L a r i v i s t a p e r l a g g i o r n a m e n t o c o n t i n u o d e l f a r m a c i s t a. Corso 2 - Modulo 3 Corso 2 - Modulo 4
|
|
- Gennaro Ferrari
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 12 crediti ECM scadenza 31/12/2012 con il patrocinio edizione di L a r i v i s t a p e r l a g g i o r n a m e n t o c o n t i n u o d e l f a r m a c i s t a In caso di mancato recapito inviare a CMP VERONA per restituzione mittente previo pagamento resi. Corso 2 - Modulo 3 Corso 2 - Modulo 4 Omeopatia: introduzione ai principi e indicazioni cliniche Autore: Dr. Ralf W. Zahn, medico omeopata e agopuntore, Centro di Medicina Integrata, Bergamo Revisione normativa: Prof.ssa Paola Minghetti, Dipartimento di Scienze farmaceutiche, Università degli Studi di Milano Introduzione L omeopatia classica o unicista è un ramo della terapia medica che utilizza medicinali a dosi deboli o infinitesimali che vengono prescritti individualmente in base alle caratteristiche del paziente, secondo il cosiddetto principio della similitudine. Dal nascere dell omeopatia classica più di 200 anni fa, si sono sviluppati altri rami come l omeopatia pluralista, l omeopatia complessista o Aggiornamento sulla dispensazione dei medicinali Autore: Dr.ssa Iolanda Palmieri, Dipartimento di Scienze farmaceutiche, Università degli Studi di Milano Revisione scientifica: Prof.ssa Paola Minghetti, Dipartimento di Scienze farmaceutiche, Università degli Studi di Milano Il nostro ordinamento giuridico è preordinato al fine di fornire garanzia pubblica relativamente ai medicinali e al loro utilizzo in ossequio, peraltro, al dettato costituzionale che considera la salute del cittadino un bene protetto dalla legge. Per questa ragione, tutte le attività del settore, dalla produzione alla dispensazione al pubblico, sono sottoposte a un rigido controllo di cui lo Stato si riserva ogni Segue a pag. 2 Segue a pag. 18 Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - 70% NE/VR C OMIT ATO SCIENT IFIC O Pro f. Gae t a n o Bigna r d i Pro f. U baldo Conte Pro f. Paolo Magni A NNO 9 N UMERO 4 B IMESTRALE A GOSTO/S ETTEMBRE 2012
2 SANITANOVA è accreditata dalla Commissione Nazionale a fornire programmi di formazione continua per tutte le professioni. Sanitanova si assume la responsabilità per i contenuti, la qualità e la correttezza etica di questa attività ECM. OBIETTIVI: dopo aver completato la seguente monografia di aggiornamento, il farmacista dovrebbe essere in grado di: illustrare i principi dell omeopatia classica descrivendo l importanza del proving omeopatico; descrivere il metodo di preparazione dei rimedi omeopatici, spiegando il concetto di dinamizzazione; conoscere i principali approcci terapeutici che impiegano i rimedi omeopatici: omeopatia unicista, omeopatia pluralista, omeopatia complessista e omotossicologia; comprendere le basi per una corretta prescrizione omeopatica; illustrare ai pazienti come assumere correttamente i rimedi omeopatici. SCOPO DELL ATTIVITÀ: Fornire al farmacista le conoscenze necessarie per comprendere i principi dell omeopatia classica e per una corretta prescrizione dei rimedi omeopatici. l omotossicologia che oggi vengono comunemente utilizzati. L omeopatia classica costituisce il punto di partenza per tutti gli altri indirizzi che si sono formati di seguito. Per questo motivo saranno esposti soprattutto i concetti dell omeopatia unicista, illustrando brevemente gli altri indirizzi, con l obiettivo di consentire al farmacista di comprendere i criteri distintivi dei diversi approcci e di fornire delle informazioni corrette ai propri assistiti, fatto che, nel complesso ambito delle medicine non convenzionali, non è sempre garantito. La presente monografia vuole essere innanzitutto una guida pratica per un corretto inquadramento del paziente e un uso razionale dei rimedi omeopatici secondo i principi dell omeopatia classica. Secondo un indagine Doxa del 2004, sono circa undici milioni gli italiani che utilizzano i rimedi omeopatici, mentre l indagine ISTAT del 2005 dichiara che il 13,6% della popolazione ha utilizzato nel triennio precedente terapie non convenzionali e tra queste la più diffusa è Executive summary L omeopatia classica o unicista è un ramo della terapia medica che utilizza medicinali a dosi deboli o infinitesimali che vengono prescritti individualmente in base alle caratteristiche del paziente, secondo il cosiddetto principio della similitudine. Si sono sviluppati a partire dall omeopatia classica altri rami come l omeopatia pluralista, l omeopatia complessista o l omotossicologia che oggi vengono comunemente utilizzati. Secondo un indagine Doxa sono circa undici milioni gli italiani che utilizzano i rimedi omeopatici. Il rimedio omeopatico è caratterizzato da un processo di preparazione che prevede passaggi susseguenti di diluizioni e di succussioni (agitazioni); l insieme di questi processi è chiamato dinamizzazione. La visita omeopatica consiste essenzialmente in un colloquio con il paziente, anche se sono importanti l osservazione per cogliere informazioni sull aspetto, gli atteggiamenti e i comportamenti del paziente e, eventualmente, l esame obiettivo. I rimedi omeopatici non sono tossici né hanno effetti collaterali dose-dipendenti. Un rimedio omeopatico prescritto non correttamente può però avere effetti negativi sul paziente. l omeopatia con il 7% della popolazione 1,2. Nel 1999 erano meno di sei milioni. L omeopatia è oggi utilizzata in oltre ottanta paesi del mondo, principalmente in Europa. Legislazione All interno dell Unione Europea, fino agli inizi degli anni Novanta, l omeopatia era ufficialmente riconosciuta in alcuni Stati membri, mentre in altri non godeva di questo stato. Nel 1992, sulla Gazzetta Ufficiale della Comunità viene pubblicata una direttiva europea specifica sui medicinali omeopatici (92/73/CEE) che armonizza la normativa e permette la libera circolazione a breve 2
3 Omeopatia legislazione, omeopatia rimborsabilità, rimedi omeopatici procedura di registrazione La direttiva 92/73/CEE costituisce il riconoscimento ufficiale del medicinale omeopatico nell insieme dei paesi dell Unione Europea e ha portato all introduzione di una procedura di registrazione dei medicinali omeopatici nei Paesi dell Unione. La successiva direttiva 2001/83/CE, recepita dalla maggioranza dei paesi dell Unione Europea, rappresenta la normativa di riferimento per i medicinali omeopatici. termine dei medicinali. In questa direttiva il medicinale omeopatico è definito: «Qualsiasi medicinale ottenuto da ceppi omeopatici secondo un processo di fabbricazione descritto dalla Farmacopea europea o in mancanza dalle farmacopee ufficiali degli Stati membri». Questa direttiva, che in seguito sarà rivista e inserita nella direttiva 2001/83/CEE, costituisce il riconoscimento ufficiale del medicinale omeopatico nell insieme dei paesi dell Unione europea e ha portato all introduzione di una procedura di registrazione dei medicinali omeopatici nei paesi dell Unione. Allo stato attuale, la maggioranza dei paesi dell Unione Europea ha recepito la direttiva nella legislazione nazionale. In attesa delle nuove norme, il Parlamento ha approvato un regime transitorio che manterrà in commercio fino al 31 dicembre 2015 tutti i farmaci omeopatici presenti sul mercato dal 6 giugno 1995, senza che per essi sia necessaria una valutazione delle autorità sanitarie. Per quanto riguarda la rimborsabilità da parte dei sistemi sanitari nazionali, la situazione è attualmente molto eterogenea. Si passa da paesi come l Irlanda e la Germania in cui la rimborsabilità è totale (a fronte di prescrizione medica o di presenza del rimedio in liste approvate), a paesi a rimborsabilità parziale (esempio la Francia, con rimborso