Zan Hotel BENTIVOGLIO (BO) 7 marzo Pierluigi DELL ONTE Ufficio Tecnico Starplast

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Paolo Palmieri
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1 Zan Hotel BENTIVOGLIO (BO) 7 marzo 2014 Pierluigi DELL ONTE Ufficio Tecnico Starplast

2 Premessa L'acqua è preziosa, ed inizia davvero a scarseggiare.

3 Premessa L acqua e la CEE L'acqua è preziosa, ed inizia davvero a scarseggiare. Carta Europea dell Acqua (promulgata a Strasburgo il 6 Maggio 1968 dal Consiglio d Europa) 1. Non c è vita senza acqua. L acqua è un bene prezioso, indispensabile a tutte le attività umane. 2. Le disponibilità di acqua dolce non sono inesauribili. E indispensabile preservarle, controllarle e se possibile, accrescerle. 3. Alterare la qualità dell acqua significa nuocere alla vita dell uomo e degli altri esseri viventi che da lui dipendono. 4. La qualità dell acqua deve essere tale da soddisfare tutte le esigenze delle utilizzazioni previste, ma deve sopratutto soddisfare le esigenze della salute pubblica. 5. Quando l acqua, dopo essere stata utilizzata, è restituita al suo ambiente naturale, essa non deve compromettere i possibili usi, tanto pubblici che privati, che di questo ambiente potranno essere fatti. 6. La conservazione di una copertura vegetale appropriata, di preferenza forestale, è essenziale per la conservazione delle risorse idriche. 7. Le risorse idriche devono formare oggetto di inventario. 8. La buona gestione dell acqua deve formare oggetto di un piano stabilito dalle autorità competenti. 9. La salvaguardia dell acqua implica uno sforzo importante di ricerca scientifica, formazione specialisti e informazione pubblica. 10. L acqua è un patrimonio comune, il cui valore deve essere riconosciuto da tutti. Ciascuno ha il dovere di economizzarla e di utilizzarla con cura. 11. La gestione delle risorse idriche dovrebbe essere inquadrata nel bacino naturale piuttosto che entro frontiere amministrative e politiche. 12. L acqua non ha frontiere. Essa è una risorsa comune, che necessita di una cooperazione internazionale.

3. Alterare la qualità dell acqua significa nuocere alla vita dell uomo e degli altri esseri viventi che da lui dipendono. 4.

4 Premessa Riflessioni L'acqua è preziosa, ed inizia davvero a scarseggiare. PERCHE INZIA A SCARSEGGIARE? 1. Aumenti demografici 2. Sviluppo 3. Progresso Equilibrio ecologico instabile - Per quantità consumata - Per qualità scaricata 4. Aumento dei consumi

5 Premessa Riflessioni L'acqua è preziosa, ed inizia davvero a scarseggiare. LA SITUAZIONE ATTUALE Aumenta la sensibilità sulle problematiche di inquinamento La Norma Nazionale (152/06) recepisce gli input della CEE Le norme locali (Regioni e Comuni) sono più attente e dettagliate Aumentano i controlli da parte degli enti preposti Vengono privilegiate soluzioni a basso impatto gestionale

Nazionale (152/06) recepisce gli input della CEE Le norme locali (Regioni e Comuni) sono più

6 Premessa Riflessioni L'acqua è preziosa, ed inizia davvero a scarseggiare. IL FUTURO E I BENEFICI Ecosistemi più equilibrati Equità della distruzione e risparmi tangibili Ricadute positive in ambito sociale (opportunità lavorative)

7 Premessa Riflessioni L'acqua è preziosa, ed inizia davvero a scarseggiare. LE AZIONI CONCRETE NELL IMMEDIATO Carta Europea dell Acqua (promulgata a Strasburgo il 6 Maggio 1968 dal Consiglio d Europa) 4. La qualità dell acqua deve essere tale da soddisfare tutte le esigenze delle utilizzazioni previste, ma deve sopratutto soddisfare le esigenze della salute pubblica. 5. Quando l acqua, dopo essere stata utilizzata, è restituita al suo ambiente naturale, essa non deve compromettere i possibili usi, tanto pubblici che privati, che di questo ambiente potranno essere fatti.

