Compressori e limiter

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Compressori e limiter"

Transcript

1 Compressori e limiter Introduzione "Questa batteria è compressa", "se non usi un compressore tuoi brani suoneranno sempre mosci", "senza compressione valvolare il suono della chitarra non è professionale"... Alzi la mano chi non ha mai sentito pronunciare una frase come queste. Non c'è niente come la compressione, nell'audio sia analogico che digitale, che sia in grado di scatenare panico e diffondere miti e mitologie nei tecnici alle prime armi, e a volte anche in quelli più esperti. Fino ad una certa età ho sentito parlare della compressione come di un fenomeno esoterico, avvolto in aloni mistici, le cui misteriose regole potevano essere comprese solo da veri iniziati. Nondimeno, alla compressione erano dovuti i più grandi suoni che potessero esistere, e contemporaneamente vi erano attribuiti i più gravi errori. Un fondo di verità in tutto questo c'è: in effetti la compressione non è un processo semplice o dai risultati comprensibili e controllabili per un profano come invece, ad esempio, la regolazione di un equalizzatore (non che quest'ultima sia semplice) o l'applicazione di un effetto come un riverbero. Già il nome "compressione" causa equivoci e fraintendimenti. E va detto che molti fattori nella compressione possono produrre effetti spiacevoli o rovinare completamente il lavoro di registrazione. Nonostante ciò, la compressione è essenziale per ottenere buoni risultati sia dal vivo che in studio, ed in questo tutorial cercheremo di capire perchè e come ottenere dei buoni risultati. Attenzione: diciamo subito che i compressori esistono in numerose forme, sia software che hardware. Questi ultimi in particolare si suddividono, come molte altre apparecchiature, tra compressori valvolari e a transistor. Si dice in genere che le apparecchiature valvolari siano migliori di quelle a transistor. Per quanto ciò, in presenza di ottime circuiterie, e a pari livello di accuratezza nella progettazione e nella costruzione, sia probabilmente vero, bisogna ricordare che non è la presenza di una valvola a rendere migliore un circuito per altri versi scadente o comunque non eccelso. Quindi, se intendete acquistare un compressore, prima di spendere delle grosse cifre, provatene vari modelli e imparate a fidarvi prima di tutto delle vostre orecchie. Definizioni I compressori e i limiter sono processori di segnale che riducono la gamma dinamica del segnale. In generale i processori che agiscono sulla dinamica vengono appunto detti processori di dinamica. Cosa sia la dinamica e come questa venga "compressa" lo spiegheremo tra poco. Notate che come plug-ins di software come Logic o Cubase i compressori vengono appunto catalogati come dynamics.

2 Prima di tutto cerchiamo di capire cosa è che viene compresso, e in che modo. Se infatti è ovvio che il compressore comprime, il cosa, come e perchè venga compresso sono concetti più difficili da afferrare. Cominciamo dal cosa: il compressore comprime, come abbiamo detto, un segnale audio. La dinamica di un segnale è il range nel quale varia l'ampiezza di un segnale. Ad esempio, la dinamica di un brano musicale potrebbe essere tra 40 db e 90 db (ipoteticamente, tanto per fare un esempio). In questo caso la dinamica complessiva sarebbe di 50 db, ossia la differenza tra il valore massimo e quello minimo. Ciò descrive il fatto che i valori hanno la facoltà di variare in un intervallo (o, appunto, range) di 50 db complessivi. Abbiamo detto che per tutto il tempo per il quale la compressione è applicata, il segnale viene compresso in una gamma dinamica più ristretta di quella originaria. Attenzione: non è detto che, in termini di livelli, il segnale sia di livello più alto o più basso che in origine; ma certamente la differenza tra il massimo livello e il livello minimo del segnale compresso sarà minore della differenza tra il massimo livello e il livello minimo del segnale non compresso. Facciamo un esempio cambianfdo i valori: se il segnale originario assume valori oscillanti tra 10 db e 80 db, l'effetto del compressore potrebbe essere di fare in modo che il segnale venga "costretto" in un range compreso tra 50 db e 100 db. Come vediamo, il segnale avrà un valore massimo più alto del segnale originario, ma la sua gamma dinamica complessiva sarà stata "compressa" - appunto - da 70 db (80-10) a 50 db (100-50). Sarà anche possibile che lo stesso segnale venga compresso per assumere valori di ampiezza compresi tra 40 e 70 db: in questo caso la gamma dinamica è ancora più ristretta (soli 30 db) ma il valore massimo sarà inferiore a quello originario. In entrambi i casi c'è stata compressione. Come si fa a dire al compressore come modificare la gamma dinamica di un segnale? Diciamo per ora che il compressore agisce quando il segnale raggiunge una certa soglia o threshold, ossia un certo valore minimo prestabilito, regolato dall'utente, e che la "quantità" di compressione applicata viene stabilita mediante controlli di ratio e gain, oltre a controlli più fini come attack, release e knee. Vedremo tutti questi valori più avanti. Intanto vediamo cos'è un limiter. Il limiter propriamente detto è un processore di dinamica progettato per impedire ai segnali di oltrepassare un dato livello, generalmente regolabile, detto livello di soglia (threshold). A volte il limiter viene configurato come un vero e proprio "muro" ("brick wall" è esattamente il termine utilizzato) che impedisce al livello d'uscita di andare oltre la soglia stabilita, qualunque sia l'incremento del livello d'ingresso. L'effetto è quello di consentire al segnale solo un piccolo incremento (non lineare) nel livello d'uscita per qualsiasi incremento del livello d'ingresso oltre la soglia stabilita. Quest'azione, poichè elimina i picchi di livello di segnale in un programma, è conosciuta anche come "livellamento" (leveling), ed i limiter sono anche detti "amplificatori di livellamento audio" (audio leveling amplifiers). Parametri e valori Abbiamo già citato la threshold.

3 Questo è un valore fondamentale perchè stabilisce a partire da quale livello di input il compressore agisce sul segnale. Per valori inferiori alla threshold, il segnale passa attraverso il compressore senza subire modifiche. Ciò vuol dire che una parte del segnale - tutto ciò che è inferiore alla threshold - non viene affatto compressa. I valori assegnabili alla threshold variano generalmente tra -40 e +20 dbu. Per i segnali sopra la threshold, il rapporto tra la variazione nel livello d'ingresso (in db) e la variazione del livello di uscita - dopo la compressione - è conosciuto come "rapporto di compressione" o ratio. Attenzione: perchè per la ratio si parla di "variazione nel livello" e non semplicemente di "livello"? Se ci pensate un attimo è ovvio. Il compressore agisce sulla dinamica, per cui reagisce a variazioni di livello. Come abbiamo già detto, è la dinamica del segnale ad essere compressa. La ratio indica esattamente la percentuale della quale il compressore comprime le variazioni del livello d'ingresso. Con una ratio di 2:1, ad esempio, il compressore trasformerà una variazione di 20 db (ad esempio da 40 db a 60 db) in una variazione di 10 db. Vediamo questo esempio nella schermata del compressore grafico nel software soundforge.

4 La maggior parte dei limiter, che sono come abbiamo visto particolari compressori - avranno una ratio tra 8:1 e 20:1, o anche superiore. Se un'unità è impostata su una compressione di 8:1, allora un incremento nel livello d'ingresso di 8 db (assumendo che il segnale d'ingresso sia sopra il valore di soglia) risulterà come un incremento di 1 db nel livello d'uscita. Alcune unità offrono un valore di compressione infinita, dove nessun incremento del livello d'entrata sopra la soglia causerà un incremento nel livello di uscita. E' il caso del "muro" come abbiamo visto prima. In questo caso il compressore-limiter impone un livello massimo possibile di uscita al segnale. I compressori in genere usano una ratio più bassa dei limiter, normalmente tra 1,5:1 e 4:1. Vediamo un'impostazione di limiter nel compressore di soundforge.