pari al 35%). In Svizzera i medicinali omeopatici sono stati rimborsabili fino al 2005, anno in cui il ministro della Salute ha espresso parere contrario (ma che necessita di un referendum popolare per essere ratificato). Nei paesi scandinavi, in Ungheria, nella Repubblica Ceca e in Italia i prodotti omeopatici non godono di nessuna rimborsabilità 3 ma solo la detrazione fiscale; inoltre nel nostro paese il Consiglio Superiore di Sanità (CSS), l'organo consultivo tecnico-scientifico del Ministro della salute, ha espresso nella relazione del 20 Dicembre 2005 l auspicio di una regolamentazione più severa che richieda norme più precise e rigorose sui requisiti che devono possedere i medicinali omeopatici, per i quali non ci deve essere rimborsabilità, sollevando dissensi e contrasti con quella parte del mondo medico che considera i medicinali omeopatici come una risorsa aggiuntiva alla cura dei cittadini. La nascita dell omeopatia Omeopatia storia, Hahnemann Samuel, omeopatia classica definizione, similia similibus curentur, Organon dell arte del guarire Nel 1796 il medico tedesco Samuel Hahnemann formulò per la prima volta il principio similia similibus curentur, ovvero il simile cura il simile, secondo il quale gli stessi sintomi incontrati in una persona malata saranno curati dal rimedio che li può provocare nella persona sana. Nel 1790 il medico tedesco Samuel Hahnemann ( ), deluso dalle pratiche mediche dei suoi tempi, abbandona la professione medica. Hahnemann ricorda il fatto nelle sua autobiografia con le seguenti parole: mi pesava sulla coscienza di curare malattie non note con dei medicinali sconosciuti. In tal modo diventare l assassino o quello che peggiora la vita dei miei fratelli era il pensiero più terribile. Talmente terrificante che, nei primi anni del mio matrimonio, lasciai completamente la pratica medica e mi dedicai esclusivamente alla chimica e alle pubblicazioni 3. Infatti, le cure mediche ai tempi di Hahnemann erano caratterizzate da salassi, purghe e un utilizzo indiscriminato dei farmaci. Non esistevano sperimentazioni cliniche, né farmacopee che regolamentassero l utilizzo dei medicinali. Farmacisti e medici si ingegnavanonella produzione e composizione di medicinali senza base scientifica. Le reazioni avverse sperimentate dai pazienti erano spesso gravissime o mortali.
4 L assenza totale di criteri scientifici nella gestione del paziente, dal punto di vista sia diagnostico sia terapeutico, portano Hahnemann alla decisione di abbandonare il proprio mestiere di medico. Traducendo la Treatise of the Materia Medica di William Cullen, professore della facoltà di Medicina a Edimburgo, Hahnemann non concorda sul presunto meccanismo d azione della corteccia di china nel trattamento della malaria. Cullen ipotizza l efficacia della china per il suo effetto rinforzante sullo stomaco; Hahnemann, invece, spiega la sua azione perché riesce a indurre una patologia simile a quella della malaria. Effettuando una sperimentazione su se stesso che consiste nell autosomministrazione della china per diversi giorni, Hahnemann sviluppa una febbre periodica simile a quella della malaria per tutto il periodo della somministrazione e che termina appena interrotta l assunzione del medicinale. È qui che nasce il principio dell omeopatia Similia similibus curentur (il simile cura il simile). Gli stessi sintomi (o sintomi molto simili) incontrati in una persona malata saranno curati dal rimedio che li può provocare nella persona sana. Hahnemann non è il primo a scoprire questo principio; già nell'antichità il medico greco Ippocrate l aveva intuito, ma Hahnemann è stato il primo a sviluppare tutto l aspetto terapeutico della sua scoperta, che nel 1796 formulò nell Hufelands Journal der practischen Arzneykunde (rivista di farmacologia pratica del dr. Hufeland) 4. Dalle iniziali intuizioni riguardo l applicazione terapeutica del principio della similitudine dovevano passare ancora diversi anni fino alla pubblicazione nel 1810 della prima di sei Figura 1. Samuel Hahnemann (Meißen 1755 Parigi 1843) edizioni dell Organon der Heilkunst (Organon dell arte del guarire), opera fondamentale di Hahnemann nella quale vengono per la prima volta illustrati i principi dell omeopatia classica in modo organico 5. Origine e preparazione del rimedio omeopatico Uno degli errori più comuni sull origine del rimedio omeopatico è ritenere che l'omeopatia curi con le erbe, credendo che il rimedio omeopatico sia Rimedi omeopatici origine, rimedi omeopatici preparazione, dinamizzazione, diluizione centesimale, diluizione korsakoviana, diluizione 50 millesimale Quello che contraddistingue il rimedio omeopatico da qualsiasi altro medicinale è il suo particolare processo di preparazione che prevede passaggi susseguenti di diluizioni e di succussioni (agitazioni); l insieme di questi processi è chiamato dinamizzazione. esclusivamente di origine vegetale. Anche se i preparati vegetali costituiscono più del 50% delle sostanze impiegate, i rimedi omeopatici possono anche essere di origine animale e minerale (metalli, metalloidi, minerali semplici, complessi e minerali nobili). Un ruolo particolare rappresentano i cosiddetti nosodi, che traggono origine da tessuti patologici. Quello che contraddistingue il rimedio omeopatico da qualsiasi altro medicinale è il suo particolare processo di preparazione, che prevede passaggi susseguenti di diluizioni e di succussioni (agitazioni); l insieme di questi processi è chiamato dinamizzazione. Nel caso della preparazione di un rimedio di origine vegetale, il primo passo consiste nella preparazione della tintura madre, che si ottiene lasciando macerare le piante o parti di esse in alcol per alcune settimane. Alla fine della macerazione e dopo filtrazioni e spremitura del residuo depositato, si ottiene il ceppo omeopatico, prodotto base per il seguente processo di dinamizzazione. La prima diluizione si ottiene prendendo 1 parte della tintura madre e aggiungendo 99 parti di alcol. Dopodiché la soluzione viene agitata vigorosamente (succussioni). La diluizione così ottenuta è la prima diluizione centesimale o 1 CH (Centesimali Hahnemanniani). Il passaggio successivo è identico: utilizzando un nuovo recipiente, si preleva dalla diluizione una parte e si aggiungono nuovamente 99 parti di alcol, quindi si procede con le succussioni; la diluizione ottenuta è la 2 CH (vedi Figura 2). Si continua in questa maniera fino al raggiungimento della diluizione desiderata (7 CH, 30 CH, 200 CH, ecc). Questo è il metodo sviluppato da Hahnemann. Oltre le centesimali esistono attualmente altri due tipi di diluizione comunemente utilizzate: 4
