LA FIBRA ALIMENTARE. Cerati Carlo GVS. Moretta 14 dicembre 2007

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "LA FIBRA ALIMENTARE. Cerati Carlo GVS. Moretta 14 dicembre 2007"

Transcript

1 LA FIBRA ALIMENTARE Cerati Carlo GVS Moretta 14 dicembre 2007

2 OBIETTIVO DESCRIVERE E CAPIRE MEGLIO LA FIBRA STUDIARE IL SIGNIFICATO DELLA FIBRA NELL ALIMENTAZIONE DEL SUINO INFLUENZA SULLA DIGESTIONE E SULLA FERMENTAZIONE DELL ALIMENTO EFFETTO SUL TRANSITO INTESTINALE E SULLA QUALITA DELLE FECI WHC ED EFFETTI PROBIOTICI DELLA FIBRA INVESTIGARE SULLA FRAZIONE FIBROSA DELLE POLPE DI BIETOLA, CRUSCA DI FRUMENTO, F.E. DI SOIA E GIRASOLE.

3 DEFINIZIONE DI FIBRA PARTE MENO DIGERIBILE DELL ALIMENTO MATERIALE FIBROSO DAI VEGETALI PROVIENE DALLA PARETE CELLULARE

4 ORGANIZZAZIONE DELLA FIBRA NELLA PARETE CELLULARE VEGETALE CELLULOSA FORMAZIONE DI LIGNINA FIBRILLE DI CELLULOSA ED EMICELLULOSA PECTINE

5 Funzioni della parete cellulare dei vegetali Conferimento e mantenimento della forza meccanica Controllo espansione cellulare Controllo trasporto intercellulare Protezione da microrganismi nocivi Accumulo di sostanze di riserva Produzione di molecole segnale, specie in relazione ad attacchi di patogeni

6 I vegetali depongono la loro parete a strati Lamella mediana Parete primaria Parete secondaria Con un piano organizzativo comune Componente fibrillare polisaccaridica immersa in una matrice glicidica e proteica Acqua (fino al 60% del totale)

7 COMPONENTI DELLA FIBRA ALIMENTARE: CELLULOSA MAGGIOR POLISACCARIDE STRUTTURALE DELLA PARETE CELLULARE VEGETALE RIGIDITA ALLA PARETE OMOPOLIMERO DI UNITA DI BETA (1-4) D- GLUCOPIRANOSILE IN FORME DIVERSE A SECONDA DEL TIPO DI VEGETALE INSOLUBILE RESISTENTE ALLA DEGRADAZIONE ENZIMATICA FERMENTABILE

8 Il grado di polimerizzazione è variabile ( in parete primaria, in parete secondaria)

9 Le singole catene si aggregano allineandosi parallelamente e formando microfibrille

10 COMPONENTI DELLA FIBRA ALIMENTARE: EMICELLULOSA PRINCIPALE COMPONENTE DELLA PARETE CELLULARE VEGETALE (40 45% parete primaria; 30 33% parete secondaria) LEGAMI BETA- (1-4) DI XILOSIO MANNOSIO GALATTOSIO, E GLUCOSIO (ES XILOGLUCANI) LEGATA ALLA FRAZIONE PECTINICA DELLA PARETE CELLULARE E ALLE MICROFIBRILLE DI CELLULOSA SOLIDITA ALLA PARETE CELLULARE SVOLGONO UN RUOLO DI ACCUMULO DI SOSTANZE DI RISERVA O TRATTENIMENTO DI ACQUA

11 COMPONENTI DELLA FIBRA ALIMENTARE: PECTINE COMPLESSO GRUPPO DI ETEROPOLISACCARIDI SI RILEVANO NEGLI SPAZI TRA LE PARETI CELLULARI (LAMELLA INTERMEDIA) ELEVATE PROPRIETA DI IDRATAZIONE BEN FERMENTABILI IN COLON CON FORMAZIONE DI SCFA CATTURANO IONI CALCIO. QUANDO IL ph DIMINUISCE NEL COLON CON PRODUZIONE DI SCFA, IL CALCIO SI RENDE LIBERO.

12 Formano catene più o meno ramificate. Componente principale è l acido galatturonico che può formare omopolimeri o avere catene laterali costituite da altri saccaridi (ramnoso, arabinoso, galattoso)

13 La presenza di gruppi carbossilici conferisce alcune proprietà: - legando Ca ++ ed acqua possono formare graticciati stabili a nido d ape - possono funzionare come scambiatori ionici

14 LA PARETE SECONDARIA E tipica delle cellule che hanno terminato il processo di distensione e differenziamento. Si distingue dalla primaria: Per la natura dei componenti Per le caratteristiche chimico-fisiche Per il momento in cui viene deposta Le variazioni di composizione dipendono: Dalla comparsa di nuove sostanze (lignina, cere e cutine, suberina) Dalle variazioni di percentuale di quelle precedentemente presenti

15 LA PARETE SECONDARIA Il contenuto in acqua e pectine cala drasticamente Aumenta la cellulosa e le zone a struttura cristallina I polimeri di cellulosa sono più lunghi Le microfibrille tendono ad associarsi a formare macrofibrille

16 COMPONENTI DELLA FIBRA ALIMENTARE: GOMME VEGETALI FLUIDI VISCOSI, DIVENGONO DURI QUANDO DISIDRATATI SI FORMANO NEL LUOGO OVE I VEGETALI SUBISCONO INGIURIE

17 COMPONENTI DELLA FIBRA ALIMENTARE: BETA-GLUCANI ABBONDANTI NEI SEMI DI CEREALI AUMENTANO LA VISCOSITA DELL INTESTINO

18 COMPONENTI DELLA FIBRA ALIMENTARE: AMIDI - RESISTENTI L AMIDO CHE NON E ACCESSIBILE ALLA DEGRADAZIONE ENZIMATICA PER L ORGANIZZAZIONE STRUTTURALE DELL AMIDO PER IL SUO AMBIENTE (EFFICIENZA DI MASTICAZIONE, TEMPO DI TRANSITO, SECREZIONE ENZIMATICA) 4 TIPI: AMIDO FISICAMENTE INTRAPPOLATO (SEMI E GRANI MACINATI) GRANULI DI AMIDI RESISTENTI (PATATA, BANANA) AMIDO RETROGRADO (IN ALIMENTI AMIDACEI PRIMA COTTI E POI RAFFREDDATI) AMIDO MODIFICATO CHIMICAMENTE L AMIDO RESISTENTE E FERMENTATO NEL COLON

19 COMPONENTI DELLA FIBRA ALIMENTARE: FRUTTANI ED INULINA POLIMERI DEL FRUTTOSIO SINTETIZZATI DAL SACCAROSIO DA PIANTE O BATTERI GLUCOSIO LEGATO A UNITA MULTIPLE DI FRUTTOSIO VEGETALI CIRCA 200 UNITA DI FRUTTOSIO BATTERI CIRCA UNITA I FRUTTOSIO L INULINA E UN FRUTTANO LINEARE

20 COMPONENTI DELLA FIBRA ALIMENTARE: POLIDESTROSIO E GALATTO-OLIGOSACCARIDI POLIDESTROSIO: ADDITIVO APPROVATO IN OLTRE 40 PAESI GALATTO-OLIGOSACCARIDI: PROMUOVONO LA PROLIFERAZIONE DEI BIFIDOBATTERI DELLA MICROFLORA INTESTINALE DELL UOMO

21 COMPONENTI DELLA FIBRA ALIMENTARE: LIGNINE NON SONO CARBOIDRATI MA POLIMERI FENOLICI SI TROVANO NELLA PARTE LEGNOSA DELLE PIANTE. FORNISCONO SUPPORTO STRUTTURALE FORMANO UNA RETE TRIDIMENSIONALE MOLTO COMPLESSA E RAMIFICATA DI ELEVATO PM NON DEGRADABILI DA ENZIMI O MICRORGANISMI POSSONO LEGARSI A CELLULOSA O EMICELLULOSE E RIDURRE LA LORO DIGERIBILITA

22 lignine Polimeri di natura fenolica molto complessi. Non tutti i passaggi della loro sintesi sono chiari. 3 alcoli vengono secreti nella parete come monomeri che poi polimerizzano sostituendo l acqua

23 lignine Il processo avviene lungo le fibrille di cellulosa, coinvolge tutta la parete e conduce alla morte cellulare. La parete cellulare lignificata è idrofoba, resistente e non plastica Esempio di lignina

24 COMPONENTI DELLA FIBRA ALIMENTARE: CERE E CUTINE La superficie esterna degli organi epigei delle piante superiori è rivestita da uno strato lipofilo, la cuticola, con diverse funzioni: Controllo della temperatura Protezione da aggressioni chimiche, fisiche e da patogeni La cuticola è costituita da cere (catene di idrocarburi a lunga catena ed esteri di acidi grassi) e cutina (poliestere a maglia tridimensionale di ossiacidi, acidi grassi ed acidi epossidici) UNITI AD ALTRI COMPONENTI FIBROSI NE RIDUCONO LA DIGERIBILITA

25 COMPONENTI DELLA FIBRA ALIMENTARE: SUBERINA Impermeabilizza totalmente la cellulosa. Poliestere di acidi grassi, alcoli ed ossiacidi con componenti fenoliche lignino simili UNITA AD ALTRI COMPONENTI FIBROSI NE RIDUCE LA DIGERIBILITA

26 CLASSIFICAZIONE CARBOIDRATI: CHIMICA ZUCCHERI CARBOIDRATI OLIGOSACCARIDI POLISACCARIDI MONOSACCARI DI DISACCARIDI AMIDI NSP GLUCOSIO GALATTOSIO FRUTTOSIO SACCAROSIO LATTOSIO TREALOSIO POLIOSI MALTO OLIGOSACCARIDI FRUTTANI POLIDESTROSI GALATTO OLIGOSACCARIDI ALTRI AMIDO SOLUBILI AMIDO RESISTENTI CELLULOSA EMICELLULOSE GOMME PECTINE BETA GLUCANI MONO-DISACCARIDI 3 9 MONOMERI 10 MONOMERI O PIU

