Anno XXXIV n. 228 Ottobre 2012 NOTIZIARIO. Provincia di Lombardia S. Carlo Borromeo dei Frati Minori

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1 Anno XXXIV n. 228 Ottobre 2012 NOTIZIARIO Provincia di Lombardia S. Carlo Borromeo dei Frati Minori

2 In copertina: Immagine dei 14 Martiri di Praga esposta nel Convento di S. Maria della Neve a Praga Stampato su carta riciclata al 100%

3 Indice Collegio dei Ministri del Nord Italia Assisi 10 ottobre Castelletto di Brenzone 16 ottobre Dal Definitorio Castelletto di Brenzone 18 ottobre Verona 24 ottobre Testimonianze di vita fraterna Professione Solenne di fr. Davide Ferla 8 Beatificazione dei Martiri di Praga 9-10 Notizie dalla Siria 14 I vizi capitali 2/7 Gola: il cibo? E condivisione 15 Annunciare il Vangelo agli operai (fr. Bruno Ducoli) 20 FilmiaAmo 25 LeggiAmo 27 Notizie di Casa 28

4 Collegio dei Ministri del Nord Italia Presiede l incontro fr. Francesco Bravi; presenti fr. Mario Vaccari, fr. Bruno Bartolini, fr. Antonio Scabio, fr. Gabriele Trivellin e fr. Francesco Patton. Si inizia alle con la preghiera dell Ave Maria e la presentazione dell OdG: 1. Verifica dell Assemblea di Pergine; 2. Collaborazione con Diathesis; 3. Compiti affidati al Collegio dall ultima Assemblea: decisioni e chiarimenti; 4. Gruppo di lavoro dei bibliotecari: proposte e indicazioni per il lavoro; 5. Varie ed eventuali. Assisi Casa Leonori 10 Ottobre 2012 Il presidente del Collegio posposti i punti 1. e 2. dell OdG passa a trattare il punto Compiti affidati al Collegio dall ultima Assemblea: decisioni e chiarimenti Sono già stati affidati alcuni compiti, che andranno poi seguiti nel loro svolgimento. Rimangono da precisare: a) come preparare la Relazione del CM ai Capitoli provinciali del 2013; b) l OdG della giornata intercapitolare e relativa struttura, che va precisata in base ai mandati dell Assemblea di Pergine 2012; c) come elaborare l Ordo Capituli che sarà poi adottato da tutti i Capitoli e a chi affidare la sua stesura; d) cosa fare per sciogliere i nodi della mappatura rimasti aperti, quali le fraternità di servizio e alcune altre questioni; e) c è da istituire il Coordinamento della Pastorale Giovanile (PG) e affidargli i compiti decisi a Pergine (DF 3.5 e 3.6, il 4.6); f) come far partire il lavoro congiunto tra FAV-Postulato in vista della costituzione dell unica fraternità che li contenga entrambi, sempre tenendo conto di quanto deciso nell Assemblea dei Definitòri (DF 4.3, 4.4 e 4.5); g) occorre infine identificare e indicare quali saranno le fraternità di PG e accoglienza vocazionale presenti sul territorio. Si parte dal punto e) relativo alla PG con uno scambio tra i Ministri su quel che già esiste nelle Province in cui CPV e PG sono distinte. A Venezia, Genova e Milano il responsabile della PG è distinto dall animatore CPV, a Bologna coincide; in alcune Province è nella stessa casa, in altre in due case diverse (ad es. in Lombardia). 1

5 Come costituire il Coordinamento? Segue uno scambio rapido tra i presenti per giungere poi a un ipotesi concreta di Coordinamento e di suo inserimento nel Segretariato Missioni ed Evangelizzazione che non modifichi l attuale composizione, attraverso una ridefinizione dei ruoli interni. Le nomine verranno fatte dopo aver verificato la disponibilità dei frati indicati. Si passa poi al punto f) relativo alla istituzione della fraternità unica per FAV e Postulato ed alla elaborazione del Progetto per tale fraternità. Si considerano le difficoltà legate alla tempistica e all elaborazione del progetto. Si chiede a fr. Francesco Patton di accompagnare questo gruppo di lavoro che vedrà coinvolti il coetus formatorum di Arco e i responsabili dell accoglienza stabile, il gruppo di lavoro verrà ufficialmente costituito nell incontro del 26 ottobre a Verona Per quel che riguarda il punto c) Ordo Capituli: prima andrà elaborata una bozza, poi bisognerà farlo passare attraverso i Definitòri che esprimano le loro osservazioni. Fr. Francesco Patton e fr. Gabriel Trivellin collaboreranno per la stesura della prima bozza a partire dagli attuali 6 Regolamenti capitolari. Per il punto d) il Collegio dei Ministri deve sciogliere i nodi rimasti relativi alla mappatura e all integrazione della stessa. Rimangono da prendere in considerazione alcune situazioni che sono ancora in fase fluida Per quel che riguarda gli SS.PP. per la Nuova Provincia si tratta di rielaborare soprattutto il testo già esistente, dando una formulazione più precisa e in forma di articoli. 4. Gruppo di lavoro dei bibliotecari: proposte e indicazioni per il lavoro Si decide di posporre l argomento. 5. Varie ed eventuali. Un breve scambio tra i Ministri per vedere come far fronte ai bisogni di perosnale di alcune fraternità che avranno bisogno di nuove forze dopo i Capitoli del L incontro si conclude alla ore con l agimus tibi gratias. Si riprende il lavoro a Castelletto di Brenzone il 16 ottobre alle ore 17.30, è presente Enrico Delama di Diathesis. 1. Verifica Assemblea di Pergine Castelletto di Brenzone 16 Ottobre 2012 La valutazione fatta dai Definitòri sull Assemblea di Pergine è sostanzialmente molto positiva. Buono e impegnato il clima, si vede che si è cresciuti. Si sottolineano i diversi tempi del cammino nelle varie Provincie (in senso anche positivo). Si nota che il Definitorio in questa fase è un organismo chiamato a cedere competenze e ad averne di nuove da condividere con gli altri. Questo è evidenziato da alcuni Definitòri come positivo, per altri costituisce una difficoltà. Si concorda che nel triennio il ruolo del CM dovrà crescere. In qualche caso si è colta un po di stanchezza per la ripetitività del discorso sulle case, ma 2

