la bella abitudine di andare a teatro La grande scatola dei sogni Teatro Alfieri, 10 giugno ore 21 e Teatro Gioiello, 11 giugno ore 21

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1 TORINO SPETTACOLI Teatro Stabile Privato di Interesse Pubblico COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI SCUOLA DI TEATRO GIUSEPPE ERBA TEATRO ERBA Torino c. Moncalieri 241 tel TEATRO ALFIERI Torino p. Solferino 2/4 tel TEATRO GIOIELLO Torino v. Colombo 31 tel Ministero per i Beni e le Attività Culturali Regione Piemonte Città di Torino Teatro Stabile Privato di Pubblico Interesse Torino Spettacoli la bella abitudine di andare a teatro presentazione dei cartelloni nei teatri Erba, Alfieri e Gioiello Eventi d Autunno - Piemonte in scena Mezzogiorno a Teatro Festival di cultura classica - Festival dell operetta Fiore all occhiello - Per Farvi Ridere - Grande Prosa - Solferino di Sera La grande scatola dei sogni Teatro Alfieri, 10 giugno ore 21 e Teatro Gioiello, 11 giugno ore 21 Oltre 55 anni di tradizione dal pioniere Giuseppe Erba e 15 anni dal riconoscimento di Teatro Stabile Privato di Pubblico Interesse Per Torino Spettacoli il rappresenta un traguardo di profondo significato: 15 anni di intensa attività dal riconoscimento ministeriale del ruolo di Teatro Stabile Privato di Pubblico Interesse. Forte di oltre cinquantacinque anni di tradizione teatrale, avviata nel dopoguerra da quel pioniere che fu Giuseppe Erba, un manager intelligente e un vero precursore della promozione teatrale, Torino Spettacoli festeggia i suoi 15 anni nella veste ufficiale di "strumento" di diffusione della cultura teatrale. Il Teatro Stabile Privato Torino Spettacoli sarà attivo anche per il nei settori della produzione, formazione e perfezionamento, ospitalità, promozione e ricerca. L attività, nella pienezza dei suoi aspetti e delle sue specializzazioni, sarà indirizzata verso un approfondita, qualificata e continuativa operatività culturale, strumento di educazione permanente allo spettacolo a tutto tondo, per migliorare le abilità e la qualità della vita. L'impegno sarà connotato dal prevalente rapporto con il territorio torinese e piemontese, con attenzione all integrazione con il patrimonio storico ed architettonico, e dalla continuità del nucleo artistico-tecnico-organizzativo, nonché da una progettualità coerente a livello artistico, culturale e sociale. Questi 10 e 11 giugno, in particolare, hanno il significato di una tappa importante perché permettono di presentare la nuova stagione in relazione alla programmazione dei Teatri Erba, Alfieri e Gioiello con ospitalità scelte nel panorama nazionale e con produzioni della Compagnia stabile Torino Spettacoli. Il tutto, a comporre una grande scatola dei sogni, piena di emozione, accessibile per approfondire tematiche, o per scoprire qualcosa di nuovo, una scatola da aprire per aprire la porta e il cuore a quello strumento-sognomezzo straordinario che è il teatro. Gli abbonamenti: per creare "la bella abitudine" di andare a teatro Torino Spettacoli punta alla promozione anche nell'ampia possibilità di scelta offerta dalle varie formule di abbonamento, -da chi si cimenta per la prima volta ai più assidui fino agli addicted-, e nel rigoroso contenimento dei prezzi dei vari abbonamenti, rimasti identici alla passata stagione. L opportunità di personalizzare al massimo la mappa di fruizione permette allo spettatore di costruire il percorso teatrale che lo accompagnerà per la stagione, attingendo da cartelloni diversi, in relazione ai contenuti, ai luoghi di spettacolo e alle tipologie di proposta. Eventi d autunno 09-10: per un gustoso anticipo di stagione Appuntamento con il teatro interdisciplinare e la comicità di marca per un piacevole e coinvolgente inizio di stagione rivolto a un pubblico di tutte le età. 1

2 Piemonte in scena 09-10: valorizzazione delle realtà teatrali che operano sul territorio Il cartellone, che nasce dall'impegno pluriennale di Torino Spettacoli per la valorizzazione del patrimonio storico e culturale della regione e delle forze che vi operano, rinnova la presenza di Alfatre Gruppo Teatro, capofila di una rassegna di realtà piemontesi e si conclude con l immancabile Gelindo della tradizione. 11 Festival di cultura classica: etica, cultura e arte bagaglio dell'uomo moderno Torino Spettacoli crede che il Teatro non possa prescindere da un bagaglio forte di temi e motivi di valenza etica, intellettuale e artistica; per questo riserva uno spazio di significato alla cultura classica. Concepito per portare in scena i capolavori greci e romani, radici alle quali attinge a tutt oggi la nostra cultura di teatro e di vita, il Festival rinnova il proposito di offrire spettacoli di livello, integrati da serate a tema e approfondimento. Per un coinvolgimento di spettatori, insegnanti e studenti in una fruizione partecipata e consapevole, all insegna di un dialogo capace di chiarificare la materia poetica, la sua interpretazione e la rappresentazione. Grazie al contributo scientifico di studiosi ed esperti guidati da Pierpaolo Fornaro e alla collaborazione di Piero Nuti e Adriana Innocenti, due personaggi legati al teatro classico da lunga frequentazione ai massimi livelli, la ricerca e l operatività in questo settore hanno assunto importanza decisiva alla quale danno il loro contributo diverse prestigiose realtà culturali. Grande Prosa 09-10: per una nuova coscienza teatrale Il cartellone di Grande Prosa s inserisce nell ambito della volontà di servire ed educare gli spettatori, ascoltandone le richieste, e si conferma luogo di proposte qualitativamente valide e abbracciate da un pubblico ampio che rispecchia l'anima del progetto di Torino Spettacoli. Il lavoro in funzione di un apertura per creare uno scambio libero con un auditorio rappresentativo di ambiti diversi. Lo sguardo dei creatori, di cui la Grande Prosa offre una scelta panoramica, sia attraverso opere originali, sia con la rilettura del repertorio, ci permette di riflettere in un clima espressivo aperto a scritture artistiche differenti e alla contaminazione dei segni, che lascia spazio a lavori di fascinazione, di forza, di energia, alla forte comprensione dell attimo, alla magia delle utopie di mondi possibili. Sono felice che il pubblico vero si accosti alla Grande Prosa, come appassionato oppure come neofita, attratto da una singola proposta, o ancora, perché educatore o operatore del settore. Gli spettatori ci raccontano che si sono divertiti, oppure commossi, o ancora che sono rimasti sorpresi da una lettura registica piuttosto che da un interpretazione: da tutti emerge che hanno PARTECIPATO all emozione teatrale. Emozione nella quale credo, da tutta la vita: credo nel teatro come evento totalizzante e che l evento teatrale si costruisca insieme: partecipatori, dunque, e non solo osservatori da una parte e venditori dall altra. Lo spettatore ha il diritto di essere motivato ad andare a teatro per migliorare l input-output della propria quotidianità, per provare un coinvolgimento, o un rifiuto, ma che sia sempre un moto dell anima, un arricchimento della propria cultura e personalità. Mi piace considerare il teatro UN RISCHIO DELL ANIMA e del cuore, una sorta di filtro tra la vita e il trascendente. Il Fiore all occhiello 09-10: il cult del Teatro leggero guarda al futuro Il cartellone delle migliori produzioni nazionali -dalla commedia brillante, al musical, alla prova d attore- che Giuseppe Erba ha ideato e portato a realizzazione negli anni 70, ha saputo crescere coerente e attuale, mantenendo le caratteristiche che lo hanno reso grande. Molto è cambiato dall inizio, su parecchi fronti, ma il Fiore continua a conservare, e ha anzi consolidato, un motivo fondamentale della sua origine: la volontà di dare un impulso efficace alla vita teatrale. Gli spettatori, oggi meglio informati, più consapevoli e dinamici, seguono le iniziative di Torino Spettacoli con attenzione, con la partecipazione attiva alle rappresentazioni e mantenendo vivo il dialogo, linfa costruttiva per uno Stabile Privato che ha il compito di servire ed educare. Il cartellone, che offre momenti lievi e liberatori, accanto a occasioni di ripiegamento interiore, individuati secondo il criterio essenziale della qualità, è un vero e proprio cult del teatro leggero. Torino Spettacoli affronta quindi, con un prezioso bagaglio, con doveri di primo piano e con la forza dei sogni, il Fiore all occhiello 09-10, impegnandosi in prima linea: perchè si rinnovi e si diffonda sempre più la passione per il teatro. Festival dell operetta 09-10: storia d amore tra Torino Spettacoli e la piccola lirica Continua la grande tradizione del repertorio operettistico, grazie alla formazione storica Compagnia Italiana di Operette firmata Corucci, che trova all Alfieri il palcoscenico ideale per un fitto pubblico di appassionati. P.F.R. Per Farvi Ridere 09-10: la libertà di una risata Il titolo della rassegna è un omaggio all ultimo spettacolo di Gino Bramieri Riuscire a farvi ridere e affida alla libertà di una risata il compito catartico di una serata passata a contatto con la comicità e i suoi interpreti. Ecco la nuova edizione, ospitata prevalentemente al Gioiello e offerta anche in un abbonamento dedicato. Germana Erba 2

3 Piemonte in scena Valorizzazione delle realtà teatrali che operano in Piemonte al Teatro Erba TORINO SPETTACOLI TEATRO ERBA da giovedì 24 a domenica 27 settembre (da gio a sab ore 21 dom ore 16) COMPAGNIA TEATRALE MASANIELLO tre atti di Eduardo De Filippo - regia Alfonso Rinaldi Questi fantasmi con Alfonso Rinaldi, Silvia Ruggiero, Francesco Di Monda, Aniello Santoro, Claudia Di Giulio, Giulia Diglio, Salvatore Puzo, Claudio D Acierno, Antonio Servillo, Francesca Zago, Piero Sarcina, Cristina Guadagni Testo tra i più celebri di Eduardo De Filippo, Questi Fantasmi! (1945) è ambientato a Napoli in un grande palazzo seicentesco, dove prendono alloggio Pasquale Lojacono e la moglie Maria. In cambio di una permanenza gratuita, Pasquale dovrà sfatare, all insaputa della moglie, la diceria sull'esistenza di fantasmi nell appartamento. Tuttavia sarà proprio lui a convincersi che l amante della moglie, abituale frequentatore della casa, sia uno spirito, e i suoi parenti un branco di spettri che appaiono a reclamare la presenza del capofamiglia. Il terrore è però mitigato dal tornaconto economico, perché Alfredo, il fantasma, ha l abitudine di nascondere denaro nelle tasche degli abiti di Pasquale. L uomo crede davvero ai fantasmi o finge di credervi per sfuggire ad una realtà che non vuole accettare? La commedia Questi fantasmi!, al tempo stesso tragica, comica e grottesca, è incentrata sull ambiguità della trama e del suo protagonista. Come affermò lo stesso Autore: Scrissi la commedia di Pasquale Lojacono per dire che i fantasmi non esistono. I fantasmi siamo noi, ridotti così dalla società che ci vuole ambigui, ci vuole lacerati, insieme bugiardi e sinceri, generosi e vili". TEATRO ERBA martedì 29 settembre ore 21 COMPANÌA TEATRAL CARLA S. Giromin a veul mariesse 3 atti comicissimi di Dino Belmondo - scene, adattamento e regia TreMaGi con Massimo Marietta, Anin Ferrero, Esa Florio, Marco Moretti, Gianni Marietta, Anna Loiodice, Sergio Coriasso, Luana Moiso, Andrea Marietta, Ada Mercutello Il gruppo, fondato nel 1975 da alcuni giovani del Circolo Giovanile Michele Rua e ribattezzato in onore a Carla Suino che partecipò all attività fin dal principio, ha un repertorio esclusivamente comico-brillante, perlopiù in piemontese. La scelta è conseguenza dello spirito goliardico del gruppo, che trova ispirazione nella semplicità del teatro popolare. La compagnia è composta da una quindicina di elementi, tra i quali alcuni che, sotto lo pseudonimo di TreMaGi, svolgono insieme tutto il lavoro che precede la realizzazione di una commedia: la scelta e l adattamento del copione, la preparazione delle scene e la regia. In Giromin, nel mondo piccolo borghese di fine anni trenta, una sequenza di imprevisti viene a turbare la tranquillità della famiglia Pautasso: prima la temuta apparizione di un fantomatico figlio illegittimo, poi l arrivo di un promesso sposo che si rivela un autentico imbecille e, come se non bastasse, l amata figlia unica s innamora del giovane avvocato che ha ridicolizzato Pautasso in tribunale. Chi riuscirà a restituire la quasi normalità ai protagonisti? TEATRO ERBA mercoledì 30 settembre ore 21 GRUPPO TEATRO CARMAGNOLA Domje n andi, Tonin! commedia dialettale piemontese in tre atti di Carlo Artuffo adattamento e regia Francesco Rizzati con Gianni Chiavazza, Marina Tuninetti, Margherita Giraudi, Ermanno Mareliati, Elisa Vaschetti Longo, Emanuela Boasso, Michelino Bosco, Mino Canavesio, GioMaria Tesio Costantin e Pero sono stati compagni di scuola alle Elementari, amici per la pelle e di bevute da sempre, e rivali in amore per una vedovella del paese. Uno ha una figlia in età da marito, l altro un nipote da maritare: perché non combinare un bel matrimonio e rafforzare l amicizia con una quasi parentela? Ottima idea ma ben distante dai progetti della signorina in questione, già segretamente innamorata di un altro. Con questa storia paesana, l autore presenta un efficace e irresistibile carosello di personaggi, tutti da godere nella loro semplice, diretta comicità. E anche un occasione per riscoprire il noto comico piemontese della prima metà del secolo scorso, l istrionico Carlo Artuffo, uno dei grandi protagonisti della storia teatrale della nostra regione. 3