27 CLASSIFICAZIONE CARBOIDRATI: STRUTTURALE ZUCCHERI CARBOIDRATI OLIGOSACCARIDI POLISACCARIDI MONOSACCARI DI DISACCARIDI AMIDI NSP GLUCOSIO GALATTOSIO FRUTTOSIO SACCAROSIO LATTOSIO TREALOSIO POLIOSI MALTO OLIGOSACCARIDI FRUTTANI POLIDESTROSI GALATTO OLIGOSACCARIDI ALTRI AMIDO SOLUBILI AMIDO RESISTENTI CELLULOSA EMICELLULOSE GOMME PECTINE BETA GLUCANI CARBOIDRATI STRUTTURALI CARBOIDRATI NON STRUTTURALI PARETE CELLULARE VEGETALE ALL INTERNO DELLA CELLULA VEGETALE

28 CLASSIFICAZIONE CARBOIDRATI: FISIOLOGICA ZUCCHERI CARBOIDRATI OLIGOSACCARIDI POLISACCARIDI MONOSACCARI DI DISACCARIDI AMIDI NSP GLUCOSIO GALATTOSIO FRUTTOSIO SACCAROSIO LATTOSIO TREALOSIO POLIOSI MALTO OLIGOSACCARIDI FRUTTANI POLIDESTROSI GALATTO OLIGOSACCARIDI ALTRI AMIDO SOLUBILI AMIDO RESISTENTI CELLULOSA EMICELLULOSE GOMME PECTINE BETA GLUCANI CARBOIDRATI DIGERIBILI CARBOIDRATI INDIGERIBILI PER IDROLISI ACIDA PARZIALMENTE O COMPLETAMENTE FERMENTATI

29 CARBOIDRATI ENZIMATICAMENTE NON DIGERIBILI CATEGORIE POLISACCARIDI (DF) AMIDO RESISTENTE. AMIDO FISICAMENTE INACESSIBILE. GRANULI RESISTENTI DI AMIDO. AMIDO RETROGRADO NSP NSP DI PARETE. CELLULOSA. BETA GLUCANI. ARABINOXILANI. ARABINOGALATTANI. XILOGLUCANI. RAMNOGLUCANI. GALATTANI NSP NON DI PARETE. FRUTTANI. MANNANI. PECTINE. GALATTOMANNANI OLIGOSACCARIDI (PREBIOTICI) ALFA GALATTO OLIGOSACCARIDI FRUTTO OLIGOSACCARIDI TRANS GALATTO OLIGOSACCARIDI MONOMERI GLUCOSIO GLUCOSIO GLUCOSIO GLUCOSIO GLUCOSIO XILOSIO ARABINOSIO ARABINOSIO GALATTOSIO GLUCOSIO XILOSIO AC URONICO RAMNOSIO GALATTOSIO FRUTTOSIO MANNOSIO AC URONICO RAMNOSIO GALATTOSIO MANNOSIO GLUCOSIO GALATTOSIO FRUTTOSIO GLUCOSIO FRUTTOSIO GLUCOSIO GALATTOSIO FONTI SEMI CEREALI PATATA BANANA PRODOTTI TRATTATI A CALORE CEREALI LEGUMI ORZO RISO AVENA RISO FRUMENTO ORZO CEREALI CEREALI BUCCE DI PISELLO SEMI SOIA POLPE BIETOLA RISO PALMA COCCO MELE POLPE BIETOLA GOMMA DI GUAR COLZA PISELLO SEMI SOIA CEREALI ADDITIVI CARCIOFO ADDITIVI DERIVATI DEL LATTE

30 ANALISI DELLA FIBRA

31 DEFINIZIONE DI FIBRA 19 SECOLO: WENDE 1967: VAN SOEST FIBRA ALIMENTARE

32 FIBRA GREZZA DI WEENDE CARBOIDRATI FIBRA GREZZA ESTRATTIVI INAZOTATI CELLULOSA PARTE DI EMICELLULOSE PARTI DI LIGNINA UMIDITA - PROTEINA GREZZA - FIBRA GREZZA - GRASSO GREZZO - CENERI

33 FIBRA VAN SOEST CAMPIONE FIBRA NEUTRO DETERGENTE (NDF) SOLUBILI NEUTRO DETERGENTI (NDS) (PARETE CELLULARE) EMICELLULOSE, CELLULOSA. LIGNINA, SILICE, ALCUNE PROTEINE DI PARETE (CONTENUTO CELLULARE + PECTINE) CARBOIDRATI SOLUBILI, AMIDO, ACIDI ORGANICI, PROTEINE, LIPIDI, PECTINE FIBRA ACIDO DETERGENTE (ADF) SOLUBILI ACIDO DETERGENTI (ADS) CELLULOSA, LIGNINA,SILICE EMICELLULOSE CELLULOSA LIGNINA + SILICE LIGNINA ACIDO DETERGENTE (ADL) SILICE

34 FRAZIONI FIBRA VAN SOEST NDF: EMICELLULOSE, CELLULOSA, LIGNINA, SILICE, ALCUNE PROTEINE DI PARETE ADF: CELLULOSA, LIGNINA ADL: LIGNINA CELLULOSA = ADF ADL EMICELLULOSE = NDF - ADF LIGNINA = ADL

35 REMAINING ORGANIC MATTER (ROM) PORZIONE DI ALIMENTO CHE E POTENZIALMENTE FERMENTABILE NEL GROSSO INTESTINO FRAZIONE DI CARBOIDRATI CHE NON E NE AMIDO NE ZUCCHERO NSP + LIGNINA ROM = 1000 UMIDITA PROTEINA GREZZA GRASSO GREZZO CENERI AMIDO -

36 DEFINIZIONE DI FIBRA ALIMENTARE TUTTI I POLISACCARIDI E LA LIGNINA CHE NON SONO DIGERITI DALLE SECREZIONI ENDOGENE DEL TRATTO DIGESTIVO

37 FIBRA ALIMENTARE FIBRA ALIMENTARE (DF) FIBRA ALIMENTARE SOLUBILE (SDF) FIBRA ALIMENTARE INSOLUBILE (IDF) FIBRA ALIMENTARE TOTALE (TDF) DETERMINAZIONE DELLA FIBRA ALIMENTARE METODO GRAVIMETRICO-ENZIMATICO AOAC , AOAC , AOAC METODO CHIMICO-ENZIMATICO AOAC

38 CARBOI DRATI ALTRI COMPONENTI DELLA PARETE CELLULARE ZUCCHERI OLI GOSACCARI DI POLI SACCARI DI AMI DI NSP NON CARBOIDRATI COMPOSTI FENOLICI MONOSACCARIDI DISACCARIDI POLIOSI MALTOPOLISACCARIDI OLIGOFRUTTOSACCARIDI E INULINA POLIDESTROSIO GALATTO-OLIGOSACCARIDI ALTRI AMIDI SOLUBILE AMIDO RESISTENTE CELLULOSA EMICELLULOSA ASSOCIATA ALLA LIGNINA EMICELLULOSA GOMME PECTINE BETA GLUCANI CUTINA SUBERINA CERE LIGNINA MENO RESISTENTE LIGNINA PROTEINE STRUTTURALI SILICE CARBOI DRATI DI GERI BI LI CARBOI DRATI I NDI GERI BI LI FI BRA GREZZA NDF ADF ADL ROM FI BRA ALI MENTARE TOTALE FI BRA ALI MENTARE SOLUBI LE FI BRA ALI MENTARE I NSOLUBI LE

39 IL RUOLO DELLA FIBRA ALIMENTARE NELLA DIGESTIONE DEL SUINO

40 PROPRIETA FISICO- CHIMICHE: VISCOSITA LA VISCOSITA DIPENDE DAL PESO MOLECOLARE DEI POLIMERI E DALLA LORO CONCENTRAZIONE PECTINE, FRUTTANI E BETA GLUCANI

41 PROPRIETA FISICO- CHIMICHE: CAPACITA DI RIGONFIAMENTO CAPACITA DEI MATERIALI DI INCORPORARE ACQUA ALL INTERNO DELLA LORO STRUTTURA DIPENDE DA: GRANULOMETRIA POROSITA DEI GRANULI TIPO DI FIBRA ALIMENTARE

42 PROPRIETA FISICO-CHIMICHE: SOLUBILITA LE MACROMOLECOLE A CONTATTO CON L ACQUA SI ESPANDONO E POI SI SOLUBILIZZANO NON E POSSIBILE NEL CASO DEI POLISACCARIDI CHE PRESENTANO UNA STRUTTURA ORDINATA E REGOLARE (ES. CELLULOSA) IN QUESTO CASO AVVIENE SOLO IL RIGONFIAMENTO

43 PROPRIETA FISICO-CHIMICHE: WHC / WBC TALI TERMINI SONO INTERSCAMBIABILI (WATER HOLDING E WATER BINDING CAPACITY) DETERMINATI DA: STRUTTURA FISICO-CHIMICA DELLE MOLECOLE PH E CONCENTRAZIONE ELETTROLITICA DEL FLUIDO DILUENTE RELAZIONE TRA TDF E WHC

44 PROPRIETA FISICO- CHIMICHE: DEGRADABILITA MICROBICA LE PECTINE SONO FACILMENTE DISPONIBILI PER L UTILIZZO DA PARTE DEI BATTERI NEL GROSSO INTESTINO SOLUBILE LA LIGNINA NON E DEGRADABILE DAI BATTERI DEL COLON INSOLUBILE STRUTTURA LINEARE

45 CAPACITA DI SCAMBIO CATIONICO DF: SCAMBIO NEGATIVO CATTURA IONI (ES. CALCIO) FORTE ASSOCIAZIONE LIGNINA CALCIO DEBOLE ASSOCIAZIONE CELLULOSA O PECTINE CALCIO GROSSO INTESTINO: PRODUZIONE DI SCFA PH RILASCIO DEL CALCIO SDF: ELEVATA DISPONIBILITA DEL CALCIO SE COMPARATA A IDF

46 EFFETTI DELLA FIBRA ALIMENTARE SULLA DIGESTIONE NELLE DIVERSE PORZIONI DELL APPARATO GASTRO-ENTERICO

47 EFFETTO DELLA FIBRA ALIMENTARE IN BOCCA E STOMACO PROLUNGA IL TEMPO DI MASTICAZIONE MAGGIOR EFFETTO CON IDF COMPARATO A SDF AUMENTO SECREZIONE DI SALIVA E SUCCO GASTRICO > SFORZO METABOLICO PER IL SUINO > DIGESTIONE PER IL SUINO LA FIBRA VISCHIOSA PROLUNGA LA SENSAZIONE DI SAZIETA SDF > LA CAPACITA LEGANTE L ACQUA; > IL VOLUME DELLE INGESTA > SAZIETA E > DEL TEMPO DI TRANSITO DELLE INGESTA SVUOTAMENTO STOMACO DF > VISCHIOSITA ; < SVUOTAMENTO GASTRICO L EFFETTO E MAGGIORE CON IDF CHE CON SDF