6 anche la necessità degli approfondimenti fatti. È bene inoltre che gli organismi che stanno lavorando bene godano della fiducia tanto del Collegio dei Ministri che dei Definitòri. Cominciano anche a emergere piste di lavoro per far recepire in Provincia le decisioni prese nell ultima Assemblea dei Definitòri. Il Dott. Enrico Delama (Diathesis) evidenzia un filo rosso esistente tra il disequilibrio iniziale legato alla mappatura con una serie di sottolineature deprimenti (chiusure, fasce d età), l intervento del Dott. Maurizio Serofilli che ha aiutato a inquadrare il lavoro e fare una rilettura a partire dagli ambiti di significato e la scaletta conclusiva che ha ripreso le novità ai diversi livelli che vengono coltivati. Rileggendo il documento si coglie che la novità è trasversale e che la mappatura va letta nel contesto dei valori. Alla fine è stato offerto uno strumento di lavoro per i Guardiani. E questo già risponde al mandato di aiutare a comprendere gli ambiti di significato, le progressioni, ecc. Nella nuova Provincia si porta anche questa novità di stile. Inoltre il volto della presenza non coincide solo con i conventi, ma anche con attività che esulano dai conventi (es. missioni al popolo, PG, ecc.). Ci si chiede se gli ambiti di significato identificati possano aiutare i settori dell evangelizzazione a mettere in moto il proprio lavoro, uscendo da compartimenti stagni. 2. Collaborazione con Diathesis Il Dott. Enrico Delama propone di intervenire lì dove ci sono questioni spinose e complessità. A seconda degli esisti sperati si associano risorse particolari. Presenta poi una lista delle possibili piste di lavoro utili. Il Collegio dei Ministri concorda sulla linea di accompagnare i Segretari più che i Segretariati. Comunque occorre passare sempre per il placet del CM per avere la collaborazione di Diathesis, che non può essere convocata dai singoli Segretari o Coordinatori. Altri aspetti andranno visti volta per volta. A questo punto, salutato il Dott. Enrico Delama, il CM prosegue da solo i propri lavori. Viene poi presentato il verbale del Segretariato ME. Dopo alcune considerazioni generali si sottolinea l importanza che i verbali, prima di essere inviati al CM vengano rivisti dal Segretario del Segretariato e dal Ministro referente. Si mette in luce che il settore Ad Gentes ha da riflettere e proporre su come articolare il centro di Bologna con quelli periferici e anche su come articolare il rapporto tra ad gentes e migrantes. Ci si dà appuntamento a Verona per il 26 ottobre, sarà presente anche fr. Rino Sgarbossa per presentare la questione delle biblioteche e si conclude alle con l Agimus tibi gratias Il verbalista fr. Francesco Patton 3

7 Dal Definitorio Castelletto di Brenzone 18 Ottobre 2012 I lavori del XXXVI Congresso concludono l annuale Assemblea di Formazione Permanente per i guardiani ofm del Nord Italia. Oltre ai membri del Definitorio sono dunque presenti i guardiani della provincia. Il Ministro provinciale, dopo aver ricordato le ragioni dell incontro (verifica e programmazione), fa memoria ai presenti che si tratta di un vero e proprio definitorio, si configura pertanto come un atto di governo della provincia. Si procede alla revisione delle giornate di formazione permanente per i guardiani del Nord Italia appena concluse. Emerge un unanime apprezzamento per il clima fraterno e schietto che si è instaurato tra i guardiani. Anche la lectio (lotta di Giacobbe) e le proposte di riflessione di fr. Oscar Girardi ofm sono state apprezzate da tutti, perché hanno aiutato a maturare una visione di fede del momento storico in atto. Ora i guardiani si sentono fortemente interpellati dal mandato implicito dell assemblea, ossia di stimolare le fraternità nel cammino verso la costituzione della nuova Provincia. In questo senso ritengono fondamentale presentare nelle fraternità il cammino di inter-provincialità fin qui percorso, condizione indispensabile per avere una comprensione della mappatura scevra da pregiudizi. Auspicano anche che i timori e le perplessità residui emersi nei lavori di gruppo siano per i Ministri provinciali un riscontro di cui tener conto per avere una reale percezione degli stati d animo dei frati del Nord Italia. Qualche critica viene mossa ai lavoro di gruppo, belli in quanto occasione di condivisione, ma col rischio di rimanere superficiali, infatti non sono state fatte proposte pratiche con ricaduta nella vita delle fraternità. Diversi auspicano per il futuro di poter lavorare su un tema legato alla vita delle fraternità per mettere a confronto le diverse mentalità e verificare come i frati delle diverse province vivono uno stesso valore. Si è inoltre persuasi che le chiusure realizzate o programmate sono solo un aspetto del cammino, c è molto di più si percepisce una nuova mentalità e un nuovo stile nel fare le cose, cioè di pensarle e di costruirle insieme. Qualcuno ha evidenziato il grande e complesso lavoro che soggiace alla mappatura presentata. Questo lo ha portato ad affermare che il Definitorio allargato ai guardiani 4

