07V-K). La distribuzione dell intero impianto elettrico sarà di tipo radiale. 4.3 Condutture E stato generalizzato l uso di cavi del tipo a conduttore flessibile di rame, isolato in PVC del tipo autoestinguente e non propagante l incendio, conforme alle Norme CEI e 20-22, tipo N07V-K, tensione di esercizio 450/750 V. 4
5 I colori dei rivestimenti isolanti (per le linee di nuova installazione a cui si riferisce la presente relazione tecnica) sono stati sempre tali da consentire l individuazione della funzione del conduttore, e in particolare si è usato il bicolore giallo-verde per i conduttori di protezione, di terra e di equipotenzialità, il colore blù chiaro per il neutro e i colori nero, grigio e marrone per le fasi. Alcune linee elettriche esistenti, per le quali non è stato richiesto alcun intervento (e quindi al di fuori della presente progettazione) non presenta la colorazione adeguata, per come detto sopra. Le sezioni sono determinate in relazione alla corrente di impiego, in modo da mantenere una temperatura inferiore a 70 C sull isolante dei cavi e una caduta di tensione inferiore al 3% sui carichi luce e al 4% sui carichi FM. In ogni caso esse sono non inferiori a 1,5 mmq per i circuiti di energia e a 0,5 per i circuiti di segnalazione e comando, ai sensi della Norma CEI 64-8, art Le sezioni sono rispondenti a quelle indicate negli schemi e nelle piante allegati. La distribuzione delle linee elettriche è stata realizzata utilizzando tubazione flessibile pesante incassata a parete e/o pavimento. Nei locali tecnici e nella centrale termica sarà utilizzata tubazione in PVC del tipo rigida pesante, di diametro adeguato al numero di conduttori presenti in essa, e con grado di protezione minimo IP Protezione dalle sovracorrenti La protezione dalle sovracorrenti è realizzata utilizzando per ogni circuito un unico dispositivo di protezione, che realizza contestualmente la protezione dal sovraccarico e dal corto circuito, in accordo con le prescrizioni dell art della Norma CEI Protezione contro i contatti diretti La protezione dai contatti diretti è ottenuta mediante isolamento delle parti attive; tale isolamento potrà essere rimosso solo mediante distruzione; inoltre, poiché all impianto verrà assicurato il grado di protezione minimo IP 4X, si realizza una protezione mediante involucro. Una protezione addizionale è ottenuta grazie all utilizzo di interruttori differenziali divisionali con corrente differenziale nominale di intervento pari a 30 ma. 5
6 7. Protezione contro i contatti indiretti La protezione dai contatti indiretti è realizzata mediante interruzione automatica dell alimentazione, ottenuta utilizzando interruttori differenziali con corrente differenziale di intervento pari a 30 ma, opportunamente coordinati con l impianto di terra. 8. Impianto di messa a terra Ai fini della classificazione del sistema secondo il collegamento a terra, l impianto in esame è classificabile come sistema di tipo TT, ovvero l utente dispone di un proprio impianto di messa a terra, separato da quello dell Ente Distributore. Per la protezione delle persone contro i contatti indiretti l impianto deve essere dotato di un dispersore di terra da realizzarsi in conformità a quanto previsto dalle Norme CEI 64-8 Cap. 5. L impianto di messa a terra, sarà realizzato per mezzo di n. 3 picchetti di terra in FeZn di dim. 50x50x5 mm e lunghezza 1,5 mt, collegati tra loro per mezzo di corda di rame nuda di sezione 35 mmq direttamente interrata. Il valore di resistenza di terra dovrà essere tale da assicurare il coordinamento con i dispositivi di protezione adottati per la protezione contro i contatti indiretti ai sensi della Norma CEI La connessione tra il collettore generale posto all interno del Quadro Generale ed il dispersore dovrà essere realizzata con cavo di tipo giallo verde di sezione minima GV=10 mmq. Particolare attenzione dovrà essere dedicata ai collegamenti equipotenziali esistenti, con installazione di capicorda e fascette per un più solidale collegamento delle masse e masse estranee. 9. Normativa di riferimento CEI 11-8 Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica. Impianti di terra. CEI (1992) Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica. Linee in cavo. 6
