VERIFICA SPERIMENTALE DEGLI STATI TENSIONALI CON METODO HOLE DRILLING SU DI UN COMPONENTE FUSO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "VERIFICA SPERIMENTALE DEGLI STATI TENSIONALI CON METODO HOLE DRILLING SU DI UN COMPONENTE FUSO"

Transcript

1 XXXI Congresso Nazionale Fonderie Vicenza ottobre 2012 VERIFICA SPERIMENTALE DEGLI STATI TENSIONALI CON METODO HOLE DRILLING SU DI UN COMPONENTE FUSO G. Caironi* A. Caironi ^- B. Manzetti G. Silva* E. Tecchiati* (*) Politecnico di Milano (^) F.I.A.S. Srl ( ) Pentair Valves & Controls Srl

2 Materiale 2 Otturatore valvola di tipo gate ottenuto per fusione. Particolare con geometria non complessa e spessore uniforme che mostra se lavorato allo stato as cast variazioni dimensionali durante la lavorazione alle macchine utensili e criccature in fase di riporti superficiali di stellite. Materiale: acciaio al carbonio ASTM A216 WCB Dimensioni approssimative: 230 x 300 mm Spessore min 90mm Spessore max 130 mm

3 Posizioni di Indagine 3 L insorgenza di deformazione durante rimozione di materiale alle MU o criccatura a seguito di riporti suggerisce la presenza di rilevante stato tensionale residuo nel getto. Si è quindi deciso di indagare il valore delle tensioni del campione nella condizione as cast. Sono state individuate 3 posizioni caratteristiche interessanti da indagare, in corrispondenza di zone critiche nella lavorazione.

4 Sforzi residui 4 Sforzi residui: tensioni interno del pezzo senza che questo sia sottoposto a forze esterne. In generate possono essere indotte da: deformazioni plastiche (pallinatura, imbutitura, trafilatura,..); gradienti termici / trasformazioni di fase (trattamenti termici, solidificazione dopo fusione, saldatura, riporti superficiali, ecc.). Le tensioni residue si sommano agli sforzi a cui il materiale è soggetto in esercizio, influenzando quindi: resistenza a fatica; resistenza strutturale; stabilità dimensionale.

5 Metodologie di rilevazione 5 Le principali metodologie per la rilevazione delle tensioni residue sono: difrattrometria dei raggi X; hole drilling. si rilevano deformazioni; valori locali; poco invasiva, facilmente ripristinabile; apparecchiatura portatile e compatta. legge di Bragg analisi molto locale; in superficie; non distruttiva; sono disponibili apparecchiature portatili solo dagli ultimi anni.

6 Hole Drilling 6 Il metodo hole drilling prevede la realizzazione un piccolo foro nel materiale con il rilevievo, mediante una rosetta estensimetrica a 3 griglie, delle deformazioni che derivano dal riassesto delle tensioni interne. Φ 1.8 mm 2 mm Le tre griglie dell estensimetro permettono di orientare gli sforzi residui nel piano.

7 Hole Drilling 7 Il foro viene realizzato mediante una turbina ad aria compressa dotata di alta velocità, rpm; velocità di avanzamento molto bassa, 0.2 mm/min; frese a cono rovesciato in carburo di tungsteno rivestite o frese diamantate; il foro viene eseguito mediante una serie di steps; al termine di ogni step di affondamento, la fresa gira a vuoto per eliminare i debries e raffreddare; la rilevazione delle deformazioni avviene a fresa ferma. Non vengono indotti stati tensionali aggiuntivi. Stabilità della temperatura durante la misura. Si rilevano solo le deformazioni effettivamente rilasciate in seguito alla asportazione.

8 Metodologia di prova 8 La procedura di prova del metodo hole drill si compone di: preparazione della superficie ed incollaggio della griglia estensimetrica opportunamente allineata; allineamento dell asse di foratura con il centro dell estensimetro; azzeramento della fresa sulla superficie; foratura del primo step; rilevazione della deformazione rilasciata; ripetizione fino al raggiungimento della profondità di indagine; misura del diametro finale del foro e della relativa eccentricità; a partire dai valori di deformazione, si calcolano i valori di sforzo residuo.

9 Normativa di riferimento 9 Normativa di rifermento: ASTM E Standard Test Method for Determining Residual Stresses by the Hole- Drilling Strain-Gage Method La normativa definisce: geometria e dimensione delle rosette estensimetriche; dimensione e profondità del foro; numero di steps di foratura; metodologia per determinare i valori di sforzo a partire dalle deformazioni rilevate. In funzione dello spessore del campione da analizzare le prove si dividono in: CAMPIONI SOTTILI: spessore < 0.4 D GAGE (2 mm*) UNIFORM STRESSES CAMPIONI INTERMEDI: 0.4 D GAGE < spessore < 1.2 D GAGE CAMPIONI SPESSI: spessore > 1.2 D GAGE (6.1 mm*) * estensimetro utilizzato aveva diametro 5.1 mm UNIFORM STRESSES NOT UNIFORM STRESSES

10 ASTM E UNIFORM STRESSES 10 profondità foro: 2 mm. 8 steps di foratura di 0.05 D GAGE (standard 0.25 mm). analisi valida fino a 2 mm. UNIFORMITY TEST Le deformazioni rilevate devono rispecchiare le curve in figura a meno del ±3% se verificata UNIFORM STRESS Gli sforzi sono considerati uniformi nella profondità di indagine

11 ASTM E NOT UNIFORM STRESSES 11 se uniformity test non è verificato NOT UNIFORM STRESSES profondità foro: 2 mm. analisi valida fino ad 1 mm. steps di foratura di D GAGE (0.05 mm, 40 steps). NOT UNIFORM STRESSES Gli sforzi variano nella profondità di indagine

12 stress [MPa] angle [ ] Posizione 1 12 Estensimetro a metà spessore del getto: in zona soggetta a lavorazione per fresatura per realizzare una cava anulare. Si riscontrano variazioni dimensionali durante la lavorazione. Orientamento rosetta estensimetrica Sforzi residui rilevati ,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0, β σ MAX σmax 1 σmin 1 angolo ripetto long depth [mm]

13 stress [MPa] angle [ ] Posizione 2 13 Estensimetro in zona prossima alla variazione dimensionale. 100 Sforzi residui rilevati. 180 β σ MAX 20 Orientamento rosetta estensimetrica ,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1 2 σmax 2 σmin 2 angolo ripetto tang depth [mm]

14 stress [MPa] angle [ ] Posizione 3 14 Estensimetro posto sulla corona, in prossimità della variazione dimensionale e vicino allo spigolo. σ MAX β angolo 0 Sforzi residui rilevati. 0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0, Orientamento rosetta estensimetrica σmin 3 angolo ripetto tang 90 3 σmax depth [mm]