48 ALIMENTARE IN BOCCA E STOMACO Effetti della fibra alimentare in bocca e stomaco effetto solubile insolubile totale Secrezione di fluidi *** *** *** Viscosità *** * ** WHC ** *** ** Svuotamento * ( * ) * * Sazietà ** * **

49 EFFETTO DELLA FIBRA ALIMENTARE NEL PICCOLO INTESTINO (I) > LA SECREZIONE DEI FLUIDI DIGESTIVI TEMPO DI TRANSITO SDF: > VISCOSITA ; < LE CONTRAZIONI INTESTINALI; > IL TEMPO DI TRANSITO IDF: > LE CONTRAZIONI INTESTINALI; < IL TEMPO DI TRANSITO Transito intestinale Crusca di (h) mais di alimenti Crusca contenenti di orzo DF diversa Polpa dei bietola Accrescimento Finissaggio scrofe

50 EFFETTO DELLA FIBRA ALIMENTARE NEL PICCOLO INTESTINO (II) MORFOLOGIA EPITELIALE E TURNOVER CELLULARE DF: > LE ABRASIONI ED IL TURNOVER CELLULARE < DEL RAPPORTO ALTEZZA VILLI / PROFONDITA CRIPTE < ASSORBIMENTO INTESTINALE SCFA (BUTIRRATO): > DEL RAPPORTO ALTEZZA VILLI / PROFONDITA CRIPTE > ASSORBIMENTO INTESTINALE

51 EFFETTO DELLA FIBRA ALIMENTARE NEL PICCOLO INTESTINO (III) RIDUCE LA DIGERIBILITA DEI NUTRIENTI E DELL ENERGIA SDF: > VISCOSITA < L ASSORBIMENTO DEI NUTRIENTI LA FIBRA DELLA PARETE CELLULARE RACCHIUDE PROTEINE E GRASSI INTRACELLULARI PREVIENE LA LORO DIGESTIONE NEL PICCOLO INTESTINO (> AZOTO ESOGENO) > DELL AZOTO ENDOGENO PERSO (CELLULE EPITELIALI) IDF: > DELL ESCREZIONE DI MUCINE DF STIMOLA LA CRESCITA MICROBICA; > DELLE SECREZIONI MICROBICHE DI AZOTO SPOSTAMENTO DELL ESCREZIONE URINARIA DELL AZOTO NELLE FECI

52 EFFETTO DELLA FIBRA ALIMENTARE NEL PICCOLO INTESTINO (IV) VISCOSITA WHC TEMPO TRANSITO DIGERIBILITA NUTRIENTI ASSORBIMENTO GLUCOSIO FIBRA ALIMENTARE SOLUBIL E (+) - INSOLUBIL E - TOTAL E

53 EFFETTO DELLA FIBRA ALIMENTARE NEL GROSSO INTESTINO (I) RIDUZIONE DEL TEMPO DI TRANSITO I CONTORNI DELLE PARTICELLE SOLIDE STIMOLANO I MECCANOCETTORI DELLA SOTTOMUCOSA CON AUMENTO DELLA PROPULSIONE DELLE INGESTA LA FIBRA RILASCIA SALI BILIARI E ACIDI GRASSI DURANTE LA FERMENTAZIONE CON STIMOLAZIONE ALLE SECREZIONI INTESTINALI GLI SCFA STIMOLANO LE CONTRAZIONI NELL ILEO TERMINALE DELL UOMO. SVILUPPO MICROBICO DF (PRINCIPALMENTE SDF) > IL NUMERO E L ATTIVITA DEI MICRORGANISMI

54 EFFETTO DELLA FIBRA ALIMENTARE NEL GROSSO INTESTINO (II) PRODUZIONE DI COMPOSTI VOLATILI SCFA, NH 3 E CH 4 CH 4 E ASSOCIATO A PERDITA DI ENERGIA SCFA SONO UNA FONTE DI ENERGIA (15 24% DELL EN DI MANTENIMENTO) SCFA RIDUCE L ASSUNZIONE DI ALIMENTO SCFA STIMOLA IL RIASSORBIMENTO IDRICO E DI SODIO LIMITANDO IL RISCHIO DI DIARREA SCFA STIMOLA LA CRESCITA DEI BATTERI UTILI ED ELIMINA, PER COMPETIZIONE, I BATTERI DANNOSI IL BUTIRRATO STIMOLA LA PROLIFERAZIONE DELLE CELLULE DELL EPITELIO SCFA RIDUCE LO SVILUPPO DEL CELLULE CANCEROGENE IN COLON E RETTO

55 EFFETTO DELLA FIBRA ALIMENTARE NEL GROSSO INTESTINO (III) AUMENTA IL CONTENUTO DEL COLON ED IL VOLUME FECALE FIBRA NON DEGRADATA ACQUA INTRAPPOLATA NELLA MATRICE FIBROSA SCFA > IL VOLUME INTRALUMINALE E DISTENDONO LA MUSCOLATURA DEL COLON MAGGIOR EFFETTO DI IDF CHE SDF > VOLUME E COMPOSIZIONE FECALE

56 EFFETTO DELLA FIBRA ALIMENTARE SUL PESO DEL COLON E DELLE FECI OLIGOSACCARIDI AMIDO NSP SOLUBILI NSP INSOLUBILI NSP LIGNIFICATI NSP NON LIGNIFICATI MICROFLORA INTESTINALE FERMENTATA SVILUPPO BATTERICO SCARSAMENTE FERMENTATA PROPRIETA FISICHE ASSORBITO DALL OSPITE SCFA PRODUZIONE GAS EFFETTI MECCANICI > DI VOLUME CONTENUTO INTESTINALE > VOLUME FECI ENERGIA PERSA CON LE FECI

57 EFFETTO DELLA FIBRA ALIMENTARE NEL GROSSO INTESTINO (IV) FIBRA ALIMENTARE SOLUBILE INSOLUBIL E TOTALE FERMENTAZIONE / SCFA VOLUME TEMPO DI TRANSITO

58 EFFETTI DELLA FIBRA ALIMENTARE SULLA DIGERIBILITA DELL ENERGIA FIBRA ALIMENTARE SOLUBIL E INSOLUBIL E TOTALE IN PICCOLO INTESTINO IN GROSSO INTESTINO

59 TDF E COEFFICIENTE DI DIGERIBILITA ENERGETICO CON UN > DI TDF SI HA UNA < DELLA DIGERIBILITA

60 DIGERIBILITA DELLA FIBRA ALIMENTARE NEL SUINO

61 SUINI SVEZZATI SCARSA DIGERIBILITA DELLA FIBRA NON BEN SVILUPPATA LA FLORA MICROBICA DEL GROSSO INTESTINO DIETE ALTE IN FIBRA > IL PESO INTESTINALE E LE FERMENTAZIONI > PROLIFERAZIONE DI E. COLI ENTEROTOSSICI > DIARREA < IP E TESSUTI MAGRI

62 SUINI IN ACCRESCIMENTO E SCROFE LA DIGERIBILITA DELLA FIBRA AUMENTA CON IL PESO LE SCROFE LATTANTI: ALTE RICHIESTE NUTRITIVE DIETE POVERE IN FIBRA SCROFE GESTANTI: RAZIONI MOLTO FIBROSE ALL INIZIO DELLA GRAVIDANZA AUMENTANO LE DIMENSIONI DELLA NIDIATA <ENERGIA ASSUNTA = PIU SVILUPPO SINCRONO DEGLI EMBRIONI E MINOR MORTALITA EMBRIONALE > SENSIBILITA DEI TESSUTI PERIFERICI ALL INSULINA = > QUOTA DI OVULAZIONE RAZIONI ALTAMENTE FIBROSE RIDUCONO GLI ATTEGGIAMENTI STEREOTIPATI

63 FATTORI CHE INFLUENZANO LA DIGERIBILITA DELLA FIBRA : ETA E PESO VIVO LA DIGERIBILITA DELLA FIBRA AUMENTA CON IL PESO VIVO > LE DIMENSIONI DEL GROSSO INTESTINO, < LA VELOCITA DI TRANSITO, > IL TEMPO DI FERMENTAZIONE CAMBIO NELLA COMPOSIZIONE DELLA POPOLAZIONE MICROBICA > L ATTIVITA DELLA FLORA FIBROLITICA

64 FATTORI CHE INFLUENZANO LA DIGERIBILITA DELLA FIBRA: TEMPO DI TRANSITO INTESTINALE > LE DIMENSIONI DEL GROSSO INTESTINO = < VELOCITA DI TRANSITO = > TEMPO DI FERMENTAZIONE LE SCROFE GESTANTI RICEVONO UNA PIU PICCOLA QUANTITA DI ALIMENTO IN RELAZIONE AL LORO PESO CORPOREO PIU LENTO TRANSITO DELLE INGESTA MAGGIOR CONTATTO DELL ALIMENTO CON GLI ENZIMI ENDOGENI E LA MICROFLORA > DIGERIBILITA

65 FATTORI CHE INFLUENZANO LA DIGERIBILITA DELLA FIBRA : GRADO DI LIGNIFICAZIONE LA LIGNINA NON E DIGERIBILE LA LIGNINA NON E FERMENTATA NELLA PIANTA MATURA CELLULOSA ED EMICELLULOSE SI INTERSECANO CON LA LIGNINA: < DIGERIBILITA LA DIGERIBILITA E INVERSAMENTE PROPORZIONALE ALLA CONCENTRAZIONE DI LIGNINA

66 FATTORI CHE INFLUENZANO LA DIGERIBILITA DELLA FIBRA : SDF VS IDF SDF E PIU FACILMENTE, RAPIDAMENTE E COMPLETAMENTE FERMENTATA PECTINE: ALTO WHC = > SUPERFICIE DI CONTATTO CON LA MICROFLORA BETA GLUCANI: PARZIALE DEPOLARIZZAZIONE = RAPIDAMENTE DISPONIBILE PER LA MICROFLORA IDF E IMPORTANTE LA PRESENZA ED IL LIVELLO DI LIGNINA L EMICELLULOSA TENDE AD ESSERE PIU DIGERIBILE DELLA CELLULOSA, COMUNQUE ENTRAMBE SONO PARZIALMENTE DIGERIBILI ALCUNI TIPI DI IDF SONO TRASFORMATI A SDF

