LEAD-COLOURED LEAD-FREE
|
|
- Annabella Di Mauro
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 PROGETTO LIFE10 ENV/IT/ Replacement of toxic lead compounds by new non-toxic substitutes as brilliant aid agent in polychromatic glazes LEAD-COLOURED LEAD-FREE FINAL REPORT Coordinating beneficiary: Ascot Ceramiche s.p.a. Annex 17 Pilot Line
2 Sommario Lead-Coloured Lead-Free... 3 Aspetti innovativi del progetto... 4 Processo fusorio a due stadi... 5 Minimizzazione delle perdite di Boro... 5 Funzionamento del processo... 6 Identificazione delle miscele per lo sviluppo delle nuove fritte a base Boro... 6 Macinazione con mulino... 6 Creazione delle fritte boriche... 7 Preparazione degli smalti apiombici... 8 Smaltatura con smalto apiombico... 9 Cottura Scelta SCHEMA DEL PROCESSO DI PRODUZIONE DEGLI SMALTI APIOMBICI FOTO IMPIANTI... 13
3 Lead-Coloured Lead-Free Ascot, tramite il progetto Lead-Coloured Lead-Free, è stata in grado di eliminare l utilizzo del piombo quale elemento indispensabile per la creazione degli smalti ceramici tramite l impiego sostitutivo del Boro. Per realizzare tale obiettivo, Ascot ha messo a punto una procedura per la creazione di smalti ceramici a base Boro invece che a base Piombo in grado di superare tutte le problematiche connesse con l utilizzo di quest ultima sostanza; l estrema volatilità del Boro determinava grandi problemi applicativi, senza opportuni pretrattamenti, che ne limitavano l utilizzo per smalti ad alta valenza estetica. Ascot preferisce indicare la linea pilota realizzata con il termine procedura per sottolineare il fatto che l aspetto più significativo del progetto è l aver ottenuto un know how per la produzione di smalti innovativi a base Boro piuttosto che un vero e proprio impianto; per le attività di progetto sono stati utilizzati impianti preesistenti opportunamente modificati che compongono la linea pilota dimostrativa. Importante implicazione di questa considerazione è il fatto che questo semplificherà in maniera significativa le eventuali attività di replicazione della tecnica, non necessitando essa impianti completamente differenti da quelli normalmente utilizzati nel ciclo ceramico: Questo renderà il trasferimento tecnologico ancor più semplice.
4 Aspetti innovativi del progetto Il progetto presenta diversi aspetti innovativi che hanno permesso il raggiungimento del risultato finale. Gli aspetti di maggiore rilevanza possono essere sintetizzati in: Processo fusorio a due stadi; Minimizzazione delle perdite di Boro; Ulteriori aspetti di alta innovazione si trovano non solo nella composizione delle nuove fritte, ma anche nel ciclo produttivo che viene applicato: 1. Pesatura materie prime; 2. Miscelazione e macinazione materie prime; 3. Fusione della miscela a composizione eutettica a temperature inferiori a 950 C; 4. Raffreddamento naturale e macinazione con taglio a 35 micrometri e ottenimento della polvere fondente; 5. Pesatura materie prime del corpo fritta: silice, wollastonite, caolino, carbonato di calcio, feldspato sodico, zirconio; 6. Fusione in forno fusorio rotativo della miscela preparata, fino ad ottenere un fluido ad alta viscosità; 7. Addittivazione con carbonato di litio e polvere fondente ottenuta in precedenza; 8. Frittaggio; 9. Macinazione della fritta e aggiunta di altri componenti per formare lo smalto; 10. Applicazione dello smalto sul supporto; 11. Cottura e scelta finale;
5 Processo fusorio a due stadi Rappresenta il nucleo centrale dell innovazione del processo. Il processo si sviluppa su due fasi: nella prima viene ottenuto un vetro basso-fondente ad alto tenore di Boro mentre nella seconda viene aggiunto il vetro preparato ad un vetro base sodico-calcico-silicatico in formato di polvere. Le basse temperature necessarie per la preparazione del vetro basso fondente minimizzano la volatilizzazione del Boro determinando grandi vantaggi per l intero processo tra cui la minore quantità di Boro necessaria nelle fritte. Le nuove fritte presentano inoltre la possibilità di variare a piacimento l intervallo di temperatura che si ha tra il raggiungimento di viscosità sufficientemente basse da permettere la stesura dello smalto sul supporto e il raggiungimento di viscosità per cui si ha l aggrappaggio dello smalto al supporto (variando la proporzione tra fritta borica basso fondente e vetro sodico-calcio-silicatico) pertanto possono essere utilizzati senza problematiche derivanti gli eutettici. Minimizzazione delle perdite di Boro Tale obiettivo viene raggiunto sfruttando il particolare comportamento del Boro che fino ad oggi non era stato possibile sfruttare come vantaggio e rappresentava, invece, un limite per l utilizzo della sostanza. Il boro, infatti, nella forma B 2 O 3, inizia a rammollire e fondere tra i 300 e i 700 C, ma non presenta una vera e propria temperatura di fusione, dal momento che a partire da 300 C inizia a formare una serie di sub-ossidi con parziale fusione, fino a 700 C. Ciò ha come conseguenza che una volta raggiunti i C, il boro inizi a volatilizzare molto rapidamente. Ascot ha dimostrato come, bloccando la fusione del sistema Na 2 O.B 2 O 3.SiO 2 poco al di sopra della temperatura eutettica, il Boro risulti stabilizzato entro il composto, che peraltro si presenta anche scarsamente idrosolubile. Grazie all implementazione di questa tecnica, si è in grado, oltretutto, di stoccare il vetro così ottenuto senza che l umidità o il contatto con fonti idriche possano innescare reazioni indesiderate. I vantaggi derivanti sono numerosi: minori emissioni ambientali, non si rendono necessari filtri negli impianti, lo
6 stoccaggio delle fritte permette all azienda di potersi avvantaggiare delle fluttuazioni dei prezzi delle materie prime. Funzionamento del processo Identificazione delle miscele per lo sviluppo delle nuove fritte a base Boro La prima fase del procedimento consiste nell identificazione delle materie prime da utilizzare per la produzione delle fritte boriche e la creazione delle stesse. Questa fase sperimentale è stata svolta in quanto non erano a disposizione bibliografie al riguardo. Dopo numerosi test in laboratorio, Ascot è stata in grado di definire la composizione chimica della miscela di materie prime più idonea (NaO-B 2 O 3 -SiO2) che mostrava le migliori caratteristiche in termini di proprietà microstrutturali e termiche. Sample Sintering Softening Sphere Half Sphere Melting Na-glass Macinazione con mulino La seconda fase del processo sviluppato consiste nella macinazione delle materie prime identificate nell azione precedente. La macinazione viene eseguita mediante un procedimento a secco ; tale tipologia di macinazione è stata preferita a quella ad umido in quanto risulta di più semplice gestione in fase di caricamento del mulino, in fase di scarico e soprattutto in fase di lavaggio. Va considerato inoltre che la fase di frittaggio richiede materiale in entrata del forno fusorio con bassa percentuale di acqua, per cui in caso di macinazione ad umido avremmo dovuto sottoporre il materiale ad essiccamento, con ulteriore dispendio di energia.