15 stress [MPa] Confronto 15 Al fine di confrontare in maniera semplice gli stati tensionali rilevati nelle 3 posizioni sono stati calcolati gli sforzi equivalenti di Von Mises ,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1 depth [mm] 1 σvonmises 2 σvonmises 3 σvonmises

16 Conclusioni 16 La rilevazione dello stato tensionale residuo ha messo in luce: in posizione 1: stato tensionale principalmente di compressione; ciò è coerente con le macro deformazioni rilevate in fase di lavorazione alle MU. in posizione 2: tensioni di trazione crescenti nello spessore; posizione 3: uno sforzo residuo molto elevato fino a 0,3 mm (vicinanza allo spigolo); permane poi uno stato di compressione fino ad 1mm di profondità. La metodologia del hole drill test ha permesso di rilevare lo stato tensionale residuo fino alla profondità di 1 mm dalla superficie. Si è trovata giustificazione alle distorsioni riscontrate nella lavorazione alle M.U. e alle criccature insorte nell otturatore a seguito del riporto di stellite; questi fatti hanno reso necessario e giustificato un preliminare trattamento di normalizzazione del pezzo. Le tensioni rilevate non mostrano intensità elevata, ma il loro orientamento è coerente con le anomalie rilevate durante la lavorazione. La metodologia di valutazione mediante hole drilling è risultata applicabile anche a componenti fusi in condizione as cast, risentendo in maniera inferiore rispetto alla difrattometria della struttura dendritica e delle difettosità microstrutturali.

SIMULAZIONE TENSIONI RESIDUE GETTI A PICCOLO E GRANDE SPESSORE PER UNA PREVISIONE AFFIDABILE DELLA FATICA

SIMULAZIONE TENSIONI RESIDUE GETTI A PICCOLO E GRANDE SPESSORE PER UNA PREVISIONE AFFIDABILE DELLA FATICA SIMULAZIONE TENSIONI RESIDUE GETTI A PICCOLO E GRANDE SPESSORE PER UNA PREVISIONE AFFIDABILE DELLA FATICA Lorenzo Valente, Cristian Viscardi: ECOTRE VALENTE SRL Angelo Lazzari: FONDERIA BOCCACCI A SUCCESS

Dettagli

Processi per asportazione C.N. Processi per asportazione C.N. Generalità sui parametri di taglio

Processi per asportazione C.N. Processi per asportazione C.N. Generalità sui parametri di taglio Processi per asportazione C.N. Processi per asportazione C.N. La tornitura Foratura, fresatura e rettifica Il controllo numerico (C.N.) Ottimizzazione del processo 2 2006 Politecnico di Torino 1 Obiettivi

Dettagli

Verifica mediante banco a flessione della misura di tensione residua, in superficie e a bassa profondità, con il metodo del foro

Verifica mediante banco a flessione della misura di tensione residua, in superficie e a bassa profondità, con il metodo del foro Memoria 117 Verifica mediante banco a flessione della misura di tensione residua, in superficie e a bassa profondità, con il metodo del foro C. Santus DIMNP, Università di Pisa A. Benincasa, L. Bertelli

Dettagli

Stato di tensione residua di rullatura su elementi per prove di fatica da fretting con collegamento forzato albero mozzo

Stato di tensione residua di rullatura su elementi per prove di fatica da fretting con collegamento forzato albero mozzo Stato di tensione residua di rullatura su elementi per prove di fatica da fretting con collegamento forzato albero mozzo Autori: Prof. M. Beghini, Ing. B.D. Monelli, Ing. C. Santus Università di Pisa 1/24

Dettagli

NYLON-CARBON DUREZZA & TRAZIONE

NYLON-CARBON DUREZZA & TRAZIONE NYLON-CARBON DUREZZA & TRAZIONE D R. F L A V I A N A C A L I G N A NO D R. M A S S I M O L O R U S S O D R. I G N A Z I O R O P P O L O N Y LO N - C A R BON PROVE DI DUREZZA E DI TRAZIONE INTRODUZIONE

Dettagli

Capitolo 3 PROGETTAZIONE ORIENTATA ALLE ESIGENZE DI FABBRICAZIONE. (c) Pearson Italia S.p.A. - De Paulis, Manfredi - Costruzione di macchine

Capitolo 3 PROGETTAZIONE ORIENTATA ALLE ESIGENZE DI FABBRICAZIONE. (c) Pearson Italia S.p.A. - De Paulis, Manfredi - Costruzione di macchine Capitolo 3 PROGETTAZIONE ORIENTATA ALLE ESIGENZE DI FABBRICAZIONE 1 Argomenti Criteri generali di Design For Manufacturing Processi di fabbricazione Errori da evitare 2 Processi di fabbricazione Formatura

Dettagli

La frattura nei materiali ceramici

La frattura nei materiali ceramici Giornata di studio Analisi del comportamento a frattura di materiali ceramici e compositi per applicazioni industriali Comportamento a fatica ciclica di compositi ceramici C/C SiC M. Labanti, G. L. Minoccari,

Dettagli

Il ciclo di lavorazione. Industrializzazione prodotto

Il ciclo di lavorazione. Industrializzazione prodotto Il ciclo di lavorazione Il ciclo di lavorazione definizioni FASE: insieme ordinato di operazioni realizzate presso il medesimo posto di lavoro con o senza lo smontaggio e riposizionamento del pezzo SOTTO-FASE:

Dettagli

VALUTAZIONE DI TENSIONI RESIDUE ELEVATE CON IL METODO DEL FORO, CORREZIONE DELL EFFETTO DELLA PLASTICITÀ

VALUTAZIONE DI TENSIONI RESIDUE ELEVATE CON IL METODO DEL FORO, CORREZIONE DELL EFFETTO DELLA PLASTICITÀ AIAS 2009-047 VALUTAZIONE DI TENSIONI RESIDUE ELEVATE CON IL METODO DEL FORO, CORREZIONE DELL EFFETTO DELLA PLASTICITÀ M. Beghini, L. Bertini, C. Santus Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Università

Dettagli

Studio ed ottimizzazione della testata per un motore diesel aeronautico ad altissime prestazioni

Studio ed ottimizzazione della testata per un motore diesel aeronautico ad altissime prestazioni Studio ed ottimizzazione della testata per un motore diesel aeronautico ad altissime prestazioni Candidato Giovanni Gualducci Relatore Prof. Ing. Luca Piancastelli Alma mater studiorum Università degli