8 singolo non può avere la presunzione che la propria prospettiva possa essere più giusta di quella proposta da quanti coralmente e da tempo stanno lavorando sulla questione, avendo una prospettiva ampia che il singolo non può avere. Qualcun altro pensa che si debbano meglio valorizzare le fraternità interprovinciali in atto, sarebbe utile un momento di verifica e di restituzione su queste anche per far venir meno le paure per il futuro. Chi vive in queste fraternità constata le differenze ma anche la possibilità di una vita insieme. Il Ministro ribadisce che nell Assemblea si è voluto privilegiare la conoscenza del cammino fatto e la presentazione dei sussidi in preparazione dei capitoli. Il valore di uno strumento unico per tutte le fraternità è importante e forse non è stato compreso fino in fondo. Il Ministro richiama sinteticamente il percorso fatto negli ultimi due anni dalla Provincia per la mappatura delle fraternità e quindi presenta alcuni nodi ancora irrisolti. Dopo ampia discussione si decide di posticipare l Assemblea delle fraternità (prevista per il 20 novembre 2012) in occasione dell Assemblea economica del marzo 2013, si decide di aggiungere la mattina del 12 marzo come unità di lavoro dedicata alla mappatura della provincia. La ragione della dilazione è motivata dalla scelta di far conoscere a tutti i frati il processo in atto e la mappatura già fatta. Soprattutto si vuole far emergere quanto di positivo e di buono si è già costruito e quanto si andrà ottenendo con la costituzione della nuova Provincia. Concentrare l attenzione solo sulle chiusure è riduttivo di un processo molto più ampio, che ha come obiettivo primario quello della riqualificazione della nostra vita di fraternità e di missione. Si ritiene prioritario che tutti i frati diventino consapevoli di questo per comprendere le ragioni del necessario ridimensionamento. I guardiani chiedono che il Definitorio presenti alle fraternità una scheda di lavoro i cui risultati dovranno essere presentati alla segreteria provinciale prima dell Assemblea delle fraternità. Ogni fraternità dovrà inoltre conoscere per intero la mappatura presentata ai guardiani (utilizzando lo stesso sussidio). In questo senso sarà di aiuto anche un attenta disamina delle prime due schede predisposte dalla Commissione per la preparazione dell Instrumentum Laboris. Il Ministro comunica che la decisione di lasciare la parrocchia di Varese entro settembre 2013, dopo essere stata annunciata al Consiglio parrocchiale della Brunella nel giugno 2012, è stata formalmente presentata anche al cardinale di Milano. Si è in attesa di incontrare mons. Agnesi, neo-nominato vicario episcopale per la zona di Varese, per studiare la destinazione delle strutture e delle attività che attualmente fanno capo alla parrocchia della Brunella. Si auspica in modo particolare che possano continuare le attività caritative del convento-parrocchia. I lavori del Congresso Definitoriale si concludono alle ore circa. A laude di Cristo e del Poverello Francesco. Amen! 5

9 Dal Definitorio Verona 24 Ottobre 2012 I lavori iniziano alle ore 9.00 con una breve preghiera, cui segue l approvazione dei verbali del XXXV e del XXXVI Congresso definitoriale. Il Ministro fornisce alcune informazioni sulla vita della Provincia. Fr. Giuseppe Branchi ha incominciato, a Genova, il II anno del corso per diventare docente di fisioterapia; per ragioni di studio si fermerà in Italia nei mesi di novembre e di dicembre Fr. Italo Bono continua la sua esperienza di eremo allo Speco di Narni, che si concluderà nel gennaio Il 13 ottobre, nella cattedrale di Praga, sono stati beatificati quattordici frati minori (quattro di origine lombarda) martirizzati il 15 febbraio Alla solenne celebrazione hanno partecipato il Ministro provinciale, fr. Francesco Metelli (vicepostulatore per le cause dei santi) e una quindicina di persone, tra frati e laici. Il 4 novembre p.v. il vescovo di Bergamo, mons. Beschi, presiederà una messa di ringraziamento per il nuovo beato, fr. Pietro Dalmasoni, originario di Ponte s. Pietro (BG). I frati della provincia sono stati invitati, per quanto possibile, a partecipare a questo momento di comunione ecclesiale. Il Ministro ha iniziato la visita canonica; ha incontrato i fratelli di Rezzato, degli Spedali Civili, della Parrocchia della Creta e di Pavia. Fr. Francesco si dice soddisfatto di questi primi incontri, che valuta positivi e sereni. Percepisce un clima di attesa e di speranza per il cammino verso la costituzione della nuova provincia, è questo infatti il tema più discusso nei colloqui personali. Il Ministro comunica l esito delle due riunioni del Collegio dei Ministri del Nord Italia. I lavori si sono concentrati sull attuazione delle decisioni dell Assemblea di Pergine: è stato istituito il Coordinamento della pastorale giovanile e una Commissione per lo studio del progetto FAV-postulato. Il Ministro informa il definitorio circa quanto è stato deciso nell ultima Assemblea COMPI, tenutasi ad Assisi dal 15 al 18 ottobre. Sono stati definitivamente approvati e promulgati gli statuti della Conferenza; la novità più consistente riguarda la partecipazione alle Assemblee, ora potranno essere presenti i rappresentanti di tutte le entità (Province, Custodie, Fondazioni). Il Consiglio di presidenza è stato confermato per un anno oltre la scadenza. Si è