7 Per quanto riguarda i corpi macinanti utilizzati all interno del mulino, numerosi test hanno evidenziato che l allumina risulta il materiale migliore per macinare le materie prime; è stata anche identificata la composizione delle dimensioni dei corpi macinanti (mix di differenti misure) durata ottimale di trattamento delle materie prime tenendo in considerazione i corpi macinanti utilizzati. Una volta macinato, il materiale deve essere selezionato in quanto una dimensione troppo grande delle particelle potrebbe determinare problemi in fase di creazione delle fritte. Ascot ha identificato come dimensione massima delle particelle 45 micron, pertanto utilizza un setaccio a 16'000 maglie che permette di ottenere i risultati desiderati. Parametri di lavorazione identificati: Parametri di lavorazione Specifiche Tipo di trattamento Macinazione a secco Quantità di corpi macinanti per mulinata Kg Tempo di macinazione 240 Minuti Velocità di rotazione mulino Rph Materiale corpi macinanti Allumina Diametro corpi macinanti 200 kg da ¾ di pollice, 400 kg da 1, 500 kg da 1 ¼, 400 KG da 1 ½, 500 Kg da 1 ¾ e 600 Kg da 2 Tipo di vaglio setaccio a maglie Creazione delle fritte boriche Una volta ottenuta la giusta composizione delle materie prime, il procedimento sviluppato implica la produzione delle fritte apiombiche. Grazie al supporto di Colorobbia e dell Università di Modena e Reggio Emilia è stata identificata, quale migliore fritta, quella avente basata su Na-glass e le prove di
8 fusione effettuate hanno mostrato che la temperatura ottimale di fusione è pari 1400 C per il minor tempo (30 min) a tutto vantaggio dei consumi energetici. I test effettuati hanno permesso di evidenziare i risultati caratteristici delle fritte boriche: Caratteristiche Risultati tecnici T di inizio ritiro 580 C T di rammollimento 690 C T di sfera 760 C T di semisfera 780 C Coefficiente di dilatazione Alpha 108x10-7 La fritta Na-glass a base boro viene poi macinata al fine di ottenere il vetro borico, base per la creazione del nuovo smalto previa ulteriore fase di macinazione. Preparazione degli smalti apiombici Una volta a disposizione le fritte boriche (realizzate nella fase precedente), si procede a sostituire le fritte apiombiche a quelle piombiche presenti negli smalti. L identificazione della composizione esatta delle nuove fritte non si è rivelata semplice in quanto gli smalti finali dovevano presentare le medesime caratteristiche tecnologiche ed estetiche degli smalti piombici. L engobbio selezionato, in seguito a numerosi test, in grado di fornire agli smalti le caratteristiche necessarie è l engobbio P10 di cui riportiamo la composizione di seguito: Standard P10 Fritta alcalina Fritta piombica 40 /
9 Caolino Feldspato sodico Argilla in zolle Silicato di 9 7 zirconio TTO 394 / 31.5 Smaltatura con smalto apiombico Una volta identificate le caratteristiche che deve avere lo smalto, si passa alla creazione vera e propria degli smalti apiombici. Si è quindi provveduto ad adeguare il reparto di smaltatura, sia per quanto riguarda l'impianto di produzione del gres che per quanto riguarda l'impianto di produzione della bicottura. Questi interventi si sono resi necessari in quanto le fritte ad elevato contenuto di boro presentano una solubilità in acqua maggiore rispetto a quelle piombiche e di conseguenza le sospensioni di fritte al boro finemente macinate presentano un elevato contenuto di ioni in soluzione e la tendenza ad aumentare la propria viscosità col passare del tempo. Si è reso quindi necessario un adeguamento degli impianti, utilizzando dei sistemi meccanicamente più resistenti e quindi in grado di sopportare le maggiori sollecitazioni che possono verificarsi durante l'utilizzo di sospensioni basate su fritte al boro. E stato inoltre necessario installare una linea pilota di smaltatura con relativo gruppo di carico per i grandi formati per sperimentare a livello industriale le nuove fritte ed i nuovi smalti. In un secondo momento sono stati sostituiti con componenti più adeguati alle nuove fritte al boro anche parti quali gli ugelli degli aerografi, i cuscinetti degli applicatori rotocolor ed alcune tubazioni dell'impianto di smaltatura (con componenti in acciaio inossidabile per offrire una maggior resistenza alle sospensioni ricche di ioni). Data la diversa viscosità degli smalti al Boro è stata modificata la forma degli stampi e dell impianto di carico delle polveri in quanto in fase di cottura gli smalti al boro. I bordi del supporto sono stati
10 modificati in modo tale da evitare che durante il trattamento termico lo smalto a viscosità troppo bassa potesse colare, comportando problemi con i rulli del forno. Cottura La fase finale della procedura realizzata è costituita dalla cottura. È stato necessario realizzare diverse modifiche al forno di cottura e alla curva di cottura in quanto il comportamento degli smalti piombici si è rivelato diverso da quello degli smalti apiombici. Il forno è costruito in sezioni dedicate a specifiche parti del ciclo di cottura. Ciascuna sezione può essere equipaggiata con bruciatori o ventole, a seconda se la sezione abbia la funzione di riscaldare o raffreddare. Ma anche le sezioni di riscaldamento e raffreddamento non sono uguali. Le sezioni di riscaldamento del preriscaldamento differiscono dalle sezioni di riscaldamento della cottura, così come la sezione di raffreddamento immediatamente successiva al riscaldamento differisce dalla sezione di raffreddamento finale. Anche la struttura e la natura del rivestimento refrattario del forno