Dettagli

Tecnologia Meccanica. Cicli di Lavorazione

Tecnologia Meccanica. Cicli di Lavorazione PARTIMENTO INGEGNERIA 1 PARTIMENTO INGEGNERIA Generalità Si dice CICLO LAVORAZIONE tutto l insieme di operazioni necessarie a fabbricare un singolo elemento attraverso una successione di processi tecnologici

Dettagli

CLASSIFICAZIONE DEI PROCESSI DI FORMATURA PLASTICA

CLASSIFICAZIONE DEI PROCESSI DI FORMATURA PLASTICA CLASSIFICAZIONE DEI PROCESSI DI FORMATURA PLASTICA 1 CLASSIFICAZIONE DEI PROCESSI DI FORMATURA PLASTICA Condotta facendo riferimento ad alcuni elementi caratteristici dei processi: temperatura alla quale

Dettagli

Tecnologia Meccanica

Tecnologia Meccanica A Tecnologia Meccanica Prove - Fonderia - Lav. per def. plastica prova in itinere Nome:... PARTE 1 Sovrametallo: 2 mm Ritiro: 1% Si voglia ottenere il particolare a disegno mediante fusione in terra. Si

Dettagli

ECM/Applicazioni Numeriche e Teoriche per la Costruzione di Macchine

ECM/Applicazioni Numeriche e Teoriche per la Costruzione di Macchine ESERCIZIO 1 Si consideri una lastra del ponte di una nave, in acciaio di 30 mm, larga 12 m e caricata in trazione uniassiale a 50 MPa. Le temperatura di esercizio è inferiore alla temperatura di transizione

Dettagli

CONFRONTO TRA METODI DI MISURA DELLE TENSIONI RESIDUE SU UN DISCO ESTRATTO DA UN CILINDRO AUTOFORZATO

CONFRONTO TRA METODI DI MISURA DELLE TENSIONI RESIDUE SU UN DISCO ESTRATTO DA UN CILINDRO AUTOFORZATO CONFRONTO TRA METODI DI MISURA DELLE TENSIONI RESIDUE SU UN DISCO ESTRATTO DA UN CILINDRO AUTOFORZATO F. Aiello a, M. Beghini a, M. Loffredo a, B. D. Monelli a, C. Santus a, A. Bagattini b a Dipartimento

Dettagli

per tagliare tubi con pareti spesse senza lavorazioni successive

per tagliare tubi con pareti spesse senza lavorazioni successive TAGLIATUBI per tagliare tubi con pareti spesse senza lavorazioni successive Macchina Tagliatubi estremamente leggera Serraggio e orientamento facili e sicuri Lavorazione più precisa per una saldatura perfetta

Dettagli

ASPORTAZIONE DI TRUCIOLO - 4 DURATA DEL TAGLIENTE

ASPORTAZIONE DI TRUCIOLO - 4 DURATA DEL TAGLIENTE LAVORAZIONI PER SEPARAZIONE ASPORTAZIONE DI TRUCIOLO - 4 DURATA DEL TAGLIENTE Vittore Carassiti - INFN FE 1 INTRODUZIONE La velocità di taglio e gli altri parametri di lavorazione Alla velocità di taglio

Dettagli

ASPORTAZIONE DI TRUCIOLO - 3 FORMAZIONE E DISTACCO

ASPORTAZIONE DI TRUCIOLO - 3 FORMAZIONE E DISTACCO LAVORAZIONI PER SEPARAZIONE ASPORTAZIONE DI TRUCIOLO - 3 FORMAZIONE E DISTACCO Vittore Carassiti - INFN FE 1 FORMAZIONE E DISTACCO DEL TRUCIOLO Vittore Carassiti - INFN FE 2 FATTORI DI INFLUENZA I principali

Dettagli

I CICLI DI LAVORAZIONE

I CICLI DI LAVORAZIONE Generalità I CICLI DI LAVORAZIONE Si dice CICLO DI LAVORAZIONE tutto l insieme di operazioni necessarie a fabbricare un singolo elemento attraverso una successione di processi tecnologici (fusione, stampaggio,

Dettagli

PROCESSO DELL ASPORTAZIONE DEL METALLO

PROCESSO DELL ASPORTAZIONE DEL METALLO PROCESSO DELL ASPORTAZIONE DEL METALLO Formazione del truciolo La lavorazione meccanica di un elemento, ha lo scopo di mutarne la forma e le dimensioni per ottenere un particolare meccanico conforme alle

Dettagli

per tagliare tubi con pareti spesse senza lavorazioni successive

per tagliare tubi con pareti spesse senza lavorazioni successive TAGLIATUBI per tagliare tubi con pareti spesse senza lavorazioni successive Macchina Tagliatubi estremamente leggera Serraggio e orientamento facili e sicuri Lavorazione più precisa per una saldatura perfetta

Dettagli

Foratura e lavorazioni complementari. LIUC - Ingegneria Gestionale 1

Foratura e lavorazioni complementari. LIUC - Ingegneria Gestionale 1 Foratura e lavorazioni complementari LIUC - Ingegneria Gestionale 1 Foratura È la più comune delle operazioni effettuate mediante il trapano e serve per ottenere fori di precisione grossolana LIUC - Ingegneria

Dettagli

Metallurgia e Materiali non Metallici. Prova di trazione. Marco Colombo.

Metallurgia e Materiali non Metallici. Prova di trazione. Marco Colombo. Metallurgia e Materiali non Metallici Prova di trazione Marco Colombo marco1.colombo@polimi.it 16/03/2016 La prova di trazione uniassiale Una delle più comuni e importanti prove distruttive, si ricavano

Dettagli

Dispensa di LAVORAZIONE alle M.U. asportazione del truciolo

Dispensa di LAVORAZIONE alle M.U. asportazione del truciolo Dispensa di LAVORAZIONE alle M.U. asportazione del truciolo TABELLE PARAMETRI TECNICI ISTRUZIONI AL CALCOLO DEI PARAMETRI TECNICI Redatto da Cipro Massimo 14 Novembre 2005 Ultima revisione: 24/02/2011

Dettagli

High Feed Cutting HFC XFeed e XFeed-R. passion for precision

High Feed Cutting HFC XFeed e XFeed-R. passion for precision High Feed Cutting HFC XFeed e XFeed-R passion for precision XFeed e XFeed-R Speciali per la lavorazione ad alto avanzamento [ 2 ] Le frese ad alto avanzamento XFeed e XFeed-R sono state sviluppate per

Dettagli

Principi di Estensimetria. parte 1

Principi di Estensimetria. parte 1 Principi di Estensimetria parte 1 Generalità Un estensimetro elettrico è un dispositivo che misura una variazione di lunghezza traducendola in una deformazione. Tale misura avviene attraverso una misura