4 TEATRO ERBA da giovedì 1 a domenica 4 ottobre (da gio a sab ore 21 dom ore 16) ALFATRE GRUPPO TEATRO Soa ecelensa d Porta Palass commedia brillante in tre atti di Amilcare Solferini - adattamento Alfatre Gruppo Teatro con Giovanni Mussotto, Rita Pellegrinelli, Sara Sais, Giancarlo Biò, Marina Bossola, Paolo Cecchetto, Lina Chiriacò, Paola Roscio, Masimo Rolle, Piero Costanza, Nadia Mercuri regia Bruno Monticone Alfatre Gruppo Teatro, ospite storico e leader della rassegna Piemonte in scena si cimenta con un nuovo testo brillante, tutto da gustare per gli amanti del piemontese. Nella tranquilla collina torinese del 1920 e dintorni, una nobile famiglia e con essa il Conte Enrico, vivono una spiritosa commedia degli equivoci, che non lascia tregua alle risate ed al buon umore. Tutto s incentra sul tentativo di madama Ricardi di riportare alla fedeltà coniugale il conte suo genero. Lo strumento sarà un finto fratello, pure finto ministro, un tale Leone Gallo (in realtà n povr om d Porta Palass), che avrà l incarico di spostare le attenzioni amorose della baronessa rivale della figlia, verso quest ultimo. In un crescendo di equivoci e di esilaranti situazioni la commedia troverà il suo epilogo all insegna del tutti felici e contenti. Vittorio Actis, in arte Amilcare Solferini, nasce a Torino nel E definito poeta e prosatore. Soa ecelensa d Porta Palass, scritta con Guido Marangoni, è una delle commedie di maggior successo, spesso considerata una farsa ma capace di offrire tutti gli elementi del vaudeville : il ritmo, il gusto per gli equivoci e l intimo piacere per il divertimento. TEATRO ERBA mercoledì 23 dicembre ore 21 sabato 26 dicembre ore 16 domenica 27 dicembre ore 16 - sabato 2 gennaio ore 16 COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI GIOVANNI MUSSOTTO Gelindo di Gian Mesturino regia Girolamo Angione Scaramantico, affettuoso ritorno di un must delle feste di Natale. Tra i pastori del Presepe non manca mai quello che arriva alla capanna portando una pecora sulle spalle: è Gelindo, uno dei personaggi più noti e amati della Natività e del teatro popolare piemontese che da tempo immemorabile ne ha fatto il protagonista di uno storia che di anno in anno ritorna sulle tavole dei palcoscenici per antica e gloriosa tradizione: perché Gelindo, contadino un po burbero ma dal cuore d oro, incarna i sentimenti più autentici. Per obbedire al censimento dell imperatore, Gelindo lascia la sua casa in Monferrato, attraversa un bosco e, per quella magia che avviene solo nelle favole, si ritrova dalle parti di Betlemme Lo spettacolo propone l originale stesura monferrina recitata in italiano, con qualche piacevole momento in dialetto, affidata ad un gruppo di interpreti capeggiati da Giovanni Mussotto, il Gianduja della Famija Turineijsa, qui nei panni di Gelindo. TEATRO ERBA da martedì 9 a sabato 13 febbraio (dal mar al sab ore 21) TORINO SPETTACOLI in collaborazione con IL CORO/CABANEWS FESTIVAL NAZIONALE DEL CABARET TRELILU Ti vengo a suonare testi e regia del gruppo Per Torino Spettacoli è una conferma collaborativa importante: risale ormai al 2005 la promozione del gruppo al Teatro Erba ed è divertente ricordare la reazione degli interessati: ci sono voluti tredici anni per arrivare in maniera massiccia e non con una botta e via, dalla Provincia Granda a Torino.... Quartetto comico-musicale composto da Filippo Bessone (Pippo, cantante-filosofo nonchè autore dei testi), Piero Ponzo (Peru, ascetico maestro concertatore specializzato in clarinetto ed effetti speciali), Roberto Bella (Bertu, bello ed impossibile, insigne chitarrista e bluesman con uso appropriato di voce), Francesco Bertone (Franco, eclettico professore di contrabbasso e cappellaio matto), formano senza tema di smentita il più importante ensemble di musica barotta degli ultimi quindici anni. Famosissimi nella provincia di Cuneo che ha dato loro i natali e sulle cui piazze si esibiscono con immutato fervore dal 1992, hanno iniziato a mettere il capino fuori dal nido intervenendo quali applauditissimi ospiti al FESTIVAL NAZIONALE DEL CABARET 2002 a Torino. Da allora i TRELILU sono diventati a furor di popolo uno degli appuntamenti fissi nei teatri gestiti dalla Torino Spettacoli all ombra della Mole. Menestrelli del cantar sorridendo ad uso del più puro vernacolo langarolo (come dire che cantano in piemontese), hanno al loro attivo oltre 350 concerti i cui brani sono contenuti in una dozzina di raccolte regolarmente pubblicate ma, quel che più conta, altrettanto regolarmente vendute. Già vincitori di un disco di platano (sì, proprio di legno), ai non propriamente autoctoni il significato dei loro testi potrà a tratti sfuggire, ma non c è da preoccuparsi: qualcuno ha scritto che non è importante quello che dicono ma come lo suonano. 4

5 Eventi d autunno Per un gustoso anticipo di stagione Teatri Alfieri e Gioiello TORINO SPETTACOLI TEATRO ALFIERI da mercoledì 30 settembre a sabato 3 ottobre, ore 21 - fuori abbonamento Luciana De Biase e Antonio Campa presentano MASSIMO RANIERI in concerto TEATRO GIOIELLO da martedì 6 a domenica 11 ottobre (9 e 10 ottobre ore ottobre ore 16 - recite al mattino: dal 6 all 8 ottobre ore 10) Il sogno del piccolo imperatore favola musicale di Gian Mesturino - musiche Enrico Messina scena Simone Pastorino - costumi Pendragon coreografie Stefania Montorio - regia Alberto Barbi interpreti Michele Ferrero - Miryam Schiavello - Franco Vaccaro - Alberto Barbi - Raffaele Giangrande Dopo il successo riscosso in estiva e la passata stagione, torna la favola musicale Il sogno del piccolo imperatore. Il giovanissimo principe Ying Zhèng, futuro imperatore Qin Shi Huang della Cina unificata, immortalato dalle grandi imprese di conquista, dalla costruzione della muraglia cinese e dell esercito di terracotta, è in ritiro in campagna con il nonno e un pedagogo, che hanno il compito di istruirlo sulle tradizioni del suo popolo e sui doveri di un futuro imperatore. Il ragazzino, lontano da qualsiasi aspirazione di comando e potere, vorrebbe dedicarsi ai giochi, ai sogni, alle fantasticherie sui viaggi; e a una vita serena con la dolce Bao, l amica del cuore. In questo percorso immaginifico, come premonizione del suo sfolgorante, ma anche drammatico avvenire, i suoi sogni lo portano a visitare il momento finale a cui è destinato il suo impero, un mausoleo dorato di gemme, nel quale scorrono fiumi di mercurio che dovrebbero assicurargli l immortalità. Ma sogni e giochi, tutto precipita, quando giunge l annuncio della morte dell imperatore e Ying Zhèng, appena dodicenne, si avvia ad essere incoronato. Il sogno del piccolo imperatore è in realtà un ponte fatto di sogni: quello di una ragazzina cinese che vive nella Torino di oggi che sogna d un giovane principe della Cina antica destinato a diventare un grande imperatore ma che, nel suo cuore bambino è lontano da qualsiasi aspirazione al comando, al potere, alle grandi imprese di conquista. Un sogno che si fa epico e romantico ad un tempo. TEATRO GIOIELLO da giovedì 15 a domenica 18 ottobre (dal 15 al 17 ottobre ore ottobre ore 16) BLUE DOLLS The Blue Dolls Show La musica italiana in trio Lo spettacolo offre un viaggio attraverso il tempo dagli anni 30 agli anni 50/ 60, gli anni della Radio e della neonata TV, in un crescendo di canzoni romantiche e divertenti. Le Blue Dolls nascono grazie ad una felice intuizione di Paolo Volante, e vengono lanciate al Louisiana Jazz Club di Genova, alla fine del Dopo i concerti al Blue Note di Milano, al Montreux Jazz Festival, al Jazzonlive di Brescia, alla Cantina Bentivoglio di Bologna, al Brass Group di Palermo, al Cotton Club di Roma, al Naima Jazz Club di Forlì, all Inoui di Lussemburgo, le Blue Dolls si sono avviate verso il grande successo anche grazie a trasmissioni televisive quali Maurizio Costanzo Show, Markette, Cominciamo Bene, Italia sul 2, Cantando Ballando... Le Blue Dolls sono in tour continuo con innumerevoli concerti nei maggiori teatri e piazze italiani e nei più importanti festival. Nel 2008 hanno ricevuto la Nomination agli Italian Jazz Awards come Best Singers. Le Blue Dolls sono un gruppo vocale basato sull organico del Trio Lescano o delle Puppini Sisters con un repertorio di canzoni italiane di swing e musica leggera. Lo show delle tre bambole parte dal repertorio dei più famosi interpreti, compositori, arrangiatori italiani come Alberto Rabagliati, Pippo Barzizza, Gorni Kramer e il Trio Lescano riproponendone canzoni famosissime come Pippo non lo sa, Maramao perché sei morto?, Baciami piccina Alla tradizione degli anni 40, affiancano un repertorio anni 50 che va da Renato Carosone al Quartetto Cetra, con incursioni negli anni con brani di Mina, Rita Pavone. Il tutto reinterpretato con uno stile unico, accompagnato dalla travolgente presenza scenica, raffinata e acqua e sapone ad un tempo. I brani sono simpaticamente introdotti dai membri del gruppo, tra cenni di storia e un bel po di ironia. Il trio è accompagnato da una sezione ritmica composta da: Marco Parodi alla chitarra (autore di buona parte degli arrangiamenti), Paolo Volante al pianoforte (fondatore e direttore artistico del gruppo), Riccardo Vigorè, uno dei migliori contrabbassisti italiani e il grande Luca Rigazio alla batteria. 5