10 deciso di non procedere a nuove elezioni poichè nel corso dell anno pastorale verranno celebrati ben 15 capitoli provinciali (di cui 10 elettivi). E stato invece sostituito l economo della conferenza: fr. Clemente Moriggi ha concluso il suo servizio, lasciando l incarico a fr. Donato Sardella. L Assemblea ha inoltre accolto la proposta dei frati U10 di celebrare un Capitolo delle stuoie dei frati U10 d Italia; fr. Antonio Scabio è il ministro provinciale referente per questo progetto. Nella verifica del definitorio allargato ai guardiani è emerso un cambiamento nell atteggiamento di fondo dei frati. Prima serpeggiava un senso di sfiducia perché alle decisioni annunciate non conseguivano cambiamenti o scelte operative. Ora invece, che il processo di ridimensionamento è realmente in atto, si sollevano perplessità e resistenze. E anche emersa chiaramente la necessità di una maggiore informazione su tutto ciò che riguarda la mappatura e le chiusure, questi argomenti sono infatti oggetto di riflessione da parte del definitorio da lungo tempo, non così per tutti gli altri frati. E necessario tener conto di questa differenza per dare un giusto tempo di riflessione a tutti. E emersa a tratti anche la difficoltà di decidere e compiere delle scelte; la discussione infatti si è sempre fermata alla soglia di una vera decisione. Gran parte del lavoro è dedicata alla preparazione della scheda da inviare a tutte le fraternità in vista dell Assemblea di marzo. Dopo ampio confronto si decide che, oltre alle chiusure e ai ridimensionamenti già decisi, si programmerà la chiusura di un solo convento aggiuntivo, almeno per ora. Il Ministro distribuisce a tutti i definitori una copia degli statuti di cooperazione tra le province del Nord per il triennio dal 2013 al Invita ad un attenta disamina del testo, che verrà ripreso e discusso nel corso del prossimo definitorio a Monza. Il Ministro informa che fr. Enzo Imbimbo, fr. Enrico Russotto e fr. Dario Memmi inizieranno il corso di preparazione e di discernimento in vista della professione solenne. Fr. Simone Menoni, Enrico Russotto e fr. Dario Memmi frequenteranno il corso per la preparazione al ministero istituito dell accolitato, mentre fr. Cristiano Castegnaro quello del lettorato. I lavori del Congresso Definitoriale si concludono alle ore circa. A laude di Cristo e del Poverello Francesco. Amen! 7

11 Testimonianze di vita Fraterna Verona S. Bernardino 13 Ottobre 2012 Professione solenne di fr. Davide Ferla Subito Abram si prostrò con il viso a terra e Dio parlò con lui (Gen 17,3). La figura di Abramo ha accompagnato il mio cammino verso la professione solenne, a partire dagli esercizi tenuti a Greccio con i futuri professi, fino al giorno della professione. E proprio quel giorno, Sabato 13 Ottobre 2012, in quel luogo, il convento di san Bernardino a Verona che per diversi anni ha accompagnato il mio cammino, in quel momento in cui mi sono sdraiato per terra, durante le litanie dei santi, ho risentito dentro di me quella parola. Un invito a prostrarmi continuamente dinnanzi a Lui, riconoscendo che lì è il fondamento della mia vita, lì è la speranza che alimenta il mio quotidiano, e senza quel prostrarmi, tutto si concentra altrove e la mia vita perde il suo senso. Un invito all ascolto di Dio, a radicare le mie scelte nel Vangelo, a cibarmi ogni giorno dell annuncio di Cristo, e senza l ascolto ancora una volta la mia vita perde il suo senso. Pochi giorni prima della professione pensavo come ci fosse qualcosa di inspiegabile nel decidere di seguire Cristo per tutta la vita, povero, casto, in obbedienza, in una fraternità, come ci ha insegnato San Francesco. Credo che quel qualcosa di inspiegabile è quella spinta di Dio senza la quale io non sarei andato da nessuna parte. Vedo la professione solenne come uno di quegli altari che Abramo ha costruito in memoria di un incontro forte con Dio. Una giornata memorabile le cui forti emozioni sono ancora accese, ma che probabilmente si andranno spegnendo. Quel giorno sarò chiamato nuovamente a sdraiarmi innanzi a Lui e mettermi in ascolto, ad invocare quei santi che intercedono per noi, a confrontarmi con quei fratelli che mi hanno accompagnato. Ero da solo a professare davanti al Signore e non nascondo che mi dispiaceva entrare definitivamente nella fraternità dei frati minori senza coloro con cui ho condiviso il mio cammino. Ma in questa mancanza è stata forte la vicinanza di tanti fratelli: chi nella preghiera, chi nel servizio, chi nel sostenermi. Non dimenticherò mai di ringraziarli e affidarli al Signore. Concludendo vorrei ricordare in quel giorno la presenza di diversi amici che sono lontani dalla Chiesa, lontani da Cristo. Li ho visti commuoversi, li ho sentiti nostalgici: sei fortunato ad avere la fede, mi hanno detto. E vero sono proprio fortunato ad avere un così grande dono e avere la possibilità di testimoniarlo e restituirlo. Spero di non smettere mai di ringraziare il Signore, iniziando da dove è partito Abramo: si prostrò con il viso a terra e Dio parlò con lui 6