Dettagli

Capitolo 2 PROGETTAZIONE ORIENTATA ALLA FABBRICAZIONE

Capitolo 2 PROGETTAZIONE ORIENTATA ALLA FABBRICAZIONE Capitolo 2 PROGETTAZIONE ORIENTATA ALLA FABBRICAZIONE 1 Argomenti Criteri generali di Design For Manufacturing Processi di fabbricazione Errori da evitare (c) Pearson Italia S.p.A. - De Paulis, Manfredi

Dettagli

Ing. Nicolantonio Di Turi DTP VE. Padova, Piazza Salvemini 2 Ordine degli Ingegneri di Padova

Ing. Nicolantonio Di Turi DTP VE. Padova, Piazza Salvemini 2 Ordine degli Ingegneri di Padova Ing. Nicolantonio Di Turi DTP VE Padova, Piazza Salvemini 2 Ordine degli Ingegneri di Padova ALL INIZIO DEGLI ANNI 2000 FU DECISO DI AUMENTARE LA VELOCITA DELLA LINEA BOLOGNA PADOVA PORTANDOLA (PER QUANTO

Dettagli

IL TAGLIO ORBITALE DELLE VITI SENZA FINE UNA TECNOLOGIA ECOSOSTENIBILE

IL TAGLIO ORBITALE DELLE VITI SENZA FINE UNA TECNOLOGIA ECOSOSTENIBILE IL TAGLIO ORBITALE DELLE VITI SENZA FINE UNA TECNOLOGIA ECOSOSTENIBILE Marco Benincasa (Benincasa Meccanica) Giampaolo Giacomozzi (Varvel SpA) Massimiliano Turci (Studio Tecnico Turci) Riduttori a vite

Dettagli

Prove di corrosione di vari acciai in miscele ternarie di nitrati fusi. E. Veca, M. Agostini, P. Tarquini. Report RdS/PAR2013/249

Prove di corrosione di vari acciai in miscele ternarie di nitrati fusi. E. Veca, M. Agostini, P. Tarquini. Report RdS/PAR2013/249 Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l energia e lo sviluppo economico sostenibile MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO Prove di corrosione di vari acciai in miscele ternarie di nitrati fusi E. Veca,

Dettagli

5.4 Caratterizzazione in regime quasi statico e ad elevata velocità di deformazione di un acciaio per applicazione Oil and Gas

5.4 Caratterizzazione in regime quasi statico e ad elevata velocità di deformazione di un acciaio per applicazione Oil and Gas 5.4 Caratterizzazione in regime quasi statico e ad elevata velocità di deformazione di un acciaio per applicazione Oil and Gas Si riportano in questa sezione i risultati relativi ai test sperimentali effettuati

Dettagli

INFLUENZA DELLA MODIFICA ALLO STRONZIO E DELLA CONDIZIONE DI SOLIDIFICAZIONE SULLA MICROSTRUTTURA IN LEGHE ALLUMINIO-SILICIO DA FONDERIA

INFLUENZA DELLA MODIFICA ALLO STRONZIO E DELLA CONDIZIONE DI SOLIDIFICAZIONE SULLA MICROSTRUTTURA IN LEGHE ALLUMINIO-SILICIO DA FONDERIA INFLUENZA DELLA MODIFICA ALLO STRONZIO E DELLA CONDIZIONE DI SOLIDIFICAZIONE SULLA MICROSTRUTTURA IN LEGHE ALLUMINIO-SILICIO DA FONDERIA Andrea Manente Email. manente.a64@gmail.com Cell. 3454198583 Pag.1

Dettagli

FRESE RIVESTITE DIAMANTE DCRB 230 DCHR 230 DCSE 235

FRESE RIVESTITE DIAMANTE DCRB 230 DCHR 230 DCSE 235 RB 30 HR 30 SE 35 RIVESTITE DIAMANTE FRESE Frese sferiche per nervature RB 30 Frese piane per nervature HR 30 Frese tagli piane SE 35 Elevata durata grazie all originale rivestimento diamante della NS

Dettagli

Le unioni. 5 L acciaio 5.3 Strutture in acciaio. Unioni con chiodi. Unioni con perni. Unioni con bulloni

Le unioni. 5 L acciaio 5.3 Strutture in acciaio. Unioni con chiodi. Unioni con perni. Unioni con bulloni 1 Le unioni Unioni con chiodi È il sistema di collegamento più antico, ma è in disuso in quanto sostituito dalle unioni bullonate o saldate, per cui si può ritrovare solo su vecchie strutture in acciaio.

Dettagli

Descrizione del nodo FJ C X C. Dimensioni del nodo FJ in mm.

Descrizione del nodo FJ C X C. Dimensioni del nodo FJ in mm. Nodo FJ - Foundation Joint Nodo FJ - Foundation Joint Descrizione del nodo FJ Il nodo FJ - Foundation Joint - trasmette lo stato di sollecitazione della struttura -funzioni delle sollecitazioni esterne-

Dettagli

RELAZIONE COMPORTAMENTO MECCANICO DEI MATERIALI: MISURE ESTENSIMETRICHE

RELAZIONE COMPORTAMENTO MECCANICO DEI MATERIALI: MISURE ESTENSIMETRICHE UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA MECCANICA RELAZIONE COMPORTAMENTO MECCANICO DEI MATERIALI: MISURE ESTENSIMETRICHE Relazione a cura di: Mattia Lai 45295 Andrea Aresu 45198

Dettagli

efi Hartner Multiplexlex è pensare in grande!

efi Hartner Multiplexlex è pensare in grande! efi Hartner Multiplexlex è pensare in grande! multiplexlex Hartner Foratura a spirale con placchetta intercambiabile Nuova placchetta intercambiabile MP 05 con geometria die taglienti ottimizzata Art.