5 le 50 millesimali (LM) e le Korsakoviane (K), ideate dal medico russo Korsakov. Il procedimento per la preparazione delle 50 millesimali prevede che partendo da una soluzione triturata 3 CH, si prelevano 0,05 grammi di sostanza e li si scioglie in 500 gocce di alcol a 70. Si preleva quindi una goccia di questa nuova soluzione e la si aggiunge a 100 gocce di alcol in un flacone e lo si agita per 100 volte; con questo procedimento si ottiene la 1 LM. Per le diluizioni successive si preleva 1 goccia dalla 1 LM per passarla in 500 gocce di alcol (2LM) e così via. Il procedimento per la preparazione delle diluizioni di Korsakov prevede l'utilizzo di un unico flacone di 15 ml, in cui si immettono 5 ml di tintura madre. Si agita per 100 volte e si svuota il flacone: una parte della sostanza rimarrà adesa alle pareti del flacone. A questo punto si aggiungeranno 5 ml di acqua distillata (l'equivalente delle 99 gocce) e si otterrà la 1 K. Ogni svuotamento successivo, con l'aggiunta di alcol e la successiva agitazione per 100 volte, produrrà la 2 K, la 3 K e così via Figura 2. Preparazione del rimedio omeopatico Il proving omeopatico Rimedi omeopatici sperimentazione, proving omeopatico, patogenesi, drug picture Il proving omeopatico, o sperimentazione del rimedio omeopatico, è la parte attualmente meno conosciuta al grande pubblico ma anche al mondo scientifico che spesso critica la non-scientificità dell omeopatia. Il proving omeopatico consiste nella somministrazione ripetuta per un arco di tempo di un rimedio omeopatico a un gruppo di soggetti sani. Le sperimentazioni sono eseguite in doppio cieco, cioè né gli sperimentatori né i supervisori sanno che rimedio viene somministrato. Una parte degli sperimentatori, selezionata 5 Durante il proving omeopatico gli sperimentatori che assumono il rimedio omeopatico svilupperanno dei sintomi sia fisici sia psichici (patogenesi); l insieme dei sintomi che emerge dalla sperimentazione è detto drug picture, o quadro del rimedio. Studi sull efficacia dell omeopatia Omeopatia efficacia, omeopatia studi clinici, omeopatia metanalisi random, non riceve il rimedio omeopatico ma un placebo. Durante il proving gli sperimentatori che assumono il rimedio omeopatico svilupperanno dei sintomi sia fisici sia psichici (patogenesi), cioè sviluppano una malattia artificiale indotta dal rimedio omeopatico. Ogni sperimentatore deve minuziosamente annotare in un diario i sintomi, le loro caratteristiche, le loro modalità di insorgenza, le possibili cause fisiche (esempio: esposizione al freddo, digiuno, cambiamento del tempo, ecc) o psichiche (esempio: rabbia, ansia, spavento, ecc.) e le modalità di miglioramento o peggioramento. Alla fine della sperimentazione i supervisori mettono a confronto i risultati emersi dai diari dei singoli sperimentatori. I sintomi che compaiono in tutti o quasi tutti gli sperimentatori indicano che quel sintomo è caratteristico del rimedio in causa; altri sintomi, legati alla sensibilità individuale, si manifesteranno solo in una parte o in pochi sperimentatori e sono da considerare meno tipici del rimedio. Gli sperimentatori trattati con placebo servono ad annullare cause e sintomi legati appunto all effetto placebo (se il 10% del gruppo trattato con placebo manifesta nausea, non è significativo come sintomo il fatto che il 10% del gruppo trattato con il rimedio manifesti nausea). L insieme dei sintomi che emerge dalla sperimentazione è detto drug picture, o quadro del rimedio. Pazienti che presentano un quadro sintomatologico identico o molto simile a quello ricavato dalla sperimentazione del rimedio saranno curati appunto da questo rimedio. Come illustrato nel capitolo sui proving omeopatici, fin dalle sue origini l omeopatia si è basata sulla sperimentazione, ma essendo la prescrizione del rimedio omeopatico su misura delle caratteri-
6 La ricerca clinica e la ricerca biologica condotte per dimostrare l efficacia dell omeopatia, condotte con criteri metodologici moderni, sono di data relativamente recente. Le meta-analisi evidenziano che nel loro insieme tutte le ricerche fin qui compiute indicano un effetto terapeutico dell omeopatia statisticamente significativo rispetto a un placebo o ad assenza di trattamento. individuali del paziente e non sulla patologia, è evidente che non sia facile conciliare i principi e le caratteristiche di sperimentazione tipiche dell omeopatia con la metodologia della ricerca clinica ufficiale. La ricerca clinica e la ricerca biologica condotte per dimostrare l efficacia dell omeopatia con criteri metodologici moderni, sia in vivo sia in vitro, sono di epoca relativamente recente. Le metaanalisi, inclusa quella condotta su richiesta del Parlamento Europeo 6, evidenziano che nel loro insieme tutte le ricerche fin qui compiute indicano un effetto terapeutico dell omeopatia statisticamente significativo rispetto a un placebo o ad assenza di trattamento 7,8. Negli ultimi anni sono stati condotti numerosi studi clinici in doppio cieco controllati con gruppo trattato con placebo, o personalizzando la terapia omeopatica secondo il principio del simile o riservando lo stesso trattamento a tutti i pazienti non tenendo conto dei profili individuali. Solo per citarne alcuni, sono stati effettuati studi sulla fibromialgia 9, sulle allergie respiratorie come la rinite allergica e l asma 10-12, sull influenza 13,14, sulla prevenzione della radiodermite acuta 15, sulla diarrea acuta infantile 16,17. In tutti questi studi i rimedi omeopatici si sono dimostrati superiori per quanto riguarda il miglioramento della sintomatologia (come durata, intensità o fabbisogno di altri farmaci) rispetto ai gruppi trattati con placebo. Al di là delle sperimentazioni dei rimedi omeopatici tradizionali, nel campo dell omotossicologia si stanno ultimamente studiando, tra altre molecole, i mediatori della risposta immunitaria, come interleuchina-12 e interferone-γ a bassi dosaggi (4 CH) attivati tramite una particolare tecnica farmaceutica chiamata Sequential Kinetic Activation (SKA). Uno studio recente ha dimostrato effetti terapeutici di bassi dosaggi dell associazione di interleuchina-12 e interferone-γ nella cura dell asma allergico in un modello animale Nell agosto del 2005 una metanalisi che equiparava l efficacia dell omeopatia a quella del placebo è stata pubblicata sulla rivista Lancet 19 e riportata con molto risalto dalla stampa medica e laica internazionale. L articolo ha scatenato vivaci polemiche da parte di numerose associazioni e medici, che contestano la ricerca nel metodo e nel merito. Uno dei rilievi è che in precedenza (1997) lo stesso Lancet aveva pubblicato una diversa metanalisi realizzata da ricercatori tedeschi (Linde K. e coll.) 8 che, pur prendendo in considerazione in buona misura gli stessi lavori, giungeva a concludere che l'ipotesi che l'efficacia dell'omeopatia fosse dovuta a un effetto placebo non era compatibile con i risultati. Un altro rilievo mosso a questa metanalisi è che, dei 220 studi considerati inizialmente, ne sono stati selezionati solo 8, peraltro sfavorevoli all omeopatia nelle loro conclusioni; questi 8 erano stati giudicati dagli autori come aventi maggiore rigore metodologico e numerosità dei casi, mentre una valutazione complessiva di tutti i lavori avrebbe dato un risultato diverso. Al di là delle polemiche e delle divisioni, è facile capire quanto sulla ricerca dell efficacia della medicina omeopatica tanto sia stato fatto ma tanto debba comunque essere ancora studiato e pienamente compreso. Tabella 1. Come assumere e conservare i rimedi omeopatici I granuli, i globuli e le gocce devono essere messi sotto la lingua: devono essere lasciati sciogliere e non deglutiti. Essendo la lingua molto irrorata l assorbimento del rimedio è immediato. I granuli e i globuli non devono essere toccati con le dita, ma versati nel tappo dosatore. Toccarli potrebbe rimuovere la sostanza attiva aderente alla loro superficie; anche se il granulo è impregnato fino al centro è buona norma non toccarlo. Al momento dell assunzione del rimedio il cavo orale deve essere pulito: per evitare interferenze con gli alimenti si consiglia di non introdurre cibi mezz ora prima e dopo l assunzione del rimedio. Evitare l uso di sostanze come alcol, caffè, fumo almeno un ora prima e dopo l assunzione del rimedio. Evitare sostanze come menta, liquirizia e esposizione alla canfora che potrebbero annullare l effetto del rimedio. Conservare il rimedio lontano da forti odori (canfora, detersivi, profumi, ecc.), da fonti di calore e da fonti elettromagnetiche (televisore, computer, casse dello stereo, ecc.). In caso di patologie croniche, il rimedio va prescritto esclusivamente da un medico esperto in omeopatia classica, in grado di porre correttamente la diagnosi e di monitorare accuratamente l azione del rimedio nel tempo.
