Progettazione Multimediale REGOLE DI COMPOSIZIONE GRAFICA. Parte 3. Lo spazio. Prof. Gianfranco Ciaschetti

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1 Progettazione Multimediale REGOLE DI COMPOSIZIONE GRAFICA Parte 3 Lo spazio Prof. Gianfranco Ciaschetti

2 Solitamente, per spazio intendiamo un volume in tre dimensioni di estensione illimitata. In grafica, lo spazio o campo è sempre delimitato, e può rappresentare: - lo spazio-visivo (campo-visivo) cioè il luogo nel quale sono identificate le forme; - lo spazio-formato (campo-formato) cioè il luogo nel quale comporre le forme; La definizione è abbastanza generica da riguardare sia il mondo bidimensionale (2D) che quello tridimensionale. Nel primo caso, per campo si intende una superficie chiusa delimitata da un perimetro, mentre nel secondo caso si intende un volume chiuso delimitato da una superficie. Esempi: Spazio e campo Nella composizione di un manifesto o di un poster, il campo-visivo coincide con il campo-formato, ed è dato dalla dimensione del foglio di lavoro; In una ripresa fotografica, la scena che si inquadra costituisce il campo-visivo, mentre il campo-formato è la porzione del campo-visivo che resta impressa nella fotografia; Nella grafica 3D, il campo-visivo è la singola scena nella quale si muovono gli oggetti tridimensionali, mentre il campo-formato è l intera realtà rappresentata.

3 Divisione dello spazio Quando si progetta una composizione grafica, si possono usare diverse tecniche di divisione del campo-formato. La principale di queste, la griglia modulare, utilizza il concetto di struttura portante o scheletro, e prevede di segmentare lo spazio in spazi regolari (detti moduli) con linee orizzontali, verticali o diagonali.

4 Divisione dello spazio Quando si utilizza una griglia modulare per disegnare forme decorative, si ha spesso una ripetizione del singolo modulo o di gruppi di moduli, che vengono così a formare uno schema o disegno ricorrente, o pattern.

5 Rapporti interni allo spazio-formato Le dimensioni e la forma dello spazio-formato (che viene chiamato bianco in gergo grafico) condizionano i rapporti interni tra gli elementi grafici che vi sono inseriti (che vengono chiamati neri in gergo grafico) e, di conseguenza, la percezione del messaggio. Nello spazio-formato, forma e contro-forma sono in una stretta relazione complementare tra loro: modificare la prima significa modificare anche la seconda, e viceversa. Un osservatore, prima ancora di comprendere il loro significato, percepisce questa reciprocità.

6 Rapporti interni allo spazio-formato Nella composizione, la particolare disposizione che si dà degli elementi all interno dello spazio-formato può suscitare nell osservatore diverse sensazioni. Abbiamo già studiato le leggi della percezione visiva della Gestalt che ci dicono come elementi simili, vicini, semplici, regolari, ecc. siano percepiti con più facilità. Ma si può fare molto di più! Isolamento separazione progressiva rilevanza movimento specificità

7 Rappresentazione dello spazio-formato Lo spazio-formato può essere rappresentato in diversi modi, a seconda dei punti di vista: - Il campo geometrico è quello intuitivo, nel quale forme e contro-forma sono costituiti secondo la geometria euclidea. In questo campo, le forme restano inalterate alla percezione anche a seguito di rotazioni, traslazioni, riflessioni speculari, ingrandimenti e/o riduzioni.

8 Rappresentazione dello spazio-formato - Il campo gestaltico è il luogo in cui si compiono le operazioni necessarie per organizzare tra loro i diversi elementi che compongono le figure, che vengono percepite nel loro insieme, secondo la loro organizzazione ottica. Questo campo fa uso della geometria affine, nella quale l immagine subisce delle trasformazioni secondo linee e piani di proiezione.

9 Rappresentazione dello spazio-formato - Il campo prospettico permette di realizzare l immagine tridimensionale di un oggetto (immagine in prospettiva) osservato verso un determinato punto di convergenza (detto punto di fuga), su di uno spazio bidimensionale.

10 Lo spazio-formato tridimensionale Per realizzare immagini tridimensionali su un piano bidimensionale, ci si può avvalere delle seguenti tre tecniche di rappresentazione grafica: - Proiezioni ortogonali: sono rappresentate in due dimensioni (su assi coordinati x e y) le superfici visibili della forma secondo tre diversi punti di vista (frontale, laterale, verticale). - Assonometria: Le proiezioni ortogonali della forma vengono estruse lungo un asse z di profondità. L assonometria può essere isometrica (i tre assi formano tra loro angoli di 120 ) oppure cavaliera (gli assi x e y formano un angolo di 90, l asse z forma un angolo di 135 gradi con gli altri due). - Prospettiva: la forma si sviluppa lungo linee di fuga che originano da uno o più punti detti punti di fuga. Nella prospettiva isometrica, le linee di fuga sono parallele tra loro. Assonometria Isometrica

11 Lo spazio virtuale Con la rivoluzione digitale dei nostri tempi, la rappresentazione tridimensionale di oggetti grafici è diventata sempre più diffusa e importante. Le tecniche classiche di rappresentazione tridimensionale di un oggetto, nello spazio virtuale, perdono di validità in quanto il punto di vista non è più uno solo (un punto di fuga, una estrusione bidimensionale, una assonometria, una proiezione) statico e immutabile, ma sono tutti i possibili punti di vista: gli oggetti tridimensionali nello spazio virtuale possono e devono essere osservati da ogni punto di vista. Si chiama rendering Il processo mediante il quale i programmi di grafica 3D costruiscono un immagine tridimensionale a partire dalla rappresentazione in 2D (solitamente dalle proiezioni ortogonali). Alcuni tra i più diffusi programmi per la grafica 3D sono Autocad, 3DstudioMax, SketchUp, Maja, Blender, Sculptris, Rhino, ecc.

12 Per approfondire Esercizio (da consegnare) Crea tre composizioni grafiche per presentare la tua classe, in formato A4, con le immagini dei compagni organizzate: - secondo una griglia ottenuta con divisioni orizzontali e verticali - secondo una griglia ottenuta con divisioni diagonali - secondo la struttura portante del rettangolo. (suggerimento: se non si dispone delle immagini dei compagni, si possono disegnare caricature, o creare degli smile stilizzati, più o meno somiglianti). Cura con attenzione gli aspetti estetici e strutturali del campo geometrico (forma e dimensione delle singole immagini) e del campo gestaltico (la composizione nel suo insieme), il rapporto interno tra le forme e tra le forme stesse e la controforma (sfondo).

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