67 FATTORI CHE INFLUENZANO LA DIGERIBILITA DELLA FIBRA: PROCESSO DI LAVORAZIONE SBUCCIATURA RIMUOVE LA FIBRA DEGLI STRATI ESTERNI: < TDF (SPECIALMENTE IDF) MACINATURA HA EFFETTO SULLE PROPRIETA DI IDRATAZIONE DELLA FIBRA POLPE DI BIETOLA MACINATE = < WHC E > L ASSUNZIONE IDRICA TRATTAMENTI A CALDO ROTTURA DEI LEGAMI DEBOLI TRA LE CATENE DI POLISACCARIDI CON DEPOLARIZZAZIONE E SOLUBILIZZAZIONE PERDITA DI COMPONENTI FIBROSI NEI TRATTAMENTI CON ACQUA FORMAZIONE DI PRODOTTI DI REAZIONE DI MAILLARD = > CONTENUTO IN LIGNINA FORMAZIONE DI FRAZIONI AMIDO RESISTENTI ALTERAZIONI STRUTTURALI NELL ARCHITETTURA DELLA PARETE CELLLARE

68 FATTORI CHE INFLUENZANO LA DIGERIBILITA DELLA FIBRA: SUPPLEMENTAZIONE CON ENZIMI ENZIMI DEGRADANTI GLI NSP BETA XILANASI, XILANASI, ARABINOXILANASI < VISCOSITA INTESTINALE > INTERAZIONE DEI NUTRIENTI NEL LUME INTESTINALE > DIGERIBILITA

69 endo-nsp-asi Le endo-glicanasi idrolizzano gli NSP in una zona a caso, riducendo rapidamente la viscosità della soluzione NSP ENZYTECHPIGLET-III.A.2. k\alg\eng\vark\big\prog\wet\

70 Idrolisi degli NSP con eso-nsp-asi Le eso-glicanasi idrolizzano gli NSP con formazione di mono o disaccaridi ENZYTECHPIGLET-III.A.3. k\alg\eng\vark\big\prog\wet\

71 Idrolisi di un polisaccaride ramificato: arabinogalattano endo-xylanasi Attività di s accarificazione arabinosidasi eso-xylanasi β-xylosidasi ENZYTECHPIGLET-III.A.4. k\alg\eng\vark\big\prog\wet\

72 FIBRA ALIMENTARI IN ALCUNI INGREDIENTI (I) ingrediente SS FG NDF ADF ADL CELLU- LOSA EMICEL- LULOSA TDF SDF IDF G/kg G/kg G/kg G/kg G/kg G/kg G/kg G/kg G/kg G/kg Orzo Frumento tenero Avena corticata Avena decorticata Mais F.soia bassa prot f. soia alta prot Buccette soia f. girasole non decor f. girasole parz. deco f. girasole decorticat

73 FIBRA ALIMENTARI IN ALCUNI INGREDIENTI (II) ingrediente SS FG NDF ADF ADL CELLU- LOSA EMICEL- LULOSA TDF SDF IDF G/kg G/kg G/kg G/kg G/kg G/kg G/kg G/kg G/kg G/kg Polpa di bietola Polpa di limone Polpa di pomodoro Crusca di frumento Crusca di riso Erba medica Lupino Farina di colza Farina di cocco Risulta di birra Stocchi di mais Paglia di frumento Paglia di avena

74 DIGERIBILITA DEGLI ALIMENTI (I) ingrediente WHC COEFFIC. DIG. ENERGIA G/kg suini scrofe COEFFIC. DIG. ROM Orzo % 83% 42% Frumento tenero % 89% 41% Avena corticata % 68% 29% Avena decorticata 84% 85% 47% Mais % 91% 54% F.soia bassa prot % 90% 85% f. soia alta prot % 92% 87% Buccette soia % 71% 51% f. girasole non decor % 60% 30% f. girasole parz. deco % 65% 35% f. girasole decorticat %

75 DIGERIBILITA DEGLI ALIMENTI (II) ingrediente WHC COEFFIC. DIG. ENERGIA COEFFIC. DIG. ROM G/kg suini scrofe Polpa di bietola % 81% 85% Polpa di limone % 82% 78% Polpa di pomodoro 71% 77% 78% Crusca di frumento % 63% 36% Crusca di riso 58% 65% 25% Erba medica % 51% 51% Lupino 77% 85% 87% Farina di colza 67% 73% 58% Farina di cocco 54% 60% 79% Risulta di birra 52% 58% 34% Stocchi di mais Paglia di frumento 12% 18% Paglia di avena

76 BUCCE E DIGERIBILITA DF DIGERIBILITA G/KG SS NSP Cellulosa Arabinoxilani frumento Farina 35 83% 60% 85% Farina + aleurone 55 67% 47% 68% Farina + pericarpo 62 50% 24% 50% riso Farina 94 87% 84% 83% Farina + aleurone % 35% 73% Farina + pericarpo % 10% 0% > LE BUCCE = < LA DIGERIBILITA LA CRUSCHE HANNO UNA ELEVATA PERCENTUALE DI FIBRA LIGNIFICATA INSOLUBILE

77 DIGERIBILITA DELLA FIBRA IN SUINI IN ACCRESCIMENTO (P) E NELLE SCROFE (S) Crusca di frumento Fibra di mais Polpa di bietola P S P S P S FG 35% 38% 45% 79% 78% 82% NDF 48% 51% 39% 81% 84% 89% ADF 26% 33% 38% 82% 89% 92% Cellulosa 25% 32% 38% 82% 87% 91% Emicellulosa 62% 80% 38% 82% 88% 93% NSP insolub 43% 50% 34% 81% 87% 91% DF 38% 46% 32% 74% 82% 86%

78 DIGERIBILITA DI FARINA DI GIRASOLE E BUCCETTE DI SOIA FARINA DI GIRASOLE: SCARSAMENTE DIGERIBILE ALTA IN LIGNINA, SPECIE QUANDO CONTIENE PARTI DI BUCCIA ALTA IN CELLULOSA BUCCETTE DI SOIA: BASSA DIGERIBILITA NEI SUINI IN ACCRESCIMENTO RELATIVAMENTE POVERA IN LIGNINA MOLTO ALTA IN DF, SPECIALMENTE CELLULOSA QUANDO LE CAPACITA FERMENTATIVE DELL ANIMALE AUMENTANO PUO ESSERE MEGLIO DIGERITA ED IL COEFFICIENTE DI DIGERIBILITA SALE NOTEVOLMENTE

79 DIGERIBILITA DI POLPE DI BIETOLA ED ORZO POLPE DI BIETOLA ELEVATA PERCENTUALE DI PECTINE. PRONTAMENTE DIGERIBILI L EMICELLULOSA E MEGLIO DIGERITA DELLA CELLULOSA WHC = STRUTTURA POROSA = > LA SUPERFICIE DI ATTACCO DEI BATTERI DELLA FERMENTAZIONE NESSUN ELEVATO AUMENTO DI DIGERIBILITA NELLE SCROFE ORZO POICHE HA PIU ELEVATA FRAZIONE FIBROSA IL VALORE ENERGETICO PUO ESSERE PIU BASSO DEL FRUMENTO

80 CONCLUSIONI LA PERCENTUALE DI DEGRADAZIONE DELLA FIBRA DIPENDE DA: COMPOSIZIONE CHIMICA DELLA FIBRA GRADO DI LIGNIFICAZIONE SOLUBILITA DELLA FIBRA EFFETTI DEI PROCESSI DI LAVORAZIONE O SUPPLEMENTAZIONE ENZIMATICA FATTORI RELATIVI ALL OSPIITE ETA E PESO CORPOREO GRADO DI SVILUPPO DELLA MICROFLORA DEL GROSSO INTESTINO TEMPO DI TRANSITO INTESTINALE

81 GRAZIE PER L ATTENZIONE

CARBOIDRATI: monosaccaridi

CARBOIDRATI: monosaccaridi CARBO- IDRATI CARBOIDRATI: monosaccaridi Struttura chimica dei due triosi: gliceraldeide (a) e idrossiacetone (b) Esempi di 2 enantiomeri fra gli aldo-esosi e i cheto-esosi Enantiomeri: due stereoisomeri

Dettagli

Materia pre pr sente ent negli aliment ent lenta lent ment ent digeribile o indigeribile che occupa spazio nel tra t o t gastr t o r intes int tina

Materia pre pr sente ent negli aliment ent lenta lent ment ent digeribile o indigeribile che occupa spazio nel tra t o t gastr t o r intes int tina Definizione dal punto di vista alimentare: Materiale presente negli alimenti lentamente digeribile o indigeribile che occupa spazio nel tratto gastrointestinale. (D.R. Mertens) 17/10/2012 1 Definizione

Dettagli

Valutazione della qualità delle fonti fibrose e ottimizzazione del loro utilizzo nei digestori

Valutazione della qualità delle fonti fibrose e ottimizzazione del loro utilizzo nei digestori Valutazione della qualità delle fonti fibrose e ottimizzazione del loro utilizzo nei digestori Andrea Formigoni andrea.formigoni@unibo.it 7 INFOBIOGAS Montichiari - 28 gennaio 2011 Cos è la fibra? Costituenti

Dettagli

A livello della loro struttura chimica, come i grassi, anche i carboidrati sono composti ternari, formati cioè da tre molecole:

A livello della loro struttura chimica, come i grassi, anche i carboidrati sono composti ternari, formati cioè da tre molecole: I carboidrati costituiscono la fonte di energia principale per lo svolgimento di tutte le funzioni organiche (mantenimento della temperatura corporea, battito cardiaco, funzioni cerebrali, digestione,

Dettagli

AMIDO (starch) CHO di riserva presente nei diversi alimenti in quantità variabili. Amilosio: catene lineari di glucosio con legami 1-4

AMIDO (starch) CHO di riserva presente nei diversi alimenti in quantità variabili. Amilosio: catene lineari di glucosio con legami 1-4 AMIDO (starch) CHO di riserva presente nei diversi alimenti in quantità variabili Alimento Contenuto di amido, % Mais granella 71-74 Avena 41-44 Riso 75-88 Grano 67-68 Orzo 67-68 Pisello semi 43-48 Patate

Dettagli

I G L U C I D I ASPETTI GENERALI

I G L U C I D I ASPETTI GENERALI I G L U C I D I ASPETTI GENERALI I glucidi sono i costituenti più importanti dei vegetali e le sostanze organiche più diffuse nella biosfera. Rappresentano solo l 1% del corpo umano ma hanno una notevole

Dettagli

Ottimizzazione delle fermentazioni ruminali

Ottimizzazione delle fermentazioni ruminali Ottimizzazione delle fermentazioni ruminali Digestione ruminale della fibra L ottimizzazione della digestione della fibra nei ruminanti inizia dal substrato I batteri fibrolitici hanno infatti necessità

Dettagli

cellulosa polimero lineare di D(+)glucosio in legame β(1 4) costituisce circa il 30% del peso delle pareti primarie struttura a microfibrille

cellulosa polimero lineare di D(+)glucosio in legame β(1 4) costituisce circa il 30% del peso delle pareti primarie struttura a microfibrille cellulosa polimero lineare di D(+)glucosio in legame β(1 4) costituisce circa il 30% del peso delle pareti primarie struttura a microfibrille il grado di cristallizzazione e polimerizzazione è più elevato

Dettagli

Sinergie tra nutrienti e fattori limitanti l utilizzo della fibra

Sinergie tra nutrienti e fattori limitanti l utilizzo della fibra Sinergie tra nutrienti e fattori limitanti l utilizzo della fibra A. Formigoni e A. Palmonari andrea.formigoni@unibo.it Impianti di Biogas 8 InfoBiogas- Montichiari (Bs) 19-1- 2012 Obiettivi dei gestori

Dettagli

BIOLOGIA GENERALE. Alessandro Massolo Dip. Biologia Animale e Genetica c/o Prof. F. Dessì-Fulgheri (Via Romana 17) massolo@unifi.