La qualità dell acqua deve essere tale da soddisfare tutte le esigenze delle utilizzazioni previste, ma deve sopratutto soddisfare le esigenze

8 Premessa Riflessioni L'acqua è preziosa, ed inizia davvero a scarseggiare. LE AZIONI CONCRETE NELL IMMEDIATO Il contesto delle acque meteoriche sulla restituzione di acqua depurata all ambiente

9 Premessa Ciclo dell acqua IL CICLO IDROLOGICO CORPO IDRICO SUPERFICIALE Evaporazione Immagazzinamento atmosferico Precipitazioni Ruscellamento Deflusso/scarico

10 Premessa Ciclo dell acqua Ambito di azione STARPLAST Ruscellamento precipitazioni su superfici impermeabili Frazione inquinante di alta rilevanza NECESSITA DI DEPURAZIONE

11 Gli impianti e i trattamenti ACQUE DI DILAVAMENTO Frazione inquinante di alta rilevanza CAUSE Trattamenti primari Presenza in alta concentrazione di: SOLIDI SEDIMENTABILI SOLIDI SOSPESI TOTALI IDROCARBURI TOTALI

Trattamenti primari Presenza in alta concentrazione

12 Gli impianti e i trattamenti ACQUE DI DILAVAMENTO Trattamenti primari separazione SST (dissabbiatura) Processi fisico/meccanici Separazione liquidi leggeri (deoliazione)

13 Le norme UNI per i trattamenti NORMATIVA UNI EN 858-1/2 Impianti di separazione per Liquidi leggeri (per esempio benzina e petrolio) PARTE 1 Principi di progettazione, prestazione e prove sul prodotto, marcatura e controllo qualità. PARTE 2 Scelta delle dimensioni nominali, installazione, esercizio e manutenzione.

Principi di progettazione, prestazione e prove sul prodotto, marcatura e

14 Le norme UNI per i trattamenti REQUISITI DI PROGETTAZIONE 1.Tenuta all acqua 2.Stabilità strutturale 3.Resistenza chimica

15 Gli impianti e i trattamenti TIPOLOGIA DELLE VASCHE STARPLAST Monolitiche Modulari assemblate tramite elettrosaldatura

16 Gli impianti e i trattamenti PERCHE LA SCELTA DELLA VASCA IN POLIETILENE Polietilene Vs. altri materiali Materiale Resistenza ai carichi Tenuta idraulica Costruzione del manufatto Posa Resistenza chimico/fisica Durata nel tempo Prezzo VOTO Cemento XXX X XX X X X XX 11/21 Vetroresina XX XXX X XX XXX XX X 14/21 PE X XXX XX XXX XXX XXX XXX 18/21 X: Bassa XX: Media XXX: Alta

Posa Resistenza chimico/fisica Durata nel tempo Prezzo VOTO Cemento XXX X XX X X X XX 11/21

17 UNI Requisiti di progettazione 1. LA TENUTA ALL ACQUA PARTICOLARE DELLA TUBAZIONE ELETTROSALDATA La stessa tecnica viene utilizzata per la Realizzazione delle tubazioni di ingresso e uscita del separatore

18 UNI Requisiti di progettazione 1. LA TENUTA ALL ACQUA 2 - PARTICOLARE DELLA SALDATURA PER ELETTROFUSIONE FRA DUE MODULI DELLE VASCHE DI REALIZZAZIONE DEI SEPARATORI

19 UNI Requisiti di progettazione 2. STABILITA STRUTTURALE Prove di simulazione F.E.M. Spinta di falda max zone critiche Analisi dei risultati