7 La prescrizione del rimedio omeopatico Rimedi omeopatici prescrizione, visita omeopatica, rimedi omeopatici modalità di somministrazione La visita omeopatica consiste essenzialmente in un colloquio con il paziente. Secondo il principio del simile l omeopata sceglierà il rimedio più adatto all insieme dei sintomi riportati e riscontrati nel paziente. La visita omeopatica consiste essenzialmente in un colloquio con il paziente, anche se sono importanti l osservazione per cogliere informazioni sull aspetto, gli atteggiamenti e comportamenti del paziente ed, eventualmente, l esame obiettivo. Secondo il principio della similitudine precedentemente illustrato l omeopata sceglierà il rimedio più adatto all insieme dei sintomi riportati e riscontrati nel paziente. A tale scopo al paziente è chiesto di riferire in modo dettagliato i suoi sintomi, includendo eventuali cause, sia fisiche (es. cefalea da esposizione al freddo) sia psichiche (esempio: cefalea da rabbia), caratteristiche dei sintomi (es. mal di gola che si localizza solo sul lato destro) e modalità di miglioramento o peggioramento (es. mal di gola che migliora ingerendo bevande calde e che si accentua con le bevande fredde). Il carattere e lo stato d animo del paziente sono di fondamentale importanza per la prescrizione del rimedio omeopatico. Il quadro che emerge dalla descrizione del paziente viene messo a confronto con la conoscenza sui singoli rimedi per scegliere quello più simile al paziente; per questo motivo si afferma che il rimedio omeopatico non cura la malattia ma l individuo malato. In altri termini: non esiste il rimedio per una determinata malattia o un particolare sintomo. Esistono sempre numerosi rimedi che possono essere scelti per curare una determinata patologia e la scelta deve essere effettuata in funzione delle caratteristiche del paziente, di eventuali patologie concomitanti, di aspetti caratteriali e psichici. Con un esempio pratico si può dire che, se nella medicina convenzionale, per dieci pazienti che soffrono di ipertensione arteriosa si utilizza lo stesso antipertensivo, in omeopatia dieci pazienti che soffrono di ipertensione possono aver bisogno 7 di dieci rimedi diversi. Una volta individuato il rimedio, l omeopata deve stabilire che tipo di diluizione (CH, K, LM) e quale diluizione (esempio 30 CH, MK, 6 LM) utilizzare. Tuttora nella comunità omeopatica esiste un dibattito se ripetere o meno il rimedio. Alcuni omeopati somministrano il rimedio una volta sola e osservano l azione del rimedio nelle settimane successive. Il rimedio va ripetuto solo nel momento che il beneficio terapeutico tende a esaurirsi. Altri omeopati tendono a ripetere il rimedio anche più volte al giorno per un determinato arco di tempo. Per quanto riguarda la diluizione si può affermare con una certa approssimazione, dal momento che la risposta alla diluizione è sempre legata all individuo, che le diluizioni più basse vanno scelte quando si tratta di disturbi prevalentemente di carattere fisico, le alte invece per i disturbi di carattere psichico. Nelle patologie acute il rimedio va somministrato ripetutamente e spesso in modo ravvicinato (a volte anche ogni 5-10 min. per un breve arco di tempo, ad esempio per una cefalea intensa o una febbre alta) perché il suo effetto si esaurisce più velocemente che non nelle malattie croniche. Riassumendo la prescrizione del rimedio omeopatico consiste quindi: nella selezione del rimedio più simile; nella diluizione alla quale meglio risponde il paziente; nella frequenza di somministrazione legata alla necessità del paziente di ripetere il rimedio in determinati tempi. Meccanismo d azione del rimedio omeopatico Rimedi omeopatici meccanismo d azione, rimedi omeopatici prescrizione, aggravamento omeopatico Una delle differenze più significative tra la medicina convenzionale e l omeopatia è che per il rimedio omeopatico non esiste l indicazione terapeutica, che da un punto di vista pratico si riflette nell assenza del foglio illustrativo contenente istruzioni sulle applicazioni cliniche del rimedio. Come è stato esposto nel capitolo sui proving omeopatici, un solo rimedio può provocare nel soggetto sano numerosi sintomi coinvolgendo l intero organismo a livello sia fisico sia psichico.
8 Una delle differenze più significative tra la medicina convenzionale e l omeopatia è che per il rimedio omeopatico non esiste l indicazione terapeutica. Un solo rimedio può provocare nel soggetto sano numerosi sintomi, coinvolgendo l intero organismo a livello sia fisico sia psichico; questi sono gli stessi sintomi che vengono curati dal rimedio nel soggetto malato. Di conseguenza lo stesso rimedio può essere utilizzato per la cura degli stessi sintomi. Infatti, il modo di agire dei farmaci convenzionali e dei rimedi omeopatici è fondamentalmente diverso. Lo stesso rimedio può curare nello stesso paziente vari sintomi o patologie, dove apparentemente non esiste nessun nesso tra di loro (ad esempio: cefalea legata alle mestruazioni, stitichezza, insonnia da stress lavorativo) oppure curare sintomi o patologie differenti in pazienti diversi. Ugualmente, non necessariamente lo stesso rimedio cura la stessa patologia in pazienti diversi, ad esempio il rimedio efficace per la cefalea in un paziente può risultare totalmente inefficace in un altro con stesso tipo di cefalea, per il fatto che il rimedio non combacia con gli altri sintomi e le caratteristiche del paziente. Conoscendo la capacità del rimedio omeopatico di produrre una malattia artificiale nel soggetto sano (patogenesi), Hahnemann spiegò il meccanismo d azione così: nel soggetto malato il rimedio scelto correttamente in base al principio del simile agisce nella stessa maniera, producendo dei sintomi che sono molto simili a quelli accusati dal paziente; si sovrappone quindi ai sintomi della malattia annullandoli. Per fare questo il rimedio deve avere la stessa forza dei sintomi presenti o essere leggermente più forte. Questo fatto riesce a spiegare il cosiddetto aggravamento omeopatico, che spesso si osserva nella fase iniziale del trattamento e che consiste in un temporaneo peggioramento dei sintomi del paziente. In un tale caso, essendo il rimedio leggermente più forte della malattia il paziente accusa i sintomi prodotti dal rimedio. Conseguentemente il rimedio, sostituendosi alla malattia, l annulla e, esaurendo progressivamente il proprio effetto, i sintomi scompaiono. La spiegazione del meccanismo d azione del rimedio omeopatico fornita da Hahnemann e illustrato dettagliatamente nel suo Organon dell arte del guarire è ovviamente di natura ipotetico-empirica. 