12 Testimonianze di vita Fraterna Praga 13 Ottobre 2012 Il 13 ottobre 2012 nella capitale della Repubblica ceca sono stati beatificati 14 frati minori martirizzati nel convento di Santa Maria della neve in Praga il 15 febbraio Il solenne rito è stato presieduto dal Card. Angelo Amato, Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi che, a nome del Santo Padre Benedetto XVI, ha dato lettura della Bolla pontificia che proclamava Beati questi nostri 14 gloriosi confratelli. Dopo la proclamazione veniva scoperto un drappo rappresentante i nuovi Beati. Il momento più commovente si è avuto quando in cattedrale è stata portata l urna di legno contenete le ossa dei martiri: 14 bimbi in tunica bianca vi hanno deposto accanto, ognuno, un ramo di palma. Le reliquie venivano poi incensate dal celebrante e venerate dai fedeli che gremivano la cattedrale di San Vito in un clima di intensa preghiera, di profonda commozione e di intima gioia per i cristiani della Boemia e, naturalmente, per l Ordine dei Frati Minori, accorsi da varie nazione europee, guidati dal Ministro generale, Fra José Rodriguez Carballo. Il Card. Amato nella sua omelia tra l altro ha detto: «Oggi c'è bisogno di sentimenti di pace e di fraternità, di convivenza pacifica e di condivisione. Il sangue dei martiri non ha scatenato sete di vendetta, ma il canto del perdono. Occorre dunque superare le divisioni» e, come recitva una invocazione dei fedeli letta durante la messa, «è necessario rinforzare la vera solidarietà fra le nazioni europee». Il 14 ottobre ci siamo ritrovati nella chiesa di Santa Maria della neve, luogo della vita e del martirio dei nuovi Beati, per l Eucaristia di ringraziamento presieduta dal Ministro generale che con caloroso entusiasmo ha additato ai frati e a tutti l esempio di fraternità e di fedeltà a Cristo dei nuovi Beati. Fr. Francesco Metelli Dopo l Angelus di domenica 14 ottobre 2012 Il Santo Padre Benedetto XVI si è rivolto così ai fedeli presenti in piazza San Pietro: Beatificazione di fr. Federico Bachstein e compagni martiri di Praga Cari fratelli e sorelle! Ieri, a Praga, sono stati proclamati Beati Federico Bachstein e tredici Confratelli dell Ordine dei Frati Minori. Essi furono uccisi nel 1611 a causa della loro fede. Sono i primi Beati dell Anno della fede, e sono martiri: ci ricordano che credere in Cristo significa essere disposti anche a soffrire con Lui e per Lui. 9

13 Testimonianze di vita Fraterna Praga Ottobre 2012 a cura di Maria Comi Sabato 13 ottobre a Praga, nella cattedrale di S. Vito, durante la celebrazione eucaristica, sono stati beatificati 14 frati minori martiri; P. Federico Bachstein e compagni, quattro dei quali lombardi: P. Bartolomeo Dalmasoni, bergamasco, fr. Giovanni Bodei, bresciano, fr. Gerolamo degli Arese, milanese e fr. Gaspare Daverio, di Varese. Per l evento è stato organizzato un viaggio a Praga. Ci siamo ritrovati nel convento di Busto Arsizio e da lì, in pullman ci siamo diretti all aeroporto di Malpensa. Praga, già capitale del Sacro Romano Impero, ci ha accolti con la sua discreta magnificenza. Il pomeriggio abbiamo avuto modo di dare un primo sguardo alla città: dalla Piazza della Città Vecchia con il suo orologio astronomico, alla chiesa gotica di S. Maria davanti a Tyn, al quartiere ebraico con la sinagoga, alla piazzetta con la statua di Franz Kafka e la mostra sui martiri in S. Maria della Neve. Il maltempo ci ha colti all improvviso e fr. Francesco Metelli, provvidenzialmente, ha recuperato degli ombrellini per tutti noi, pellegrini sotto la pioggia. Il sabato mattino, la celebrazione per la beatificazione dei quattordici martiri, nella cattedrale di San Vito, è stata presieduta dal Cardinal Amato, Prefetto della Congregazione per le cause dei santi, con l Arcivescovo di Praga, molti vescovi, il Ministro Generale fr. José R. Carballo, il Ministo Provinciale di Praga, il nostro Ministro Provinciale, P.Gianni Califano, Postulatore generale, sacerdoti e frati della Repubblica Ceca, della Polonia, della Germania, della Spagna. Le reliquie dei 14 martiri, rinvenute nella chiesa dei frati minori di S. Maria della Neve, luogo del martirio, nella cappella di S. Michele Arcangelo, sono state portate in processione dai frati all altare, in una 10