Dettagli

3. Rilevazione dello stato deformativo di un palo sottoposto a carico

3. Rilevazione dello stato deformativo di un palo sottoposto a carico 3. Rilevazione dello stato deformativo di un palo sottoposto a carico 3.1 Premessa Questo tipo di misurazione sperimentale è eseguita durante l esecuzione delle prove di carico statiche di progetto su

Dettagli

Presentazione del MATMEC

Presentazione del MATMEC FOCUS GROUP Materiali per la progettazione meccanica Presentazione del MATMEC 12 Dicembre 2005 Caratterizzazione di Materiali e Componenti Ing. M. Labanti ENEA CR Faenza Focus Group InnovaBologna 12-12-2005

Dettagli

ALU-POWER HPC YU-VP17 YGI-0219 FRESE IN METALLO DURO Z3 HIGH PERFORMANCE

ALU-POWER HPC YU-VP17 YGI-0219 FRESE IN METALLO DURO Z3 HIGH PERFORMANCE YU-VP17 YGI-0219 PER LAVORAZIOE DI ALLUMIIO E SUE LEGHE, FUSIOI DI ALLUMIIO E MATERIALI O FERROSI, PLASTICHE FRESE I METALLO DURO Z3 HIGH PERFORMACE 3 taglienti al centro Spigolo vivo & Spigolo raggiato

Dettagli

POLITECNICO DI TORINO TECNOLOGIA MECCANICA IL CICLO DI LAVORAZIONE

POLITECNICO DI TORINO TECNOLOGIA MECCANICA IL CICLO DI LAVORAZIONE POLITECNICO DI TORINO TECNOLOGIA MECCANICA IL CICLO DI LAVORAZIONE DEFINIZIONE Il ciclo di lavorazione è, in senso lato, la successione logica di tutte le operazioni necessarie per trasformare un pezzo

Dettagli

Corso di Tecnologia Meccanica

Corso di Tecnologia Meccanica Corso di Tecnologia Meccanica Modulo 3.3 Deformazione plastica LIUC - Ingegneria Gestionale 1 Estrusione LIUC - Ingegneria Gestionale 2 Processo di estrusione Consiste nel processo di compressione di un

Dettagli

ETAG 001: LINEA GUIDA PER LA VALUTAZIONE TECNICA EUROPEA (ETA) DEGLIA ANCORANTI METALLICI PER USO NEL CALCESTRUZZO. Istituto Giordano S.p.A.

ETAG 001: LINEA GUIDA PER LA VALUTAZIONE TECNICA EUROPEA (ETA) DEGLIA ANCORANTI METALLICI PER USO NEL CALCESTRUZZO. Istituto Giordano S.p.A. ETAG 001: LINEA GUIDA PER LA VALUTAZIONE TECNICA EUROPEA (ETA) DEGLIA ANCORANTI METALLICI PER USO NEL CALCESTRUZZO Istituto Giordano S.p.A. SCOPO L ETAG 001 Ancoranti metallici per uso nel calcestruzzo

Dettagli

Lavorazioni per asportazione di truciolo

Lavorazioni per asportazione di truciolo Lavorazioni per asportazione di truciolo Distacco di alcune parti di materiale dal pezzo attraverso l interazione con utensili che agiscono in maniera progressiva - cinematica del taglio - meccanica del

Dettagli

Tecnologia Meccanica

Tecnologia Meccanica Tecnologia Meccanica Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Università di Bergamo Facoltà di Ingegneria Anno Accademico 2005-06 Osvaldo Carpina Docente Osvaldo.Carpina@unibg.it Orari ricevimento: Venerdì

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DIPARTIMENTO MECCANICO. Tecniche di produzione e organizzazione. Classe 3PMA

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DIPARTIMENTO MECCANICO. Tecniche di produzione e organizzazione. Classe 3PMA Progettazione Disciplinare PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DIPARTIMENTO MECCANICO Tecniche di produzione e organizzazione Classe 3PMA Rev. 0 del 08-03-04 pag. 1 di 10 Progettazione Disciplinare 1 Caratteristiche

Dettagli

CARATTERIZZAZIONE DI GETTI IN GHISA SFEROIDALE DI GRANDI SPESSORI

CARATTERIZZAZIONE DI GETTI IN GHISA SFEROIDALE DI GRANDI SPESSORI XXXIII CONGRESSO DI FONDERIA ASSOFOND BRESCIA, 10-11 NOVEMBRE 2016 CARATTERIZZAZIONE DI GETTI IN GHISA SFEROIDALE DI GRANDI SPESSORI E. Foglio*, M. Gelfi*, A. Pola*, D. Lusuardi *DIMI - Dipartimento di

Dettagli

Studi di Fabbricazione

Studi di Fabbricazione DOMANDE RELATIVE Al MATERIALI 1) Quali sono le principali caratteristiche meccaniche di un materiale? 2) La lavorabilità è una generica caratteristica del materiale o è strettamente legata al tipo di operazione

Dettagli

Frese a candela in metallo duro VariMill II

Frese a candela in metallo duro VariMill II b Frese a candela in metallo duro VariMill II Le frese a candela ad alte prestazioni di prossima generazione VariMill II hanno sensibilmente incrementato il volume di trucioli asportati senza ridurre la

Dettagli

La deformazione plastica. La deformazione plastica. Lavorazioni per deformazione. Il processo di laminazione Estrusione e trafilatura.

La deformazione plastica. La deformazione plastica. Lavorazioni per deformazione. Il processo di laminazione Estrusione e trafilatura. La deformazione plastica La deformazione plastica Lavorazioni per deformazione Il processo di laminazione Estrusione e trafilatura La formatura della lamiera 2 2006 Politecnico di Torino 1 Obiettivi della

Dettagli

Descrizione del nodo TRJ

Descrizione del nodo TRJ Nodo TRJ - Top Roof Joint Nodo TRJ - Top Roof Joint Descrizione del nodo TRJ Il nodo TRJ - Top Roof Joint - è formato da quattro elementi articolati fra loro, due collegamenti alle travi/puntoni ; due

Dettagli

GIUSSANI RAPID ANCORANTE CHIMICO VINILESTERE

GIUSSANI RAPID ANCORANTE CHIMICO VINILESTERE gruppo prodotti Idoneo calcestruzzo pietra naturale mattone pieno marmo legno CHR-E ETAG 01-01 TR023 Barre post-installate da a mm ETAG 001-05 Opione 7 M-M / Ferri da ripresa da a 25 mm Per calcestruzzo

Dettagli

Descrizione del nodo TeRJ

Descrizione del nodo TeRJ Nodo TeRJ - Tensile Roof Joint Nodo TeRJ - Tensile Roof Joint Descrizione del nodo TeRJ Il nodo TeRJ - Tensile Roof Joint - è formato da due elementi articolati fra loro - un braccio rigido A ed un elemento

Dettagli

Indice. Capitolo 4 Elementi sulla struttura cristallina Introduzione Reticoli cristallini Indici di Miller...