differisce da sezione a sezione. Al fine di adattare il forno di cottura esistente alla cottura degli smalti senza piombo sono state implementate diverse modifiche al forno stesso: sono state modificate le pareti, il soffitto e la pavimentazione dei forni di cottura e sono stati sostituiti i cilindri trasportatori con cilindri in allumina a più alta densità resistenti a temperature più elevate. Si è rivelato necessario anche modificare le curve di cottura in quanto per ottenere il livello di brillantezza tipico delle fritte al piombo è necessario trattare le fritte al boro a temperature lievemente più elevate, inoltre, per evitare un eccessivo surriscaldamento del supporto le temperature non vengono mantenute costanti alla temperatura massima, ma la zona ad alta temperatura presenta un profilo di temperature altalenante. Ciò potrebbe provocare problemi di stress termico ai componenti normalmente utilizzati nei forni. Nell'impianto di produzione gres questo fenomeno è molto meno marcato, in quanto la maggior parte
11 dell'energia termica fornita serve per la sinterizzazione del supporto; quindi la sostituzione dei normali rulli ceramici con rulli specifici per le alte temperature ed ambienti aggressivi è sufficiente. L'impianto di sinterizzazione dello smalto su supporto cotto è invece stato modificato più in profondità in quanto in questo forno l'unica componente che viene sinterizzata è lo smalto e quindi il ciclo termico viene studiato appositamente per le fritte in uso. Dato che le fritte al boro presentano un comportamento termico differente è stato necessario in questo caso sostituire sia i rulli con rulli più performanti che anche tutte le pareti interne del forno. Scelta Infine la piastrella smaltata viene inviata al reparto di scelta. Per evitare la riduzione delle piastrelle di prima scelta con un conseguente aumento dello scarto, si è provveduto ad installare una linea di scelta di nuova generazione. Inoltre si è provveduto ad installare una nuova passerella di carico per interfacciare il nuovo impianto con la linea preesistente.
12 SCHEMA DEL PROCESSO DI PRODUZIONE DEGLI SMALTI APIOMBICI Miscele per lo sviluppo delle fritte a base Boro Macinazione con mulino Macinazione per ottenere vetro borico Creazione delle fritte Boriche Smaltatura con smalto apiombico Cottura Scelta
13 FOTO IMPIANTI Miscroscopio elettronico e materie prime Riempimento forno fusorio Dettaglio Materie prime Setaccio a 16'000 maglie
14 Fritta Borica e Materie Prime Uscita forno fusorio Corpi macinanti Mulino Reparto Macinazione
15 Dettaglio sistema di smaltatura Uscita impianto di pressatura Impianto di scelta Campioni di prodotto
Alessandro Manfredini
VERIFICA DELL EFFETTO DELLA MACINAZIONE E DELLA COLORAZIONE A SECCO PROPOSTE DA MANFREDINI & SCHIANCHI SULLE CARATTERISTICHE DI POLVERI DA UTILIZZARE PER LA PRODUZIONE DI GRES PORCELLANATO Manfredini &
DettagliProduzione di Sanitari: uso del vetro di riciclo per ottenere un risparmio energetico e di materie prime
1 Produzione di Sanitari: uso del vetro di riciclo per ottenere un risparmio energetico e di materie prime Civita Castellana, 11/12/2015 11/12/2015 G.E.M.I.C.A. srl With the contribution of the LIFE financial
DettagliUTILIZZO CERAMICO DI SCARTI DI LAVORAZIONI INDUSTRIALI. Studio di fattibilità
UTILIZZO CERAMICO DI SCARTI DI LAVORAZIONI INDUSTRIALI Studio di fattibilità Correggio, 15 Settembre 2008 STUDIO MM s.r.l. - via Pedemontana 40/s - 43029 Mamiano (PR) - Tel. 0521.844092 - info@studio-mm.it
DettagliLEAD-COLOURED LEAD-FREE
PROGETTO LIFE09 ENV/IT/000427 Replacement of toxic lead compounds by new non-toxic substitutes as brilliant aid agent in polychromatic glazes LEAD-COLOURED LEAD-FREE FINAL REPORT Coordinating beneficiary:
DettagliRefrattari. Catalogo SEPR
Refrattari Il forno è costruito su una struttura in carpenteria metallica sovrapponendo a secco i mattoni refrattari. La tenuta è garantita da cornici metalliche che tengono premuti assieme i mattoni.
DettagliMATERIALI CERAMICI Classificazione e caratteristiche generali
MATERIALI CERAMICI Classificazione e caratteristiche generali I materiali ceramici sono materiali inorganici non metallici, costituiti da elementi metallici e non metalici legati fra loro prevalentemente
DettagliDeterminazioni analitiche preliminari ad una variazione di materie prime argillose in impasto
Determinazioni analitiche preliminari ad una variazione di materie prime argillose in impasto Paolo Zannini - Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
DettagliTra la moltitudine di applicazioni e tipologie di materiali ceramici vengono qui descritti innanzitutto i ceramici tradizionali ovvero quelli
Tra la moltitudine di applicazioni e tipologie di materiali ceramici vengono qui descritti innanzitutto i ceramici tradizionali ovvero quelli prodotti a partire da argilla. 1 I ceramici tradizionali propriamente
DettagliE' possibile sostituire il silicato di zirconio negli impasti ceramici?
E' possibile sostituire il silicato di zirconio negli impasti ceramici? Alberto Viani, Federico Varini, Alessandro F. Gualtieri Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche, Università di Modena e Reggio
DettagliDott.. Michele Valla Biella Palazzo
Industrie Fincuoghi SpA,azienda ceramica con sede in Sassuolo e stabilimenti produttivi siti in Bedonia e Borgo val di Taro (PR). Produzione di gres porcellanato tecnico e smaltato,bicottura e mosaico
DettagliGRANULATORI FORGIA. Il prodotto così ottenuto possiede un elevato grado di scorrevolezza con conseguente ottimale riempimento dello stampo.