14 Testimonianze di vita Fraterna cassetta di legno a forma di casa, accompagnate da 14 bambini che agitavano rami di palma, segno del martirio. Un momento di intensa commozione! A conclusione della celebrazione, il Ministro Generale ha sottolineato l importanza dell evento, citando San Francesco: Ora posso dire di avere veri frati minori. E stata una celebrazione veramente sentita e partecipata nella sua essenzialità, accompagnata dal coro della cattedrale; un occasione per pregare con la Chiesa della Repubblica Ceca. Il pomeriggio abbiamo ripreso la visita di Praga: siamo tornati nella splendida cattedrale gotica di San Vito, attraversando il Castello che la racchiude. Abbiamo pregato davanti alla piccola statua del Gesù Bambino di Praga, nella chiesa dei Carmelitani di S. Maria della Vittoria, poi verso il Ponte Carlo, gremito di gente, tra musicisti e artisti di strada. La giornata si è conclusa con un giro notturno della città con i suoi ponti, la cattedrale e il castello illuminati e le case barocche che si specchiano nella Moldava. Come in una favola! La domenica mattina, nella chiesa di S. Maria della Neve, il Ministro Generale ha celebrato la messa di ringraziamento con il Ministro Provinciale di Praga, il nostro Ministro Provinciale, il Postulatore generale e molti frati. Una celebrazione in famiglia. Il Ministro Generale ha sottolineato la fede di questi martiri e l internazionalità di quella comunità. Già allora, oltre i frati boemi, comprendeva frati di diversi paesi d Europa. E questo deve essere di esempio ai frati, oggi. Non devono temere di allargare gli orizzonti ed essere lieti di vivere l internazionalità. Il pomeriggio abbiamo concluso la nostra visita nella Città Nuova, con Piazza Venceslao, simile ad un boulevard parigino e il luogo dove Jan Palach si diede fuoco durante la Primavera di Praga. Sono stati giorni preziosi, con un giusto tempo per la preghiera, per la cultura e di comunione. Abbiamo potuto apprezzare la bellezza di Praga, nello splendore della sua architettura, gustando anche i piatti tipici della cucina ceca in locali caratteristici; dalla locanda liberty alla più antica birreria della città, ai dolci acquistati nella piazza sotto l orologio. Veramente un tempo di grazia. Come ha esortato il Ministro Generale, a noi ora il compito di far conoscere questi frati e pregare affinché questi nostri fratelli martiri diventino santi.

15 Immagini della ricognizione dei corpi dei 14 martiri. Le spoglie sono conservate in un altare della cappella della Chiesa di s. Maria della Neve, di pertinenza del convento dei frati minori di Praga.

16 Dopo la solenne celebrazione di beatificazione, alla presenza del Ministro generale e di una rappresentanza di frati della Provincia boema, nella cappella del episcopio, il cardinale di Praga S. Em. za Dominik Duka ha sigillato le reliquie dei 14 martiri. Deposte in un apposita urna, sono poi state trasferite nella Chiesa dei frati di s. Maria della Neve (luogo del martirio).