Indice. Capitolo 4 Elementi sulla struttura cristallina Introduzione Reticoli cristallini Indici di Miller... Capitolo 1 Tensioni e deformazioni... 1 1.1 Concetto di tensione.... 1 1.2 Relazioni tra le componenti della tensione agente su un piano... 4 1.3 Tensioni e direzioni principali... 6 1.4 Stato piano di

Dettagli

LE LEGHE: PROCESSI DI LAVORAZIONE:

LE LEGHE: PROCESSI DI LAVORAZIONE: Teoria 18-11-15 DESIGNAZIONI CONVENZIONALI DEGLI ACCIAI. L acciaio è un materiale dove il ferro è l elemento predominante, con tenore di carbonio, di regola, non maggiore di ~2 % e può contenere anche

Dettagli

SCHEDA 71: TELAIO POSTERIORE FISSO PIEGATO PER TRATTORI A CARREGGIATA STANDARD CON MASSA COMPRESA FRA 400 kg E 1500 kg

SCHEDA 71: TELAIO POSTERIORE FISSO PIEGATO PER TRATTORI A CARREGGIATA STANDARD CON MASSA COMPRESA FRA 400 kg E 1500 kg SCHEDA 71: TELAIO POSTERIORE FISSO PIEGATO PER TRATTORI A CARREGGIATA STANDARD CON MASSA COMPRESA FRA 400 kg E 1500 kg SPECIFICHE DEL TELAIO DI PROTEZIONE. : il testo compreso fra i precedenti simboli

Dettagli

Inserto per alti avanzamenti super positivo SBMT 13

Inserto per alti avanzamenti super positivo SBMT 13 1/9 per alti avanzamenti super positivo SBMT 13 2/9 per alti avanzamenti super positivo SBMT 13 CARATTERISTICHE monolaterale, quattro taglienti super positivo per lavorazioni ad alti avanzamenti. Basse

Dettagli

Il processo di Friction Stir Welding

Il processo di Friction Stir Welding Il processo di Friction Stir Welding Fasi di saldatura 1) Avvicinamento PIN SHOULDER Fasi di saldatura 2) Penetrazione Fasi di saldatura 3) Avanzamento ADVANCING SIDE RETREATING SIDE Fasi di saldatura

Dettagli

PARAMETRI DI PROCESSO

PARAMETRI DI PROCESSO PARAMETRI DI PROCESSO Elettrici Corrente: I Tensione: V t on t off t on /(t on +t off ) = duty cycle Polarità Geometrici Ampiezza del gap: d g Fisici Tipo di dielettrico Cinematici Velocità del dielettrico

Dettagli

TRATTAMENTI TERMICI DEI MATERIALI FERROSI

TRATTAMENTI TERMICI DEI MATERIALI FERROSI TRATTAMENTI TERMICI DEI MATERIALI FERROSI Tempra Processi di tempra A seconda di come viene eseguito il trattamento, consentono di ottenere: un cambiamento di struttura totale a temperatura ambiente con

Dettagli

Jongen Italia s.r.l. Jongen UNI-MILL Punte in metallo duro VHB DR20. 5xD

Jongen Italia s.r.l. Jongen UNI-MILL Punte in metallo duro VHB DR20. 5xD Jongen Italia s.r.l. Jongen UNI-MILL Punte in metallo duro VHB 55505 DR20 5xD 1 Gli utensili Il programma di punte in metallo duro della Jongen é stata concepita per la foratura universale su diversi tipi

Dettagli

Per questo sono stati proposti numerosi metodi di rinforzo.

Per questo sono stati proposti numerosi metodi di rinforzo. Dal punto di vista meccanico il vetro presenta numerosi limiti. Il tutto può essere racchiuso nella limitata tenacità a frattura (causa della fragilità, della danneggiabilità, della bassa resistenza, della

Dettagli

ABM-14 SMUSSATRICE PER LASTRE E TUBI

ABM-14 SMUSSATRICE PER LASTRE E TUBI ABM-14 SMUSSATRICE PER LASTRE E TUBI FM 37982 Il modello ABM-14 è una smussatrice destinata alla fresatura di lastre e tubi in acciaio al carbonio, acciaio legato, acciaio inossidabile o leghe di alluminio.

Dettagli

Descrizione del nodo SRJa

Descrizione del nodo SRJa odo SRJa - Standard Roof Joint odo SRJa - Standard Roof Joint Descrizione del nodo SRJa Il nodo SRJa - Standard Roof Joint - è formato da due elementi articolati fra loro, un supporto rigido A ed un elemento

Dettagli

La deformazione plastica. La deformazione plastica. Lavorazioni per deformazione. Il processo di laminazione. Estrusione e trafilatura.

La deformazione plastica. La deformazione plastica. Lavorazioni per deformazione. Il processo di laminazione. Estrusione e trafilatura. La deformazione plastica La deformazione plastica Lavorazioni per deformazione Il processo di laminazione La forgiatura La formatura della lamiera 2 2006 Politecnico di Torino 1 Obiettivi della lezione

Dettagli

Descrizione del nodo CRJ. A Fig. 1

Descrizione del nodo CRJ. A Fig. 1 Nodo CRJ - Corner Roof Joint Nodo CRJ - Corner Roof Joint Descrizione del nodo CRJ Il nodo CRJ - Corner Roof Joint - è formato da sei elementi articolati fra loro. L elemento A è formato dalla piastra

Dettagli

Guida alla fresatura 1/8

Guida alla fresatura 1/8 LAVORAZIONE CON FRESE A DISCO Guida alla fresatura 1/8 SCELTA DEL TIPO DI FRESA Troncatura ad esecuzione di cave. Larghezza della fresa: Standard: 5, 6, 8 e 10 mm Speciale: 5,0 12,4 mm Questo tipo di fresa

Dettagli

Progettazione Assistita e Meccanica Sperimentale

Progettazione Assistita e Meccanica Sperimentale Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Meccanica Lezioni del corso di Progettazione Assistita e Meccanica Sperimentale prof. ing. Riccardo Nobile 1 Definizione delle tensioni residue Si definiscono tensioni

Dettagli

TECNOLOGIA DI FORATURA PUNTE IN METALLO DURO INTEGRALE DRILLING TECHNOLOGY SOLID CARBIDE DRILL TECHNOLOGIE DE PERÇAGE FORETS EN CARBURE MONOBLOC

TECNOLOGIA DI FORATURA PUNTE IN METALLO DURO INTEGRALE DRILLING TECHNOLOGY SOLID CARBIDE DRILL TECHNOLOGIE DE PERÇAGE FORETS EN CARBURE MONOBLOC 1 TECNOLOGIA DI FORATURA PUNTE IN METALLO DURO INTEGRALE DRILLING TECHNOLOGY SOLID CARBIDE DRILL TECHNOLOGIE DE PERÇAGE FORETS EN CARBURE MONOBLOC TECNOLOGÍA DE PERFORACIÓN BROCAS DE METAL DURO INTEGRAL

Dettagli

Quotatura. Prof. Giorgio Colombo Dipartimento di Meccanica III FACOLTA DI ARCHITETTURA DISEGNO INDUSTRIALE POLITECNICO DI MILANO 1

Quotatura. Prof. Giorgio Colombo Dipartimento di Meccanica III FACOLTA DI ARCHITETTURA DISEGNO INDUSTRIALE POLITECNICO DI MILANO 1 Knowledge Aided Engineering Manufacturing and Related Technologies DISEGNO TECNICO INDUSTRIALE Quotatura Prof. Giorgio Colombo Dipartimento di Meccanica POLITECNICO DI MILANO 1... nella precedente lezione

Dettagli

La nuova generazione di frese frontali per lavorazioni generiche ad alta efficienza.