5 Poichè la caratteristica di trasferimento (ossia la pendenza del grafico raffigurante il cambiamento in uscita del segnale in entrata) cambia al livello di soglia, la soglia o threshold è anche conosciuta come punto di rotazione (ma si tratta di una dicitura utilizzata molto raramente). Nel grafico che segue vediamo come cambia la risposta del compressore con un effetto combinato delle regolazioni di threshold e ratio.

6 I processori di dinamica hanno in generale due possibili modalità di funzionamento: ci sono quelli basati sui valori di picco e quelli che si basano sul valore "rms response". Ognuno dei due sistemi presenta i suoi vantaggi in differenti situazioni. Ad esempio, l'analisi basata sui picchi si rivela particolarmente efficace con le percussioni, mentre l'analisi rms dà migliori risultati con programmi complessi. Inoltre, il compressore ha due possibili modi di applicare la riduzione di gain (gain reduction) i cosiddetti "hard knee" e "soft knee". Alla lettera, queste locuzioni potrebbero essere tradotte come "ginocchio duro"e "ginocchio soffice". Il ginocchio è quello che prima abbiamo chiamato punto di rotazione della caratteristica di compressione, ossia il punto in cui il segnale raggiunge la threshold. Con un'impostazione di hard knee si ha una risposta più "meccanica" dal compressore, mentre il soft knee può garantire risultati più morbidi, con un senso più "musicale", in quanto la compressione inizia a lavorare in modo meno istantaneo e quindi, apparentemente, più naturale. Tra i valori che l'utente può modificare in un compressore che lavori in peak mode, ci sono l'attack e il release. I compressori che lavorano in rms mode regolano questi valori automaticamente. Con il valore di attacco (generalmente compreso tra 0.1 ms e 200 ms) si stabilisce quanto velocemente la circuiteria interna del compressore/limiter debba reagire ai cambiamenti nel livello del segnale d'ingresso. Quanto più lungo viene settato il tempo di attacco, tanta più parte della dinamica del segnale originale viene lasciata inalterata prima che entri in azione il compressore.

7 Con tempi d'attacco più lenti, si ottiene un suono più omogeneo, che tende a mantenere le caratteristiche dinamiche del segnale originale, ma in compenso il compressore non reagirà molto rapidamente a cambi di livello subitanei, e questo è un fattore di cui tenere conto nella regolazione del tempo di attacco. Vediamo un paio di esempi chiarificatori: con un tempo di attacco lungo su un suono di chitarra, si potrà ottenere una compressione che mantenga il classico attacco della pennata del chitarrista. Analogamente, un tempo di attacco lungo su una cassa di batteria conserva una parte del suono iniziale tipico di questo strumento. In questi casi, scegliere un tempo più lungo può rendere un suono più naturale e che non snatura le caratteristiche degli strumenti presi in esame. Un attacco cortissimo è invece necessario quando si usi un limiter per evitare forti picchi che possano danneggiare l'impianto. Il tempo di release (generalmente compreso tra 50 ms e 5 secondi) determina quanto impiega il compressore ad interrompere la propria azione. Con tempi di rilascio brevi, il compressore riproduce ogni minima variazione nel livello d'ingresso, il che può produrre un effetto irregolare di "ondulazione" che riduce la dinamica ma aumenta il livello di uscita. Tempi di rilascio più lunghi tendono a schiacciare maggiormente il segnale, producendo un output più basso ma mantenendo maggiormente le caratteristiche della dinamica del segnale originale. Un tempo di release molto lungo può essere utilizzato come un effetto, e infatti negli anni '60 una tecnica di registrazione molto diffusa utilizzava lunghi tempi di rilascio nella compressione della batteria. Nell'immagine che segue osserviamo l'effetto dei tempi di attacco e rilascio. Un altro valore da regolare su tutti i compressori è l'output gain, in genere variabile tra -20 e +20 db). Questo controllo è importantissimo e per capire come agisce bisogna aver capito molto bene come agisce la compressione. Nel processo di riduzione della dinamica, si ha un abbassamento del livello generale del segnale. Con la threshold a -20 db, una ratio di 10:1 ed un valore massimo di input di -10 db, il livello massimo di output sarà di -19 db. Come esercizio, verificate questo calcolo! Il controllo del gain di output è necessario per poter compensare questa perdita generale di livello, aumentando il livello del segnale in uscita. Nel nostro esempio, sarà necessario un output gain di +9 db per compensare l'effetto della compressione.

8 Attenzione: ciò causerà anche un incremento della regione situata sotto la threshold, il che comporta una maggiore "potenza" del segnale nel suo insieme (e questo è un effetto che può essere ricercato in molti casi) ma anche un incremento del rumore di fondo, per cui fate attenzione nel regolare questo parametro. E' ovvio inoltre che un output troppo alto può causare distorsione nel segnale. Vediamo ad esempio, nell'illustrazione che segue, prima il segnale originale, poi il segnale compresso senza aggiustamento del gain, e infine l'effetto della compensazione apportata con la regolazione del gain output. Nella prossima illustrazione invece vediamo l'effetto di distorsione causato da un eccesssivo aumento del gain, un errore da evitare attentamente!

9 A cosa serve il limiter? Generalmente i limiter sono usati solo per processare i picchi di un programma, e questo è il motivo per cui sono anche conosciuti come limitatori di picco (peak limiters). Nel settore delle trasmissioni radio-televisive (broadcast), tali unità impediscono una "sovramodulazione" del segnale trasmesso. Nell'amplificazione dal vivo (sound reinforcement) possono essere usati per proteggere i diffusori da eventuali danni meccanici nel caso, ad esempio, della caduta di un microfono (limitando il livello di picco che sarà fornito all'amplificatore ed agli altoparlanti). Nell'incisione dei dischi (parliamo ovviamente dei dischi in vinile), essi prevengono un'eccessiva escursione della puntina di incisione, che potrebbe altrimenti causare la fusione di solchi adiacenti e perciò conseguenti salti quando il disco impresso viene riprodotto. Il limiter viene utilizzato in tutte quelle situazioni in cui un improvviso incremento del livello del segnale possa essere dannoso. A cosa serve la compressione? La compressione ha una molteplicità di utilizzi. Nella registrazione di nastri, nel broadcast o nell'amplificazione dal vivo, la compressione può essere usata per schiacciare la gamma dinamica di un programma al fine di adattarlo alla memorizzazione o al mezzo di riproduzione. Non è detto infatti che il supporto sia in grado di reggere una gamma dinamica molto ampia.