GRANULATORI FORGIA Il Granulatore FORGIA MS38 è una macchina studiata specificatamente per trasformare la composizione ceramica debitamente macinata a secco in agglomerati omogenei atti alla pressatura.
DettagliComportamento reologico di smalti ceramici: influenza della composizione e delle variabili di preparazione delle fritte ceramiche
Comportamento reologico di smalti ceramici: influenza della composizione e delle variabili di preparazione delle fritte ceramiche Fernanda Andreola 1 Introduzione Le piastrelle ceramiche sono costituite
DettagliI FATTORI DI PROCESSO CHE INFLUENZANO LA DEFORMAZIONE DI PIASTRELLE E LASTRE CERAMICHE
Sassuolo, 9 luglio 2015 Convegno LE TENSIONI INDOTTE DA PRESSATURA E COTTURA NELLE PIASTRELLE CERAMICHE I FATTORI DI PROCESSO CHE INFLUENZANO LA DEFORMAZIONE DI PIASTRELLE E LASTRE CERAMICHE Benedetto
DettagliMichela Milani Divisione Progetti e Promozione mobile mail: Convegno. L Ecolabel UE: per un mercato di valore
Michela Milani Divisione Progetti e Promozione mobile 340.1271307 mail: milanim@florim.it Convegno L Ecolabel UE: per un mercato di valore giovedì 11 ottobre 2007 Camera di Commercio di Forlì-Cesena Sala
DettagliAlessandra Bonoli Guido Nassetti
Alessandra Bonoli Guido Nassetti Obiettivo dello studio Valutazione dell energia di comminuzione per un impasto ceramico Legge di Bond (1956) Determinazione del Work Index Metodo tradizionale (mulino di
DettagliS. Di Primio Confindustria Ceramica 23 Gennaio 2013
Impasti nazionali per gres porcellanato smaltato: evoluzione nell ultimo decennio, situazione attuale e proposte per il futuro della Minerali Industriali S. Di Primio Confindustria Ceramica 23 Gennaio
DettagliLA PRODUZIONE DEL CEMENTO PORTLAND
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BERGAMO FACOLTA DI INGEGNERIA LA PRODUZIONE DEL CEMENTO PORTLAND Prof. Ing. Luigi Coppola IL CEMENTO LEGANTE IDRAULICO PIÙ DIFFUSO Ogni anno si producono al mondo circa 4 miliardi
DettagliTecnologie dei vetri e dei
Tecnologie dei vetri e dei polimeri organici PROPRIETA DEI VETRI Per i processi di formatura è importante conoscere il comportamento viscositàtemperatura del vetro. La lavorabilità del vetro dipende dalla
DettagliS. Di Primio. Confindustria Ceramica 13 Febbraio 2014
MINERALI INDUSTRIALI Qualificazione tecnica ed ottimizzazione dei costi degli impasti ceramici nazionali per porcellanato tecnico e smaltato : i prodotti dei giacimenti della Minerali Industriali S. Di
DettagliAdditivi per Impasto per la riduzione dei costi e dei consumi. Daniel Vivona
Additivi per Impasto per la riduzione dei costi e dei consumi Daniel Vivona Neos Additives Neos Additives Sl è la divisione chimica di Smaltochimica S.p.a., attiva nel settore degli additivi per impasto
DettagliFONDENTE NON COVENZIONALE -PROPOSTE. RITA BERTOLANI Euroarce S.r.l CARLOS SALVADOR SALVADOR Euroarce Ceramics S.A
FONDENTE NON COVENZIONALE -PROPOSTE RITA BERTOLANI Euroarce S.r.l CARLOS SALVADOR SALVADOR Euroarce Ceramics S.A EUROARCE MINERIA -2017 Pegmatite Caolino K-Feldspato Argilla Sassuolo 09/02/2017 EUROARCE
DettagliRIDUZIONE DELL ESPOSIZIONE A SILICE LIBERA CRISTALLINA
RIDUZIONE DELL ESPOSIZIONE A SILICE LIBERA CRISTALLINA nella produzione di Piastrelle ceramiche Marco Ascari Sassuolo 27-04 04-2010 1 T Enti ASL SPSAL R.E.R. CONFINDUSTRIA CERAMICA INAIL Contarp di Roma
DettagliMINERALI INDUSTRIALI
MINERALI INDUSTRIALI Impasti nazionali per gres porcellanato smaltato: evoluzione nell ultimo decennio, situazione attuale e proposte per il futuro della Minerali Industriali S. Di Primio Confindustria
DettagliEcodesign di una piastrella con smalto ceramico contenente scorie metallurgiche
Ecodesign di una piastrella con smalto ceramico contenente scorie metallurgiche Sara Mohaddes In collaborazione: Prof.ssa Cristina Siligardi Dipartimento di Ingegneria "Enzo Ferrari" Università di Modena
DettagliProgettazione di un impasto ceramico da gres porcellanato tramite mixture design
Università degli studi di Modena e Reggio Emilia Progettazione di un impasto ceramico da gres porcellanato tramite mixture design Consuelo Mugoni a, Andrea Cattini a, Monia Montorsi b, Cristina Siligardi
Dettagliwww.mineraliindustriali.it MINERALI INDUSTRIALI Impasti per grès porcellanato smaltato idonei per la produzione in linea continua Dott. S. Di Primio Confindustria Ceramica 22 Febbraio 2018 PUNTI TRATTATI
DettagliALLEGATO A INTEGRAZIONI ALL ALLEGATO 2 PUNTO 3 DELLA DGR N. 1260/2010
ALLEGATO A INTEGRAZIONI ALL ALLEGATO 2 PUNTO 3 DELLA DGR N. 1260/2010 MODELLI DI DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE ALLA DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE GENERALE ALLE EMISSIONI IN ATMOSFERA PER IMPIANTI DI: Produzione
DettagliLIFE10 ENV/IT/427 1 LEAD - COLOURED LEAD - FREE