La nuova generazione di frese frontali per lavorazioni generiche ad alta efficienza. Serie frese frontali per il controllo delle vibrazioni SHV, MHV Nuova serie di frese frontali TAR. La nuova generazione di frese frontali per lavorazioni generiche ad alta efficienza. Update2012.04 B199I

Dettagli

Saldature a Resistenza

Saldature a Resistenza Saldature a Resistenza Principio di funzionamento Nella saldatura elettrica a resistenza o in corto circuito, il calore necessario per riscaldare il metallo fino allo stato plastico viene prodotto dal

Dettagli

TECNOLOGIA MECCANICA

TECNOLOGIA MECCANICA TECNOLOGIA MECCANICA Ing. Produzione Industriale - Tecnologia Meccanica - Introduzione al corso - 1 TECNOLOGIE DI PRODUZIONE La tecnologia meccanica ha a che fare con il mondo del produrre. L insegnamento

Dettagli

M.Z.F. srl Acciai Speciali per Utensili Internet: Tel Fax

M.Z.F. srl Acciai Speciali per Utensili Internet:  Tel Fax Acciai per Utensili BLU TOOL Linea per Materie plastiche ACCIAIO BONIFICAT0 HB 300 Le leghe: BLU EXTRA BLU TOOL - BLU HARD - BLACK - FASTER - AZZUR - POLAR ESR - COBRAL ESR AVANT ESR -THOR ESR --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Dettagli

MATERIALI PER L INGEGNERIA (Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale) Prof. Tommaso Pastore TEST ORIENTATIVO del 8 giugno 2007

MATERIALI PER L INGEGNERIA (Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale) Prof. Tommaso Pastore TEST ORIENTATIVO del 8 giugno 2007 L MATERIALI PER L INGEGNERIA (Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale) Prof. Tommaso Pastore TEST ORIENTATIVO del 8 giugno 2007 Esercizio 1 In un cantiere, è richiesto il collaudo di una barra di ancoraggio

Dettagli

pietra naturale mattone pieno marmo legno ETAG TR023 Barre post-installate da Ø 8 a Ø 16 mm

pietra naturale mattone pieno marmo legno ETAG TR023 Barre post-installate da Ø 8 a Ø 16 mm uppo prodotti Idoneo estruzzo pietra naturale mattone pieno marmo legno CHR-E ETA 01-01 TR023 Barre post-installate da a mm ETA 001-05 Opione 7 M-M / Ferri da ripresa da a 25 mm Per estruzzo CHR-E ETA

Dettagli

Fusione nucleare: strutture resistenti al calore

Fusione nucleare: strutture resistenti al calore Fusione nucleare: strutture resistenti al calore I componenti del divertore nel tokamak direttamente affacciati al plasma si chiamano Plasma Facing Units (PFU) Essi sono costituiti da tubi di rame in cui

Dettagli

Trapani

Trapani DRILL 20-25-35 Capacità foratura Dist. Colonna mandrino Cono mandrino Numero giri/velocità Diametro colonna Corsa canotto Dist. Mandrino-base Dimensione tavola Altezza della macchina Motore DRILL 20 20

Dettagli

TECNOLOGIA MECCANICA. Parte 11

TECNOLOGIA MECCANICA. Parte 11 TECNOLOGIA MECCANICA Parte 11 Con la fresatura si o=engono numerose @pologie di superfici: piane o complesse, scanalatura semplici e complesse, smussi, sedi di lingue=e e chiave=e, ruote dentate. I mo@

Dettagli

6 STUDIO DI UNA CRICCA BIDIMENSIONALE SEMIELLITTICA

6 STUDIO DI UNA CRICCA BIDIMENSIONALE SEMIELLITTICA 6 STUDIO DI UNA CRICCA BIDIMENSIONALE SEMIELLITTICA 6.1 INTRODUZIONE Come si è visto nel capitolo 3 le pubblicazioni dell IAEA relative all analisi di PTS su impianti WWER-1 [5] prevedono di effettuare

Dettagli

FRESATURA. Fresatura periferica

FRESATURA. Fresatura periferica FRESATURA La fresatura è una lavorazione per asportazione di materiale che consente di ottenere una vasta gamma di superfici (piani, spallamenti, scanalature, ecc.) mediante l azione di un utensile pluritagliente

Dettagli

alternativi di grandi dimensioni Fabio FRANCO, Design Manager Design Team, Technical Service Service Wärtsilä Italia S.p.A TORINO, 05/11/2008

alternativi di grandi dimensioni Fabio FRANCO, Design Manager Design Team, Technical Service Service Wärtsilä Italia S.p.A TORINO, 05/11/2008 Fatica ad alto numero di cicli per motori alternativi di grandi dimensioni Fabio FRANCO, Design Manager Design Team, Technical Service Service Wärtsilä Italia S.p.A TORINO, 05/11/2008 Wärtsilä Italia Azienda

Dettagli

Corroplast L acciaio inossidabile per stampi plastica All stainless di nuova generazione

Corroplast L acciaio inossidabile per stampi plastica All stainless di nuova generazione Corroplast L acciaio inossidabile per stampi plastica All stainless di nuova generazione STAMPI PLASTICA COMPLETAMENTE INOSSIDABILI Stampi plastica completamente inossidabili La tendenza nella costruzione

Dettagli

Esami di Stato ª sessione - Settore ingegneria Industriale sez. Meccanica

Esami di Stato ª sessione - Settore ingegneria Industriale sez. Meccanica Esami di Stato 2004-1ª sessione - Settore ingegneria Industriale sez. Meccanica Effetto DOPPLER Verifica di una sezione a flessione Diagramma carichi-deformazioni Linea con retta iso. Curva motore Definizione

Dettagli

Lavorazioni non convenzionali

Lavorazioni non convenzionali Lavorazioni non convenzionali Lavorazioni non convezionali Le lavorazioni non convezionali sono quei processi che utilizzano tecniche di rimozione del materiale per via meccanica, elettrica, termica e

Dettagli

Valutazione dello stato tensionale dovuto a un taglio e un momento flettente

Valutazione dello stato tensionale dovuto a un taglio e un momento flettente Valutazione dello stato tensionale dovuto a un taglio e un momento flettente Un sezione a doppio T è soggetta ad un taglio T 90 kn e ad un momento flettente M 400 knm. Valutare l andamento dello stato

Dettagli

Corso di Tecnologia Meccanica

Corso di Tecnologia Meccanica Corso di Tecnologia Meccanica Programma del corso LIUC - Ingegneria Gestionale 1 Modulo 1 - prove tecnologiche e meccaniche Prova di trazione Prova di compressione Prova di durezza (Brinell, Vickers, Rockwell)

Dettagli

APPLICAZIONE DELLA SIMULAZIONE NUMERICA AL PROCESSO PRODUTTIVO DI PIASTRELLE/LASTRE CERAMICHE: VANTAGGI E PROSPETTIVE.