6 TEATRO ALFIERI da venerdì 16 a domenica 18 ottobre (ven ore sab ore e dom ore 15.30; recita per le scuole: ven 16 ottobre ore 10) MARCELLO CIRILLO Don Bosco musical A 150 anni dalla fondazione dell ordine dei Salesiani Un musical dedicato alla vita del Santo che ha reinterpretato l'oratorio con ROBERTO BARTOLETTI PINO DELLE CHIAIEI coreografie Claudio Meloni scenografia e luci Pepi Morgia testi Renato Biagioli e Piero Castellacci - musiche Alessandro Aliscioni, Achille Oliva regia Piero Castellacci Dopo il successo incontenibile di Forza Venite Gente e di Madre Teresa, ritorna in scena il regista Piero Castellacci con un nuovo musical dedicato alla figura di un grande innovatore dell'educazione e della storia religiosa italiana: Don Bosco, affidato all interpretazione del famoso cantante e presentatore televisivo. Don Bosco, 150 anni fa, sognò una carta dei diritti per gli adolescenti costretti fin dalla tenera età a lavorare, consacrandosi come una sorta di precursore dei sindacati dei nostri giorni. Era un prete che viveva in mezzo alla gente, sulla strada. Un grande uomo con un cuore semplice e un umiltà infinita. Umiltà confermata anche dalla sua decisione di fondare un ordine (quello dei Salesiani) che non porta il suo nome ma quello di Francesco di Sales, vescovo francese del XVI secolo. Le musiche e i testi sono stati pensati da Castellacci in collaborazione con Olimpio Petrossi (produttore RCA che ha partecipato alla realizzazione di dischi storici di Venditti, Patty Pravo, Cocciante, De Gregori, Amii Stewart), le coreografie sono di un ballerino di punta per programmi come Domenica In, Premiatissima, Fantastico08, le luci sono a cura di Pepi Morgia (light designer di fama internazionale, regista, scenografo, direttore artistico di festival culturali, ambasciatore Unicef). Senza dimenticare la presenza di Marcello Cirillo, da sempre cantante, pupillo di Arbore ai tempi di Quelli della notte, oggi conosciuto ai più come presentatore televisivo (Mezzogiorno in famiglia, Telethon, Nientepopodimenochè). TEATRO ALFIERI da martedì 20 a domenica 25 ottobre (gio 22, ven 23, sab 24 ore 20,45 dom 25 ottobre ore 15,30; recite al mattino: mar 20 e mer 21 ore 10) COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI MARIO ACAMPA SILVIA BARBERO VALENTINA BATTISTONE DOMENICO BERARDI SIMONE FARAON RICCARDO GENOVESE L Asino d oro uno spettacolo di Gian Mesturino - regia Girolamo Angione Dopo il successo riscosso nella passata stagione, torna L asino d oro, firmato da Gian Mesturino (già autore, tra l altro, di una spassosa edizione del Miles gloriosus di Plauto) e ispirato al romanzo di Lucio Apuleio da Madaura, si avvale delle musiche di Bruno Coli e della regia di Girolamo Angione. Ecco dunque le avventure del giovane Lucio in un atmosfera fantastica, carica di mistero e di spettacolarità. Assistendo di nascosto alla trasformazione di una matrona in gufo, Lucio vuole sperimentare su di sé tale metamorfosi, ma sbaglia unguento e diventa asino, pur mantenendo facoltà raziocinanti. Per riacquistare sembianze umane, Lucio dovrà subire molte spassose peripezie. Ecco dunque, nell invenzione continua che dà vita allo spettacolo, fondersi e contrapporsi l espressività dei dialetti, la seduzione del canto, l esuberanza dei travestimenti, il gioco dei sensi e della sensualità, in una rocambolesca avventura scenica, tra canzoni, balli e colpi di scena. L asino d oro, insieme a Satyricon di Petronio, è l unico romanzo latino pervenutoci, fatto oggetto nel tempo di studi, critiche, traduzioni, adattamenti, raffigurazioni e rappresentazioni. La parola ai creatori: Il nostro intento di autori, registi, musicisti, scenografi e interpreti è quello di rivisitarlo disinvoltamente e riproporlo in una chiave scorrevole e briosa, per inculcare alle giovani generazioni, l amore per la cultura classica, e magari per invogliarle a leggere l originale. 6

7 TEATRO GIOIELLO da martedì 20 a sabato 31 ottobre (dal 20 al 24 e dal 27 al 31 ottobre ore ottobre ore 16) THEATER MOGUL TEATRO DELLE ERBE MAURIZIO COLOMBI Caveman L uomo delle caverne di Rob Becker - regia Teo Teocoli Dopo il grande successo riscosso in America, in Italia e a Torino, torna al Teatro Gioiello uno spettacolo che ha conquistato gli spettatori del Fiore all occhiello e di Per Farvi Ridere. Si tratta del monologo più longevo nella storia di Broadway. Lo show, in tour mondiale, ha conquistato i cuori di milioni di persone in più di 15 differenti lingue, prodotto in 30 paesi, tra cui Stati Uniti, Canada, Sud Africa, Lettonia, Svezia e Germania. Nella versione italiana, Caveman è interpretato da Maurizio Colombi (già regista dello spettacolo dei record Peter Pan il Musical) e diretto da Teo Teocoli alla sua prima regia teatrale. Frutto di tre anni di studi di antropologia, preistoria, psicologia, sociologia e mitologia, l opera teatrale originale, scritta da Rob Becker, commediografo, nonché protagonista della versione statunitense, è stata portata sul palco per la prima volta il 26 marzo 1995 allo Helen Hayes Theater di New York, diventando, dopo 2 anni e 702 performance, il monologo di più lunga durata nella storia di Broadway. Questo sguardo preistorico alla battaglia dei sessi è uno studio umoristico che affronta le dinamiche di coppia, spingendo, con forte impronta ironica, sulle incomprensioni tra uomo e donna e su come tali differenze possano creare fraintendimenti. TEATRO ALFIERI da mercoledì 28 a sabato 31 ottobre (mer 28, gio 29, ven 30, sab 31 ore 20,45) SOSIA & PISTOIA MARCO MARZOCCA Da Giovidì a Giovidì con STEFANO SARCINELLI e MAX PAIELLA di Marco Marzocca e Federico Andreotti - regia Federico Andreotti Attesissimo nuovo spettacolo che propone un inedito cammeo di comicità all insegna della risata. Ariel, il simpatico domestico filippino, e l irascibile Notaio avverso agli usi e costumi moderni, sono i due personaggi principali che Marco Marzocca interpreta in questo spettacolo, in cui il pubblico potrà ritrovare il piacere semplice della commedia all italiana, unito alla forza comica del cabaret. La storia si svolge all interno dello studio del produttore Stefano Toro, figlio del Notaio Raimondo. Il loro collaboratore domestico è lo sconclusionatissimo Ariel, che non mancherà di combinare disastri di ogni tipo. La storia si sviluppa raccontando una giornata di audizioni organizzata dal produttore Stefano Toro e comincia con un inedito Marco Marzocca, nei panni di sé stesso che, accompagnato dal suo trucido agente, propone una sceneggiatura. Nello studio si susseguiranno ben dieci personaggi interpretati ora da Marco Marzocca, ora dall eclettico Max Paiella, che daranno vita a continui colpi di scena, rivelando nel secondo atto il complesso rapporto tra padre Notaio e figlio. Da Giovidì a Giovidì è uno spettacolo che gioca continuamente sul rapporto tra teatro e cabaret insistendo sulla diversità specifica tra i due generi: la quarta parete, quel muro immaginario che divide l attore teatrale dal suo pubblico e che invece il cabarettista rompe continuamente cercando un rapporto, un interazione, un contatto. Da Giovidì a Giovidì è una commedia in due atti che non rinuncia al ritmo incredibile di battute alle quali ci ha abituato il cabaret per arrivare attraverso tutti i personaggi di Marzocca, da Ariel al Notaio, da Cassiodoro a Mamma Orsa, a un finale veramente sorprendente. 7

8 TORINO SPETTACOLI 11 Festival di cultura classica temi e motivi etici, intellettuali e artistici bagaglio dell'uomo moderno Teatri Erba e Alfieri TEATRO ERBA lunedì 5 ottobre ore 21 COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI Ciò che uno ama - Poeti lirici dell antica Grecia in scena a cura di Adriana Innocenti ritorna lo spettacolo-conferenza tradotto da Dario Del Corno in omaggio alla 1a edizione del Festival serata inaugurale e di presentazione del Festival a cura di Germana Erba e Pierpaolo Fornaro ingresso libero fino ad esaurimento posti, previa prenotazione "Sono voci poetiche che ci arrivano da lontano anni sono trascorsi: eppure le sentiamo come nostre. Parlano infatti di cose che ancora ci riguardano: la dolcezza dell amore e dell amicizia, la rabbia dell odio, il dolore dell addio, la gioia di un incontro erotico, il piacere dello stare insieme soprattutto ci parlano dei tanti aspetti e sentimenti della vita con una freschezza nativa, con una nitidezza di linee, una essenzialità che consente di giungere al cuore delle situazioni. Archiloco, Mimnermo, Alceo, Anacreonte, Alcmane, Ibico, Simonide, Pindaro e Bacchilide la serata si compone di un primo momento dedicato ai bellissimi versi dei poeti lirici greci con Ciò che uno ama (titolo storico e scaramantico per Torino Spettacoli) e della presentazione del festival con gli artisti e gli esperti coinvolti nell undicesima edizione. TEATRO ERBA da martedì 6 a giovedì 8 ottobre (6 e 7 ottobre ore 21; 8 ottobre, ore 10 - recita scolastica) COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI PATRIZIA POZZI CARMELO CANCEMI EUGENIO GRADABOSCO RICCARDO GENOVESE Alcesti, appassionante storia d amore tra mito e cronaca adattamento di Pierpaolo Fornaro e Girolamo Angione - musiche dal vivo Riccardo Genovese scena, costumi e maschere Elisabetta Ajanì - regia Girolamo Angione 5 anno di repliche per uno spettacolo che ha saputo conquistare il pubblico sia per il suo testo che per la intensa messa in scena. La poesia dell Alcesti di Euripide, per raccontare una delle più appassionanti storie d amore, quella tra Ted Hughes e Sylvia Plath; una storia d amore e di morte, così assoluta e travolgente che solo uno dei due poté uscirne vivo; e fu Ted che, a più di trent anni dal suicidio di Sylvia, rilesse in chiave autobiografica la tragedia dell eroina che sceglie di morire al posto del marito: Alcesti si confonde con Sylvia e diventa cosciente rimorso. Ma la nostra Alcesti va oltre: il dramma moderno di Sylvia e di Ted sale in primo piano e la tragedia antica va in scena nel salotto londinese di Sylvia in quel febbraio del 1963, in cui si consumò la fine della poetessa. La distanza tra mito e cronaca quasi si annulla, le parole antiche ora feriscono nella loro stessa bellezza poetica e si fanno strumento di una lacerante resa dei conti finale. TEATRO ERBA da giovedì 8 a domenica 11 ottobre (8, 9, 10 ottobre, ore ottobre, ore 16) COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI PIEMONTE DANZA MUSICA TEATRO I diversi suoni dell amore novità assoluta di Enrico Fasella da Saffo, Catullo, Orazio, Marziale Un percorso attraverso l incontro d amore, sia esso felice o infelice, consumato oppure soltanto sperato. Lo strumento di analisi è il suono, suono affettivo, suono metrico, suono poetico e palpito recitativo, in un nuovo testo che, attingendo dalle straordinarie fonti antiche (Saffo, Orazio e Marziale) offre sperimentazione linguistico-letteraria e interpretativa. La poesia come sintesi di pensieri che inondano la mente, soprattutto negli attimi in cui l'animo umano cede alle tentazioni del dio Eros. L'antichità è ancora mentore, a noi uomini del ventunesimo secolo, di quanto il desiderio di amore possa raramente disgiungersi dal piacere carnale, dall'incontro delle anime e dei corpi, fino a raggiungere la perfetta unione tra il desiderio e l'estasi. Tre esempi di vita vivente in metriche diverse, ma di pari forza ed impatto: Saffo, Orazio e Marziale. La viva spontaneità di autori che hanno liricizzato in versi di validità perenne l'unica forza che fa mover gli astri e le stelle : l'amore. Tra i momenti di particolare suggestione, l'inno ad Afrodite, forse una delle più belle e delicate liriche pervenuteci, in cui Saffo esprime la pena e l'ansia per l'amore non sempre corrisposto. Al maestro di eleganza stilistica e ironia Orazio il compito di dettare i celebri canoni dell'ars vivendi, all insegna dell'invito a vivere intensamente ogni attimo. 8

