PRODUZIONE DI QUALITA AMBIENTALE E FERTILITA NEL TERRITORIO RURALE RISULTATI DOPO 10 ANNI
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- Pio Pieri
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1 PRODUZIONE DI QUALITA AMBIENTALE E FERTILITA NEL TERRITORIO RURALE RISULTATI DOPO 10 ANNI CUSTODIA DEL TERRITORIO, NUOVA PRATICA DI GESTIONE DELLA NATURA E DEL PAESAGGIO, L ESPERIENZA DELLA CATALOGNA A CONFRONTO CON LA REALTA DELLA REGIONE LOMBARDIA Milano 17 Aprile 2009
2 Pianura padana, foto aerea 2006 La coltivazione intensiva del riso su ettari ha ridotto la qualità del paesaggio e la biodiversità al minimo storico. Il paesaggio che ne risulta viene da alcuni chiamato Deserto Agricolo.
3 La Cassinazza, foto aeree : cambio di paesaggio in 10 anni
4 La Cassinazza - Variazione del paesaggio e della biodiversità in 10 anni ( ): i risultati hanno superato ogni aspettativa La Cassinazza % N. specie di uccelli % N. specie di mammiferi selvatici % N. specie di farfalle % N. specie di libellule..., % Fertilità del suolo (C.E.C. meq./100g.) %
5 A chi va il merito di questi risultati eccezionali? Ai Regolamenti europei 2078/92 e 2080/92
6 Quale è il contenuto dei Regolamenti 2078/92 e 2080/92? Per la prima volta gli Agricoltori hanno avuto la possibilità di coltivare ambiente sui suoli arabili, con un contratto ventennale, senza perdere il loro sussidio europeo.
7 Produzione di paesaggio e di ambiente, cosa abbiamo imparato in 12 anni 1 - La produzione di paesaggio e di ambiente su terreni arabili è una produzione agricola, è reversibile e viene adottata con facilità dagli Agricoltori se redditizia e richiesta dai cittadini. 2 - Alcuni prodotti, quali paesaggio, biodiversità, qualità della vita, sono immateriali, ma la loro produzione richiede sostanzialmente le stesse macchine e le stesse capacità tecniche proprie delle tradizionali produzioni agricole. 3 - Per questa ragione la decisione degli Agricoltori di impegnare le loro aziende in produzioni miste (agricole ed ambientali) dipende solo da considerazioni economiche. Come tutti gli imprenditori seri, infatti, anche gli Agricoltori si indirizzeranno verso le produzioni per le quali vi è una concreta domanda economica, ossia se sono pagate e se il loro reddito è migliore di quello derivante da altre produzioni. 4 - Aziende miste, che impegnino anche solamente il 10% del terreno arabile per produzioni ambientali, possono raggiungere in 10 anni gli stessi incredibili risultati ottenuti alla Cassinazza nel miglioramento del paesaggio e dell ambiente. 5 - La sola ragione del degrado ambientale e paesaggistico che caratterizza molte aree rurali, anche se protette, quali per esempio il Parco Sud Milano, risiede nel livello molto basso di domanda ambientale concreta, sia pubblica che privata, disposta ad acquistare e a pagare la produzione di paesaggio e di ambiente ed in grado di attivare la corrispondente offerta da parte degli Agricoltori.
8 Prima dell introduzione dei Regolamenti 2078/92 e 2080/92 i sussidi comunitari venivano pagati agli Agricoltori esclusivamente per le produzioni agricole e non erano destinati al miglioramento ambientale e paesaggistico. i sussidi all agricoltura sono stati la causa involontaria della distruzione del paesaggio e della biodiversità, causando, per esempio, la rovina di molte aree umide; alcune aree umide, infatti, poiché la loro coltivazione non poteva essere redditizia, erano sopravvissute intatte a anni di agricoltura sebbene il valore economico dell agricoltura rispetto alle altre attività economiche fosse molto più elevato in passato che adesso; i sussidi all agricoltura, tuttavia, hanno incentivato la coltivazione di nuove superfici; le aree umide, di conseguenza, sono state asciugate e coltivate al solo scopo di seminare ulteriori superfici sulle quali poter incassare il sussidio e non per il valore del prodotto ottenuto, insufficiente a pagare i costi di coltivazione; N.B. E interessante osservare come inizialmente l Unione Europea, invece di riconoscere agli Agricoltori un pagamento per la conservazione delle aree umide equivalente al sussidio pagato per le produzioni agricole, abbia protetto le aree umide, proibendo con alcune leggi le stesse attività che incentivava economicamente con altre leggi. In questo modo ha trasformato gli agricoltori da amici storici dell ambiente a potenziali nemici, con gli stessi risultati economici che otterrebbe un fornitore odiando i suoi clienti.
9 Nel 2008 non era conveniente produrre paesaggio ed ambiente nei terreni irrigui della pianura lombarda, in quanto produzioni con redditività più bassa di quelle agricole Produzione di riso: reddito per ettaro nel 2008 Ricavo da vendita riso: Ricavo da sussidio accoppiato: 405 Ricavo da sussidio disaccoppiato: Totale ricavi: Totale costi produzione: Reddito/ha: Produzione di granoturco: reddito per ettaro nel 2008 Ricavo da vendita granoturco: Ricavo da sussidio disaccoppiato:. 500 Totale ricavi: Totale costi di produzione: Reddito/ha Produzione di ambiente: reddito per ettaro nel 2008 Ricavo massimo da misure ambientali della PAC (boschi permanenti): 700 Totale costi (ammortamento impianto e manutenzione) Reddito/ha:.. 570
10 E possibile ottenere elevati livelli di qualità ambientale e paesaggistica anche nelle aree a monocultura intensiva, dedicando il 10% della superficie arabile alle produzioni ambientali ed il 90% alle produzioni agricole. Questo risultato è ottenibile con rapidità rendendo, sul 10% della superficie arabile, le produzioni ambientali più redditizie rispetto a quelle cerealicole di riferimento. Perché un impresa agricola decida di sostituire parte della propria produzione cerealicola con produzioni ambientali deve ricevere da queste un reddito per ettaro che non sia inferiore. La tabella sotto riportata indica il maggior incentivo rispetto a quello del 2008 richiesto per ottenere nelle aree irrigue la produzione di cereali insieme a un ambiente e un paesaggio rurale di grande qualità, utilizzando il lavoro e la conoscenza del territorio delle imprese rurali. Coltivazione localmente più remunerativa (2008) Maggior incentivo/ha per superficie dedicata alla misura ambientale (10%) Maggior incentivo/ha per area totale migliorata (100%) Maggior incentivo % rispetto al totale degli incentivi e sussidi 2008 Grano 300 /h 30 /h 6,0 % Granoturco 630 /h 63 /h 12,6 % Riso 1150 /h 115 /h 12,7 %
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IL PAESAGGIO NEORURALE. Milano 26 novembre 2008
IL PAESAGGIO NEORURALE Milano 26 novembre 2008 Pianura padana, foto aerea 2006 La coltivazione intensiva del riso su 230.000 ettari ha ridotto la qualità del paesaggio e la biodiversità al minimo storico.
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