LIFE10 ENV/IT/427 1 LEAD - COLOURED LEAD - FREE Sostituzione di materiali tossici in piombo con nuovi materiali alternativi non tossici come agenti brillanti di sostegno in vernice policromatica INTRODUZIONE
DettagliCOMPORTAMENTO TECNOLOGICO DEGLI IMPASTI PER GRANDI FORMATI: REOLOGIA DELLE POLVERI, COMPATTAZIONE, SINTERIZZAZIONE E TENSIONI RESIDUE
INNOVAZIONE DI PROCESSO PER LA FILIERA DELLA PIASTRELLA CERAMICA SOSTENIBILE COMPORTAMENTO TECNOLOGICO DEGLI IMPASTI PER GRANDI FORMATI: REOLOGIA DELLE POLVERI, COMPATTAZIONE, SINTERIZZAZIONE E TENSIONI
DettagliProcessi produttivi da fuso
Processi produttivi da fuso Fasi fondamentali - preparazione della carica e miscelazione - fusione - affinazione e omogeneizzazione - formatura - raffreddamento Le fasi fondamentali per la produzione di
DettagliSANITSER. Presentazione dei primi risultati. 11 Dicembre 2015 Civita Castellana. Progetto: LIFE12 ENV/IT/001095
11 Dicembre 2015 Civita Castellana Progetto: LIFE12 ENV/IT/001095 SANITSER SANITaryware production: use of waste glass for Saving Energy and Resources Presentazione dei primi risultati Progetti cofinanziati
DettagliPARTE PRIMA: LA PREPARAZIONE DELLE MATERIE PRIME
PREPARAZIONE MATERIE PRIME E FORMATURA DI PIASTRELLE CERAMICHE INTRODUZIONE: LE MATERIE PRIME PER LA PRODUZIONE DELLE PIASTRELLE CERAMICHE Mariano Paganelli PARTE PRIMA: LA PREPARAZIONE DELLE MATERIE PRIME
DettagliSANITARYWARE PRODUCTION
SANITARYWARE PRODUCTION Layman s Report 2013-2017 www.sanitser.eu with the contribution of the LIFE financial instrument of the European Community LIFE12 ENV/IT/001095 2 SANITARYWARE PRODUCTION 3 Indice
DettagliCorso di Tecnologia dei Materiali ed Elementi di Chimica. Docente: Dr. Giorgio Pia
Corso di Tecnologia dei Materiali ed Elementi di Chimica Docente: Dr. Giorgio Pia Il Calcolo di Bogue Calcolo di Bogue Il calcolo di Bogue serve per determinare, attraverso alcune semplici regole, la quantità
Dettagliwww.mineraliindustriali.it MINERALI INDUSTRIALI Impasti per grès porcellanato smaltato per i grandi formati : il percorso verso l eccellenza S. Di Primio Confindustria Ceramica 9 Febbraio 2017 PUNTI TRATTATI
DettagliALLEGATO 1 FALORNI GIANFRANCO SRL. Obiettivo 1
ALLEGATO 1 FALORNI GIANFRANCO SRL Obiettivo 1 LAVORO DI RICERCA E VERIFICHE IN CAMPO PER LA DEFINIZIONE DEI PARAMETRI DI FUNZIONAMENTO E DEGLI OBIETTIVI RAGGIUNGIBILI DEL PROTOTIPO GLASS-IND BATCH PICCOLE
DettagliLA PIROPLASTICITÀ, UN VALIDO
LA PIROPLASTICITÀ, UN VALIDO PARAMETRO PER OTTIMIZZARE IL Sassuolo Giovedì 9 Luglio 215 LE TENSIONI INDOTTE DA PRESSATURA E COTTURA NELLE PIASTRELLE CERAMICHE PROCESSO CERAMICO: dalla progettazione di
DettagliITALGRANITI GROUP S.P.A. LIFE12 ENV/IT/ FINAL REPORT. Annex 04 Layman s Report (deliverable D1.8)
ITALGRANITI GROUP S.P.A. LIFE12 ENV/IT/000436 FINAL REPORT Annex 04 Layman s Report (deliverable D1.8) LIFE+ PROJECT Life Sustainable Mission Il progetto "Life Sustainable Mission", iniziato il 01/10/2013
DettagliSVILUPPO TECNICO ED ESTETICO DI LASTRE CERAMICHE AD ALTO SPESSORE
SVILUPPO TECNICO ED ESTETICO DI LASTRE CERAMICHE AD ALTO SPESSORE D. Biserni, B. Spinelli Sassuolo, 14 luglio 2016 PIASTRELLE CERAMICHE E LASTRE AD ALTO SPESSORE 15 mm 20 mm 25 mm 30 mm PRODOTTI MULTI-FUNZIONALI:
DettagliL intervallo di lavorazione del vetro è generalmente definito in base a un intervallo di viscosità. Questo, a sua volta, corrisponde per ciascun
L intervallo di lavorazione del vetro è generalmente definito in base a un intervallo di viscosità. Questo, a sua volta, corrisponde per ciascun vetro a un intervallo di temperatura. L intervallo di viscosità
DettagliLA COTTURA VARI METODI PER LA COTTURA DELLA CERAMICA
LA COTTURA VARI METODI PER LA COTTURA DELLA CERAMICA PRINCIPI Nel processo di cottura avviene la trasformazione di alcuni materiali in altri, detti di neoformazione, che impartiscono le proprietà al manufatto
Dettaglilight tile L additivazione Inorganica per la produzione di piastrelle di grande formato a basso spessore Federico Piccinini Daniel Vivona
L additivazione Inorganica per la produzione di piastrelle di grande formato a basso spessore Federico Piccinini Daniel Vivona light tile ½ spessore ½ peso ½ impatto ambientale La produzione industriale
DettagliAnalisi dei gas di scarico dei mezzi di trasporto allo scopo di determinare l efficacia dei dispositivi per il controllo delle emissioni inquinanti.
1 Analisi dei gas di scarico dei mezzi di trasporto allo scopo di determinare l efficacia dei dispositivi per il controllo delle emissioni inquinanti. Le misure quantitative del calcio ionizzato nel siero
Dettagliwww.mineraliindustriali.it MINERALI INDUSTRIALI La produzione dei grandi formati : impasti per grès porcellanato smaltato e tecnico e correlazioni tra chimismo, mineralogia e comportamento piroplastico
DettagliIl processo di macinazione spesso serve anche per la miscelazione.