BIOLOGIA GENERALE. Alessandro Massolo Dip. Biologia Animale e Genetica c/o Prof. F. Dessì-Fulgheri (Via Romana 17) massolo@unifi. Biologia generale Massolo Alessandro massolo@unifi.it; Tel. 347-9403330 BIOLOGIA GENERALE Facoltà di Scienze della Formazione Scienze della Formazione Primaria Alessandro Massolo Dip. Biologia Animale

Dettagli

ZUCCHERI E FERMENTAZIONI RUMINALI IL RUMINE HA BISOGNO DI ZUCCHERI

ZUCCHERI E FERMENTAZIONI RUMINALI IL RUMINE HA BISOGNO DI ZUCCHERI ZUCCHERI E FERMENTAZIONI RUMINALI IL RUMINE HA BISOGNO DI ZUCCHERI Micropopolazione Ruminale Nel rumine si trovano microrganismi: 1.BATTERI (10 9-10 10 /ml), 2.MICETI (LIEVITI) (10 7 /- 10 8 /ml), 3.PROTOZOI

Dettagli

-Glucosio e fruttosio. -Saccarosio. -Zuccheri minori. -Le sostanze pectiche. -I polisaccaridi esocellulari dei microrganismi

-Glucosio e fruttosio. -Saccarosio. -Zuccheri minori. -Le sostanze pectiche. -I polisaccaridi esocellulari dei microrganismi I CARBOIDRATI DEL MOSTO E DEL VINO -Glucosio e fruttosio -Saccarosio -Zuccheri minori -Le sostanze pectiche -I polisaccaridi esocellulari dei microrganismi Prof. - Vincenzo Leo - Chimica enologica - ITA

Dettagli

Caratteristiche chimiche e nutrizionali dei pascoli toscani e aspetti della loro digestione nei ruminanti

Caratteristiche chimiche e nutrizionali dei pascoli toscani e aspetti della loro digestione nei ruminanti Caratteristiche chimiche e nutrizionali dei pascoli toscani e aspetti della loro digestione nei ruminanti M. Antongiovanni Dipartimento di Scienze Zootecniche 1 Indice degli argomenti La dieta dei ruminanti

Dettagli

Pur rappresentando il 60-65% delle calorie della dieta sono contenuti nel corpo solo per l 1% 60-65% 1%

Pur rappresentando il 60-65% delle calorie della dieta sono contenuti nel corpo solo per l 1% 60-65% 1% CARBOIDRATI 1 GLUCIDI Il termine deriva dal greco, dolce, dato che i più semplici hanno sapore dolce; vengono anche chiamati carboidrati Sono i costituenti più importanti dei vegetali che li sintetizzano

Dettagli

PROTEINA GREGGIA (P.G.)

PROTEINA GREGGIA (P.G.) PROTEINA GREGGIA (P.G.) Il contenuto proteico di un alimento è valutato dal suo tenore in azoto, determinato con il metodo Kjeldahl modificato. Il metodo Kjeldahl valuta la maggior parte dell azoto presente

Dettagli

Gli Alimenti Classificazione degli alimenti Alimenti semplici o principi alimentari o principi nutritivi o nutrienti inorganici organici

Gli Alimenti Classificazione degli alimenti Alimenti semplici o principi alimentari o principi nutritivi o nutrienti inorganici organici Prof. Carlo Carrisi Gli Alimenti Classificazione degli alimenti Alimenti semplici o principi alimentari o principi nutritivi o nutrienti: servono a nutrire l organismo, derivano dalla digestione, vengono

Dettagli

Mais, riso, patate, granozucchero di canna o barbabietola Latte da zucchero Polisaccaride Amido - - Disaccaride Maltosio Saccarosio Lattosio

Mais, riso, patate, granozucchero di canna o barbabietola Latte da zucchero Polisaccaride Amido - - Disaccaride Maltosio Saccarosio Lattosio Abbiamo visto che i carboidrati sono la principale fonte di energia nell'alimentazione umana. Nella nostra dieta, sono sopratutto presenti nella forma di amido, ma anche il saccarosio è presente in una

Dettagli

Legami chimici. Covalente. Legami deboli

Legami chimici. Covalente. Legami deboli Legami chimici Covalente Legami deboli Legame fosfodiesterico Legami deboli Legami idrogeno Interazioni idrofobiche Attrazioni di Van der Waals Legami ionici Studio delle macromolecole Lipidi

Dettagli

Mangiamo perché abbiamo bisogno di energia, di materiali con cui costruire il nostro corpo, di materiali per riparare parti del nostro corpo, di

Mangiamo perché abbiamo bisogno di energia, di materiali con cui costruire il nostro corpo, di materiali per riparare parti del nostro corpo, di Mangiamo perché abbiamo bisogno di energia, di materiali con cui costruire il nostro corpo, di materiali per riparare parti del nostro corpo, di materiali per fare funzionare il nostro corpo È il carboidrato

Dettagli

La digestione degli alimenti

La digestione degli alimenti La digestione degli alimenti Le sostanze alimentari complesse (lipidi, glucidi, protidi) che vengono introdotte nell organismo, devono subire delle profonde modificazioni che le trasformano in sostanze

Dettagli

EFFETTIVITÁ NELLA PRODUZIONE DI BIOGAS. Dove sono le riserve nell alimentazione e nella gestione di impianti di Biogas. dinametan : Foraggi e fatti

EFFETTIVITÁ NELLA PRODUZIONE DI BIOGAS. Dove sono le riserve nell alimentazione e nella gestione di impianti di Biogas. dinametan : Foraggi e fatti EFFETTIVITÁ NELLA PRODUZIONE DI BIOGAS Dove sono le riserve nell alimentazione e nella gestione di impianti di Biogas dinametan : Foraggi e fatti Una crescente pressione sulla redditivitá e l efficienza

Dettagli

Prodotti delle Fermentazioni Ruminali

Prodotti delle Fermentazioni Ruminali Prodotti delle Fermentazioni Ruminali GAS Acidi Grassi Volatili CORPI MICROBICI 1) GAS prodotti dalle Fermentazioni Ruminali CO 2 ANIDRIDE CH 4 METANO ANIDRIDE CARBONICA ALTRI (NH 3, H 2 S ) (AMMONIACA,

Dettagli

DIETE ALTERNATIVE PER PRODURRE BIOGAS

DIETE ALTERNATIVE PER PRODURRE BIOGAS CONVEGNO DIETE ALTERNATIVE PER PRODURRE BIOGAS Nuove diete per il biogas: più valore dagli usi innovativi della biomassa e del digestato 5 marzo 2014 Bioenergy Italy, Cremona Lorella ROSSI Centro Ricerche

Dettagli

Prodotti Dietetici LA FIBRA ALIMENTARE. Dott. Carlo I.G. Tuberoso Appunti didattici Prodotti Dietetici ver. 00-14

Prodotti Dietetici LA FIBRA ALIMENTARE. Dott. Carlo I.G. Tuberoso Appunti didattici Prodotti Dietetici ver. 00-14 Prodotti Dietetici LA FIBRA ALIMENTARE Non esiste una definizione universalmente accettata di fibra alimentare. Quella più diffusa si basa sul comportamento della fibra nel tratto gastrointestinale definendola

Dettagli

La sostanza organica

La sostanza organica La sostanza organica La frazione solida di un suolo comprende anche la componente organica. Il contenuto di sostanza organica in un suolo è molto variabile, in genere nell intervallo 0.5-10 %, (5% in media).