10 Se il tetto del rumore al punto di saturazione del nastro rappresenta una gamma dinamica di 50 db, e il programma suonato ha una gamma dinamica di 100 db (il tetto di rumore al livello di picco), allora una compressione di 2:1 adatta il programma a stare sul nastro. In ogni situazione in cui il livello del rumore d'ambiente è alto, e il livello massimo del suono che può essere riprodotto è limitato (è il caso di sistemi audio che lavorano in ambienti industriali o commerciali) la compressione può essere usata per schiacciare il programma in una gamma dinamica molto piccola, e questa gamma può essere riprodotta appena sotto la capacità massima di uscita del sistema sonoro. Prendiamo ad esempio il sistema audio di uno stadio. Poniamo che il livello di rumore d'ambiente durante un evento sia regolarmente al di sopra dei 95 db SPL (durante acclamazioni ed applausi) e che il massimo livello sonoro che il sistema di amplificazione può sprigionare al centro del pubblico sia di 110 db SPL, per cui avremo 15 db di effettiva gamma dinamica. La voce di un presentatore allenato può avere una gamma dinamica di 30 db (voci non allenate variano di più). Applicando una compressione di 2:1 alla voce, l'intero programma è schiacciato a 15 db, e può essere quindi riprodotto dal sistema sonoro a livelli udibili dal pubblico. Questa è una spiegazione molto semplificata, poichè spesso un programma coerente come la voce si può discernere anche al di sotto del livello di rumore casuale, ma questo dipende da fattori psicoacustici che non approfondiremo in questo tutorial. Differenza tra limiter e compressore Poichè la circuiteria è quasi identica, la reale distinzione tra un compressore e un limiter sta nel modo in cui il dispositivo viene usato. Molti di questi dispositivi sono progettati per svolgere entrambe le funzioni. Essi hanno un'ampia gamma di impostazioni del valore di soglia e del valore del rapporto di compressione (ratio), e a volte anche dei valori dei tempi di attacco e di rilascio, e sono quindi conosciuti come compressori/limiter. Come funzionano i compressori/limiter La circuiteria di un compressore o di un limiter può essere molto complessa ed è difficile comprenderne da profani l'intero funzionamento. Vediamo però quali sono le componenti essenziali. In generale c'è un amplificatore controllato in tensione (control voltage amplifier, VCA) il cui guadagno (gain) può essere variato in base al voltaggio applicato. Viene utilizzato un circuito di rilevazione detto side chain, ovvero, tradotto alla lettera, catena laterale, che contiene il valore di soglia e le regolazioni dei tempi di attacco e di rilascio, e che campiona il segnale in ingresso per creare un segnale di controllo. Il segnale di controllo viene quindi applicato al VCA. Solitamente ci sono anche controlli dei livelli di ingresso ed uscita, e può esserci un circuito contatore (meter) che può essere impostato, tramite un controllo di tipo switch, per indicare il livello d'ingresso, il livello di uscita e/o la quantità di riduzione del gain in ogni istante.

11 Uno dei fattori più importanti che distingue un compressore/limiter da un altro è il metodo col quale ognuno individua il livello del segnale d'ingresso. Alcune unità, in particolare i limiter per il broadcast o per l'incisione, operano basandosi sul picco istantaneo del segnale d'ingresso; altre unità operano basandosi sul livello medio del segnale; altre ancora individuano il livello root mean square (rms). Qual'è la differenza? Il sistema basato sul calcolo del livello di picco, in particolare con una ratio alta, può essere utilizzato per impedire al segnale in uscita di superare un valore prestabilito, anche solo per una frazione di secondo. Inoltre tale sistema abbasserà il livello di uscita in presenza di un picco momentaneo, il che in alcuni casi è più problematico che impedire al picco di raggiungere l'uscita. I sistemi basati sul calcolo dei livelli medio ed rms possono permettere ad una frazione di ciclo, o anche a molti cicli di segnale di livello più alto della soglia, di passare prima che la compressione ne abbassi il livello. Ciò renderà il suono più naturale, in modo particolare quando la soglia è regolata in modo tale da applicare una compressione moderata ad una larga percentuale del programma o a tutto il programma. Il calcolo della media del livello di segnale viene fatto da un circuito relativamente semplice. Comunque, è il sistema basato sul calcolo del valore rms quello che corrisponde meglio al modo in cui le nostre orecchie percepiscono i volumi relativi, non quello basato sul calcolo della media numerica. Il calcolo del valore rms è però più difficoltoso da effettuare. Con un'onda sinusoidale pura, il valore rms del segnale è 1,414 volte il livello di picco, ma con un segnale audio complesso il valore rms non si ricava così facilmente. Si utilizza la tecnologia LED/LDR: si è scoperto che la luce emessa da una lampadina o da un LED eccitati da un segnale AC corrisponde al valore rms di quel segnale. Una sorgente di luce (ad esempio un LED) eccitata da un segnale d'ingresso campionato può essere usata per eccitare un resistore dipendente dalla luce (LDR), che modula il controllo in tensione per l'amplificatore VCA. Ci sono altri rilevatori di rms anche più complessi che non si affidano alla tecnologia LED/LDR. La velocità alla quale il gain viene ridotto, in risposta ad un aumento del segnale d'ingresso, è definita sia come tempo d'attacco (attack time, in millisecondi) che come quota d'attacco (attack rate in db al secondo). Il termine varia a seconda della natura della circuiteria e a seconda di come il costruttore tratta questi parametri. La velocità alla quale il gain viene riportato al valore originale dopo che l'impulso d'ingresso è stato rimosso è noto come tempo di rilascio (release time) oppure come quota di rilascio (release rate). Su alcuni compressori/limiter il circuito di rilevazione o side chain è portato ad un paio di connettori di input/output. Ciò permette di usare dei processori di segnale nella side chain. Se si vuole più compressione in risposta a segnali ad alta frequenza, si può inserire un equalizzatore nella

12 catena con un incremento (boost) sulle frequenze alte. Questa configurazione viene spesso utilizzata per il de-essing, per cui le sibilanze della voce vengono rimosse da una compressione differenziata. Se si usa un equalizzatore con un taglio (cut) sulle basse frequenze, il compressore lascia passare i suoni di una batteria più o meno inalterati, ma può tagliare una nota alta di sintetizzatore relativamente meno potente ma più pericolosa per i tweeter. Se si inserisce un breve ritardo di segnale nel percorso del segnale principale, e l'input del side chain viene alimentato in un punto che precede il ritardo, può essere ottenuto un tempo d'attacco zero o anche un inusuale effetto di precompressione, dove la compressione si sente prima del segnale che la provoca (questo assomiglia al suono di una registrazione su nastro riprodotta al contrario). A puro titolo di curiosità, riporto lo schema di un semplice circuito di compressore. Qualche consiglio per le regolazioni Non è possibile dare delle regole da seguire in tutti i casi per una buona compressione. E' possibile però mettere insieme dei consigli di massima, da apllicare "cum grano salis" e soprattutto fidandosi, come al solito, di ciò che ci dice l'orecchio. Iniziamo dai valori di attacco e rilascio. Non esiste un valore di attacco o di rilascio che sia ottimale per ogni situazione. Come abbiamo già detto, un attacco troppo rapido causa fluttuazioni innaturali nel livello del programma, ed una considerevole distorsione del segnale a bassa frequenza quando il compressore cerca di "cavalcare" la forma d'onda. Un attacco troppo lento consente all'output di eccedere il livello che è stato scelto come il massimo desiderato prima che il compressore/limiter abbia il tempo di agire. Un rilascio troppo rapido, invece, causa pulsazioni o respiri (breathing) quando il gain cambia rapidamente, ed un rilascio troppo lento fa sì che le porzioni del programma a livello più basso vadano perse, poichè accade che il gain di uscita viene ancora ridotto in risposta ad uno stimolo d'ingresso che in realtà non è più ad alto volume. I costruttori in genere forniscono tempi di attacco e rilascio che cambiano automaticamente in risposta al segnale d'ingresso, oppure modificabili manualmente. Sebbene molti preferiscano sempre le regolazioni manuali, a volte certi errori di regolazione causano seri problemi nel suono, per cui è utile provare innanzi tutto ad utilizzare i parametri automatici. Alcuni modelli hanno sia il modo automatico sia quello manuale. Se si preferisce regolare manualmente i parametri, è

