ZONA MONVISO. Progetto di Zona
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- Beatrice Francesca Cara
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1 ZONA MONVISO Progetto di Zona La zona Monviso, riunita in Convegno il 4-5 ottobre 2008, a seguito di un analisi del Consiglio iniziata a gennaio 2008, ritiene che sia importante riscoprire e testimoniare l entusiasmo nel servizio. Il Progetto del capo è lo strumento fondamentale per una progettualità a lungo termine. In considerazione della giovane età dei componenti della Zona si raccomanda un attenzione particolare alle esigenze del capo e al tempo necessario per la sua formazione. Questo progetto rappresenta la sfida in cui vogliamo giocarci nel prossimo triennio, proseguendo quanto svolto fin ora dai gruppi della nosta Zona Monviso: un territorio vario e articolato che si estende su due province, tre diocesi, per un totale di oltre di oltre 100 km 2
2 La zona Monviso tendendo conto dei compiti della Zona come da regolamento ha deciso di affrontare le seguenti problematiche: 1. Dinamiche conflittuali in Staff / Co.Ca. 2. Testimonianza poco incisiva 3. Inadeguata gestione del tempo 4. Lontananza dai livelli associativi 5. Difficoltà nell applicazione del metodo 6. Crisi dello scoutismo sul territorio In fase di elaborazione del progetto il Consiglio di Zona ha definito i rispettivi obiettivi: 1. chiarezza dei ruoli e interazione autentica ed efficace 2. piena condivisione delle scelte del Patto Associativo; coerenza nella società e nel servizio; consapevolezza della testimonianza collettiva e non solo dei singoli capi 3. organizzazione del tempo e progettualità del servizio 4. sviluppo del senso di appartenenza alla Zona 5. applicazione del metodo tra innovazione, tradizione e imitazione 6. promozione e sostegno dello scoutismo nel territorio
3 TABELLA DEL PROGETTO DI ZONA Obbiettivi Azioni Attori Quando Verifica HEDINAMIC 1. Funzioni e chiarezza dei ruoli in Co.Ca. 1. attori coinvolti: a. Griglia preparata dal Comitato; 1. calendario: a. Febbraio 2009; 1. In Consiglio in itinere e al 3 w.e. di settembre di ogni b. successivo confronto in Co.Ca.; b. giugno 2009; DINAMICHE DI STAFF/ COCA. Chiarezza dei ruoli; interazione fra i ruoli autentica ed efficace 2. Incontro con formatori regionali 2. c. elaborazione e sintesi a cura del Comitato. c. ottobre Primavera In Comitato in itinere 3. Rapporti paritari tra persone adulte 3. Spirivacco 3. febbraio-marzo In Consiglio in itinere e al 3 w.e. di settembre di ogni
4 NIANZA TESTIMO A. Percorso triennale: incontro con persone significative (missionario, laico, politico) B. Attività e discussioni su: 1. riscoperta del Patto Associativo A. Comitato regionale B. Consiglio/comitato A. Convegno giugno 2009 B. Serate tematiche plenarie (percorso triennale) A. Al 3 w.e. di B. Al 3 w.e. di TESTIMONIANZA Consapevolezza scelte del patto associativo Coerenza nella società e nel servizio Aumentare la consapevolezza nei capi che la testimonianza non è solo singola ma collettiva. 2. Confronto su come presentare e verificare il progetto del capo 3. scelta di una linea comune sullo stile per gli eventi di zona C. promozione di eventi per i singoli capi e per le comunità mirati alla crescita del capo(hike, deserti, weekend fede ) C. Comitato C. Su richiesta dei singoli capi, o delle Co.Ca. C. Al 3 w.e. di
5 TEMPO GESTIONE DEL TEMPO Organizzazione e progettualità nel servizio A. Organizzazione Spirivacco con tema Il Tempo B. Acquisizione di modus operandi in zona ottimizzando il tempo durante riunioni ed eventi A. Comitato B. Comitato + IABZ A. Febbraio-Marzo 2009 B. Fin da subito (inverno ) A. Al 3 w.e. di e valutare la ripresa del tema il tempo in eventi per capi e/o per ragazzi B. Al 3 w.e. di APPARTE TIVAASSOCIANEZA LA ZONA ABBRACCIA I CAPI Sviluppare il senso di appartenenza alla zona. A. Il comitato partecipa alle coca che ne f richiesta per trattare il tema inerente al progetto del capo io e l associazione. B. Fare un uscita a inizio per verifica e confronto sul progetto di zona. A. Il comitato B. Il comitato + iabz A. Su richiesta delle coca B. Il terzo weekend di settembre Al 3 w.e. di settembre di ogni
6 METODO APPLICARE IL METODO TRA INNOVAZIONE, TRADIZIONE E IMITAZIONE A. Tre sere plenarie per confrontosu aspetti del metodo trasversali alle branche B. sperimentazione in branca A. Comitato+IABZ B. Comitato+IABZ A. una all per tre anni. B. Calendario: a. 2008/09 progetto b. 2009/10 sperimentazione Al 3 w.e. di settembre di ogni c. 2010/2011 verifica su relazioni finali
7 SCOUTISMO NEL TERRITORIO PROMUOVERE LO SVILUPPO DELLO SCOUTISMO NEL TERRITORIO A. aderire al progetto basi aperte B. promuovere e sostenere lo scoutismo sul territorio (scuola, comune, parrochia ) A. Pattuglia di capi volenterosi B. A cura delle singole coca divisi per area A. Calendario: a. Primavera 2009 formazione pattuglia b. Giugno 2009 progetto operativo da presentare alle scuole. B. Ogni occasione utile. Al 3 w.e. di settembre di ogni
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