17 Testimonianze di vita Fraterna Dall Ufficio Generale GPIC Notizie dei nostri fratelli della Siria Abbiamo recentemente ricevuto due aggiornamenti sulla situazione dei frati in Siria. Sono stati inviati dal Segretario della Custodia di Terra Santa. Condividiamo questi aggiornamenti con voi, e inoltriamo la richiesta dei frati per la nostra preghiera: 01/10/2012 Pace e Bene Siamo rimasti più di 35 giorni senza INTERNET. Tutti i frati della Siria stiamo bene. La situazione ad Aleppo si fa sempre più difficile. Il 31 Agosto un obice ha preso in pieno il nostro convento del RAM, ha colpito l'angolo nord est della casa con danni al muro e la caduta di alcune pietre, i vetri di due nostre finestre rotti, e la caduta del tetto di un deposito nuovamente riparato dopo la prima esplosione, e molte porte e finestre della scuola sequestrata dal governo rotte anche queste riparate dopo la prima esplosione. Un altro obice è caduto sul nostro immobile a Azizieh di fronte alla nostra chiesa e convento, ha colpito il secondo piano dell'immobile con relativamente pochi danni meno male che gli abitanti di quel appartamento erano fuori! Saluti e unione di preghiere. Fr. Georges 04/10/2012 Carissimo P. Custode, Oggi la festa del Serafico Padre San Francesco. Ho voluto mandarti i nostri sinceri auguri da questa terra martirizzata in questo tempo e per darti le ultime nostre notizie delle missioni. Qui a Knayeh due attentati in tre giorni al blocco del bivio tra Knayeh e Yacoubieh. Tre morti e quindici feriti di soldati. I terroristi hanno sequestrato tre giovani cristiani e un alawita. Per liberarli abbiamo dovuto pagare cifre molto alte e sono tornati dopo tante bastonate e torture. Qui il villagio e' pieno di gente scappata da Aleppo dopo i massacri. La strada di Knayeh e Jisser ormai è diventata molto pericolosa. Quasi ogni giorno c'e' una mina o due che scoppiano. Le nostre consorelle che lavorano con noi stanno bene e continuano la loro missione con fervore. A Ghassanieh le cose non vanno molto bene. Quattro giorni fa i ribelli hanno attaccato due villaggi alawiti e un villaggio cristiano (Hallouz). Poi è stata una battaglia con l'esercito. Sono stati molti morti dai soldati e non sappiamo quanti morti dai ribelli. Ho parlato con P. Filippo e le suore per sapere le loro notizie e se stanno nel pericolo che vengono a Knayeh. Ieri mi ha parlato uno dei nostri impiegati, Ibrahim, che lavora al nostro convento di Ghassanieh il quale è scappato dal villaggio e mi ha dato questa notizia: "I ribelli sono entrati al Ghassanieh e sono piu' di 1200 persone e sono sparsi nel villaggio e tutta la gente è scappata via a Lattaquieh ed Aleppo". Stamattina ho cercato una macchina ma purtroppo non ha potuto arrivare a causa degli spari e il blocco dell'esercito che si trova sopra Jisser quindi l'ho rimandata indietro. Ho chiesto P. Filippo di consumare le ostie consacrate. Figurati che festa facciamo oggi. Caro P. Custode, chiediamo di pregare per San Francesco e i nostri santi affinche' ci prottegono in questo periodo molto difficile. 14

18 2/7 GOLA: il cibo? E condivisione mons. Andrea Lonardo Ammonisco ed esorto gli stessi frati che, nella loro predicazione, le loro parole siano ponderate e caste, a utilità e a edificazione del popolo, annunciando ai fedeli i vizi e le virtù dal Cap. IX Regola Bollata Ciclo di conferenze sui Vizi Capitali tenute a Spoleto dal 29 giugno al 4 luglio 2012 durante Spoleto55 Festival dei 2Mondi in collaborazione con il Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione Gesù dichiara puri tutti gli alimenti ed i cristiani mangiano con gioia ogni tipo di carne e bevono ogni tipo di bevanda. Senza il cristianesimo e la cultura classica sarebbero impensabili i tortellini o il Brunello di Montalcino - anche qui appaiono evidenti le radici dell Europa! Perché allora la gola è un vizio? Perché è addirittura un vizio capitale, cioè di quelli che conducono alla morte? Per rispondere vale la pena innanzitutto tornare alla rivelazione di Dio ad Israele. In Genesi l uomo appare fin dall inizio come una creatura alla quale Dio comanda di mangiare. Ma Adamo è allo stesso tempo l unico essere che ha la possibilità di prendere cibo rendendo grazie. Egli non solo è tratto dalla terra una volta per tutte - Genesi gioca con il termine adam, che si potrebbe tradurre con terrestre, terroso, polveroso perché tratto min adamah, cioè dalla terra, dalla polvere - ma deve ogni giorno prendere dei frutti della terra e mangiarne. Egli non ha la vita una volta per tutte, bensì la riceve sempre di nuovo in dono dallo stesso Creatore che tutto ha fatto perché l uomo potesse servirsene. La bellezza di ogni pasto è quella di ripresentare continuamente il mistero dell uomo e della sua esistenza di creatura sempre ricreata. Il «pane quotidiano» non si può così assumere una volta per tutte, ma come la manna deve scendere nuovamente ogni giorno. Il cibo è allora non cosa, ma dono. Non semplice oggetto di cui appropriarsi, bensì esperienza di vita ricevuta. Il vizio della gola ha la sua radice proprio nella dimenticanza del miracolo del cibo e della vita che ne deriva. Il filosofo danese Soeren Kierkegaard ha scritto nel suo Diario: «La nave è in mano al cuoco di bordo e ciò che trasmette il megafono del comandante non è più la rotta, ma ciò che mangeremo domani». È una descrizione impietosa della condizione dell uomo che non si dirige più da nessuna parte, che ha smarrito la propria origine e semplicemente sopravvive mangiando. In due modi complementari Genesi 1 e 2 ricordano la peculiarità dell uomo. Nel I capitolo l uomo è creato nel sesto giorno, alla fine di tutte le opere, nel II capitolo all inizio di tutto, prima di ogni altra creatura. In questi due modi la Bibbia dice l assoluta bellezza dell uomo: in Genesi 1 egli giunge per ultimo come l essere più buono, in 15