13 comunque preferibile seguire i suggerimenti forniti dal costruttore dell'apparecchio. In assenza di questi, ecco alcuni consigli. Prima di tutto è bene regolare il controllo del livello d'ingresso in modo che il segnale sia ben al di sopra del rumore di fondo, ma senza causare distorsioni. La soglia e la ratio vanno impostate su valori che siano di volta in volta appropriati alla situazione. Per la protezione degli altoparlanti, ad esempio, la soglia dovrebbe essere regolata ad un valore che impedisca all'amplificatore di potenza di esprimere il livello stabilito come limite meccanico per gli altoparlanti. Poniamo che la capacità dei diffusori sia di 100 watt continui e di 200 watt di picco, e che l'amplificatore di potenza possa emettere 200 watt all'impedenza di carico degli altoparlanti (dato un ingresso a +4 dbu). Supponiamo anche che l'attenuatore di ingresso dell'amplificatore di potenza sia abbassato di 10 db (per semplicità, assumiamo che i controlli di livello d'ingresso e d'uscita del compressore siano regolati senza attenuazione attraverso l'apparecchio quando non c'è compressione). In questo caso, un segnale di +14 dbu applicato all'amplificatore fa sì che questo mandi 200 watt agli altoparlanti. La soglia e la ratio del compressore/limiter devono quindi essere regolati in modo da non superare i +14 dbu. Se si vuole conservare quanto più possibile della dinamica naturale del programma, bisogna impostare la soglia a +10 dbu. Questi criteri richiedono che ogni segnale in ingresso, non importa quanto forte, non faccia aumentare il livello di uscita di più di 4 db sopra questo valore. Assumiamo che, data la capacità dell'equipaggiamento che fornisce il segnale al compressore/limiter, nessun segnale in ingresso superi i +26 db. Sottraiamo +10 da +26 e vediamo che una gamma dinamica di 16 db deve essere compressa in 4 db, ed una semplice operazione matematica ci mostra che una ratio di 4:1 sarà in gredo di fare il lavoro necessario. Se invece avessimo impostato la soglia a +13 dbu, avremmo dovuto restringere i restanti 13 db (26 db di dinamica meno 13 db) di possibile aumento del segnale d'ingresso ad 1 db solamente di aumento del segnale di uscita (una ratio di 13:1). Questo sarebbe matematicamente corretto, ma valori di ratio molto alti suonano meno naturali poichè l'effetto viene prodotto tutto in una volta. Questo va bene se si programma di controllare attentamente i segnali d'ingresso per evitare la regione sopra la soglia, e in questo caso l'azione di limiter è veramente solo una protezione a "muro". Applicato un segnale al compressore/limiter, ascoltate il segnale in uscita (e se possibile valutatelo con un meter o un oscilloscopio) mentre regolate l'attacco. Se state usando il sistema come limiter (ad esempio per proteggere i diffusori o per evitare problemi d'incisione) usate il tempo più rapido che potete senza udire distorsione. Se state usando il sistema come compressore (ad esempio per livellare una voce o per aumentare il sustain di una chitarra elettrica) usate l'attacco più lento possibile, coerentemente con un controllo del livello di uscita ragionevole. Impostate un tempo di rilascio abbastanza lento da non sentire una pulsazione o un respiro eccessivi, ma abbastanza veloce da impedire che il segnale sia tagliato inutilmente dopo un passaggio a volume alto. In bocca al lupo e buona compressione!

Amplificatori Audio di Potenza

Amplificatori Audio di Potenza Amplificatori Audio di Potenza Un amplificatore, semplificando al massimo, può essere visto come un oggetto in grado di aumentare il livello di un segnale. Ha quindi, generalmente, due porte: un ingresso

Dettagli

CONVERTITORI DIGITALE/ANALOGICO (DAC)

CONVERTITORI DIGITALE/ANALOGICO (DAC) CONVERTITORI DIGITALE/ANALOGICO (DAC) Un convertitore digitale/analogico (DAC: digital to analog converter) è un circuito che fornisce in uscita una grandezza analogica proporzionale alla parola di n bit

Dettagli

CONTROLLO IN TENSIONE DI LED

CONTROLLO IN TENSIONE DI LED Applicazioni Ver. 1.1 INTRODUZIONE CONTROLLO IN TENSIONE DI LED In questo documento vengono fornite delle informazioni circa la possibilità di pilotare diodi led tramite una sorgente in tensione. La trattazione

Dettagli

Introduzione all analisi dei segnali digitali.

Introduzione all analisi dei segnali digitali. Introduzione all analisi dei segnali digitali. Lezioni per il corso di Laboratorio di Fisica IV Isidoro Ferrante A.A. 2001/2002 1 Segnali analogici Si dice segnale la variazione di una qualsiasi grandezza

Dettagli

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo. DALLE PESATE ALL ARITMETICA FINITA IN BASE 2 Si è trovato, partendo da un problema concreto, che con la base 2, utilizzando alcune potenze della base, operando con solo addizioni, posso ottenere tutti

Dettagli

V= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro.

V= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. PREMESSA: Anche intuitivamente dovrebbe a questo punto essere ormai chiaro

Dettagli

I Filtri Crossover. Per poter pilotare in modo corretto gli altoparlanti presenti in una cassa acustica sono essenziali i filtri Crossover.

I Filtri Crossover. Per poter pilotare in modo corretto gli altoparlanti presenti in una cassa acustica sono essenziali i filtri Crossover. I Filtri Crossover Per poter pilotare in modo corretto gli altoparlanti presenti in una cassa acustica sono essenziali i filtri Crossover. Reperire in commercio filtri Crossover con determinate caratteristiche

Dettagli

www.andreatorinesi.it

www.andreatorinesi.it La lunghezza focale Lunghezza focale Si definisce lunghezza focale la distanza tra il centro ottico dell'obiettivo (a infinito ) e il piano su cui si forma l'immagine (nel caso del digitale, il sensore).

Dettagli

risulta (x) = 1 se x < 0.

risulta (x) = 1 se x < 0. Questo file si pone come obiettivo quello di mostrarvi come lo studio di una funzione reale di una variabile reale, nella cui espressione compare un qualche valore assoluto, possa essere svolto senza necessariamente

Dettagli

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da Data una funzione reale f di variabile reale x, definita su un sottoinsieme proprio D f di R (con questo voglio dire che il dominio di f è un sottoinsieme di R che non coincide con tutto R), ci si chiede

Dettagli

GUIDA ALLE SOLUZIONI

GUIDA ALLE SOLUZIONI Come posizionare una antenna indoor attiva o passiva per una ricezione ottimale? Come verificare in una stanza se il segnale digitale è presente? Perché effettuando la scansione con l antenna indoor non

Dettagli

LA TRASMISSIONE DELLE INFORMAZIONI QUARTA PARTE 1

LA TRASMISSIONE DELLE INFORMAZIONI QUARTA PARTE 1 LA TRASMISSIONE DELLE INFORMAZIONI QUARTA PARTE 1 I CODICI 1 IL CODICE BCD 1 Somma in BCD 2 Sottrazione BCD 5 IL CODICE ECCESSO 3 20 La trasmissione delle informazioni Quarta Parte I codici Il codice BCD

Dettagli

INTEGRATORE E DERIVATORE REALI

INTEGRATORE E DERIVATORE REALI INTEGRATORE E DERIVATORE REALI -Schemi elettrici: Integratore reale : C1 R2 vi (t) R1 vu (t) Derivatore reale : R2 vi (t) R1 C1 vu (t) Elenco componenti utilizzati : - 1 resistenza da 3,3kΩ - 1 resistenza

Dettagli

a b c Figura 1 Generatori ideali di tensione

a b c Figura 1 Generatori ideali di tensione Generatori di tensione e di corrente 1. La tensione ideale e generatori di corrente Un generatore ideale è quel dispositivo (bipolo) che fornisce una quantità di energia praticamente infinita (generatore

Dettagli

ELETTRONICA. L amplificatore Operazionale

ELETTRONICA. L amplificatore Operazionale ELETTRONICA L amplificatore Operazionale Amplificatore operazionale Un amplificatore operazionale è un amplificatore differenziale, accoppiato in continua e ad elevato guadagno (teoricamente infinito).