La macinazione rappresenta una fase fondamentale e molto onerosa nella produzione ceramica. Può essere condotta attraverso diversi processi: 1) Mulino a rulli (in acciaio alto-legato o con rivestimento
DettagliEfficienza e flessibilità produttiva nella formatura e nella cottura del prodotto ceramico. Alessandro Bianchini. Giovedì 09 Luglio 2015
Efficienza e flessibilità produttiva nella formatura e nella cottura del prodotto ceramico Alessandro Bianchini Giovedì 09 Luglio 2015 Siti B&T Group IMPIANTI PER LA CERAMICA LINEE COMPLETE FINITURA GRAFICA
DettagliEcodesign mediante metodologia LCA di grès porcellanato smaltato funzionalizzato con nanotitania. Dott.ssa Rita Montecchi
Ecodesign mediante metodologia LCA di grès porcellanato smaltato funzionalizzato con nanotitania Dott.ssa Rita Montecchi Il distretto Ceramico di Sassuolo 2 3 Obiettivi dello studio Valutare l impatto
DettagliIl progetto Life ReTSW-SINT: analisi LCA del recupero di zirconia da un processo di termospruzzatura Federica Braglia e Micaela Franchini
Il progetto Life ReTSW-SINT: analisi LCA del recupero di zirconia da un processo di termospruzzatura Federica Braglia e Micaela Franchini 3 seminario tecnico LCA 29 settembre 2016, Reggio Emilia PROGETTO
DettagliINTRODUZIONE ALLA CERAMICA
Parte 1 a INTRODUZIONE ALLA CERAMICA Materie Prime Ceramiche: Giacimenti, Composizione, Proprietà Tecnologiche Introduzione alla Ceramica: Contenuti Definizioni Classificazione delle ceramiche Terminologia
DettagliAnalisi dei gas di scarico dei mezzi di trasporto allo scopo di determinare l efficacia dei dispositivi per il controllo delle emissioni inquinanti. Le misure quantitative del calcio ionizzato nel siero
DettagliSANITARYWARE PRODUCTION
SANITARYWARE PRODUCTION use of waste glass for saving energy and resources www.sanitser.eu with the contribution of the LIFE financial instrument of the European Community LIFE12 ENV/IT/001095 2 SANITARYWARE
DettagliZEPPA G. Università degli Studi di Torino
Appunti del corso di Istituzioni di tecnologia alimentare Parte 2 Macinatura -Vagliatura ZEPPA G. Università degli Studi di Torino Riduzione delle dimensioni Operazioni puramente meccaniche che determinano
DettagliDISTRETTO CERAMICO SASSUOLO - SCANDIANO Evoluzione dei controlli ambientali e delle tecnologie di prevenzione negli ultimi 40 anni
DISTRETTO CERAMICO SASSUOLO - SCANDIANO Evoluzione dei controlli ambientali e delle tecnologie di prevenzione negli ultimi 40 anni GRAZIANO BUSANI - 2016 BILANCIO AMBIENTALE D AREA DISTRETTO CERAMICO COMPARTO
DettagliHeavy Clay Rapido. Façade
Heavy Clay Rapido Façade Heavy Clay Rapido Façade: macchine ed impianti completi per estruso in piano con H.C. Rapido Façade è la tecnologia sviluppata da Sacmi per produrre con efficenza e competitività
DettagliMATERIALI CERAMICI MATERIALI CERAMICI TRADIZIONALI
MATERIALI CERAMICI MATERIALI CERAMICI TRADIZIONALI INTRODUZIONE La tecnologia di preparazione di manufatti da una pasta di terra ed acqua e successivo indurimento per riscaldamento entra nella storia già
DettagliInfluenza di Zeoliti Naturali sulle Proprietà Tecnologiche del Gres Porcellanato
Influenza di Zeoliti Naturali sulle Proprietà Tecnologiche del Gres Porcellanato Michele Dondi, Guia Guarini CNR-ISTEC, Istituto di Scienza e Tecnologia dei Materiali Ceramici, Faenza Roberto de Gennaro,
DettagliMorgan Advanced Materials
Isolamento Termico dei Forni a Rulli per l Industria Ceramica 7 SEM-REF A.Boschi C. Capuozzo Ufficio Tecnico Thermal Ceramics Italiana www.morganadvancedmaterials.com Indice Thermal Ceramics Prodotti per
DettagliLaboratori di Ricerca Faenza ATTIVITÀ DI SERVIZIO CONTO TERZI
ATTIVITÀ DI SERVIZIO CONTO TERZI Elenco delle attività di servizio e delle caratterizzazioni meccaniche e termomeccaniche secondo normativa normalmente svolte come attività conto terzi nei Laboratori di
DettagliPiroplasticità del gres porcellanato:
Piroplasticità del gres porcellanato: confronto fra ciclo a umido e ciclo a secco Fábio G. Melchiades 1,2, Anselmo O. Boschi 1, Lisandra R. dos Santos Conserva 1,2, Michele Dondi 3, Guia Guarini 3, Mariarosa
DettagliMaterie prime per l industria ceramica
9 Dicembre 2015 Civita Castellana Progetto: LIFE12 ENV/IT/001095 SANITSER SANITaryware production: use of waste glass for Saving Energy and Resources Materie prime per l industria ceramica MINERALI INDUSTRIALI
DettagliFerdinando Cassani Plant Project dept. Manager
Ferdinando Cassani Plant Project dept. Manager NUOVE ESIGENZE PER IL SETTORE CERAMICO Ad oggi, l ottimizzazione dei consumi e il contenimento dei costi sono di importanza strategica per la creazione di
DettagliREPOFLEX PVB. Scheda Tecnica
Rev. A REPOFLEX PVB Descrizione Caratteristiche generali Campi di applicazione Proprietà fisiche Preparazione Applicazione Confezioni Conservazione Precauzioni ed avvertenze Via Gitafranco, 43 03017 Morolo
DettagliCOEM S.p.A. ELISA TONELLI Responsabile Gestione Qualità e Ambiente NEDA KOLLCAKU Area Ricerca e Sviluppo CON IL CONTRIBUTO DI
COEM S.p.A. ELISA TONELLI Responsabile Gestione Qualità e Ambiente NEDA KOLLCAKU Area Ricerca e Sviluppo CON IL CONTRIBUTO DI PRESENTAZIONE Ing. Elisa Tonelli Ing. Neda Kollcaku Responsabile Gestione Qualità
DettagliCONVEGNO MATERIE PRIME. Convegno MATERIE PRIME PER PIASTRELLE CERAMICHE Sassuolo 09 Febbraio 2017 Auditorium Confindustria Ceramica