8 Come descritto nel capitolo sulla preparazione dei rimedi, in omeopatia si usano farmaci altamente diluiti. È un dato di fatto che una diluizione 30 CH o 200 CH, che ha subìto un processo di diluizione 1:99 per 30 o 200 volte, non contiene praticamente più niente della sostanza originale (dose infinitesimale). L esperienza dimostra che, malgrado l elevatissima diluizione del principio attivo, l effetto terapeutico rimane 20. A questo proposito sono state enunciate diverse teorie, come quella della memoria dell acqua che supponeva che durante il processo della dinamizzazione il solvente ricevesse un messaggio energetico dalla sostanza diluita; nessuna di queste però è riuscita a fornire un modello soddisfacente in termini scientifici. Per questo motivo allo stato attuale la scienza non permette ancora di spiegare il modo in cui agiscono le diluizioni infinitesimali. L omeopatia conferma, tramite l esperienza dell applicazione del rimedio, che le sostanze diluite, al di là dei limiti conosciuti della materia, hanno un attività biologica o fisica svelabile, misurabile, riproducibile e specifica. Tipi di omeopatia Omeopatia definizione, omeopatia classica, omeopatia unicista, omeopatia pluralista, omeopatia complessista, omotossicologia L omeopatia nasce come omeopatia unicista. Nel corso del tempo si sono sviluppati altri indirizzi omeopatici, come l omeopatia pluralista, quella complessista e l omotossicologia, che hanno in comune con l approccio classico l utilizzo di sostanze che hanno subito il processo della dinamizzazione. L omeopatia nasce come omeopatia unicista. Nel corso del tempo si sono sviluppati altri indirizzi omeopatici, come l omeopatia pluralista, l omeopatia complessista e l omotossicologia, che hanno in comune con l approccio classico l utilizzo di sostanze che hanno subito il processo di dinamizzazione. Vanno ben distinte le metodiche terapeutiche che non utilizzano sostanze dinamizzate, come la fitoterapia o la floriterapia di Bach, che spesso però vengono confuse con l omeopatia. L omeopatia pluralista, pur utilizzando gli stessi rimedi unitari dell omeopatia classica, non segue i suoi principi
IO NE PARLO. DIARIO DELLA TERAPIA per annotare i farmaci e i progressi
AR IO NE PARLO DIARIO DELLA TERAPIA per annotare i farmaci e i progressi Ti aiuta a tenere sotto controllo la tua artrite reumatoide e a trarre il massimo beneficio dalla terapia Visita www.arioneparlo.it
DettagliAutomedicarsi vuol dire curare da sé lievi disturbi o sintomi passeggeri,
1. RESPONSABILE 1. CHE COSA È L AUTOMEDICAZIONE RESPONSABILE Automedicarsi vuol dire curare da sé lievi disturbi o sintomi passeggeri, come tosse, raffreddore, stitichezza: disturbi che conosciamo bene,
DettagliQuanto dura l effetto. Limite di età A partire dai 12 anni A partire dai 18 anni. Dove agisce. Modalità d assunzione
Bruciore di stomaco? La conoscete? È quella sensazione bruciante dietro lo sterno, ad es. dopo aver mangiato determinati cibi o in situazioni di stress. Oppure quel liquido dal sapore acido o salato, nella
DettagliLa candela accesa. Descrizione generale. Obiettivi. Sequenza didattica e metodo di lavoro. Esperimenti sulla crescita delle piante
Esperimenti sulla crescita delle piante unità didattica 1 La candela accesa Durata 60 minuti Materiali per ciascun gruppo - 1 candela - 1 vaso di vetro - 1 cronometro - 1 cannuccia - fiammiferi - 1 pezzo
DettagliDispnea, tosse secca incessante con sensazione di pizzicore e costrizione laringea,
Materia medica comparata delle sindromi respiratorie I.R.M.S.O. dott Alviani ISTITUTO DI RICERCA MEDICO SCIENTIFICA OMEOPATICA ACONITUM Dispnea, tosse secca incessante con sensazione di pizzicore e costrizione
Dettaglisonoallergico.it CURA LE ALLERGIE RESPIRATORIE, SCOPRI L IMMUNOTERAPIA CON ALLERGENI
sonoallergico.it CURA LE ALLERGIE RESPIRATORIE, SCOPRI L IMMUNOTERAPIA CON ALLERGENI LE ALLERGIE RESPIRATORIE Cosa sono e come si manifestano LA REAZIONE ALLERGICA Le allergie sono una reazione eccessiva
DettagliSTRUMENTO EDUCATIVO PER PAZIENTI CHE ASSUMONO FARMACI CHEMIOTERAPICI ORALI
STRUMENTO EDUCATIVO PER PAZIENTI CHE ASSUMONO FARMACI CHEMIOTERAPICI ORALI Questo strumento è stato creato per facilitare gli operatori sanitari nella valutazione e nell educazione dei pazienti trattati
DettagliScuola di Medicina Omeopatica Anno Accademico 2010 Ordine dei Medici - Bologna SCUOLA DI MEDICINA OMEOPATICA I ANNO
SOCIETA' ITALIANA MEDICINA OMEOPATICA S o c i e t à S c i e n t i f i c a d e i M e d i c i O m e o p a t i www.omeomed.net Scuola di Medicina Omeopatica Anno Accademico 2010 Ordine dei Medici - Bologna
DettagliNecessità della formazione efficace delle figure professionali nel campo della sicurezza negli ambienti di lavoro
Necessità della formazione efficace delle figure professionali nel campo della sicurezza negli ambienti di lavoro Mario ALVINO Formazione efficace : perché? è una misura di sicurezza, infatti svolge una
DettagliGuida Compilazione Piani di Studio on-line
Guida Compilazione Piani di Studio on-line SIA (Sistemi Informativi d Ateneo) Visualizzazione e presentazione piani di studio ordinamento 509 e 270 Università della Calabria (Unità organizzativa complessa-
DettagliPROGRAMMA DELL EVENTO FORMATIVO
PROGRAMMA DELL EVENTO FORMATIVO FARMACOVIGILANZA NELLA DISPENSAZIONE DEI FARMACI PER LA TERAPIA DELLE PRINCIPALI PATOLOGIE DEL SISTEMA CARDIOVASCOLARE. Ente Organizzatore: Dipartimento di Farmacologia
DettagliStudio di ricerca clinica sul dolore da endometriosi. Il dolore che Lei sente è reale... anche se gli altri non possono vederlo.
Studio di ricerca clinica sul dolore da endometriosi Il dolore che Lei sente è reale... anche se gli altri non possono vederlo. A822523 Lo studio SOLSTICE verrà condotto in circa 200 centri di ricerca
DettagliIndagine conoscitiva DONNE E OMEOPATIA
Indagine conoscitiva DONNE E OMEOPATIA Sintesi dei risultati di ricerca per Conferenza Stampa Milano, 29 ottobre 2013 A cura di Metodologia e campione di ricerca Campione: Sono state intervistate 1.000
DettagliCAPO III PROFESSIONI SANITARIE NON CONVENZIONALI ESERCITATE DAI LAUREATI IN CHIROPRATICA E DAI LAUREATI IN OSTEOPATIA ART. 14.
CAPO III PROFESSIONI SANITARIE NON CONVENZIONALI ESERCITATE DAI LAUREATI IN CHIROPRATICA E DAI LAUREATI IN OSTEOPATIA ART. 14. (Istituzione delle professioni sanitarie non convenzionali di chiropratico
DettagliConclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015
Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015 Signori Giudici del Tribunale, Nelle conclusioni di questa mattina,
DettagliSTUDI SU MATERIALE GENETICO
Istituto Oncologico Veneto Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Ospedale Busonera I.O.V. ISTITUTO ONCOLOGICO VENETO I.R.C.C.S. STUDI SU MATERIALE GENETICO Comitato Etico Istituto Oncologico
DettagliPROJECT SRL DISTRIBUZIONE DI DISPOSITIVI MEDICI E TEST RAPIDI IN VITRO
FAQ lattosio PAZIENTE 1) Quali sono i sintomi dell'intolleranza al lattosio? Generalmente i sintomi sono di tipo intestinale e compaiono da pochi minuti a 1 2 ore dopo l'ingestione di cibi contenenti lattosio.
DettagliFIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE. Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata
FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata Cari pazienti! Vi sentite spesso fiacchi, stanchi, esauriti o giù di morale? Soffrite facilmente il freddo?