APPLICAZIONE DELLA SIMULAZIONE NUMERICA AL PROCESSO PRODUTTIVO DI PIASTRELLE/LASTRE CERAMICHE: VANTAGGI E PROSPETTIVE. INNOVAZIONE DI PROCESSO PER LA FILIERA DELLA PIASTRELLA CERAMICA SOSTENIBILE APPLICAZIONE DELLA SIMULAZIONE NUMERICA AL PROCESSO PRODUTTIVO DI PIASTRELLE/LASTRE CERAMICHE: VANTAGGI E PROSPETTIVE. Partner:

Dettagli

DISCOVERY 300 T. Italiano SYN. 2,5KHz

DISCOVERY 300 T. Italiano SYN. 2,5KHz SYN DISCOVERY 300 T 2,5KHz Italiano 300 T: Applicazioni Le dimensioni ed il rapporto pesopotenza erogata/ciclo termico lo rendono la migliore scelta sul mercato. Facile da trasportare, solo 19,0 kg, risulta

Dettagli

Lavorazioni per asportazione di truciolo

Lavorazioni per asportazione di truciolo Lavorazioni per asportazione di truciolo Distacco di alcune parti di materiale dal pezzo attraverso l interazione con utensili che agiscono in maniera progressiva - cinematica del taglio - meccanica del

Dettagli

Rullatura a freddo di trasmissioni cardaniche

Rullatura a freddo di trasmissioni cardaniche Rullatura a freddo di trasmissioni cardaniche 1. Rullatura a freddo di trasmissioni cardaniche... 1 1.1 Dentature... 1 1.2 Materiali... 1 1.3 Precisione di dentatura... 2 1.4 Modulo... 2 1.5 Esempio velocità

Dettagli

Verifica allo SLU di sezioni inflesse in cap

Verifica allo SLU di sezioni inflesse in cap Università degli Studi di Roma Tre - Facoltà di Ingegneria Laurea magistrale in Ingegneria Civile in Protezione Corso di Cemento Armato Precompresso A/A 2016-17 Verifica allo SLU di sezioni inflesse in

Dettagli

Indice moduli. Indice lezioni del modulo A 19/02/2013. Sistemi di Produzione. A: I materiali B: Formatura. C: Deformazione.

Indice moduli. Indice lezioni del modulo A 19/02/2013. Sistemi di Produzione. A: I materiali B: Formatura. C: Deformazione. Sistemi di Produzione Dario Antonelli DIGEP Politecnico di Torino Indice moduli A: I materiali B: Formatura C: Deformazione D: Taglio E: Processi non convenzionali Indice lezioni del modulo A Introduzione

Dettagli

Tecnologia Meccanica. Cicli di Lavorazione

Tecnologia Meccanica. Cicli di Lavorazione OR 1 OR Generalità Si dice CICLO LAORAZIONE tutto l insieme di operazioni necessarie a fabbricare un singolo elemento attraverso una successione di processi tecnologici (fusione, stampaggio, lavorazioni

Dettagli

PROCEDURE DI ANALISI DELLE TENSIONI RESIDUE SU PANNELLI MODULARI IN ACCIAIO INOSSIDABILE SALDATI AL LASER

PROCEDURE DI ANALISI DELLE TENSIONI RESIDUE SU PANNELLI MODULARI IN ACCIAIO INOSSIDABILE SALDATI AL LASER PROCEDURE DI ANALISI DELLE TENSIONI RESIDUE SU PANNELLI MODULARI IN ACCIAIO INOSSIDABILE SALDATI AL LASER C. Casavola a, G. D Aurelio b, U. Galietti a, G.Oscuro a a Dipartimento di Ingegneria Meccanica

Dettagli

EVOLUZIONE DELLA TECNOLOGIA DI FORATURA AD ALTA VELOCITÀ PER LA

EVOLUZIONE DELLA TECNOLOGIA DI FORATURA AD ALTA VELOCITÀ PER LA ASSOCIAZIONE ITALIANA PER L ANALISI DELLE SOLLECITAZIONI XXXIV CONVEGNO NAZIONALE 14 17 SETTEMBRE 2005, POLITECNICO DI MILANO EVOLUZIONE DELLA TECNOLOGIA DI FORATURA AD ALTA VELOCITÀ PER LA VALUTAZIONE

Dettagli

SCHEDA 2: TELAIO ANTERIORE FISSO SALDATO PER TRATTORI A CARREGGIATA STRETTA CON MASSA MAGGIORE DI 1000 kg E FINO A 2000 kg

SCHEDA 2: TELAIO ANTERIORE FISSO SALDATO PER TRATTORI A CARREGGIATA STRETTA CON MASSA MAGGIORE DI 1000 kg E FINO A 2000 kg SCHEDA 2: TELAIO ANTERIORE FISSO SALDATO PER TRATTORI A CARREGGIATA STRETTA CON MASSA MAGGIORE DI 1000 kg E FINO A 2000 kg SPECIFICHE DEL TELAIO DI PROTEZIONE. : il testo compreso fra i precedenti simboli

Dettagli

Studio di massima dell albero e prototipazione del compressore per un gruppo di sovralimentazione ad altissimo rapporto di compressione

Studio di massima dell albero e prototipazione del compressore per un gruppo di sovralimentazione ad altissimo rapporto di compressione Studio di massima dell albero e prototipazione del compressore per un gruppo di sovralimentazione ad altissimo rapporto di compressione Tesi di laurea di Marco Lambertini Questo lavoro si inserisce in

Dettagli

Politecnico di Milano Facoltà di Ingegneria industriale Corso di laurea in Ingegneria meccanica Sedi di Milano Bovisa

Politecnico di Milano Facoltà di Ingegneria industriale Corso di laurea in Ingegneria meccanica Sedi di Milano Bovisa Politecnico di Milano Facoltà di Ingegneria industriale Corso di laurea in Ingegneria meccanica Sedi di Milano Bovisa Insegnamento di Costruzione di Macchine I (Prof. M. Giglio, M. Gobbi, S. Miccoli) Esercitazione

Dettagli