Dettagli

LE BIOMOLECOLE DETTE ANCHE MOLECOLE ORGANICHE; CARBOIDRATI PROTEINE. sono ACIDI NUCLEICI. molecole complesse = POLIMERI. formate dall'unione di

LE BIOMOLECOLE DETTE ANCHE MOLECOLE ORGANICHE; CARBOIDRATI PROTEINE. sono ACIDI NUCLEICI. molecole complesse = POLIMERI. formate dall'unione di LE BIOMOLECOLE LE BIOMOLECOLE DETTE ANCHE MOLECOLE ORGANICHE; CARBOIDRATI LE BIOMOLECOLE sono LIPIDI PROTEINE ACIDI NUCLEICI molecole complesse = POLIMERI formate dall'unione di molecole semplici = MONOMERI

Dettagli

I composti organici della vita: carboidrati, lipidi, proteine e acidi nucleici

I composti organici della vita: carboidrati, lipidi, proteine e acidi nucleici I composti organici della vita: carboidrati, lipidi, proteine e acidi nucleici La seta della tela di ragno è un insieme di macromolecole, dette proteine. Sono le caratteristiche fisico-chimiche di queste

Dettagli

Lo svezzamento è l evento più significativo

Lo svezzamento è l evento più significativo STRATEGIE PER MIGLIORARE LA FUNZIONALITÀ INTESTINALE Da vari studi emergono indicazioni per ridurre il più possibile lo stress di tipo nutrizionale, immunologico e psicologico a cui sono soggetti i suinetti

Dettagli

Alimentazione Fabbisogni 4.8

Alimentazione Fabbisogni 4.8 08/2000 Alimentazione Fabbisogni 4.8 IL FOSFORO P di Cosmino Giovanni Basile Lo scheletro è la parte più ricca di fosforo di tutto l organismo. Nel tessuto osseo il P si trova sotto forma di fosfato tricalcico

Dettagli

Valutazione degli alimenti per la nutrizione e alimentazione del cavallo nel rispetto della anatomia e fisiologia dell apparato digerente

Valutazione degli alimenti per la nutrizione e alimentazione del cavallo nel rispetto della anatomia e fisiologia dell apparato digerente Valutazione degli alimenti per la nutrizione e alimentazione del cavallo nel rispetto della anatomia e fisiologia dell apparato digerente Cavallucci Clarita Medico Veterinario Ph.D. claritacavallucci@alice.it

Dettagli

a cura di : Gaia,Giulia, Lorenzo e Simone 2^ B ( LA MIGLIORE)

a cura di : Gaia,Giulia, Lorenzo e Simone 2^ B ( LA MIGLIORE) a cura di : Gaia,Giulia, Lorenzo e Simone 2^ B ( LA MIGLIORE) I grassi nella piramide alimentare Forniscono molta ENERGIA!!! Danno gusto al cibo Trasportano alcune vitamine o LIPIDI Però se se ne mangiano

Dettagli

Carboidrati puri : zucchero e amido nei cibi, cellulosa nel legno, carta e cotone = C 6 O 6 (H 2 O) 6

Carboidrati puri : zucchero e amido nei cibi, cellulosa nel legno, carta e cotone = C 6 O 6 (H 2 O) 6 Carboidrati Carboidrati puri : zucchero e amido nei cibi, cellulosa nel legno, carta e cotone Glucosio Carboidrati modificati: membrane cellulari, acidi nucleici, Da carbonio idrato: glucosio= C 6 H 12

Dettagli

Pectinasi. PECTINA composto estratto dalla frutta- MELE E PERE- gelificante. Grado di esterificazione

Pectinasi. PECTINA composto estratto dalla frutta- MELE E PERE- gelificante. Grado di esterificazione Pectinasi Le pectine sono carboidrati complessi che fanno parte della lamella mediana delle cellule vegetali e contribuiscono al mantenimento della struttura dei tessuti vegetali. L unità di base è costituita

Dettagli

EFFETTI DEL TIPO DI SUBSTRATO SUL ph RUMINALE

EFFETTI DEL TIPO DI SUBSTRATO SUL ph RUMINALE EFFETTI DEL TIPO DI SUBSTRATO SUL ph RUMINALE NELL ALIMENTO ph NEL RUMINE Massima quantità di mangimi altamente fermentescibili (come melasso di c.z. e cereali trattati termicamente) determina massimizzazione

Dettagli

Salute intestinale in avicoltura Il mondo interiore

Salute intestinale in avicoltura Il mondo interiore Agosto 2013 Salute intestinale in avicoltura Il mondo interiore Dr. Richard A. Bailey, Poultry Health Scientist Sommario Introduzione Flora Intestinale Mantenere in equilibrio la salute intestinale Conclusioni

Dettagli

C.R.A - Istituto Sperimentale per la Zootecnia

C.R.A - Istituto Sperimentale per la Zootecnia VINCENZO FEDELE E GIOVANNI ANNICCHIARICO C.R.A - Istituto Sperimentale per la Zootecnia Stalla Pascolo DECIDE L ALLEVATORE DECIDE L ANIMALE Scelta alimenti Scelta alimenti (Vegetazione) Quantità (limitata)

Dettagli

Studio delle dinamiche di fermentazione dei substrati. A. Formigoni & A. Palmonari

Studio delle dinamiche di fermentazione dei substrati. A. Formigoni & A. Palmonari Studio delle dinamiche di fermentazione dei substrati A. Formigoni & A. Palmonari andrea.formigoni@unibo.it Impianti di Biogas 9 InfoBiogas- Montichiari- 24-1- 2013 Indici di efficienza biologica Utilizzo

Dettagli

L APPARATO DIGERENTE. un laboratorio chimico naturale

L APPARATO DIGERENTE. un laboratorio chimico naturale L APPARATO DIGERENTE un laboratorio chimico naturale Come fa il nostro organismo a sfruttare i principi nutritivi nascosti nel cibo? Il nostro apparato digerente, attraverso la digestione, demolisce le

Dettagli

mediante proteasi industriali

mediante proteasi industriali Valorizzazione delle farine disoleate mediante proteasi industriali Alessandra Stefan Unità operativa: CSGI (Consorzio per lo Sviluppo dei Sistemi a Grande Interfase, Firenze) Dipartimento di Farmacia

Dettagli

Utilizzo del Panello di girasole nell alimentazione animale

Utilizzo del Panello di girasole nell alimentazione animale Giornata di Studio "Progetto Extravalore" Utilizzo del Panello di girasole nell alimentazione animale Maria Federica Trombetta Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Ambientali Università Politecnica

Dettagli

L'Alimentazione (principi alimentari e consigli) Una Sana Alimentazione Ogni essere vivente introduce cibo nell'organismo: questo processo prende il nome di ALIMENTAZIONE. Introdurre cibo nel nostro corpo

Dettagli

ALIMENTAZIONE ED ATTIVITA SPORTIVA

ALIMENTAZIONE ED ATTIVITA SPORTIVA ALIMENTAZIONE ED ATTIVITA SPORTIVA Tutti i gruppi alimentari (carboidrati, grassi, proteine) sono importanti per lo svolgimento dell attività sportiva, ma è utile fare alcuni distinguo sul tipo di alimenti

Dettagli

BIOMOLECOLE (IN ALIMENTAZIONE SONO CLASSIFICATE TRA I MACRONUTRIENTI)

BIOMOLECOLE (IN ALIMENTAZIONE SONO CLASSIFICATE TRA I MACRONUTRIENTI) BIOMOLECOLE (IN ALIMENTAZIONE SONO CLASSIFICATE TRA I MACRONUTRIENTI) Sono i composti chimici dei viventi. Sono formate da Carbonio (C), Idrogeno (H), Ossigeno (O), Azoto (N), Fosforo (P) e Zolfo (S).

Dettagli

EZIOPATOGENESI DELLA CARIE

EZIOPATOGENESI DELLA CARIE EZIOPATOGENESI DELLA CARIE saliva Flusso Potere tampone Lisozima, lattoferrina perossidasi Mucine, glicoproteine, lipidi Iga, IgG smalto Ipoplasia Permeabilità Composizione chimica Contenuto di fluoro

Dettagli

Come deve essere la dieta del paziente diabetico? Tutti gli alimenti vanno consumati con misura e rispettando le giuste proporzioni

Come deve essere la dieta del paziente diabetico? Tutti gli alimenti vanno consumati con misura e rispettando le giuste proporzioni DIABETE E CIBO Come deve essere la dieta del paziente diabetico? Tutti gli alimenti vanno consumati con misura e rispettando le giuste proporzioni I nutrienti della dieta I nutrienti essenziali: PROTEINE

Dettagli

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali DIPARTIMENTO SANITA PUBBLICA VETERINARIA, NUTRIZIONE E SICUREZZA ALIMENTI DIREZIONE GENERALE SICUREZZA ALIMENTI E NUTRIZIONE Elementi informativi

Dettagli

Esperienze sull impiego di olio di girasole alto oleico nell alimentazione del suino pesante

Esperienze sull impiego di olio di girasole alto oleico nell alimentazione del suino pesante nell alimentazione dei suini e problematiche inerenti produzioni DO Cremona, 18 aprile 200 Esperienze sull impiego di olio di girasole alto oleico nell alimentazione del suino pesante Giacinto Della Casa

Dettagli

IL LATTE. Le femmine dei mammiferi cominciano a produrre latte al termine della gravidanza in seguito a stimoli neuroendocrini.

IL LATTE. Le femmine dei mammiferi cominciano a produrre latte al termine della gravidanza in seguito a stimoli neuroendocrini. IL LATTE DEFINIZIONE GENERALE Per latte alimentare si intende il prodotto ottenuto dalla mungitura regolare, ininterrotta e completa di animali in buono stato di salute e di nutrizione. Le femmine dei

Dettagli

COME VALUTARE LA QUALITA DEL LATTE DAL SACCO AL SECCHIO. Presentazione di Luca dr. Valerani

COME VALUTARE LA QUALITA DEL LATTE DAL SACCO AL SECCHIO. Presentazione di Luca dr. Valerani COME VALUTARE LA QUALITA DEL LATTE DAL SACCO AL SECCHIO Presentazione di Luca dr. Valerani NORMATIVA SUI MANGIMI Dal 01/09/2010 è entrato in applicazione il regolamento Ce n. 767/2009 sull immissione sul

Dettagli

1. Obesità. Per valutare la distribuzione del grasso corporeo, si può utilizzare il rapporto vita.

1. Obesità. Per valutare la distribuzione del grasso corporeo, si può utilizzare il rapporto vita. 2%(6,7 1. Obesità L incidenza del sovrappeso e/o dell obesità è andata aumentando dal dopoguerra in tutti i paesi industrializzati per l abbondanza e la disponibilità di cibi raffinati da un lato e la

Dettagli

Dove sono i nutrienti? : I GRUPPI DI ALIMENTI

Dove sono i nutrienti? : I GRUPPI DI ALIMENTI Dove sono i nutrienti? : I GRUPPI DI ALIMENTI Al fine di comporre correttamente la propria dieta è bene conoscere le qualità dei principali alimenti che in base alle loro principali caratteristiche nutrizionali

Dettagli

Alimentazione Equina: il valore aggiunto dell'olio e semi di canapa

Alimentazione Equina: il valore aggiunto dell'olio e semi di canapa Alimentazione Equina: il valore aggiunto dell'olio e semi di canapa L uomo ha sempre cercato di addomesticare i cavalli a seconda delle esigenze che più gli convenivano, sia per il lavoro che per il divertimento,

Dettagli

I L I P I D I. Lipidi complessi: fosfolipidi e glicolipidi; sono formati da CHO e altre sostanze.