Dettagli

Regole della mano destra.

Regole della mano destra. Regole della mano destra. Macchina in continua con una spira e collettore. Macchina in continua con due spire e collettore. Macchina in continua: schematizzazione di indotto. Macchina in continua. Schematizzazione

Dettagli

Come visto precedentemente l equazione integro differenziale rappresentativa dell equilibrio elettrico di un circuito RLC è la seguente: 1 = (1)

Come visto precedentemente l equazione integro differenziale rappresentativa dell equilibrio elettrico di un circuito RLC è la seguente: 1 = (1) Transitori Analisi nel dominio del tempo Ricordiamo che si definisce transitorio il periodo di tempo che intercorre nel passaggio, di un sistema, da uno stato energetico ad un altro, non è comunque sempre

Dettagli

APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI

APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI Indice 1 Le frazioni algebriche 1.1 Il minimo comune multiplo e il Massimo Comun Divisore fra polinomi........ 1. Le frazioni algebriche....................................

Dettagli

DLC 1 SYNQ AUDIO MANUALE ITALIANO

DLC 1 SYNQ AUDIO MANUALE ITALIANO DLC 1 SYNQ AUDIO MANUALE ITALIANO CONNESSIONI Le connessioni possono essere effettuate con cavi bilanciati o sblilanciati jack o XLR. Usate connettori e cavi di buona qualità per minimizzare rumori e interferenze.

Dettagli

Basetta per misure su amplificatori

Basetta per misure su amplificatori Basetta per misure su amplificatori Per le misure viene utilizzata una basetta a circuito stampato premontata, che contiene due circuiti (amplificatore invertente e noninvertente). Una serie di interruttori

Dettagli

Il concetto di valore medio in generale

Il concetto di valore medio in generale Il concetto di valore medio in generale Nella statistica descrittiva si distinguono solitamente due tipi di medie: - le medie analitiche, che soddisfano ad una condizione di invarianza e si calcolano tenendo

Dettagli

QUANTIZZAZIONE diverse fasi del processo di conversione da analogico a digitale quantizzazione

QUANTIZZAZIONE diverse fasi del processo di conversione da analogico a digitale quantizzazione QUANTIZZAZIONE Di seguito lo schema che illustra le diverse fasi del processo di conversione da analogico a digitale. Dopo aver trattato la fase di campionamento, occupiamoci ora della quantizzazione.

Dettagli

TNT IV. Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video)

TNT IV. Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video) TNT IV Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video) Al fine di aiutare la comprensione delle principali tecniche di Joe, soprattutto quelle spiegate nelle appendici del libro che

Dettagli

L'amplificatore operazionale - principi teorici

L'amplificatore operazionale - principi teorici L'amplificatore operazionale - principi teorici Cos'è? L'amplificatore operazionale è un circuito integrato che produce in uscita una tensione pari alla differenza dei suoi due ingressi moltiplicata per

Dettagli

Nota Tecnica n.19 del C.R.A.

Nota Tecnica n.19 del C.R.A. X Dipartimento del COMUNE DI ROMA via Cola di Rienzo 23 00192 ROMA Roma 7 maggio 2002 Protocollo n.9543 del X Dipartimento Nota Tecnica n.19 del C.R.A. da Fabrizio Calabrese Consigliere Tecnico del C.R.A.

Dettagli

MANUALE PER L UTENTE. Centrale Antifurto 8 zone a Microprocessore con tastiera di comando. Ver. 1.0 ACCENTA CEN800. MANUALE UTENTE Centrale ACCENTA8

MANUALE PER L UTENTE. Centrale Antifurto 8 zone a Microprocessore con tastiera di comando. Ver. 1.0 ACCENTA CEN800. MANUALE UTENTE Centrale ACCENTA8 MANUALE PER L UTENTE ACCENTA CEN800 Ver. 1.0 Centrale Antifurto 8 zone a Microprocessore con tastiera di comando SICURIT Alarmitalia Spa Via Gadames 91 - MILANO (Italy) Tel. 02 38070.1 (ISDN) - Fax 02

Dettagli

INTRODUZIONE I CICLI DI BORSA

INTRODUZIONE I CICLI DI BORSA www.previsioniborsa.net 1 lezione METODO CICLICO INTRODUZIONE Questo metodo e praticamente un riassunto in breve di anni di esperienza e di studi sull Analisi Tecnica di borsa con specializzazione in particolare

Dettagli

UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA

UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA Tutti gli anni, affrontando l argomento della divisibilità, trovavo utile far lavorare gli alunni sul Crivello di Eratostene. Presentavo ai ragazzi una

Dettagli

CREAZIONE DI UN DATABASE E DI TABELLE IN ACCESS

CREAZIONE DI UN DATABASE E DI TABELLE IN ACCESS CONTENUTI: CREAZIONE DI UN DATABASE E DI TABELLE IN ACCESS Creazione database vuoto Creazione tabella Inserimento dati A) Creazione di un database vuoto Avviamo il programma Microsoft Access. Dal menu

Dettagli

ARCHITETTURA DI RETE FOLEGNANI ANDREA

ARCHITETTURA DI RETE FOLEGNANI ANDREA ARCHITETTURA DI RETE FOLEGNANI ANDREA INTRODUZIONE È denominata Architettura di rete un insieme di livelli e protocolli. Le reti sono organizzate gerarchicamente in livelli, ciascuno dei quali interagisce

Dettagli

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi.

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. Negli ultimi anni, il concetto di risparmio energetico sta diventando di fondamentale

Dettagli

A intervalli regolari ogni router manda la sua tabella a tutti i vicini, e riceve quelle dei vicini.

A intervalli regolari ogni router manda la sua tabella a tutti i vicini, e riceve quelle dei vicini. Algoritmi di routing dinamici (pag.89) UdA2_L5 Nelle moderne reti si usano algoritmi dinamici, che si adattano automaticamente ai cambiamenti della rete. Questi algoritmi non sono eseguiti solo all'avvio

Dettagli

Esercizio 1 Dato il gioco ({1, 2, 3}, v) con v funzione caratteristica tale che:

Esercizio 1 Dato il gioco ({1, 2, 3}, v) con v funzione caratteristica tale che: Teoria dei Giochi, Trento, 2004/05 c Fioravante Patrone 1 Teoria dei Giochi Corso di laurea specialistica: Decisioni economiche, impresa e responsabilità sociale, A.A. 2004/05 Soluzioni degli esercizi

Dettagli

Transitori del primo ordine

Transitori del primo ordine Università di Ferrara Corso di Elettrotecnica Transitori del primo ordine Si consideri il circuito in figura, composto da un generatore ideale di tensione, una resistenza ed una capacità. I tre bipoli

Dettagli

Introduzione. Classificazione di Flynn... 2 Macchine a pipeline... 3 Macchine vettoriali e Array Processor... 4 Macchine MIMD... 6

Introduzione. Classificazione di Flynn... 2 Macchine a pipeline... 3 Macchine vettoriali e Array Processor... 4 Macchine MIMD... 6 Appunti di Calcolatori Elettronici Esecuzione di istruzioni in parallelo Introduzione... 1 Classificazione di Flynn... 2 Macchine a pipeline... 3 Macchine vettoriali e Array Processor... 4 Macchine MIMD...