7 CEI 17-13/1 (1990) Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri bt) - parte 1: prescrizioni per apparecchiature di serie (AS) e non di serie (ANS). CEI 17-13/3 (1992) Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri bt) - parte 3: prescrizioni particolari per apparecchiature assiemate di protezione e di manovra destinate ad essere installate in luoghi dove personale non addestrato ha accesso al loro uso (quadri di distribuzione ASD). CEI (1992) Cavi con isolamento estruso in gomma per tensioni nominali da 1 a 30 kv. CEI (1984) Cavi isolati con polivinilcloruro di qualità R2 con grado di isolamento superiore a 3. (Per sistemi elettrici con tensione nominale da 1 a 20 kv). CEI (1990) Cavi isolati con gomma con tensione nominale non superiore a 450/750 V. CEI (1990) Cavi isolati con polivinilcloruro con tensione nominale non superiore a 450/750 V. CEI (1987) Prova dei cavi non propaganti l incendio. CEI (1984) Prove sui cavi elettrici sottoposti al fuoco. Parte 1: prova di non propagazione della fiamma sul singolo cavo verticale. CEI 23-3 (1991) Interruttori automatici per la protezione dalle sovracorrenti per impianti domestici e similari. CEI 23-5 (1972) Prese a spina per usi domestici e similari. CEI 23-8 (1973) Tubi protettivi rigidi in polivinilcloruro (PVC) e accessori. CEI 23-12/1 (1992) Prese a spina per uso industriale. Parte 1: prescrizioni generali. CEI (1971) Tubi protettivi flessibili in PVC e loro accessori. CEI V2 (1989) Variante n. 2. CEI (1980) Interruttori differenziali per usi domestici e similari e interruttori differenziali con sganciatori di sovracorrente incorporati per usi domestici e similari. CEI (1989) Tubi per le installazioni elettriche. Parte 1: Prescrizioni generali. CEI (1989) Tubi per le installazioni elettriche. Parte 2: Norme particolari per tubi. Sezione 1. Tubi metallici. 7
8 CEI (1990) Sistemi di canali metallici e loro accessori ad uso portacavi e portapparecchi. CEI (1990) Sistemi di canali di materiale plastico isolante e loro accessori ad uso portacavi e portapparecchi per soffitto o a parete. CEI (1995) Sistemi di tubi accessori per installazioni elettriche. Parte 2-4: Prescrizioni particolari per sistemi di tubi interrati. CEI (1996) Prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di distribuzione per installazioni fisse per uso domestico e similare. CEI 64-2 (1990) Impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione. CEI 64-2/A (1990) Impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione. Appendici. CEI 64-2/A;V1(1990) Impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione. Appendici. Appendice T. Parte 1: oggetto, scopi e principi fondamentali. Parte 2: definizioni. Parte 3: caratteristiche generali. Parte 4: prescrizioni per la sicurezza. Parte 5: scelta e installazione dei componenti elettrici. Parte 6: verifiche. Parte 7: ambienti e applicazioni particolari. 8
9 CEI (1993) Guida per l esecuzione dell impianto di terra negli edifici per uso residenziale e terziario. CEI (1989) UNI 9620 Edilizia residenziale - Guida per l integrazione nell edificio degli impianti elettrici utilizzatori ausiliari e telefonici. CEI 70-1 (1992) Gradi di protezione degli involucri. (Codice IP). CEI 0-2 (1995) Guida per la definizione della documentazione di progetto degli impianti elettrici. CEI 0-3 (1996) Legge 46/90 guida per la compilazione della dichiarazione di conformità e relativi allegati. 9
Tutte le linee elettriche, realizzate con cavi unipolari, verranno posate all interno di apposite tubazioni in PVC incassate nella muratura.
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