DettagliRACCOLTA FIRMA PER L INTRODUZIONE DEL REGISTRO DEI TESTAMENTI BIOLOGICI DEL COMUNE DI VERONA
RACCOLTA FIRMA PER L INTRODUZIONE DEL REGISTRO DEI TESTAMENTI BIOLOGICI DEL COMUNE DI VERONA Premesso che: - l articolo 32 della Costituzione Italiana afferma che "La Repubblica tutela la salute come fondamentale
DettagliCausa. La polmonite è abbastanza comune, era la principale causa di morte prima della scoperta degli antibiotici
La polmonite è la malattia dei polmoni e del sistema respiratorio in cui gli alveoli polmonari si infiammano e si riempiono di liquido, ostacolando la funzione respiratoria. Frequentemente anche i bronchi
DettagliPiù che una protesi su impianto. Un sorriso naturale.
Informazioni per i pazienti: protesi fisse su impianti Più che una protesi su impianto. Un sorriso naturale. Più che funzionalità. Una ritrovata sicurezza. Soddisfatti della protesi tradizionale? Piccoli
DettagliArticolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità)
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT REGOLAMENTO DEL TIROCINIO FORMATIVO E DI ORIENTAMENTO (approvato nel Consiglio di Dipartimento del 19 febbraio 2014) Articolo 1 (Definizione
DettagliLa valutazione del rischio chimico
La valutazione del rischio chimico Introduzione Per sua stessa definizione, l agente chimico è una sostanza o un preparato di natura chimica. L agente chimico può presentarsi sotto forma di gas, vapore,
DettagliPERCHÈ L'ALLATTAMENTO AL SENO É IMPORTANTE
1. Perché l allattamento al seno è importante 3 Sessione 1 PERCHÈ L'ALLATTAMENTO AL SENO É IMPORTANTE Introduzione Prima di imparare come aiutare le madri, dovete capire perché l allattamento al seno è
DettagliMeglio informati sul raffreddore
Informazioni per i pazienti Meglio informati sul raffreddore Quelli con l arcobaleno Informazioni sul raffreddore Il naso sano La mucosa nasale sana produce muco 1, che trattiene le particelle di polvere
DettagliINFORMAZIONE AI LAVORATORI/ UTENTI DEL COLLEGIO. PROCEDURE DI SICUREZZA: RISCHIO CHIMICO dovuto all uso di stampanti e toner
PROCEDURE DI SICUREZZA: RISCHIO CHIMICO dovuto all uso di stampanti e toner Procedure di sicurezza: RISCHIO CHIMICO DOVUTO ALL USO DI STAMPANTI E TONER Autore: IEC S.r.l. Revisione: settembre 2014 INDICE
Dettagli1. Introduzione e finalità delle Linee guida
LINEE GUIDA PER L ACQUISTO DI TRATTAMENTI ALL ESTERO - Versione finale, 09.11.2005 1. Introduzione e finalità delle Linee guida Il Gruppo ad alto livello sui servizi sanitari e l'assistenza medica ha deciso
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO MASTER: MISSB. UDA di Fisica
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO MASTER: MISSB UDA di Fisica CLASSE V Scheda di Fisica di: Rosalia Rinaldi Prof.ssa Sperandeo 1 PREMESSA: Calore e temperatura sono concetti che ricorrono frequentemente
DettagliCorso di Aggiornamento Obbligatorio per Medici di Medicina Generale Le Cure Palliative in Medicina Generale L etica dell accompagnamento
Corso di Aggiornamento Obbligatorio per Medici di Medicina Generale Le Cure Palliative in Medicina Generale L etica dell accompagnamento Arezzo, 18 marzo 2006 Ordine dei Medici, Viale Giotto 134 Dott.
DettagliConvegno: La Sclerosi sistemica Progressiva I progressi diagnostici e terapeutici nel 2016
S.C. Medicina Interna : prof. Marco Scudeletti Rapallo: Hotel Europa - 16 gennaio 2016 Convegno: La Sclerosi sistemica Progressiva I progressi diagnostici e terapeutici nel 2016 Il Ruolo del Paziente Informato.
DettagliUTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI
UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI Un utilizzatore a valle di sostanze chimiche dovrebbe informare i propri fornitori riguardo al suo utilizzo delle sostanze (come tali o all
DettagliProtocollo di tracciamento e valutazione degli studenti dei corsi di italiano ICoNLingua A.A. 2013-2014
Progetto ICoNLingua Scienza senza Frontiere CsF- Italia Protocollo di tracciamento e valutazione degli studenti dei corsi di italiano ICoNLingua A.A. 2013-2014 1. Introduzione La valutazione sia in itinere
DettagliDesensibilizzazione. o Immunoterapia Allergene specifica
La Desensibilizzazione o Immunoterapia Allergene specifica Le allergie interessano il 25% della popolazione italiana e raggiungeranno 1 persona su 2 entro il 2010 La ragione di questo aumento è in parte
DettagliL intelligenza numerica
L intelligenza numerica Consiste nel pensare il mondo in termini di quantità. Ha una forte base biologica, sia gli animali che i bambini molto piccoli sanno distinguere poco e molto. È potentissima e può
DettagliMODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.
ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico
DettagliLa depressione maggiore è un disturbo mentale che si manifesta con: uno stato d animo di profondo dolore o tristezza
La depressione maggiore è un disturbo mentale che si manifesta con: uno stato d animo di profondo dolore o tristezza mancanza di energia e di voglia di fare le cose Materiale a cura di: L. Magliano, A.
DettagliCircolare n.11 /2010 del 23 dicembre 2010* RISCHIO DA STRESS LAVORO-CORRELATO: ENTRO IL 31.12.2010 E SUFFICIENTE AVVIARE LE ATTIVITA DI VALUTAZIONE
Circolare n.11 /2010 del 23 dicembre 2010* RISCHIO DA STRESS LAVORO-CORRELATO: ENTRO IL 31.12.2010 E SUFFICIENTE AVVIARE LE ATTIVITA DI VALUTAZIONE L art. 28 del D.Lgs. n. 81/2008 sulla sicurezza e salute
DettagliAnalisi e diagramma di Pareto
Analisi e diagramma di Pareto L'analisi di Pareto è una metodologia statistica utilizzata per individuare i problemi più rilevanti nella situazione in esame e quindi le priorità di intervento. L'obiettivo
DettagliSintesi dei risultati
Sintesi dei risultati La ricerca commissionata dal Dipartimento della Funzione pubblica e realizzata da Datamedia si compone di due sezioni: a una prima parte indirizzata, tramite questionario postale,
DettagliPSICOLOGIA. La ricerca nelle scienze sociali. Le tecniche di rilevazione dei dati. L'osservazione. il testo:
il testo: 01 Le tecniche di rilevazione dei dati Le principali tecniche di raccolta dei dati si dividono in: tecniche descrittive: il ricercatore osserva ciò che sta studiando. Sono tecniche descrittive
DettagliMANAGEMENT DELLA FIBRILLAZIONE ATRIALE
MANAGEMENT DELLA FIBRILLAZIONE ATRIALE La gestione infermieristica del paziente in terapia anticoagulante orale IP Roveda Tiziana LA GESTIONE INFERMIERISTICA DEL PAZIENTE IN TERAPIA ANTICOAGULANTE ORALE
DettagliA cura di Giorgio Mezzasalma
GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma
DettagliPROCEDURE - GENERALITA
PROCEDURE - GENERALITA Le PROCEDURE sono regole scritte, utili strumenti di buona qualità organizzativa, con le quali lo svolgimento delle attività viene reso il più possibile oggettivo, sistematico, verificabile,
DettagliQUESTO E IL NOSTRO CUORE
QUESTO E IL NOSTRO CUORE Classe V Scuola Primaria Fase di engage Per comprendere meglio alcuni significati che collegano la pratica motoria alla salute del nostro cuore, in questa fase la classe viene
DettagliStatistica. Lezione 6
Università degli Studi del Piemonte Orientale Corso di Laurea in Infermieristica Corso integrato in Scienze della Prevenzione e dei Servizi sanitari Statistica Lezione 6 a.a 011-01 Dott.ssa Daniela Ferrante
DettagliI principi del diritto comunitario in materia di assistenza sanitaria
I principi del diritto comunitario in materia di assistenza sanitaria Dott. Paolo Piani Ancona (26 marzo 2015) 1 Premessa Trattati Il diritto comunitario in tema di assistenza sanitaria (prevale sulle
DettagliDIMENSIONI CRITERI INDICATORI
Allegato 4 - Manerbio META EDUCATIVA: autonomia in ambito scolastico (classe 4/5 scuola primaria) DIMENSIONI CRITERI INDICATORI GESTIONALE OPERATIVA Uso degli strumenti Conoscere gli strumenti necessari
DettagliCOMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.
COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. Indice: Premessa 1. FONTI NORMATIVE 2. STRUMENTI 3. DATI DA PUBBLICARE 4. INIZIATIVE DI
DettagliIL MINISTRO DELLA SALUTE
Testo aggiornato al 20 settembre 2013 Decreto ministeriale 26 marzo 2013 Gazzetta Ufficiale 8 agosto 2013, n. 185 Contributo alle spese dovuto dai soggetti pubblici e privati e dalle società scientifiche
DettagliIL GLAUCOMA I A P B I T A L I A O N L U S P E R A M O R E D E L L A V I S T A
IL GLAUCOMA I A P B I T A L I A O N L U S P E R A M O R E D E L L A V I S T A IL GLAUCOMA Che cos è? Campagna informativa per la prevenzione delle malattie oculari che possono compromettere la visione
DettagliChe cosa è la infezione da HIV?
Che cosa è l HIV? L HIV - human immunodeficiency virus è un virus che progressivamente distrugge le difese del nostro corpo contro le infezioni e alcuni tumori Che cosa è la infezione da HIV? L infezione
DettagliChe cosa è un Trauma Cranico.
Il Trauma Cranico Che cosa è un Trauma Cranico. Qualunque colpo alla testa potrebbe essere chiamato trauma cranico. Gli effetti variano. Alcuni traumi che potrebbero sembrare secondari o minori possono
DettagliESSERE OPERATI DI CATARATTA
DIPARTIMENTO CHIRURGICO SPECIALISTICO Unità Operativa di Oculistica Direttore: Prof. Paolo Perri ESSERE OPERATI DI CATARATTA OPUSCOLO INFORMATIVO PER I PAZIENTI Gentile Signora/e, questo opuscolo ha lo
DettagliVALUTAZIONE DELLA STATO DI CONSERVAZIONE DEI SIC O ZPS GESTITI DAL WWF ITALIA E DAL CORPO FORESTALE DELLO STATO
VALUTAZIONE DELLA STATO DI CONSERVAZIONE DEI SIC O ZPS GESTITI DAL WWF ITALIA E DAL CORPO FORESTALE DELLO STATO PREMESSA Il Sistema Oasi WWF Italia è attualmente costituito da 118 oasi, di cui 77 sono
DettagliPATOLOGIE MEDICHE in EMERGENZA
PATOLOGIE MEDICHE in EMERGENZA COSA SONO, COME SI RICONOSCONO, COME SI OPERA Patologia Ischemica (Infarto) Cuore (infarto) Cervello (Ictus) Scompenso Cardiaco Difficoltà Respiratorie Shock Che cosa sono,
Dettaglirisulta (x) = 1 se x < 0.
Questo file si pone come obiettivo quello di mostrarvi come lo studio di una funzione reale di una variabile reale, nella cui espressione compare un qualche valore assoluto, possa essere svolto senza necessariamente
DettagliDIPARTIMENTO CHIRURGICO SPECIALISTICO Unità Operativa di Oculistica Direttore: prof. Paolo Perri IL GLAUCOMA OPUSCOLO INFORMATIVO PER I PAZIENTI
DIPARTIMENTO CHIRURGICO SPECIALISTICO Unità Operativa di Oculistica Direttore: prof. Paolo Perri IL GLAUCOMA OPUSCOLO INFORMATIVO PER I PAZIENTI Gentile Signora/e, questo opuscolo ha lo scopo di informarla
DettagliDomande e risposte 30 novembre 2010. Informazioni sulla tosse nei bambini sotto i 2 anni d età: perché i mucolitici non devono più essere utilizzati?
Domande e risposte 30 novembre 2010 Informazioni sulla tosse nei bambini sotto i 2 anni d età: perché i mucolitici non devono più essere utilizzati? In sintesi: La tosse è un sintomo comune nei bambini
DettagliAllegato III. Modifiche agli specifici paragrafi del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto e del Foglio Illustrativo
Allegato III Modifiche agli specifici paragrafi del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto e del Foglio Illustrativo Nota: Queste modifiche agli specifici paragrafi del Riassunto delle Caratteristiche
DettagliInformazioni per potenziali partecipanti. Possiamo sciogliere l'amiloidosi AL?
Informazioni per potenziali partecipanti Possiamo sciogliere l'amiloidosi AL? È ora di affrontare diversamente l amiloidosi AL? L amiloidosi AL è una malattia rara e spesso fatale causata dall accumulo
DettagliCriteri di selezione del collettivo e definizioni
Appendice A Criteri di selezione del collettivo e definizioni Introduzione L indagine sull integrazione sociale delle persone con disabilità è stata realizzata nell ambito del progetto Sistema di Informazione
DettagliAdditional information >>> HERE <<<
Additional information >>> HERE http://urlzz.org/hbritalian/pdx/1154t273/
DettagliCOPIA. Neuropatia diabetica. «Il diabete può danneggiare il sistema nervoso!»
Neuropatia diabetica «Il diabete può danneggiare il sistema nervoso!» www.associazionedeldiabete.ch Per donazioni: PC 80-9730-7 Associazione Svizzera per il Diabete Association Suisse du Diabète Schweizerische
DettagliInsegnare le abilità sociali con la carta a T. ins. Fabrizia Monfrino
Insegnare le abilità sociali con la carta a T ins. Fabrizia Monfrino Scuola: I circolo di Giaveno (To) Classe: trasversale Anno scolastico: 2003/2004 Insegnare le abilità sociali con l uso della carta
DettagliIl Problem-Based Learning dalla pratica alla teoria
Il Problem-Based Learning dalla pratica alla teoria Il Problem-based learning (apprendimento basato su un problema) è un metodo di insegnamento in cui un problema costituisce il punto di inizio del processo
DettagliRoma 22 settembre 2004
RISOLUZIONE N. 123/E Roma 22 settembre 2004 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Oggetto: Istanza di interpello. Fondazione XY - Onlus - Attività di ricerca scientifica di particolare interesse sociale.
DettagliADIS-R Sezione attacchi di panico* (Anxiety Disorders Interview Schedule-R)
ADIS-R Sezione attacchi di panico* (Anxiety Disorders Interview Schedule-R) Adattamento italiano di Mario Di Pietro PARTE I VALUTAZIONE GENERALE E DIAGNOSI DIFFERENZIALE 1. Le è accaduto di provare un
DettagliQUESTIONARIO SODDISFAZIONE FAMIGLIA. Nome del bambino: Sesso: F M
QUESTIONARIO SODDISFAZIONE FAMIGLIA Ministero della Salute - Centro Nazionale per la Prevenzione delle Malattie (CCM) Progetti applicativi al programma CCM 2009 Presa in carico precoce nel primo anno di
DettagliPROJECT SRL DISTRIBUZIONE DI DISPOSITIVI MEDICI E TEST RAPIDI IN VITRO
FAQ lattosio SPECIALISTA 1) In cosa consiste il Breath Test? Il Breath Test all'idrogeno consiste nella misurazione dei livelli di idrogeno nel respiro del paziente. Questo idrogeno deriva dalla fermentazione
DettagliCorso di. Dott.ssa Donatella Cocca
Corso di Statistica medica e applicata Dott.ssa Donatella Cocca 1 a Lezione Cos'è la statistica? Come in tutta la ricerca scientifica sperimentale, anche nelle scienze mediche e biologiche è indispensabile
DettagliCONOSCERE IL PROPRIO CORPO
CONOSCERE IL PROPRIO CORPO Gli esseri viventi sono fatti di parti che funzionano assieme in modo diverso. Hanno parti diverse che fanno cose diverse. Il tuo corpo è fatto di molte parti diverse. Alcune
DettagliConoscere i parametri vitali valutabili dal soccorritore Conoscere le tecniche di valutazione dei parametri vitali Riconoscere le situazioni di
Corso Base per Aspiranti Volontari della CROCE ROSSA ITALIANA VALUTAZIONE PARAMETRI VITALI INSUFFICIENZA CARDIACA - RESPIRATORIA OBIETTIVO DELLA LEZIONE Conoscere i parametri vitali valutabili dal soccorritore
DettagliSVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007
Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,
DettagliLe Note AIFA sono strumenti di indirizzo volti a definire gli ambiti di rimborsabilità, senza interferire con la libertà di prescrizione.