9 TEATRO ERBA da martedì 13 a domenica 18 ottobre (13 e 14 ottobre ore 10-15, 16, 17 ottobre, ore ottobre, ore 16) ADRIANA INNOCENTI PIERO NUTI Le Troiane di Euripide regia Adriana Innocenti Troia è distrutta, rasa al suolo: in questo lager le superstiti vittime di tale distruzione sono in attesa di essere assegnate come bottino di guerra ai vincitori. Dove Euripide? Dove la realtà di ieri, di oggi, di sempre? Il grido della disperazione, la domanda continua del perché delle guerre si traduce nel grido doloroso di Adriana Innocenti che interpreta Ecuba proiettandovi il dolore furioso e viscerale di tutte le madri-terra, di tutte le donne, le spose, le figlie del mondo che subiscono il gioco viscido e perverso, o semplicemente stupido dei potenti. C è un passaggio del coro che ha offerto alla regista la chiave di lettura più pertinente per l interpretazione di tutto lo spettacolo: Tutto fu inutile, ma se gli Dei ci avessero travolto rovesciando nell abisso della terra le cose che stanno alla luce, saremmo scomparse senza fama e gli uomini che verranno non ricorderebbero il nostro dolore nei canti delle Muse. Emerge forte non solo la modernità, ma la dimensione eterna ed universale di questa tragedia alla quale gli ateniesi assistettero alla vigilia della spedizione in Sicilia e alla quale noi assistiamo come monito di rifiuto degli errori a cui porta la sete di dominio e come lamento funebre non solo sulla sorte dei vinti ma anche dei vincitori. TEATRO ERBA da lunedì 19 a giovedì 22 ottobre (19, 20, 21 ottobre, ore ottobre ore 10) COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI Metamorfosi di Girolamo Angione e Pierpaolo Fornaro, da Ovidio a Kafka - regia Girolamo Angione La favolosa pedagogia delle Metamorfosi ci concilia con la natura stessa e ci rasserena: nel flusso vitale che scorre dalla materia inerte all intelligenza dell essere razionale, qualcosa della nostra individuale ansia avrà modo di placarsi. Non saremo per sempre perduti. I miti di metamorfosi che piacquero a Dante, a D Annunzio e tanti altri successori e interpreti di Ovidio, sono giunti fino a noi come un arazzo meraviglioso che, con raffinatissima ironia, illustra e suggerisce cordiale necessaria speranza. Pierpaolo Fornaro, che alle Metamorfosi ha dedicato un saggio definendole il classico da riscrivere sempre, ne ha colto la loro percezione fino alla contemporaneità: Metamorfosi è il nome della più grande fantasia che dal tempo di Ovidio percorre tutta la letteratura europea. Nell immaginare un trapasso, un esito della vita che non sia annullamento ma preservazione nel cambiamento, un poeta latino ci offre un salutare schermo al sempre presente timore della morte. Pietre che diventano uomini, Eco che si trasforma in pura voce, Dafne in alloro, Aracne in ragno, Cadmo in serpente non sono soltanto gioco immaginario. La metamorfosi stessa infatti si mostra in metamorfosi e dà via via la prova della nostra forse irreparabile sfiducia esistenziale, e rivela oggi in noi non più la salute dell animo antico, ma la malattia dell animo moderno. Al termine del percorso proposto in scena, Kafka esprime trasformando un uomo in scarafaggio, cioè un individuo innocente in animale reietto e schifoso la catastrofe dei nostri tempi crudeli, la disumanità angosciante a cui per oscura colpa nostra siamo condannati. E la metamorfosi per noi diviene, più che un penoso annichilimento, una metastasi del nostro essere. TEATRO ALFIERI da martedì 20 a domenica 25 ottobre (gio 22, ven 23, sab 24 ore 20,45 dom 25 ottobre ore 15,30 - recite al mattino: mar 20 e mer 21 ore 10) COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI MARIO ACAMPA SILVIA BARBERO VALENTINA BATTISTONE DOMENICO BERARDI SIMONE FARAON RICCARDO GENOVESE L Asino d oro uno spettacolo di Gian Mesturino - regia Girolamo Angione L'unico romanzo latino pervenutoci intero offre ancora oggi intreccio, ritmo e sagacia davvero rari. Le avventure del giovane Lucio sono tutte intrise di un atmosfera fantastica, carica di mistero e di trasparente spettacolarità. Ospite del ricco Milone e di sua moglie Pànfila, esperta di magia, riesce ad assistere di nascosto a una delle trasformazioni cui si sottopone quest ultima. Vedendo che Pànfila, grazie a un unguento, si muta in gufo, Lucio vuole sperimentare su di sé tale metamorfosi ma sbaglia unguento e diventa asino, pur mantenendo facoltà raziocinanti. Per riacquistare sembianze umane, Lucio dovrà cibarsi di rose Nella trasposizione scenica la magia che ammalia e irretisce il temerario Lucio diviene la magia stessa del teatro, che è metamorfosi per natura. Ecco dunque, nell invenzione continua che dà vita allo spettacolo, fondersi e contrapporsi l espressività dei dialetti, la seduzione del canto, l esuberanza dei travestimenti, il gioco dei sensi e della sensualità, in una rocambolesca avventura scenica all insegna di quella curiositas che muove il mondo dell Asino d oro e, forse, il mondo intero. 9

10 TEATRO ERBA da venerdì 23 a lunedì 26 ottobre (23 e 24 ottobre ore ottobre ore ottobre ore 10) PIERO NUTI Processo a Socrate dalle opere di Platone scritto e diretto da Piero Nuti Un ritorno a grande richiesta, ormai appuntamento fisso del Festival di cultura classica per una delle più vibranti interpretazioni di Piero Nuti. I dialoghi di Platone dedicati al processo e alla condanna a morte di Socrate rappresentano una delle più alte riflessioni sul senso della giustizia, del dovere dell uomo e della morte. Lo stesso Socrate, a colloquio con i suoi discepoli, nel momento estremo della condanna capitale, fornisce con le sue parole e con il suo comportamento la prova vivente di una esistenza spesa a testimoniare il valore assoluto dell obbedienza alle leggi, dell amore per la patria, della religiosità, della giustizia. Nonostante gli accorati appelli a cercare la salvezza, Socrate va incontro alla morte con la consapevolezza di chi accetta il martirio come prova di altissima umanità, come testimonianza del senso più alto della giustizia. TEATRO ERBA da martedì 27 a venerdì 30 ottobre (dal 27 al 29 ottobre ore ottobre ore 10) COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI COMPAGNIA TEATRO NUOVO ENRICO FASELLA ALBERTO BARBI ETTORE LALLI MARIO ACAMPA SILVIA BARBERO VALENTINA BATTISTONE SIMONE FARAON ENRICO MESSINA Cabiria, il kolossal! spettacolo multimediale liberamente ispirato alle opere di Pastrone, D Annunzio, Salgari, Flaubert, Pizzetti di Gian Mesturino e Filippo Crivelli regia Filippo Crivelli Dopo l accoglienza riscossa nella passata stagione, torna Cabiria, il kolossal!, realizzata grazie all interazione di prosa, danza, contributi multimediali e a un ambientazione di grande impatto visivo, per una proposta di teatro accessibile, aperto al dialogo con il cinema e soprattutto aperto al confronto e alla sensibilità dello spettatore di oggi. Tratto dalle opere di Emilio Salgari e Gustave Flaubert per la geniale intuizione di Giovanni Pastrone, che volle al suo fianco come sceneggiatore Gabriele D'Annunzio, il film Cabiria è diventato una icona emblematica del cinema muto e del cinema italiano, non a caso nato a Torino e vero cimelio del Museo Nazionale del Cinema, che l ha recentemente restaurato. Fu D'Annunzio a volere come titolo della pellicola Cabiria, in quanto nome della protagonista che il dio Moloch vuole sacrificare. Sulla scia e sulla forza di questo capolavoro, lo spettacolo vuol rendere omaggio a tutte le personalità che hanno contribuito a costruirlo. TEATRO ERBA da venerdì 30 ottobre a lunedì 2 novembre (30, 31 ottobre, ore 21-1 e 2 novembre, ore 21 - lunedì 2 novembre: recita scolastica, ore 10) LUDUS IN FABULA MARINA THOVEZ MARIO ZUCCA Casina di Marina Thovez da Tito Maccio Plauto - scene Nicola Rubertelli adattamento e regia Marina Thovez Casina è una trovatella che è stata adottata dalla ricca coppia di Lisidamo e Cleustrata. I due hanno già un figlio che si innamora di Casina. La fanciulla è talmente bella che anche il vecchio patrigno, Lisidamo, perde la testa. Cleustrata parteggia per il figlio, ma non essendo possibile un matrimonio tra un uomo libero e una schiava, propone di darla in moglie al giovane scudiero Calino. Lisidamo a sua volta, per non svelare la sua vera intenzione di avere Casina, propone di darla in sposa al vecchio fattore Olimpione, complice delle sue bramosie. Dopo vari litigi tra marito e moglie e tra i due servitori, si decide di affidare al fato la scelta, tramite un sorteggio! Vince Olimpione. E mentre Lisidamo si prepara alla sua notte d amore, le donne di casa architettano una grande beffa che manderà in bianco i due vegliardi. Plauto è tra i più grandi commediografi mai esistiti. Che rovello, allora, metterlo in scena! Questa Casina conserva tutta la classicità della parola plautina, rimanendo filologicamente fedele al testo. Un testo che è un intreccio fortissimo, ripreso da un originale greco di tale successo e rappresentato per generazioni attraverso diversi secoli e diverse culture da potersi considerare ormai a prova di pubblico. Casina è tra le più riuscite commedie di Plauto, perché i personaggi sono ritratti con tali sfaccettature che si affrancano dall intreccio e aggiungono al perfetto meccanismo comico una piacevolezza fatta di sentimenti, di delicata psicologia. E un fregolismo senza fiato, è il teatro nel teatro, è uno scambio di persona all ennesima potenza, è un gioco che a Plauto -che ha fatto dell arte di far apparire un personaggio quando meno te lo aspetti uno dei punti chiave della sua vis comica- sarebbe piaciuto molto. Sicuramente una "Casina" così non si é mai vista. 10

11 Grande Prosa Spettatori per una nuova coscienza teatrale Teatri Erba - Gioiello - Alfieri TORINO SPETTACOLI TEATRO ERBA da martedì 3 a domenica 15 novembre (dal mar al sab ore 21 dom ore 16) DIAGHILEV FLAVIO BUCCI Sarto per Signora di Georges Feydeau - musiche originali di Jacques Offenbach - messinscena Nucci Ladogana Flavio Bucci, un protagonista della scena particolarmente amato dal pubblico del Teatro Erba di Torino, ci propone quest anno uno scoppiettante Sarto per signora. "Il teatro era il suo vizio. Ci metteva la cura meticolosa dei maniaci.", scrisse Cocteau di Feydeau. Indolente e taciturno, osservatore per natura, dominato insieme da un'ossessione di concretezza e di geometria, Georges Feydeau ( ) visse interamente nella sua opera, una vasta serie di vaudevilles, che si presentarono in origine dissimulati nella pullulante produzione del teatro leggero parigino di fine secolo, e col tempo, invece, hanno sempre più sicuramente acquistato il rilievo dei testi classici, fino ad essere riconosciuti come massimo esempio del teatro comico francese dopo Molière. Feydeau ha lo sguardo freddo e la temerarietà dei grandi autori comici: una volta isolato il suo materiale da una larga fascia sociale, che comprende una certa borghesia e il demi-monde della Belle Époque, egli spinge l'analisi delle situazioni fino ad un estremo maniacale, dove la satira sembra andare al di là di sé stessa e fissarsi in una astratta perfezione dei movimenti, come se - al limite - ogni gesto fosse scritto su un impossibile pentagramma. E già questo può far capire perché Feydeau sia stato spesso, giustamente, annoverato tra i padri del teatro moderno. TEATRO ERBA da martedì 17 a domenica 22 novembre (dal mar al sab ore 21 dom ore 16) DIAGHILEV - TORINO SPETTACOLI RENATO CAMPESE MONICA GUAZZINI Casa Tolstoj di Dacia Maraini musiche Pasquale Filastò costumi Laura Amoruso - impianto scenico e regia Dominick Tambasco La parola a Dacia Maraini: Casa Tolstoj racconta la storia di un famoso matrimonio, quello di Lev Tolstoj con Sofia Beers. Siamo in Russia negli anni 60, del secolo decimonono. Non si tratta di un dialogo diretto ma di un parlarsi attraverso i quaderni: lui a lei e lei a lui. Non si erano promessi di leggersi a vicenda anche i pensieri più intimi? Ma quello che all inizio era un meraviglioso dono d amore, diventa in seguito una prigionia. Quando si fidanzano Lev e Sofia sono romanticamente innamorati, il bisogno di conoscersi li isola dal resto del mondo. In realtà, come spiegherà poi Tolstoj nella Sonata a Kreuzer, le ragazze di allora non erano affatto preparate al matrimonio: immaginavano il legame a due come promessa di vita fatta solo di delizie e astrazioni amorose. Invece la quotidianità di una moglie russa, per quanto aiutata da tate e serve, era piena di dolori e prove amare. Di fronte a queste realtà Sofia perde ad una ad una le sue illusioni. Possibile che il matrimonio sia solo questo? Eppure l amore c era. C erano i figli con le loro tenerissime presenze, c erano gli amici, i familiari, i libri, la musica, le passeggiate nei boschi. Ma qualcosa nel cuore ingenuo della ragazza Sofia rimane incompiuto e insoddisfatto. Cercherà di rimediare aiutando il marito, ricopiando quello che lui scriveva frettolosamente di notte. D altro canto anche Lev, che pure è innamoratissimo della moglie, si renderà conto che la cultura della sua epoca non aiuta gli sposi ad amarsi e rispettarsi, che la gioia di stare insieme sarà guastata dalla noia, dalle trasformazioni dei corpi, dalle tentazioni extramatrimoniali. Casa Tolstoj vuole restituire alla consapevolezza odierna qualcosa che nelle biografie dei grandi uomini non appare: la loro storia più privata. TEATRO ALFIERI da martedì 17 a domenica 22 novembre (dal mar al sab ore dom ore 15.30) ROSARIO COPPOLINO e ANTONELLO PICCOLO per MOLISE SPETTACOLI CORRADO TEDESCHI DEBORA CAPRIOGLIO L anatra all arancia di Douglas Home e Marc Gilbert Sauvajon - regia Ennio Coltorti Una crisi coniugale. Che provoca infedeltà. E conseguenti scontri, liti, tensioni insomma niente di nuovo. Ma se questa sgradevole e diffusa situazione viene a crearsi tra persone civili, allora ecco la novità: niente drammi; ci si incontra, ci si conosce, si fa amicizia, ci si accorda e tutto può rientrare in un razionale ed equilibrato sottocontrollo. Ma tutto questo è realmente possibile? 11