CONVEGNO MATERIE PRIME Convegno MATERIE PRIME PER PIASTRELLE CERAMICHE Sassuolo 09 Febbraio 2017 Auditorium Confindustria Ceramica BMR nel mondo BMR è presente in tutto il mondo sia con tecnologie ad umido
DettagliRiciclo degli Scarti nella Produzione Ceramica Società Ceramica Italiana Confindustria Ceramica Sassuolo
Riciclo degli Scarti nella Produzione Ceramica Società Ceramica Italiana Confindustria Ceramica Sassuolo 29-11-11 Il Sistema a Rete dei Centri di Raccolta Boarini Sandro - Medici Claudio HERA SpA 1 Il
DettagliAl punto giusto. Fritte ceramiche, smalti, engobbi, vetrine
Al punto giusto Al punto giusto Fritte ceramiche, smalti, engobbi, vetrine Battesimo di Fuoco Prodotti speciali per qualsiasi esigenza nel settore ceramico, sviluppati con una lunga esperienza, con le
DettagliAdditivi Ceramici. Prof. Marcello Romagnoli
Additivi Ceramici Prof. Marcello Romagnoli DIMADipartimento Ingegneria dei Materiali e dell Ambiente Università di Modena e Reggio Emilia Via Vignolese 905/a marcello.romagnoli@unimore.it 0592056234 Sommario
DettagliValorizzazione e recupero di materie prime seconde per l i dustria ceramica Recovery and valorization of secondary raw materials for ceramic industry
Valorizzazione e recupero di materie prime seconde per l i dustria ceramica Recovery and valorization of secondary raw materials for ceramic industry Dr. Di Primio, Dr. Tabacchi - Minerali Industriali
DettagliIl quadro generale e le schede per la suddivisione del processo produttivo per l identificazione degli insiemi di macchine
Il quadro generale e le schede per la suddivisione del processo produttivo per l identificazione degli insiemi di macchine Sassuolo, 18 gennaio 2018 Determina della Regione Emilia Romagna n.7819 del 10/06/2014
DettagliRICICLO DI SCARTI NELLA PRODUZIONE CERAMICA
Società Ceramica Italiana convegno RICICLO DI SCARTI NELLA PRODUZIONE CERAMICA Il riciclo degli scarti nelle materie prime per impasti ceramici. L esperienza del Gruppo Minerali Maffei e le nuove prospettive
DettagliSinterizzazione degli impasti e trasformazioni in cottura
INNOVAZIONE DI PROCESSO PER LA FILIERA DELLA PIASTRELLA CERAMICA SOSTENIBILE Comportamento tecnologico degli impasti per grandi formati: Sinterizzazione degli impasti e trasformazioni in cottura Chiara
DettagliConvegno Ambiente e Lavoro Modena, 7 ottobre 2010
Convegno Ambiente e Lavoro Modena, 7 ottobre 2010 Attuazione misure di prevenzione primaria e riduzione esposizione professionale a silice libera cristallina respirabile Accordo NEPSI 2006/2010 Sommario
DettagliLe lavorazioni: la formatura. Le lavorazioni: la formatura. Le lavorazioni industriali. Il processo di fusione. La fusione in forma transitoria
Le lavorazioni: la formatura Le lavorazioni: la formatura Le lavorazioni industriali Il processo di fusione La fusione in forma permanente La formatura dei polimeri Esercizi sulla fusione 2 2006 Politecnico
Dettaglicontenitore in vetro anodo di tungsteno catodo costituito da un filamento vuoto
Questo è un tipico tubo a raggi X utilizzato nei sistemi diagnostici. All interno di un contenitore in vetro, viene inserito un anodo di tungsteno e, dal lato opposto, un catodo costituito da un filamento
Dettagli17. VETROCERAMICA. Dott. Giuseppe Pagliara LEZIONI DI TECNOLOGIA CERAMICA
LEZIONI DI TECNOLOGIA CERAMICA ITS NATTA Direttore Prof. I. Amboni Via Europa, 15 -Bergamo Tel. 035/798106 Dott. Giuseppe Pagliara g.pagliara@pagliara.it 17. VETROCERAMICA PAGLIARA PRODOTTI CHIMICI SPA
Dettaglidima Zirconia Guida alla sinterizzazione
dima Zirconia Guida alla sinterizzazione La salute orale nelle migliori mani. Indice dima Zirconia P. 3 1. Montaggio dei pin di supporto e dei pin di sinterizzazione P. 4 2. Separazione del lavoro non
DettagliCUOCITORE CONTINUO A VITE E SBOLLENTATORE
Food Processing Equipment NEAEN ThermoScrew - CUOCITORE CONTINUO A VITE E SBOLLENTATORE Il cuocitore continuo a vite NEAEN ThermoScrew è una soluzione conveniente ed efficace per il trattamento industriale
DettagliADA Produzione di piatti pronti da cuocere
da cuocere Ra1: Predisporre le materie prime, i semilavorati e i condimenti base, a partire dal piano di lavoro fornito, avendo preventivamente effettuato il loro controllo qualitativo organolettico e
DettagliFacoltà di Ingegneria Enzo Ferrari Modena 22 Febbraio 2012 INGOBBI AD ELEVATA RIFLETTANZA SOLARE PER APPLICAZIONI CERAMICHE
Facoltà di Ingegneria Enzo Ferrari Modena 22 Febbraio 2012 INGOBBI AD ELEVATA RIFLETTANZA SOLARE PER APPLICAZIONI CERAMICHE C. Siligardi, L. Rivi, C. Ferrari, A. Libbra* * Scopo del lavoro Preparazione
DettagliIl processo produttivo. a cura del Servizio Produzione Bianco
Il processo produttivo a cura del Servizio Produzione Bianco preparazione impasti MACINAZIONE IMPASTI E VERNICI ACQUA QUARZO CAOLINO FELDSPATO La porcellana tradizionale è costituita da circa 50 parti
DettagliLE SCHIUME METALLICHE
Corso di Tecnologie Speciali I LE SCHIUME METALLICHE Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e della Produzione Università degli Studi di Napoli Federico II Definizione di schiuma metallica Una dispersione
DettagliLa nostra azienda. Il mondo e la tecnologia aquatherm. Ordine degli Ingegneri di Roma. Meeting aquatherm presso. stabilimenti di 25.