I L I P I D I. Lipidi complessi: fosfolipidi e glicolipidi; sono formati da CHO e altre sostanze. I L I P I D I ASPETTI GENERALI I Lipidi o grassi sono la riserva energetica del nostro organismo; nel corpo umano costituiscono mediamente il 17% del peso corporeo dove formano il tessuto adiposo. In generale

Dettagli

Cos è il farro? farro

Cos è il farro? farro La Storia Il farro è un antico grano le cui origini si possono far risalire a oltre 5000 anni fa in Medio Oriente vicino a quello che ora è l Iran. Coltivato diffusamente fino al principio del XX secolo

Dettagli

dal latte, il Latte LINEA VITAL I vantaggi dell innovativa integrazione Frabes

dal latte, il Latte LINEA VITAL I vantaggi dell innovativa integrazione Frabes dal latte, il Latte LINEA VITAL I vantaggi dell innovativa integrazione Frabes La rimonta è il futuro di un azienda, rappresenta un investimento per la redditività a lungo termine. Particolare attenzione

Dettagli

Trasporto di glucosio, fruttosio e galattosio attraverso l epitelio intestinale

Trasporto di glucosio, fruttosio e galattosio attraverso l epitelio intestinale Trasporto di glucosio, fruttosio e galattosio attraverso l epitelio intestinale Membrana apicale SGLT1: permette il trasporto attivo di glucosio e galattosio contro gradiente di concentrazione (co-trasporto

Dettagli

Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI.

Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI. Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI. Premessa L'indice glicemico (IG) di un alimento, definito come l'area sotto la curva (AUC) della

Dettagli

LE BIOMOLECOLE. Lezione 11

LE BIOMOLECOLE. Lezione 11 LE BIOMOLECOLE Lezione 11 La nutrizione è l insieme dei processi biochimici attraverso i quali l organismo utilizza i principi nutritivi per soddisfare tre fondamentali funzioni : - costruttiva o plastica;

Dettagli

Università degli Studi di Catania Dipartimento di Metodologie Fisiche e Chimiche per l Ingegneria

Università degli Studi di Catania Dipartimento di Metodologie Fisiche e Chimiche per l Ingegneria Università degli Studi di Catania Dipartimento di Metodologie Fisiche e Chimiche per l Ingegneria Corso di laurea in Ingegneria Meccanica Corso di Tecnologie di Chimica Applicata LA CORROSIONE Nei terreni

Dettagli

INTERVENTO DI CLAUDIA RICCARDI PLASMAPROMETEO - Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano - Bicocca

INTERVENTO DI CLAUDIA RICCARDI PLASMAPROMETEO - Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano - Bicocca INTERVENTO DI CLAUDIA RICCARDI PLASMAPROMETEO - Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano - Bicocca La ricerca come strumento per lo sviluppo aziendale: sinergia tra università e industria

Dettagli

IL VIAGGIO DEL CIBO. Quando arrivano nel corpo, gli alimenti compiono un lungo viaggio di trasformazione per diventare nutrienti.

IL VIAGGIO DEL CIBO. Quando arrivano nel corpo, gli alimenti compiono un lungo viaggio di trasformazione per diventare nutrienti. IL VIAGGIO DEL CIBO Quando arrivano nel corpo, gli alimenti compiono un lungo viaggio di trasformazione per diventare nutrienti. Dalla bocca passano nello stomaco e da qui all intestino per poi venire

Dettagli

Nuovo approccio alla gestione TECNICO-ECONOMICO-COMMERCIALE dell allevamento del suino destinato agli autoproduttori di mangime. www.deatechsrl.

Nuovo approccio alla gestione TECNICO-ECONOMICO-COMMERCIALE dell allevamento del suino destinato agli autoproduttori di mangime. www.deatechsrl. Nuovo approccio alla gestione TECNICO-ECONOMICO-COMMERCIALE dell allevamento del suino destinato agli autoproduttori di mangime Contesto Il rispetto dei fabbisogni e degli equilibri nutrizionali in gestazione

Dettagli

L apparato digerente

L apparato digerente L apparato digerente Distinguiamo le due fasi: DIGESTIONE e ASSORBIMENTO. Attraverso la digestione facciamo entrare i cibi nel nostro corpo, li spezziamo in molecole più piccole; con l assorbimento forniamo

Dettagli

La parete cellulare dei vegetali. - funzioni - morfologia microscopica - composizione e organizzazione parete primaria e secondaria

La parete cellulare dei vegetali. - funzioni - morfologia microscopica - composizione e organizzazione parete primaria e secondaria La parete cellulare dei vegetali - funzioni - morfologia microscopica - composizione e organizzazione parete primaria e secondaria Polisaccaridi e proteine Acidi e basi Gimno- ed angio-sperme Di- e mono-cotiledoni

Dettagli

«Macromolecole» Lipidi

«Macromolecole» Lipidi LIPIDI (1) «Macromolecole» Lipidi Biotecnologie Miscellanea di molecole biologiche che condividono la proprietà di non essere solubili in acqua. Molecole idrofobiche. Es: Grassi Oli (grasso liquido a temperatura

Dettagli

-assicurare il fabbisogno plastico necessario alla riparazione protezione e ricambio dei tessuti.

-assicurare il fabbisogno plastico necessario alla riparazione protezione e ricambio dei tessuti. Il principali compiti derivanti dall assunzione periodica di cibo sono: -assicurare il giusto fabbisogno energetico necessario alla vita ed all attività muscolare (tenendo conto che entrate ed uscite devono

Dettagli

REG. (CE) N. 1698/2005 -PSR 2007-2013 DGR N. 1354 DEL 03.08.2011 MISURA 124 COOPERAZIONE PER LO SVILUPPO DI NUOVI PRODOTTI, PROCESSI E TECNOLOGIE NEL

REG. (CE) N. 1698/2005 -PSR 2007-2013 DGR N. 1354 DEL 03.08.2011 MISURA 124 COOPERAZIONE PER LO SVILUPPO DI NUOVI PRODOTTI, PROCESSI E TECNOLOGIE NEL REG. (CE) N. 1698/2005 -PSR 2007-2013 DGR N. 1354 DEL 03.08.2011 MISURA 124 COOPERAZIONE PER LO SVILUPPO DI NUOVI PRODOTTI, PROCESSI E TECNOLOGIE NEL SETTORE AGRICOLO, ALIMENTARE E FORESTALE Strategie

Dettagli

SE MANGIO COTOLETTA CADO SUI SASSI LA PANCIA M INGROSSA E CASCANO LE OSSA NON PRENDO MEDICINE. BEVIAMO L ARANCIATA

SE MANGIO COTOLETTA CADO SUI SASSI LA PANCIA M INGROSSA E CASCANO LE OSSA NON PRENDO MEDICINE. BEVIAMO L ARANCIATA RAP SANO ASCOLTA IL RAP SE MANGIO COTOLETTA DOPO UNA CORSETTA NELLA FRUTTA VITAMINE NON PRENDO MEDICINE. SE MANGIO CARBOIDRATI TRA DOLCI E SALATI IO ACCUMULO ENERGIA E POI VOLO VIA. MANGIO CEREALI E MI

Dettagli

ALIMENTAZIONE NELLE PATOLOGIE CRONICHE. dott.ssa Siciliano Italia Grazia biologo nutrizionista

ALIMENTAZIONE NELLE PATOLOGIE CRONICHE. dott.ssa Siciliano Italia Grazia biologo nutrizionista ALIMENTAZIONE NELLE PATOLOGIE CRONICHE dott.ssa Siciliano Italia Grazia biologo nutrizionista DALLA PREISTORIA AD OGGI: STILI DI VITA DIVERSI 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% DALLA PREISTORIA

Dettagli

Le proteine. Le proteine sono i mattoncini che costituiscono gli organismi viventi.

Le proteine. Le proteine sono i mattoncini che costituiscono gli organismi viventi. Le proteine Le proteine sono i mattoncini che costituiscono gli organismi viventi. Per avere un idea più precisa, basti pensare che tutti i muscoli del nostro corpo sono composti da filamenti di proteine

Dettagli

Le fibre alimentari sono: - l insieme eterogeneo e complesso di omo- ed eteropolisaccaridi - resistenti agli enzimi digestivi

Le fibre alimentari sono: - l insieme eterogeneo e complesso di omo- ed eteropolisaccaridi - resistenti agli enzimi digestivi Le fibre alimentari sono: - l insieme eterogeneo e complesso di omo- ed eteropolisaccaridi - resistenti agli enzimi digestivi Anche se non digerite, le fibre esercitano effetti importanti nel controllo

Dettagli

ULTRA PREMIUM, ULTRA BENESSERE

ULTRA PREMIUM, ULTRA BENESSERE ULTRA PREMIUM, ULTRA BENESSERE La linea completa di alimenti ultra premium per cani e gatti La linea di alimenti Enova Ultra Premium di ultima generazione si caratterizza per la qualità degli ingredienti

Dettagli

Fondamenti di nutrizione umana

Fondamenti di nutrizione umana Corso Integrato Scienze Tecniche Dietetiche Applicate MED/49 Scienze Tecniche Dietetiche Anno Accademico 2011-12 12 Fondamenti di nutrizione umana Prof.ssa Maria Luisa Eliana Luisi L alimentazione dell

Dettagli

Erba medica: non solo proteine

Erba medica: non solo proteine DAI CAMPI ALLA MANGIATOIA Erba medica: non solo proteine Quando si parla di erba medica nell alimentazione animale, ci si sofferma soprattutto sul suo elevato contenuto di proteine (circa il 20% del peso

Dettagli

Alimenti. Gruppi Alimentari

Alimenti. Gruppi Alimentari Alimenti Gli alimenti sono tutto ciò che viene utilizzato come cibo dalla specie umana. Un dato alimento non contiene tutti i nutrienti necessari per il mantenimento di un corretto stato fisiologico La

Dettagli

LET US TAKE CARE OF YOUR HORSE PRODOTTI PER L INTEGRAZIONE ALIMENTARE E PER IL BENESSERE DEL CAVALLO ATLETA

LET US TAKE CARE OF YOUR HORSE PRODOTTI PER L INTEGRAZIONE ALIMENTARE E PER IL BENESSERE DEL CAVALLO ATLETA LET US TAKE CARE OF YOUR HORSE PRODOTTI PER L INTEGRAZIONE ALIMENTARE E PER IL BENESSERE DEL CAVALLO ATLETA Racing Feed Pastone Mash Muesli Endurance Muesli Sportivi Muesli Fattrici Muesli Puledri TUTTI

Dettagli

COMPONENTI ANALITICI *

COMPONENTI ANALITICI * Nucleo GP Nostrale Preparato secondo il regolamento (UE) N. 584/2011 - Grana Padano. Nucleo GP Nostrale della linea Nostrale Vacche da Latte è un mangime complementare per vacche in lattazione ideale per