12 TEATRO ERBA da martedì 24 novembre a domenica 13 dicembre (recite scolastiche ore 10: mar 24, mer 25, lun 30 nov gio 26, ven 27, sab 28 nov, mar 01, mer 02, gio 03, ven 04, sab 05 e da mar 08 a sab 12 dic ore 21 dom 29 nov, dom 06 e dom 13 dic ore 16) COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI Romeo e Giulietta drammaturgia Girolamo Angione da Shakespeare regia Enrico Fasella L amore di Romeo e Giulietta è qualcosa di più che non un semplice sentimento privato, o una banale e insana passione. L amore, nell opera shakespeariana, ha una forte carica eversiva e profondamente carnevalesca: infatti, come il carnevale rovescia i rapporti sociali, così l amore di Romeo e Giulietta non si cura delle convenzioni, degli usi e dei costumi, e sfida istituzioni secolari e fazioni e famiglie d appartenenza. L amore, quell Amore (ma ve ne possono essere altri?) è scandaloso. Perché scandaloso? Perché genera confusione, perché è per propria natura anarchico; è perciò qualcosa che le autorità e la società stessa non riescono mai a imbrigliare del tutto: nonostante l istituto del matrimonio. Nel Romeo e Giulietta l amore è carnevale, ribaltamento, commedia e quindi Vero Amore. Tutto è maschera, sensualità, beffa del destino, scherzo della divinità che si diverte a prendere in giro due bambini (perché Giulietta, ricordiamolo sempre, ha solo tredici anni), fino a condurli fatalmente alla tragedia finale. Quello che ci colpisce di Giulietta è però il suo profondo, radicale, rapidissimo, mutamento psicologico: da bambina senza volontà disposta a sposare chiunque (Paride, per la precisione), a ragazza tenace e determinata capace di sfidare tutti: padre, madre, promesso sposo e clan, pur di realizzare il suo sogno e cioè la sua volontà. L amore che rende adulti, insomma. E la trasformazione è così repentina (Shakespeare comprime gli avvenimenti proprio per rendere più efficace l effetto scenico) che alla fine proviamo pietà persino per gli ottusi genitori: non hanno mai conosciuto davvero la propria figlia! Davvero non sanno chi sia, e cosa sia stata in raltà Giulietta! E cosa può esservi di più triste per un padre e per una madre? Un privilegio questa conoscenza, che il bardo inglese riserva invece e ovviamente, ma anche con un certo qual gusto del paradosso, al pubblico del teatro. Ma si diceva il carnevale nella tragedia. Infatti, se non è proprio una festa di carnevale quella in cui Romeo incontra per la prima volta Giulietta poco ci manca. E un ballo in maschera ed è grazie al mimetismo della maschera e dei costumi che falsificano la realtà e quindi la ribaltano e quindi la rendono più vera, che il nostro innamorato (fino a quel momento di un altra) può, del tutto inaspettatamente, rivolgerle la parola. E il destino che li fa incontrare; ma è sempre il destino che li divide. TEATRO ERBA da martedì 15 a domenica 20 dicembre (dal mar al sab ore 21 dom ore 16) FAMA FANTASMA TORINO SPETTACOLI MARCO VACCARI Inter 100 anni di storia nerazzurra in 90 minuti più eventuale recupero di Matteo Colombo regia Marco Vaccari : cento anni di Inter. E adesso, un nuovo scudetto. Un secolo di storia trascorso tra vittorie e sconfitte, delusioni e successi. Un epopea a due colori: il nero e l azzurro. Inter ripercorre la vicenda di una squadra di calcio famosa nel mondo, celebra il centenario della gloriosa formazione milanese, apre le porte del sogno, della leggenda, del mito. Pensato anche per i non interisti, anche per chi non è tifoso, Inter non è solo un viaggio tra gli almanacchi, le coppe, gli scudetti e i trofei conservati dalla Società nella sede di Milano. E soprattutto una storia di sport e quindi di uomini, di passioni, di sentimenti veri e autentici. Qualcosa di evocativo, di poetico, di magico dove convivono volti del passato, campioni di oggi, goal da restare a bocca aperta, aneddoti e curiosità raccontati anche attraverso la rivisitazione di brani in prosa e in versi presi a prestito dalla letteratura. Questo è Inter: per portare il pallone sul palcoscenico. Una sfida. Una scommessa. Proprio come una partita di calcio. E così, mentre sfogliamo l album nerazzurro delle fotografie, vediamo scorrere la storia d Italia. Seguiamo la crescita del nostro Paese negli stadi e nelle piazze dove i bambini giocano a calcio e sognano di diventare grandi campioni. Una sequenza di quadri ricca di emozioni in cui capita di farsi condurre da un goleador famoso, da un allenatore blasonato, da uno spettatore innamorato lungo un avventura che dura da un secolo. Non importa sapere a memoria risultati e classifiche. Non è essenziale. Ciò che conta è lasciarsi trasportare, seguire l intuito, stare al gioco e tornare un po bambini immaginando un Meazza shakespeariano, un Lorenzi da favola, un Boninsegna sui sentieri del selvaggio West salendo tutti a bordo del grande veliero nerazzurro e approdando sull isola che non c è, l isola dell Inter. Conta accorgersi che il nero e l azzurro sono in realtà i colori della notte e del mare che ci portiamo dentro. Dopo cento anni, il sogno continua 12

13 TEATRO ERBA da mercoledì 30 dicembre a domenica 31 gennaio (30 dic ore dic ore gen ore 21-3 gen ore 16 4 e 5 gen ore 21 6 gen ore 16 dal 7 al 9 gen ore gen ore 16 dal 12 al 16 gen ore gen ore 16 dal 19 al 23 gen ore gen ore 16 dal 26 al 30 gen ore gen ore 16 - recite per le scuole: 18 e 25 gen ore 10) COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI ADRIANA INNOCENTI PIERO NUTI Trappola per topi di Agatha Christie - scene Gian Mesturino costumi Agostino Porchietto musiche Bruno Coli - regia Piero Nuti Vero e proprio caso letterario e teatrale del nostro secolo, Trappola per topi è presentato dal Teatro Stabile Privato Torino Spettacoli in un edizione da record, capace di registrare il tutto esaurito da dodici stagioni consecutive sia a Torino che in tour nazionale. Era il 25 novembre 1952 quando lo spettacolo vide la luce del debutto, con Richard Attenborough e Sheila Sim: Sir Winston Churchill era Primo Ministro in Inghilterra, Truman era Presidente degli Stati Uniti e Stalin capo della Russia. Nei suoi cinquantacinque anni di repliche ininterrotte a Londra, Trappola è stato visto da più di undici milioni di spettatori; lo spettacolo è stato rappresentato in 45 Paesi e tradotto in 24 lingue. Un successo da Guinness, per Agatha Christie, creatrice stupenda di un marchingegno teatrale che si dipana con stupefacente armonia e dove humour e suspense si fondono magicamente, per un unanime riscontro di pubblico e critica: Il più astuto mistero d omicidio del Teatro inglese. Penso che Trappola potrebbe andare in scena per sempre (Daily Telegraph). Starà almeno un mese? pare abbia detto la Christie TEATRO ERBA da martedì 2 a domenica 7 febbraio (dal mar al sab ore 21 dom ore 16) TEATRO STABILE DI BOLZANO PATRIZIA MILANI CARLO SIMONI La professione della Signora Warren di George Bernard Shaw traduzione Angelo Dallagiacoma - scene Gisbert Jaekel costumi Roberto Banci regia Marco Bernardi Gradito ritorno al teatro Erba per una Compagnia che il pubblico della Grande Prosa ama in modo particolare: il Teatro Stabile di Bolzano. La Professione della signora Warren fu uno dei primi grandi successi di Georg Bernard Shaw e appartiene allo straordinario ciclo delle Commedie sgradevoli del grande drammaturgo inglese. Sgradevoli perché provocatorie. Il tema del passato scabroso della protagonista viene utilizzato da Shaw per confermare la sua logica controcorrente: la signora Warren, tenutaria di una casa di tolleranza gestita con manageriale efficienza e disinvoltura sociale, non si pente del suo passato né si autopunisce con l isolamento dalla società ma dimostra alla figlia, scandalizzata dalla scoperta dell origine della fortuna materna, come per una donna della propria condizione la prostituzione fosse l unico strumento di emancipazione sociale. Non stupisce che l Inghilterra vittoriana reagisse con sdegno alla prime rappresentazioni di questa commedia TEATRO ERBA da martedì 16 a domenica 21 febbraio (dal mar al sab ore 21 dom ore 16) MARIO SCACCIA Applauditissimo protagonista di infiniti successi teatrali, torna al Teatro Erba un big della scena italiana con un nuovo spettacolo che ci permetterà di apprezzarne tutte le sfumature interpretative. Chi non conosce questo attore? Dalle sue note biografiche leggiamo che, appena reduce della seconda guerra mondiale s iscrisse nel 1946 all Accademia d Arte Drammatica di Roma, per poi esibirsi con la compagnia di Anton Giulio Bragaglia al Teatro Ridotto di Venezia. Iniziò l attività professionale, dividendosi fra teatro leggero e prosa, recitando accanto ad attori come Vittorio Gassman, Macario e Memo Benassi e costituendo con Franco Enriquez, Valeria Moriconi e Glauco Mauri la celebre Compagnia dei Quattro per poi proseguire in una carriera eccezionale, interpretando tutte le grandi opere del repertorio. TEATRO ERBA da martedì 23 a domenica 28 febbraio (dal mar al sab ore 21 dom ore 16) PICCOLO TEATRO DI CATANIA Gran Varietà futurista di Marinetti, Majakovskij, Depero, Cangiullo, Petrolini, Maldacea ed altri regia Gianni Salvo Il momento più importante della ricerca del Piccolo Teatro di Catania sul teatro futurista è stato la messa in scena di Gran Varietà futurista di Marinetti, Majakovskij, Depero, Cangiullo, Petrolini, Maldacea ed altri. Riallacciandosi alle suggestioni dei simbolisti francesi, del Cabaret Voltaire, dei dadaisti, del Surrealismo, di Jarry e il rinnovamento della regia operato da Mejerchol d, il teatro futurista diventava il luogo della creatività e della comunicazione, interagendo con il pubblico per scuotere con ogni mezzo le propaggini più pigre. Uno dei mezzi per raggiungere tale scopo era quello di far ricorso agli espedienti del vecchio Teatro di Varietà e a conferma di ciò Marinetti scrive nel 1913 un vero e proprio manifesto sul Teatro di Varietà, esprimendo la sua ammirazione per Petrolini o Maldacea. 13