Meeting aquatherm presso Ordine degli Ingegneri di Roma 15/07/2010 Il mondo e la tecnologia aquatherm La nostra azienda Nata nel 1973 area aquatherm 68.000 m² stabilimenti di 25.000 m² oltre 450 dipendenti
DettagliRivestimenti UV + PVD Un alternativa alla galvanica
SEMINARIO: LA CROMATURA FISICA E CHIMICA PLASTLAB 18 giugno 2014 Rivestimenti UV + PVD Un alternativa alla galvanica Kolzer S.r.l. Argomenti trattati Cromatura tradizionale Alternative alla cromatura Applicazioni
DettagliScienza e ingegneria dei materiali Esercizi per il secondo esonero
Scienza e ingegneria dei materiali Esercizi per il secondo esonero I silicati Dare il nome ai silicati schematizzati nelle figure di sotto associando, se di vostra conoscenza, una categoria di minerali
DettagliRIGENERAZIONE DELLA SABBIA DI ANIME SPARATE CON SISTEMA LEGANTE INORGANICO
RIGENERAZIONE DELLA SABBIA DI ANIME SPARATE CON SISTEMA LEGANTE INORGANICO RELATORI: Dott. Cesare MINGARDI Ing. Mauro FAVINI 20/12/2014 Congresso Assofond Brescia - 21/22 novembre 2014 1 SISTEMA LEGANTE
DettagliCOME SI REALIZZA INNOVAZIONE NELLA PRODUZIONE DI MATERIALI? Consiste nella valutazione dei costibenefici
COME SI REALIZZA INNOVAZIONE NELLA PRODUZIONE DI MATERIALI? A Flusso di attività B - INPUT C Descrizione dell attività D RISULTATO E - SISTEMA PROFESSIONALE 0. RICHIESTA DI INNOVAZIONE NELLA PRODUZIONE
DettagliDiversi sono i metodi di rinforzo del vetro basati su processi chimici.
Diversi sono i metodi di rinforzo del vetro basati su processi chimici. Un primo metodo fa riferimento alla creazione di uno strato superficiale con coefficiente di dilatazione inferiore. Ciò può essere
DettagliSerie GHIBLI - Rivestimento
1. Caratteristiche tecniche SCHEDA TECNICA Serie GHIBLI - Rivestimento Norma UNI EN 14411 - Appendice L Piastrelle ceramiche pressate a secco GRUPPO BIIIGL DIMENSIONI E PROPRIETA FISICHE PROPRIETA CHIMICHE
DettagliSimulazione numerica, e sua validazione sperimentale, del rendimento termico dei crogioli impiegati nella fonderia di alluminio
ASSOFOND Federazione Nazionale Fonderie XXXI Congresso di Fonderia Convegno Tecnico - Fonderia e nuovi scenari: competitività e tecnologia, le sfide del futuro Vicenza, 26 e 27 Ottobre 2012 Simulazione
DettagliMateriali ceramici, polimerici e loro compositi NUOVI MATERIALI DAL RICICLO
Materiali ceramici, polimerici e loro compositi NUOVI MATERIALI DAL RICICLO Prof. ing. Franco Sandrolini (DICASM) Ordinario di Scienza etecnologia dei materiali Facoltà di Ingegneria - Università di Bologna
DettagliRECUPERO POLVERI DI FONDERIA MEDIANTE BRICCHETTATURA E RIUTILIZZO NEL CICLO PRODUTTIVO
XXXIII CONGRESSO DI FONDERIA 10-11 novembre 2016 Museo Mille Miglia, Brescia RECUPERO POLVERI DI FONDERIA MEDIANTE BRICCHETTATURA E RIUTILIZZO NEL CICLO PRODUTTIVO G. Giannantonio, Prof. Ing. G. Moriconi
DettagliCUOCITORE / SCOTTATORE TRASPORTATORE
Food Processing Equipment CUOCITORE / SCOTTATORE TRASPORTATORE NEAEN ContiBlanch Cuocitori continui a nastro trasportatore NEAEN ContiBlanch è destinato per il trattamento termico di una vasta gamma di
DettagliFood Processing Equipment. NEAEN VarioT SCAMBIATORI DI CALORE A SUPERFICIE RASCHIATA
Food Processing Equipment NEAEN VarioT SCAMBIATORI DI CALORE A SUPERFICIE RASCHIATA Gli Scambiatori di Calore a Superficie Raschiata NEAEN VarioT sono la soluzione professionale utilizzata in diversi processi
DettagliImpianti di pretrattamento per rifiuti in cementeria. Opportunità per l ambiente e per l economia j
Master Diffuso Forum PA 2010 Impianti di pretrattamento per rifiuti in cementeria. Opportunità per l ambiente e per l economia j Massimo Panzeri Agenda Rifiuti in cementeria: la situazione italiana Impianti
DettagliISTRUZIONE OPERATIVA:
Pagina 1 di 5 INDICE: 1) Scopo 2) Campo di applicazione 3) Norma di riferimento 4) Definizioni e simboli 5) Responsabilità 6) Apparecchiature 7) Modalità esecutive 8) Esposizione dei risultati DOCUMENTI
DettagliISTRUZIONE OPERATIVA:
Pagina 1 di 8 INDICE: 1) Scopo 2) Campo di applicazione 3) Norma di riferimento 4) Definizioni e simboli 5) Responsabilità 6) Apparecchiature 7) Modalità esecutive 8) Esposizione dei risultati DOCUMENTI
DettagliLa simulazione del ciclo produttivo
La simulazione del ciclo produttivo Issue Date Author V 1.0 26.03.2015 PhD F. Castaldo Ing. F.P. Tuccinardi This document is property of Promete Srl. All rights are reserved. Caso studio SW utilizzato
DettagliModificatore Quantum ECW
SCHEDA TECNICA Modificatore Quantum ECW Una tecnologia innovativa Il Modificatore è l evoluzione scientifica di una tecnologia molto famosa nell ambito domestico e industriale: l Addolcitore. Il Modificatore
Dettagli