Dettagli

Dal Grano al Pane. Prof. Marco Binda 30 ottobre 2014

Dal Grano al Pane. Prof. Marco Binda 30 ottobre 2014 Dal Grano al Pane Prof. Marco Binda 30 ottobre 2014 Triticum durum o grano duro Triticum vulgare o grano tenero ATriticum durum -BTriticum aestivum var. Spada -CTriticum aestivum var. Brasilia La cariosside

Dettagli

VERDURA FRUTTA FRUTTA SECCA E SEMI OLEAGINOSI

VERDURA FRUTTA FRUTTA SECCA E SEMI OLEAGINOSI DIETA VEGETARIANA Nella realizzazione di una dieta vegetariana frequentemente viene seguito un percorso che passa attraverso un procedimento di eliminazione di gruppi di cibi dall architettura tipica della

Dettagli

Corso P1 - Operatore della Ristorazione N. RIF. 2010-358/RA

Corso P1 - Operatore della Ristorazione N. RIF. 2010-358/RA Corso P1 - Operatore della Ristorazione N. RIF. 2010-358/RA Docente: Dr. Luca La Fauci Biologo Nutrizionista & Tecnologo Alimentare Lezione 2 Principi nutritivi, tabelle nutrizionali e corretto regime

Dettagli

FABBISOGNO ENERGETICO DEI CANI E DEI GATTI NEI DIVERSI STATI FISIOLOGICI

FABBISOGNO ENERGETICO DEI CANI E DEI GATTI NEI DIVERSI STATI FISIOLOGICI FABBISOGNO ENERGETICO DEI CANI E DEI GATTI NEI DIVERSI STATI FISIOLOGICI Fabbisogno energetico dei cani a diversi stati fisiologici (kcal/em). PESO CORPOREO (kg) MANTENIMENTO (kcal/em) TARDA GRAVIDANZA

Dettagli

LE CARATTERISTICHE DEL LATTE IN POLVERE PER LO SVEZZAMENTO DELLE VITELLE DA RIMONTA. Alberton dr.antonio Medico veterinario libero professionista

LE CARATTERISTICHE DEL LATTE IN POLVERE PER LO SVEZZAMENTO DELLE VITELLE DA RIMONTA. Alberton dr.antonio Medico veterinario libero professionista LE CARATTERISTICHE DEL LATTE IN POLVERE PER LO SVEZZAMENTO DELLE VITELLE DA RIMONTA Alberton dr.antonio Medico veterinario libero professionista Fontane di Villorba 25.06.2005 I COMPONENTI DI UN LATTE

Dettagli

GLI ALIMENTI FUNZIONALI A BASE LATTE:LEGISLAZIONE ITALIANA, EUROPEA E I FUTURI HEALTH CLAIMS

GLI ALIMENTI FUNZIONALI A BASE LATTE:LEGISLAZIONE ITALIANA, EUROPEA E I FUTURI HEALTH CLAIMS GLI ALIMENTI FUNZIONALI A BASE LATTE:LEGISLAZIONE ITALIANA, EUROPEA E I FUTURI HEALTH CLAIMS Avv. Neva Monari Studio Avv.Corte e Andreis Cremona, 1 dicembre 2006 1 DEFINIZIONE (Linee guida Min. Salute

Dettagli

Impatto ambientale delle attività zootecniche

Impatto ambientale delle attività zootecniche Impatto ambientale delle attività zootecniche Impatto ambientale delle attività zootecniche: effetto potenzialmente inquinante per l aria, l acqua e il terreno dovuto alle emissioni nell ambiente di varie

Dettagli

ALIMENTAZIONE. Matilde Pastina

ALIMENTAZIONE. Matilde Pastina ALIMENTAZIONE Matilde Pastina I macronutrienti COSA SONO I MACRONUTRIENTI I macronutrienti sono princìpi alimentari che devono essere introdotti in grandi quantità, poiché rappresentano la più importante

Dettagli

Pasta sfoglia rapida Pasta aromatizzata

Pasta sfoglia rapida Pasta aromatizzata Pasta sfoglia magra Pasta sfoglia classica Pasta sfoglia inversa Pasta sfoglia rapida Pasta aromatizzata Giambattista Montanari Ingredienti pasta sfoglia Farina Malto Materia grassa Burro, margarina, Liquidi

Dettagli

L ALIMENTAZIONE DEL PODISTA PRE e POST ALLENAMENTO PRE e POST GARA. Dott.ssa Elisa Seghetti Biologa Nutrizionista - Neurobiologa

L ALIMENTAZIONE DEL PODISTA PRE e POST ALLENAMENTO PRE e POST GARA. Dott.ssa Elisa Seghetti Biologa Nutrizionista - Neurobiologa L ALIMENTAZIONE DEL PODISTA PRE e POST ALLENAMENTO PRE e POST GARA Dott.ssa Elisa Seghetti Biologa Nutrizionista - Neurobiologa L uomo è ciò che mangia Ippocrate 400 a.c. Una sana e adeguata alimentazione

Dettagli

Sistema di filtrazione abbinato ad una pompa del vuoto. Sistema semplice per la filtrazione

Sistema di filtrazione abbinato ad una pompa del vuoto. Sistema semplice per la filtrazione Filtrazione: definizioni La FILTRAZIONE è un comune metodo di separazione basato sul seguente principio: le particelle più piccole di una determinata dimensione passano attraverso i pori di un filtro,

Dettagli

IL BENESSERE CHE NASCE DA UN PRODOTTO SEMPLICE COME IL PANE

IL BENESSERE CHE NASCE DA UN PRODOTTO SEMPLICE COME IL PANE IL BENESSERE CHE NASCE DA UN PRODOTTO SEMPLICE COME IL PANE Nicola Damiano Responsabile Ricerca & Sviluppo Gruppo Novelli Convegno Associazione Giuseppe Dossetti La salute vien mangiando dalla nascita

Dettagli

Lezione di alimentazione. Corso FALC ARG1 2010

Lezione di alimentazione. Corso FALC ARG1 2010 Lezione di alimentazione Claudio Caldini i Una corretta alimentazione non è sufficiente per vincere una gara ma un alimentazione insufficiente può sicuramente farla perdere Prof. Giuseppe Masera Responsabile

Dettagli

Le Biomolecole I parte. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti

Le Biomolecole I parte. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti Le Biomolecole I parte Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti LE BIOMOLECOLE Le biomolecole, presenti in tutti gli esseri viventi, sono molecole composte principalmente da carbonio, idrogeno, azoto e ossigeno.

Dettagli

Elettroforesi. Elettroforesi: processo per cui molecole cariche si separano in un campo elettrico a causa della loro diversa mobilita.

Elettroforesi. Elettroforesi: processo per cui molecole cariche si separano in un campo elettrico a causa della loro diversa mobilita. Elettroforesi Elettroforesi: processo per cui molecole cariche si separano in un campo elettrico a causa della loro diversa mobilita. A qualunque ph diverso dal pi le proteine hanno una carica netta quindi,

Dettagli

Sostituisci 1 o 2 dei tre pasti principali giornalieri con altrattanti shake FORMULA 1 PRO

Sostituisci 1 o 2 dei tre pasti principali giornalieri con altrattanti shake FORMULA 1 PRO SOSTITUTO DEL PASTO PER SPORTIVI Prima dell allenamento, scegli una nutrizione che ti dà sicurezza. Nutrizione bilanciata ricca di carboidrati, proteine, vitamine e minerali, Formula 1 Pro è un sostituto

Dettagli

CHE COSA E JUICE PLUS+ COMPLETE?

CHE COSA E JUICE PLUS+ COMPLETE? Buongiorno e complimenti per avere scelto Juice Plus+ COMPLETE. Con la tua decisione, hai scelto di essere una persona che può fare la differenza, nella tua vita e in quella dei tuoi cari, dando il tuo

Dettagli

ENERGIA CONCENTRATA NEI TUOI MUSCOLI.

ENERGIA CONCENTRATA NEI TUOI MUSCOLI. CARBOIDRATI. I carboidrati rappresentano la principale fonte di energia delle cellule. Essi fungono da combustibile di pronto e facile impiego e di maggior rendimento. I CARBOIDRATI possono essere divisi

Dettagli

Scaricato da www.sunhope.it 17/11/2010

Scaricato da www.sunhope.it 17/11/2010 MDUL 2 LE MLECLE BILGICHE BIMLECLE Costituiscono le strutture presenti negli organismi viventi UNITÀ 2.1 I GLUCIDI GLICIDI o ZUCCHERI o CARBIDRATI I diversi tipi di glicidi Caratteristiche: Sono composti

Dettagli

Scritto da Administrator Martedì 10 Ottobre 2006 23:15 - Ultimo aggiornamento Mercoledì 30 Dicembre 2009 17:51

Scritto da Administrator Martedì 10 Ottobre 2006 23:15 - Ultimo aggiornamento Mercoledì 30 Dicembre 2009 17:51 La colite ulcerosa e il morbo di Crohn sono malattie che colpiscono l apparato intestinale e vengono definite generalmente col nome di malattie infiammatorie dell apparato intestinale. La colite ulcerosa

Dettagli

STOMACO. A livello dello stomaco si verifica un limitato assorbimento di alimenti, soprattutto di acqua, di alcuni sali, di alcool e di alcuni farmaci

STOMACO. A livello dello stomaco si verifica un limitato assorbimento di alimenti, soprattutto di acqua, di alcuni sali, di alcool e di alcuni farmaci STOMACO Nel loro insieme i secreti delle ghiandole formano il succo gastrico, fortemente acido (ph circa 1). Nella mucosa gastrica sono disposte tra le ghiandole cellule mucose, che producono un muco che

Dettagli

CLASSIFICAZIONE CHIMICO FISICA DEI GLUCIDI

CLASSIFICAZIONE CHIMICO FISICA DEI GLUCIDI CARBOIDRATI Carboidrati = idrati di carbonio (costituiti da C, H, O) (poliidrossialdeidi o chetoni) formula generale (CH 2 O) n (dove n 3) taluni glucidi comunque contengono fosforo, azoto o zolfo. CLASSIFICAZIONE

Dettagli

L educazione alimentare

L educazione alimentare L educazione alimentare Educazione alimentare: alimenti e nutrienti Sono ALIMENTI tutte le sostanze che l organismo può utilizzare per l accrescimento, il mantenimento e il funzionamento delle strutture

Dettagli