14 TEATRO ERBA da martedì 2 a domenica 14 marzo (dal mar al sab ore 21 dom ore 16) Marlene D. The Legend di Riccardo Castagnari interpretato da QUINCE costumi Stefano Cioncolini - al pianoforte Andrea Calvani regia Riccardo Castagnari 2 nominations per MARLENE D. per il Premio Marius per il teatro musicale a Parigi MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA - MIGLIOR ADATTAMENTO in francese di opera straniera Quando il trasformismo non è che un alibi per un incredibile prova d attore Riccardo Castagnari è sapiente trasformista, eccezionale interprete dell icona del cinema Tedesco anni Trenta sotto una luce magica, misteriosa, ironica. Il fatto che sia un uomo a rappresentare la star è una questione di poco rilievo nella riuscita scenica alla Quince, definizione di un nuovo genere teatrale creato dallo stesso Castagnari. Rifacendosi alla regola del teatro Elisabettiano dove i ruoli femminili erano calzati da giovani ragazzi, oggi, inaugura la perfetta commistione tra un principe (Prince) e una regina (Queen). Sarebbe limitativo dire di trovarsi di fronte ad una drag-queen, il lavoro minuzioso e la ricerca del dettaglio catapultano lo spettatore in un atmosfera visionaria, tipica degli anni che hanno caratterizzato l ascesa della Dietrich, una rivoluzionaria, la prima nella storia del cinema a baciare una donna in pubblico e a vestire i panni di un uomo. Sono diciotto i pezzi musicali realizzati al pianoforte da Andrea Calvani che accompagna Quince nelle magistrali interpretazioni in lingua originale di La Vie en Rose, Jonny, Lili Marleen e tantissimi altri successi. Lo spettacolo ripercorre le tappe artistiche e personali della Dietrich attraverso una sceneggiatura tagliente; i tanti amori della diva turbolenta che mantiene il suo charme impeccabile, trapassano senza lasciare sbavature la perfetta immedesimazione di Castagnari, tra vestiti che sembrano quadri luccicanti e piumaggi d epoca. Le impeccabili uscite di Marlene-Quince sono rese ancora più affascinanti da efficaci scelte registiche di luci e scenografia che aiutano i comuni mortali a sentirsi parte fondamentale del dietro le quinte di quest essenza di carisma e bellezza. TEATRO ERBA da martedì 16 a domenica 21 marzo (dal mar al sab ore 21 dom ore 16) TORINO SPETTACOLI ALBERTO BARBI Famiglia in guerra scritto, diretto e interpretato da Alberto Barbi Alberto Barbi, che fa parte del nucleo artistico stabile di Torino Spettacoli ormai da otto anni, propone la nuova produzione Famiglia in guerra, legata ai ricordi della sua famiglia. Anche la genesi è molto personale: durante una sua permanenza nell ex Jugoslavia, infatti, incontra il dolore e la delusione e, vedendo il disastro, sentendo i ricordi di chi non può perdonare, si ricorda della sua famiglia. E una storia vera. Durante la seconda guerra mondiale tre fratelli (il nonno e i due zii dell autore) si trovano divisi dopo l otto settembre. Uno va in montagna coi partigiani, il secondo rimane con la repubblica di Salò, il terzo, il più piccolo muore in campo di concentramento. E da allora la famiglia si spacca. Sensi di colpa taciuti, accuse velate, litigi. Eredità litigate case divise e abbandonate. Un quotidiano che ancora 65 anni dopo è segnato dalla guerra Lo spettacolo coniuga teatro di narrazione e memorie visive. TEATRO ERBA da martedì 23 a domenica 28 marzo (dal mar al sab ore 21 dom ore 16) AGIDI GIULIO CASALE La canzone di Nanda di e con Giulio Casale - regia di Gabriele Vacis dai Diari di Fernanda Pivano (opera pubblicata da Bompiani) - scenografia e immagini di Lucio Diana Giulio Casale è scrittore, autore e cantattore di grande talento che negli ultimi anni ha saputo farsi apprezzare dal pubblico portando in teatro due spettacoli che si collocano a pieno merito nel genere del teatro canzone : Polli d allevamento di Giorgio Gaber (prod. Teatro Filodrammatici con Fondazione Giorgio Gaber) e Formidabili quegli anni (prod. Tieffe-Stabile d innovazione) liberamente ispirato al libro di Mario Capanna. Il nuovo spettacolo, che debutterà in prima nazionale al Piccolo Teatro di Milano Teatro d Europa, sarà dedicato a una delle figure principali del panorama culturale italiano: la scrittrice e traduttrice Fernanda Pivano, amica dello stesso Giulio Casale e grande estimatrice del suo lavoro. Lo spettacolo ripercorrerà le tappe di un avventura lunga quasi un secolo attraverso i Diari (opera pubbilcata da Bompiani) e i racconti originali che la Pivano ha fatto a Casale negli anni della loro frequentazione, dando vita ad un affresco poetico ricco di immagini e melodie. La narrazione sarà accompagnata da immagini inedite e sottolineata da momenti musicali che attraverseranno le tappe più importanti degli artisti legati alla Beat Generation e dei loro più significativi eredi evocati attraverso le parole di Fernanda Pivano, la Nanda. La regia dello spettacolo è affidata all elegante arte di Gabriele Vacis, considerato uno dei più importanti registi italiani, capace di amplificare la vivida forza di una testimonianza reale e fondere la suggestiva evocazione di un passato, non troppo remoto, con il nostro presente pieno di contraddizioni. 14

15 TEATRO ERBA da giovedì 8 a domenica 25 aprile (dal mar al sab ore 21 dom ore 16) ARTU ENNIO COLTORTI CINZIA MASCOLI GIANLUCA RAMAZZOTTI con ADRIANA ORTOLANI Complici una commedia thriller di Rupert Holmes - adattamento e traduzione Ennio Coltorti e Laura Rosella regia Ennio Coltorti Vincitore del premio Edgar Allan Poe come miglior thriller americano mai visto a teatro Complici dell americano Rupert Holmes, firma dei più intricati thriller d oltreoceano degli ultimi tempi, è affidato alla regia ed all interpretazione del maestro del giallo teatrale Ennio Coltorti affiancato dall oramai consolidata ditta della risata Gianluca Ramazzotti e Cinzia Mascoli, per l occasione sul palco assieme ad Adriana Ortolani. Complici si può definire thriller-comedy, ovvero una di quelle storie che tiene con il fiato sospeso: lo spettatore è spiazzato, disorientato, ma allo stesso tempo, divertito e affascinato da questa scatola cinese dove tutto quello che si vede non è come appare. Dove ogni personaggio non è quello che dice di essere ma nasconde varie identità. Rupert Holmes, noto giallista e musicista, è conosciuto in Italia per la trasposizione cinematografica del suo best seller Le false verità, presentato a Cannes la scorsa stagione con protagonista Kevin Bacon. Effetti speciali tipici del thriller e del cinema noir tengono desta l attenzione degli spettatori che diverranno essi stessi complici dei protagonisti, appassionandosi fin dalla prima battuta alla ricerca di una soluzione che sveli il mistero. TEATRO ERBA martedì 27 e mercoledì 28 aprile ore 21 COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI ENRICO FASELLA ANDREA BELTRAMO VALENTINA BATTISTONE STEFANO FIORILLO Cicatrici di Eva Mesturino e Domenico Amodeo - regia Enrico Fasella Secondo anno di repliche per una proposta di profondo significato. Cicatrici è nato dall'ammirazione per il meraviglioso lavoro svolto negli anni da Interplast, associazione di volontariato di chirurgia plastica che opera in realtà disagiate, letteralmente ridonando il sorriso e speranza a individui di Paesi in via di sviluppo colpiti da gravi malformazioni, esiti di ustioni e ferite di guerra. TEATRO ERBA da martedì 4 a domenica 16 maggio (dal mar al sab ore 21 dom ore 16) TORINO SPETTACOLI ADRIANA INNOCENTI PIERO NUTI A piedi nudi nel teatro dall omonimo libro di Adriana Innocenti Adriana Innocenti e il teatro sono due innamorati indivisibili e così la bella e divertente autobiografia dell attrice A piedi nudi nel teatro (pubblicata da Edizioni Biografiche, Milano) diventa uno spettacolo teatrale! Naturale evoluzione per un testo scoppiettante, sincero, ironico, denso di aneddoti vissuti in prima persona da una delle più vivaci personalità teatrali. Un artista che tutti ricordano per la memorabile interpretazione dell Erodiade di Giovanni Testori, ma anche per essere stata Madama Peachum nella storica Opera da tre soldi di Brecht diretta da Strehler, nonché la protagonista di La visita della vecchia signora di Friedrich Dürrenmatt, allestita da Scaparro, solo per citare qualche tappa di una carriera prestigiosa ed emozionante. Sulla scena accanto all arguta e sorprendente Adriana, l altro amore di sempre: Piero Nuti. Per una nuova sfida, allegra, briosa, scanzonata e piena di ritmo, che conquisterà il pubblico del Teatro Erba che ha decretato tanti successi della coppia ormai torinese d adozione. TEATRO ERBA da martedì 18 a domenica 30 maggio (dal mar al sab ore 21 dom ore 16) ASS. CULT. TEATROINARIA-STANZELUMINOSE NICOLA PISTOIA PAOLO TRIESTINO ELEONORA VANNI Muratori di Edoardo Erba musiche Ennio Rega scene Francesco Montanaro costumi Sandra Cardini regia Massimo Venturiello Due muratori sono al lavoro, di notte, per chiudere con un muro il palcoscenico di un teatro in disuso. Siamo a Roma, e l area è stata ceduta al supermercato confinante che deve ampliare il magazzino. Muratori è una commedia dove si lavora e si parla di lavoro, della condizione, delle aspettative, dei sogni e delle amarezze di chi lavora. Ma è anche un inno d amore al teatro, un irresistibile ritratto di due perdenti, comico, imprevedibile, delicato e poetico. Lo spettacolo, divenuto un vero e proprio cult, è giunto alla settima stagione di repliche. All esasperata concretezza dell azione portata avanti dai due muratori si contrappone il misterioso disegno di una aristocratica figura femminile quasi irreale. Due mondi diversi, due dimensioni incomprensibili che un interminabile muro vorrebbe tenere separate per evitare il caos che un impossibile rapporto potrebbe generare. Ma è davvero sufficiente alzare un muro per mettersi al riparo dalle nostre diversità? 15

16 TORINO SPETTACOLI Il Fiore all occhiello Il cult del teatro leggero: musical, prosa brillante e prove d attore in compagnia degli artisti più amati TEATRO ALFIERI da venerdì 6 a domenica 15 novembre (dal mar al sab ore dom ore 15.30) MANUEL FRATTINI Robin Hood il musical musical originale di Beppe Dati regia Christian Ginepro in collaborazione con Fabrizio Angelini direzione musicale Giovanni Maria Lori Una leggenda eterna di eroi e malvagi, in un grande musical dove un ladro gentiluomo diventerà il principe della foresta incantata di Sherwood. Ambizione, coraggio, amore, tradimento e avventura. Robin Hood il musical racconta la leggenda di quell eroe le cui avventure, da 800 anni, si tramandano di foglia in foglia, di cantore in cantore, lasciando ai secoli il compito di affinare questa storia antica. Lo spettacolo è la nuova celebrazione della leggenda di Robin Hood, attraverso la rivisitazione della storia tradizionale all interno di un contesto creativo dove l idea è dare più livelli di lettura a un pubblico il più eterogeneo possibile. Abbiamo costruito il carattere dei personaggi e di quel linguaggio visivo che chiamiamo spettacolarizzazione, attingendo dalla simbologia delle Favole in quel connubio di magia e intreccio, tipicamente disneiano e bartoniano. In una grande scena che incanta e che attraverso i suoi meccanismi stupisce, vediamo muoversi le maschere di Fra Tuck, di Little John, della Tata, dell improbabile Re Giovanni, del crudele Sceriffo e dei nostri eroi positivi Marianna e Robin, senza dimenticare Nuvola: una sorta di nodo tra il passato di Robin e l eroe che conosciamo. Avventori, banditi, popolani, dame, ancelle, servitori, ci accompagneranno in questa bella avventura che racconta, anche, come e perché un uomo può diventare un eroe. TEATRO ALFIERI da martedì 17 a domenica 22 novembre (dal mar al sab ore dom ore 15.30) ROSARIO COPPOLINO e ANTONELLO PICCOLO per MOLISE SPETTACOLI CORRADO TEDESCHI DEBORA CAPRIOGLIO L anatra all arancia con Mino Manni, Gloria Bellicchi, Gioietta Gentile di Douglas Home e Marc Gilbert Sauvajon - traduzione e adattamento Ennio Coltorti, Nino Marino, Antonia Piccolo scene Andra Bianchi/Forlani, musiche Dino Scuderi, costumi Rita Forzano regia Ennio Coltorti Una crisi coniugale. Che provoca infedeltà. E conseguenti scontri, liti, tensioni insomma niente di nuovo. Ma se questa sgradevole e diffusa situazione viene a crearsi tra persone civili, allora ecco la novità: niente drammi; ci si incontra, ci si conosce, si fa amicizia, ci si accorda e tutto può rientrare in un razionale ed equilibrato sottocontrollo. Ma tutto questo è realmente possibile? Il protagonista de L anatra all arancia (raffinato piatto, non a caso riservato alle classi più abbienti) sostiene di sì, tanto da convincere sua moglie, l altra protagonista, a far venire il proprio amante per il week end nella sua bella casa d uomo di successo. Ma avendo invitato per lo stesso week end anche la sua segretaria, l avvenente e disponibile Patty Pat (detta anche Pretty Pat ), i buoni propositi di armonia e civile accordo, non troveranno facile applicazione. L anatra all arancia da decenni continua a divertire platee teatrali e cinematografiche; è considerato un testo sempreverde, forse perché, oltre a essere una perfetta macchina drammaturgica, vi si ritrovano gli eterni temi dell amore, della gelosia, della fedeltà (e dell infedeltà) nell ambito del nucleo familiare più antico e tradizionale: la coppia con figli. Quello però che lo distingue da altri testi simili, sta soprattutto nel modo in cui viene messa in scena la competitività uomo-uomo, donna-donna (e, perché no? uomo-donna) nonché l astuzia e l energia che si è capaci di mettere in campo quando si ama e si vuol riuscire, ad ogni costo, a tenere il compagno/a accanto a sé. Un sempreverde tuttavia porta sempre con sé un ulteriore motivo di interesse: i personaggi descritti richiedono attori in grado di riuscire, col loro talento e la loro professionalità, a restituire tutte le loro sfumature adattandole però alla propria identità culturale. Ed è questo che, potendo contare su una compagnia di prim ordine, ci siamo posti come traguardo, tornando a prendere come punto di riferimento, sebbene con occhi moderni, quella tradizione di commedia brillante che ha portato il nostro paese a godere della fortunata stagione di Commedia all italiana e che rivisitata oggi ci spinge a puntare sulla raffinata e potente carica di comicità che può offrire oggi una Commedia all europea. 16