LA GESTIONE NORMATIVA DEI MEDICINALI 21 parte 1 Ai sensi della Legge n. 149/2005, il farmacista al quale venga presentata una ricetta medica che contenga la prescrizione di un farmaco di classe c) soggetto
DettagliMinistero dell Interno
ALLEGATO ALLA CIRCOLARE - FL 7/2012 LINEE GUIDA PER L ISCRIZIONE DEI REVISORI DEI CONTI DEGLI ENTI LOCALI nell elenco, di cui al Decreto del Ministro dell Interno 15 febbraio 2012, n. 23, recante il Regolamento
DettagliProject Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.
Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliI libri di testo. Carlo Tarsitani
I libri di testo Carlo Tarsitani Premessa Per accedere ai contenuti del sapere scientifico, ai vari livelli di istruzione, si usa comunemente anche un libro di testo. A partire dalla scuola primaria, tutti
DettagliALLEGATO I. Conclusioni scientifiche e motivazioni per la variazione dei termini delle autorizzazioni all immissione in commercio
ALLEGATO I Conclusioni scientifiche e motivazioni per la variazione dei termini delle autorizzazioni all immissione in commercio Conclusioni scientifiche - Sindrome da astinenza: Con Effentora/Actiq si
Dettaglicome nasce una ricerca
PSICOLOGIA SOCIALE lez. 2 RICERCA SCIENTIFICA O SENSO COMUNE? Paola Magnano paola.magnano@unikore.it ricevimento: martedì ore 10-11 c/o Studio 16, piano -1 PSICOLOGIA SOCIALE COME SCIENZA EMPIRICA le sue
DettagliMemory Fitness TECNICHE DI MEMORIA
Memory Fitness TECNICHE DI MEMORIA IL CERVELLO E LE SUE RAPPRESENTAZIONI Il cervello e le sue rappresentazioni (1/6) Il cervello e le sue rappresentazioni (2/6) Approfondiamo ora come possiamo ulteriormente
DettagliGuida al colloquio d esame
Guida al colloquio d esame Allegato A3 Requisiti e disposizioni per le candidate e i candidati così come indicatori e criteri per la valutazione dell esame orale: colloquio d esame (guida al colloquio
DettagliSTUDI CLINICI 1. Che cosa è uno studio clinico e a cosa serve? 2. Come nasce la sperimentazione clinica e che tipi di studi esistono?
STUDI CLINICI 1. Che cosa è uno studio clinico e a cosa serve? Si definisce sperimentazione clinica, o studio clinico controllato, (in inglese: clinical trial), un esperimento scientifico che genera dati
DettagliGIOCHI MATEMATICI PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ANNO SCOLASTICO 2011-2012
GIOCHI MATEMATICI PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ANNO SCOLASTICO 2011-2012 L unità di Milano Città Studi del Centro matematita propone anche per l a.s. 2011-2012 una serie di problemi pensati per
DettagliBocca e Cuore ooklets
Bocca e Cuore ooklets Una guida per i pazienti Booklets Per aiutare a migliorare qualità e sicurezza delle cure pubblichiamo una collana di guide ( ) con lo scopo di fornire ai pazienti ed ai loro famigliari
DettagliI.Ri.Fo.R. Regionale Toscano Onlus. Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici
Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici
DettagliDa dove nasce l idea dei video
Da dove nasce l idea dei video Per anni abbiamo incontrato i potenziali clienti presso le loro sedi, come la tradizione commerciale vuole. L incontro nasce con una telefonata che il consulente fa a chi
DettagliREGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE
REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di
DettagliPercorso di orientamento sui saperi minimi (P.O.S.M.)
Percorso di orientamento sui saperi minimi (P.O.S.M.) Il progetto nasce da una collaborazione fra la Facoltà di Economia e l ITCS G.Oberdan di Treviglio nell ambito delle attività di orientamento di entrambe
DettagliIDROSSIZINA. Redazione scientifica: S. Bertella. E. Clementi, M. Molteni, M. Pozzi, S. Radice
a cura di: IRCCS E. MEDEA LA NOSTRA FAMIGLIA (Direttore sanitario Dott. M. Molteni) UO FARMACOLOGIA CLINICA AO L. SACCO (Direttore Prof. E. Clementi) Redazione scientifica: S. Bertella. E. Clementi, M.
DettagliI DISTURBI DELLA TI ROIDE
OSPEDALE San Martino UNITA OPERATIVA DI MEDICINA INTERNA Direttore dott. Efisio Chessa I DISTURBI DELLA TI ROIDE Informazioni e consigli per i pazienti e i familiari dei pazienti Che cosè La tiroide è
DettagliRapporto dal Questionari Insegnanti
Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la
DettagliSvolgimento di interrogazioni a risposta immediata (Argomento n. 3 all ordine del giorno)
1 Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata (Argomento n. 3 all ordine del giorno) Passiamo alla trattazione della: ITR/1037/QT, in data 19 novembre 2010, a firma dei Consiglieri Spreafico, Pizzul,
DettagliIl volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi
Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi Rel. sig. Giancarlo Cavallin Volontarinsieme Coordinamento delle Associazioni di volontariato della provincia di Treviso. Gruppo Salute, ospedale
DettagliClinica universitaria di anestesiologia e terapia del dolore. Informazioni per i pazienti
Clinica universitaria di anestesiologia e terapia del dolore Informazioni per i pazienti Breve introduzione generale Sala di risveglio centrale Nel laboratorio di ricerca La clinica universitaria di anestesiologia
DettagliSEMPLICI INDICAZIONI PER CAPIRE MEGLIO LA REALTÀ AZIENDALE
Nome........ Classe. SEMPLICI INDICAZIONI PER CAPIRE MEGLIO LA REALTÀ AZIENDALE Perché perché Ci sono tanti buoni motivi per impegnarsi nello stage? Individua 3 buoni motivi per cui ritieni che valga la
DettagliProtesi dentaria in caso di allergia ai metalli
L allergia ai metalli inasprisce la vita di tanti pazienti, che devono confrontarsi non solo con i sintomi, ma anche col fatto che nel loro caso la protesi dentaria è più complicata. L allergia ai metalli,
DettagliGESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ E RECLAMI
Pagina 1 di 6 Procedura Rev. Data Descrizione modifica Approvazione 3 27.04.2003 Revisione generale (unificate NC e Reclami) C.V. 4 03.09.2007 Specificazione NC a carattere ambientale C.V. 5 07.03.2008
DettagliCONSIGLIO REGIONALE DELLA BASILICATA IX LEGISLATURA
CONSIGLIO REGIONALE DELLA BASILICATA IX LEGISLATURA PROPOSTA DI LEGGE Disposizioni in materia di utilizzo di farmaci cannabinoidi nell ambito del servizio sanitario regionale Iniziativa del Consigliere
Dettagli