Dettagli

Esercizi su. Funzioni

Esercizi su. Funzioni Esercizi su Funzioni ๒ Varie Tracce extra Sul sito del corso ๓ Esercizi funz_max.cc funz_fattoriale.cc ๔ Documentazione Il codice va documentato (commentato) Leggibilità Riduzione degli errori Manutenibilità

Dettagli

L'impulso di una forza che varia nel tempo

L'impulso di una forza che varia nel tempo Lezione 13 approfondimento pag.1 L'impulso di una forza che varia nel tempo Un riassunto di quel che sappiamo Riprendiamo in esame il solito carrellino che si trova sopra la rotaia a basso attrito. Se

Dettagli

La prove dinamiche sugli edifici II parte strumentazione e analisi dei segnali

La prove dinamiche sugli edifici II parte strumentazione e analisi dei segnali La prove dinamiche sugli edifici II parte strumentazione e analisi dei segnali Luca Facchini e-mail: luca.facchini@unifi.it Introduzione Quali strumenti vengono utilizzati? Le grandezze di interesse nelle

Dettagli

Esame di Stato 2015. Materia: SISTEMI AUTOMATICI PRIMA PARTE

Esame di Stato 2015. Materia: SISTEMI AUTOMATICI PRIMA PARTE Esame di Stato 2015 Materia: SISTEMI AUTOMATICI PRIMA PARTE Il problema proposto riguarda un sistema di acquisizione dati e controllo. I dati acquisiti sono in parte di natura digitale (misura del grado

Dettagli

Informatica per la comunicazione" - lezione 7 -

Informatica per la comunicazione - lezione 7 - Informatica per la comunicazione - lezione 7 - Campionamento La codifica dei suoni si basa sulla codifica delle onde che li producono, a sua volta basata su una procedura chiamata campionamento.! Il campionamento

Dettagli

CPLX 200. >> Manuale di istruzioni

CPLX 200. >> Manuale di istruzioni CPLX 200 >> Manuale di istruzioni I Avvertenze Generali AVVERTENZE GENERALI Vi consigliamo di leggere attentamente le istruzioni contenute nel presente manuale in quanto forniscono infor mazioni importanti

Dettagli

Colorare coi numeri La rappresentazione delle immagini

Colorare coi numeri La rappresentazione delle immagini Attività 2 Colorare coi numeri La rappresentazione delle immagini Sommario I computer memorizzano i disegni, le fotografie e le altre figure usando solo numeri. Questa attività mostra come fanno. Competenze

Dettagli

Librerie digitali. Video. Gestione di video. Caratteristiche dei video. Video. Metadati associati ai video. Metadati associati ai video

Librerie digitali. Video. Gestione di video. Caratteristiche dei video. Video. Metadati associati ai video. Metadati associati ai video Video Librerie digitali Gestione di video Ogni filmato è composto da più parti Video Audio Gestito come visto in precedenza Trascrizione del testo, identificazione di informazioni di interesse Testo Utile

Dettagli

Guardiamo ora però la cosa da un altro punto di vista analizzando il seguente grafico a forma di torta. La torta in 5 parti

Guardiamo ora però la cosa da un altro punto di vista analizzando il seguente grafico a forma di torta. La torta in 5 parti L EQUIVALENZA FRA I NUMERI RAZIONALI (cioè le frazioni), I NUMERI DECIMALI (quelli spesso con la virgola) ED I NUMERI PERCENTUALI (quelli col simbolo %). Ora vedremo che ogni frazione (sia propria, che

Dettagli

LA CORRENTE ELETTRICA

LA CORRENTE ELETTRICA L CORRENTE ELETTRIC H P h Prima che si raggiunga l equilibrio c è un intervallo di tempo dove il livello del fluido non è uguale. Il verso del movimento del fluido va dal vaso a livello maggiore () verso

Dettagli

4 3 4 = 4 x 10 2 + 3 x 10 1 + 4 x 10 0 aaa 10 2 10 1 10 0

4 3 4 = 4 x 10 2 + 3 x 10 1 + 4 x 10 0 aaa 10 2 10 1 10 0 Rappresentazione dei numeri I numeri che siamo abituati ad utilizzare sono espressi utilizzando il sistema di numerazione decimale, che si chiama così perché utilizza 0 cifre (0,,2,3,4,5,6,7,8,9). Si dice

Dettagli

IL COLLAUDO DI ACCETTAZIONE

IL COLLAUDO DI ACCETTAZIONE IL COLLAUDO DI ACCETTAZIONE Il collaudo di accettazione 1 Popolazione Campione Dati MISURA Processo Lotto Campione DATI CAMPIONAMENTO INTERVENTO MISURA Lotto Campione DATI CAMPIONAMENTO INTERVENTO Il collaudo

Dettagli

Suono: aspetti fisici. Tutorial a cura di Aldo Torrebruno

Suono: aspetti fisici. Tutorial a cura di Aldo Torrebruno Suono: aspetti fisici Tutorial a cura di Aldo Torrebruno 1. Cos è il suono Il suono è generalmente prodotto dalla vibrazione di corpi elastici sottoposti ad urti o sollecitazioni (corde vocali, corde di

Dettagli

Complemento al corso di Fondamenti di Informatica I corsi di laurea in ingegneria, settore dell informazione Università la Sapienza Consorzio Nettuno

Complemento al corso di Fondamenti di Informatica I corsi di laurea in ingegneria, settore dell informazione Università la Sapienza Consorzio Nettuno Rappresentazione di numeri Complemento al corso di Fondamenti di Informatica I corsi di laurea in ingegneria, settore dell informazione Università la Sapienza Consorzio Nettuno Un numero e un entità teorica,

Dettagli

Webinar e Manuale Operativo Tecnica di Trading

Webinar e Manuale Operativo Tecnica di Trading Webinar e Manuale Operativo Tecnica di Trading Intraday guida passo passo per operare su time frame H1 e 5/15/30 min v.1.2 29 Novembre 2011 19:30 Premessa Per fare trading ci vuole la giusta mentalità

Dettagli

Il concetto di Dare/Avere

Il concetto di Dare/Avere NISABA SOLUTION Il concetto di Dare/Avere Comprendere i fondamenti delle registrazioni in Partita Doppia Sara Mazza Edizione 2012 Sommario Introduzione... 3 Il Bilancio d Esercizio... 4 Stato Patrimoniale...

Dettagli

Il decibel. Massimiliano Salfi. salfi@dmi.unict.it

Il decibel. Massimiliano Salfi. salfi@dmi.unict.it Il decibel Massimiliano Salfi salfi@dmi.unict.it Il concetto di decibel Il concetto di decibel entra in gioco ogni volta che ci troviamo a misurare una grandezza legata alla teoria del suono. L'orecchio

Dettagli

SPC e distribuzione normale con Access

SPC e distribuzione normale con Access SPC e distribuzione normale con Access In questo articolo esamineremo una applicazione Access per il calcolo e la rappresentazione grafica della distribuzione normale, collegata con tabelle di Clienti,

Dettagli

MISURE CON L OSCILLOSCOPIO

MISURE CON L OSCILLOSCOPIO MISURE CON L OSCILLOSCOPIO Misure di ampiezza (1/4) Per effettuare misure di ampiezza con l oscilloscopio l di norma si eseguono in sequenza i seguenti passi: 1. Si procede innanzitutto alla predisposizione

Dettagli

Test di Autovalutazione

Test di Autovalutazione Test di Autovalutazione Il test può essere fatto seguendo alcune semplici indicazioni: Nelle aree segnalate (risposta, domanda successiva, spazio con la freccia,) sono collocati già dei comandi Con un

Dettagli

CAP X GLI INTERVALLI. Teoria musicale - 13

CAP X GLI INTERVALLI. Teoria musicale - 13 Teoria musicale - 13 CAP X GLI INTERVALLI Quando si parla di intervalli nella teoria musicale, si intende la valutazione tonale della distanza tra due note. Non si tratta quindi l argomento dal punto di

Dettagli

Quando troncare uno sviluppo in serie di Taylor

Quando troncare uno sviluppo in serie di Taylor Quando troncare uno sviluppo in serie di Taylor Marco Robutti October 13, 2014 Lo sviluppo in serie di Taylor di una funzione è uno strumento matematico davvero molto utile, e viene spesso utilizzato in