17 TEATRO ALFIERI da martedì 24 a domenica 29 novembre (dal mar al sab ore dom ore 15.30) IL SISTINA e TITANUS presentano uno spettacolo di Massimo Ranieri BIANCA GUACCERO Poveri ma belli, il musical un idea di Pietro Garinei e Guido Lombardo musiche e liriche Gianni Togni testo Massimiliano Bruno, Edoardo Falcone coreografie Franco Miseria scene Marco Calzavara costumi Giovanni Ciacci con ANTONELLO ANGIOLILLO MICHELE CARFORA e con Emi Bergamo Francesca Colapietro regia Massimo Ranieri Uno spettacolo firmato da Massimo Ranieri con le musiche di Gianni Togni ed ispirato al film diretto negli anni 50 da Dino Risi. Nel ruolo della protagonista Giovanna, Bianca Guaccero: un attrice che il pubblico ha applaudito in teatro, in televisione (Il bene e il male, Capri 2, La terza verità, Assunta Spina e molti altri). Con lei Antonello Angiolillo nei panni di Salvatore e Michele Carfora in quelli di Romolo. Due interpreti che il pubblico teatrale conosce bene per le partecipazioni a musical di successo in scena in queste ultime stagioni. Troviamo poi Emy Bergamo nel ruolo di Marisa, sorella di Romolo e Francesca Colapietro in quello di Annamaria sorella di Salvatore. Con loro un gruppo di 16 solisti e soliste. Più di 230 costumi e un grande allestimento scenografico, per ritrarre una Roma che non c è più. Uno spettacolo, specchio di un Italia spensierata e intraprendente, povera ma romantica. Una storia fatta di sentimenti puri e genuini, non mistificati come sono ai giorni nostri, che non ha mancato di far appassionare il pubblico italiano. Ferruccio Cocco (Il Messaggero) ha recensito così lo spettacolo: Le cose più belle sono quelle che arrivano quando meno te le aspetti. Lo ha potuto ribadire il pubblico al termine dell anteprima nazionale di Poveri Ma Belli. Si sapeva che il musical sarebbe stato di gran qualità, ma nessuno si aspettava di assistere a un capolavoro. TEATRO ALFIERI da martedì 1 a domenica 6 dicembre (dal mar al sab ore dom ore 15.30) PROJECT LEADER PRODUZIONI in associazione con Murciano Iniziative e Sfera srl Avenue Q - Via della sfiga musiche e liriche Robert Lopez e Jeff Marx testi Jeff Whitty pupazzi disegnati da Arturo Brachetti scene Paolo Attardo costumi Pamela De Santi con Band dal vivo traduzione e regia Stefano Genovese Nato come idea per una serie televisiva, Avenue Q debutta off-broadway nel Dopo un solo anno va in scena a Broadway dove riceve ben 3 Tony Awards, l equivalente teatrale degli Oscar cinematografici. La maggior parte dei personaggi sono dei pupazzi fatti vivere da attori che recitano, cantano e ballano in scena insieme ai loro alter ego di pezza. La location è una qualunque metropoli contemporanea dove trovare casa non è facile, soprattutto se si hanno pochi soldi. Se sei ricco, puoi permetterti una casa in Avenue A. Altrimenti non ti resta che allontanarti dal centro, cercando in Avenue B, poi in Avenue C, Avenue D. I nostri eroi vivono in un sobborgo molto lontano dal centro, Avenue Q appunto. La trama è una sorta di spaccato di vita di questo gruppo di amici-vicini di casa dove le diverse storie si intrecciano affrontando temi quali l amore, il lavoro e la carriera, il razzismo, l omosessualità temi trattati in modo comico, sdrammatizzando il tutto in divertenti siparietti Politically UNcorrect. Uno spettacolo di pupazzi che piace molto al pubblico adulto, il cui humor più che ai vecchi Muppet americani si rifà a quella nuova comicità il cui passo è stato segnato finora dai vari Simpson, Griffin, South Park. Grazie al fatto che i protagonisti sono innocenti pupazzi, si può parlare di temi scottanti in modo sereno e libero. Il tutto raccontato attraverso bellissime canzoni e continue situazioni comiche. Nato negli Stati Uniti, Avenue Q è già stato presentato in Inghilterra, Svezia, Canada, Finlandia, Filippine, Israele, Messico, Singapore. TEATRO ALFIERI da martedì 8 a domenica 13 dicembre (8 ore 15.30; 11 ore 20.45; 12 ore e 20.45; 13 ore 15.30; recite scolastiche mer 9 e gio 10, ore 10) COMPAGNIA DELLA RANCIA Pinocchio - il grande musical uno spettacolo di Saverio Marconi musiche Dodi Battaglia, Red Canzian e Robi Facchinetti liriche Stefano D Orazio e Valerio Negrini testo Pierluigi Ronchetti e Saverio Marconi - regia Saverio Marconi Pinocchio, uno dei più grandi musical mai realizzati in Italia, dopo aver incantato oltre spettatori di ogni età con un allestimento colossale in stile Broadway, torna in scena nei teatri italiani in autunno. Lo spettacolo in agosto sarà rappresentato in lingua originale all Opera Theatre dell Arts Center di Seoul: uno dei simboli italiani più conosciuti nel mondo potrà essere applaudito anche dal pubblico coreano, e il regista è al lavoro in questi giorni per preparare la nuova versione del musical adattata a una platea internazionale. La stampa ha accolto con entusiasmo lo spettacolo sin dal suo debutto nel marzo 2003, definendolo come la più grande produzione italiana di sempre; una grande occasione per tuffarsi nel magico mondo del burattino più famoso. Pinocchio è un musical che diverte e commuove, sorprende con grandiosi effetti speciali, spettacolari cambi scena e coloratissimi costumi, trascina con balletti e canzoni che restano nel cuore. 17

18 TEATRO ALFIERI da martedì 15 a domenica 20 dicembre (dal mar al sab ore dom ore 15.30) LA CONTRADA TEATRO STABILE DI TRIESTE e PROCOPE STUDIO MAURIZIO MICHELI TULLIO SOLENGHI Italiani si nasce e noi lo nacquimo di Maurizio Micheli e Tullio Solenghi collaborazione ai testi Marco Presta - scene Francesco Scandale costumi Andrea Stanisci - consulenza artistica Michele Mirabella - regia Marcello Cotugno L'Italia sta per festeggiare i 150 anni della sua Unità. Quale miglior occasione per riflettere sugli aspetti del costume e del carattere nazionale che, malgrado il passare dei secoli, non sembrano cambiati e puntualmente si ripropongono? E, dato che l'ironia è, di tutte le riflessioni, la più acuta ed efficace, e il teatro il luogo perfetto per significare la propria identità, Micheli e Solenghi, con la complicità di due amici, di buone riletture e di sfiziose canzoni, propongono Italiani si nasce. E postillano e noi lo nacquimo, implicito omaggio al genere del varietà teatrale che, stagionato almeno quanto l'unità Nazionale, rimane a tutt oggi una ispirazione irresistibile. L'azzardo non è quello della rievocazione nostalgica, bensì del raccontare con l occhio critico di oggi il carattere degli Italiani nel tempo. Ed ecco che si può ammettere che due monumenti equestri, quelli di Garibaldi e di Vittorio Emanuele II, d improvviso si animino, per cominciare a raccontare una storia d Italia. Il racconto, attraversando i secoli, si sofferma su protagonisti altolocati della storia (Leonardo, Colombo, Cavour ) ma anche sulle più umili comparse (due cristiani che stanno per essere sbranati dai leoni del Colosseo: italiani anche loro, a furia di espedienti rimandano l esecuzione fino all arrivo dell immancabile indulto ). Scopriremo così che tutti sono accomunati dallo stesso irresistibile denominatore comune: l italianità. Esiste ancora? E come si manifesta oggi? E che fine hanno fatto Dio, Patria e Famiglia o i poeti santi e navigatori? Forse lo si può meglio scoprire e raccontare scandagliando la storia patria proprio con la comicità del teatro. I due protagonisti, Micheli e Solenghi, coadiuvati da un affiatata compagnia di attori, si caleranno nel funambolismo dei personaggi, per ripercorrere attraverso caratterizzazioni, trucchi, dialetti e travestimenti, le mille identità necessarie a raccontare i loro ITALIANI. TEATRO ALFIERI sabato 26 dicembre, ore 17 e ore 20,45 direttamente dal SUD AFRICA Soweto Gospel Choir Il Soweto Gospel Choir, formato nel 2002 sotto la direzione di David Mulovhedzi e Beverly Bryer, ha tra le sue fila i migliori talenti vocali formati nelle molte chiese di Soweto, il grande sobborgo di Johannesburg - Sud Africa, ed è riconosciuto come uno dei più importanti gruppi del panorama musicale gospel. Il Coro, che ha come missione la condivisione della gioia e della fede attraverso la musica, è ambasciatore internazionale, insieme a Bono degli U2 e Brad Pitt, della Foundation di Mandela, fondazione per la lotta all HIV intitolata dall ex presidente sudafricano in memoria dei suoi giorni di reclusione a Robben Island, sotto il regime di apartheid (Nelson Mandela prigioniero n 466, imprigionato nel 64). Il Soweto Gospel Choir, dopo aver conquistato ben due Grammy Awards per il miglior album di musica tradizionale dal mondo, nel 2009 si aggiudica anche il palco dell 81 edizione dei premi Oscar - Annual Academy Awards, ottenendo una nomination nella categoria Miglior Canzone Originale. TEATRO ALFIERI da mercoledì 30 dicembre a domenica 10 gennaio (dal mar al sab ore dom ore 15.30; 31 dicembre ore 20-1 gennaio ore 20,45 6 gennaio ore 20,45) COMPAGNIA DELLA RANCIA su licenza di Anfiteatro Musica per conto di The Really Useful Group Ltd. Cats di Andrew Lloyd Webber basato su Old Possum s Book of Practical Cats di T.S.Eliot regia associata e coreografie Daniel Ezralow - regia Saverio Marconi con orchestra dal vivo Uno dei più grandi successi teatrali di tutti i tempi per spettatori, numero di recite e incassi, lo spettacolo verrà proposto in italiano e le meravigliose musiche di Andrew Lloyd Webber saranno eseguite da un orchestra dal vivo. Cats ha incantato milioni di spettatori con il poetico racconto della notte più speciale dell anno, in cui i Jellicle Cats - i 25 gatti più famosi del mondo, dispettosi, golosi, raffinati, magici, sensuali - si riuniscono per conoscere il gatto che avrà il privilegio di salire al Livello Superiore (Heavyside Layer) e rinascere così a nuova vita. Rappresentato in oltre 20 paesi, lo spettacolo ha toccato circa 250 città in tutto il mondo ed è già stato tradotto in 10 lingue: giapponese, tedesco (con tre versioni per Germania, Austria e Svizzera), ungherese, norvegese, finlandese, olandese, svedese, francese, spagnolo (con due versioni per Messico e Argentina). Basato sul libro di T.S. Eliot Old Possum s Book Of Practical Cats, in cui i gatti sono protagonisti, Cats debuttò al New London Theatre di Londra nel maggio 1981 e approdò a Broadway l anno successivo. Fino alla chiusura della produzione originale, il 21 maggio 2002, lo spettacolo ha conquistato decine di premi e ha totalizzato - solo tra Broadway e Londra repliche; la canzone più famosa, Memory, è stata incisa da 150 artisti diversi, tra cui Barbra Streisand, Céline Dion e i Tre Tenori (Plácido Domingo, José Carreras e Luciano Pavarotti). 18