20 UNI Requisiti di progettazione 2. STABILITA STRUTTURALE Prove di schiacciamento effettuate presso laboratorio accreditato CE

21 UNI Requisiti di progettazione 3. RESISTENZA CHIMICA Tabella delle resistenze chimiche EPA Certificati analitici specifici su materia prima

22 UNI Requisiti di prestazione Parti dell impianto e classe dei separatori 2 1. Sedimentatore 2. Separatore 1

UNI 858-1 Requisiti di prestazione Parti dell impianto e classe dei separatori CLASSE 2: olio

23 UNI Requisiti di prestazione Parti dell impianto e classe dei separatori CLASSE 2: olio residuo max 100 mg/l CLASSE 1: olio residuo max 5 mg/l Separazione a gravità Separazione a coalescenza

UNI 858-1 Requisiti di prestazione Filtro a coalescenza Funzionamento del separatore CLASSE1 Dispositivo di

24 UNI Requisiti di prestazione Filtro a coalescenza Funzionamento del separatore CLASSE1 Dispositivo di chiusura automatico INLET OUTLET Senso del flusso Senso del flusso Sedimentazione Sensore allarme livello olio ATEX

UNI 858-1 Requisiti di prestazione Funzionamento del filtro a coalescenza Filtro atossico realizzato con schiuma di poliuretano reticolato a struttura cellulare aperta.

25 UNI Requisiti di prestazione Funzionamento del filtro a coalescenza Filtro atossico realizzato con schiuma di poliuretano reticolato a struttura cellulare aperta. La caratteristica principale della spugna è il numero di pori per pollice lineare: PPI Caratteristiche prestazionali che Starplast ha testato: Q max 8 l/s per vasche circolari Q max 10 l/s per vasche modulari

26 Le soluzioni impiantistiche TRATTAMENTO DELLA PRIMA PIOGGIA Valvola a clapet con galleggiante Scolmatore Deoliatore Classe 1 Pompa di rilancio Accumulo per i 5 mm Quadro temporizzato con sensore di pioggia

27 Le soluzioni impiantistiche TRATTAMENTO PIOGGIA IN CONTINUO Dispositivo di chiusura automatica Scolmatore di by-pass Sedimentatore Separatore Dispositivi di filtrazione a coalescenza

28 UNI Manutenzione PUNTO 6. ESERCIZIO, ISPEZIONE E MANUTENZIONE La manutenzione dell'impianto deve essere effettuata almeno ogni sei mesi da parte di personale qualificato. La manutenzione deve essere effettuata in conformità alle istruzioni del fabbricante, ma deve come minimo comprendere quanto segue:

29 UNI Manutenzione Da effettuarsi ogni sei mesi a) sedimentatore - determinazione del volume di fango; Nota: Si raccomanda di svuotare il separatore quando si raggiunge la metà del volume di fango o l'80% della capacità di accumulo b) separatore - misurazione dello spessore dei liquidi leggeri, - controllo di funzionamento del dispositivo di chiusura automatica, - controllo di permeabilità del dispositivo a coalescenza, se i livelli dell'acqua davanti e dietro il dispositivo a coalescenza mostrano una differenza significativa UNI 858

UNI 858-2 Manutenzione Le modalità di utilizzo e la manutenzione

30 UNI Manutenzione Le modalità di utilizzo e la manutenzione ACCESSI Semplicità di smontaggio delle unità a coalescenza per la manutenzione

Grazie per la Gentile Attenzione Pierluigi DELL ONTE - Starplast S.r.l. via dell Artigianato, 43 CAP 61028 Mercatale di Sassocorvaro (PU) Web: www.

31 Grazie per la Gentile Attenzione Pierluigi DELL ONTE - Starplast S.r.l. via dell Artigianato, 43 CAP Mercatale di Sassocorvaro (PU) Web: Tel mobile Fax d.pierluigi@starplastsrl.it

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