Dettagli

Dispense di Informatica per l ITG Valadier

Dispense di Informatica per l ITG Valadier La notazione binaria Dispense di Informatica per l ITG Valadier Le informazioni dentro il computer All interno di un calcolatore tutte le informazioni sono memorizzate sottoforma di lunghe sequenze di

Dettagli

CAPITOLO 10 I SINDACATI

CAPITOLO 10 I SINDACATI CAPITOLO 10 I SINDACATI 10-1. Fate l ipotesi che la curva di domanda di lavoro di una impresa sia data da: 20 0,01 E, dove è il salario orario e E il livello di occupazione. Ipotizzate inoltre che la funzione

Dettagli

Lezioni di Matematica 1 - I modulo

Lezioni di Matematica 1 - I modulo Lezioni di Matematica 1 - I modulo Luciano Battaia 16 ottobre 2008 Luciano Battaia - http://www.batmath.it Matematica 1 - I modulo. Lezione del 16/10/2008 1 / 13 L introduzione dei numeri reali si può

Dettagli

Impianti fotovoltaici con immissione in rete non a norma e conseguenza distruttive per la presenza di spike ad alta tensione

Impianti fotovoltaici con immissione in rete non a norma e conseguenza distruttive per la presenza di spike ad alta tensione Impianti fotovoltaici con immissione in rete non a norma e conseguenza distruttive per la presenza di spike ad alta tensione Oggi vogliamo approfondire l annoso problema dell innalzamento della tensione

Dettagli

NUOVA PROCEDURA COPIA ED INCOLLA PER L INSERIMENTO DELLE CLASSIFICHE NEL SISTEMA INFORMATICO KSPORT.

NUOVA PROCEDURA COPIA ED INCOLLA PER L INSERIMENTO DELLE CLASSIFICHE NEL SISTEMA INFORMATICO KSPORT. NUOVA PROCEDURA COPIA ED INCOLLA PER L INSERIMENTO DELLE CLASSIFICHE NEL SISTEMA INFORMATICO KSPORT. Con l utilizzo delle procedure di iscrizione on line la società organizzatrice ha a disposizione tutti

Dettagli

4. Conoscere il proprio corpo

4. Conoscere il proprio corpo 4. Conoscere il proprio corpo Gli esseri viventi sono fatti di parti che funzionano assieme in modo diverso. Hanno parti diverse che fanno cose diverse. Il tuo corpo è fatto di molte parti diverse. Alcune

Dettagli

GUIDA ALL USO 4 STAR PRESENTA LA RUBRICA VOCALE UN SOLO NUMERO PER CHIAMARE CHI VUOI.

GUIDA ALL USO 4 STAR PRESENTA LA RUBRICA VOCALE UN SOLO NUMERO PER CHIAMARE CHI VUOI. GUIDA ALL USO 4 STAR PRESENTA LA RUBRICA VOCALE UN SOLO NUMERO PER CHIAMARE CHI VUOI. INDICE TUTTO SULLA TUA RUBRICA 02 COS È IL SERVIZIO RUBRICA 02 PER UTILIZZARE IL SERVIZIO 03 ALCUNE INFORMAZIONI UTILI

Dettagli

Sez. J.1 Sistemi e tecnologie ad aria compressa, di ausilio alla produzione SISTEMI DI RAFFREDDAMENTO TUBI VORTEX FRIGID-X TM VORTEX TUBE

Sez. J.1 Sistemi e tecnologie ad aria compressa, di ausilio alla produzione SISTEMI DI RAFFREDDAMENTO TUBI VORTEX FRIGID-X TM VORTEX TUBE Sez. J.1 Sistemi e tecnologie ad aria compressa, di ausilio alla produzione SISTEMI DI RAFFREDDAMENTO DC COOLING TUBI VORTEX FRIGID-X TM VORTEX TUBE Documentazione non registrata, soggetta a modifiche

Dettagli

Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN)

Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN) Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN) Il calcolo del valore attuale netto (VAN) serve per determinare la redditività di un investimento. Si tratta di utilizzare un procedimento che può consentirci di

Dettagli

Reti sequenziali sincrone

Reti sequenziali sincrone Reti sequenziali sincrone Un approccio strutturato (7.1-7.3, 7.5-7.6) Modelli di reti sincrone Analisi di reti sincrone Descrizioni e sintesi di reti sequenziali sincrone Sintesi con flip-flop D, DE, T

Dettagli

LE CARATTERISTICHE DEI PRODOTTI MULTIVARIANTE

LE CARATTERISTICHE DEI PRODOTTI MULTIVARIANTE LE CARATTERISTICHE DEI PRODOTTI MULTIVARIANTE Che cosa sono e a cosa servono le caratteristiche? Oltre a descrivere le qualità di un prodotto con un testo generico (descrizione) è possibile dettagliare

Dettagli

MAGAZZINO FISCALE (agg. alla rel. 3.4.1)

MAGAZZINO FISCALE (agg. alla rel. 3.4.1) MAGAZZINO FISCALE (agg. alla rel. 3.4.1) Per ottenere valori corretti nell inventario al LIFO o FIFO è necessario andare in Magazzino Fiscale ed elaborare i dati dell anno che ci serve valorizzare. Bisogna

Dettagli

Studio di una funzione ad una variabile

Studio di una funzione ad una variabile Studio di una funzione ad una variabile Lo studio di una funzione ad una variabile ha come scopo ultimo quello di pervenire a un grafico della funzione assegnata. Questo grafico non dovrà essere preciso

Dettagli

RECUPERO DATI LIFO DA ARCHIVI ESTERNI

RECUPERO DATI LIFO DA ARCHIVI ESTERNI RECUPERO DATI LIFO DA ARCHIVI ESTERNI È possibile importare i dati relativi ai LIFO di esercizi non gestiti con Arca2000? La risposta è Sì. Esistono tre strade per recuperare i dati LIFO per gli articoli

Dettagli

CALCOLO COMBINATORIO

CALCOLO COMBINATORIO CALCOLO COMBINATORIO 1 Modi di formare gruppi di k oggetti presi da n dati 11 disposizioni semplici, permutazioni Dati n oggetti distinti a 1,, a n si chiamano disposizioni semplici di questi oggetti,

Dettagli

I CIRCUITI ELETTRICI. Prima di tutto occorre mettersi d accordo anche sui nomi di alcune parti dei circuiti stessi.

I CIRCUITI ELETTRICI. Prima di tutto occorre mettersi d accordo anche sui nomi di alcune parti dei circuiti stessi. I CIRCUITI ELETTRICI Prima di tutto occorre mettersi d accordo anche sui nomi di alcune parti dei circuiti stessi. Definiamo ramo un tratto di circuito senza diramazioni (tratto evidenziato in rosso nella

Dettagli

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa

Dettagli

I documenti di www.mistermanager.it. Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE

I documenti di www.mistermanager.it. Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE I documenti di www.mistermanager.it Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE Le Ripetute sono una delle forme di allenamento che caratterizzano i corridori più evoluti, in quanto partono

Dettagli

Rappresentazione grafica di un sistema retroazionato

Rappresentazione grafica di un sistema retroazionato appresentazione grafica di un sistema retroazionato La f.d.t. di un.o. ha generalmente alcune decine di poli Il costruttore compensa il dispositivo in maniera da dotarlo di un singolo polo (polo dominante).