19 TEATRO GIOIELLO da martedì 29 dicembre a domenica 31 gennaio (dal 29 al 31 dicembre ore 21-2 gennaio ore 21 3 gennaio ore 16 dal 5 al 9 gennaio ore gennaio ore 16 dal 12 al 16 gennaio ore gennaio ore 16 dal 19 al 23 gennaio ore gennaio ore 16 dal 26 al 30 gennaio ore gennaio ore 16) COMPAGNIA TORINO SPETTACOLI Casa Gioiello la nuova commedia di Vera Matthews e 10! Il teatro italiano a tenuta compie 10 stagioni. La Compagnia Torino Spettacoli ha proposto ogni anno titoli che l hanno posizionato tra i teatri più frequentati: Una notte al bistrot, Forbici Follia, Quant è che siamo fuori, Pistaaa!, Swish Swish, Swish 2 TEATRO ALFIERI da martedì 12 a domenica 17 gennaio (dal mar al sab ore dom ore 15.30) GIANFRANCO JANNUZZO Girgenti Amore mio novità assoluta di Angelo Callipo e Gianfranco Jannuzzo Affidiamo alle note dello stesso Gianfranco Jannuzzo, beniamino del Fiore all occhiello, la presentazione del nuovo spettacolo: Agrigento è la mia città. Ho imparato ad amarla grazie all amore che ne hanno i miei genitori. Questo spettacolo è il tentativo sincero e appassionato di dialogare con le proprie radici e, così facendo, restituirle agli altri. Dico proprie, e non mie, a ragion veduta. Girgenti Amore mio l ho scritto con Angelo Callipo, che siciliano non è ma che scrive di Sicilia come e meglio di un siciliano, avendo sempre chiara l idea che a quel Girgenti ognuno possa sostituire il nome della propria città o paese perché le emozioni non hanno targhe di appartenenza. Così, augurandomi di divertire il pubblico con un testo completamente nuovo, spero che la mia Girgenti possa diventare la Girgenti di tutti perché ricordando le esperienze, è nata in me la consapevolezza che non c è nulla di più personale di un esperienza che accomuni tutti. La più grande di tutte le esperienze, quella dell amore per la propria terra. TEATRO ALFIERI da martedì 2 a domenica 7 febbraio (dal mar al sab ore dom ore 15.30) COMPAGNIA DELLA RANCIA in collaborazione con MUSICAL ITALIA Grease di J.Jacobs - W.Casey traduzione Michele Renzullo - adattamento Saverio Marconi scene Gabriele Moreschi costumi Zaira De Vincetiis - coreografie Franco Miseria direzione musicale Simone Manfredini - regia Federico Bellone Grease, il musical dei record, dopo aver conquistato oltre spettatori in tutta Italia in più di 1000 repliche, a 12 anni dal debutto si conferma ancora un fenomeno senza precedenti. Grease nasce nel 1971, quando Jim Jacobs e Warren Casey decidono di realizzare un musical composto solo per chitarra in un teatro sperimentale di Chicago; lo chiamano Grease per evocare i capelli imbrillantinati, patatine fritte e favolose automobili fuoriserie infangate: un successo diventato un classico in tutto il mondo, che ha consacrato grandi attori come John Travolta e Richard Gere. Il musical arriva in Italia nel 97, con la prima fortunata edizione: protagonista, nel ruolo di Sandy, Lorella Cuccarini. In poco tempo Grease ottiene dal pubblico un consenso senza precedenti: sold out nei teatri di tutt Italia, ha alternato sul palco, dal suo debutto a oggi, quasi 100 artisti. La storia d amore tra Danny e Sandy e, soprattutto, tanto rock n roll fanno sì che Grease sia diventato sinonimo di energia pura e divertimento da non perdere. TEATRO ALFIERI da martedì 9 a domenica 14 febbraio (dal mar al sab ore dom ore 15.30) NOCTIVAGUS MASSIMO DAPPORTO BENEDICTA BOCCOLI L Appartamento di Billy Wilder e I.A.L. Diamond - adattamento Edoardo Erba scene Luca Nardelli - costumi Cristiana Ricceri musiche Antonino Armagno - regia Patrick Rossi Gastaldi C.C. Bud Buxter (Massimo Dapporto), impiegato ambizioso di una grande società di assicurazioni, sa mettersi in luce con i propri superiori prestando ai più libertini il suo appartamento. Spera così in una fulminante carriera. Paga il prezzo di piccoli disagi che scaturiscono in gag esilaranti con vicini e colleghi. La voce si sparge fine ai piani alti dell azienda e finalmente può lasciare a J. D. Sheldrake, il grande direttore, campo libero nel suo appartamento. Ma, sorpresa delle sorprese, apprende a malincuore che l accompagnatrice del suo capo è proprio la donna dei suoi sogni: Fran Kubelik (Benedica Boccoli) gentile, ricercatissima, inarrivabile ragazza dell ascensore. A questo punto Bud dovrà prendere la decisione della sua vita: perdere l amore o il lavoro. Può l amore vincere sulla carriera? Sì, questa commedia, lucida, cinica, amara e divertente del grande Wilder dà una risposta affermativa pur mettendo a nudo una società e un mondo del lavoro basati sull ambizione e la costante ricerca di un miglioramento sociale. I piccoli disagi diventano però grandi rinunce, quando si parla d Amore, e allora libero spazio al lieto fine in barba ai soldi. L ambientazione è anni 60, così come nel film, vincitore di cinque premi Oscar, come se riconquista, candore, etica e amore fossero valori del passato. Sarà vero? A voi l ardua sentenza. 19

20 TEATRO ALFIERI da martedì 16 a domenica 21 febbraio (dal mar al sab ore dom ore 15.30) ARTU e EMMEVU TEATRO TORINO SPETTACOLI in collaborazione con CHROMO FILM e LEA MARTINO FABIO FERRARI MILENA MICONI GIANLUCA RAMAZZOTTI MIRIAM MESTURINO e con la partecipazione straordinaria di RAFFAELE PISU Chat a due piazze - il seguito di Taxi a due piazze 20 anni dopo di Ray Cooney costumi Elena Palella scena Nicola Cattaneo musiche Armando Trovaioli regia Gianluca Guidi Tutto va a gonfie vele per Mario Rossi, tassista, sposato da vent anni a Barbara a Piazza Irnerio e nello stesso tempo a Carla a Piazza Risorgimento. Mario ha due figli adorabili, Alice a Piazza Irnerio e Giacomo, a Piazza Risorgimento. Seguendo una precisa pianificazione di orari e turni di lavoro, riesce per anni a vivere nascondendo la verità. La vita gli sorride, il suo segreto è al sicuro, fino a quando un giorno i suoi due figli, una ragazza della prima famiglia e un ragazzo della seconda, si conoscono in chat su internet, e decidono di incontrarsi Il tassista, aiutato dall amico Walter, cercherà con ogni mezzo di mantenere il segreto della sua doppia vita. Quel che ne segue è una progressione di equivoci, coincidenze e bugie che, con un ritmo infernale, ci porteranno ad un finale inaspettato. Come in tutte e farse di un maestro della comicità come Ray Cooney, vizi e debolezze umane danno lo spunto per creare un meccanismo irresistibile di situazioni esilaranti che finiranno per implodere una dopo l altra. Seguito della famosissima Taxi a due piazze, Chat a due piazze è una nuova scoppiettante commedia ai tempi di Facebook. TEATRO ALFIERI da martedì 23 a domenica 28 febbraio (dal mar al sab ore dom ore 15.30) COMPANIA ANTONIO MARQUEZ ANTONIO MÁRQUEZ TRINIDAD ARTIQUEZ DAVID SÁNCHEZ DANIEL FERNÁNDEZ con la partecipazione straordinaria di PACO ROMERO Antonio - un omaggio ad Antonio Ruiz Soler musiche Salvador Bacarisse, Isaac Albéniz, Edouard Lalo, Padre Soler, Reveriano Soutullo, Juan Vert Testo Eva Leiva - coreografía Antonio Márquez, Paco Romero, Nuria Leiva Rocío Coral, Daniel Fernández y Currillo - scene A. Márque/Imán Martín/Luís Callejón - costumi J.L. González/Dolores Ortiz/Encarna Ortiz Questa nuova, importante produzione di Antonio Marquez è un atto d amore nei confronti di una figura leggendaria per la danza spagnola come Antonio Ruiz Soler, scomparso nel 1996 e noto in tutto il mondo come Antonio el bailarìn. Figura poliedrica e geniale, Ruiz ha gettato le fondamenta del grande rinnovamento stilistico e coreografico che ha coinvolto la danza spagnola negli ultimi decenni. Per un incredibile incrocio di percorsi umani e artistici, il personaggio di Antonio da vecchio è interpretato in questa sorta di Opera Flamenca dal grande Paco Romero, il maestro di Antonio Marquez stesso e a sua volta allievo di Antonio Ruiz; anche grazie a questo tocco, l interpretazione di Marquez è semplicemente indimenticabile per passione interpretativa e coinvolgimento emotivo. Com è stato detto in Spagna, il duende, lo spirito sottostante ad ogni vera interpretazione flamenca, sembra toccare qui con il suo vivo fuoco tre generazioni di straordinari artisti. La traiettoria artistica di Ruiz viene ricostruita a partire da un effervescente caffè di Sevilla, passando per le esperienze americane e cinematografiche Le musiche hanno un ruolo centrale: oltre a pezzi di flamenco puro, emergono brani selezionati tra il meglio della musica classica spagnola. Antonio, che vede impegnati in scena quindici danzatori e danzatrici, arriva per la prima volta in Italia, sull onda del successo ottenuto in Spagna e nelle prime tournée internazionali. TEATRO ALFIERI da martedì 2 a domenica 7 marzo (dal mar al sab ore dom ore 15.30) TEATRO BELLINI - Teatro Stabile di Napoli TATO RUSSO Il paese degli idioti con la partecipazione di Annamaria Ackermann di Tato Russo da Fëdor Dostoevskij - scene e costumi Lorenzo Ghiglia musiche Stefano Marcucci regia Alvaro Piccardi Spettacolo di sconcertante attualità, divertente e inquietante, dalla comicità stralunata e grottesca, ma anche occasione per far conoscere un piccolo capolavoro poco noto di Dostoevskij, ripensato attraverso la grande tradizione umoristica del teatro napoletano e la grande stagione del teatro russo. Nel 1859 Dostoevskij scrisse il romanzo Il villaggio di Stepancikovo e i suoi abitanti, un testo che metteva alla berlina quel mondo costellato di intellettuali inconcludenti, prepotenti, ipocriti, parassiti della società aristocratico-borghese che popolavano la provincia russa, figure rappresentative di quell'epoca ma che non mancano anche nel nostro tempo. Nella sua libera reinvenzione teatrale, Tato Russo ha concentrato la tensione drammaturgica sull analisi grottesca di un mediocre intellettuale arrogante, che però, come ispirato da Dio, sa usare toni da demiurgo dell anima, in grado di dominare l idiozia di un piccolo mondo di provincia. Il nodo centrale è quello di una parabola sul potere e sulle sue tecniche di comunicazione: l arte di influenzare e affascinare gli sciocchi per perpetuare il proprio dominio... 20

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