19 2/7 GOLA: il cibo? E condivisione mons. Andrea Lonardo Genesi 2 l uomo è fatto per primo come colui in vista del quale tutto verrà all esistenza - ben prima di Galilei la Bibbia ha sempre saputo che i sei giorni della creazione non debbono essere presi alla lettera! In maniera altrettanto complementare il I capitolo dice che solo l uomo è creato «ad immagine e somiglianza di Dio», mentre il II ricorda che Dio «soffiò un alito di vita» solo nell uomo. Proprio nel modo di prendere cibo appaiono il primato dell uomo e la sua natura insieme spirituale e materiale, poiché egli è indissolubilmente corpo e anima. Nessun animale prega prima di mangiare. Alle bestie non è dato né di bestemmiare, né di ringraziare. Esse semplicemente vivono, divorandosi a vicenda. L uomo può riferire a Dio anche il cibo o rifiutarsi di farlo, riconoscendo il dono ed il sacrificio della creazione che gli viene offerta. La tradizione ebraica ha fatto della benedizione il cuore della sua relazione con Dio e della sua testimonianza nel mondo. Dice una magnifica benedizione che si recita al mattino: «Benedetto Tu o Signore Dio nostro Re del Mondo, che hai creato l uomo con sapienza, e vi hai creato fori e canali. È chiaro e noto davanti al Tuo trono che se uno di questi si chiudesse o si aprisse nessuna creatura potrebbe resistere neppure per poco tempo. Benedetto Tu o Signore, medico di ogni creatura e meraviglioso artefice». Questa preghiera esprime la gratitudine per il buon funzionamento del corpo umano, riconoscendone insieme la precarietà che sempre necessita della forza divina. In un recente incontro del Cortile dei gentili il filosofo francese Fabrice Hadjadj ricordava quanto fosse banale considerare l uomo semplicemente come la più evoluta delle creature, perché la più adattabile: «Alcuni dicono che l affermazione dell uomo, nel corso dell evoluzione, sarebbe dovuta alla sua maggiore capacità di adattarsi al mondo. Eppure l uomo sembra, al tempo stesso, un grande disadattato: invece di vivere pacificamente secondo l istinto, cerca un senso, decifra il mondo come se fosse una foresta di simboli, desidera un al di là, un al di là non necessariamente come un altro mondo, ma come un modo di penetrare nel segreto di questo mondo, di intenderlo nel suo mistero, di bere alla sua fonte». E continuava, affermando: «Noi possiamo riprendere qui un verbo inventato da Dante, e dire che l uomo è fatto per trasumanarsi». All uomo non basta il cibo del mondo intero: egli deve comprendere perché vale la pena mangiare e cosa fare della vita che si riceve ad ogni pasto. Nell incontro con la samaritana, Gesù le apre il cuore proprio a partire dalla sua sete invincibile: la donna non 16

20 2/7 GOLA: il cibo? E condivisione mons. Andrea Lonardo è mai sazia dell acqua del pozzo e nemmeno dei suoi molti mariti (neanche l amore basta mai!) e nemmeno delle sue domande religiose, finché non incontrerà il Messia, l unico che disseta ogni attesa. Ora Egli è là. Ed è Lui - ricorda Sant Agostino ad avere sete della fede della donna. Proprio le moderne ricerche psicologiche ci hanno resi più consapevoli che il difficile rapporto con il cibo nasconde in realtà una ferita dell anima. La bulimia e l anoressia non sono semplicemente delle malattie, quanto dei sintomi di una sofferenza dello spirito quando non ha ancora trovato un terreno solido che garantisca che vale la pena vivere sempre e comunque. Il Nemico vorrebbe invece tutto ridurre a fame terrena, perché Dio e l amore siano dimenticati. Vorrebbe che il cibo fosse solo cosa, e non segno. Nelle tentazioni, Gesù risponde al diavolo: «Non di solo pane vivrà l uomo». Certo l uomo vivrà anche di pane, ma non sarà esso a bastargli. Gesù insegna così a privarsi del cibo, proprio per lasciar emergere quella fame che abita nel profondo del cuore: «Mio cibo è compiere la volontà del Padre». Appare subito evidente che il rischio di ridurre tutto a gola non appare solo nella vita individuale: quanto le grandi ideologie del XX secolo hanno illuso generazioni intere che bastasse saziare le pance per avere uomini nuovi! Recentemente è stato Benedetto XVI a ricordare, invece, che anche chi è povero avverte l insopprimibile fame di Dio: «l anima africana e anche l anima asiatica restano sconcertate di fronte alla freddezza della nostra razionalità [occidentale]. È importante dimostrare che da noi non c è solo questo. Non è giusto pensare che la cultura puramente razionale, grazie alla sua tolleranza, abbia un approccio più facile alle altre religioni. Ad essa manca in gran parte l organo religioso e con ciò il punto di aggancio a partire dal quale e con il quale gli altri vogliono entrare in relazione. Perciò dobbiamo, possiamo mostrare che proprio per la nuova interculturalità, nella quale viviamo, la pura razionalità sganciata da Dio non è sufficiente». Dante, sommo poeta, ha saputo con i suoi versi incomparabili mostrare la bassezza dell uomo che riduce la sua vita all ingurgitare. Già Cerbero, che scortica e trangugia brandelli del corpo dei dannati del terzo cerchio, è un essere a cui basta gettare del cibo perché si calmi - si racqueta poi che l pasto morde (Inferno VI 29). 17

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