Dettagli

Digital Signal Processing: Introduzione

Digital Signal Processing: Introduzione Corso di Elettronica dei sistemi programmabili Digital Signal Processing: Introduzione Stefano Salvatori Definizioni DSP: Digital Signal Processing Signal: tutti sappiamo cosa sia un segnale; Signal Processing:

Dettagli

Dimensione di uno Spazio vettoriale

Dimensione di uno Spazio vettoriale Capitolo 4 Dimensione di uno Spazio vettoriale 4.1 Introduzione Dedichiamo questo capitolo ad un concetto fondamentale in algebra lineare: la dimensione di uno spazio vettoriale. Daremo una definizione

Dettagli

LE FUNZIONI A DUE VARIABILI

LE FUNZIONI A DUE VARIABILI Capitolo I LE FUNZIONI A DUE VARIABILI In questo primo capitolo introduciamo alcune definizioni di base delle funzioni reali a due variabili reali. Nel seguito R denoterà l insieme dei numeri reali mentre

Dettagli

Ventilazione del locale di carica carrelli elevatori

Ventilazione del locale di carica carrelli elevatori Ventilazione del locale di carica carrelli elevatori In ambito industriale è ormai consolidato l uso di carrelli elevatori elettrici. Queste macchine sono corredate di un gruppo batterie ricaricabili che

Dettagli

VINCERE AL BLACKJACK

VINCERE AL BLACKJACK VINCERE AL BLACKJACK Il BlackJack è un gioco di abilità e fortuna in cui il banco non può nulla, deve seguire incondizionatamente le regole del gioco. Il giocatore è invece posto continuamente di fronte

Dettagli

Chapter 1. Circuiti sequenziali: macchine a stati

Chapter 1. Circuiti sequenziali: macchine a stati Chapter 1 Circuiti sequenziali: macchine a stati Nella prima parte del corso ci siamo occupati dei circuiti combinatori. In un circuito combinatorio con un ouput Z funzione degli input X 1 ; : : : X n,

Dettagli

Mentore. Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario

Mentore. Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario Mentore Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario Vision Creare un futuro migliore per le Nuove Generazioni Come? Mission Rendere quante più persone possibili Libere Finanziariamente Con

Dettagli

UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI

UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI Un utilizzatore a valle di sostanze chimiche dovrebbe informare i propri fornitori riguardo al suo utilizzo delle sostanze (come tali o all

Dettagli

Dispositivi di rete. Ripetitori. Hub

Dispositivi di rete. Ripetitori. Hub Ripetitori Dispositivi di rete I ripetitori aumentano la distanza che può essere ragginta dai dispositivi Ethernet per trasmettere dati l'uno rispetto all'altro. Le distanze coperte dai cavi sono limitate

Dettagli

11. Evoluzione del Software

11. Evoluzione del Software 11. Evoluzione del Software Andrea Polini Ingegneria del Software Corso di Laurea in Informatica (Ingegneria del Software) 11. Evoluzione del Software 1 / 21 Evoluzione del Software - generalità Cosa,

Dettagli

Come creare il test di Yasso tramite l applicazione Training Center

Come creare il test di Yasso tramite l applicazione Training Center Come creare il test di Yasso tramite l applicazione Training Center A differenza degli altri test pubblicati da Garmin, il test di Yasso necessita di un approfondimento. Il test di Yasso è un test molto

Dettagli

2. Leggi finanziarie di capitalizzazione

2. Leggi finanziarie di capitalizzazione 2. Leggi finanziarie di capitalizzazione Si chiama legge finanziaria di capitalizzazione una funzione atta a definire il montante M(t accumulato al tempo generico t da un capitale C: M(t = F(C, t C t M

Dettagli

LA DISTRIBUZIONE DI PROBABILITÀ DEI RITORNI AZIONARI FUTURI SARÀ LA MEDESIMA DEL PASSATO?

LA DISTRIBUZIONE DI PROBABILITÀ DEI RITORNI AZIONARI FUTURI SARÀ LA MEDESIMA DEL PASSATO? LA DISTRIBUZIONE DI PROBABILITÀ DEI RITORNI AZIONARI FUTURI SARÀ LA MEDESIMA DEL PASSATO? Versione preliminare: 25 Settembre 2008 Nicola Zanella E-Mail: n.zanella@yahoo.it ABSTRACT In questa ricerca ho

Dettagli

Moto circolare uniforme

Moto circolare uniforme Moto circolare uniforme 01 - Moto circolare uniforme. Il moto di un corpo che avviene su una traiettoria circolare (una circonferenza) con velocità (in modulo, intensità) costante si dice moto circolare

Dettagli

Dispensa di Informatica I.1

Dispensa di Informatica I.1 IL COMPUTER: CONCETTI GENERALI Il Computer (o elaboratore) è un insieme di dispositivi di diversa natura in grado di acquisire dall'esterno dati e algoritmi e produrre in uscita i risultati dell'elaborazione.

Dettagli

Dispositivo di conversione di energia elettrica per aerogeneratori composto da componenti commerciali.

Dispositivo di conversione di energia elettrica per aerogeneratori composto da componenti commerciali. Sede legale: Viale Vittorio Veneto 60, 59100 Prato P.IVA /CF 02110810971 Sede operativa: Via del Mandorlo 30, 59100 Prato tel. (+39) 0574 550493 fax (+39) 0574 577854 Web: www.aria-srl.it Email: info@aria-srl.it

Dettagli

Il sistema monetario

Il sistema monetario Il sistema monetario Premessa: in un sistema economico senza moneta il commercio richiede la doppia coincidenza dei desideri. L esistenza del denaro rende più facili gli scambi. Moneta: insieme di tutti

Dettagli

Esempi di algoritmi. Lezione III

Esempi di algoritmi. Lezione III Esempi di algoritmi Lezione III Scopo della lezione Implementare da zero algoritmi di media complessità. Verificare la correttezza di un algoritmo eseguendolo a mano. Imparare a valutare le prestazioni

Dettagli

Circuiti amplificatori

Circuiti amplificatori Circuiti amplificatori G. Traversi Strumentazione e Misure Elettroniche Corso Integrato di Elettrotecnica e Strumentazione e Misure Elettroniche 1 Amplificatori 2 Amplificatori Se A V è negativo, l amplificatore

Dettagli

Anche nel caso che ci si muova e si regga una valigia il lavoro compiuto è nullo: la forza è verticale e lo spostamento orizzontale quindi F s =0 J.

Anche nel caso che ci si muova e si regga una valigia il lavoro compiuto è nullo: la forza è verticale e lo spostamento orizzontale quindi F s =0 J. Lavoro Un concetto molto importante è quello di lavoro (di una forza) La definizione di tale quantità scalare è L= F dl (unità di misura joule J) Il concetto di lavoro richiede che ci sia uno spostamento,

Dettagli

I sistemi di controllo possono essere distinti in due categorie: sistemi ad anello aperto e sistemi ad anello chiuso:

I sistemi di controllo possono essere distinti in due categorie: sistemi ad anello aperto e sistemi ad anello chiuso: 3.1 GENERALITÀ Per sistema di controllo si intende un qualsiasi sistema in grado di fare assumere alla grandezza duscita un prefissato andamento in funzione della grandezza di ingresso, anche in presenza

Dettagli

lo 2 2-1 - PERSONALIZZARE LA FINESTRA DI WORD 2000

lo 2 2-1 - PERSONALIZZARE LA FINESTRA DI WORD 2000 Capittol lo 2 Visualizzazione 2-1 - PERSONALIZZARE LA FINESTRA DI WORD 2000 Nel primo capitolo sono state analizzate le diverse componenti della finestra di Word 2000: barra del titolo, barra dei menu,

Dettagli

MODI, TONALITA E SCALE

MODI, TONALITA E SCALE Teoria musicale - 2 MODI, TONALITA E SCALE MODO MAGGIORE E MODO MINORE Parafrasando il titolo di un celebre libro di Thomas Merton, No man is an island - Nessun uomo è un isola, mi piace affermare subito

Dettagli